Buongiorno a tutti gli amici del gruppo, io ho adottato questa sistema da poco, diffusori autocostruiti (non da me ovviamente), già predisposti alla biamplificazione con i doppi morsetti posteriori e il crossover ad hoc, uso un amplificatore finale valvolare con le EL 84 per i medi e gli alti e un amplificatore finale in classe D per i bassi, complimenti per la spiegazione chiara e abbastanza. comprensibile
Grande Ing.DePalma‼️Le sue "chiacchierate" valgono più di qualsias i altra dotta lezione. L'ing.DePalma è l'Ingegnere", non UN ingegnere. Bravo! La seguirò il più possibile. Saluti amm.appendino(recente cliente di AC)
Me lo Sto godendo adesso il video perché stamattina ero molto stanco ! comunque grandi Davide Ruffo e il Ingegnere !mi piace molto questa alchimia tra esperienza DAVIDE E RUFFO e conoscimento d'elettronica dal ingegnere veramente un bel cocktail ! 👍👍👍👍👍👍👍👍
Bellissimo video, unire esperienza professionale dell’Ingegnere alla semplice passiome del simpatico Ruffoni, un’audiofilo appassonato come chiunque di noi, rendono i video unici. Le spiegazioni seppure tecniche cosi sono facilmente comprensibili come un interessante e simpatica discussione tra vecchi amici. E’ un piacere seguirVi. UNICI Saluti Max
Avevo un amplificatore cinese molto potente ed ho seguito il consiglio dell'ingegnere collegandolo ad uno yamaha as1100 con diffusori Dali sono rimasto sorpreso del miglioramento molto più bilanciato e la possibilità delle doppie regolazioni grazie ragazzi.
Il problema del bi-amping usando ampli di diversa marca/concezione è la latenza in -out diversa dovuta alle differenti concezioni degli stessi, questo si traduce in uno sfasamento temporale, cioè la fase nelle frequenze di incrocio va a farsi benedire. Usando ampli uguali si limita il problema, si limita, non si elimina. In ambito pro è tutto in multiamplificazione, non ci sono i famigerati cross over passivi ma si usano dei dsp che riallineano i ritardi e le latenze annullando il problema. 😉
Conosco molto bene le casse professionali da studio di registrazione Genelec... Hanno la doppia amplificazione separata, bassi 180w e alti 90w ...sono alte solo 35 - 40 cm...pesano 20 kg l'una, quindi piccolissime...ma sono dei veri e propri cannoni sonori ..una pulizia e potenza del suono che personalmente non avrei mai immaginato....una sensazione incredibile per relazionare potenza e dimensioni... chiaramente ascoltati in una stanza di 30 mq ...da quella volta ho capito che questo tipo di soluzione , cioè diffusori con doppio amplificatore separato, è completamente diverso dall'ascolto domestico con il classico collegamento ampli - diffusore. Le Genelec sono tra le migliori al mondo, e quando ascolti il suono dello strumento che stai usando per registrare , la voce , pianoforte, chitarra elettrica, acustica o basso è veramente strepitoso. Cmq i vostri video sono sempre interessanti...non sapevo di questi semiconduttori di quel mostruoso ampli Rose 😎👍
Ingegnere davvero con gli attribuiti 👏 Chiaro, competente e si vede che sa il "fatto suo" Purtroppo però HO UN GRANDE DUBBIO non riesco a capire come posso utilizzare il mio finale stato solido (che riporta posteriormente il gain) da 200w per i bassi ed il valvolare da 25w per gli alti... Ovviamente abbassando il gain a quello più potente... Ma poi alla fine l'aumento di volume non dovrebbe essere proporzionale all'aumento sul pre? quindi ipotizzando di effettuare la taratura con il potenziometro del pre ad 1/4. Mi troverei bilanciato per la gamma alta e la gamma bassa... Potando ad esempio il potenziometro del pre a 3/4 mi troverei con una potenza sul basso di gran lunga superiore che teoricamente andrebbe a coprire e sfasare l'eventuale accoppiamento con i medio alti Oppure mi troverei ad utilizzare (sfruttare) il finale da 200w per una potenza "simile" a quello valvolare (25w) Grazie buona giornata ed Ancora complimenti
ciao un consiglio che isola dal video, io ho una scheda video del pc con uscita ottica a analogia in dolby quale mi consigli di utilizzare da collegare ad un amplificatore grazie.
Mi chiedo se l'uso di due integrati per la biamplificazione con il segnale musicale che passa prima dal controllo di volume dell'ampli principale e poi sul controllo volume del secondo ampli, non é che degrada il segnale musicale? Anche l'uso di un attenuatore (potenziometro) di fascia economica da usare su un finale ( che non ho ben capito se opera a livello di preamplificazione o a livello di segnale già amplificato) non é che porti degrado al segnale musicale? In passato si consigliava sempre di usare nella biamplificazione finali della stessa marca e potenza di quello principale.
Complimenti ragazzi! Che diffusori da pavimento abbinereste ad un Amplificatore Vintage Yamaha M-80 e preamp C-80 con sorgente Technics 1200GR? Grazie in anticipo!
