Buongiorno Maurizio, è sempre un piacere ascoltare e vedere ciò che produci con estrema pacatezza comunicando serenità e voglia di fare, quasi mettendo in secondo piano la tua notevolissima preparazione scientifica e fotografica. Grazie!
@@mariomontanari4176 ciao Mario, grazie, in effetti è la passione che traina insieme alla voglia di uscire e fotografare… sono il motore. La tecnica è la conoscenza vengono dopo e sono la guida. Grazie, a presto
Ciao e bentornato Maurizio. Confesso che anch'io sono stato assente, dai primi di settembre, per lavoro. Ma oggi finalmente ho ritrovato la magia ed il trasporto della tua fotografia. Video che cattura e trascina, come sempre. Ora recupererò alcuni video che non ho visto ultimamente, mi rimetto in pari e, soprattutto, mi ritaglierò il tempo per tornare nel bosco a mettere in pratica tutto quello che ci consigli. La voglia di fotografare è sempre ai massimi livelli, imparare è sempre doveroso e scattare è qualcosa che ti dà gioia e soddisfazione. A presto Maurizio e grazie per le tue favolose esperienze. Un caro saluto. Adriano.
Ciao Adriano, non so se è giusto seguire la corrente. Io sto pensando a come fermarmi, a come scendere da questo treno. Siamo come obbligati a fare, dire, mangiare, vestire, avere, essere, secondo regole stabilite per tutti, e noi ci siamo dentro. Penso sia possibile scendere da questo treno, anche in mezzo al nulla, tanto qualcosa c’è sempre, se non altro il coraggio di scendere e vivere intensamente quel che resta. Oggi non ne abbiamo il tempo. Che questo Natale, e il nuovo anno, portino a tutti un po’ di sana ribellione. Buone Fetse
@mauriziovecchi Si Maurizio, condivido tutto. Abbiamo la stessa età e con impegni, figli, lavoro, questo trend velocissimo ed esigente dobbiamo rispondere a mille richieste, anche inutili, mentre il tempo corre via inesorabile. Ribellarsi... la parola magica. C'è davvero bisogno di stravolgere tutto e incamminarsi dove vediamo una luce. È difficile ma... bisogna muovere il primo passo, affrontando paura e ignoto. Lo faremo? E intanto facciamo questo primo passo...
Ciao Maurizio e bentornato con i tuoi video molto istruttivi. Io penso che la postproduzione sia necessaria in molti casi però non per stravolgere la foto ma per migliorarla di quel poco che basta per far risaltare il soggetto. Poi aspettavo il tuo ritorno soprattutto per ringraziarti. In molti tuoi video fai vedere quante cose bellissime si nascondono nel sottobosco. Ebbene io ero andato a fotografare in una faggeta per il foliage, poi ad un certo punto ho iniziato a soffermarmi di più su tutto quello che c'era ai piedi degli alberi e all'improvviso mi si è aperto un mondo. Molte cose su cui non mi ero mai soffermato prima hanno iniziato a saltarmi all'occhio facendo una marea di foto che ritengo molto belle. Quindi grazie per tutti i tuoi suggerimenti, avevo un mondo ai miei piedi e non l'avevo mai trovato!
Ciao Gianfranco, la fotografia è anche questo, aprirsi al mondo, imparare a guardare e scoprire cosa si nasconde tra la vegetazione, sulle foglie, “sotto” le foglie, nel muschio, nei tronchi marcescenti. Oltre a scoprire nuovi impensabili soggetti fotografici d’impatto a conoscere la natura e l’attrezzatura fotografica, oltre ad arricchirsi personalmente. Grazie Gianfranco, a presto
Ciao Maurizio, innanzitutto sono contento che hai potuto tornare in video 👍 Attendo l'approfondimento dell'argomento dei preset. Intanto posso confermare che io sono d'accordo sull'uso della postproduzione in modo "leggero", senza stravolgere la realtà colta al momento dello scatto. In macchina imposto la ripresa in RAW e JPEG fine, poi valuto se è necessario lavorare l'immagine in postproduzione per l'una o l'altra soluzione. Francamente curando molto l'immagine al momento dello scatto, con filtri di varia tipologia e con la giusta esposizione, spesso ottengo buoni risultati semplicemente con i JPEG. I quali a loro volta si possono parzialmente ritoccare, quando è necessario. Grazie per il lavoro che fai👍🌈
@@antonello-1959 ciao Antonello, ben ritrovato. La post produzione è l’era digitale, così come l’uso dei preset e di tutto ciò che serve a gestire la fotografia dopo essere stata scattata. Quando uscirono le prime fotocamere che scattavano in automatico… tutti bravi a scattare in automatico. Quando uscirono le prime autofocus… tutti bravi con l’autofocus… E così ogni volta che usciva una funzione, un accessorio o un software che semplificava il lavoro del fotografo. Così con il digitale, là post produzione e l’uso dei preset. Dipende dall’uso che ne fai.
Buongiorno Maurizio, è proprio come dici tu, si tratta solamente di cogliere le opportunità che offrono le nuove tecniche d'elaborazione, ma con molto, molto giudizio e buon gusto. A presto 👍🌈
ciao Maurizio bei posti raccontati in modo ineccepibile e con poesia complimenti belle foto........la natura è meravigliosa e va osservata bene come consigli tu......a presto......sono d'accordo sulla post produzione si perde il gusto di fare le foto .
Ciao Dario, grazie, ogni tanto vengo in questa faggeta, è bella in ogni stagione anche in pieno inverno dove trovi sempre il gusto di fare le foto. Credo sia qui la chiave, entrare in sintonia con il bosco e sfruttare la luce, le condizioni ambientali, diaframma, velocità di scatto e bilanciamento del bianco per ottenere i risultati desiderati senza ricorrere alla post produzione. Si può fare, ma fare post produzione fa parte dei nostri tempi dove tutto ruota intorno all’apparire. Grazie 🙏
@@maurobaldan56 ciao Mauro, grazie. Sono stato molto impegnato in questo periodo però alla fine sono riuscito a tornare. Spero di tornare prima di Natale con un nuovo video A presto
Ciao Mauro, concordo, anche se è un argomento complicato, fatto di molte sfaccettature. Si rischia di diventare bacchettoni o pasticcioni. L’importante è muoversi con consapevolezza. Grazie Mauro, alla prossima
@@fabiobrescini ciao Fabio, magia della fotografia. Credo che tra i compiti di un fotografo debba esserci anche questo, all’occorrenza valorizzare il soggetto. Io mi diverto molto a scovare i soggetti e fotografarli con un po’ di meraviglia. Grazie Fabio, a presto
@@luigialesi62 ciao Luigi, questa volta è stata davvero lunga, ma sto cercando di organizzarmi per ritagliare più tempo. Vedo gli scatti in montagna, ben fatti come al solito, alcuni con una luce bellissima 🙏
@@mauriziovecchi Ciao Maurizio, come avrai capito io vado in montagna anche per lunghi trekking e con la luce si cerca di fare quel che si può, con quel che si incontra; a volte va bene, altre meno, ma il piacere principale è stare in montagna e camminare per ore in libertà.
@@paolomazzalupi8436 ciao Paolo, spero di fare qualcosa ed essere presente prima di Natale. Per i preset… vorrei tornare sull’argomento, credo sia prematuro, ma ne parleremo. Ciao Paolo, a presto
Ciao Maurizio, sui Cimini è un incanto in questo periodo. Ci andrei tutti i giorni ma la possibilità di farlo non è così facile. Anche stando in pensione non riesco proprio a liberarmi di certi impegni... Dall'inizio dell'autunno ci sono potuto andare tre volte e ogni volta con vero piacere. I colori, i profumi, il silenzio sono come calamite e ogni volta porto a casa i colori e i soggetti incredibili che tu ben conosci. Ti saluto con affetto e simpatia con la promessa che ci vedremo presto. Auguri per tutti i tuoi impegni e anche per le prossime feste. Ciao.
@@marianomecucci3321 ciao Mario, da luglio ho desiderato questa uscita ma il tempo me l’ha concessa solo ora. Si, i Cimini, effettivamente, sono straordinari, in qualsiasi periodo. Il fatto è che noi siamo un po’ abituati e non vediamo bene tutte le meraviglie. Chissà se per il prossimo anno riusciamo ad organizzare un’uscita. Un abbraccio a te e famiglia Ci sentiamo per gli Auguri
Buongiorno Maurizio sono da poco iscritto al suo canale, le faccio i complimenti per il modo di esplicare gli argomenti, noto un grande passione nel farlo, spero che anche i giovani la seguano per farli entrare in questo mondo fantastico, sono fotografo da molto tempo ed è la mia più grande passione, in rete ci sono molti video che spiegano la fotografia alcuni buoni altri meno, ciò che mi ha fatto soffermare sui suoi è la "fiaba", ovvero il modo fiabesco di esporre. Continuerò a seguirla...buon proseguimento.
@@stefanocalandriello9617 buongiorno Stefano, grazie, apprezzo molto. Il bosco, la natura, il paesaggio, sono ambienti in cui ti aspetti la fiaba, anche se ci hanno raccontato che nel bosco c’è il lupo, l’orco, la strega 😄… Per fiaba intendo il momento in cui hai sganciato la tua mente dalla quotidianità e hai collegato il cuore… improvvisamente diventi parte integrante della natura, del gioco, del bosco. Non credo che i giovani siano interessati a sognare, se non una minima parte. Possono vedere tutto ciò che succede nel mondo dal momento in cui prendono in mano uno smartphone. Una volta sognavamo il giocattolo, il libro, le scarpe, il pallone, la bici… oggi non devono sognare e neanche chiedere, arriva tutto da se, e neanche sotto l’albero. Questo mi dispiace molto perché se smettiamo di sognare… Però, noi adulti possiamo sempre sperare e, magari, a pensare di ridimensionare tutto. Grazie Stefano, alla prossima
@@mauriziovecchi Riguardo i giovani che arrivi tutto da se dipende anche dai genitori, è un'epoca difficilissima per educare un figlio, c'e una "vuotezza" e una "pochezza" da far paura...forse crescendo potrebbero cambiare, sono genitore e penso di poter esprimere un'opinione in merito...lei continui così in modo che la sua "favola" prosegua e spero che riesca a far capire che il bosco e i luoghi che lei frequenta possono essere location di una "fiaba" facendo noi la "regia" del tutto...però occorre cuore, testa e occhio uniti all'unisono!
@@giancarlocassarino2630 ciao Giancarlo, la faggeta in autunno è come un luna park, piena di colori. Il mio desiderio è quello di rifugiarmi nel bosco e godermi il foliage fino alla caduta dell’ultima foglia. Magari ci priverò. Grazie, a presto
Buongiorno Maurizio, finalmente ti ritroviamo dopo un lunghissimo periodo di assenza. È stato bello stamattina svegliarsi e trovare un tuo nuovo video, che come sempre è molto bello e ricco di tanti spunti di riflessione... Complimenti e speriamo di rivedere il prossimo a breve 💪👋
Buongiorno Alfonso, non vedevo l’ora di uscire e fotografare. Nella letterina a Babbo Natale chiederò un nuovo anno ricco di uscite, di video e di fotografie. Chissà? Grazie Alfonso, a presto
Bentornato Maurizio mi mancavano i tuoi video e le magnifiche fotografie. Penso che la postproduzione sia per un breve ritocco delle immagini senza alterare più o meno pesantemente le immagini effettuate, infatti già partendo con una buona impostazione di partenza si può ridurre la necessità di effettuare una postproduzione invadente.
