15:46. NON è vero. Le ammissioni degli studenti e le promozioni del personale vengono pilotate in completo "disregard" dei punteggi oggettivi. Questa è la materia del contendere. Nell' Accademia inoltre, se si sospetta anche lontanamente che un individuo non sia allineato sulla wokeness/diversity/progressive imperante, la sua carriera accademica è finita. Lo so perchè ci ho lavorato per 25 anni, e l' intolleranza è andata peggiorando esponenzialmente.
Che poi è l'ultima evoluzione di un fenomeno distorsivo che ha sempre impattato sul mondo accademico. Ingenua è l'idea che nel mondo accademico e della ricerca accademica viga la meritocrazia e le teorie si diano battaglia ad armi pari. La realtà è che ci sono mode, consorterie, e autorità non scritte (vige in parte, il principio di autorità).
E' proprio cosi'. Le universita' sono un luogo di fortissima intolleranza, a partire dall'affirmative action che ha favorito alcune minorities a scapito di altri (vedi la cause dei gruppi asiatici per la loro estromissione nei confronti delle persone di colore). Il caso del contendere e' nato perche' i finanziatori piu' importanti di origine ebrea non hanno accettato la posizione di supporto al freedom of speech, pro-palestina, della direttrice, posizione oltretutto falsa perche' l'universita' bloccherebbe qualsiasi confronto con gruppi di persone di area conservatrice.
@@ZeroSeven-c8v Questa assurdità è iniziata 50 anni fa e solo ora sta raggiungendo il suo apice. Presto andrà in declino. Nasce come conseguenza degli insegnamenti del mascalzone Karl Marx
Concordo pienamente con questa osservazione - e mi sono laureato in una Ivy League e lavoro in corporate America, dove avviene la stessa discriminazione contro i maschi bianchi, al punto che quando facciamo recruiting non possiamo assumerne in certe circostanze
Negli stati uniti una sola classe sociale comanda: i super ricchi. Tutta la storia dei diritti civili non è altro che un'arma di distrazione per le masse di poveri nullatenenti o quasi per fargli pensare di essere liberi, lavorare oltre il necessario e accettare supinamente la prevaricazione sociale e lo sfruttamento economico senza lotta. I risultati sono evidenti: i giovani americani lavorano moltissimo, guadagnano poco, sono vittima di ogni forma di consumismo e sfruttamento finanziario, pieni di debiti, senza grosse prospettive di miglioramento sociale e impossibilitati a decidere in autonomia della propria vita
fu fatta una bellissima ricerca in merito pochi anni fa e fu smitizzato il "sogno americano" perchè i dati erano chiarissimi...la mobilità sociale è bassa e chi è già ricco ha grandi possibilità di restarlo e di occupare posizioni importanti nel lavoro e nella società
@@byutech7818 vero ma è un trend post reganiano, dai 50 agli 80 il sogno americano è stato più vicino alla realtà... Nei 90 ha iniziato ad andare in crisi, nei 2000 la mobilità sociale si è quasi azzerata. Noi siamo messi ancora peggio comunque.
@MrPasqual1 La seconda parte non è vera, in America i giovani sono liberi di diventare super ricchi. Elon Musk, Bill Gates, Mark Zuckerberg e Steve Jobs sono esempi ben noti. Giovani provenienti da famiglie modeste. L'istruzione è gratuita, l'unico limite è la propria intelligenza e la voglia di lavorare sodo. Perché tutti dovrebbero meritare la ricchezza? La vita non è giusta perché non tutti nasciamo come geni (Per favore, lamentati con il vecchio nel cielo). Coloro che lo sono meritano di diventare grandi persone e influenzare il mondo quanto desiderano
@@byutech7818 Ecco come appare una società naturale. Il talento sale in cima. Forse vuoi sopprimere lo spirito umano secondo gli insegnamenti di Karl Marx? Ciò non crea felicità, solo disastro
è una fortuna basta che cerchi questi nomi ben shapiro kirk douglas douglas murray e ci metti dopo l'argomento che preferisci lgbt palestine patriarchy trovi degli estratti di 3-4 minuti presi da conferenze nelle quali ci sono studenti universitari che rivolgono domande raccapriccianti e non sanno neanche di cosa stanno parlando si fanno infinocchiare banalmente alla prima obiezione sensata alla quale loro per primi avrebbero dovuto pensare prima di sputtanarsi così in pubblico roba veramente umiliante
“La critical race theory che insegna che la razza bianca è razzista” Da persona che ha sempre pensato che il razzismo fosse assumere che un appartenente a una razza sia in un certo modo, sono incredibilmente confuso su come questa stessa teoria non sia razzista. Mi sembra un’ipocrisia straziante.
