Sono d'accordo: almeno il lettore ha la possibilità di fsre un "percorso" piuttosto che non leggere nulla e non avere mai la possibilità di farlo questo percorso.
Mi sei apparso per caso sulla home così come il video in questione qualche giorno fa. Concordo su tutto ciò che hai detto. Lei nel video ne fa una questione anche di apprendimento della lingua e sul quel punto non ero tanto in disaccordo finchè non ha detto che Percy Jackson era una schifezza e lasciando intendere "come il resto del genere" . Io non l'ho mai letto ma se c'è una cosa che non sopporto è questo snobbismo a prescindere, oltettutto su una delle serie di formazione per ragazzi più famosa degli ultimi tempi. La lettura è un hobby e finché non ci si appassiona non si può approfondire. Io mi sono appassionata ai libri perchè vedevo mio padre leggere Zagor. Non gli ho mai visto prendere in mano un romanzo ma la sua costanza mi ha spinto verso i libri di fiabe e poi verso qualunque storia fosse scritta. Non vedo perché non si possa essere lettori con libri di "basso livello". Livello che poi è tutto da comprendere perché se nel mezzo ci mette sia libri per ragazzi, che hanno per forza di cose un linguaggio più semplice, sia libri fatti giusto per guadagnare dell'influenzer di turno, allora è un discorso fallace in partenza. E una professoressa che non sa cosa sia il target di lettura è abbastanza grave. Concludo dicendo che da ragazzina abbandonai L'isola del tesoro perchè lo trovai molto difficile, quando poi lo ripresi qualche anno dopo me ne innamorai. La tempistica del libro giusto al momento giusto, anche in termini di complessità, è uno degli aspetti più ignorati nelle scuole italiane ed è anche il motivo per cui i ragazzi vivono male le letture scolastiche. Ps: ti seguirò con piacere!
Salve Pietro, mi piacerebbe confrontarmi pubblicamente con lei sull'argomento "letture e scuola": le andrebbe un confronto ospitato sul suo canale? Premetto che era già nella mia personale wishlist di autori da intervistare a breve!
Non sono d'accordo. Le persone non si avvicinano alla scrittura ed alla lettura grazie ad un libro scritto male. C'è differenza tra creare un prodotto adatto alla fruizione di un bambino che man mano aumenta le capacità letterarie e dare al bambino un libro scritto male di un suo idolo. Cosi come per gli adulti tantissimi leggono solo ciò che loro interessa senza avvicinarsi alla lettura come concetto personale. Ps: Il resto mi pare una fallacia ad hominem diciamo quindi non ho molto interesse a riguardo. Yasmina ha spiegato perchè usa il torpiloquio ma serve vederlo il podcast dove lo spiega.
Il turpiloquio, come ho detto nel video, alla fine è esclusivamente affar suo. Se a uno dà fastidio non guarda i suoi video. Quello che non condivido del tuo commento è la tua prima frase, perché secondo me presenta un errore logico. Un libro scritto male... Bisogna essere in grado di capire che sia scritto male, e non è affatto una capacità banale né innata. Bisogna leggere diversi titoli di diversi autori e possibilmente di diversi generi, prima di avere un metro di paragone
@@unoscrittoresulweb Quello che è descrivi è proprio ciò che è il fulcro della questione. Un prodotto letterario avrebbe il dovere di essere scritto bene per permettere al lettore di acquisire delle competenze graduali in modo fluido ma non accade perchè esistono i prodotti scritti strutturalmente male. Esistono alcuni autori che non rispettano la coerenza narrativa del proprio prodotto, che hanno un linguaggio grammaticale del tutto scorretto e spacciato come autoriale, autori che non conoscono i termini e li confondono, autori che non sanno sostenere un tempo di lettura adatto al fruitore. Questo è un libro mal scritto. Non si nasce con l'innata capacità di riconoscere un buon prodotto da un prodotto scritto male appunto ed il primo passo di un lettore e si rispecchia proprio quando trova il prodotto scritto bene e da li costruisce il suo percorso. Il resto dei prodotti sono per lettori casual. Ps: Non ho specificato che continuo a non essere d'accordo. Va puntualizzato.
Ma se il libro è scritto male? Il libro brutto al limite non lo si finice ma se ci sono errori di lingua meglio non leggerlo. Le case editrici dovrebbero prestare maggiore attenzione. La Pani nel suo video parla principalmente di questo ; se parliamo dello stesso video. Per quanto riguarda i suoi modi ioi li trovo adeguati. In troppi si sentono qualificati da poter salire in cattedra; la qualita della cattedre si abbassa e lei, persona qualificata , mette in evidenza lo scazzo del dover "scendere in cattedra".
La logica che ha usato lei secondo me è "se vuoi fare una cosa, devi farla bene". Però non si tratta di un lavoro manuale o di un progetto professionale, si tratta di libri. Non è detto che chi con la lettura comincia malino poi non migliori eventualmente con letture di qualità superiore esattamente come dici tu. Per citare un proverbio, credo che sia più appropriato "la fame vien mangiando".
Peraltro la grave pecca dell'argomentazione per cui ""se vuoi fare una cosa, devi farla bene"" (e ho visto Yasmina cadere proprio in questa fallacia) sta nel fatto che spesso chi la usa, sottende il concetto per cui "... se vuoi farla bene devi farla come dico io". Yasmina non parla a vanvera e spesso dice cose sensate, ma si è altrettanto spesso lasciata andare in critiche assolutamente non oggettive nei confronti di persone che semplicemente non le piacciono, per esempio quando ha criticato i contenuti dei libri di D'Avenia... ma non per i contenuti in se (non ci fosse stata alcuna idiosincrasia non se lo sarebbe cagato di striscio) bensì per il fatto che D'Avenia è notoriamente parte dell'Opus Dei, e Yasmina dalla sua cattedra di comunista, le persone religiose non le può vedere e non perde occasione per denigrarle. Per cui il libro a detta sua era piena di cose che non le andavano a genio, di menzogne, di esagerazioni... eccetera oltre ad avere la grave pecca di essere stato scritto da un professore di successo e molto amato dai suoi ragazzi. D'avenia semplicemente non fa le cose bene... nel senso che non le fa come piacciono a lei.
