📕 COME CREARE IL TUO MIX TEMPLATE (Ebook Gratuito): bit.ly/3AvBBb1 🎛 CORSO DI MIX GRATUITO (Con Multitraccia per Esercitarti): www.vdssaudioacademy.com/p/corsogratis 📀 CORSO DI MIX PROFESSIONALE: www.vdssaudioacademy.com/p/corso-di-mix-professionale 🔵 CORSO DI MIX E MASTERING CON STUDIO ONE: www.vdssaudioacademy.com/p/corso-di-mix-e-mastering-con-studio-one 🎧 CORSO DI PRODUZIONE E BEATMAKING CON ABLETON: www.vdssaudioacademy.com/p/produzione-e-beatmaking-con-ableton-live 🎙 Il mio Studio di Registrazione: www.vdssstudio.com
Per me la fase della produzione prevede la creazione del suono, un vero e proprio processo di sound design con l'utilizzo di eq, comp, ecc in maniera artistica. Nel mix eseguo un controllo delle tracce utilizzando delle tecniche in base alla situazione sempre utilizzando eq, comp, ecc ma in maniera piu tecnica e chirurgica in alcuni casi
Giustissimo quello che dici. Da ex fotografo professionista posso dirti che in fotografia è esattamente la stessa cosa. Purtroppo il digitale ha introdotto questa problematica. Siccome si può fare tanto dopo (ma non tutto) si pensa "Tanto dopo lo sistemo". E qui credo stia il professionisti vero da quello improvvisato o mal organizzato. C'è anche da dire che (sempre da fotografo) il cliente tante volte non sta lì ad aspettare che noi sistemiamo tutto come vogliamo noi e quindi, quando vedi che si spazientisce, cominci a pensare "Vabbè dai non voglio farlo innervosire. Lasciamolo così che poi lo sistemo in post) SBAGLIATISSIMO! Purtroppo mi è capitato ed ho reagito così un sacco di volte per poi tirare pugni sulla scrivania perché quella foto era meglio non sistemarla dopo
molto istruttivo come sempre 👏👏 mi è arrivato chiaro il concetto che è piu snello e funzionale renderizzare in audio e avere meno latenza possibile e non usare plugin pesanti in questa fase.. non ho capito bene invece cosa intendi quando dici "che è meglio mandargli l'audio dalla DAW piuttosto che dalla consolle della vostra scheda guardando un altra schermata...".. ho immaginato ti riferisci a fare il monitoring al musicista tramite l app della singola scheda audio (come puo essere Cuemix per le Motu o l' ID app per le Audient) ma non son sicuro di aver afferrato
Nel mio caso, come in altri a quanto leggo, produrre significa costruirmi i suoni e arrangiarli nella timeline. Non sempre li costruisco, se ho magari una forte idea di groove sul momento, ora che mi costruisco la batteria ho perso l'idea, quindi prendo un po' di sample e creo direttamente il groove. Se ho un bel giro di synth in mente, ora che mi creo il synth ho perso il giro, quindi prendo un preset che si avvicina alla mia idea e mi suono quello. Se non ho idee da stampare con urgenza, mi piace perdere un po' di tempo nella creazione di qualunque cosa, piattini compresi (come se qualcuno si accorgerà mai della differenza, potrei usare sempre lo stesso ahah). Il mio approccio è partire da un loop molto corto (il primo colpo di metronomo in loop), in cui suono ad esempio cassa e piattini, raddoppio il loop per gestire diversamente i piattini nella seconda parte e ci aggiungo un clap o uno snare, raddoppio il loop e inserisco percussioni, raddoppio il loop (o magari no, dipende) e inserisco altra roba.. quando mi trovo con il loop sufficientemente lungo e saturo di strumenti che anche volendo non ce ne stanno altri, comincio una sorta di esibizione live in cui muto e smuto i canali, o li metto in solo e li ributto in gruppo, per capire se è tutto utilizzabile, se devo togliere qualcosa (spesso si, quasi sempre), una volta che grazie a questo live, mi sono progettato un arrangiamento in testa, me lo costruisco nella timeline. Produzione finita. Da lì parte il mix. E quando finisce il mix non lo so... Dopo 10 e passa anni non l'ho ancora capito, probabilmente finisce quando mi rompo le palle di proseguirlo e di ascoltare la traccia (considerando che non ho clienti da soddisfare).
Argomento interessantissimo, personalmente non riesco a non iniziare il missaggio durante la produzione. Qualche volta mi capita di fare dei pre mix anche prima di registrare la voce. La cosa che invece trovo davvero difficile (non facendo musica di “genere”) è la coerenza tra i brani. Perché ogni brano è una storia e ricco di riferimenti. Ad esempio: se c’è un pezzo che ricorda gli ‘80 farai una scelta sonora chiara, se il brano dopo è acustico la batteria sarà diversissima (più contenporanea). Come far dialogare brani diversi nello stesso disco?
Wow! Figo il pezzo, quando esce? 😊 e soprattutto molto interessante l’argomento e l’approccio “psico-musicale” per permettere ai musicisti di dare il meglio in fase di produzione
La qualità della registrazione microfonica è fondamentale nella produzione di un brano che sin dall'inizio si bada a come miscelare le strumentazioni musicali.