Buongiorno, una domanda per l’ingegnere, se faccio lavorare per motivi di passrhtroug un’amplificatore a transistor audiovideo senza il carico delle casse anteriori (canale L e R) lo stesso nel tempo si può danneggiare? Grazie mille 1000 per la risposta
Salve, io uso il bi-amping già da un bel po' con la seguente configurazione: Nad 3020 sui medio-alti e finale Quad 405 sul basso, diffusori da pavimento Monitor Audio GS 20. Il segnale audio esce dal pre del Nad, (togliendo i cavallotti), viene sdoppiato e rientra nel Nad con i suoi 30 watt e sul Quad che è un 100 watt. Devo dire che è tutt'altra cosa rispetto ad una normale configurazione in quanto, come dice l'ing De Palma, il 70/80% della corrente viene assorbita dal woofer.
Quindi uso l'uscita "Pre out" dell'integrato e un finale, meglio se della stessa marca e potenza (?). Ma non sarebbe meglio gestire i tweeter con il pre ed i woofer con il finale, così la potenza richiesta per i bassi non disturba la sezione di preamplificazione?
Buongiorno segnalo che l'arseniuro di Gallio ormai è una tecnologia più che consolidata in quanto già negli anni 80 era diffuso Io ricordo ad esempio dei preamplificatori radiofrequenza che utilizzavo che si estendevano anche un 1,2Ghz e oltre come ricezione con un guadagno notevole
Volevo cortesemente chiedervi utilizzando il pre out sul primo amplificatore nel secondo amplificatore dove devo andare a collegare il cavo RCA sempre in pre out e poi il cavo della sorgente avendolo bilanciato lo devo far arrivare solo al primo amplificatore o anche al secondo mi spiego meglio devo mettereun cavo X l.r. canale destro che vada tra il primo e il secondo amplificatore e il sinistro idem oppure far arrivare solo a un’amplificatore grazie
buongiorno, video estremamente interessante, vorrei fare un a domanda che è scontata per chi conosce la materia ma utile per capire meglio: il bi amping si può fare soltanto con casse che hanno i doppi morsetti di alimentazione?
Una cassa con crossover predisposta per il biampli di logica se usa un solo ampli nel normale ad esempio 100W, nel biampli deve usare due ampli uguali da 100W, perché ci sono comunque i crossover passivi già predisposti per quegli altoparlanti. Usando ampli diversi si hanno risposte in frequenza, fase e velocità diversi, quindi coerenza sballata. Altro discorso se i crossover passivi non si usano.
@@saveriolosurdo5618in realtà lo dicono. Bi amp verticale ovvero un amplificatore per cassa. Ma io resto per la bi amp orizzontale. Ovviamente ho cercato di mettere due ampli simili stesso anno stessa marca.. Il risultato è clamoroso. Quindi lo consiglio.
@@massimobenedetti8326 non serve che ti disturbi, grazie. Se esco dall’Integrato dal PreOut, verso un Finale, l’Integrato sdoppia semplicemente il segnale e continua ugualmente ad amplificare il suo stadio finale (in attesa che gli vengano collegati diffusori)? Non si limita a passare il segnale al Finale di Potenza, trasformandosi completamente in Pre, giusto? Era questo il dubbio che avevo, che disattivasse il suo stadio finale nel momento in cui lo si collega come Pre ad una macchina esterna.
Ritengo che sia l'approccio più intelligente e costruttivo; oltre ai benefici tecnici vi è la possibilità di scegliere tra classi di amplificazione diverse, come ben detto nel video!
Se si usano pre e finale della stessa casa, diciamo contemporanei e vicini come uscita in potenza, non serve più alcun tipo di attenzione e con un solo volume si regola tutto. Ho capito male?
salve, ho messo questo video come sottofondo, perchè sembrava parlare in maniera leggera di temi interessanti. io nn voglio mettere in dubbio le capacità analitiche di nessuno, ma come si fa ad affermare che " un segnale elaborato da un dsp, convertito N volte è presso SCHIAFFI" -o qualcosa del genere- per poi affermare con gioia e convizione che un attenuatore da 80eu sulla linea possa essere usato per "equilibrare il segnale". il costo delle dsp è crollato, e le qualità decollate annullando i passaggi analogici di catene audio improbabili -come quella descritta- dove rumori e interferenze fanno da padroni. per il resto video simpatico grazie.
Scommessa che il mitico Ruffo ha un A12...perché tutti criticano gli Advance...ma stranamente usati...non si trovano...saranno anche scadenti, ma le gente se li tiene volentieri. Anche io ho un A12 nel secondo impianto e francamente con le Klipsch tira fuori un suono molto molto bello.