Bravissimo! Anche se penso che certi libri non dovrebbero essere pubblicati nel rispetto di scrittori che si impegnano a scrivere e non a farsi scrivere un libro.
Ti seguo da quando avevi il vecchio canale ed apprezzo tantissimo che tu abbia deciso di chiuderlo per "potenziare" questo, nonostante faccia numeri minori. E' un po' come se tu avessi scelto di dare spazio a quel che ti interessa davvero a discapito della visibilità. Non te l'ho scritto da altre parti ma spesso ho acquistato libri che ha recensito e che neanche sapevo esistessero! Un saluto
Come "autore conto terzi" ed ex componente del comitato di valutazione di una casa editrice, trovo che *chi scrive* , tra il leggere un libro scritto male e il non leggerlo, dovrebbe preferire la prima opzione. questo idealmente, onde evitare di venire, per dir così, "contaminato" dal cattivo stile. in realtà, se si è costretti a farlo, come lo ero io per valutare i manoscritti o per aggiustare testi pedestri adesso, basta subito dopo leggere un libro buono (io mi rifaccio gli occhi sempre con quel favoloso libro che è lo Hobbit della Jeronimidis Conte. Dico suo e non di Tolkien perché la sua versione italiana è spesso assai differente dall'originale e migliore addirittura per stile e lessico) Dal punto di vista del *lettore* , invece, pensando alla mia esperienza, ha ragione Pietro: se non altro, così i ragazzi si familiarizzano con l'oggetto libro. Ammazza che libri brutti che leggevo da piccolo, mi viene da ricordare, però poi sono passato a quelli buoni abbastanza presto, ma se non fosse stato per quei libri mediocri, probabilmente non mi sarei appassionato alla lettura.
La storia infinita la sto leggendo ora a 34 anni suonati e mi sta appassionando davvero tanto😂Mi sento una giovane donna che vola con la fantasia, belin😂
@@unoscrittoresulweb E fai bene!! I bambini devo sapere quali sono le vere storie e non quelle che propinano oggi...!!! Io sono ancora alla prima parte nell' episodio in cui Mork ( non capisco perché in questa traduzione il lupo è senza la G davanti🤔) muore e come atto finale azzanna Atreiu alla gamba...insomma, sono in un momento adrenalinico...😝
A prescindere dallo stile argomentativo e dal lessico di Yasmina, che può piacere o non piacere, occorre ricordare che il suo approccio è da linguista, quindi si concentra su aspetti quali l'impoverimento dell'italiano standard e le carenze espressive e comunicative che ne conseguono.
La gente pretende che la propria sensibilità sia estesa a tutti. In un confronto spezzano il dialogo per un loro disagio personale, la maggior parte delle volte senza neppur capire il contenuto dell'interlocutore, ma lo fanno comunque per un "LORO" principio. La morte dell'intelligenza. Ben vengano i contenuti alti, delle parolacce se ne accorgono solo quelli che non capiscono o non accettano i contenuti espressi.
Sto studiando lettere moderne per diventare insegnante. Mia madre e mio padre sono sempre stati grandissimi lettori, quindi sono cresciuto in mezzo ai libri, benché fossimo "poveri in canna". In casa non si è mai fatta economia sui libri; i miei genitori avevano poco più che vent'anni, il conto era perennemente in rosso, per un periodo abbiamo anche dovuto ricorrere al banco alimentare, vivevamo in un seminterrato di forse quaranta metri quadri in cinque, sopravvivendo coi soldi dei nonni, ma in casa ci sono sempre stati i libri; di seconda mano, consumati, con le copertine disintegrate, tutti sottolineati, evidenziati, con le pagine fitte di appunti a matita e a penna e con la carta macchiata dagli aloni delle tazze di caffè, ma c'erano. Comprarmi le costruzioni non era contemplato, quindi costruivo castelli con le enciclopedie, e passavo il tempo a sfogliare i volumi osservando le lettere e le immagini, benché non sapessi leggere. Mia madre e mio nonno erano soliti leggermi dei libri la sera, mentre mio padre si inventava delle storie e mi recitava delle favole. Quando mio padre ebbe successo col lavoro, dopo un duro trasferimento dalla nostra città natale, Bari, a Roma, la libreria di famiglia crebbe esponenzialmente. Da allora difficilmente leggo meno di una trentina di libri all'anno. Come insegnante credo che seguirò la suggestione datami dalla lettura di "Come un romanzo", di Pennac: al diavolo gli esercizi di antologia! L'importante è leggere la qualunque - i classici, soprattutto -; leggergli qualcosa in classe, far loro leggere a lezione, far loro leggere a casa, per un totale di minimo due libri al mese. Non importa che siano volumi da mille e passa pagine: possono pure essere romanzi brevi, raccolte di storie, da 100, 200, 300 pagine... A cosa serve studiare la letteratura se questi ragazzi, finito il liceo, non prenderanno mai più un libro in mano? La verità è che molti insegnanti, con lo spauracchio del "rispettare il programma", finiscono per rendere noioso un qualcosa che dovrebbe appassionare gli studenti, e le lezioni procedono così pedissequamente per otto anni filati, tra medie e liceo. E poi ci sorprendiamo se perdono interesse nella lettura? Io ho appreso - e imparato ad apprezzare - la letteratura, in tutte le sue forme e dimensioni, più dalle mie letture personali che da quelle imposte dall'insegnante.