@@massimobollini4622 ciao Massimo, esatto, serve equilibrio tra quello che è stato visto, lo scatto e gli aggiustamenti in post produzione. Grazie, a presto
Bentornato Maurizio, mi mancava l' appuntamento con i tuoi video e i tuoi racconti. Le foto raccontano sempre luoghi straordinari. Apprezzo sempre la capacità di composizione dell' immagine. ...la post produzione, croce e delizia dei fotografi. Bisogna saperla dosare con sapienza, e questa la si acquisisce con il tempo, trovando un proprio stile . Alla prossima, un saluto 👋💪💪
@@fabio_marconi_one6374 ciao Fabio, il bosco è un luogo in cui perdi facilmente la concentrazione, la capacità di mantenere l’attenzione perché i soggetti sono tanti, ti distrai, c’è caos generale e fotografare è stancante. Staccare ogni tanto, magari dando uno sguardo ai messaggi sul tel o leggere due righe su una pagina… Questo può aiutare a ricalcolare la scena ma non è facile neanche questo. Ecco, bisogna saper usare il livello di attenzione, così come si devono saper dosare gli interventi in post produzione… spesso ti prende la mano e l’occhio con il cervello perdono il livello di default di luci, colori, contrasto. Ciao Fabio, grazie
@@StefanoMasala-n4u ciao Stefano, sapessi quante volte ho preparato l’attrezzatura pronto per uscire, poi all’ultimo minuto un imprevisto, una telefonata, un cliente… A presto 🙏
Meglio pochi, ma buoni, mi verrebbe da dire...ogni tuo video è come immergersi tra pittura e poesia all'interno dei paesaggi che riproduci. Sono completamente d'accordo con te, la fotografia deve riprodurre la realtà in senso artistico senza stravolgere le cromie reali. Poi ognuno può fare le varianti creative che vuole, ma tali rimangono. Sono curioso di vedere questo percorso di preset e post produzione dato che è uno degli aspetti che mi piacciono meno della fotografia😁. Bel video.
@@massimobernardoni8741 ciao Massimo, grazie, neanche a me piace molto la postproduzione, ne farei volentieri a meno, ma vengo dalla pellicola e ai miei tempi desideravo un sistema per gestire, correggere, aggiustare le diapositive scattate ma avrei dovuto passare per il pc e i software e a quel tempo il fotografo era “un fotografo” e usava relativamente il pc, tutto era compito del laboratorio fotografico, della fotolito, del grafico ecc. Onestamente, se avessi tutte le pellicole che ho buttato perché leggermente sovra o sottoesposte, avrei una stanza solo per quelle. Quindi oggi approvo e sostengo la post produzione ma non amo gli sconvolgimenti. Più che altro disapprovo chi attraverso la postproduzione vorrebbe costruire una foto fantastica attribuendo il merito solo al fotografo. Ma, diciamocelo, tutti noi sappiamo manipolare i file in post produzione ed ottenere belle foto. A volte capita anche a me, prendo uno scatto da buttare, ci gioco un po’ e ci faccio una bella foto… per mia sorpresa il più delle volte piace molto. Ciao Massimo, alla prossima
Ben tornato " maestro ", spero tutto bene, bel video nella natura autunnale, non sono amante della post produzione, la utilizzo solo per raddrizzare le immagini e poco altro, la foto e' come una bella donna, se e' bella non ha bisogno di trucco e parrucco, purtroppo ai concorsi si vedono foto molto lontane dalla realta', capisco quando si deve enfatizzare i colori o la foto con uno scopo ben preciso, altrimenti no! ultimamente sto utilizzando molto spesso ottiche datate percio' manuali, in natura bosco - parco il Tamron 90/2,8 macro o il 10/2,8 e il 16/2 della samyang, con immenso piacere. Fiducioso di un prossimo video vicino nel tempo. Ciao e grazie
@@francoguerrini8524 ciao Franco, in effetti… però è anche vero che chi ne ha ne vuole di più, così anche le donne belle vorrebbero apparire più belle, e se c’è un’analogia… L’importante è migliorare senza esagerare, rischiando di togliere bellezza. Spero di tornare prima di Natale 🙏
Bel video, come sempre e bellissimo il bosco, lieta di ritrovarti Maurizio! Per quanto riguarda la post produzione il mio pensiero è che occorra prima di tutto averne padronanza, quindi studiare e sperimentare, dopodiché é ovviamente davvero personale lo sviluppo di un'immagine, l'importante è non pasticciare a caso.. Grazie 😊✨
Buongiorno Elisabetta, grazie, anch’io sono felice di aver fatto questa uscita. In effetti, senza cognizione diventa difficile stabilire un equilibrio e un limite. Tuttavia, è bene che ognuno abbia libertà di esprimersi… per strada incontriamo persone che vestono in maniera sobria ma anche egocentrici che sfoggiano capi e colori improbabili… perché no?
@mauriziovecchi Sono d'accordo Maurizio, la libertà espressiva è fondamentale in un processo creativo, è quello che intendo quando dico che deve essere personale, per questo penso sia importante sapere cosa si sta facendo e cosa si vuole ottenere. Buona giornata 🤗✨
Buongiorno Maurizio, concordo pienamente con quello che hai detto a volte si trovano spesso foto completamente che stravolgono la realtà. Ok con la tecnologia si può fare di tutto ma io sono convinto da fotoamatore che la foto non debba essere bella esteticamente ma deve trasmettere un qualcosa Che poi sia a colori o in bianco e nero non ha importanza, sono le emozioni che trasmette a chi la guarda. Complimenti.
@@giammariacalabrese1495 ciao Gianmaria, oramai sembra che una foto non modificata sia inammissibile. Dovremmo fare un passo indietro e rivalutare il contenuto di una foto, il significato, le emozioni. A presto
@@renato4633 hahahaha, ciao Renato, hai ragione, è arrivato il momento di sforbiciare. È la prima volta che ho i capelli così lunghi, e pensare che gli uomini con il codino non mi sono mai piaciuti 😄😄😄 Grazie, a presto 🙏
La post-produzione labile confine tra fotografia e realizzazione grafica. Sono convinto che prima di utilizzarla vada studiata molto e poi applicata secondo le proprie intenzioni per evitare risultati che magari non ti soddisfano. Che,scattando in digitale, sia quasi un obbligo utilizzarla e' risaputo ma e' il come utilizzarla il problema. Essendo la Fotografia un modo personale di comunicare anche la post-produzione deve essere personale legata a cio' che si vuol comunicare e per questo credo si debba passare attraverso la conoscenza e lo studio di cos'e' e di come funziona questa parte importante nel flusso digitale della fotografia.A parte tutto bellissimo "bosco" quello che hai attraversato mi ricorda un po' la Foresta del Cansiglio che quest'anno ahime' per motivi familiari ho dovuto trascurare....Buona Luce Mauri' alle prossime ciao
Buongiorno Maurizio, ti seguo sempre con grande interesse poiché ritrovo me stesso nel modo che hai nel descrivere le tue sensazioni al contatto con la natura! Desidero inoltre comunicarti che sarei felice, se affrontassi nei prossimi video, il tema post produzione con Lightroom. Un caro saluto. Giacomo
@@giacomomarras8975 ciao Giacomo, io vorrei allontanarvi dalla post produzione e farvi prendere padronanza nella fotografia, in fase di ripresa. Ciò che viene dopo è un’altra cosa. Però vedo che siete molto interessati e qui di farò qualche video basic sulla post produzione. Grazie, a presto
Scatto in Raw e Jpeg, pertanto ritengo che qualche piccolo passaggio in Lightroom Classic per la parte Raw sia necessaria…senza “esagerare” ma cercando di rispettare il più possibile la realtà della scena!
Ciao Maurizio, grazie per il video. Quando scatto le foto, il mio obbiettivo è sempre quello di farle nella maniera più corretta possibile tecnicamente, di modo che possa evitare di fare postproduzione. Ma poi guardandole sul monitor mi diventa quasi sempre necessario fare degli interventi, i più leggeri possibile, per far risaltare luci o colori così come “credo” di averli visti. Grazie per i tuoi spunti e suggerimenti
@@massimomoretti3841 buongiorno Massimo, se scatti in raw è obbligatorio intervenire, altrimenti avrai un file slavato. Se invece scatti in jpg… dipende da come è impostata la fotocamera, a cominciare dal bilanciamento del bianco, se hai impostato la saturazione o qualche profilo che appiattisce i toni. Potrebbe anche essere il monitor del tuo pc, o l’impostazione profilo colore del tuo software. Comunque, se non hai fatto questi cambiamenti, generalmente tutti i passaggi hanno un dettaglio standard che funzionano nella maggior parte dei casi. Prova a fare qualche scatto con la fotocamera di un tuo amico e vedi cosa succede. Se non cambia nulla, è possibile che dipenda da te, dai parametri di scatto che usi, o che la fotocamera necessita di essere dettata, ma è un passaggio che vorrei risparmiarti per ora. Guarda bene le tue foto a monitor e cerca di capire cos’è che non ti piace, cos’è che vai a modificare. Poi fammi sapere ed eventualmente mandami una foto a photography@mauriziovecchi.com
A proposito della post produzione, penso che come viene eseguita vada molto a gusto personale. Conosco fotografi che sparano valori all' estremo perché dicono che gli piace "dipingere" le foto. Personalmente a me non piace perché credo che vadano a snaturare ciò che è la realtà delle cose. È vero che l' effetto WOW è decisamente alto, ma mi chiedo se a lungo andare, poi, possa stancare. Io sono più per un approccio molto meno invasivo ed essendo anche un fotoamatore novello preferisco occuparmi più della fotografia sul campo che al pc che un pochino mi annoia. 😅 Comunque, ti rinnovo i miei complimenti per questo nuovo video 👏👏👏
@@andrealambardi75 ciao Andrea, grazie, la pp è sicuramente un fatto personale e, dal mio punto di vista, vedo questo passaggio un percorso obbligato per sviluppare il raw e fare aggiustamenti. Come dico sempre, e ribadito nel video, esagerare porta ad una mistificazione e ad osare sempre di più con risultati discutibili. Però c’è un aspetto che merita considerazione, cioè l’aspetto artistico, ma anche la ricerca, la sperimentazione. Se un artista, prima ancora del wow, si preoccupa di interpretare l’emozione che riceve da un mare rosso… perché non dovrebbe trasformarlo in rosso in post produzione? Ecco, dobbiamo distinguere e valutare. Di certo le foto parlano è una foto esasperata rimane una foto esasperata.
@mauriziovecchi si, mi trovi d'accordo sul discorso artistico nel fare post produzione, ma resto dell' opinione che il troppo storpia sempre. Su internet ho visto tutorial dove su una foto vengono modificati tutti i valori di colori e nitidezza ed in più, maschere su maschere che alla fine, dici si, bella sembra finta... appunto. 😅
@ esatto. Se guardi le foto di questo mio video, noterai dei valori un po’ alterati proprio per sperimentare. E pensare che volevo sperimentare al ribasso, meno contrasto, meno luminosità, meno saturazione.
Ciao Maurizio, io sono d'accordo per la Post produzione, perchè se scatti in raw devi farla per forza è un file grezzo che contiene tante informazioni, quindi perchè non utilizzare tutto ciò e la post la fai tu! così non deleghi il software interno della macchina o smartphone che la facciano loro perchè un file in jpg è un file compresso e trattato dal software, per essere messo in rete bello è pronto, tu non hai fatto nulla se non la corretta esposizione, Io sono dell'idea e condivido il tuo pensiero di farla ma senza stravolgere il significato della foto. Io sono un fotoamatore è scatto sempre in raw, e l'idea che poi quando ritorno a casa di fare la post, mi gratifica, mi piace, vedo che la foto si sta valorizzando, la sento mia una mia creatura, ma senza mai trasbordare. grazie per il bellissimo video di come lo conduci e realizzi e ci fai godere della bellezza delle tue fotografie...