Non è più possibile avere una discussione razionale su questi temi perché nessuno sensato osa opporsi alle idee più estremiste. Nessuno vuole perdere la carriera ed essere cancellato come persona. È più facile tacere
@@VanZibarXFrancamente non ha mai citato la potentissima associazione suprematista nota come ADL, quella che può far fallire rapidamente anche il presunto 'uomo più ricco del mondo': e inoltre si è dimenticato che chi ha scatenato l'attacco anti woke NON è una impalpabile 'élite', bensì la LOBBY CON LA STELLA, miliardari levantini con nomi e cognomi come BILL ACKMAN, il primo che ha minacciato pesantemente gli studenti della protesta, dicendo che distruggerà loro la carriera. Il resto sono quisquilie e gatekeeping.
scusate, ma quando si PROIBISCE lo studio di Omero (e pluribus), si buttano giù le statue, e tante altre cose assolutamente contrarie al buon senso, direi che si ha abbastanza ragione a contrastarli, o no?
Un po' strano che nel Paese neoliberista per eccellenza il potere dia così tanto spazio alle minoranze, facendole tra l'altro risultare violente all'opinione pubblica.
Si ma gli stessi che si oppongono alla cancel culture fanno la stessa cosa, basta pensare ai libri che hanno messo al bando, tra questi anche la bibbia
La malcelata tendenza alla faziosità da parte di Federico Petroni traspare dall'esitazione nel dover ammettere che la cultura woke ha raggiunto un estremismo di posizioni culturali, in USA, tale da configurarsi come un nuovo razzismo non solo contro il sentire della maggioranza, ma proprio irrazionale e del tutto infondato. Esempi sono innumerevoli, autorevoli intellettuali ne scrivono. Si leggono gli articoli, ad esempio, di Federico Rampini. Invece il nostro Federico chiama conservatori e reazionari gli ambienti politici e culturali che non sopportano più queste vere assurdità e ingiustizie. Una perla rivelatrice del sentire profondo del Nostro è quando alla fine chiama questo ritorno alla ragionevolezza "difesa dei privilegi dei bianchi"!!
il fenomeno dell' accusare di wokismo è un modo elegante per essere di fatto retrogradi senza ammetterlo candidamente, un pò codarda come posizione, per questo forse si adatta benissimo all'aggressività da web e non solo dei tanti leoni da tastiera.
Insomma, è sempre più palese ormai che gli USA sono in profondo declino... Prima noi europei riusciamo a staccarci e renderci più indipendenti e meglio è. Puntata interessantissima comunque, complimenti!
Vogliamo parlare dell’Italia.. nel 2100 saremo 34 milioni con un’età mediana da incubo! L’Europa in generale perderà 200 milioni di abitanti.. gli USA aumenteranno di 100 milioni.. di che declino stiamo parlando.. le loro contraddizioni sono sanabili o aggirabili, la natalità misera è insanabile. Ps.: gli USA hanno l’indipendenza energetica e alimentare.. piccolo dettaglio. Noi tribù d’Europa??
Ho visto questo fenomeno in Canada e negli USA in prima persona notando come abbia fatto fare passi indietro ad entrambe le società. L'auto-segregazione che i vari gruppi radicali hanno promosso in questi anni non ha fatto altro che indebolire la fibra sociale nel mondo accademico, facendo scoccare i disordini sociali che hanno visto le rivolte urbane di qualche anno fa.
Non è stato detto che si è scoperto che Claudine Gay aveva perpetrato numerosi e importanti plagi nelle sue pubblicazioni. Pubblicazioni già minime: solo 10 articoli in totale. Per chiunque altro sarebbero bastati appena per diventare assistente, lei è stata eletta rettore.
Ha un curriculum davvero scadente. ha scritto *un solo libro* , di cui tra l'altro è solo co-autrice, e un po' di articoli (credo meno di 10) su varie riviste.