Meglio guardare un cinepanettone o un film di Spielberg? Preferisco poi un video con la Pani che snocciola parolacce piuttosto di uno in cui il protagonista passa metà del tempo a masticare e a staccare caramelle incastrate in bocca...
Libro di qualità non significa libro difficile o incomprensibile. Ci sono libri di qualità per tutte le età, bambini, adolescenti, ragazzi. Nessuno dice che si debba leggere Dostoevskji a 12 anni. È sufficiente che un libro sia sritto in un italiano corretto e che abbia contenuti non stupidi. Si può benissimo leggere merda, ma SOLO se si ha la consapevolezza che si sta leggendo merda, e, per avere questa consapevolezza, bisogna prima aver letto libri di qualità più alta.
Va bene, ma di nuovo: parli come se qualunque lettore avesse già avuto esperienze di lettura. Da qualche parte devi cominciare. Se per avere la consapevolezza devi leggere libri di qualità più alta, come sei arrivato a leggerli alle tue prime letture?
@@unoscrittoresulweb , facendoti guidare da qualcuno. Un insegnante è perfettamente in grado di indicarti cosa leggere, anche di leggero, ma scritto correttamente.
Capisco e accetto il tuo ragionamento, ma anche quello di yasmina. Ti porto degli esempi. In casa mia i libri ci sono sempre stati, i miei figli leggono e mio figlio grande è passato dai libri fantasy così così ai saggi ai classici russi e inglesi (1984, signore delle mosche, ecc... crescendo e gradualmente, of course). Ma il punto di yasmina è che non sempre dal libro di merda si passa al libro buono. Un amico di mio figlio dice di leggere Fantasy e apprezzare il genere ma cita come unica autrice proprio la troisi. Ora: se i suoi genitori non leggono, lui si convince che la troisi sia un'autrice buona e che il fantasy sia solo quella roba lì, capisci che non passerà mai a un altro livello, perché tarato su quel tipo fantasy. È un po' come chi legge Twilight, si convince che sia una storia d'amore sana e che quelli siano vampiri, poi cresce e scrive.... Altra merda (fabbricante di lacrime). Per dire. Nel video di yasmina (che ancora non so quanto sia personaggio o quanto semplicemente se ne freghi e dice quel che le pare) non credo suggerisse di leggere Dostoevskij a dodici anni, ma per quell'età c'è sicuramente roba migliore dei libri degli youtuber. Poi, ripeto, semplice opinione, non voglio convincere nessuno.
_"non sempre dal libro di merda si passa al libro buono."_ Nessuno dice che questo non sia vero. Il problema infatti è: Quanto è probabile il contrario? Leggere è importante: quante sono le probabilità che a leggere "buona letteratura" si incominci _ad abrupto,_ rispetto che non iniziando a leggere cose a caso, anche non particolarmente impegnate o rilevanti? _SECONDO ME_ (ed è un'opinione personale) è molto più facile la seconda che la prima.
@@telperion3 "cose a caso, non particolarmente impegnate o rilevanti" è perfetto (mai suggerito joyce alle elementari). Il libro di merda per come lo intendo sta più in basso. Per il resto sono d'accordissimo con te.
Io però non credo che le case editrici si siano adeguate alla pochezza di cervello tramandata da nonno a figlio a nipote pur di vendere 1 libro, ma che stiano proprio cercando di far diventare uso comune quello di avere poco cervello proprio per poter vendere di più pagando molto meno gli scrittori etc, etc...
12:42 _"tanto non c'è speranza"_ Esatto. Ho anche io commentato le stesse identiche argomentazioni sotto il suo video. Si può dire tutto su Yasmina (che comunque seguo con relativo interesse), ma in ultima analisi l'impressione che mi dà è che sia una persona risentita, ideologizzata e irrigidita nella sua mancanza di speranza. e questo mi intristisce parecchio. (tanto per farti partecipe del _flame,_ pochi anni fa mandò in vacca una collaborazione con Mercadini, che in tema di opposizione alle imposizioni linguistiche odierne - shwa asterischi e cazzi vari - è della stessa idea. Yasmina però etichettò pubblicamente come "stronzate" le argomentazioni di Mercadini, in quanto scorrette da un punto di vista squisitamente accademico/tecnico. Ovviamente Roberto se ne risentì) alla fine è questo che manderà in vacca il nostro paese. Siamo tutti prime donne, figli unici, monadi a cui tutto è dovuto, con complessi di superiorità quiescenti, incapaci di guardare con speranza al bene _dell'altro_ e capaci di pensare solo a noi stessi, al nostro profitto, al nostro ego.
E invece non c' è nulla di male a mandare in vacca una collaborazione se non ha basi solidamente scientifiche. Tu ci trovi qualcosa di male o il Mercadini è al di sopra di uno o una che quelle specifiche le studia e non trova corretto come vengono esposte da uno Ytuber di grido? Superiorità quiescenti. Ma senti chi parla, si batte proprio su chi si professa a averle esplicandole in in italiano modesto. Lei è una professoressa e insegna, non insegna il suo malessere da prima donna ma quello che è.
