stefano d'orazio 14/4/2018

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  • Опубліковано 20 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 14

  • @marisascarelli5871
    @marisascarelli5871 2 роки тому +3

    Grandissimo Stefano,sei stato un maestro e poeta,ci manchi tantissimo Grazie di questa bellissima Intervista.🙏❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

  • @jotapiccinin3609
    @jotapiccinin3609 2 роки тому +2

    Le belle storie cantate delle belle voci delle meravigliose creature ...VIVA LA MUSICA !!!

  • @MAPPAZ
    @MAPPAZ 2 роки тому +3

    Bellissima intervista, bella persona, D'Orazio!

  • @mitia5779
    @mitia5779 2 роки тому +2

    La lezione di Valerio a Stefano per scrivere Eleonora mia madre....una delizia!!!💙

  • @winniesessantasei
    @winniesessantasei 6 років тому +4

    Grazie per questo video :-)

  • @AVPROJECT1
    @AVPROJECT1 4 роки тому +6

    La migliore intervista a Stefano D'Orazi!!

  • @rosavenettoni8107
    @rosavenettoni8107 3 роки тому +1

    GrandiosO.

  • @princesa286
    @princesa286 4 роки тому +4

    R.i.p

  • @billybear7276
    @billybear7276 10 днів тому

    Un personaggio strano. Uomo ironico, intelligente, a tratti geniale. È stato il più grande ed innovativo percussionista italiano degli anni 70-80, poi qualcosa nella sua testa si è rotto. Sazio di successo, denaro, notorietà e sc***te, ha preso l'anomala e inaspettata decisione di lasciare la band per fare ciò che nemmeno lui sapeva bene cosa fosse. E così tra una imbarazzante autobiografia e qualche musical, si è ammalato di un male incurabile che se lo è portato via troppo presto, lasciando sola quella bella f**a di Tiziana. Forse la musica per lui è stato solo un mezzo per cuccare, forse non era portato per fare il musicista, forse non avrebbe voluto deludere suo padre.
    Alla fine ha fatto le cose a metà, deludendo i suoi colleghi, le sue donne, suo padre e probabilmente se' stesso.
    La sua autobiografia avrebbe dovuto intitolarla Lo strano caso di Stefano D'Orazio.

    • @mnnopo
      @mnnopo  10 днів тому

      @@billybear7276 in realta' la decisione di lasciare la band fu piu' che logica per lui: D'Orazio era un personaggio poliedrico, non era un musicista duro e puro come i colleghi, niente di strano che a 60 anni volesse una vita piu' tranquilla senza essere sempre in giro a suonare, per fare anche altro: musical, romanzi ecc. E da uomo intelligentissimo qual era, aveva capito che il mondo della musica, i gusti stavano cambiando e che aveva poco senso continuare a incidere dischi: infatti anche i suoi colleghi Pooh, pur continuando a far musica, non scrivono piu' nuovi brani, almeno come gruppo. Era un visionario, un grande osservatore del mondo

    • @billybear7276
      @billybear7276 10 днів тому

      @mnnopo in realtà i Pooh orfani di D'Orazio hanno inciso un nuovo bellissimo disco di 11 tracce e si fermarono un po' per la scomparsa di Negrini e un po' per età anagrafica. Ma avrebbero potuto continuare a incidere ad libitum e continuare a vendere dischi.
      D'Orazio avrebbe voluto smettere dopo Sanremo, ma per qualche strano motivo continuò ancora per 20 anni. Un visionario? Non credo, alla fine, a mio avviso, chi dimostrò di avere più palle e più buon senso di tutti, fu Battaglia, sino ad allora considerato solo un ottimo chitarrista. D'Orazio si è sputtanato ed ha sputtanato tutti, inutilmente, nella sua squallida autobiografia.
      Poi ognuno è libero di pensarla come vuole.

    • @mnnopo
      @mnnopo  10 днів тому

      ​@@billybear7276 Non erano 4 persone identiche: Dodi Battaglia è un animale da palcoscenico, capace di fare ottime cose anche da solo ma soprattutto di esaltarsi assieme ai Pooh, era naturale che volesse continuare. Gli altri avevano priorità leggermente diverse. D'Orazio era fondamentalmente una persona vera, certamente non un santo ma non ha mai neanche finto di esserlo a differenza di tanti, e comunque a me interessa molto più la loro musica delle loro vite private

    • @billybear7276
      @billybear7276 10 днів тому

      @@mnnopo tutti e 4 sono ed erano persone vere, per quanto naturalmente diverse. Non si stava parlando delle loro vite private, ma delle loro personalità e in particolare della scelta di D'Orazio di lasciare la band a 60 anni, dopo 20 anni che ne aveva piene le palle dei suoi colleghi e della musica. A lui interessava il successo, il denaro, la notorietà e le donne, che più di qualsiasi metronomo hanno scandito la sua vita. La sua biografia infatti è incentrata a descrivere dettagliatamente le sue sc***te e le sue infinite discussioni con i colleghi. E questo, da una persona intelligente come lui, nessuno se lo sarebbe aspettato.
      Ma la rabbia, la frustrazione ed il senso di impotenza per aver passato la vita a suonare il tamburo, invece di portare nipoti e pronipoti allo zoo a dar da mangiare alle giraffe e agli elefanti, era troppo grande. Così come non essersi laureato in giurisprudenza e non aver potuto frequentare quelli che lui considerava amici, la D'Urso, Craxi e non so chi altri