⚠️ Non trascuriamo mai il fondamentale e imprescindibile aspetto di sicurezza, quando siamo in laboratorio. Il video serve anche a ribadire la pericolosità di queste attività ⚠️L'unità di misura del coefficiente di derating sulla Potenza Dissipabile si esprime in W/°C.
Bellissimo video come sempre! proprio la continuazione sul carico elettronico che speravo di vedere 😁 come sempre tutto spiegato in maniera semplice e impeccabile.
Grazie gentilissimo Mi sa che abbiamo dato vita a una saga sto sviluppando la parte tre, con l'inserimento delle protezioni e ulteriore aumento di potenza
Ottimo come sempre. Tanti spunti per le prove che tenterò in questi giorni. Aletta a 0,55 °/W in arrivo lunedi. Dovrò studiare anche il cablaggio delle due resistenze di shunt, chiaramente prendendo spunto dai tuoi esperimenti. Video caldo 😎
Grazie gentilissimo. Anche piccoli accorgimenti, che sembrano poca cosa possono aiutare per aumentare l'efficienza. La cosa importante è girare il potenziometro dalla parte giusta... non come ho fatto io 🤭
Il vero broblema è che tra la temperatura del dissipatore e quella del die può esserci una bella differenza se l'accoppiamento termico non è perfetto. Quando si deve dissipare se possibile meglio preferire i chip con dorso metallico (rispetto a quelli isolati in plastica)
Pier una domanda: ma un dissipatore un po’ più grande in laboratorio non lo tenevi? 😂 ero curioso di vedere fino a quanto poteva essere più prestante !
Si, anche dal punto di vista dell'aria, del passaggio e del prelievo si puo' aumentare l'estrazione di calore, ma se facciamo due conti rapidi, si vede abbastanza bene che difficilmente potremo superare i 100W per singolo MOSFET in questa modalità di funzionamento molto dissipativa.
Gli amici a cui ho segnalato il tuo sito mi segnalano che avevo caricato il video con un Mosfet IRFP250, con cambio automatico a 3 marce settato per massima corrente 14 Ampere 140Watt dissipati, led rosso acceso, nessun led acceso 9 Ampere massimi, led verde massimo 5 Ampere in modo da operare in sicurezza con doppia regolazione. ua-cam.com/video/KY5Hr6WqROM/v-deo.htmlsi=LwTjToUOZYPLGOo5
La felicità deriva dal fatto di aver capito che il motivo è colpa mia per aver, ruotato il potenziomwtro dalla parte sbagliata... e poi dopo per l'aver trovato l'equilibrio termico
Ci sono diversi punti di miglioramento, al momento siamo a 75w dissipabili sul singolo mosfet in una zona di lavoro molto dissipativa... che è poi quello che serve a noi per il carico elettronico
Adoro le fiammate, così che si fa! Per convenzione si prende la distanza fra i bordi dei due mosfet e si segna nel centro la mezzeria. Esempio, i due mosfet sono distanti 3 cm ognuno avrà un'area utile di 1,5 cm a destra ed a sinistra. Traduco, tutto il margine esterno del dissipatore non sarà utile, se non in minima parte, al raffreddamento dei mosfet. Le corazzate le metterei su un altro dissipatore, le ventole sui mosfet per tenere bassa la temperatura sul lato con le scritte. Quindi... sarebbe utile partire dalla scelta di un dissipatore adeguato, dividere la linea in due campi identici e mettere i mosfet al centro dei loro campi progettando lo stampato tenendo conto di questo posizionamento correttamente calcolato. Lo stampato potrebbe essere "stereo" con l'altro lato con altri due mosfet in modo da dare massima libertà di uso. Una barra a led tarata 40-70 gradi mi sembra d'obbligo visto che la temperatura di giunzione è sempre molto più alta rispetto a quella che rileviamo noi quindi considererei in area rossa un 70°C mentre lascerei spente le ventole sino a 50/55 gradi perchè è sempre saggio avere una aletta calda prima di raffreddarla rendendo più rapido il contenimento della temperatura. Bel progetto, se trovate una case "Ganzo" potrebbe diventare un nuovo progetto stile Nuova Elettronica
Grazie per il commento molto interessante... sul design termico si può fare moltissimo.. Io poi ogni tanto lo accenno ma sarebbe interessante dedicare un episodio ai calcoli di dettaglio per vedere quali sono gli elementi da curare con attenzione. La scheda base fa il suo mestiere ora si può fare evolvere il progetto aggiungendo le parti mancanti... ci vediamo al prossimo episodio della saga. Ciao
Ciao pier, sarebbe interessante se prendessi in considerazione l’aspetto dinamico, magari andando ad osservare la risposta ad un eventuale gradino. Comunque ottimo video e grazie per il lavoro che svolgi!