Siete bravissimi, ottimo portare l’Ing! Però non è più fruibile la diretta i giorni successivi…non è possibile avere la pubblicità ogni 5 minuti di video…passa la voglia…😢
Gli integrati vecchi hanno l'uscita tape e puoi usare quella per il secondo ampli. Il volume lo regoli da un dac che ha anche il pre così il volume due due integrati li usi per regolare alti e bassi mentre il volume generale lo gestisci dal dac/pre. Io voglio fare proprio così nella nuova casa e l'ing. non ha fatto altro che confermare la mia teoria per il bi-amp
Mi è sfuggito o l'ing. De Palma non ha parlato della rete di attenuazione del tw che al 90% si trova nel crossover passivo del diffusore? Eliminando quella attenuazione sì che serve meno potenza alle vie medioalta, altrimenti tocca recuperare i dB attenuati con dei watt.
il concetto di bi amplificazione dell 'ing espresso nel video è al quanto Naif, diciamo che come dice lui suona ugualmente, ma non di certo correttamente. Quando si usa una configurazione del genere le diavolerie che dice lui e cioè cross over elettronico , ampli dedicati obbligatoriamente di uguale potenza e identici nel modello sono essenziali per un suono corretto. Un attenuatore per bilanciare i due ampli con lo scopo di abbassare o alzare il livello di acuti o bassi a piacimento è inutile se gli ampli sono identici, non si possono sentire cose del genere nella soglia del terzo millennio, comunque detto da uno non addetto ai lavori una risata la si può fare dai Non ha mai sentito o visto ampli uguali nella multi amplificazione? fin che va da quelli che pensano di essere dei geni normale che succeda. Un esempio, 100 watt su un diffusore a tre vie con cross over passivo , la stessa potenza non va per caso su tutte e tre le vie contemporaneamente? Vorrei fare anche un commento a riguardo ai due fili dall ampli ai diffusori dove uno per i bassi e l'altro per gli acuti , secondo l'ing servono per evitare che si verifichino ritorni di frequenza o cose simili che adesso non ricordo, ma è meglio di no
Infatti. Altre considerazioni: 1) mettere degli attenuatori economici ovvero aggiungere degrado quando sappiamo quanto incide sulla qualità il controllo de volume 2) non viene fatto minimamente accenno alla biamplificazione “verticale” (concetto poco appetibile commercialmente???) 3) il subwoofer serve solo per l’organo e la grancassa: ?
@@saveriolosurdo5618 vedo che non sono l'unico a non aver più pazienza a sentire certe cose! opinioni personali fate passare per nozioni tecniche, succede quando la passione sovrasta la logica, il bello dell hi fi ....forse
Credo che il messaggio del video era "giocherellare" con la biamplificazione, nel senso che se uno possiede già 2 amplificatori e magari ne utilizza uno, può fare esperimenti magari valvole + stato solido e vedere i risultati. Discorso diverso fare un impianto nuovo in questa configurazione che ritengo quasi sempre perdente. Prendiamo 2 finali da 100W uguali (la più semplice perché non servono attenuatori e sensibilità / guadagno sono identici), il confronto con uno solo da 200w non conviene. Faccio un semplice esempio : sia nella configurazione verticale o orizzontale nel famigerato passaggio dell'organo sui bassi sarà in grado di erogare al massimo 100 Watt per canale, il finale singolo 200. A questo punto, se proprio hai 2 finali uguali meglio la soluzione a ponte che risparmi anche sui cavi.
@@marcofacci-sz7qfforse è un po’ il problema che si ha nel cercare di divulgare concetti complessi e/o tecnici, ci vuole una grande abilità ed il rischio di inesattezze è alquanto elevato 😂
Visto che si parla di biamplificazione ricordo il Mcintosh MC451 che è la soluzione ideale : doppia uscita, bassi a stato solido alti a valvole, crossover interno..
Buongiorno, pongo questo quesito in differita, sperando lo stesso in una risposta dell'ing. o di chi ha info. Ammetto che sono neofita e ignorante in materia. Se uso due integrati per biamplificare, ci sono delle controindicazioni se gli mando il segnale direttamente dalla sorgente? cd per esempio, sfruttando gli splitter delle prese rca? il segnale che arriva agli integrati dovrebbe essere uguale, quindi positiva come cosa. ma potrebbe avere problemi di impedenza, o poca potenza / tensione visto che si dimezza? Lo chiedevo perchè dividere il segnale alla sorgente mi sembra abbastanza pulita come soluzione quando si usano due integrati. grazie a tutti
Vai tranquillo con gli splitter, il segnale non si degrada, e se lo fà, è impercettibile. Comunque è meglio farlo dall'uscita pre dell'amplificatore, il quale però deve avere la sezione preamplificata e la sezione finale separata. Si mette uno splitter all'uscita pre dell'amplificatore, dopodiché si utilizzano due coppie di cavi RCA, uno rientra nello stesso amplificatore e l'altro cavo và nell'altro amplificatore o finale. Spero di essere stato chiaro, saluti
Ma non è più semplice inserire le sorgenti tutte su una sola delle due macchine, alla quale si “affida” il compito di fare anche la preamplificazione e sfruttare la seconda, solo per la parte Finale? Posto che la cosa più sensata sarebbe lavorare con un integrato ed un finale di potenza (meglio ancora, con un PreAmplificatore e due finali identici).
@@massimilianomilanese504 si, è meglio. Ho approfondito dopo la mia domanda originale di qualche mese fa. Effettivamente non ha senso dividere alla sorgente. Meglio dopo la preamplificazione. Tra l'altro, sdoppiandolo prima si rischia di avere due segnali non perfettamente uguali all'uscita dei pre
Molto molto interessante. Mi farebbe solo un po’ paura l’idea di avere diversi volumi su alti e bassi, penso si altererebbe l’idea di chi ha fatto il disco
Per non avere due volumi, non basta semplicemente utilizzare un integrato ed un finale? Così con un solo volume si pilota sia l’uno che l’altro. Magari li si prende della stessa casa per avere la compatibilità. Ho capito male?