Ciao Nunzio, grazie, in effetti basterebbe avere un equilibrio, ma quale? Qual’e quello giusto? È un fatto personale e ognuno lo gestisce a modo suo. Chi viene dalla pellicola, come me, tende a rispettare rigorosamente la realtà, ma non dobbiamo dimenticare che con l’analogica facevamo la “pre produzione”, scegliendo il tipo di pellicola, la sensibilità, il tiraggio in fase di sviluppo. Se avessi tutte le diapositive che ho buttato perché sottoesposte o sovraesposte di mezzo stop, o quelle con qualche dominante al mattino o al tramonto, ecc, avrei due armadi pieni di diapositive. La pp va benissimo, ma dentro ai ranghi. Ciao, alla prossima
@@mauriziovecchi Maurizio, guarda che non c'è immagine uscita da un fotolaboratorio (da negativa) che non sia stata "toccata" ovvero corretta in fase di stampa sul minilab dal tecnico di laboratorio... solo che il cliente non si rendeva conto.
@ certo omonimo, lo sappiamo, anche questa è un’illusione e vale tanto per la digitale che per la pellicola. Però possiamo avvicinarci e con questo intendo il fatto di sapere come esce il file, sia esso jpg che raw, e gestirli in base alla nostra memoria fotografica. Mi ricordo, quando usavo la pellicola, che dovetti allinearmi al laboratorio (Graphicolor a Roma), impostando una compensazione sulla Rotelli a degli asa per ottenere un’esposizione corretta, ed usavo una pellicola che si allineava perfettamente, gusto personale, sensibilità, tono, sviluppo.
Ciao Dave, il bilanciamento del bianco in automatico è sempre problematico nel bosco, soprattutto quando ci sono forti zone d’ombra e una temperatura colore nelle luci abbastanza calda. A volte l’automatismo eccede sul giallo altare sul magenta… ci sta. Dovrei star lì a controllare ogni minuto ma preferisco tenermi qualche difetto piuttosto che togliere tempo alla fotografia. Grazie, a presto
Salve caro. La seguo da molto e le faccio i complimenti. Al minuto 13.38 scatta con f8, le chiedevo se era assolutamente necessaria quella apertura vista la vicinanza e la volontà di sfocare comunque lo sfondo, o è dettata da altra ragione tecnica?
Ciao Ottavio, grazie, no nessuna ragione se non per il fatto che tra 8 e 11, o tra 8 e 5,6, non c’è molta differenza di profondità di campo in una ripresa così ravvicinata con obiettivo macro. con un altro obiettivo, magari un grandangolo, la scelta del diaframma avrebbe più rilevanza. A presto
Ciao Maurizio ti seguo sempre con curiosità e ammirazione per la tua sensibilità fotografica, a proposito di RAW Fujifilm ti posso chiedere se usi lightroom o capture per lo sviluppo?
Ciao Antonio, grazie Se devo aprire una foto qua e là uso Photoshop, per tante foto lightroom. In passato ho usato anche co ma non è sbocciato il feeling.
@@FilippoCremascoli-t8u ciao Filippo, grazie per la tua fedeltà. Si, uso sempre la xt2 Non ho un motivo valido per passare ad un modello xt più recente e non ho ancora provato la xt5. L’ideale per me è rimanere in apsc, più leggera e pratica, ma ho simpatia per la fullframe, sensore più performante ma ingombrante più e pesante. Ci penserò nel 2025 Auguri di Buon Natale
@ grazie della risposta Maurizio, anche io utilizzo sistema fuji con la mia amata xt2 ,una macchina a dir poco eccezionale per costruzione e performance, ho provato di recente la t5 ma a dir la verità la costruzione non mi ha convinto. Ti ringrazio ancora per la gentile risposta, Ti auguro un buon Natale .
Sì vedono tante, troppe foto dai colori e dai contrasti esasperati ed è quasi sempre un approccio dettato dall'inesperienza e/o dall'intenzione di provocare il facile stupore e la meraviglia in chi guarda. Ciò premesso la postproduzione è necessaria per avvicinare lo scatto alla gamma di dell'occhio. I colori intensi di un bosco autunnale necessitano di un lavoro di postproduzione che restituisca in buona parte quella sensazione di forti contrasti di luce e cromatici impossibili da ottenere dai sensori e dalle ottiche anche di buon livello. Poi ci sono i JPEG con i profili pellicola e possono essere utili nel caso di debba ottenere subito un buon risultato in camera. Però è sempre molto difficile con questa modalità, il pieno controllo del risultato finale
Ciao Pier, è così, la post produzione può prenderti la mano in particolare se sei inesperto o sei sei alla ricerca di un risultato per meravigliare chi vedrà le tue foto. Io stesso ho fatto delle prove per capire, ho modificato delle foto insignificanti fino all'esasperazione fino a raggiungere un risultato è stato stupefacente, bellissimo. Una foto che ha ricevuto molti consensi, mentre la foto per me bella reale, perfetta ha ricevuto pochissimi consensi. Ora, da fotografo onesto… quella non è una foto ma il risultato di tanti interventi in post produzione. Io mi rendo conto che chi fotografa vorrebbe vedere apprezzate le foto che pubblica e ricevere tanti like, ma certamente la strada non è questa anzi, questo percorso rischia di deformarti e costringerti a realizzare le foto che piacciono agli altri. Certo non è facile, ed è giustissimo che ognuno faccia quel che più gli piace... ma con coerenza... In questo video, la mia intenzione è quella di spostare l'attenzione su un altro argomento, dimenticando le prese di posizione sulla post produzione. Vorrei andare oltre, modificare un file al di la del significato fotografico vero e proprio ed immaginare un risultato anche stravolto, brutto anzi orribile, ma che piaccia più a noi. Non importa se il bilanciamento del colore non sarà perfetto, se faremo il mare rosso, la neve gialla, i prati azzurri... Vorrei uscire dagli schemi per fare ciò che piace a noi, una sorta di risultato artistico dimenticando le influenze dei guru, di "questo non si fa, questo deve essere fatto così", e soprattutto dei like. Un primo passo per sperimentare una comunicazione, ciò che vediamo come lo vediamo noi, ciò che sentiamo, ciò che desideriamo, perché di fotografi che sanno fare foto tecnicamente perfette ne abbiamo a non finire, ciò che manca è la capacità di comunicare, di aprire le nostre finestre e far uscire ciò che è dentro di noi. Ciao Pier, alla prossima.
Ho trovato i colori diversi dal tuo solito.Lla saturazione mi è sembrata un pò troppo spinta. Hai forse usato il profilo pellicola Velvia? E questi scatti sono dei jpeg usciti direttamente dalla camera senza postproduzione? Comunque belle immagini.
@@remolanzoni8337 ciao Remo, in effetti, come annunciato nel video, in queste foto volevo qualcosa di più forte. No, non è velvia e i file sono raw su cui sono intervenuto in maniera più decisa. Tuttavia, eccetto alcune inquadrature, i colori erano pressappoco questi, in particolare gli ultimi scatti del bosco che sembrano artefatti ma i colori erano quelli. Lo so, difficile da crederci ma ti garantisco che quell’arancione di alcuni faggi che infiamma alcuni scatti era proprio così, e non c’era verso di recuperare quel colore se non intervenendo sulla tonalità di giallo e arancione e sulla saturazione di arancione, giallo e rosso e il contrasto… un po’ accentuato. Magari ci farò un video. Buonanotte Remo, a presto
Sulla postproduzione le cose da dire sono molte. Io la applico per avere maggior controllo ed arrivare al risultato finale che avevo in mente in fase di scatto. P.S. Ho notato una dominante violetta nelle tue foto, oltre all'aberrazione cromatica nelle zone dove c'è la luce forte...te n'eri accorto o hai voluto lasciare tutto così?
Ciao Roberto, spesso nel bosco, tra le ombre e le luci, il bilanciamento del bianco fa fatica a stabilire un corretto equilibrio ed è possibile che si avvertano presenze di ciano e magenta. Se non mi disturbano le lascio, a maggior ragione in questo video dove ho annunciato una maggior post produzione. Ho notato, invece, che la videocamera ha fatto più fatica a bilanciare il bianco con notevoli differenze tra un’inquadratura e l’altra. In situazioni così complicate capita. Ciao, alla prossima
Ciao Maurizio che piacere vederti......... da quanto tempo bellissimo video io non ho un programma di post produzione tu ne conosci qualcuno gratuito valido ? Conta che la mia è passione non lavoro , non vorrei pagare un programma apposta. Grazie ❤❤
Ciao Stefano, come stai? Il mio consiglio è: finché puoi evita là post produzione, un passaggio che doveva servire per aggiustare, correggere, migliorare, ad esempio il fotografo che deve cancellare un brufolo alla modella, togliere un elemento di disturbo, ottimizzare colori, luce e contrasto, niente di eccezionale. Poi è arrivata l’onda di chi sconvolge le foto facendole diventare altro, una manipolazione, e quindi ecco software sempre più potenti, al punto che tu puoi cancellare o inserire persone, mettere nuvole dov’è mancano, o inserire davvero qualsiasi oggetto. Ecco, siamo andati oltre, ma se il mercato chiede… La fotografia è un’altra cosa, è una ricerca, una sperimentazione, un mezzo per comunicare, anche usando là post produzione.
hai ragione,anche a me non piace esagerare,ieri l altro ho visto un tutoria su come esasperare i toni autunnali,addirittura con delle masachere x asasperare alcune zone,in questo periodo scatto sempre con l opzione del del bianco su nuvoloso,nel caso variando in macchina con il bilanciamento manuale grazie ad un piccola finestra che si apre sulla mia G9 Uso lo scatto standard poi leggere modifiche con ligthroom grazie ai profili adobe , tutto cambia se uno vuole fare la digital art,spesso si vedono su istagram fotorifatte con questo sistema ma non è fotografia,neanche usando il B&W il mondo è a colori,i "grandi" del passato erano costretti ad usare il B&W anche il pittore interpretava,il più delle volte impiegava giorni x dipingere un paesaggioe nella giornata la luce variava,mi piace il B&W ma non è fotogrfia,la penso così
@@az09az0909az esatto… reinterpretando la fotografia in senso artistico tutto cambia, certamente. È pur sempre una fotografia ma non nel senso specifico, piuttosto un passaggio per ottenere altri risultati, perché come sempre dico la fotografia stravolta in postproduzione va bene ma non con lo scopo di spacciarla per un fotografia vera, cioè il risultato di uno scatto. Mi spiego meglio, quello di cui stiamo parlando sarebbe il tentativo di raggiungere un risultato artistico, mentre trasformare una foto in una fantastica foto attraverso l’utilizzo degli strumenti di post produzione, non lo ritengo etico, anche se lecito. Nel tuo caso, utilizzare un wb per scaldare i toni della fotografia è comunque un intervento oltre la realtà, ma a parte questo io suggerirei di variare la temperatura in post produzione e mantenere un file pulito e più vicino alla realtà. Tornare indietro in post produzione è più complicato, almeno per i file jpg. Grazie, alla prossima
da fotografo naturalista trentennale fotografando fauna e flora devo essere più vicino possibile alla realtà la post produzione deve puntare a quello che vede l' occhio con quella luce in quell momento mi danno fastidio vedere uccelli con effetto cartone animato
@@MarioPisoni-uf5fo ciao Mario, indubbiamente, saper conservare ed evidenziare la realtà è un valore aggiunto. Diciamo potremmo sperare in una post postproduzione, chissà che non si avveri. Grazie Mario
Caro "omonimo"... prima che mi dimentichi, cari auguri a te e famiglia per le prossime festività. Sul concetto RAW-JPEG per una volta, credo l'unica ad oggi, non mi trovi concorde. Mi spiego, il JPEG fa in automatico e a scelta del costruttore, quello che un fotografo dovrebbe fare a mano con la post. Non sempre i risultati sono ottimali anche perché non vi è il controllo da parte del fotografo e le eventualòi regolazioni, esssendo un file "finito" possono solo rovinare il file. Il grande problema è il tipo di sensore che, Foveon a parte, sono tutti a matrice bayer con i problemi e limiti che più o meno tutti conosciamo. Concordo con te che, vuoi per ignoranza, vuoi per finta vena artistica, qualcuno stravolge l'immagine, poche volte migliorandola, spesso rovinandola (ma dal RAW si può sempre ripartire e fare altro, dal JPEG, no). Però bisognerebbe intenderci su come si dovrebbe "sbviluppare" l'immagine RAW, se lasciarla neutra o cercare di riprodurre la colorimetria come i nostri occhi l'ha vista (e i nostri occhi non sono un sensore, ma un giallo ad esempio, per 10 persone avrà 10 tonalità differenti... entra in gioco il cervello, la memoria visiva. Un verde è si un verde, ma come in Italia si tende a stampare con i verdi più tendentio al ciano (fereddi), in austria-Germania, al giallo (caldi). Quale si preferisce? Io il verde caldo... ma appunto, è soggettivo. Tornando al RAW, da ex stampatore (anni 80) e fotolitista (anni 90) posso suggerire di aprire il RAW non con i soliti profili camera suggeriti da ACR (Photoshop) o Lightroom, insomma il classioco "Adobe qualcosa" perché li già qualcuno (i softwaristi della Adobe) sono già intervenuti un po' come il costruttore con il firmware per il JPEG... ma scaricare se non lo si ha già il "profilo camera lineare" (si trova in internet gratis per qualunque fotocamera) o meglio se possibile farselo in casa (basta una colorChart X-Rite, fare 2 scatti a 3200K e 5500K e usare una applicazione gratuita... così non si otterrà un profilo generico ma proprio quello della propria "camera"), non usare il bottone "AUTO" ma iniziare a elaborare l'immagine. Esistono molti corsi, più o meno validi... perché la cultura personale è la cosa più importante. E i preset, lasciamoli a chi non sa fotografare... Buon natale.
