Santa Rusalia a la Quisquina - A lu scurari
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- Опубліковано 18 вер 2024
- Il brano chiude la cantata di Santa Rusalia a la Quisquina, storia della Santuzza eremita, cantata in 4 episodi.
Rosalia, felice di avere incontrato Gesù, prega e dice: “Acchiappasti lu me cori e nun lu lassasti cchiù, pi lu restu di la vita lu me cori ora è tò” (Hai preso il mio cuore e non lo hai più lasciato, ora per il resto della vita il mio cuore è tuo).
Il brano descrive la Santuzza nella sua semplicità, mentre all’imbrunire cammina “a l’ammucciuni” (di nascosto) nel bosco della Quisquina. La descrive come - ‘Na faidda a lu scurari chi nì parla di Gesù -.
La “faidda” è quel corpuscolo incandescente che, nonostante tutti gli sforzi messi in atto, sfugge ai controlli riuscendo ad incendiare luoghi impensabili e irraggiungibili.
La Santuzza è la “faidda” dell’amore di Cristo!
Un abbraccio amorevole che infiamma il nostro cuore di un amore eterno; un fuoco indomito che, se ci sfiora anche per un solo istante, riesce a propagarsi incendiando di gioia il nostro cuore.
Testo: Giuseppe Capobianco
Musica & Voce: Giuseppe Capobianco
Mixing: Giuseppe Capobianco
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Per il testo del brano «A lu scurari» mi sono ispirato alla poesia .:Sirinata pì tia:. del poeta Vincenzo Parisi, citando integralmente alcuni versi.
Complimenti. Ieri sera all'eremo di Quisquina vi ho ascoltati con le lacrime agli occhi. E sono felice di aver trovato su UA-cam i vostri video. Bravissimi e grazie a Don Giuseppe che vi ha coinvolti a fare questa vera opera d'arte, come la definita lui, perché è una vera opera d'arte. Una componente della corale polifonica di Casteltermini.❤
Bravo cantautore ❤
Grazie!
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