@@massimilianomilanese504 no, ogni finale di potenza ha un suo guadagno in uscita diverso. Va effettuata una regolazione ad hoc, sta a te farla ad orecchio o tramite rew pro o quel che sia
@@roccozecca4886 ma quindi, se trovassi un finale, anche di altra marca, che nella scheda tecnica riportasse un dato di guadagno identico a quello dello stadio finale del mio integrato, sarei a posto? Lo chiedo perché, ad esempio io ho un Rega Elicit-R e la Rega non ha a listino un finale di potenza, quindi se volessi fare biamplificazione sarei costretto a rivolgermi ad altra marca.
Sarei interessato a collegare più coppie di diffusori ad un amplificatore...... Ho letto che si può fare in serie in parallelo...... Sarebbe bello approfondire 😍
Biamplificazione, in teoria mi piace l' idea di pompare separatamente i woofer e magari fare a meno dei subwoofer. Ma in fondo avere un paio di subwoofer è biamplificazione.
Senza Polemiche , ma l'Ing. De Palma al massimo ci può parlare della Radio a Galena ........vista l'età e i suoi studi ........non di primo pelo.......e onestamente io mi sono diplomato nel 73 e allora non uno dei miei insegnanti d'elettronica, tutti ingegneri ci capiva qualcosa di High Fidelity se non per il fatto che c'erano delle caratteristiche di targa da rispettare......
ma... usare filtri elettronici a fasi lineari di bessel? nuova elettronica a fine anni 80 o inizio 90 li propose, li realizzai per la auto .trascurando che una auto anche ferma non è certo una camera di ascolto..... non erano male, 24 db e nessuna inversione di fase (180°) tipica dei cross over passivi
Ma che diavolo!! Il bi-amp come espresso non toglie nulla agli amplificatori. Loro ricevono lo STESSO segnale. Sono i crossover DENTRO le casse a fare la divisione.
Il vantaggio rispetto ai sub è il telecomando per regolare a piacere i woofer ..lo svantaggio è che i diffusori non hanno quasi mai dei woofer all' altezza di due sub. Che bei problemi..😅😅😅...
Questo ingegnere quando percepisce per parlare solo di mcintosh, accuphase e altri marchi super pubblicizzati? Parlate di Marantz, yamaha, sansui, luxman, pioneer, kenwood che hanno fatto la storia del'HI-FI.... Per non parlare dei diffusori.... Parlate di Infinity, Jbl...
Bellissima iniziativa questa dell'ing. De palma..continuate così
Grande Davide !!! Che meraviglia questi nuovi video con l’Ing !!! Ruffo e Ingegnere sono meravigliosi, grazie !!!! E’come essere lì con voi
grande ing. De Palma spiega in maniera semplice concetti abbastanza complessi
Buongiorno a tutti gli amici del gruppo, io ho adottato questa sistema da poco, diffusori autocostruiti (non da me ovviamente), già predisposti alla biamplificazione con i doppi morsetti posteriori e il crossover ad hoc, uso un amplificatore finale valvolare con le EL 84 per i medi e gli alti e un amplificatore finale in classe D per i bassi, complimenti per la spiegazione chiara e abbastanza. comprensibile
Grande Ing.DePalma‼️Le sue "chiacchierate" valgono più di qualsias i altra dotta lezione.
L'ing.DePalma è l'Ingegnere", non UN ingegnere. Bravo! La seguirò il più possibile.
Saluti
amm.appendino(recente cliente di AC)
Quando unisci passione e competenza… dinamite pura!
Me lo Sto godendo adesso il video perché stamattina ero molto stanco ! comunque grandi Davide Ruffo e il Ingegnere !mi piace molto questa alchimia tra esperienza DAVIDE E RUFFO e conoscimento d'elettronica dal ingegnere veramente un bel cocktail ! 👍👍👍👍👍👍👍👍
Bella puntata grazie!
Vi seguo dalla francia ! Grazie mille pr vostro lavoro!
Fantastico,la passione non muore mai
Che meraviglia questi video!!!!
Mille grazie per questa diretta, ho cercato di immagazzinare nuove nozioni interessanti per me
Una trasmissione seria fatta da persone competenti.
Bellissimo video, unire esperienza professionale dell’Ingegnere alla semplice passiome del simpatico Ruffoni, un’audiofilo appassonato come chiunque di noi, rendono i video unici. Le spiegazioni seppure tecniche cosi sono facilmente comprensibili come un interessante e simpatica discussione tra vecchi amici.
E’ un piacere seguirVi.
UNICI
Saluti
Max
Un saluto dalla Germania….complimenti per il vostro lavoro 👍
Avevo un amplificatore cinese molto potente ed ho seguito il consiglio dell'ingegnere collegandolo ad uno yamaha as1100 con diffusori Dali sono rimasto sorpreso del miglioramento molto più bilanciato e la possibilità delle doppie regolazioni grazie ragazzi.