Esattamente gli aspetti in transitorio sono molto interessanti da approfondire anche perché rappresentano una gran parte delle cause di guasto, su dispositivi così veloci come i mosfet. Questo sabato il 23/3 esce la puntata sulla versione 2 del PCB, dove è stato aggiunto un ulteriore ramo mosfet e la protezione termica tramite NTC.
con un economico dissipatore da cpu, tipo quelli delle cpu intel boxati, puoi salire per molti più watt senza armarti di costosi trafilati in alluminio. io ho un carico elettronico, comprato in kit anni fa, con un solo mosfet ( quindi senza nemmeno il problema di dover equamente dividere il carico su due unità con i relativi problemi di deriva termica se le temperature e le resistenze parassite non sono esattamente le stesse ) si possono gestire per alcuni minuti anche 250W
Al momento della fiammata ci sarebbe stata bene la scena della serie di Chernobyl dove spiegano che il reattore costruito per una potenza massima di 3200 MW termici, era arrivato a 35.000
La temperatura presa sul case di plastica isolante direi che non ha molto riferimento alla temperatura di giunzione dinamica. Forse ma solo forse su quella statica
Per la nostra applicazione (carico elettronico) dove il mosfet lavora con polarizzazione praticamente fissa o "lentamente" variabile, in zona lineare o saturazione, la temperatura di giunzione la possiamo stimare con la sola temperatura di case Tc eseguendo il calcolo termico, senza considerare la ZtJC (transient thermal impedance)
Ciao Pier! Molto bene i miglioramenti introdotti. Utilissimo strumento che fa sempre comodo in laboratorio, specie per testare le riparazioni di alimentatori e capacità di batterie. Per incrementare la potenza se ne possono mettere più di uno in parallelo? Sarà da aggiungere un controllo per equalizzare le correnti. Future migliorie? Poi un paio di strumenti per misurare corrente e tensione. Grazie e, buona serata!
Grazie per il commento. Fortunatamente i mosfet hanno coefficiente negativo di temperatura (a differenza dei bjt) e si possono mettere in parallelo nello stesso ramo più facilmente.. da sperimentare
Grazie per il segno di solidarietà verso i MOSFET. A causa di un mio errore (ho girato il potenziometro dalla parte sbagliata) si sono guastati. La cosa importante è aver raggiunto un punto di lavoro stabile in potenza /temperatura per questo schema, che nelle mie condizioni di test è pari a 150W
Grazie per il tuo tempo Se potessi aiutarmi avrei una domanda Ho comprato un dc dc isolato per il camper per caricare la litio ho il problema che le masse sono tutte in comune Vorrei capire se potrei avere dei problemi con il dc dc non vorrei che le due masse in corto mi portino problemi Il dc dc è un ranogy Grazie e scusa per non essere propio in linea con il video con la mia domanda Buona serata
Sulle masse in comune in tensione continua non vedo problemi a meno che tu non abbia delle tensioni negative, ma non credo. Intendo dire he se tutte le tensioni sono riferite allo stesso potenziale di massa, non dovresti aver nessun conflitto. Per confermarlo è utile disegnare uno schema. Il dcdc in autonomia dovrebbe gestire il tutto.