@@factotumhenrylacarogna Non tutto necessita solo ed esclusivamente di basi tecnicamente scientifiche. Tanto più che la linguistica di per se è per la stessa ammissione di Yasmina una scienza debole. Esiste un metodologia scientifica che viene applicata alla linguistica ma in ultima analisi parliamo di una disciplina in cui è difficile arrivare ad un grado di verità paragonabile ad altre scienze dure. All'interno dell'ambito di "correzione" da parte di Yasmina si sarebbe potuto pacificamente collaborare ad un comune fine, in cui lei spiega (bonariamente) le scorrettezze accademiche di Mercadini, e lui compensa le lacune dove l'accademia non può arrivare con le sue contaminazioni e ispirazioni. Ma per questo si deve essere disposti a fare un passo indietro per un bene più grande. Per citare Asimov in "Fondazione": _"la violenza è l'ultimo rifugio degli incompetenti"_
Ma ai fini dell'argomento che significa questa fallacia? Ps: Per il secondo commento. Yasmina dice esattamente la stessa cosa ma ritiene che il focus per mogliorare la tecnica se possibile andrebbe preso in considerazione.
@@unoscrittoresulweb Da ChatGPT: La differenza tra turpiloquio e linguaggio volgare risiede principalmente nell'uso e nel contesto dei termini: Turpiloquio indica un modo di esprimersi caratterizzato da parole offensive, scurrili o ingiuriose. Si tratta di un linguaggio volutamente aggressivo, finalizzato a offendere o provocare, spesso con espressioni che riguardano temi considerati tabù, come sesso, violenza o blasfemia. Linguaggio volgare, invece, fa riferimento all'uso di parole e frasi considerate di basso livello, poco raffinate o inappropriate in determinati contesti. Può includere termini colloquiali o grossolani, ma non necessariamente con l'intento di offendere o essere scurrili. In sintesi, il turpiloquio ha una connotazione più offensiva e deliberatamente provocatoria, mentre il linguaggio volgare è generalmente meno grave, benché poco adeguato o raffinato. Stante ciò, devi ammettere che il linguaggio di Jashmina non "ha una connotazione offensiva e deliberatamente provocatoria"; ergo, la sua eloquenza non andrebbe classificata nella categoria dell 'turpiloquio'. Quindi, sì. Io, a quanto, pare non solo conosco il significato del termine "turpiloquio", ma anche la nuance che lo differenzia dall'espressione "linguaggio volgare". 😉
Quel che irrita la prof. ssa Pani non è tanto il contenuto da cassonetto di certi libri ma come essi portino a usare la lingua italiana fuori dai binari scolastici, ossia lo scrivere bene e quindi pensare correttamente. I libri trash dei nostri tempi, che ne so, quelli di Giobbe Covatta, non erano mondezza ortografica e avevano nel loro piccolo una struttura. È questa la mancanza che lei biasima, che poi ognuno si faccia il suo percorso letterario partendo dalla merda tipo La canzone di Achille quando ha 13 anni per poi apprezzare , che ne so, i Wu Ming è un altro discorso che auguro a tutti i giovani lettori de La canzone di Achille.
Questo è del tutto legittimo, nel video credo di aver ben spiegato che il mio non è un attacco a Yasmina,ho banalmente espresso la mia opinione,anche come sposato a una professoressa
Ma non è vero. Lei parla di forma corretta quando necessaria come in una circolare di una direzione sanitaria o una proposta di legge. I romanzi sono tutti diversi e tutti improntati ad un linguaggio adatto ai fruitori. I Libri Trash sono edizioni di bassa lega comparabili agli opinionisti/non professionisti che li scrivino.
Meglio mangiare cibo spazzatura, processato, pieno di conservanti, privo di nutrienti e vitamine o qualcosa preparato a casa con ingredienti freschi e di qualità? Ecco, il nutrimento per la mente equivale a quello per il corpo, se ci abitua alla qualità alta non si torna indietro. Con qualità alta, parlando di cultura, non sto intendendo noiosa o pomposa. La posizione del fruitore è fondamentale per l'arte, il pubblico è il cane da guardia della qualità della produzione artistica, se è informato, colto ed esigente allora anche l'élite culturale dovrà stare al suo stesso passo.Oggi, purtroppo, si confondono i ruoli e il pubblico cerca un appagamento istantaneo volendo sostituirsi a dei professionisti in modo veloce e dilettantistico e ovviamente il mercato consumistico alimenta ciò per vendere più prodotti, kit di lavoro corsi e titoli inutili per certificare il nulla . Ciò che manca, oggi, è il pubblico, il fruitore finale con un senso critico raffinato. La rivoluzione inizia da noi!
Scusa ma qui non si parla di mangiare cibo spazzatura o biologico, si parla si mangiare cibo spazzatura o non mangiare affatto. Muori di fame si, ma con trigliceridi e colesterolo a posto.
@@stefanode7402 non saprei che dire. Certo chi non legge per niente resta un troglodita in tutti i sensi e vive con un vocabolario di 50 parole, non riesce a formulare nessun pensiero e mi chiedo come possa contribuire con qualcosa di positivo nella società.Temo che sia sempre facilmente manipolabile con slogan e menzogne che promettono la risoluzione di tutti i dilemmi esistenziali con delle ricette fin troppo facili. Penso, invece, che chi ha una spinta verso la lettura, anche se di qualità merdosa, possa sempre redimersi. D'altro canto, assistiamo oggi alle esternazioni di persone riconosciute come esponenti della cultura attuale, persone con tanti titoli e nessuna idea originale, nel senso proprio del termine, e non si può che restare sconvolti di fronte al vuoto cosmico di quello che affermano.
Sono d'accordo: almeno il lettore ha la possibilità di fsre un "percorso" piuttosto che non leggere nulla e non avere mai la possibilità di farlo questo percorso.