Buongiorno Omonimo, grazie per il tuo bel trattato. In effetti, per questo concetto mi sono ispirato a diversi fotografi che conosco e che scelgono il jpg per avere un file, appunto, finito senza dover dedicare tanto tempo alla post, almeno che non sia necessario. Oppure usano il file raw con lo stesso concetto, sviluppo leggero e veloce. Una volta stabilito come reagisce la fotocamera, e come esce il file jpg, puoi fare delle regolazioni on camera ed allinearti al software per ottenere un file più personalizzato. In effetti un tempo era così, usavi la pellicola più adatta alla situazione. Molti non hanno tempo da passare davanti al pc, io tra questi, perdere ore per ottimizzare le foto di un’uscita o di un lavoro. Certo, io uso il raw ma spesso rimpiango la mia analogica dove tutte le considerazioni si facevano in ripresa, ad eccezione di lavori importanti o di piccoli fotoritocchi. Mi piacerebbe avere una digitale con la mente analogica, hahaha. Comunque, in questo periodo di assenza mi sono documentato un po’, ho curiosato qua e là e, ad eccezione dei puristi, sono molti quelli che usano i preset… di altri. Allora me ne sono scaricati un po’ da provare e comparare… ovviamente è un’illusione perché il preset non si adatterà mai alla tua fotografia e non risolverà tutti gli scatti. Quindi, tutto buttato? No! Meditando, il preset può essere molto d’aiuto a tutti, non per le impostazioni che lui applica in automatico cambiando la foto. Lo trovo uno stimolo a guardare con occhi diversi, ricordarti che esistono toni diversi, verdi diversi, rossi diversi, ecc. Certo che lo sapevamo già, ma troppo spesso i fotografi si dividono in quelli che non farebbero post produzione e in quelli che più ce ne è e meglio è. Quindi, penso che sperimentare allena la mente, stimola la creatività, perché come tu dici, gli occhi di uno vedono un giallo diverso da tanti altri.
@mauriziovecchi sai, anche io uso un preset, fatto da me, principalmente in lightroom per importare le immagini già semipronte partendo come ti dicevo, da un profilo camera lineare personalizzato (ovvero ciò che legge il mio sensore). Nel tuo caso, facendo un tipo di fotografia più o meno uniforme (penso al bosco) potresti fare un tuo preset base poco impattante e usare quello come partenza. Sta di fatto che ogni immagine è a sé e un preset non può essere per tutti. Vuoi una camera che ricorda l'analogico? Cerca un usato sigma con sensore foveon... Un altro mondo, peccato non stiano sviluppando nulla di nuovo.
Bentornato! La tua poesia è mancata. Relativamente al tema che proponi per me la post è utile ai fini dello sviluppo dello scatto come in analogico poteva essere lo sviluppo della pellicola. Non mi piacciono gli stravolgimenti perché mi piace che la foto ritragga quel che vedevo il più fedelmente possibile certo nei limiti della possibilità. Per cui tratto le foto singolarmente un po’ come dei figli
@@GianricoGambino ciao Gianrico, grazie, sentivo la mancanza di questi confronti spontanei. Si, sono d’accordo, è quello che faccio generalmente, ma questo video, tra le righe, ha lo scopo di uscire dall’onestà intellettuale per guardare da un’altro punto di vista. Ovvero, al di là delle esagerazioni in postproduzione, cosa vedrebbero i miei occhi se uscissi dalle regole, come interpreterebbe la mia mente un paesaggio con la nebbia… Cioè, avendo la massima libertà, fuori da tutte le influenze di altri, di che colore ci piacerebbe il mare? Così com’è o magenta, giallo… Insomma, osare per creare e non per far trasformare in una foto bellissima con lo scopo di apparire bravi fotografi. 👍
@ ok perfetto e chiaro però stiamo parlando di arte quasi pittorica che parte da una base fotografica. Sia chiaro non la disdegno. È arte e per questo degna di rispetto e attenzione, però stiamo parlando di una cosa differente rispetto alla foto. Cioè se comprendo bene quel che scrivi è un po’ come dire usiamo la foto scattata come punto di partenza, come la base della pizza e ci mettiamo su altri ingredienti (ho voglia di pizza scusa). Può essere interessante come tipo di sperimentazione perché no. Però al momento io quando esco con lo zaino e l’attrezzatura sono talmente estasiato da quel che vedo (sono amatore da poco più di sei mesi) che mi “accontento” di ammirare quanto è bello quel che ci circonda bestie e paesaggi. Ma non escludo in futuro di sperimentare un po’ anche io eh
@ è vero, questo è un pensiero puro, bello, nobile. Però, pensaci per un attimo: se tutti noi seguissimo questa logica, faremmo tutti le stesse foto, quasi identiche. Cos’è che le può differenziare? La personalizzazione, cioè interpretare ciò che vedi e metterci sopra i tuoi pensieri, i tuoi gusti, le tue emozioni, ignorando la spettacolarizzazione. Usi un obiettivo diverso, diaframma diverso, bilanciamento bianco diverso, orario diverso di scatto. Ecco che abbiamo già alterato la realtà in modo significativo, ma la nostra coscienza è apposto perché non abbiamo usato il software. Con l’analogico facevamo di più, usavamo le pellicole con colori più o meno saturi, come piaceva a noi. Ora, per evitare di omologarci, poco probabile, dire”ragazzi ho scattato questa foto secondo il mio gusto”… il cielo l’ho fatto color ambra e le nuvole marroni perché in quel momento l’atmosfera era fiabesca e questo cielo me la ricorda. Risultato, non hai fatto credere di essere stato bravo in fotografia sfornando in lightroom una foto fantastica, ma stravolta. Hai semplicemente detto, ho un cuore e una testa che elaborano quel che vedo e lo condivido con voi. Ghirri aveva affinato la sua tecnica alleggerendo ombre e saturazione ottenendo foto slavate, senza corpo, ma il messaggio era amplificato da quel paesaggio così insolito, diverso dalla memoria del nostro cervello. Scusa se mi sono dilungato, Pensaci
@ no che scusa anzi grazie davvero un confronto così bello è sempre un ampliamento della visione dell’arte e della fotografia. In linea di massima concordo con te. E aggiungo anche questa riflessione. Quando noi scattiamo una foto quale che sia quale che sia la tecnica l’ottica i tempi stiamo trasferendo in essa il nostro modo la nostra visione. Lo dicevi poco fa anche tu. Io quando fotografo la natura non voglio gli umani e già questa scelta è significativa e questo avviene perché ciascuno di noi vede la realtà sulla base di quella che è la propria esperienza la propria visione. Quel che tu proponi è un passo ulteriore cioè a dire quello di entrare in un mondo altro. Un po’ come la pillola rossa e blu di Matrix. Ma per saltare nella tana del bianconiglio uno deve essere pronto. Io al momento sto capendo diciamo la base, apprendendo quelle che sono le regole iniziali i rudimenti di un’arte che già così è talmente ricca da riempire una vita e sto riempiendomi gli occhi di bellezza (andai nei boschi come dice la poesia di witman se non ricordo male). Pensa che sono stato in valsaverenche ed ero talmente rincretinì da tutta questa meraviglia che ho sbagliato i tempi di esposizione per camosci e stambecchi ma ero lì con gli occhi sgranati di stupore che quasi non respiravo (si anche perché ero morto di stanchezza) per la paura che quelli canto svanisse. E si capisco che l’incanto probabilmente è quello che sta alla base della tua riflessione. La magia di questi luoghi che ci fanno desiderare di lasciar perdere quelli in cui viviamo solitamente è potentissima per questo comprendo credo il tuo ragionamento
@ e comunque grazie davvero per questo scambio onesto limpido e fatto di rispetto e (per conto mio) di ammirazione per come racconti il bosco e la sua magia
Bentornato Maurizio prima di tutto ti faccio gli auguri x le prossime festività e rimango in attesa di nuovi incontri sul canale.ciao.
@@lauterioporfiri9254 ciao Lauterio, come stai.
Grazie, spero di tornare prima delle festività con un nuovo video.
A presto
Buongiorno Maurizio, è sempre un piacere ascoltare e vedere ciò che produci con estrema pacatezza comunicando serenità e voglia di fare, quasi mettendo in secondo piano la tua notevolissima preparazione scientifica e fotografica. Grazie!
@@mariomontanari4176 ciao Mario, grazie, in effetti è la passione che traina insieme alla voglia di uscire e fotografare… sono il motore.
La tecnica è la conoscenza vengono dopo e sono la guida.
Grazie, a presto
Ciao e bentornato Maurizio. Confesso che anch'io sono stato assente, dai primi di settembre, per lavoro. Ma oggi finalmente ho ritrovato la magia ed il trasporto della tua fotografia. Video che cattura e trascina, come sempre. Ora recupererò alcuni video che non ho visto ultimamente, mi rimetto in pari e, soprattutto, mi ritaglierò il tempo per tornare nel bosco a mettere in pratica tutto quello che ci consigli. La voglia di fotografare è sempre ai massimi livelli, imparare è sempre doveroso e scattare è qualcosa che ti dà gioia e soddisfazione. A presto Maurizio e grazie per le tue favolose esperienze. Un caro saluto. Adriano.
Ciao Adriano, non so se è giusto seguire la corrente. Io sto pensando a come fermarmi, a come scendere da questo treno. Siamo come obbligati a fare, dire, mangiare, vestire, avere, essere, secondo regole stabilite per tutti, e noi ci siamo dentro.
Penso sia possibile scendere da questo treno, anche in mezzo al nulla, tanto qualcosa c’è sempre, se non altro il coraggio di scendere e vivere intensamente quel che resta.
Oggi non ne abbiamo il tempo.
Che questo Natale, e il nuovo anno, portino a tutti un po’ di sana ribellione. Buone Fetse
@mauriziovecchi Si Maurizio, condivido tutto. Abbiamo la stessa età e con impegni, figli, lavoro, questo trend velocissimo ed esigente dobbiamo rispondere a mille richieste, anche inutili, mentre il tempo corre via inesorabile. Ribellarsi... la parola magica. C'è davvero bisogno di stravolgere tutto e incamminarsi dove vediamo una luce. È difficile ma... bisogna muovere il primo passo, affrontando paura e ignoto. Lo faremo? E intanto facciamo questo primo passo...
