Grazie per il video, esaustivo nei limiti del tempo possibile, chiaro e molto piacevole. Mi piacerebbe davvero se approfondissi l'aspetto della spiritualità e il contatto col mondo dei morti e degli spiriti perché mi sembra un aspetto sentito o comunque che li interessa di più (almeno a quanto ho visto in anime, drama e film) al contrario della religione come la intendiamo in occidente. Sempre che non mi sbagli.
Io pratico l' atha yoga da piu' di 30 anni , ho incominciato per superare un grande dolore ho perso mio padre molto giovane, ma poi. mi sono appassionata e dopo tanti anni devo dire cheho guadagnato sia in salute fisica che mentale e spirituale😁😁😁 finche' potro' esegiiro' le asana poi se non mi sara' piu' possibile c' esempre la meditazione che mi porta una sensazione di pace e tranquillita' , sono molto contenta di tutto cio' , dei risultati raggiunti ☺😁Buonaserata Marco 🙋👍🙏
Mi dispiace molto per la tua perdita. Complimenti per la costanza e per la pratica. La meditazione è una coa che mi riprometto di iniziare a fare, ma ancora devo trovare il posto giusto dove inserirla.
è un argomento che mi ha sempre interessato, nei miei viaggi in Giappone non ho mai avuto "la compagnia giusta" che mi introducesse all'argomento, e tu hai saputo riassumere rapidamente il tutto. Penso che approfondirò l'argomento, ce ne sono troppi di templi per non farlo! un saluto, ciao!
ciao Stefano, grazie, mi fa piacere che l'argomento sia interessante. Naturalmente è molto complesso e articolato. La mia voleva essere una breve sintesi per dare un'infarinatura di massima. Sono sicuro che troverai un sacco di materiale per approfondire i diversi aspetti di queste religioni.
Ciao Marco, grazie per la spiegazione nel bel video. Mi è capitato che una ragazza giapponese esprimesse sospetto e quasi timore per il mio approfondire i temi religiosi. Ad esempio mi ha detto che la maggior parte dei giapponesi non conosce la Dhammapada (lei non sapeva cosa fosse), come non conosce i sutra (ad esempio, stavo leggendo il Sutra delle montagne e delle acque, riferito a Dogen, e gliene ho parlato). Inoltre mi ha detto che i giapponesi non uniscono le mani nel saluto di inchino. Ho spiegato che non lo sapevo ma che quel saluto esiste ed è di origine indiana (namasté). Un giorno poi è capitato che mentre parlavo con lei al pc mi suonassero al campanello i testimoni di Geova... non fosse mai successo 😅! Ha voluto con determinazione sapere se normalmente parlassi con loro. Ho detto che a volte ci ho scambiato qualche parola per cortesia e curiosità. Quindi ha creduto che fossi in pericolo perchè in Giappone sono considerati una setta terribile. In poche parole è rimasta scioccata dal confronto avuto quel giorno. Vorrei chiederti: comprendo che la religione sia praticata a livello rituale e non approfondita (da quanto ho capito), ma perché temere il mio interesse? Il mio interesse è il contrario del settarismo (cosa che sì, ritengo possa spaventare). Perché ho suscitato in lei spavento? Lei ha detto qualcosa come "siamo distanti io e te". A me sinceramente ha spaventato la sua reazione e questa affermazione finale netta, tanto che si è allontanata. Poi mi chiedo perché se i giapponesi praticano alcuni riti buddisti non hanno alcun interesse a leggere i testi di quella tradizione, e cosa ci sarebbe di male nel farlo. Grazie, mille complimenti per il canale, hai un nuovo iscritto 😉
Ciao, ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza. Da quello che so io, la maggior parte dei giapponesi segue i riti delle principali religioni, ma non approfondisce le tematiche, non frequenta corsi (tipo il nostro catechismo) e non legge i testi. Le persone che lo fanno, di solito, sono quelle che appartengono a delle sette, verso le quali c'è tantissima diffidenza e timore. Pensiamo che l'attentato della metro con gas nervino fu fatto dai membri di una setta. Ho visto che anche a mia moglie, quando ho accenntato a qualche scuola buddhista qui in Italia o congregazione, spesso la risposta è stata del tipo "ah, ma sono una setta".