Mi sei apparso per caso sulla home così come il video in questione qualche giorno fa. Concordo su tutto ciò che hai detto. Lei nel video ne fa una questione anche di apprendimento della lingua e sul quel punto non ero tanto in disaccordo finchè non ha detto che Percy Jackson era una schifezza e lasciando intendere "come il resto del genere" . Io non l'ho mai letto ma se c'è una cosa che non sopporto è questo snobbismo a prescindere, oltettutto su una delle serie di formazione per ragazzi più famosa degli ultimi tempi. La lettura è un hobby e finché non ci si appassiona non si può approfondire. Io mi sono appassionata ai libri perchè vedevo mio padre leggere Zagor. Non gli ho mai visto prendere in mano un romanzo ma la sua costanza mi ha spinto verso i libri di fiabe e poi verso qualunque storia fosse scritta. Non vedo perché non si possa essere lettori con libri di "basso livello". Livello che poi è tutto da comprendere perché se nel mezzo ci mette sia libri per ragazzi, che hanno per forza di cose un linguaggio più semplice, sia libri fatti giusto per guadagnare dell'influenzer di turno, allora è un discorso fallace in partenza. E una professoressa che non sa cosa sia il target di lettura è abbastanza grave. Concludo dicendo che da ragazzina abbandonai L'isola del tesoro perchè lo trovai molto difficile, quando poi lo ripresi qualche anno dopo me ne innamorai. La tempistica del libro giusto al momento giusto, anche in termini di complessità, è uno degli aspetti più ignorati nelle scuole italiane ed è anche il motivo per cui i ragazzi vivono male le letture scolastiche.
Ps: ti seguirò con piacere!
Mi sembra un'ottima riflessione, soprattutto perché mi dà ragione 😁
Salve Pietro, mi piacerebbe confrontarmi pubblicamente con lei sull'argomento "letture e scuola": le andrebbe un confronto ospitato sul suo canale? Premetto che era già nella mia personale wishlist di autori da intervistare a breve!
Non sono d'accordo. Le persone non si avvicinano alla scrittura ed alla lettura grazie ad un libro scritto male. C'è differenza tra creare un prodotto adatto alla fruizione di un bambino che man mano aumenta le capacità letterarie e dare al bambino un libro scritto male di un suo idolo. Cosi come per gli adulti tantissimi leggono solo ciò che loro interessa senza avvicinarsi alla lettura come concetto personale.
Ps: Il resto mi pare una fallacia ad hominem diciamo quindi non ho molto interesse a riguardo. Yasmina ha spiegato perchè usa il torpiloquio ma serve vederlo il podcast dove lo spiega.
Il turpiloquio, come ho detto nel video, alla fine è esclusivamente affar suo. Se a uno dà fastidio non guarda i suoi video. Quello che non condivido del tuo commento è la tua prima frase, perché secondo me presenta un errore logico. Un libro scritto male... Bisogna essere in grado di capire che sia scritto male, e non è affatto una capacità banale né innata. Bisogna leggere diversi titoli di diversi autori e possibilmente di diversi generi, prima di avere un metro di paragone
@@unoscrittoresulweb Quello che è descrivi è proprio ciò che è il fulcro della questione. Un prodotto letterario avrebbe il dovere di essere scritto bene per permettere al lettore di acquisire delle competenze graduali in modo fluido ma non accade perchè esistono i prodotti scritti strutturalmente male. Esistono alcuni autori che non rispettano la coerenza narrativa del proprio prodotto, che hanno un linguaggio grammaticale del tutto scorretto e spacciato come autoriale, autori che non conoscono i termini e li confondono, autori che non sanno sostenere un tempo di lettura adatto al fruitore. Questo è un libro mal scritto. Non si nasce con l'innata capacità di riconoscere un buon prodotto da un prodotto scritto male appunto ed il primo passo di un lettore e si rispecchia proprio quando trova il prodotto scritto bene e da li costruisce il suo percorso. Il resto dei prodotti sono per lettori casual.
Ps: Non ho specificato che continuo a non essere d'accordo. Va puntualizzato.
Ma se il libro è scritto male? Il libro brutto al limite non lo si finice ma se ci sono errori di lingua meglio non leggerlo. Le case editrici dovrebbero prestare maggiore attenzione. La Pani nel suo video parla principalmente di questo ; se parliamo dello stesso video. Per quanto riguarda i suoi modi ioi li trovo adeguati. In troppi si sentono qualificati da poter salire in cattedra; la qualita della cattedre si abbassa e lei, persona qualificata , mette in evidenza lo scazzo del dover "scendere in cattedra".
P
La logica che ha usato lei secondo me è "se vuoi fare una cosa, devi farla bene". Però non si tratta di un lavoro manuale o di un progetto professionale, si tratta di libri. Non è detto che chi con la lettura comincia malino poi non migliori eventualmente con letture di qualità superiore esattamente come dici tu. Per citare un proverbio, credo che sia più appropriato "la fame vien mangiando".
Peraltro la grave pecca dell'argomentazione per cui ""se vuoi fare una cosa, devi farla bene"" (e ho visto Yasmina cadere proprio in questa fallacia) sta nel fatto che spesso chi la usa, sottende il concetto per cui "... se vuoi farla bene devi farla come dico io".
Yasmina non parla a vanvera e spesso dice cose sensate, ma si è altrettanto spesso lasciata andare in critiche assolutamente non oggettive nei confronti di persone che semplicemente non le piacciono, per esempio quando ha criticato i contenuti dei libri di D'Avenia... ma non per i contenuti in se (non ci fosse stata alcuna idiosincrasia non se lo sarebbe cagato di striscio) bensì per il fatto che D'Avenia è notoriamente parte dell'Opus Dei, e Yasmina dalla sua cattedra di comunista, le persone religiose non le può vedere e non perde occasione per denigrarle. Per cui il libro a detta sua era piena di cose che non le andavano a genio, di menzogne, di esagerazioni... eccetera oltre ad avere la grave pecca di essere stato scritto da un professore di successo e molto amato dai suoi ragazzi.
D'avenia semplicemente non fa le cose bene... nel senso che non le fa come piacciono a lei.