@ lo faremo?
Intanto meditiamo…
Ciao Maurizio e bentornato con i tuoi video molto istruttivi. Io penso che la postproduzione sia necessaria in molti casi però non per stravolgere la foto ma per migliorarla di quel poco che basta per far risaltare il soggetto. Poi aspettavo il tuo ritorno soprattutto per ringraziarti. In molti tuoi video fai vedere quante cose bellissime si nascondono nel sottobosco. Ebbene io ero andato a fotografare in una faggeta per il foliage, poi ad un certo punto ho iniziato a soffermarmi di più su tutto quello che c'era ai piedi degli alberi e all'improvviso mi si è aperto un mondo. Molte cose su cui non mi ero mai soffermato prima hanno iniziato a saltarmi all'occhio facendo una marea di foto che ritengo molto belle. Quindi grazie per tutti i tuoi suggerimenti, avevo un mondo ai miei piedi e non l'avevo mai trovato!
Ciao Gianfranco, la fotografia è anche questo, aprirsi al mondo, imparare a guardare e scoprire cosa si nasconde tra la vegetazione, sulle foglie, “sotto” le foglie, nel muschio, nei tronchi marcescenti.
Oltre a scoprire nuovi impensabili soggetti fotografici d’impatto a conoscere la natura e l’attrezzatura fotografica, oltre ad arricchirsi personalmente.
Grazie Gianfranco, a presto
Ciao Maurizio, innanzitutto sono contento che hai potuto tornare in video 👍
Attendo l'approfondimento dell'argomento dei preset.
Intanto posso confermare che io sono d'accordo sull'uso della postproduzione in modo "leggero", senza stravolgere la realtà colta al momento dello scatto.
In macchina imposto la ripresa in RAW e JPEG fine, poi valuto se è necessario lavorare l'immagine in postproduzione per l'una o l'altra soluzione.
Francamente curando molto l'immagine al momento dello scatto, con filtri di varia tipologia e con la giusta esposizione, spesso ottengo buoni risultati semplicemente con i JPEG.
I quali a loro volta si possono parzialmente ritoccare, quando è necessario.
Grazie per il lavoro che fai👍🌈
@@antonello-1959 ciao Antonello, ben ritrovato.
La post produzione è l’era digitale, così come l’uso dei preset e di tutto ciò che serve a gestire la fotografia dopo essere stata scattata.
Quando uscirono le prime fotocamere che scattavano in automatico… tutti bravi a scattare in automatico.
Quando uscirono le prime autofocus… tutti bravi con l’autofocus…
E così ogni volta che usciva una funzione, un accessorio o un software che semplificava il lavoro del fotografo.
Così con il digitale, là post produzione e l’uso dei preset.
Dipende dall’uso che ne fai.
Buongiorno Maurizio, è proprio come dici tu, si tratta solamente di cogliere le opportunità che offrono le nuove tecniche d'elaborazione, ma con molto, molto giudizio e buon gusto.
A presto 👍🌈
Finalmente sei ritornato Maurizio!
Con un reportage completo sul bosco, pieno di spunti, e con superbe fotografie!
@@gabrielecalgaro1109 ciao Gabriele, avevo veramente nostalgia di essere nuovamente qui.
Grazie 🙏
Ciao Maurizio finalmente sei tornato sul canale ero rimasto alle foto sul Gran Sasso dove tra poco andrò a fotografare
@@alfredofava8518 ciao Alfredo, il Gran Sasso, una terra bellissima.
Spero di tornarci durante l’inverno, chissà.
Grazie, a presto
ciao Maurizio bei posti raccontati in modo ineccepibile e con poesia complimenti belle foto........la natura è meravigliosa e va osservata bene come consigli tu......a presto......sono d'accordo sulla post produzione si perde il gusto di fare le foto .
Ciao Dario, grazie, ogni tanto vengo in questa faggeta, è bella in ogni stagione anche in pieno inverno dove trovi sempre il gusto di fare le foto.
Credo sia qui la chiave, entrare in sintonia con il bosco e sfruttare la luce, le condizioni ambientali, diaframma, velocità di scatto e bilanciamento del bianco per ottenere i risultati desiderati senza ricorrere alla post produzione.
Si può fare, ma fare post produzione fa parte dei nostri tempi dove tutto ruota intorno all’apparire.
Grazie 🙏
Ben trovato (finalmente...!) Ottimo video e giuste riflessioni sulla post . Un cordiale saluto. Mauro
@@maurobaldan56 ciao Mauro, grazie. Sono stato molto impegnato in questo periodo però alla fine sono riuscito a tornare. Spero di tornare prima di Natale con un nuovo video
A presto
Ciao Maurizio. D'accordo per la post, ma senza esagerare; è il fotografo che deve fare la differenza. Auguri e aspetto il prossimo video.
Ciao Mauro, concordo, anche se è un argomento complicato, fatto di molte sfaccettature.
Si rischia di diventare bacchettoni o pasticcioni.
L’importante è muoversi con consapevolezza.
Grazie Mauro, alla prossima
Ciao Maurizio! Quello che mi piace del tuo modo di fare fotografia è che fai emergere lo straordinario nelle piccole cose semplici! Complimenti!
@@fabiobrescini ciao Fabio, magia della fotografia.
Credo che tra i compiti di un fotografo debba esserci anche questo, all’occorrenza valorizzare il soggetto.
Io mi diverto molto a scovare i soggetti e fotografarli con un po’ di meraviglia.
Grazie Fabio, a presto
Ti aspettavo Maurizio! Grazie come sempre per i tuoi consigli e per le belle foto che ci proponi.
@@luigialesi62 ciao Luigi, questa volta è stata davvero lunga, ma sto cercando di organizzarmi per ritagliare più tempo.
Vedo gli scatti in montagna, ben fatti come al solito, alcuni con una luce bellissima
🙏
@@mauriziovecchi Ciao Maurizio, come avrai capito io vado in montagna anche per lunghi trekking e con la luce si cerca di fare quel che si può, con quel che si incontra; a volte va bene, altre meno, ma il piacere principale è stare in montagna e camminare per ore in libertà.
Bentornato Maurizio.Attendo i preset.Auguri per le festività natalizie
@@paolomazzalupi8436 ciao Paolo, spero di fare qualcosa ed essere presente prima di Natale.
Per i preset… vorrei tornare sull’argomento, credo sia prematuro, ma ne parleremo.
Ciao Paolo, a presto
Ciao Maurizio, sui Cimini è un incanto in questo periodo. Ci andrei tutti i giorni ma la possibilità di farlo non è così facile. Anche stando in pensione non riesco proprio a liberarmi di certi impegni... Dall'inizio dell'autunno ci sono potuto andare tre volte e ogni volta con vero piacere. I colori, i profumi, il silenzio sono come calamite e ogni volta porto a casa i colori e i soggetti incredibili che tu ben conosci. Ti saluto con affetto e simpatia con la promessa che ci vedremo presto. Auguri per tutti i tuoi impegni e anche per le prossime feste. Ciao.
@@marianomecucci3321 ciao Mario, da luglio ho desiderato questa uscita ma il tempo me l’ha concessa solo ora. Si, i Cimini, effettivamente, sono straordinari, in qualsiasi periodo.
Il fatto è che noi siamo un po’ abituati e non vediamo bene tutte le meraviglie.
Chissà se per il prossimo anno riusciamo ad organizzare un’uscita.
Un abbraccio a te e famiglia
Ci sentiamo per gli Auguri
Buongiorno Maurizio sono da poco iscritto al suo canale, le faccio i complimenti per il modo di esplicare gli argomenti, noto un grande passione nel farlo, spero che anche i giovani la seguano per farli entrare in questo mondo fantastico, sono fotografo da molto tempo ed è la mia più grande passione, in rete ci sono molti video che spiegano la fotografia alcuni buoni altri meno, ciò che mi ha fatto soffermare sui suoi è la "fiaba", ovvero il modo fiabesco di esporre. Continuerò a seguirla...buon proseguimento.
@@stefanocalandriello9617 buongiorno Stefano, grazie, apprezzo molto. Il bosco, la natura, il paesaggio, sono ambienti in cui ti aspetti la fiaba, anche se ci hanno raccontato che nel bosco c’è il lupo, l’orco, la strega 😄…
Per fiaba intendo il momento in cui hai sganciato la tua mente dalla quotidianità e hai collegato il cuore… improvvisamente diventi parte integrante della natura, del gioco, del bosco.
Non credo che i giovani siano interessati a sognare, se non una minima parte. Possono vedere tutto ciò che succede nel mondo dal momento in cui prendono in mano uno smartphone.
Una volta sognavamo il giocattolo, il libro, le scarpe, il pallone, la bici… oggi non devono sognare e neanche chiedere, arriva tutto da se, e neanche sotto l’albero.
Questo mi dispiace molto perché se smettiamo di sognare…
Però, noi adulti possiamo sempre sperare e, magari, a pensare di ridimensionare tutto.
Grazie Stefano, alla prossima
@@mauriziovecchi Riguardo i giovani che arrivi tutto da se dipende anche dai genitori, è un'epoca difficilissima per educare un figlio, c'e una "vuotezza" e una "pochezza" da far paura...forse crescendo potrebbero cambiare, sono genitore e penso di poter esprimere un'opinione in merito...lei continui così in modo che la sua "favola" prosegua e spero che riesca a far capire che il bosco e i luoghi che lei frequenta possono essere location di una "fiaba" facendo noi la "regia" del tutto...però occorre cuore, testa e occhio uniti all'unisono!
Era ora!!! Finalmente ancora immagini meravigliose e i tuoi spunti di ispirazione.
@@giancarlocassarino2630 ciao Giancarlo, la faggeta in autunno è come un luna park, piena di colori.
Il mio desiderio è quello di rifugiarmi nel bosco e godermi il foliage fino alla caduta dell’ultima foglia.
Magari ci priverò.
Grazie, a presto
Buongiorno Maurizio, finalmente ti ritroviamo dopo un lunghissimo periodo di assenza. È stato bello stamattina svegliarsi e trovare un tuo nuovo video, che come sempre è molto bello e ricco di tanti spunti di riflessione... Complimenti e speriamo di rivedere il prossimo a breve 💪👋
Buongiorno Alfonso, non vedevo l’ora di uscire e fotografare. Nella letterina a Babbo Natale chiederò un nuovo anno ricco di uscite, di video e di fotografie.
Chissà?
Grazie Alfonso, a presto
Bentornato Maurizio mi mancavano i tuoi video e le magnifiche fotografie.
Penso che la postproduzione sia per un breve ritocco delle immagini senza alterare più o meno pesantemente le immagini effettuate, infatti già partendo con una buona impostazione di partenza si può ridurre la necessità di effettuare una postproduzione invadente.
@@massimobollini4622 ciao Massimo, esatto, serve equilibrio tra quello che è stato visto, lo scatto e gli aggiustamenti in post produzione.
Grazie, a presto
Bentornato Maurizio, mi mancava l' appuntamento con i tuoi video e i tuoi racconti.
Le foto raccontano sempre luoghi straordinari. Apprezzo sempre la capacità di composizione dell' immagine.
...la post produzione, croce e delizia dei fotografi. Bisogna saperla dosare con sapienza, e questa la si acquisisce con il tempo, trovando un proprio stile .
Alla prossima, un saluto 👋💪💪
@@fabio_marconi_one6374 ciao Fabio, il bosco è un luogo in cui perdi facilmente la concentrazione, la capacità di mantenere l’attenzione perché i soggetti sono tanti, ti distrai, c’è caos generale e fotografare è stancante.
Staccare ogni tanto, magari dando uno sguardo ai messaggi sul tel o leggere due righe su una pagina…
Questo può aiutare a ricalcolare la scena ma non è facile neanche questo.