La cosa pazzesca è che, nonostante gli enormi finanziamenti da parte di comunità facoltose che poi in virtù del "dono" vogliono gestire l'università stessa a modo loro, il costo individuale per frequentare l'università rimane altissimo! Mentre prima in US un laureato dedicava i primi 3-4 anni di lavoro alla restituzione del debito universitario, adesso che anche loro cominciano a sperimentare il fenomeno squisitamente straniero e principalmente italico dell'"inutilità della laurea" (beninteso, inutilità di mercato, non inutilità intrinseca), mi sa che prendersi una laurea in US diventerà sempre più una pratica di élite per chi ha già il posto di lavoro prestigioso garantito per altre vie che non siano quelle del merito accademico.
leggi i bilanci...sono stipendifici assurdi...ma bisogna fare tanti distinguo. harvard dipende per la metà dalle donazioni mentre stanford solo il 17%...quindi generalizzare è pericoloso
Ottima puntata. Veramente lucida, accurata e sviluppata in modo eccezionale. Sarebbe interessante sapere da Voi quali consequence e sviluppi produrranno queste nuove tendenze culturali (ho una figlia di 9 anni….) Grazie
Aver deciso, per motivi puramente ideologici, di fare delle università dei rifugi anti-contraddizione, dove chi alzo un dito per fare una domanda viene accusato di nazifascismo, è il sintomo perfetto di un impero in totale decadenza. Un abbraccio a tutti gli amici di Limes dalla Francia !
@@paolo9614 che intende per "sempre presente" ? Non ricordo nulla del genere nell' America pre Trump. Men che meno all' inizio del millennio o negli anni 90 e 80
Ma i rating delle univeristà USA sono reali o pilotati ad arte o meglio dal denaro che scorre? Come mani quelle europee non si vedono nelle prima posizioni? E cosa ovvia che dove girano i $ ci sono i docenti piu quotati....
E' anche perché i soldi si traducono in progetti di ricerca e pubblicazioni che spingono in alto rating. D'altra parte, come si dice dalle mie parti, senza lilleri non si lallera.
Molto interessante, noto che per certe categorie anche in Italia la discussione diventa impossibile, purtroppo penso che gli stati uniti stiano esportando tensione sociale nei loro alleati
Sempre molto ben fatti e interessantissimi i vostri approfondimenti. Complimenti!! Mi chiedo se possibile affrontare lo stesso tema rispetto però alle grandi multinazionali USA che stanno affrontando la stessa crisi delle università e della società americana. Grazie mille
Mia cugina che vive in California ha ritirato il proprio figlio dalla scuola pubblicato e lo ha iscritto alla scuola privata cattolica perché era stanca di sentire il proprio figlio che tornava a casa parlando di sessualità liquida e che doveva sentirsi in colpa per il fatto di essere bianco
comunque sulla questione delle università americane c'è anche un discorso sulla meritocrazia, perchè è venuto fuori che la rettrice di harvard ha copiato intere parti da altri per la sua tesi, quindi è li per merito o per qualcosa d'altro?
I conservatori hanno anche chiuso le biblioteche delle scuole medie superiori, proibendo la lettura dei classici più scomodi (e più interessanti: si pensi a "Il buio oltre la siepe" o "To Kill a Mockingbird"). La cancel culture viene da destra e da sinistra.
Adoro Federico, proprio una grande intelligenza ed un acume comunicativo promettente, parte della nostra giovane speranza italiana per un mondo migliore.Grazie anche ad Alfonso e a tutti voi. Occorre innalzare la necessaria visione geopolitica sulla popolazione italiana, un po' troppo provinciale.
Vi ringrazio per il video. Sospettavo qualcosa del genere e da insegnante mi sono sempre opposto al multiculturalismo che porta solo a nessuna cultura. In America ha portato ad un pericolosissimo maccartismo alla rovescia.
Quindi vi sono stati in cui i cosiddetti "elettori indipendenti" (3:40) possono o non possono votare: qual è la definizione di questo tipo di elettori e come possono essere identificati dal momento che non appartengono ad alcun partito? In Italia apparterrebbero alla categoria consistente degli "incerti" ma non per questo non avrebbero diritto di voto. In ogni caso dopo il voto rientrerebbero (se non votanti) nella categoria degli "astenuti".
Complimenti Federico, sempre ottimo. (se proprio vogliamo insistere a trovare un difetto: ci voleva una punta di incisività in più nella conclusione a due terzi c.a.)
Negli Stati Uniti manca la cultura di base. Quella che nei nostri asili si insegna con il metodo Montessori e nei licei con tanto studio e la richiesta di rielaborazione personale. Tutti al liceo classico… il libero pensiero e la capacità di pensiero strategico e creativo sono percorsi lunghi e complessi e che mettono a volte anche in crisi gli esseri umani ma che devono essere offerti come possibilità pubblica dal sistema scolastico alla nazione.