@@MarcoBattocchia Grazie a te Marco, il riferimento all'attentato mi fa ora immedesimare e capire bene la loro preoccupazione. Forse l'apertura verso l'approfondimento è vista più come un pericolo di chiusura (diventare adepto di una setta). È un po' contraddittorio però... perché se prendono aspetti dello Shintoismo, del Buddismo e del Cristianesimo mi aspetto che siano aperti e magari interessati alla conoscenza di queste tradizioni, magari potendo ancor più scegliere di prendere aspetti buoni che comunque sono presenti. Ad esempio, sul matrimonio cristiano: è bello l'abito bianco, i fiori, il rito, la chiesa... ma, non potrebbe nascere la curiosità di andare a vedere il testo delle promesse di matrimonio? Dico solo leggere, poi magari non lo si condivide e resta tutto com'è. Tuttavia mi piace anche l'idea di non voler approfondire le questioni religiose essendo la loro spiritualità testimoniata nei gesti più che negli scritti e nelle speculazioni mentali. Ma se penso all'"itadakimasu" pronunciato prima di mangiare, certo, mi piacerebbe pensare che questo gesto pieno di rispetto e gratitudine non sia praticato automaticamente, ecco. Perché un significato ce l'ha ed è nato proprio nella loro splendida tradizione. Grazie mille!!! Buona giornata! 🌻
Durante le lezioni di religione in teoria si dovrebbero approfondire questi temi. Io il buddismo ed il shintoismo li trattai durante religione il secondo e quinto anno di liceo, mentre in antropologia credo lo facemmo il terzo anno (e primo anno di antropologia). Il quinto anno scelsi appositamente di far parte del gruppo che voleva approfondire shintoismo e taoismo, seppur separandomi dal mio solito gruppetto e scoprii che il padre del ragazzo di una mia compagna di classe che stava con noi in gruppo era shintoista, quindi abbiamo aggiunto pure un'interessante spunto di come venga praticato e vissuto anche all'estero, con un esempio reale. È stata una bella esperienza. Inoltre lo si dovrebbe pure studiare alle medie, difatti quando aiutai due dei miei fratelli minori nella stesura delle loro tesine di terza media, in religione fecero lo shontoismo, che rientrava nel loro programma di studi. Stessa cosa quando proposi per me stessa pure una tesina sul Giappone, anni fa... peccato che mi hanno rifiutato per mesi tutte le proposte :") Almeno ho potuto usare il mio interessa per il Giappone e conoscenze poi per aiutare loro ed una tesina sulla Belle Epoche non era troppo... brutta o noiosa (almeno ho potuto riutilizzare un quandro che feci HAHHA Non che c'entri qualcosa, credo di star divagando, chiedo venia). Comunque trovo interessante che ci sia comunque una buona copertura da parte di chiese cristiane cattoliche in Gaippone, nonostante ci siano relatovamente pochi fedeli. Tempo fa mi misi a cercare le chiese nelle zone che vorrei visitare od in cui potrei potenzialmente trasferirmi per un certo periodo e mi aspettavo di trovare molte meno chiese della mia religione, mentre ne trovai molte più del previsto. Poi potrei ricordare male ma in una chiesa a Tokyo mi pare ci tenesse pure una messa in italiano, oltre che quelle in inglese fatte nelle basiliche dei maggiori capoluoghi. Un po' come qui in Italia ci stanno a Roma chiese che fanno messe anche in lingua polacca (anche se con grande piacere ne ho trovate anche altre in Italia, anche in piccoli comuni, che hanno messe in polacco, grazie alla presenza di un prete originario del mio stesso paese). Interessanti sono anche le differenze nelle pratiche dei cristiani cattolici giapponesi e nella struttura delle loro chiese, che derivano direttamente dalle influenze culturali autoctone. Bellissimo video, ho gradito molto il contenuto, certi particolari hanno integrato mie conoscenze pregresse.