Ecco, bisogna saper usare il livello di attenzione, così come si devono saper dosare gli interventi in post produzione… spesso ti prende la mano e l’occhio con il cervello perdono il livello di default di luci, colori, contrasto.
Ciao Fabio, grazie
Tutto straordinario, molto bello...
Ritrovarti è un piacere...
Grande Maurizio 👏
@@GianniDiNezza ciao Gianni, grazie, è un piacere anche per me ritrovarvi 🙏
ciao maurizio, ben tornato e come al solito ottimo video.
@@StefanoMasala-n4u ciao Stefano, sapessi quante volte ho preparato l’attrezzatura pronto per uscire, poi all’ultimo minuto un imprevisto, una telefonata, un cliente…
A presto 🙏
Ciao maestro, aspettavo questo video con intrepidazione
@@blasterfox9045 ciao fox, grazie… non vedevo l’ora. 🙏
Ciao Maurizio...Finalmente sei ritornato sul canale, bellissimo video e ottimi scatti.
@@michele-cm7xg ciao Michele, grazie, questa volta è stata davvero lunga ma alla fine ci sono riuscito.
A presto 🙏
È un piacere seguirti… bravo!
Meglio pochi, ma buoni, mi verrebbe da dire...ogni tuo video è come immergersi tra pittura e poesia all'interno dei paesaggi che riproduci. Sono completamente d'accordo con te, la fotografia deve riprodurre la realtà in senso artistico senza stravolgere le cromie reali. Poi ognuno può fare le varianti creative che vuole, ma tali rimangono. Sono curioso di vedere questo percorso di preset e post produzione dato che è uno degli aspetti che mi piacciono meno della fotografia😁. Bel video.
@@massimobernardoni8741 ciao Massimo, grazie, neanche a me piace molto la postproduzione, ne farei volentieri a meno, ma vengo dalla pellicola e ai miei tempi desideravo un sistema per gestire, correggere, aggiustare le diapositive scattate ma avrei dovuto passare per il pc e i software e a quel tempo il fotografo era “un fotografo” e usava relativamente il pc, tutto era compito del laboratorio fotografico, della fotolito, del grafico ecc.
Onestamente, se avessi tutte le pellicole che ho buttato perché leggermente sovra o sottoesposte, avrei una stanza solo per quelle.
Quindi oggi approvo e sostengo la post produzione ma non amo gli sconvolgimenti. Più che altro disapprovo chi attraverso la postproduzione vorrebbe costruire una foto fantastica attribuendo il merito solo al fotografo.
Ma, diciamocelo, tutti noi sappiamo manipolare i file in post produzione ed ottenere belle foto.
A volte capita anche a me, prendo uno scatto da buttare, ci gioco un po’ e ci faccio una bella foto… per mia sorpresa il più delle volte piace molto.
Ciao Massimo, alla prossima
Bentornato Maurizio Un caro saluto Bruno ...
@@brunocostanzo696 ciao Bruno, grazie
Ben tornato " maestro ", spero tutto bene, bel video nella natura autunnale, non sono amante della post produzione, la utilizzo solo per raddrizzare le immagini e poco altro, la foto e' come una bella donna, se e' bella non ha bisogno di trucco e parrucco, purtroppo ai concorsi si vedono foto molto lontane dalla realta', capisco quando si deve enfatizzare i colori o la foto con uno scopo ben preciso, altrimenti no! ultimamente sto utilizzando molto spesso ottiche datate percio' manuali, in natura bosco - parco il Tamron 90/2,8 macro o il 10/2,8 e il 16/2 della samyang, con immenso piacere. Fiducioso di un prossimo video vicino nel tempo. Ciao e grazie
@@francoguerrini8524 ciao Franco, in effetti… però è anche vero che chi ne ha ne vuole di più, così anche le donne belle vorrebbero apparire più belle, e se c’è un’analogia…
L’importante è migliorare senza esagerare, rischiando di togliere bellezza.
Spero di tornare prima di Natale 🙏
Tanta bellezza e poesia. Grazie
@@teresapiccioni6164 ciao Teresa, grazie 🙏
bentornato tutto bene' aspettiamo i tuoi prossimi video ciao
@@Roberto-lp6xy Ciao Roberto, grazie, spero prima di Natale, anche per darci gli Auguri 🙏
Bel video, come sempre e bellissimo il bosco, lieta di ritrovarti Maurizio! Per quanto riguarda la post produzione il mio pensiero è che occorra prima di tutto averne padronanza, quindi studiare e sperimentare, dopodiché é ovviamente davvero personale lo sviluppo di un'immagine, l'importante è non pasticciare a caso..
Grazie 😊✨
Buongiorno Elisabetta, grazie, anch’io sono felice di aver fatto questa uscita.
In effetti, senza cognizione diventa difficile stabilire un equilibrio e un limite. Tuttavia, è bene che ognuno abbia libertà di esprimersi… per strada incontriamo persone che vestono in maniera sobria ma anche egocentrici che sfoggiano capi e colori improbabili… perché no?
@mauriziovecchi Sono d'accordo Maurizio, la libertà espressiva è fondamentale in un processo creativo, è quello che intendo quando dico che deve essere personale, per questo penso sia importante sapere cosa si sta facendo e cosa si vuole ottenere. Buona giornata 🤗✨
Bentornato Maurizio
@@giorgiosarti8997 ciao Giorgio, grazie 🙏
Buongiorno Maurizio, concordo pienamente con quello che hai detto a volte si trovano spesso foto completamente che stravolgono la realtà. Ok con la tecnologia si può fare di tutto ma io sono convinto da fotoamatore che la foto non debba essere bella esteticamente ma deve trasmettere un qualcosa Che poi sia a colori o in bianco e nero non ha importanza, sono le emozioni che trasmette a chi la guarda. Complimenti.
@@giammariacalabrese1495 ciao Gianmaria, oramai sembra che una foto non modificata sia inammissibile.
Dovremmo fare un passo indietro e rivalutare il contenuto di una foto, il significato, le emozioni.
A presto
Ciao,ben tornato capellone
@@renato4633 hahahaha, ciao Renato, hai ragione, è arrivato il momento di sforbiciare. È la prima volta che ho i capelli così lunghi, e pensare che gli uomini con il codino non mi sono mai piaciuti 😄😄😄
Grazie, a presto 🙏
La post-produzione labile confine tra fotografia e realizzazione grafica. Sono convinto che prima di utilizzarla vada studiata molto e poi applicata secondo le proprie intenzioni per evitare risultati che magari non ti soddisfano. Che,scattando in digitale, sia quasi un obbligo utilizzarla e' risaputo ma e' il come utilizzarla il problema. Essendo la Fotografia un modo personale di comunicare anche la post-produzione deve essere personale legata a cio' che si vuol comunicare e per questo credo si debba passare attraverso la conoscenza e lo studio di cos'e' e di come funziona questa parte importante nel flusso digitale della fotografia.A parte tutto bellissimo "bosco" quello che hai attraversato mi ricorda un po' la Foresta del Cansiglio che quest'anno ahime' per motivi familiari ho dovuto trascurare....Buona Luce Mauri' alle prossime ciao
La sua è semplicemente poesia della fotografia
@@CLAUDIODEBARI ciao Claudio, grazie 🙏🙏🙏
Buongiorno Maurizio, ti seguo sempre con grande interesse poiché ritrovo me stesso nel modo che hai nel descrivere le tue sensazioni al contatto con la natura! Desidero inoltre comunicarti che sarei felice, se affrontassi nei prossimi video, il tema post produzione con Lightroom. Un caro saluto. Giacomo
@@giacomomarras8975 ciao Giacomo, io vorrei allontanarvi dalla post produzione e farvi prendere padronanza nella fotografia, in fase di ripresa. Ciò che viene dopo è un’altra cosa.
Però vedo che siete molto interessati e qui di farò qualche video basic sulla post produzione.
Grazie, a presto
Scatto in Raw e Jpeg, pertanto ritengo che qualche piccolo passaggio in Lightroom Classic per la parte Raw sia necessaria…senza “esagerare” ma cercando di rispettare il più possibile la realtà della scena!
Ciao Maurizio, grazie per il video. Quando scatto le foto, il mio obbiettivo è sempre quello di farle nella maniera più corretta possibile tecnicamente, di modo che possa evitare di fare postproduzione. Ma poi guardandole sul monitor mi diventa quasi sempre necessario fare degli interventi, i più leggeri possibile, per far risaltare luci o colori così come “credo” di averli visti. Grazie per i tuoi spunti e suggerimenti
@@massimomoretti3841 buongiorno Massimo, se scatti in raw è obbligatorio intervenire, altrimenti avrai un file slavato.
Se invece scatti in jpg… dipende da come è impostata la fotocamera, a cominciare dal bilanciamento del bianco, se hai impostato la saturazione o qualche profilo che appiattisce i toni.
Potrebbe anche essere il monitor del tuo pc, o l’impostazione profilo colore del tuo software.
Comunque, se non hai fatto questi cambiamenti, generalmente tutti i passaggi hanno un dettaglio standard che funzionano nella maggior parte dei casi.
Prova a fare qualche scatto con la fotocamera di un tuo amico e vedi cosa succede. Se non cambia nulla, è possibile che dipenda da te, dai parametri di scatto che usi, o che la fotocamera necessita di essere dettata, ma è un passaggio che vorrei risparmiarti per ora.
Guarda bene le tue foto a monitor e cerca di capire cos’è che non ti piace, cos’è che vai a modificare.
Poi fammi sapere ed eventualmente mandami una foto a photography@mauriziovecchi.com
A proposito della post produzione, penso che come viene eseguita vada molto a gusto personale. Conosco fotografi che sparano valori all' estremo perché dicono che gli piace "dipingere" le foto. Personalmente a me non piace perché credo che vadano a snaturare ciò che è la realtà delle cose. È vero che l' effetto WOW è decisamente alto, ma mi chiedo se a lungo andare, poi, possa stancare. Io sono più per un approccio molto meno invasivo ed essendo anche un fotoamatore novello preferisco occuparmi più della fotografia sul campo che al pc che un pochino mi annoia. 😅
Comunque, ti rinnovo i miei complimenti per questo nuovo video 👏👏👏
@@andrealambardi75 ciao Andrea, grazie, la pp è sicuramente un fatto personale e, dal mio punto di vista, vedo questo passaggio un percorso obbligato per sviluppare il raw e fare aggiustamenti.
Come dico sempre, e ribadito nel video, esagerare porta ad una mistificazione e ad osare sempre di più con risultati discutibili.
Però c’è un aspetto che merita considerazione, cioè l’aspetto artistico, ma anche la ricerca, la sperimentazione.
Se un artista, prima ancora del wow, si preoccupa di interpretare l’emozione che riceve da un mare rosso… perché non dovrebbe trasformarlo in rosso in post produzione?
Ecco, dobbiamo distinguere e valutare.
Di certo le foto parlano è una foto esasperata rimane una foto esasperata.
@mauriziovecchi si, mi trovi d'accordo sul discorso artistico nel fare post produzione, ma resto dell' opinione che il troppo storpia sempre. Su internet ho visto tutorial dove su una foto vengono modificati tutti i valori di colori e nitidezza ed in più, maschere su maschere che alla fine, dici si, bella sembra finta... appunto. 😅
@ esatto.
Se guardi le foto di questo mio video, noterai dei valori un po’ alterati proprio per sperimentare.
E pensare che volevo sperimentare al ribasso, meno contrasto, meno luminosità, meno saturazione.
Ciao Maurizio, io sono d'accordo per la Post produzione, perchè se scatti in raw devi farla per forza è un file grezzo che contiene tante informazioni, quindi perchè non utilizzare tutto ciò e la post la fai tu! così non deleghi il software interno della macchina o smartphone che la facciano loro perchè un file in jpg è un file compresso e trattato dal software, per essere messo in rete bello è pronto, tu non hai fatto nulla se non la corretta esposizione, Io sono dell'idea e condivido il tuo pensiero di farla ma senza stravolgere il significato della foto. Io sono un fotoamatore è scatto sempre in raw, e l'idea che poi quando ritorno a casa di fare la post, mi gratifica, mi piace, vedo che la foto si sta valorizzando, la sento mia una mia creatura, ma senza mai trasbordare. grazie per il bellissimo video di come lo conduci e realizzi e ci fai godere della bellezza delle tue fotografie...