Discriminazione positiva o negativa, sempre discriminazione è. Qualcuno ne farà sempre le spese "contro" i propri meriti formativi. A questo punto andrebbe chiarito, per onestà intellettuale, che non è nell'interesse dell'istituzione universitaria che le applica promuoversi come polo d'eccellenza accademica
Queste politiche vanno viste nel contesto delle università americane, estremamente elitarie e con l'ammissione soggetta ad una valutazione preliminare. Senza questo tipo di azioni, gli studenti appartenenti alle minoranze non sarebbero mai stati selezionati perché scartati a priori. Poi, ovviamente, loro devono sempre esagerare...
Di grande interesse, complimenti ad entrambi gli speakers ! Certo è che le incognite per il futuro - a livello globale - sono davvero tantissime ... speriamo bene ...
Buongiorno. Visto e considerato che l'elite universitaria si poggia sulle donazioni private, e visto il volume d'affari intorno alle guerre, non può essere questo il motivo del cambio di direzione? L'establishment non vuole interferenze al momento sul tema. Considerando ciò perché parlare di crisi delle università? Questo sono gli USA da sempre e non da oggi. Il multiculturalismo delle università non può essere invertito così facilmente anche perché i loro finanziatori sono gli stessi "diversamente etnici"...
La libertà di poter discutere di cercare o migliorare, cosa che può non avvenire ma wuesta è l'America e che l'Italia non fa , non capirà mai e che è sempre sotto tutti i paesi parte Europe e Nord America. Guardatevi in casa prima di criticare ciò luoghi che non ci avete vissuto. Parlo a molti italiani che scrivono giusto per odio
Ciò nondimeno, gli USA stanno perdendo il dominio: economico, militare, culturale. Si domandi piuttosto perché il resto del mondo si compiace della cosa.
"Dal fiume al mare" è un espressione utilizzata in generale per definire quella che Petroni chiama "terra promessa" Nethanyau e vari esponenti israeliani l' hanno spesso usata (ovviamente per parlare come Petroni della grande Israele). Un po' come nelle immagini che utilizzano nei loro libri di testo scolastici. Partire da questo slogan nelle manifestazioni parlando di volver espellere gli ebrei non è solo ridicolo ma anche intellettualmente disonesto. La Palestina non deve essere libera perché gli ebrei devono andarsene. La Palestina deve essere libera perché oggi è occupata, umiliata e massacrata.
Con la situazione sociale descritta, come reagirebbe il cosi detto fronte interno in caso di una guerra contro Cina o Russia? Se lo chiedono gli strateghi USA?
Un aspetto trattato, anche se non in modo principale, (che porta anche alla equazione " gens bianca"=razzismo) che da i brividi, é questa sempre più imperante decontestualizzazione spazio-temporale anche perché é così irrazionale da creare ampie praterie proprio per quella reazione che si dice di combattere. Mi aspetto che per coerenza e senza ipocrisia, assieme alle critiche e statue danneggiate del noto Colombo si cambi anche il nome alla capitale federale USA, nome di un notorio schiavista.
Non è stato trattato il tema delle donazioni miglionarie da parte di paesi arabi (qindi influenze estere) alle università americane. Nelle quali la critica all' islam è diventata tabù.
Con tutto il rispetto…Non credo proprio, anzi al incontrario. Sono I ebrei che hanno dato donazioni miliardarie e se qualcuno si oppone ad Israele viene minacciato o cacciato! Per favore di’ la verità’.
Riflessione su un =possibile scenario=: E, se ci fosse una guerra (più o meno in atto)oppure una grande tensione geopolitica e sociale, le elezioni per emergenza, NON SI POSSONO FARE. ?!
Millemila ragioni esposte poi taglia corto dicendo che i bianchi vogliono mantenere il privilegio. È del tutto evidente invece che il privilegio è un aspetto minimo della questione.
Quello che non riesco a capire è: ci siete o ci fate? Perchè se certi "accadimenti", che geopoliticamente stanno avvenendo nel mondo, hanno dei meccanismi che riesco a comprenderli anche io che ho la III° media per il rotto della cuffia, mi chiedo, come fate a non capirli voi che siete andati alle scuole "alte"? C'è qualcosa che non mi torna.....