Siete i migliori 👏
L’Ingeniere sempre una Leggenda!! Dovete fare una diretta dove Ruffo fa il Dj live.
🎉
Era ora! Vogliamo l'ing. De Palma tutte le settimane!
Il problema del bi-amping usando ampli di diversa marca/concezione è la latenza in -out diversa dovuta alle differenti concezioni degli stessi, questo si traduce in uno sfasamento temporale, cioè la fase nelle frequenze di incrocio va a farsi benedire. Usando ampli uguali si limita il problema, si limita, non si elimina. In ambito pro è tutto in multiamplificazione, non ci sono i famigerati cross over passivi ma si usano dei dsp che riallineano i ritardi e le latenze annullando il problema. 😉
Ottimo video, l'ingegnere è fondamentale
🎉grandi🎉 unici 🎉
Fantastici i finali SAE!!!
Grandi!!!
questo ingegnere è illuminante!
Conosco molto bene le casse professionali da studio di registrazione Genelec... Hanno la doppia amplificazione separata, bassi 180w e alti 90w ...sono alte solo 35 - 40 cm...pesano 20 kg l'una, quindi piccolissime...ma sono dei veri e propri cannoni sonori ..una pulizia e potenza del suono che personalmente non avrei mai immaginato....una sensazione incredibile per relazionare potenza e dimensioni... chiaramente ascoltati in una stanza di 30 mq ...da quella volta ho capito che questo tipo di soluzione , cioè diffusori con doppio amplificatore separato, è completamente diverso dall'ascolto domestico con il classico collegamento ampli - diffusore. Le Genelec sono tra le migliori al mondo, e quando ascolti il suono dello strumento che stai usando per registrare , la voce , pianoforte, chitarra elettrica, acustica o basso è veramente strepitoso. Cmq i vostri video sono sempre interessanti...non sapevo di questi semiconduttori di quel mostruoso ampli Rose 😎👍
Ingegnere davvero con gli attribuiti 👏
Chiaro, competente e si vede che sa il "fatto suo"
Purtroppo però
HO UN GRANDE DUBBIO
non riesco a capire come posso utilizzare il mio finale stato solido (che riporta posteriormente il gain) da 200w per i bassi ed il valvolare da 25w per gli alti...
Ovviamente abbassando il gain a quello più potente...
Ma poi alla fine l'aumento di volume non dovrebbe essere proporzionale all'aumento sul pre?
quindi ipotizzando di effettuare la taratura con il potenziometro del pre ad 1/4.
Mi troverei bilanciato per la gamma alta e la gamma bassa...
Potando ad esempio il potenziometro del pre a 3/4 mi troverei con una potenza sul basso di gran lunga superiore che teoricamente andrebbe a coprire e sfasare l'eventuale accoppiamento con i medio alti
Oppure mi troverei ad utilizzare (sfruttare) il finale da 200w per una potenza "simile" a quello valvolare (25w)
Grazie buona giornata ed Ancora complimenti
Molto ma molto interessante, non ne ero a conoscenza.
Ma quante ne sapete?
Grande Video❤
ciao un consiglio che isola dal video, io ho una scheda video del pc con uscita ottica a analogia in dolby quale mi consigli di utilizzare da collegare ad un amplificatore grazie.
Mi chiedo se l'uso di due integrati per la biamplificazione con il segnale musicale che passa prima dal controllo di volume dell'ampli principale e poi sul controllo volume del secondo ampli, non é che degrada il segnale musicale? Anche l'uso di un attenuatore (potenziometro) di fascia economica da usare su un finale ( che non ho ben capito se opera a livello di preamplificazione o a livello di segnale già amplificato) non é che porti degrado al segnale musicale? In passato si consigliava sempre di usare nella biamplificazione finali della stessa marca e potenza di quello principale.
Mi sto godendo il video mentre faccio un lungo viaggio in metropolitana, l’ingegnere è meglio di netflix
Complimenti ragazzi!
Che diffusori da pavimento abbinereste ad un Amplificatore Vintage Yamaha M-80 e preamp C-80 con sorgente Technics 1200GR?
Grazie in anticipo!
Buongiorno, una domanda per l’ingegnere, se faccio lavorare per motivi di passrhtroug un’amplificatore a transistor audiovideo senza il carico delle casse anteriori (canale L e R) lo stesso nel tempo si può danneggiare? Grazie mille 1000 per la risposta
Salve, io uso il bi-amping già da un bel po' con la seguente configurazione: Nad 3020 sui medio-alti e finale Quad 405 sul basso, diffusori da pavimento Monitor Audio GS 20. Il segnale audio esce dal pre del Nad, (togliendo i cavallotti), viene sdoppiato e rientra nel Nad con i suoi 30 watt e sul Quad che è un 100 watt. Devo dire che è tutt'altra cosa rispetto ad una normale configurazione in quanto, come dice l'ing De Palma, il 70/80% della corrente viene assorbita dal woofer.
Quindi uso l'uscita "Pre out" dell'integrato e un finale, meglio se della stessa marca e potenza (?). Ma non sarebbe meglio gestire i tweeter con il pre ed i woofer con il finale, così la potenza richiesta per i bassi non disturba la sezione di preamplificazione?
