15° Premio S.Chiarini 2024 - Luca Mascini (Assalti Frontali) "Fckl Ci Siamo Anche Noi. Palestina".

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  • Опубліковано 21 гру 2024
  • Luca Mascini del gruppo degli Assalti Frontali, ha presentato in anteprima il suo nuovo brano "Fckl Ci Siamo Anche Noi. Palestina", scritta in questi mesi di massacri a Gaza.
    E’ infatti, per questo motivo, che gli è stata consegnata una targa di riconoscimento per:
    “Il brano “Fckl Ci Siamo Anche Noi. Palestina“ ispirata dalla resistenza umana dei bambini palestinesi, e per dell’impegno sociale, politico e militante antagonista, dimostrato con coerenza negli anni anche con progetti di testimonianza attiva in difesa dei diritti del popolo palestinese”.
    Gli Assalti Frontali sono un eccellenza del primo hip-hop italiano.
    Nascono inizio degli anni 90’ dalle ceneri di un collettivo musicale romano di Onda Rosse Posse, nato alla fine degli anni 80’ come emanazione della Radio Onda Rossa, emittente fondata da un gruppo di militanti dell'Autonomia Operaia romana.
    Hanno portato avanti una carriera estranea alle mode, militante e antagonista, imparentata con il rock alternativo statunitense. Sono un simbolo di coerenza, impegno sociale e politico oltre a un faro per l'intera scena musicale alternativa.
    Questo il testo del brano letto e cantato da Luca Mascini:
    "FCKL CI SIAMO ANCHE NOI”
    Il tè più buono lo fanno in Palestina
    lo vende una bambina coi dolci alla cannella
    sta sotto quella stella fuori da una tenda
    se non la vedi togliti la benda
    è preziosa, gentile, è dolce, bella
    è così forte, gazawi, gazzella
    porta una speranza... pazza
    va a dormire nel suo letto si sveglia in ambulanza
    hanno ucciso la tua mamma mentre andavate per mano
    il cuore mi pesa perché ho un cuore umano
    questa storia ci ha preso tutti
    la musica, l’azione, daranno frutti
    perché l’unica cosa che ci consola
    è farti sapere che non sei sola
    siamo artisti come te gente che si somiglia
    ormai ti amiamo siamo come una famiglia
    fanculo
    ci siamo anche noi nel mondo
    mettetevelo in testa
    andare in altalena
    tra le case in rovina è fare resistenza
    fanculo
    ci siamo anche noi nel mondo con la nostra potenza
    persone stupende preparano il tè
    e fanno resistenza
    la tua risata è calore, ruba il cuore
    fiore di ribellione
    intorno al fuoco a ballare battere pentole
    rumori di aerei, bombe, pallottole
    mangiando ceci, cuocendo il pane
    tenendo il più possibile le guerre lontane
    i libri di scuola accendono i falò
    aggrappata la vita più forte che si può
    apri gli occhi all’improvviso con la faccia bruciata
    in barella su un calesse la vita se n'è andata
    nave alla deriva a cui manca la prua
    ti fa coraggio un’altra mamma che non è la tua
    e ora sei maestra, maestra di vita
    sboccia energia che sembrava sparita
    nel buio tra le bare di lenzuola
    mentre i bambini al mondo si preparano alla scuola
    fanculo
    ci siamo anche noi nel mondo
    mettetevelo in testa
    andare in altalena
    tra le case in rovina è fare resistenza
    fanculo
    ci siamo anche noi nel mondo con la nostra potenza
    persone stupende preparano il tè
    e fanno resistenza
    Time Square, Trafalgar Square, Tourre Eiffel, Chanel, San Pietro
    in mille pezzi come uno specchio di vetro
    l’occidente… non è più niente
    bugiardo, coloniale
    ha distrutto ogni ospedale
    ogni ricordo di vita normale
    la gente senza scampo
    lotta ancora ed è il nostro vanto
    e noi più forti di prima
    perché il regista continua
    nel film dell’orrore e la Palestina
    è sotto una stella, dietro la tenda
    se non la vedi togliti la benda
    Faculo
    Ci siamo anche noi nel mindo mettetevelo in testa
    andare in altalena
    tra le case in rovina è fare resistenza
    fanculo
    ci siamo anche noi nel mondo con la nostra potenza
    persone stupende preparano il tè
    e fanno resistenza
    È genocidio
    Bambini innocenti
    Orfani cambieranno gli eventi
    Faranno la storia
    Quando nessuno ne avrà più memoria
    (foto Giorgio Giliberti)

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