Bravissimo! Anche se penso che certi libri non dovrebbero essere pubblicati nel rispetto di scrittori che si impegnano a scrivere e non a farsi scrivere un libro.
Ti seguo da quando avevi il vecchio canale ed apprezzo tantissimo che tu abbia deciso di chiuderlo per "potenziare" questo, nonostante faccia numeri minori. E' un po' come se tu avessi scelto di dare spazio a quel che ti interessa davvero a discapito della visibilità. Non te l'ho scritto da altre parti ma spesso ho acquistato libri che ha recensito e che neanche sapevo esistessero! Un saluto
Come "autore conto terzi" ed ex componente del comitato di valutazione di una casa editrice, trovo che *chi scrive* , tra il leggere un libro scritto male e il non leggerlo, dovrebbe preferire la prima opzione. questo idealmente, onde evitare di venire, per dir così, "contaminato" dal cattivo stile.
in realtà, se si è costretti a farlo, come lo ero io per valutare i manoscritti o per aggiustare testi pedestri adesso, basta subito dopo leggere un libro buono (io mi rifaccio gli occhi sempre con quel favoloso libro che è lo Hobbit della Jeronimidis Conte. Dico suo e non di Tolkien perché la sua versione italiana è spesso assai differente dall'originale e migliore addirittura per stile e lessico)
Dal punto di vista del *lettore* , invece, pensando alla mia esperienza, ha ragione Pietro: se non altro, così i ragazzi si familiarizzano con l'oggetto libro. Ammazza che libri brutti che leggevo da piccolo, mi viene da ricordare, però poi sono passato a quelli buoni abbastanza presto, ma se non fosse stato per quei libri mediocri, probabilmente non mi sarei appassionato alla lettura.
La storia infinita la sto leggendo ora a 34 anni suonati e mi sta appassionando davvero tanto😂Mi sento una giovane donna che vola con la fantasia, belin😂
Riletta di recente a mio figlio, la seconda parte è un po' stucchevole, sempre meglio la prima
@@unoscrittoresulweb E fai bene!! I bambini devo sapere quali sono le vere storie e non quelle che propinano oggi...!!! Io sono ancora alla prima parte nell' episodio in cui Mork ( non capisco perché in questa traduzione il lupo è senza la G davanti🤔) muore e come atto finale azzanna Atreiu alla gamba...insomma, sono in un momento adrenalinico...😝
A prescindere dallo stile argomentativo e dal lessico di Yasmina, che può piacere o non piacere, occorre ricordare che il suo approccio è da linguista, quindi si concentra su aspetti quali l'impoverimento dell'italiano standard e le carenze espressive e comunicative che ne conseguono.
Vero, la apprezzo molto
Anche parlare con la caramella è torpiloquio 😅
La gente pretende che la propria sensibilità sia estesa a tutti. In un confronto spezzano il dialogo per un loro disagio personale, la maggior parte delle volte senza neppur capire il contenuto dell'interlocutore, ma lo fanno comunque per un "LORO" principio. La morte dell'intelligenza. Ben vengano i contenuti alti, delle parolacce se ne accorgono solo quelli che non capiscono o non accettano i contenuti espressi.
Sto studiando lettere moderne per diventare insegnante. Mia madre e mio padre sono sempre stati grandissimi lettori, quindi sono cresciuto in mezzo ai libri, benché fossimo "poveri in canna". In casa non si è mai fatta economia sui libri; i miei genitori avevano poco più che vent'anni, il conto era perennemente in rosso, per un periodo abbiamo anche dovuto ricorrere al banco alimentare, vivevamo in un seminterrato di forse quaranta metri quadri in cinque, sopravvivendo coi soldi dei nonni, ma in casa ci sono sempre stati i libri; di seconda mano, consumati, con le copertine disintegrate, tutti sottolineati, evidenziati, con le pagine fitte di appunti a matita e a penna e con la carta macchiata dagli aloni delle tazze di caffè, ma c'erano. Comprarmi le costruzioni non era contemplato, quindi costruivo castelli con le enciclopedie, e passavo il tempo a sfogliare i volumi osservando le lettere e le immagini, benché non sapessi leggere. Mia madre e mio nonno erano soliti leggermi dei libri la sera, mentre mio padre si inventava delle storie e mi recitava delle favole. Quando mio padre ebbe successo col lavoro, dopo un duro trasferimento dalla nostra città natale, Bari, a Roma, la libreria di famiglia crebbe esponenzialmente. Da allora difficilmente leggo meno di una trentina di libri all'anno.
Come insegnante credo che seguirò la suggestione datami dalla lettura di "Come un romanzo", di Pennac: al diavolo gli esercizi di antologia! L'importante è leggere la qualunque - i classici, soprattutto -; leggergli qualcosa in classe, far loro leggere a lezione, far loro leggere a casa, per un totale di minimo due libri al mese. Non importa che siano volumi da mille e passa pagine: possono pure essere romanzi brevi, raccolte di storie, da 100, 200, 300 pagine...
A cosa serve studiare la letteratura se questi ragazzi, finito il liceo, non prenderanno mai più un libro in mano? La verità è che molti insegnanti, con lo spauracchio del "rispettare il programma", finiscono per rendere noioso un qualcosa che dovrebbe appassionare gli studenti, e le lezioni procedono così pedissequamente per otto anni filati, tra medie e liceo. E poi ci sorprendiamo se perdono interesse nella lettura?
Io ho appreso - e imparato ad apprezzare - la letteratura, in tutte le sue forme e dimensioni, più dalle mie letture personali che da quelle imposte dall'insegnante.
Meglio guardare un cinepanettone o un film di Spielberg? Preferisco poi un video con la Pani che snocciola parolacce piuttosto di uno in cui il protagonista passa metà del tempo a masticare e a staccare caramelle incastrate in bocca...