Buongiorno grazie e complimenti per l'intressante video, eventualmente, è possibile avere il contatto dell'Ing. De Palma ? Grazie
Buongiorno segnalo che l'arseniuro di Gallio ormai è una tecnologia più che consolidata in quanto già negli anni 80 era diffuso Io ricordo ad esempio dei preamplificatori radiofrequenza che utilizzavo che si estendevano anche un 1,2Ghz e oltre come ricezione con un guadagno notevole
Bravi .
Volevo cortesemente chiedervi utilizzando il pre out sul primo amplificatore nel secondo amplificatore dove devo andare a collegare il cavo RCA sempre in pre out e poi il cavo della sorgente avendolo bilanciato lo devo far arrivare solo al primo amplificatore o anche al secondo mi spiego meglio devo mettereun cavo X l.r. canale destro che vada tra il primo e il secondo amplificatore e il sinistro idem oppure far arrivare solo a un’amplificatore grazie
Nel secondo, se è un integrato, DEVE avere il “main in”, mentre se è un finale ovviamente avrà solo l’ingresso in.
Le sorgenti devono essere collegati all’amplificatore a cui si è scelto di preamplificare, ossia quello che ha la Pre Out.
Sempre fantastico con l’ingegnere! Perché non fate un video con l’ingegnere sugli Advance Paris?
buongiorno, video estremamente interessante, vorrei fare un a domanda che è scontata per chi conosce la materia ma utile per capire meglio: il bi amping si può fare soltanto con casse che hanno i doppi morsetti di alimentazione?
Direi proprio di sì. L'alternativa intervenire pesantemente sul diffusore aggiungendo 2 morsetti e modificando il cross over.
Vivamente sconsigliato
Nel caso in cui il preamp avesse una sola uscita, adoperare uno sdoppiatore può generare problemi?
Una cassa con crossover predisposta per il biampli di logica se usa un solo ampli nel normale ad esempio 100W, nel biampli deve usare due ampli uguali da 100W, perché ci sono comunque i crossover passivi già predisposti per quegli altoparlanti. Usando ampli diversi si hanno risposte in frequenza, fase e velocità diversi, quindi coerenza sballata. Altro discorso se i crossover passivi non si usano.
Giustissimo, ed a quel punto, meglio biamplificazione verticale, che non è stata minimamente menzionata…
@@saveriolosurdo5618in realtà lo dicono. Bi amp verticale ovvero un amplificatore per cassa. Ma io resto per la bi amp orizzontale. Ovviamente ho cercato di mettere due ampli simili stesso anno stessa marca.. Il risultato è clamoroso. Quindi lo consiglio.
@@massimobenedetti8326hai messo un integrato ed un finale?
@@massimilianomilanese504 esattamente. Se vuoi ti giro una foto
@@massimobenedetti8326 non serve che ti disturbi, grazie. Se esco dall’Integrato dal PreOut, verso un Finale, l’Integrato sdoppia semplicemente il segnale e continua ugualmente ad amplificare il suo stadio finale (in attesa che gli vengano collegati diffusori)? Non si limita a passare il segnale al Finale di Potenza, trasformandosi completamente in Pre, giusto? Era questo il dubbio che avevo, che disattivasse il suo stadio finale nel momento in cui lo si collega come Pre ad una macchina esterna.
Ritengo che sia l'approccio più intelligente e costruttivo; oltre ai benefici tecnici vi è la possibilità di scegliere tra classi di amplificazione diverse, come ben detto nel video!
Buondì avrei una domanda da neofita ...posso usare la bi amplificazione su diffusori che hanno una sola coppia di morsetti?
No.
Se si usano pre e finale della stessa casa, diciamo contemporanei e vicini come uscita in potenza, non serve più alcun tipo di attenzione e con un solo volume si regola tutto. Ho capito male?
salve, ho messo questo video come sottofondo, perchè sembrava parlare in maniera leggera di temi interessanti. io nn voglio mettere in dubbio le capacità analitiche di nessuno, ma come si fa ad affermare che " un segnale elaborato da un dsp, convertito N volte è presso SCHIAFFI" -o qualcosa del genere- per poi affermare con gioia e convizione che un attenuatore da 80eu sulla linea possa essere usato per "equilibrare il segnale". il costo delle dsp è crollato, e le qualità decollate annullando i passaggi analogici di catene audio improbabili -come quella descritta- dove rumori e interferenze fanno da padroni. per il resto video simpatico grazie.
Messoo il like, ora mi godo il video. Bravissimo Ing. De Palma!
Scommessa che il mitico Ruffo ha un A12...perché tutti criticano gli Advance...ma stranamente usati...non si trovano...saranno anche scadenti, ma le gente se li tiene volentieri. Anche io ho un A12 nel secondo impianto e francamente con le Klipsch tira fuori un suono molto molto bello.
Siete bravissimi, ottimo portare l’Ing! Però non è più fruibile la diretta i giorni successivi…non è possibile avere la pubblicità ogni 5 minuti di video…passa la voglia…😢
Gli integrati vecchi hanno l'uscita tape e puoi usare quella per il secondo ampli. Il volume lo regoli da un dac che ha anche il pre così il volume due due integrati li usi per regolare alti e bassi mentre il volume generale lo gestisci dal dac/pre.