@@PierAisagià, quasi come con gli elettrolitici, ma c'è una certa differenza di prezzo😁 Io a breve ne realizzerò uno da 5 o 10A e 100W, però userò dei bjt darlington (costano un po' di più ma dovrebbero comportarsi meglio dei fet, in termini di dissipazione) e userò il dissipatore di un pc (dissipando 100W, si stabilizza a 70C, anche se è parecchio rumoroso)
@@PierAisagià, quasi come con gli elettrolitici, ma c'è una certa differenza di prezzo😁 Io a breve ne realizzerò uno da 5 o 10A e 100W, però userò dei bjt darlington (costano un po' di più ma dovrebbero comportarsi meglio dei fet, in termini di dissipazione) e userò il dissipatore di un pc (dissipando 100W, si stabilizza a 70C, anche se è parecchio rumoroso)
Grazie per aver ricordato il fondamentale aspetto di sicurezza da mantenere sempre in lab! I miei contenuti servono anche a questo, per mettere in guardia che la minaccia è sempre dietro l'angolo.
Ciao Pier, volevo chiederti se fosse possibile realizzare un amplificatore audio di bassisima potenza con un amplificatore ad emettitore comune? visto che usando un semplice mosfet o bjt a vuoto amplifica ma con il carico da 4ohm o 8ohm il guadagno è praticamente nullo dovuto al fatto che la cassa carica l'amplificatore
@@PierAisa Ho visto quasi tutto il video, (della comparazione delle pinze venlab con le professionali) ma non capisco come riesca a rilevare una corrente in C.C. Non è forse vero che per avere induzione magnetica sulle clip delle pinze devo avere un campo variabile? Ma se la corrente è continua.... non c'è variazione... o no?
@@PierAisa Grazie, per un'attimo ho visto 'traballare le mie certezze'. Faresti un video (se non l'hai già fatto) su come realizzare un circuito per controllare un motore C.C. brushless? Io pensavo a qualcosa che "a rotazione" alimentasse i vari avvolgimenti, ma c'è un problemino. Bisognerebbe conoscere la posizione della parte rotante. Sensori di hall anche per quello ?
@@gasparinizuzzurro6306 si esatto è un'applicazione abbastanza classica. Ecco un video rudimentale su Hall ua-cam.com/video/EUbXKL5wtQ4/v-deo.html e principio di pilotaggio per i BLDC ua-cam.com/video/y8V4BPnW-kA/v-deo.html
Non lo ho misurato queste tensioni con l'oscilloscopio perché ero concentrato sulla temperatura e corrente, ce lo teniamo per il prossimo episodio. Le possiamo immaginare... sono tensioni continue, molto stabili senza disturbi, con livelli che rispettano le due equazioni in zona lineare e in zona di saturazione del MOSFET. Nel dettaglio, la Vds sarà sempre uguale alla tensione esterna applicata meno la caduta sulla resistenza di shunt (che invece abbiamo sempre visto sul multimetro). La Vgs - Vth (tensione di overdrive) la possiamo desumere dalla caratteristica di Uscita del mosfet a Datasheet (ID, Vds VGS)
@@PierAisa grazie per la tempestiva risposta, una domanda ulteriore, gli operazionali nello schema che guadagno hanno, perché se e' diciamo infinito, come fa a lavorare lineare? Tenderà ad oscillare no ? Mi può far capire meglio come funziona grazie.
@@antonioprevitali4758 sono retroazionati e quindi il guadagno ad anello chiuso non è infinito. Lo schema di dettaglio lo spiego bene nell'episodio uno ecco il link ua-cam.com/video/FaHzgn4Hfig/v-deo.html
@@PierAisa visto video segnalato dove spiega il funzionamento, confesso che non ho molta esperienza con operazionali e appena posso cercherò di studiare e verificare, interpreto però lo schema come un comparatore, operazionale usato come comparatore, quindi secondo me oscilla, per ora mi fido comunque della sua esperienza, vorrei verificare ma non ho il circuito se può verifichi lei con oscilloscopio.