Libro di qualità non significa libro difficile o incomprensibile. Ci sono libri di qualità per tutte le età, bambini, adolescenti, ragazzi. Nessuno dice che si debba leggere Dostoevskji a 12 anni. È sufficiente che un libro sia sritto in un italiano corretto e che abbia contenuti non stupidi.
Si può benissimo leggere merda, ma SOLO se si ha la consapevolezza che si sta leggendo merda, e, per avere questa consapevolezza, bisogna prima aver letto libri di qualità più alta.
Va bene, ma di nuovo: parli come se qualunque lettore avesse già avuto esperienze di lettura. Da qualche parte devi cominciare. Se per avere la consapevolezza devi leggere libri di qualità più alta, come sei arrivato a leggerli alle tue prime letture?
@@unoscrittoresulweb , facendoti guidare da qualcuno. Un insegnante è perfettamente in grado di indicarti cosa leggere, anche di leggero, ma scritto correttamente.
Capisco e accetto il tuo ragionamento, ma anche quello di yasmina. Ti porto degli esempi. In casa mia i libri ci sono sempre stati, i miei figli leggono e mio figlio grande è passato dai libri fantasy così così ai saggi ai classici russi e inglesi (1984, signore delle mosche, ecc... crescendo e gradualmente, of course). Ma il punto di yasmina è che non sempre dal libro di merda si passa al libro buono. Un amico di mio figlio dice di leggere Fantasy e apprezzare il genere ma cita come unica autrice proprio la troisi. Ora: se i suoi genitori non leggono, lui si convince che la troisi sia un'autrice buona e che il fantasy sia solo quella roba lì, capisci che non passerà mai a un altro livello, perché tarato su quel tipo fantasy. È un po' come chi legge Twilight, si convince che sia una storia d'amore sana e che quelli siano vampiri, poi cresce e scrive.... Altra merda (fabbricante di lacrime). Per dire.
Nel video di yasmina (che ancora non so quanto sia personaggio o quanto semplicemente se ne freghi e dice quel che le pare) non credo suggerisse di leggere Dostoevskij a dodici anni, ma per quell'età c'è sicuramente roba migliore dei libri degli youtuber.
Poi, ripeto, semplice opinione, non voglio convincere nessuno.
_"non sempre dal libro di merda si passa al libro buono."_
Nessuno dice che questo non sia vero. Il problema infatti è: Quanto è probabile il contrario?
Leggere è importante: quante sono le probabilità che a leggere "buona letteratura" si incominci _ad abrupto,_ rispetto che non iniziando a leggere cose a caso, anche non particolarmente impegnate o rilevanti?
_SECONDO ME_ (ed è un'opinione personale) è molto più facile la seconda che la prima.
@@telperion3 "cose a caso, non particolarmente impegnate o rilevanti" è perfetto (mai suggerito joyce alle elementari). Il libro di merda per come lo intendo sta più in basso. Per il resto sono d'accordissimo con te.
Io però non credo che le case editrici si siano adeguate alla pochezza di cervello tramandata da nonno a figlio a nipote pur di vendere 1 libro, ma che stiano proprio cercando di far diventare uso comune quello di avere poco cervello proprio per poter vendere di più pagando molto meno gli scrittori etc, etc...
Mi sembra che quella sia la politica, non credo che le eminenze grigie siano le case editrici 😂
@@unoscrittoresulweble case editrici decidono cosa mandare in stampa o meno...
12:42 _"tanto non c'è speranza"_
Esatto. Ho anche io commentato le stesse identiche argomentazioni sotto il suo video.
Si può dire tutto su Yasmina (che comunque seguo con relativo interesse), ma in ultima analisi l'impressione che mi dà è che sia una persona risentita, ideologizzata e irrigidita nella sua mancanza di speranza. e questo mi intristisce parecchio.
(tanto per farti partecipe del _flame,_ pochi anni fa mandò in vacca una collaborazione con Mercadini, che in tema di opposizione alle imposizioni linguistiche odierne - shwa asterischi e cazzi vari - è della stessa idea. Yasmina però etichettò pubblicamente come "stronzate" le argomentazioni di Mercadini, in quanto scorrette da un punto di vista squisitamente accademico/tecnico. Ovviamente Roberto se ne risentì)
alla fine è questo che manderà in vacca il nostro paese. Siamo tutti prime donne, figli unici, monadi a cui tutto è dovuto, con complessi di superiorità quiescenti, incapaci di guardare con speranza al bene _dell'altro_ e capaci di pensare solo a noi stessi, al nostro profitto, al nostro ego.
E invece non c' è nulla di male a mandare in vacca una collaborazione se non ha basi solidamente scientifiche. Tu ci trovi qualcosa di male o il Mercadini è al di sopra di uno o una che quelle specifiche le studia e non trova corretto come vengono esposte da uno Ytuber di grido?
Superiorità quiescenti. Ma senti chi parla, si batte proprio su chi si professa a averle esplicandole in in italiano modesto.
Lei è una professoressa e insegna, non insegna il suo malessere da prima donna ma quello che è.
@@factotumhenrylacarogna Non tutto necessita solo ed esclusivamente di basi tecnicamente scientifiche. Tanto più che la linguistica di per se è per la stessa ammissione di Yasmina una scienza debole. Esiste un metodologia scientifica che viene applicata alla linguistica ma in ultima analisi parliamo di una disciplina in cui è difficile arrivare ad un grado di verità paragonabile ad altre scienze dure.
All'interno dell'ambito di "correzione" da parte di Yasmina si sarebbe potuto pacificamente collaborare ad un comune fine, in cui lei spiega (bonariamente) le scorrettezze accademiche di Mercadini, e lui compensa le lacune dove l'accademia non può arrivare con le sue contaminazioni e ispirazioni.