Io voglio fare proprio così nella nuova casa e l'ing. non ha fatto altro che confermare la mia teoria per il bi-amp
Mi è sfuggito o l'ing. De Palma non ha parlato della rete di attenuazione del tw che al 90% si trova nel crossover passivo del diffusore?
Eliminando quella attenuazione sì che serve meno potenza alle vie medioalta, altrimenti tocca recuperare i dB attenuati con dei watt.
il concetto di bi amplificazione dell 'ing espresso nel video è al quanto Naif, diciamo che come dice lui suona ugualmente, ma non di certo correttamente.
Quando si usa una configurazione del genere le diavolerie che dice lui e cioè cross over elettronico , ampli dedicati obbligatoriamente di uguale potenza e identici nel modello sono essenziali per un suono corretto.
Un attenuatore per bilanciare i due ampli con lo scopo di abbassare o alzare il livello di acuti o bassi a piacimento è inutile se gli ampli sono identici, non si possono sentire cose del genere nella soglia del terzo millennio, comunque detto da uno non addetto ai lavori una risata la si può fare dai
Non ha mai sentito o visto ampli uguali nella multi amplificazione? fin che va da quelli che pensano di essere dei geni normale che succeda.
Un esempio, 100 watt su un diffusore a tre vie con cross over passivo , la stessa potenza non va per caso su tutte e tre le vie contemporaneamente?
Vorrei fare anche un commento a riguardo ai due fili dall ampli ai diffusori dove uno per i bassi e l'altro per gli acuti , secondo l'ing servono per evitare che si verifichino ritorni di frequenza o cose simili che adesso non ricordo, ma è meglio di no
Infatti. Altre considerazioni:
1) mettere degli attenuatori economici ovvero aggiungere degrado quando sappiamo quanto incide sulla qualità il controllo de volume
2) non viene fatto minimamente accenno alla biamplificazione “verticale” (concetto poco appetibile commercialmente???)
3) il subwoofer serve solo per l’organo e la grancassa: ?
@@saveriolosurdo5618 vedo che non sono l'unico a non aver più pazienza a sentire certe cose!
opinioni personali fate passare per nozioni tecniche, succede quando la passione sovrasta la logica, il bello dell hi fi ....forse
Credo che il messaggio del video era "giocherellare" con la biamplificazione, nel senso che se uno possiede già 2 amplificatori e magari ne utilizza uno, può fare esperimenti magari valvole + stato solido e vedere i risultati.
Discorso diverso fare un impianto nuovo in questa configurazione che ritengo quasi sempre perdente.
Prendiamo 2 finali da 100W uguali (la più semplice perché non servono attenuatori e sensibilità / guadagno sono identici), il confronto con uno solo da 200w non conviene.
Faccio un semplice esempio : sia nella configurazione verticale o orizzontale nel famigerato passaggio dell'organo sui bassi sarà in grado di erogare al massimo 100 Watt per canale, il finale singolo 200.
A questo punto, se proprio hai 2 finali uguali meglio la soluzione a ponte che risparmi anche sui cavi.
@@marcofacci-sz7qfforse è un po’ il problema che si ha nel cercare di divulgare concetti complessi e/o tecnici, ci vuole una grande abilità ed il rischio di inesattezze è alquanto elevato 😂
@@saveriolosurdo5618certo che di c....te ne ha dette tante ,facciamoci una risata va che è meglio, diamo colpa alla passione😃
Visto che si parla di biamplificazione ricordo il Mcintosh MC451 che è la soluzione ideale : doppia uscita, bassi a stato solido alti a valvole, crossover interno..
Buongiorno, pongo questo quesito in differita, sperando lo stesso in una risposta dell'ing. o di chi ha info. Ammetto che sono neofita e ignorante in materia. Se uso due integrati per biamplificare, ci sono delle controindicazioni se gli mando il segnale direttamente dalla sorgente? cd per esempio, sfruttando gli splitter delle prese rca? il segnale che arriva agli integrati dovrebbe essere uguale, quindi positiva come cosa. ma potrebbe avere problemi di impedenza, o poca potenza / tensione visto che si dimezza? Lo chiedevo perchè dividere il segnale alla sorgente mi sembra abbastanza pulita come soluzione quando si usano due integrati. grazie a tutti
Vai tranquillo con gli splitter, il segnale non si degrada, e se lo fà, è impercettibile. Comunque è meglio farlo dall'uscita pre dell'amplificatore, il quale però deve avere la sezione preamplificata e la sezione finale separata.
Si mette uno splitter all'uscita pre dell'amplificatore, dopodiché si utilizzano due coppie di cavi RCA, uno rientra nello stesso amplificatore e l'altro cavo và nell'altro amplificatore o finale.
Spero di essere stato chiaro, saluti
@@marcellociaramidaro5750 grazie. Non avevo pensato alla tua proposta. Interessante. Da provare. Un saluto
Ma non è più semplice inserire le sorgenti tutte su una sola delle due macchine, alla quale si “affida” il compito di fare anche la preamplificazione e sfruttare la seconda, solo per la parte Finale? Posto che la cosa più sensata sarebbe lavorare con un integrato ed un finale di potenza (meglio ancora, con un PreAmplificatore e due finali identici).