Ti ringrazio molto per la condivisione della tua esperienza. Io purtroppo a scuola, medie, superiori o altro, non ho mai studiato religioni straniere, soprattutto orientali. Ho dovuto attendere di andare all'università e studiare lingue orientali per iniziare a capirci un po' di più 😬
Marco ben ritrovato. Video molto interessante e che mi lascia perplessa perché la forte presenza di templi è contraddittoria con la scarsa pratica di riti religiosi. Erroneamente pensavo che i giapponesi fossero profondamente religiosi e invece nascono shintoisti, si sposano cristiani e muoiono buddisti 😊, quindi usano la religione all'occorrenza quasi come usa e getta. Specifico: quasi😊. Grazie della bella spiegazione. Hai dissipato ulteriori dubbi svelando ulteriori aspetti di questo popolo
Ciao Maria, ben ritrovata, mi fa piacere che il video ti sia piaciuto e di avere portato stimoli e informazioni nuove. Direi che definire un utilizzo usa e getta della religione è un po' eccessivo. Però non c'è la presenza di una chiesa forte con un indottrinamento religioso costante. Si tratta più di una serie di riti e pratiche. Il fatto è che spesso utulizziano il nostro punto di prospettiva occidentale, molto legato alla religione cristiana, per applicarlo al pensiero orientale.
@@MarcoBattocchia Marco scusa se ho dato un impressione sbagliata perchè non intendevo affatto offendere o giudicare i giapponesi ed ho usato termini impropri per definire il particolare rapporto che vivono con la religione, che comunque non guardo con gli occhi di occidentale perchè non sono affatto praticante religiosa. Mi stupisce semplicemente la presenza, in un paese che è solo poco più grande dell'Italia, di un elevato numero di templi utilizzati dalla collettività solo per pochi riti. Ma anche questo fa parte della cultura giapponese e dobbiamo semplicemente prenderne atto 🙂. Ciao.
È un argomento molto interessante, anche perché personalmente non riesco pienamente a capire il concetto di religione in paesi come Cina e Giappone. Spesso vengono erroneamente bollati come paesi "atei", ma secondo me è perché noi non capiamo i loro credi, molto diversi rispetto alle religioni abramitiche a cui siamo abituati, quindi risulta difficile anche spiegarli. Ma quindi scusa, esitono matrimoni e funerali shintoisti?
Sicuramente è un argomento molto delicato e complicato. Tradizionalmente il matrimonio sarebbe shintoista e il funerale buddhista. Se sei in Giappone, capita spesso di vedere in qualche importante tempio shinto che si celebri un matrimonio.
Le religioni animiste mi sono sempre piaciute perché tutto ha un'anima, che sia uomo, animale o albero. Anche gli antichi romani credevano negli Dei. A parere mio, nata ed educata come cristiana, la religione cattolica è opprimente, infatti me ne sono allontanata appena ho potuto
i giapponesi si pongono le domende principali che sono alla base della religione? chi ha creato tutto ? che origine ha l'essere umano? ... noi abbiamo 10 leggi date da Dio che regolano le nostre azioni fisiche e mentali. i giapponesi come si regolano tra loro ? magari su questo bell'argomento facci un video ... grazie di tutto
ti ringrazio per lo spunto. Sarebbe sicuramente da approfondire di più. Come dicevo nel video, difficile approfondire temi così complicati nel giro di pochi minuti.
Io amo lo shintoismo e non sopporto le religioni monoteiste che trovo poco sane e “mentali “. Lo shintoismo è una religione legata alla natura e per questo la trovo davvero bella e affascinante. Soprattutto perché è animista ! Ovvero gli dei sono nella natura perché se ci pensi la natura è dea .