@antonioprevitali4758 se fa l'analisi di stabilità con i calcoli vedrà che non oscilla abbiamo un abbondante margine di fase, magari lo approfondiamo in video dedicato. Sul tema stabilità avevo pubblicato questi due video ua-cam.com/video/vMcr2N-WEwg/v-deo.html ua-cam.com/video/2nhEnRWDRXk/v-deo.html
Ciao Pier, ci stanno i fuochi d'artificio non manca molto tu gli hai anticipati, comunque per fare delle prove ci sta, ma da aperto e in case il tutto ci saranno delle sifferenze di temperatura al chiuso si controlla di più. Buon weekend.
Sono un po' in anticipo per i botti di fine anno... la cosa importante in questo episodio è la conferma della massima potenza dissipabile dal singolo mosfet in una situazione termicamente stabile. Nelle mie condizioni di prova circa 75W.
in linea teorica la temperatura dovrebbe essere distribuita in modo "abbastanza" uniforme. Le resistenze dovrebbero essere abbastanza "fresche"... con 10A su 50 mohm abbiamo 5W
@@PierAisaappunto, sono da 25W possono scaldarsi pure da sole staccate senza buttare il calore nel dissipatore dei mosfet (senza dissipatore hanno un derating del 40%, quindi una decina di Watt, possono pure scaldarsi un po' che c'è ancora margine)... tenerle "fresche" vuol dire che il calore va nel dissipatore e gli alza la temperatura proprio vicino al mosfet...
⚠️ Non trascuriamo mai il fondamentale e imprescindibile aspetto di sicurezza, quando siamo in laboratorio. Il video serve anche a ribadire la pericolosità di queste attività
⚠️L'unità di misura del coefficiente di derating sulla Potenza Dissipabile si esprime in W/°C.
Bellissimo video come sempre! proprio la continuazione sul carico elettronico che speravo di vedere 😁 come sempre tutto spiegato in maniera semplice e impeccabile.
Grazie gentilissimo Mi sa che abbiamo dato vita a una saga sto sviluppando la parte tre, con l'inserimento delle protezioni e ulteriore aumento di potenza
Ottimo come sempre. Tanti spunti per le prove che tenterò in questi giorni. Aletta a 0,55 °/W in arrivo lunedi. Dovrò studiare anche il cablaggio delle due resistenze di shunt, chiaramente prendendo spunto dai tuoi esperimenti. Video caldo 😎
Grazie gentilissimo. Anche piccoli accorgimenti, che sembrano poca cosa possono aiutare per aumentare l'efficienza. La cosa importante è girare il potenziometro dalla parte giusta... non come ho fatto io 🤭
@@PierAisa 🤣
Bello, secondo me si potrebbe implementare una guida per l'aria sul dissipatore, lo renderebbe molto più efficiente
Il vero broblema è che tra la temperatura del dissipatore e quella del die può esserci una bella differenza se l'accoppiamento termico non è perfetto. Quando si deve dissipare se possibile meglio preferire i chip con dorso metallico (rispetto a quelli isolati in plastica)
Pier una domanda: ma un dissipatore un po’ più grande in laboratorio non lo tenevi? 😂 ero curioso di vedere fino a quanto poteva essere più prestante !
Si, anche dal punto di vista dell'aria, del passaggio e del prelievo si puo' aumentare l'estrazione di calore, ma se facciamo due conti rapidi, si vede abbastanza bene che difficilmente potremo superare i 100W per singolo MOSFET in questa modalità di funzionamento molto dissipativa.