@@massimilianomilanese504 si, è meglio. Ho approfondito dopo la mia domanda originale di qualche mese fa. Effettivamente non ha senso dividere alla sorgente. Meglio dopo la preamplificazione. Tra l'altro, sdoppiandolo prima si rischia di avere due segnali non perfettamente uguali all'uscita dei pre
Molto molto interessante. Mi farebbe solo un po’ paura l’idea di avere diversi volumi su alti e bassi, penso si altererebbe l’idea di chi ha fatto il disco
Per non avere due volumi, non basta semplicemente utilizzare un integrato ed un finale? Così con un solo volume si pilota sia l’uno che l’altro. Magari li si prende della stessa casa per avere la compatibilità. Ho capito male?
@@massimilianomilanese504 no, ogni finale di potenza ha un suo guadagno in uscita diverso. Va effettuata una regolazione ad hoc, sta a te farla ad orecchio o tramite rew pro o quel che sia
@@roccozecca4886 ma quindi, se trovassi un finale, anche di altra marca, che nella scheda tecnica riportasse un dato di guadagno identico a quello dello stadio finale del mio integrato, sarei a posto? Lo chiedo perché, ad esempio io ho un Rega Elicit-R e la Rega non ha a listino un finale di potenza, quindi se volessi fare biamplificazione sarei costretto a rivolgermi ad altra marca.
Sarei interessato a collegare più coppie di diffusori ad un amplificatore...... Ho letto che si può fare in serie in parallelo...... Sarebbe bello approfondire 😍
Come si chiama Bi-Speaker?
Oppure collegare le alte frequenze di un diffusore e le basse in un altro (mezzo wiring per cassa)
Oppure è possibile collegare le alte frequenze in un diffusore e le basse frequenze su un altro?
(mezzo wiring)
Spettacolari le JBLPROFESSIONAL STUDIO MONITOR's 4350 che mette in risalto il famoso colore del baffle Icon Blue...🌟🌟🌟🌟🌟
oggi due ingegneri Ruffo e De Palma
Biamplificazione, in teoria mi piace l' idea di pompare separatamente i woofer e magari fare a meno dei subwoofer. Ma in fondo avere un paio di subwoofer è biamplificazione.
Ma non ci sono più le "televendite "?!.... 😢
Buongiorno ingegnere cos'è la biamplificazione passiva.
quella di cui hanno parlato nel video.
Senza Polemiche , ma l'Ing. De Palma al massimo ci può parlare della Radio a Galena ........vista l'età e i suoi studi ........non di primo pelo.......e onestamente io mi sono diplomato nel 73 e allora non uno dei miei insegnanti d'elettronica, tutti ingegneri ci capiva qualcosa di High Fidelity se non per il fatto che c'erano delle caratteristiche di targa da rispettare......
Il Bi-Wiring serve solo per i collegamenti che richiedono cavi di una certa lunghezza come ha spiegato l'ingegnere..
ma... usare filtri elettronici a fasi lineari di bessel? nuova elettronica a fine anni 80 o inizio 90 li propose, li realizzai per la auto .trascurando che una auto anche ferma non è certo una camera di ascolto..... non erano male, 24 db e nessuna inversione di fase (180°) tipica dei cross over passivi
Ma che diavolo!! Il bi-amp come espresso non toglie nulla agli amplificatori. Loro ricevono lo STESSO segnale. Sono i crossover DENTRO le casse a fare la divisione.
Il vantaggio rispetto ai sub è il telecomando per regolare a piacere i woofer ..lo svantaggio è che i diffusori non hanno quasi mai dei woofer all' altezza di due sub. Che bei problemi..😅😅😅...
Più corretto avere due finali uguali.
Ribadisco: noi ti amiamo o Possente Ing. col borsello!!!
l' avevo fatto col crosover attivo della cabre.......
La risultante del suono non dipende solo dalla qualità delle elettroniche
Dipende anche dalla qualità delle elettroniche
Questo ingegnere quando percepisce per parlare solo di mcintosh, accuphase e altri marchi super pubblicizzati? Parlate di Marantz, yamaha, sansui, luxman, pioneer, kenwood che hanno fatto la storia del'HI-FI.... Per non parlare dei diffusori.... Parlate di Infinity, Jbl...
da un'altra parte ho sentito che un Leak + finale Level (in biamplificazione) fa vedere i sorci verdi a molti occhioni blu...
Il livello di cultura dell’ingegnere é a tratti imbarazzante, allo “steam vintage” finale ho tirato giù il cappello
Domandate pure,tanto cor cappero che rispondono,ragazzi ,siete troppo terra terra,spiegate solo la fuffa🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️
Goduria
Il "rose" è semplicemente orrido , lo vedrei bene in un dramma anni 50.
la manopola strana con gli ingranaggi e per la sensibilità ruotando la manopola non il minimo sforzo.
Grande Giove! si è infeltrito il maglioncino celestino smunto di Doc De Palma!
Che tristezza
😆