@@paolacesaro4921 A me invece fa riflettere. Ad essere finte sono molte tradizioni occidentali, le quali vengono anche esportate. Ad esempio il Natale: ci sarà un motivo se sono stati esportati gli aspetti consumistici piuttosto che quelli spirituali? Secondo me è che in questa nostra "festa" oggi prevalgono proprio gli aspetti consumistici, così "deliziosi" e ben organizzati: lucine, dolci, babbi natale, regali... Ecco, questi aspetti sono "finti" se prendiamo il puro significato spirituale del Natale. Inoltre la parola "finto" cosa vuol dire? Cosa è vero? Gesù forse ha prescritto l'abito bianco con lo strascico per la sposa? Oppure il lancio del riso? Tutto è vero ciò che viene fatto. E tutto è finto se non si ha un senso profondo nel farlo. Quanti sanno che lanciare il riso significa prosperità? Quanti che l'abito bianco significa purezza oltre che bellezza da ostentare? Poi questa cosa del "prete finto" mi piace proprio. Chi dice che i nostri preti siano "veri"? Il loro curriculum? Un attestato? Gli anni di esercizio? Da quel che so in Giappone, nel rito shintoista, può essere una coppia di sposi anziani a sposare due ragazzi che si amano (vedi "Si alza il vento" di Miyazaki). Chi può suggellare un amore ed augurarlo per la vita meglio di due sposi che vivono insieme da tempo? Ecco, questo per me "è vero". Non ho niente contro i preti, ma il fatto che lo siano non garantisce certo i loro sentimenti e l'intermediazione con Dio, che passa dal cuore e da nient'altro. Le persone umili e vere sono vicine a Dio immagino. Quindi se tu andassi in Giappone a sposare con rito cristiano due ragazzi credendo in quel che fai, benedicendo dal cuore il loro amore, non ci sarebbe niente di "finto" per come la vedo io. Guarda, sono professore perché ho i titoli, ma se volessi corrompere i ragazzi dicendo loro cose distorte, sarei ugualmente professore? E così, se un uomo comune venisse a scuola e parlasse di qualcosa di profondo ai ragazzi (esempio la sua esperienza con le droghe, quella in un campo di concentramento, della guerra vissuta...), quella persona non sarebbe insegnante in quel momento? Anche a me fa strano vedere un rito del matrimonio cristiano come dici tu "finto" perfino nella chiesa e nell'officiante. Ma non mi fa reagire in difesa, invece mi fa riflettere. Perché se abbiamo esportato questo, significa che abbiamo caricato il matrimonio di formalità estetiche che attraggono più di quelle spirituali. E di essermi accorto di questa realtà, anche grazie alla neo-tradizione giapponese, sono grato. È attraverso uno specchio che ci si può vedere riflessi, se lo si vuole. Un saluto 🤝
Grazie per il video, esaustivo nei limiti del tempo possibile, chiaro e molto piacevole. Mi piacerebbe davvero se approfondissi l'aspetto della spiritualità e il contatto col mondo dei morti e degli spiriti perché mi sembra un aspetto sentito o comunque che li interessa di più (almeno a quanto ho visto in anime, drama e film) al contrario della religione come la intendiamo in occidente. Sempre che non mi sbagli.
Ti ringrazio e mi fa piacere che ti sia piaciuto. Vediao se riesco in un prossimo video di approfondire anche questi temi, grazie per lo spunto.
Io pratico l' atha yoga da piu' di 30 anni , ho incominciato per superare un grande dolore ho perso mio padre molto giovane, ma poi. mi sono appassionata e dopo tanti anni devo dire cheho guadagnato sia in salute fisica che mentale e spirituale😁😁😁 finche' potro' esegiiro' le asana poi se non mi sara' piu' possibile c' esempre la meditazione che mi porta una sensazione di pace e tranquillita' , sono molto contenta di tutto cio' , dei risultati raggiunti ☺😁Buonaserata Marco 🙋👍🙏
Mi dispiace molto per la tua perdita. Complimenti per la costanza e per la pratica. La meditazione è una coa che mi riprometto di iniziare a fare, ma ancora devo trovare il posto giusto dove inserirla.
è un argomento che mi ha sempre interessato, nei miei viaggi in Giappone non ho mai avuto "la compagnia giusta" che mi introducesse all'argomento, e tu hai saputo riassumere rapidamente il tutto. Penso che approfondirò l'argomento, ce ne sono troppi di templi per non farlo! un saluto, ciao!
ciao Stefano, grazie, mi fa piacere che l'argomento sia interessante. Naturalmente è molto complesso e articolato. La mia voleva essere una breve sintesi per dare un'infarinatura di massima. Sono sicuro che troverai un sacco di materiale per approfondire i diversi aspetti di queste religioni.