Gli amici a cui ho segnalato il tuo sito mi segnalano che avevo caricato il video con un Mosfet IRFP250, con cambio automatico a 3 marce settato per massima corrente 14 Ampere 140Watt dissipati, led rosso acceso, nessun led acceso 9 Ampere massimi, led verde massimo 5 Ampere in modo da operare in sicurezza con doppia regolazione.
ua-cam.com/video/KY5Hr6WqROM/v-deo.htmlsi=LwTjToUOZYPLGOo5
Termocoppia tipo K, Chromel-Alumel.
Che dire Pier , botti di Natale :-) Grandissimo come sempre ! Un abbraccio e complimenti. Pasquale IW0HEX
Grazie ci siamo messi avanti con i fuochi d'artificio
I MOSFET vanno in fiamme e tu sei felicissimo😂,un po' come facevo io da bambino quando facevo saltare i condensatori come petardi😂
La felicità deriva dal fatto di aver capito che il motivo è colpa mia per aver, ruotato il potenziomwtro dalla parte sbagliata... e poi dopo per l'aver trovato l'equilibrio termico
Se ti avanza un Fluke...ci sono
Potendo migliorare la dissipazione immagino si potrebbe salire ancora….bel risultato 👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻
Ci sono diversi punti di miglioramento, al momento siamo a 75w dissipabili sul singolo mosfet in una zona di lavoro molto dissipativa... che è poi quello che serve a noi per il carico elettronico
Adoro le fiammate, così che si fa! Per convenzione si prende la distanza fra i bordi dei due mosfet e si segna nel centro la mezzeria. Esempio, i due mosfet sono distanti 3 cm ognuno avrà un'area utile di 1,5 cm a destra ed a sinistra. Traduco, tutto il margine esterno del dissipatore non sarà utile, se non in minima parte, al raffreddamento dei mosfet.
Le corazzate le metterei su un altro dissipatore, le ventole sui mosfet per tenere bassa la temperatura sul lato con le scritte. Quindi... sarebbe utile partire dalla scelta di un dissipatore adeguato, dividere la linea in due campi identici e mettere i mosfet al centro dei loro campi progettando lo stampato tenendo conto di questo posizionamento correttamente calcolato. Lo stampato potrebbe essere "stereo" con l'altro lato con altri due mosfet in modo da dare massima libertà di uso. Una barra a led tarata 40-70 gradi mi sembra d'obbligo visto che la temperatura di giunzione è sempre molto più alta rispetto a quella che rileviamo noi quindi considererei in area rossa un 70°C mentre lascerei spente le ventole sino a 50/55 gradi perchè è sempre saggio avere una aletta calda prima di raffreddarla rendendo più rapido il contenimento della temperatura. Bel progetto, se trovate una case "Ganzo" potrebbe diventare un nuovo progetto stile Nuova Elettronica
Grazie per il commento molto interessante... sul design termico si può fare moltissimo.. Io poi ogni tanto lo accenno ma sarebbe interessante dedicare un episodio ai calcoli di dettaglio per vedere quali sono gli elementi da curare con attenzione. La scheda base fa il suo mestiere ora si può fare evolvere il progetto aggiungendo le parti mancanti... ci vediamo al prossimo episodio della saga. Ciao
Ciao pier, sarebbe interessante se prendessi in considerazione l’aspetto dinamico, magari andando ad osservare la risposta ad un eventuale gradino. Comunque ottimo video e grazie per il lavoro che svolgi!
Esattamente gli aspetti in transitorio sono molto interessanti da approfondire anche perché rappresentano una gran parte delle cause di guasto, su dispositivi così veloci come i mosfet. Questo sabato il 23/3 esce la puntata sulla versione 2 del PCB, dove è stato aggiunto un ulteriore ramo mosfet e la protezione termica tramite NTC.
con un economico dissipatore da cpu, tipo quelli delle cpu intel boxati, puoi salire per molti più watt senza armarti di costosi trafilati in alluminio. io ho un carico elettronico, comprato in kit anni fa, con un solo mosfet ( quindi senza nemmeno il problema di dover equamente dividere il carico su due unità con i relativi problemi di deriva termica se le temperature e le resistenze parassite non sono esattamente le stesse ) si possono gestire per alcuni minuti anche 250W
Nel video uso un dissipatore con RTh 1=5 °C/W. Quelli che proponi che valori di Rth hanno ? Grazie
Ultime parole famose . : TENIAMO SOTTO CONTROLLO I 2 RAMI. 😅.
qui siamo gia a 70° .. .. .anzi 700 °!!!!!
