Mi chiedo quanto siano corrette certe analisi, ma soprattutto interpretazioni, ovviamente a posteriori, dei quadri di certi pittori; in special modo quelli di Van Gogh. Mi chiedo cioè, non sapendo nulla della biografia del pittore, se ci si spingesse a pensare certe cose vedendo ad esempio, il suo ultimo quadro. Secondo me neppure un Freud espertissimo di pittura. Mi capita spesso di sentire le solite “interpretazioni” a mo’ di copia-incolla. “…notate la sedia vuota; forse segno di un’inquieta solitudine…”! Van Gogh era solo mentre dipingeva la sua stanza. Mi pare ovvio che sulle sedie non ci fosse seduto nessuno. Nulla di nuovo sotto il sole.
C'è una branca della storia dell'arte che si occupa dell'iconologia, ovvero dell'interpretazione dell'opera a prescindere dall'intenzione stessa dell'autore. Non trovi nulla di nuovo proprio perché ciò che dico è tratto da una serie di manuali e monografie e sono video fatti per i miei studenti, utili al ripasso. Se cerchi nuovi punti di vista hai sbagliato canale 😁
Mi chiedo quanto siano corrette certe analisi, ma soprattutto interpretazioni, ovviamente a posteriori, dei quadri di certi pittori; in special modo quelli di Van Gogh. Mi chiedo cioè, non sapendo nulla della biografia del pittore, se ci si spingesse a pensare certe cose vedendo ad esempio, il suo ultimo quadro. Secondo me neppure un Freud espertissimo di pittura.
Mi capita spesso di sentire le solite “interpretazioni” a mo’ di copia-incolla.
“…notate la sedia vuota; forse segno di un’inquieta solitudine…”!
Van Gogh era solo mentre dipingeva la sua stanza. Mi pare ovvio che sulle sedie non ci fosse seduto nessuno. Nulla di nuovo sotto il sole.
C'è una branca della storia dell'arte che si occupa dell'iconologia, ovvero dell'interpretazione dell'opera a prescindere dall'intenzione stessa dell'autore. Non trovi nulla di nuovo proprio perché ciò che dico è tratto da una serie di manuali e monografie e sono video fatti per i miei studenti, utili al ripasso. Se cerchi nuovi punti di vista hai sbagliato canale 😁