Ciao Marco, grazie per la spiegazione nel bel video. Mi è capitato che una ragazza giapponese esprimesse sospetto e quasi timore per il mio approfondire i temi religiosi. Ad esempio mi ha detto che la maggior parte dei giapponesi non conosce la Dhammapada (lei non sapeva cosa fosse), come non conosce i sutra (ad esempio, stavo leggendo il Sutra delle montagne e delle acque, riferito a Dogen, e gliene ho parlato). Inoltre mi ha detto che i giapponesi non uniscono le mani nel saluto di inchino. Ho spiegato che non lo sapevo ma che quel saluto esiste ed è di origine indiana (namasté). Un giorno poi è capitato che mentre parlavo con lei al pc mi suonassero al campanello i testimoni di Geova... non fosse mai successo 😅! Ha voluto con determinazione sapere se normalmente parlassi con loro. Ho detto che a volte ci ho scambiato qualche parola per cortesia e curiosità. Quindi ha creduto che fossi in pericolo perchè in Giappone sono considerati una setta terribile. In poche parole è rimasta scioccata dal confronto avuto quel giorno. Vorrei chiederti: comprendo che la religione sia praticata a livello rituale e non approfondita (da quanto ho capito), ma perché temere il mio interesse? Il mio interesse è il contrario del settarismo (cosa che sì, ritengo possa spaventare). Perché ho suscitato in lei spavento? Lei ha detto qualcosa come "siamo distanti io e te". A me sinceramente ha spaventato la sua reazione e questa affermazione finale netta, tanto che si è allontanata. Poi mi chiedo perché se i giapponesi praticano alcuni riti buddisti non hanno alcun interesse a leggere i testi di quella tradizione, e cosa ci sarebbe di male nel farlo. Grazie, mille complimenti per il canale, hai un nuovo iscritto 😉
Ciao, ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza.
Da quello che so io, la maggior parte dei giapponesi segue i riti delle principali religioni, ma non approfondisce le tematiche, non frequenta corsi (tipo il nostro catechismo) e non legge i testi. Le persone che lo fanno, di solito, sono quelle che appartengono a delle sette, verso le quali c'è tantissima diffidenza e timore. Pensiamo che l'attentato della metro con gas nervino fu fatto dai membri di una setta. Ho visto che anche a mia moglie, quando ho accenntato a qualche scuola buddhista qui in Italia o congregazione, spesso la risposta è stata del tipo "ah, ma sono una setta".
@@MarcoBattocchia Grazie a te Marco, il riferimento all'attentato mi fa ora immedesimare e capire bene la loro preoccupazione. Forse l'apertura verso l'approfondimento è vista più come un pericolo di chiusura (diventare adepto di una setta). È un po' contraddittorio però... perché se prendono aspetti dello Shintoismo, del Buddismo e del Cristianesimo mi aspetto che siano aperti e magari interessati alla conoscenza di queste tradizioni, magari potendo ancor più scegliere di prendere aspetti buoni che comunque sono presenti. Ad esempio, sul matrimonio cristiano: è bello l'abito bianco, i fiori, il rito, la chiesa... ma, non potrebbe nascere la curiosità di andare a vedere il testo delle promesse di matrimonio? Dico solo leggere, poi magari non lo si condivide e resta tutto com'è. Tuttavia mi piace anche l'idea di non voler approfondire le questioni religiose essendo la loro spiritualità testimoniata nei gesti più che negli scritti e nelle speculazioni mentali. Ma se penso all'"itadakimasu" pronunciato prima di mangiare, certo, mi piacerebbe pensare che questo gesto pieno di rispetto e gratitudine non sia praticato automaticamente, ecco. Perché un significato ce l'ha ed è nato proprio nella loro splendida tradizione.
Grazie mille!!! Buona giornata! 🌻
Durante le lezioni di religione in teoria si dovrebbero approfondire questi temi. Io il buddismo ed il shintoismo li trattai durante religione il secondo e quinto anno di liceo, mentre in antropologia credo lo facemmo il terzo anno (e primo anno di antropologia). Il quinto anno scelsi appositamente di far parte del gruppo che voleva approfondire shintoismo e taoismo, seppur separandomi dal mio solito gruppetto e scoprii che il padre del ragazzo di una mia compagna di classe che stava con noi in gruppo era shintoista, quindi abbiamo aggiunto pure un'interessante spunto di come venga praticato e vissuto anche all'estero, con un esempio reale. È stata una bella esperienza. Inoltre lo si dovrebbe pure studiare alle medie, difatti quando aiutai due dei miei fratelli minori nella stesura delle loro tesine di terza media, in religione fecero lo shontoismo, che rientrava nel loro programma di studi. Stessa cosa quando proposi per me stessa pure una tesina sul Giappone, anni fa... peccato che mi hanno rifiutato per mesi tutte le proposte :") Almeno ho potuto usare il mio interessa per il Giappone e conoscenze poi per aiutare loro ed una tesina sulla Belle Epoche non era troppo... brutta o noiosa (almeno ho potuto riutilizzare un quandro che feci HAHHA Non che c'entri qualcosa, credo di star divagando, chiedo venia).