@@domenicoberardi2739 gli è stata sospesa la "licenza" per esercitare la professione di psicologo/psicoterapeuta (prendi quel che scrivo con le pinze, non conosco la normativa di riferimento), in ragione di alcuni tweet, della posizione presa contro le terapie chirurgiche per il cambio di genere sui minori e altro. Se vuole riottenerla deve sottoporsi ad un programma di rieducazione deciso dal regulatory body del suo ordine professionale.
i patrizi dell impero americano hanno dal crollo del muro di berlino oppresso la plebe occidentale, ed ora ne hanno paura. La riduzione degli stpendi e creazione di divisioni e conflitti x evitare aggregazione sono centrali nella loro politica, in molteplici modi, tra cui anche l'immigrazione
Hai dimenticato: Sfrutta il terzo mondo. Fai cadere i governi del terzo mondo per sostituirli con militari fantocci. Risultato: Aspettati che il terzo mondo lasci il paese che gli hai distrutto.
Peccato che il terzo mondo è terzo mondo perché qualcuno lavora per lasciarlo in quello stato,le istituzioni Internazionali nate dopoguerra come la world bank e il FMI,erano congegnate per rendere buona parte del mondo povero e arretrato,perciò la tua osservazione denigratoria è frutto della visione unilaterale del mito dell’uomo europeo portatore di civiltà e cultura
09:00 No vabbé però in Italia il concetto di "donazione" non presuppone la ripetibilità della prestazione donata, anche perché appunto di "doni" stiamo parlando. Ora, in un sistema normale, se io dovessi donare 1M di euro ad un famoso Ateneo o appunto sono considerato un "donante" e, attraverso un mio atto di liberalità, esprimo il mio interesse a "donare", altrimenti - e all'opposto - la mia donazione è in realtà una "contribuzione" o, forse, ancora meglio un "conferimento" (come quelli fatti presso una società di capitali). Quindi, se i donatori delle grandi università americane posseggono un tale potere, stiamo piuttosto parlando di "soci" e di "stakeholder" (o "azionisti") più che di meri "donatori". E ovviamente di "stakeholder nella più alta industria culturale" del proprio Paese.
In genere apprezzo molto gli approfondimenti di Limes. In questo caso, pero', mi pare che il Dr Petroni abbia fornito una rappresentazione non del tutto corretta della situazione in esame, raffigurando le policies di DEI come volte a promuovere il multiculturalismo. In realta', c'e' chi sostiene, non senza ragioni, che la cultura della "diversity" cozzi frontalmente con l'idea di una societa' aperta e multiculturale. Inoltre, non sono solo i conservatori ad avversare tali policies, ma anche molti liberals che vedono nella cultura della "diversity" una cultura dell'intolleranza incompatibile con i cardini liberali della cultura americana. Infine, il Dr Petroni non ha affrontato il tema cruciale dell'impatto della DEI sulle assunzioni dei professori universitari e sulla adozione da parte degli hiring committees del criterio di appartenenza etnica come criterio di scelta dei candidati (spesso, si dice, a prescindere dai meriti e dalle competenze oggettive).
Grandi come sempre! Mi chiedo come si sia arrivari ad allontanarsi cosi tanto dal razzismo da segregarsi in gruppi etnici per combatterlo ahah sembra assurdo
Un video molto importante e coraggioso che però manca nel rispondere alla domanda principale. Quali sono le conseguenze economiche e geopolitiche in USA innescate dalla crisi dei college? In pratica, se i ricchi non vanno più ad Harvard, che ne consegue per gli USA e il mondo?
La discriminazione positiva non esiste, ci sarà sempre qualcuno che la subisce, membri del gruppo che si intende ridurre che magari sono innocenti, ma anche appartenenti ai gruppi che la promuovono, che individualmente sono costretti ad accettarla. I nostri genitori e nonni hanno fatto tanto per creare una società libera, spingere per una segregazione è un po' il contrario. Infine, l'autocensura è sempre una delle armi più potenti dei regimi autoritari. Tutto ciò è il frutto di una società che è stata a lungo segregazionista, in cui lo schifo per l'altro e gli spazi ampi hanno favorito e promosso per molto tempo lo stare separati. Evitiamo di importare o di considerare giuste queste idee che con noi non hanno niente a che fare. E no, lottare contro il segregazionismo non è reazionario, come non lo era cinquant'anni fa, quando in Europa arrivava l'eco delle lotte statunitensi e sudafricane. Al contrario, è una lotta per l'equità che viene bene ai reazionari e porta l'acqua al loro mulino.
Puntata molto interessante. Avete parlato di una rivista dedicata agli USA potete dirmi dove si può acquistare e di quale numero si tratta? Grazie mille.