Sarebbe stato meglio un controllo in pwm😊
sarebbe stato anche meglio girare il potenziometro dalla parte giusta 🤭
Al momento della fiammata ci sarebbe stata bene la scena della serie di Chernobyl dove spiegano che il reattore costruito per una potenza massima di 3200 MW termici, era arrivato a 35.000
Miracolo comunista!!
La temperatura presa sul case di plastica isolante direi che non ha molto riferimento alla temperatura di giunzione dinamica. Forse ma solo forse su quella statica
Per la nostra applicazione (carico elettronico) dove il mosfet lavora con polarizzazione praticamente fissa o "lentamente" variabile, in zona lineare o saturazione, la temperatura di giunzione la possiamo stimare con la sola temperatura di case Tc eseguendo il calcolo termico, senza considerare la ZtJC (transient thermal impedance)
Bravo pier
👏👏👏👍💯
Botto
Ciao Pier! Molto bene i miglioramenti introdotti. Utilissimo strumento che fa sempre comodo in laboratorio, specie per testare le riparazioni di alimentatori e capacità di batterie. Per incrementare la potenza se ne possono mettere più di uno in parallelo? Sarà da aggiungere un controllo per equalizzare le correnti. Future migliorie? Poi un paio di strumenti per misurare corrente e tensione. Grazie e, buona serata!
Grazie per il commento. Fortunatamente i mosfet hanno coefficiente negativo di temperatura (a differenza dei bjt) e si possono mettere in parallelo nello stesso ramo più facilmente.. da sperimentare
Però è sempre bello quando esplode qualcosa😂
Dovrei fare un video compilation con tutti i botti degli ultimi anni
non c'è niente da ridere, mi spiace molto per i mosfet.
Grazie per il segno di solidarietà verso i MOSFET. A causa di un mio errore (ho girato il potenziometro dalla parte sbagliata) si sono guastati. La cosa importante è aver raggiunto un punto di lavoro stabile in potenza /temperatura per questo schema, che nelle mie condizioni di test è pari a 150W
Grazie per il tuo tempo
Se potessi aiutarmi avrei una domanda
Ho comprato un dc dc isolato per il camper per caricare la litio ho il problema che le masse sono tutte in comune
Vorrei capire se potrei avere dei problemi con il dc dc non vorrei che le due masse in corto mi portino problemi
Il dc dc è un ranogy
Grazie e scusa per non essere propio in linea con il video con la mia domanda
Buona serata
Sulle masse in comune in tensione continua non vedo problemi a meno che tu non abbia delle tensioni negative, ma non credo. Intendo dire he se tutte le tensioni sono riferite allo stesso potenziale di massa, non dovresti aver nessun conflitto. Per confermarlo è utile disegnare uno schema. Il dcdc in autonomia dovrebbe gestire il tutto.
@@PierAisa grazie mille
Troppo bello sti botti... grande pier sempre mitico... buona domenica
Derating (declassamento) linerare, in potenza.