Comunque trovo interessante che ci sia comunque una buona copertura da parte di chiese cristiane cattoliche in Gaippone, nonostante ci siano relatovamente pochi fedeli. Tempo fa mi misi a cercare le chiese nelle zone che vorrei visitare od in cui potrei potenzialmente trasferirmi per un certo periodo e mi aspettavo di trovare molte meno chiese della mia religione, mentre ne trovai molte più del previsto. Poi potrei ricordare male ma in una chiesa a Tokyo mi pare ci tenesse pure una messa in italiano, oltre che quelle in inglese fatte nelle basiliche dei maggiori capoluoghi. Un po' come qui in Italia ci stanno a Roma chiese che fanno messe anche in lingua polacca (anche se con grande piacere ne ho trovate anche altre in Italia, anche in piccoli comuni, che hanno messe in polacco, grazie alla presenza di un prete originario del mio stesso paese). Interessanti sono anche le differenze nelle pratiche dei cristiani cattolici giapponesi e nella struttura delle loro chiese, che derivano direttamente dalle influenze culturali autoctone. Bellissimo video, ho gradito molto il contenuto, certi particolari hanno integrato mie conoscenze pregresse.
Ti ringrazio molto per la condivisione della tua esperienza. Io purtroppo a scuola, medie, superiori o altro, non ho mai studiato religioni straniere, soprattutto orientali. Ho dovuto attendere di andare all'università e studiare lingue orientali per iniziare a capirci un po' di più 😬
Si' vero scrivere delle preghiere e dei desideri 😁😁😁😁😁😁😁
Marco ben ritrovato. Video molto interessante e che mi lascia perplessa perché la forte presenza di templi è contraddittoria con la scarsa pratica di riti religiosi. Erroneamente pensavo che i giapponesi fossero profondamente religiosi e invece nascono shintoisti, si sposano cristiani e muoiono buddisti 😊, quindi usano la religione all'occorrenza quasi come usa e getta. Specifico: quasi😊. Grazie della bella spiegazione. Hai dissipato ulteriori dubbi svelando ulteriori aspetti di questo popolo
Ciao Maria, ben ritrovata, mi fa piacere che il video ti sia piaciuto e di avere portato stimoli e informazioni nuove. Direi che definire un utilizzo usa e getta della religione è un po' eccessivo. Però non c'è la presenza di una chiesa forte con un indottrinamento religioso costante. Si tratta più di una serie di riti e pratiche. Il fatto è che spesso utulizziano il nostro punto di prospettiva occidentale, molto legato alla religione cristiana, per applicarlo al pensiero orientale.
@@MarcoBattocchia Marco scusa se ho dato un impressione sbagliata perchè non intendevo affatto offendere o giudicare i giapponesi ed ho usato termini impropri per definire il particolare rapporto che vivono con la religione, che comunque non guardo con gli occhi di occidentale perchè non sono affatto praticante religiosa. Mi stupisce semplicemente la presenza, in un paese che è solo poco più grande dell'Italia, di un elevato numero di templi utilizzati dalla collettività solo per pochi riti. Ma anche questo fa parte della cultura giapponese e dobbiamo semplicemente prenderne atto 🙂. Ciao.
È un argomento molto interessante, anche perché personalmente non riesco pienamente a capire il concetto di religione in paesi come Cina e Giappone. Spesso vengono erroneamente bollati come paesi "atei", ma secondo me è perché noi non capiamo i loro credi, molto diversi rispetto alle religioni abramitiche a cui siamo abituati, quindi risulta difficile anche spiegarli.
Ma quindi scusa, esitono matrimoni e funerali shintoisti?
Sicuramente è un argomento molto delicato e complicato. Tradizionalmente il matrimonio sarebbe shintoista e il funerale buddhista. Se sei in Giappone, capita spesso di vedere in qualche importante tempio shinto che si celebri un matrimonio.
Lo shintoismo mi ha sempre affascinato molto, lo trovo davvero interessante e mistico...