Ma per questo si deve essere disposti a fare un passo indietro per un bene più grande.
Per citare Asimov in "Fondazione": _"la violenza è l'ultimo rifugio degli incompetenti"_
Ma ai fini dell'argomento che significa questa fallacia?
Ps: Per il secondo commento. Yasmina dice esattamente la stessa cosa ma ritiene che il focus per mogliorare la tecnica se possibile andrebbe preso in considerazione.
@@iliaselbourji1865 di che fallacia parli nello specifico?
@@telperion3 ad hominem
Yasmin non è proprio una suora. Ma parlare di turpiloquio è davvero eccessivo.
Ma scusa, lo sai cos'è il turpiloquio? 😂
@@unoscrittoresulweb Da ChatGPT:
La differenza tra turpiloquio e linguaggio volgare risiede principalmente nell'uso e nel contesto dei termini:
Turpiloquio indica un modo di esprimersi caratterizzato da parole offensive, scurrili o ingiuriose. Si tratta di un linguaggio volutamente aggressivo, finalizzato a offendere o provocare, spesso con espressioni che riguardano temi considerati tabù, come sesso, violenza o blasfemia.
Linguaggio volgare, invece, fa riferimento all'uso di parole e frasi considerate di basso livello, poco raffinate o inappropriate in determinati contesti. Può includere termini colloquiali o grossolani, ma non necessariamente con l'intento di offendere o essere scurrili.
In sintesi, il turpiloquio ha una connotazione più offensiva e deliberatamente provocatoria, mentre il linguaggio volgare è generalmente meno grave, benché poco adeguato o raffinato.
Stante ciò, devi ammettere che il linguaggio di Jashmina non "ha una connotazione offensiva e deliberatamente provocatoria"; ergo, la sua eloquenza non andrebbe classificata nella categoria dell 'turpiloquio'.
Quindi, sì. Io, a quanto, pare non solo conosco il significato del termine "turpiloquio", ma anche la nuance che lo differenzia dall'espressione "linguaggio volgare". 😉
Magari qualche "assolutamente si" in meno...
Assolutamente no
@@unoscrittoresulweb assolutamente forse
Quel che irrita la prof. ssa Pani non è tanto il contenuto da cassonetto di certi libri ma come essi portino a usare la lingua italiana fuori dai binari scolastici, ossia lo scrivere bene e quindi pensare correttamente. I libri trash dei nostri tempi, che ne so, quelli di Giobbe Covatta, non erano mondezza ortografica e avevano nel loro piccolo una struttura. È questa la mancanza che lei biasima, che poi ognuno si faccia il suo percorso letterario partendo dalla merda tipo La canzone di Achille quando ha 13 anni per poi apprezzare , che ne so, i Wu Ming è un altro discorso che auguro a tutti i giovani lettori de La canzone di Achille.
Questo è del tutto legittimo, nel video credo di aver ben spiegato che il mio non è un attacco a Yasmina,ho banalmente espresso la mia opinione,anche come sposato a una professoressa
Ma non è vero. Lei parla di forma corretta quando necessaria come in una circolare di una direzione sanitaria o una proposta di legge. I romanzi sono tutti diversi e tutti improntati ad un linguaggio adatto ai fruitori. I Libri Trash sono edizioni di bassa lega comparabili agli opinionisti/non professionisti che li scrivino.
Meglio mangiare cibo spazzatura, processato, pieno di conservanti, privo di nutrienti e vitamine o qualcosa preparato a casa con ingredienti freschi e di qualità? Ecco, il nutrimento per la mente equivale a quello per il corpo, se ci abitua alla qualità alta non si torna indietro. Con qualità alta, parlando di cultura, non sto intendendo noiosa o pomposa. La posizione del fruitore è fondamentale per l'arte, il pubblico è il cane da guardia della qualità della produzione artistica, se è informato, colto ed esigente allora anche l'élite culturale dovrà stare al suo stesso passo.Oggi, purtroppo, si confondono i ruoli e il pubblico cerca un appagamento istantaneo volendo sostituirsi a dei professionisti in modo veloce e dilettantistico e ovviamente il mercato consumistico alimenta ciò per vendere più prodotti, kit di lavoro corsi e titoli inutili per certificare il nulla . Ciò che manca, oggi, è il pubblico, il fruitore finale con un senso critico raffinato. La rivoluzione inizia da noi!
Scusa ma qui non si parla di mangiare cibo spazzatura o biologico, si parla si mangiare cibo spazzatura o non mangiare affatto. Muori di fame si, ma con trigliceridi e colesterolo a posto.
@@stefanode7402 quando si parla di letture scadenti non si tratta di chi non legge e ciò equivale alla metafora alimentare.
@@fiorioify di, ma Yasmina Pani (che a me piace) dice che è meglio il digiuno totale che il cibo scadente...
@@stefanode7402 non saprei che dire. Certo chi non legge per niente resta un troglodita in tutti i sensi e vive con un vocabolario di 50 parole, non riesce a formulare nessun pensiero e mi chiedo come possa contribuire con qualcosa di positivo nella società.Temo che sia sempre facilmente manipolabile con slogan e menzogne che promettono la risoluzione di tutti i dilemmi esistenziali con delle ricette fin troppo facili. Penso, invece, che chi ha una spinta verso la lettura, anche se di qualità merdosa, possa sempre redimersi. D'altro canto, assistiamo oggi alle esternazioni di persone riconosciute come esponenti della cultura attuale, persone con tanti titoli e nessuna idea originale, nel senso proprio del termine, e non si può che restare sconvolti di fronte al vuoto cosmico di quello che affermano.