FISASCAT CISL TA - BR Sciopero e sit in , davanti alla LIDL nella zona Città Giardino a Taranto.

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  • Опубліковано 5 вер 2024
  • Sabato 30 marzo scioperano i dipendenti con contratto Federdistribuzione
    A Taranto sit-in davanti alla LIDL nella zona Città Giardino
    Alla vigilia della domenica di Pasqua, arriva lo sciopero di tutto il personale dipedente dalle imprese che applicano il Contratto della Distribuzione Moderma Organizzata Federdistribuzione.
    Ad annunciarlo sono i sindacati di categoria del settore commercio di Taranto, FILCAMS CGIL,
    FISASCAT CISL e UILTUCS.
    Il 30 marzo dalle ore 9.30 nel piazzale di fronte alla LIDL in via Galileo Galilei (zona Città Giardino) i
    lavoratori dipendenti delle grandi aziende plurilocalizzate che operano sul territorio (Acqua e
    Sapone, Coin, Arcaplanet, Famila, DOK, JYSK, Kasanova, LIDL, OVS, Penny, Zara) si daranno
    appuntamento davanti al grande supermercato per esporre tutta la loro indignazione rispetto alla
    rottura della trattativa per il rinnovo del contratto, avvenuta lo scorso 27 marzo.
    Così passato il Covid, l’emergenza che aveva reso eroi commessi e operatori del settore, di fronte
    ai rincari dovuti dai conflitti bellici, la terribile inflazione che sta erodendo il potere di acquisto
    degli stipendi, le aziende si sono attrezzate alzando tutti i prezzi ma i lavoratori attendono da oltre
    un quinquennio il rinnovo del contratto - dicono i referenti territoriali delle tre organizzazioni
    sindacali.
    L’allergia di Federdistribuzione a siglare contratti è cosa nota - dicono ancora in una nota le
    segreterie territoriali, e mentre si è giunti ad accordi con Confcommercio e Confesercenti, queste
    grandi catene di distribuzione continuano a chiedere sacrifici ai lavoratori, proponendo uno
    schema di contratto dove si estremizza il concetto di flessibilità e dove si taglia su mansioni e ruoli
    all’interno delle aziende.
    Ci troviamo di fronte a personale che secondo Federdistribuzione per buste paga che arrivano ad
    un massimo di 1600 euro lordi - precisano FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS - possono stare
    indistintamente davanti ad uno scaffale, dietro ad una cassa, ma anche svolgere le pulizie. Si tratta
    di lavoratori sfruttati e per cui la dignità professionale è assolutamente azzerata.

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