P.s. da grande voglio fare il finto prete😂
Tutti a fare i finti prete in Giappone 😂
Le religioni animiste mi sono sempre piaciute perché tutto ha un'anima, che sia uomo, animale o albero. Anche gli antichi romani credevano negli Dei. A parere mio, nata ed educata come cristiana, la religione cattolica è opprimente, infatti me ne sono allontanata appena ho potuto
Molto bella questo aspetto di trovare il divino in ogni cosa, piace molto anche a me.
Ho capito lo shintoismo si basa sulle forze della natura molto affascinante 😁😁👍👍✋✋
Diciamo che potrebbe essere una buona sintesi
i giapponesi si pongono le domende principali che sono alla base della religione? chi ha creato tutto ? che origine ha l'essere umano? ... noi abbiamo 10 leggi date da Dio che regolano le nostre azioni fisiche e mentali. i giapponesi come si regolano tra loro ? magari su questo bell'argomento facci un video ... grazie di tutto
ti ringrazio per lo spunto. Sarebbe sicuramente da approfondire di più. Come dicevo nel video, difficile approfondire temi così complicati nel giro di pochi minuti.
Io amo lo shintoismo e non sopporto le religioni monoteiste che trovo poco sane e “mentali “. Lo shintoismo è una religione legata alla natura e per questo la trovo davvero bella e affascinante. Soprattutto perché è animista ! Ovvero gli dei sono nella natura perché se ci pensi la natura è dea .
Molto affascinante
Si' vero. e' tutto finto proprio ridicolo , non mi piace questa cosa proprio per niente questa cosa😞😣😒
@@paolacesaro4921 A me invece fa riflettere. Ad essere finte sono molte tradizioni occidentali, le quali vengono anche esportate. Ad esempio il Natale: ci sarà un motivo se sono stati esportati gli aspetti consumistici piuttosto che quelli spirituali? Secondo me è che in questa nostra "festa" oggi prevalgono proprio gli aspetti consumistici, così "deliziosi" e ben organizzati: lucine, dolci, babbi natale, regali... Ecco, questi aspetti sono "finti" se prendiamo il puro significato spirituale del Natale. Inoltre la parola "finto" cosa vuol dire? Cosa è vero? Gesù forse ha prescritto l'abito bianco con lo strascico per la sposa? Oppure il lancio del riso? Tutto è vero ciò che viene fatto. E tutto è finto se non si ha un senso profondo nel farlo. Quanti sanno che lanciare il riso significa prosperità? Quanti che l'abito bianco significa purezza oltre che bellezza da ostentare? Poi questa cosa del "prete finto" mi piace proprio. Chi dice che i nostri preti siano "veri"? Il loro curriculum? Un attestato? Gli anni di esercizio? Da quel che so in Giappone, nel rito shintoista, può essere una coppia di sposi anziani a sposare due ragazzi che si amano (vedi "Si alza il vento" di Miyazaki). Chi può suggellare un amore ed augurarlo per la vita meglio di due sposi che vivono insieme da tempo? Ecco, questo per me "è vero". Non ho niente contro i preti, ma il fatto che lo siano non garantisce certo i loro sentimenti e l'intermediazione con Dio, che passa dal cuore e da nient'altro. Le persone umili e vere sono vicine a Dio immagino. Quindi se tu andassi in Giappone a sposare con rito cristiano due ragazzi credendo in quel che fai, benedicendo dal cuore il loro amore, non ci sarebbe niente di "finto" per come la vedo io. Guarda, sono professore perché ho i titoli, ma se volessi corrompere i ragazzi dicendo loro cose distorte, sarei ugualmente professore? E così, se un uomo comune venisse a scuola e parlasse di qualcosa di profondo ai ragazzi (esempio la sua esperienza con le droghe, quella in un campo di concentramento, della guerra vissuta...), quella persona non sarebbe insegnante in quel momento? Anche a me fa strano vedere un rito del matrimonio cristiano come dici tu "finto" perfino nella chiesa e nell'officiante. Ma non mi fa reagire in difesa, invece mi fa riflettere. Perché se abbiamo esportato questo, significa che abbiamo caricato il matrimonio di formalità estetiche che attraggono più di quelle spirituali. E di essermi accorto di questa realtà, anche grazie alla neo-tradizione giapponese, sono grato. È attraverso uno specchio che ci si può vedere riflessi, se lo si vuole.
Un saluto 🤝
@@students7766 Ehhh calma ho scritto solo un mio parere , non c' e. bisogno di. aggredire cosi' ok??? Buona giornata 🙋