📕 COME CREARE IL TUO MIX TEMPLATE (Ebook Gratuito): bit.ly/3AvBBb1
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🎧 CORSO DI PRODUZIONE E BEATMAKING CON ABLETON:
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🎙 Il mio Studio di Registrazione: www.vdssstudio.com
Per me la fase della produzione prevede la creazione del suono, un vero e proprio processo di sound design con l'utilizzo di eq, comp, ecc in maniera artistica. Nel mix eseguo un controllo delle tracce utilizzando delle tecniche in base alla situazione sempre utilizzando eq, comp, ecc ma in maniera piu tecnica e chirurgica in alcuni casi
Grazie per aver condiviso la tua esperienza Nick
Giustissimo quello che dici.
Da ex fotografo professionista posso dirti che in fotografia è esattamente la stessa cosa.
Purtroppo il digitale ha introdotto questa problematica. Siccome si può fare tanto dopo (ma non tutto) si pensa "Tanto dopo lo sistemo".
E qui credo stia il professionisti vero da quello improvvisato o mal organizzato.
C'è anche da dire che (sempre da fotografo) il cliente tante volte non sta lì ad aspettare che noi sistemiamo tutto come vogliamo noi e quindi, quando vedi che si spazientisce, cominci a pensare "Vabbè dai non voglio farlo innervosire. Lasciamolo così che poi lo sistemo in post)
SBAGLIATISSIMO! Purtroppo mi è capitato ed ho reagito così un sacco di volte per poi tirare pugni sulla scrivania perché quella foto era meglio non sistemarla dopo
Che bomba!! 🔥
Bellissimo argomento.. finalmente !
Love :)
molto istruttivo come sempre 👏👏 mi è arrivato chiaro il concetto che è piu snello e funzionale renderizzare in audio e avere meno latenza possibile e non usare plugin pesanti in questa fase.. non ho capito bene invece cosa intendi quando dici "che è meglio mandargli l'audio dalla DAW piuttosto che dalla consolle della vostra scheda guardando un altra schermata...".. ho immaginato ti riferisci a fare il monitoring al musicista tramite l app della singola scheda audio (come puo essere Cuemix per le Motu o l' ID app per le Audient) ma non son sicuro di aver afferrato
Yes hai capito ;)
Nel mio caso, come in altri a quanto leggo, produrre significa costruirmi i suoni e arrangiarli nella timeline. Non sempre li costruisco, se ho magari una forte idea di groove sul momento, ora che mi costruisco la batteria ho perso l'idea, quindi prendo un po' di sample e creo direttamente il groove. Se ho un bel giro di synth in mente, ora che mi creo il synth ho perso il giro, quindi prendo un preset che si avvicina alla mia idea e mi suono quello. Se non ho idee da stampare con urgenza, mi piace perdere un po' di tempo nella creazione di qualunque cosa, piattini compresi (come se qualcuno si accorgerà mai della differenza, potrei usare sempre lo stesso ahah).
Il mio approccio è partire da un loop molto corto (il primo colpo di metronomo in loop), in cui suono ad esempio cassa e piattini, raddoppio il loop per gestire diversamente i piattini nella seconda parte e ci aggiungo un clap o uno snare, raddoppio il loop e inserisco percussioni, raddoppio il loop (o magari no, dipende) e inserisco altra roba.. quando mi trovo con il loop sufficientemente lungo e saturo di strumenti che anche volendo non ce ne stanno altri, comincio una sorta di esibizione live in cui muto e smuto i canali, o li metto in solo e li ributto in gruppo, per capire se è tutto utilizzabile, se devo togliere qualcosa (spesso si, quasi sempre), una volta che grazie a questo live, mi sono progettato un arrangiamento in testa, me lo costruisco nella timeline.
Produzione finita.
Da lì parte il mix.
E quando finisce il mix non lo so... Dopo 10 e passa anni non l'ho ancora capito, probabilmente finisce quando mi rompo le palle di proseguirlo e di ascoltare la traccia (considerando che non ho clienti da soddisfare).
GRAZIE
Argomento interessantissimo, personalmente non riesco a non iniziare il missaggio durante la produzione. Qualche volta mi capita di fare dei pre mix anche prima di registrare la voce. La cosa che invece trovo davvero difficile (non facendo musica di “genere”) è la coerenza tra i brani. Perché ogni brano è una storia e ricco di riferimenti. Ad esempio: se c’è un pezzo che ricorda gli ‘80 farai una scelta sonora chiara, se il brano dopo è acustico la batteria sarà diversissima (più contenporanea). Come far dialogare brani diversi nello stesso disco?
Wow! Figo il pezzo, quando esce? 😊 e soprattutto molto interessante l’argomento e l’approccio “psico-musicale” per permettere ai musicisti di dare il meglio in fase di produzione
Lo devono ancora mandare in mix quindi non so ❤️ grazie Nicola
La qualità della registrazione microfonica è fondamentale nella produzione di un brano che sin dall'inizio si bada a come miscelare le strumentazioni musicali.
Ovvio!
Se ti produci fai quello che ti piace. Se fai solo mix and mastering fai quello che piace agli altri
non necessariamente, spesso quando mixo una cosa piace un botto a me e anche agli altri.
@@TrappoLone si, comunque devi soddisfare il cliente anche se non sei d'accordo.
🎉
tutti mini prod senza professionalità, poco equilibrio tra arte e artista
A Limbiate?