Nelle ultime battute Socrate dice: "A meno che tra gli uomini politici non ce ne sia uno capace di rendere politici anche altri; e se mai ci fosse, di lui si potrebbe dire che, fra i vivi, è come Omero affermò essere Tiresia fra i morti, dicendo di lui che nell'Ade solo ha mente saggia, mentre gli altri sono solamente ombre erranti. E costui, quassù, sarebbe, rispetto alla virtù, appunto una realtà accanto alle ombre" Nella battuta successiva Socrate dice invece qualcosa di apparentemente contraddittorio rispetto alla battuta precedente: Da questo ragionamento, dunque, o Menone, sembra che la virtù tocchi per sorte divina a coloro ai quali è data..." Mi domando se nella prima battuta non ci sia un manifesto della scuola platonica, dove Platone, per bocca di Socrate, in realtà si reputa un Tiresia fra i vivi. Mi è sempre risultata ambigua, penso volutamente, questa conclusione... cosa ne pensi? Grazie e bellissimo video, molto preciso e aderente al testo.
Grazie mille, Alessandro, per aver condiviso questo pensiero. Ci fa piacere e lo condividiamo. Va detto che Platone, effettivamente, più di una volta provò a fare il Tiresia, sebbene gli esperimenti non andarono a buon fine. Resta aperta anche l'eterna questione del ruolo di Socrate nei dialoghi platonici: quanto e fin dove troviamo il reale pensiero di quest'ultimo? Quanto, invece, come dice lei, è Platone a parlare per bocca di Socrate? Un caro saluto.
Nelle ultime battute Socrate dice: "A meno che tra gli uomini politici non ce ne sia uno capace di rendere politici anche altri; e se mai ci fosse, di lui si potrebbe dire che, fra i vivi, è come Omero affermò essere Tiresia fra i morti, dicendo di lui che nell'Ade solo ha mente saggia, mentre gli altri sono solamente ombre erranti. E costui, quassù, sarebbe, rispetto alla virtù, appunto una realtà accanto alle ombre"
Nella battuta successiva Socrate dice invece qualcosa di apparentemente contraddittorio rispetto alla battuta precedente: Da questo ragionamento, dunque, o Menone, sembra che la virtù tocchi per sorte divina a coloro ai quali è data..."
Mi domando se nella prima battuta non ci sia un manifesto della scuola platonica, dove Platone, per bocca di Socrate, in realtà si reputa un Tiresia fra i vivi.
Mi è sempre risultata ambigua, penso volutamente, questa conclusione... cosa ne pensi?
Grazie e bellissimo video, molto preciso e aderente al testo.
Grazie mille, Alessandro, per aver condiviso questo pensiero. Ci fa piacere e lo condividiamo. Va detto che Platone, effettivamente, più di una volta provò a fare il Tiresia, sebbene gli esperimenti non andarono a buon fine. Resta aperta anche l'eterna questione del ruolo di Socrate nei dialoghi platonici: quanto e fin dove troviamo il reale pensiero di quest'ultimo? Quanto, invece, come dice lei, è Platone a parlare per bocca di Socrate? Un caro saluto.