Ciao Nunzio, grazie, in effetti basterebbe avere un equilibrio, ma quale?
Qual’e quello giusto?
È un fatto personale e ognuno lo gestisce a modo suo.
Chi viene dalla pellicola, come me, tende a rispettare rigorosamente la realtà, ma non dobbiamo dimenticare che con l’analogica facevamo la “pre produzione”, scegliendo il tipo di pellicola, la sensibilità, il tiraggio in fase di sviluppo.
Se avessi tutte le diapositive che ho buttato perché sottoesposte o sovraesposte di mezzo stop, o quelle con qualche dominante al mattino o al tramonto, ecc, avrei due armadi pieni di diapositive.
La pp va benissimo, ma dentro ai ranghi.
Ciao, alla prossima
@@mauriziovecchi Maurizio, guarda che non c'è immagine uscita da un fotolaboratorio (da negativa) che non sia stata "toccata" ovvero corretta in fase di stampa sul minilab dal tecnico di laboratorio... solo che il cliente non si rendeva conto.
@ certo omonimo, lo sappiamo, anche questa è un’illusione e vale tanto per la digitale che per la pellicola.
Però possiamo avvicinarci e con questo intendo il fatto di sapere come esce il file, sia esso jpg che raw, e gestirli in base alla nostra memoria fotografica.
Mi ricordo, quando usavo la pellicola, che dovetti allinearmi al laboratorio (Graphicolor a Roma), impostando una compensazione sulla Rotelli a degli asa per ottenere un’esposizione corretta, ed usavo una pellicola che si allineava perfettamente, gusto personale, sensibilità, tono, sviluppo.
Cerca una SD4 usata... L'ho provata e ricorda tanto la foto in diapo.
@ ne ho sentito parlare ma non l’ho mai usata.
Sto valutando un cambio per il 2024… ma forse rimango in Fuji… ci penserò 😄😄😄
dimenticavo grazie .........
Posso chiedere se eri nell'ora blu o è una precisa scelta di bilanciamento del Bianco? Per quanto riguarda la parte video.
Ciao Dave, il bilanciamento del bianco in automatico è sempre problematico nel bosco, soprattutto quando ci sono forti zone d’ombra e una temperatura colore nelle luci abbastanza calda.
A volte l’automatismo eccede sul giallo altare sul magenta… ci sta.
Dovrei star lì a controllare ogni minuto ma preferisco tenermi qualche difetto piuttosto che togliere tempo alla fotografia.
Grazie, a presto
Ciao! 👋🏻
Salve caro. La seguo da molto e le faccio i complimenti. Al minuto 13.38 scatta con f8, le chiedevo se era assolutamente necessaria quella apertura vista la vicinanza e la volontà di sfocare comunque lo sfondo, o è dettata da altra ragione tecnica?
Ciao Ottavio, grazie, no nessuna ragione se non per il fatto che tra 8 e 11, o tra 8 e 5,6, non c’è molta differenza di profondità di campo in una ripresa così ravvicinata con obiettivo macro.
con un altro obiettivo, magari un grandangolo, la scelta del diaframma avrebbe più rilevanza.
A presto
Ciao Maurizio ti seguo sempre con curiosità e ammirazione per la tua sensibilità fotografica, a proposito di RAW Fujifilm ti posso chiedere se usi lightroom o capture per lo sviluppo?
Ciao Antonio, grazie
Se devo aprire una foto qua e là uso Photoshop, per tante foto lightroom.
In passato ho usato anche co ma non è sbocciato il feeling.
un grande LIKE per i bei video. Io purtroppo posso scattare solo in jpg!
Ciao Marco, grazie, l’importante è realizzare un buon jpg
@mauriziovecchi infatti
Ciao Maurizio, ti seguo dagli inizi,i tuoi video sono meravigliosi, rilassanti,e utili. Una curiosità utilizzi ancora la fuji xt-2 ?
@@FilippoCremascoli-t8u ciao Filippo, grazie per la tua fedeltà.
Si, uso sempre la xt2
Non ho un motivo valido per passare ad un modello xt più recente e non ho ancora provato la xt5.
L’ideale per me è rimanere in apsc, più leggera e pratica, ma ho simpatia per la fullframe, sensore più performante ma ingombrante più e pesante.
Ci penserò nel 2025
Auguri di Buon Natale
@ grazie della risposta Maurizio, anche io utilizzo sistema fuji con la mia amata xt2 ,una macchina a dir poco eccezionale per costruzione e performance, ho provato di recente la t5 ma a dir la verità la costruzione non mi ha convinto.
Ti ringrazio ancora per la gentile risposta,
Ti auguro un buon Natale .
@ Buon Natale anche a te, ma spero di fare un breve video per gli Auguri
Sì vedono tante, troppe foto dai colori e dai contrasti esasperati ed è quasi sempre un approccio dettato dall'inesperienza e/o dall'intenzione di provocare il facile stupore e la meraviglia in chi guarda. Ciò premesso la postproduzione è necessaria per avvicinare lo scatto alla gamma di dell'occhio. I colori intensi di un bosco autunnale necessitano di un lavoro di postproduzione che restituisca in buona parte quella sensazione di forti contrasti di luce e cromatici impossibili da ottenere dai sensori e dalle ottiche anche di buon livello. Poi ci sono i JPEG con i profili pellicola e possono essere utili nel caso di debba ottenere subito un buon risultato in camera. Però è sempre molto difficile con questa modalità, il pieno controllo del risultato finale
Ciao Pier, è così, la post produzione può prenderti la mano in particolare se sei inesperto o sei sei alla ricerca di un risultato per meravigliare chi vedrà le tue foto.
Io stesso ho fatto delle prove per capire, ho modificato delle foto insignificanti fino all'esasperazione fino a raggiungere un risultato è stato stupefacente, bellissimo. Una foto che ha ricevuto molti consensi, mentre la foto per me bella reale, perfetta ha ricevuto pochissimi consensi.
Ora, da fotografo onesto… quella non è una foto ma il risultato di tanti interventi in post produzione.
Io mi rendo conto che chi fotografa vorrebbe vedere apprezzate le foto che pubblica e ricevere tanti like, ma certamente la strada non è questa anzi, questo percorso rischia di deformarti e costringerti a realizzare le foto che piacciono agli altri.
Certo non è facile, ed è giustissimo che ognuno faccia quel che più gli piace... ma con coerenza...
In questo video, la mia intenzione è quella di spostare l'attenzione su un altro argomento, dimenticando le prese di posizione sulla post produzione.
Vorrei andare oltre, modificare un file al di la del significato fotografico vero e proprio ed immaginare un risultato anche stravolto, brutto anzi orribile, ma che piaccia più a noi. Non importa se il bilanciamento del colore non sarà perfetto, se faremo il mare rosso, la neve gialla, i prati azzurri... Vorrei uscire dagli schemi per fare ciò che piace a noi, una sorta di risultato artistico dimenticando le influenze dei guru, di "questo non si fa, questo deve essere fatto così", e soprattutto dei like.
Un primo passo per sperimentare una comunicazione, ciò che vediamo come lo vediamo noi, ciò che sentiamo, ciò che desideriamo, perché di fotografi che sanno fare foto tecnicamente perfette ne abbiamo a non finire, ciò che manca è la capacità di comunicare, di aprire le nostre finestre e far uscire ciò che è dentro di noi.
Ciao Pier, alla prossima.
Ho trovato i colori diversi dal tuo solito.Lla saturazione mi è sembrata un pò troppo spinta. Hai forse usato il profilo pellicola Velvia? E questi scatti sono dei jpeg usciti direttamente dalla camera senza postproduzione? Comunque belle immagini.
@@remolanzoni8337 ciao Remo, in effetti, come annunciato nel video, in queste foto volevo qualcosa di più forte. No, non è velvia e i file sono raw su cui sono intervenuto in maniera più decisa.
Tuttavia, eccetto alcune inquadrature, i colori erano pressappoco questi, in particolare gli ultimi scatti del bosco che sembrano artefatti ma i colori erano quelli.
Lo so, difficile da crederci ma ti garantisco che quell’arancione di alcuni faggi che infiamma alcuni scatti era proprio così, e non c’era verso di recuperare quel colore se non intervenendo sulla tonalità di giallo e arancione e sulla saturazione di arancione, giallo e rosso e il contrasto… un po’ accentuato.
Magari ci farò un video.
Buonanotte Remo, a presto
la natura è cos' come si vede bellissima ,perechè cambairla
@@az09az0909az giusto, la natura non si deve cambiare ma interpretarla?
Sulla postproduzione le cose da dire sono molte. Io la applico per avere maggior controllo ed arrivare al risultato finale che avevo in mente in fase di scatto. P.S. Ho notato una dominante violetta nelle tue foto, oltre all'aberrazione cromatica nelle zone dove c'è la luce forte...te n'eri accorto o hai voluto lasciare tutto così?
Ciao Roberto, spesso nel bosco, tra le ombre e le luci, il bilanciamento del bianco fa fatica a stabilire un corretto equilibrio ed è possibile che si avvertano presenze di ciano e magenta.
Se non mi disturbano le lascio, a maggior ragione in questo video dove ho annunciato una maggior post produzione.
Ho notato, invece, che la videocamera ha fatto più fatica a bilanciare il bianco con notevoli differenze tra un’inquadratura e l’altra.
In situazioni così complicate capita.
Ciao, alla prossima
Sei alla Faggeta Vetusta. del Cimino? Io sono stato…e’ favolosa
Ciao Gioacchino, no ma sempre nei Monti Cimini
Ciao Maurizio che piacere vederti......... da quanto tempo bellissimo video io non ho un programma di post produzione tu ne conosci qualcuno gratuito valido ? Conta che la mia è passione non lavoro , non vorrei pagare un programma apposta. Grazie ❤❤
Ciao Stefano, come stai?
Il mio consiglio è: finché puoi evita là post produzione, un passaggio che doveva servire per aggiustare, correggere, migliorare, ad esempio il fotografo che deve cancellare un brufolo alla modella, togliere un elemento di disturbo, ottimizzare colori, luce e contrasto, niente di eccezionale.
Poi è arrivata l’onda di chi sconvolge le foto facendole diventare altro, una manipolazione, e quindi ecco software sempre più potenti, al punto che tu puoi cancellare o inserire persone, mettere nuvole dov’è mancano, o inserire davvero qualsiasi oggetto.
Ecco, siamo andati oltre, ma se il mercato chiede…
La fotografia è un’altra cosa, è una ricerca, una sperimentazione, un mezzo per comunicare, anche usando là post produzione.
Grazieeeeeee ❤
hai ragione,anche a me non piace esagerare,ieri l altro ho visto un tutoria su come esasperare i toni autunnali,addirittura con delle masachere x asasperare alcune zone,in questo periodo scatto sempre con l opzione del del bianco su nuvoloso,nel caso variando in macchina con il bilanciamento manuale grazie ad un piccola finestra che si apre sulla mia G9
Uso lo scatto standard poi leggere modifiche con ligthroom grazie ai profili adobe , tutto cambia se uno vuole fare la digital art,spesso si vedono su istagram fotorifatte con questo sistema ma non è fotografia,neanche usando il B&W il mondo è a colori,i "grandi" del passato erano costretti ad usare il B&W
anche il pittore interpretava,il più delle volte impiegava giorni x dipingere un paesaggioe nella giornata la luce variava,mi piace il B&W ma non è fotogrfia,la penso così
@@az09az0909az esatto… reinterpretando la fotografia in senso artistico tutto cambia, certamente. È pur sempre una fotografia ma non nel senso specifico, piuttosto un passaggio per ottenere altri risultati, perché come sempre dico la fotografia stravolta in postproduzione va bene ma non con lo scopo di spacciarla per un fotografia vera, cioè il risultato di uno scatto.