L'innalzamento temperatura è davvero repentina😮 poi l'inerzia...tipo quando dissaldi un componente lo appoggi e lo riprendi ma scotta ancora..😅
Ottimo lavoro è anche bel petardo mi sa che Marco valeggi ti invidia comunque ottimo lavoro 🎉
Nooohh già solo dallo spoiler ti devo denunciare all'ENPS (Ente Nazionale Protezione Semiconduttori)😢😢😂
Che crudeltà elettronica 🤭
@@PierAisagià, quasi come con gli elettrolitici, ma c'è una certa differenza di prezzo😁
Io a breve ne realizzerò uno da 5 o 10A e 100W, però userò dei bjt darlington (costano un po' di più ma dovrebbero comportarsi meglio dei fet, in termini di dissipazione) e userò il dissipatore di un pc (dissipando 100W, si stabilizza a 70C, anche se è parecchio rumoroso)
@@PierAisagià, quasi come con gli elettrolitici, ma c'è una certa differenza di prezzo😁
Io a breve ne realizzerò uno da 5 o 10A e 100W, però userò dei bjt darlington (costano un po' di più ma dovrebbero comportarsi meglio dei fet, in termini di dissipazione) e userò il dissipatore di un pc (dissipando 100W, si stabilizza a 70C, anche se è parecchio rumoroso)
Cominciamo con i fuochi d'artificio in anticipo 🎆🎇
Mitici i resistori corazzati Arcol.
Fuochi d’artificio prima di capodanno 😂
siamo in leggero anticipo 🤭
😂😂
Spettacolo ❤
😮
À giocare con il fuoco ci si scotta... A natale regaliamo un estintore a Pier. Saftey first 😉
Grazie per aver ricordato il fondamentale aspetto di sicurezza da mantenere sempre in lab! I miei contenuti servono anche a questo, per mettere in guardia che la minaccia è sempre dietro l'angolo.
Grande Pier un bel borgo sotto capodanno ci può stare ahshah risparmiamo j petardi😂😂😂😂😂
🤣 tengo da parte qualche MOSFET per la notte di San Silvestro
Spettacolare ! Poi con la flotta di gufi in giallo Fluke. Mi è semblato di vedele un gatto losso...a sinistla.
eh infatti li abbiamo scomodati tutti questa volta ... i gattini rossi UNI-T li vedremo presto in azione.
Ciao Pier, volevo chiederti se fosse possibile realizzare un amplificatore audio di bassisima potenza con un amplificatore ad emettitore comune? visto che usando un semplice mosfet o bjt a vuoto amplifica ma con il carico da 4ohm o 8ohm il guadagno è praticamente nullo dovuto al fatto che la cassa carica l'amplificatore
Si puoi usare lo schema descritto in questo video ua-cam.com/video/nWMu8dH2ud8/v-deo.html
video spettacolare! grazie mille@@PierAisa
Ammetti che stavi facendo le prove tecniche per i botti di fine anno. Con quello che costano i fuochi, risparmi parecchio facendolo con i Mosfet. 😂😂
🤣🤣🤣 beccato
Ciao, hai detto che hai messo la pinza amperometrica sulla batteria. Ma la pinza amperometrica "sente" anche la corrente continua? 🤫
Questa pinza si, misura sia AC che DC, come visto nel video di recensione ua-cam.com/video/ArvS4gSv82s/v-deo.html
@@PierAisa Ho visto quasi tutto il video, (della comparazione delle pinze venlab con le professionali)
ma non capisco come riesca a rilevare una corrente in C.C. Non è forse vero che per avere induzione magnetica sulle clip delle pinze devo avere un campo variabile? Ma se la corrente è continua.... non c'è variazione... o no?
@@gasparinizuzzurro6306 integra un sensore ad effetto hall, che sente il campo magnetico anche in continua
@@PierAisa Grazie, per un'attimo ho visto 'traballare le mie certezze'. Faresti un video (se non l'hai già fatto) su come realizzare un circuito per controllare un motore C.C. brushless? Io pensavo a qualcosa che "a rotazione" alimentasse i vari avvolgimenti, ma c'è un problemino. Bisognerebbe conoscere la posizione della parte rotante. Sensori di hall anche per quello ?
@@gasparinizuzzurro6306 si esatto è un'applicazione abbastanza classica. Ecco un video rudimentale su Hall
ua-cam.com/video/EUbXKL5wtQ4/v-deo.html
e principio di pilotaggio per i BLDC
ua-cam.com/video/y8V4BPnW-kA/v-deo.html
Mi piacerebbe vedere con oscilloscopio il segnale tra G e S. E possibilmente anche il segnale tra D ed S.