Mi spiego meglio, quello di cui stiamo parlando sarebbe il tentativo di raggiungere un risultato artistico, mentre trasformare una foto in una fantastica foto attraverso l’utilizzo degli strumenti di post produzione, non lo ritengo etico, anche se lecito.
Nel tuo caso, utilizzare un wb per scaldare i toni della fotografia è comunque un intervento oltre la realtà, ma a parte questo io suggerirei di variare la temperatura in post produzione e mantenere un file pulito e più vicino alla realtà.
Tornare indietro in post produzione è più complicato, almeno per i file jpg.
Grazie, alla prossima
@@mauriziovecchi grazie
il video è molto saturo,scelta?
Si, è in tema con il video dove ho accennato ad una ricerca in post produzione
da fotografo naturalista trentennale fotografando fauna e flora devo essere più vicino possibile alla realtà la post produzione deve puntare a quello che vede l' occhio con quella luce in quell momento mi danno fastidio vedere uccelli con effetto cartone animato
@@MarioPisoni-uf5fo ciao Mario, indubbiamente, saper conservare ed evidenziare la realtà è un valore aggiunto. Diciamo potremmo sperare in una post postproduzione, chissà che non si avveri.
Grazie Mario
Caro "omonimo"... prima che mi dimentichi, cari auguri a te e famiglia per le prossime festività. Sul concetto RAW-JPEG per una volta, credo l'unica ad oggi, non mi trovi concorde. Mi spiego, il JPEG fa in automatico e a scelta del costruttore, quello che un fotografo dovrebbe fare a mano con la post. Non sempre i risultati sono ottimali anche perché non vi è il controllo da parte del fotografo e le eventualòi regolazioni, esssendo un file "finito" possono solo rovinare il file. Il grande problema è il tipo di sensore che, Foveon a parte, sono tutti a matrice bayer con i problemi e limiti che più o meno tutti conosciamo. Concordo con te che, vuoi per ignoranza, vuoi per finta vena artistica, qualcuno stravolge l'immagine, poche volte migliorandola, spesso rovinandola (ma dal RAW si può sempre ripartire e fare altro, dal JPEG, no).
Però bisognerebbe intenderci su come si dovrebbe "sbviluppare" l'immagine RAW, se lasciarla neutra o cercare di riprodurre la colorimetria come i nostri occhi l'ha vista (e i nostri occhi non sono un sensore, ma un giallo ad esempio, per 10 persone avrà 10 tonalità differenti... entra in gioco il cervello, la memoria visiva. Un verde è si un verde, ma come in Italia si tende a stampare con i verdi più tendentio al ciano (fereddi), in austria-Germania, al giallo (caldi). Quale si preferisce? Io il verde caldo... ma appunto, è soggettivo.
Tornando al RAW, da ex stampatore (anni 80) e fotolitista (anni 90) posso suggerire di aprire il RAW non con i soliti profili camera suggeriti da ACR (Photoshop) o Lightroom, insomma il classioco "Adobe qualcosa" perché li già qualcuno (i softwaristi della Adobe) sono già intervenuti un po' come il costruttore con il firmware per il JPEG... ma scaricare se non lo si ha già il "profilo camera lineare" (si trova in internet gratis per qualunque fotocamera) o meglio se possibile farselo in casa (basta una colorChart X-Rite, fare 2 scatti a 3200K e 5500K e usare una applicazione gratuita... così non si otterrà un profilo generico ma proprio quello della propria "camera"), non usare il bottone "AUTO" ma iniziare a elaborare l'immagine. Esistono molti corsi, più o meno validi... perché la cultura personale è la cosa più importante. E i preset, lasciamoli a chi non sa fotografare...
Buon natale.
Buongiorno Omonimo, grazie per il tuo bel trattato.
In effetti, per questo concetto mi sono ispirato a diversi fotografi che conosco e che scelgono il jpg per avere un file, appunto, finito senza dover dedicare tanto tempo alla post, almeno che non sia necessario. Oppure usano il file raw con lo stesso concetto, sviluppo leggero e veloce.
Una volta stabilito come reagisce la fotocamera, e come esce il file jpg, puoi fare delle regolazioni on camera ed allinearti al software per ottenere un file più personalizzato.
In effetti un tempo era così, usavi la pellicola più adatta alla situazione.
Molti non hanno tempo da passare davanti al pc, io tra questi, perdere ore per ottimizzare le foto di un’uscita o di un lavoro.
Certo, io uso il raw ma spesso rimpiango la mia analogica dove tutte le considerazioni si facevano in ripresa, ad eccezione di lavori importanti o di piccoli fotoritocchi.
Mi piacerebbe avere una digitale con la mente analogica, hahaha.
Comunque, in questo periodo di assenza mi sono documentato un po’, ho curiosato qua e là e, ad eccezione dei puristi, sono molti quelli che usano i preset… di altri.
Allora me ne sono scaricati un po’ da provare e comparare… ovviamente è un’illusione perché il preset non si adatterà mai alla tua fotografia e non risolverà tutti gli scatti.
Quindi, tutto buttato? No!
Meditando, il preset può essere molto d’aiuto a tutti, non per le impostazioni che lui applica in automatico cambiando la foto. Lo trovo uno stimolo a guardare con occhi diversi, ricordarti che esistono toni diversi, verdi diversi, rossi diversi, ecc.
Certo che lo sapevamo già, ma troppo spesso i fotografi si dividono in quelli che non farebbero post produzione e in quelli che più ce ne è e meglio è.
Quindi, penso che sperimentare allena la mente, stimola la creatività, perché come tu dici, gli occhi di uno vedono un giallo diverso da tanti altri.
@mauriziovecchi sai, anche io uso un preset, fatto da me, principalmente in lightroom per importare le immagini già semipronte partendo come ti dicevo, da un profilo camera lineare personalizzato (ovvero ciò che legge il mio sensore).
Nel tuo caso, facendo un tipo di fotografia più o meno uniforme (penso al bosco) potresti fare un tuo preset base poco impattante e usare quello come partenza. Sta di fatto che ogni immagine è a sé e un preset non può essere per tutti.
Vuoi una camera che ricorda l'analogico? Cerca un usato sigma con sensore foveon... Un altro mondo, peccato non stiano sviluppando nulla di nuovo.
Bentornato! La tua poesia è mancata.
Relativamente al tema che proponi per me la post è utile ai fini dello sviluppo dello scatto come in analogico poteva essere lo sviluppo della pellicola. Non mi piacciono gli stravolgimenti perché mi piace che la foto ritragga quel che vedevo il più fedelmente possibile certo nei limiti della possibilità. Per cui tratto le foto singolarmente un po’ come dei figli
@@GianricoGambino ciao Gianrico, grazie, sentivo la mancanza di questi confronti spontanei.
Si, sono d’accordo, è quello che faccio generalmente, ma questo video, tra le righe, ha lo scopo di uscire dall’onestà intellettuale per guardare da un’altro punto di vista.
Ovvero, al di là delle esagerazioni in postproduzione, cosa vedrebbero i miei occhi se uscissi dalle regole, come interpreterebbe la mia mente un paesaggio con la nebbia…
Cioè, avendo la massima libertà, fuori da tutte le influenze di altri, di che colore ci piacerebbe il mare? Così com’è o magenta, giallo…
Insomma, osare per creare e non per far trasformare in una foto bellissima con lo scopo di apparire bravi fotografi.
👍
@ ok perfetto e chiaro però stiamo parlando di arte quasi pittorica che parte da una base fotografica. Sia chiaro non la disdegno. È arte e per questo degna di rispetto e attenzione, però stiamo parlando di una cosa differente rispetto alla foto. Cioè se comprendo bene quel che scrivi è un po’ come dire usiamo la foto scattata come punto di partenza, come la base della pizza e ci mettiamo su altri ingredienti (ho voglia di pizza scusa). Può essere interessante come tipo di sperimentazione perché no. Però al momento io quando esco con lo zaino e l’attrezzatura sono talmente estasiato da quel che vedo (sono amatore da poco più di sei mesi) che mi “accontento” di ammirare quanto è bello quel che ci circonda bestie e paesaggi. Ma non escludo in futuro di sperimentare un po’ anche io eh
@ è vero, questo è un pensiero puro, bello, nobile.
Però, pensaci per un attimo: se tutti noi seguissimo questa logica, faremmo tutti le stesse foto, quasi identiche.
Cos’è che le può differenziare?
La personalizzazione, cioè interpretare ciò che vedi e metterci sopra i tuoi pensieri, i tuoi gusti, le tue emozioni, ignorando la spettacolarizzazione.
Usi un obiettivo diverso, diaframma diverso, bilanciamento bianco diverso, orario diverso di scatto.
Ecco che abbiamo già alterato la realtà in modo significativo, ma la nostra coscienza è apposto perché non abbiamo usato il software.
Con l’analogico facevamo di più, usavamo le pellicole con colori più o meno saturi, come piaceva a noi.
Ora, per evitare di omologarci, poco probabile, dire”ragazzi ho scattato questa foto secondo il mio gusto”… il cielo l’ho fatto color ambra e le nuvole marroni perché in quel momento l’atmosfera era fiabesca e questo cielo me la ricorda.
Risultato, non hai fatto credere di essere stato bravo in fotografia sfornando in lightroom una foto fantastica, ma stravolta.
Hai semplicemente detto, ho un cuore e una testa che elaborano quel che vedo e lo condivido con voi.
Ghirri aveva affinato la sua tecnica alleggerendo ombre e saturazione ottenendo foto slavate, senza corpo, ma il messaggio era amplificato da quel paesaggio così insolito, diverso dalla memoria del nostro cervello.
Scusa se mi sono dilungato,
Pensaci
@ no che scusa anzi grazie davvero un confronto così bello è sempre un ampliamento della visione dell’arte e della fotografia.
In linea di massima concordo con te. E aggiungo anche questa riflessione. Quando noi scattiamo una foto quale che sia quale che sia la tecnica l’ottica i tempi stiamo trasferendo in essa il nostro modo la nostra visione. Lo dicevi poco fa anche tu. Io quando fotografo la natura non voglio gli umani e già questa scelta è significativa e questo avviene perché ciascuno di noi vede la realtà sulla base di quella che è la propria esperienza la propria visione.
Quel che tu proponi è un passo ulteriore cioè a dire quello di entrare in un mondo altro. Un po’ come la pillola rossa e blu di Matrix. Ma per saltare nella tana del bianconiglio uno deve essere pronto.
Io al momento sto capendo diciamo la base, apprendendo quelle che sono le regole iniziali i rudimenti di un’arte che già così è talmente ricca da riempire una vita e sto riempiendomi gli occhi di bellezza (andai nei boschi come dice la poesia di witman se non ricordo male). Pensa che sono stato in valsaverenche ed ero talmente rincretinì da tutta questa meraviglia che ho sbagliato i tempi di esposizione per camosci e stambecchi ma ero lì con gli occhi sgranati di stupore che quasi non respiravo (si anche perché ero morto di stanchezza) per la paura che quelli canto svanisse. E si capisco che l’incanto probabilmente è quello che sta alla base della tua riflessione. La magia di questi luoghi che ci fanno desiderare di lasciar perdere quelli in cui viviamo solitamente è potentissima per questo comprendo credo il tuo ragionamento
@ e comunque grazie davvero per questo scambio onesto limpido e fatto di rispetto e (per conto mio) di ammirazione per come racconti il bosco e la sua magia
Scattare in Jpeg. ORRORE
@@renato579 ciao Renato, hahahaha, hai ragione ma c’è un’utenza molto diffusa. 👋