Non lo ho misurato queste tensioni con l'oscilloscopio perché ero concentrato sulla temperatura e corrente, ce lo teniamo per il prossimo episodio. Le possiamo immaginare... sono tensioni continue, molto stabili senza disturbi, con livelli che rispettano le due equazioni in zona lineare e in zona di saturazione del MOSFET. Nel dettaglio, la Vds sarà sempre uguale alla tensione esterna applicata meno la caduta sulla resistenza di shunt (che invece abbiamo sempre visto sul multimetro). La Vgs - Vth (tensione di overdrive) la possiamo desumere dalla caratteristica di Uscita del mosfet a Datasheet (ID, Vds VGS)
@@PierAisa grazie per la tempestiva risposta, una domanda ulteriore, gli operazionali nello schema che guadagno hanno, perché se e' diciamo infinito, come fa a lavorare lineare? Tenderà ad oscillare no ? Mi può far capire meglio come funziona grazie.
@@antonioprevitali4758 sono retroazionati e quindi il guadagno ad anello chiuso non è infinito. Lo schema di dettaglio lo spiego bene nell'episodio uno ecco il link ua-cam.com/video/FaHzgn4Hfig/v-deo.html
@@PierAisa visto video segnalato dove spiega il funzionamento, confesso che non ho molta esperienza con operazionali e appena posso cercherò di studiare e verificare, interpreto però lo schema come un comparatore, operazionale usato come comparatore, quindi secondo me oscilla, per ora mi fido comunque della sua esperienza, vorrei verificare ma non ho il circuito se può verifichi lei con oscilloscopio.
@antonioprevitali4758 se fa l'analisi di stabilità con i calcoli vedrà che non oscilla abbiamo un abbondante margine di fase, magari lo approfondiamo in video dedicato. Sul tema stabilità avevo pubblicato questi due video
ua-cam.com/video/vMcr2N-WEwg/v-deo.html
ua-cam.com/video/2nhEnRWDRXk/v-deo.html
Ciao Pier, ci stanno i fuochi d'artificio non manca molto tu gli hai anticipati, comunque per fare delle prove ci sta, ma da aperto e in case il tutto ci saranno delle sifferenze di temperatura al chiuso si controlla di più. Buon weekend.
Sono un po' in anticipo per i botti di fine anno... la cosa importante in questo episodio è la conferma della massima potenza dissipabile dal singolo mosfet in una situazione termicamente stabile. Nelle mie condizioni di prova circa 75W.
Ottimo video come sempre sul carico elettronico bella anche la fiammata del MOSFET veramente ganzo 😂😂😂😂 grande Pier Aisa e buon weekend
🔥🔥Grazie
@@PierAisa prego 😃
Beh se gli metti il fornetto delle resistenze proprio vicino va in fuga termica, la Ron si alza e schiatta 🤪
in linea teorica la temperatura dovrebbe essere distribuita in modo "abbastanza" uniforme. Le resistenze dovrebbero essere abbastanza "fresche"... con 10A su 50 mohm abbiamo 5W
@@PierAisaappunto, sono da 25W possono scaldarsi pure da sole staccate senza buttare il calore nel dissipatore dei mosfet (senza dissipatore hanno un derating del 40%, quindi una decina di Watt, possono pure scaldarsi un po' che c'è ancora margine)... tenerle "fresche" vuol dire che il calore va nel dissipatore e gli alza la temperatura proprio vicino al mosfet...
@@robegatt mi piace... potremmo tenerle fuori dissipatore. Mi sono fatto condizionare dalla puntata uno dove avevo shunt sottodimensionati
@@PierAisa ti eri scottato ahah... comunque è solo una fonte di calore, c'è sempre tutto il resto del ragionamento