Molto interessante. Però, come dicono altri commenti, c'è una cosa strana. Limes parteggia per i liberal ma al tempo stesso fa apparire assurdo il multiculturalismo. Da che parte state? Avete paura che Limes possa sembrare di destra? Servirebbe un po piu coraggio e onestà intellettuale o no?
Potrei aver capito male; dal mio punto di vista non si tratta di una battaglia contro il multiculturalismo in harvard, quando una battaglia con l'incompetenza del corpo dirigente della stessa istituzione da tempo cooptati usando criteri razziali, di genere e politici. Come lo chiamano, wokism?
Molto interessante. Mi chiedo se una università pubblica aperta a tutti potrebbe aiutare. Certo che se l' idea di uno Stato forte terrorizza tanto liberal quanto conservatori, sarà difficile uscire dalla logica tribale.
Guarda piuttosto all'Italietta che fa acqua da tutte le parti: mantenuta in vita solo dall'odiata flebo dell' UE ! Rognosi e pure ingrati ... come sempre
Analisi parziale in cui ironicamente si usano termini ideologici con un certo bias ("privilegio" 🤦 ). Più che il multiculturalismo, è un problema di scontro ideologico. I "reazionari" non sono tutti conservatori, molti si oppongono alle derive deleterie discriminanti e non cosi coesive delle ideologie "identitarie", più volte in passato molto violente e fraudolente (vedesi come esempio le manifestazioni del BLM e lo scandalo della sua fondatrice). Si è omesso le problematiche dei doppi standard con il caso "Gay" ( la ex preside di Harvard) presenti ormai da anni. Mancano altri grandi protagonisti di questa faccenda: le corporazioni e le grandi industrie, che stanno cercando di spingere queste idee alimentati da incentivi monetari anche in vari campi d'intrattenimento ( come, esempio, quello videoludico con società come "sweet baby"). Si è sminuito il ruolo dell'establishment, che continua a promuovere queste idee rifiutandosi di creare un terreno di confronto per affrontare i problemi. E c'è molto altro ancora ma si è preferito ridurre il tutto ad uno discorso troppo banale a tratti. Si può apprezzare il tentativo di parlarne ma non l'esecuzione.
Perché gli spazi riservati alle persone lgbt sono visti come segregazione, esclusività mentre quelli delle donne sono accettati. Non mi è chiaro cosa c'entrano questi spazi con la questione identitaria
L'università non ha la capacità di insegnarti come si programma o come si comunica su un social per il semplice motivo che una qualunque tecnologia che un'università volesse insegnare sarebbe già vecchia alla fine del corso. L'università dovrebbe avere lo scopo di dare strumenti universali buoni in ogni contesto, più una forma mentale che un bagaglio di nozioni che magari domani non sevono più a nulla. L'industria di oggi ha bisogno di saldatori e tornitori, di operatori di carrelli elevatori e di gente che va a fare le pulizie; di infermieri (non di medici perchè costano troppo e se c'e' da seguire un protocollo va bene anche un infermiere) e di badanti. Purtroppo per queste specializzazioni l'università non serve, sopprattutto se e' privata e serve solo a darti un titolo per entrare in un elite sempre piu ristretta..
Credo che ci sia una pericolosa tendenza alla semplificazione per evitare di affrontare le cose nel loro contesto e trovarsi ad ammettere cose scomode. Si fa presto a dire che i bianchi sono razzisti, è vero, ma credo sia abbastanza assodato che i giapponesi lo furono nei confronti dei popoli del sud est asiatico nel corso della seconda guerra mondiale. A loro volta i cinesi si dimostrano spesso razzisti nei confronti di altri popoli. Siamo esseri umani, abbiamo, nonostante differenze culturali marcate, certi bias comuni a tutti, perché non ammetterlo? Può essere razzista un afroamericano? Si, nei confronti di altri gruppi "etnici". Riguardo al problema della preparazione tecnologica, le aziende hi-tech hanno pesantemente delocalizzato fuori dell'America assumono preferibilmente da altri paesi, questo difficilmente non ha un impatto sul mercato del lavoro americano.
Sì, queste teorie partono da una verità, cioè il fatto che il fenomeno coloniale europeo e la sua ideologizzazione con le le teorie della razza sono state un unicum per le loro dimensioni. Sorvolano però sul fatto che il fenomeno in sé si ritrova in tanti contesti e in tanti momenti della storia. Pensa che quando ho visitato il museo della Storia Afroamericana a Washington (un museo comunque bellissimo) in un pannello si diceva, in riferimento alla schiavitù: "Per la prima volta nella storia, gli esseri umani veniva considerati una merce". A me sono cascate le braccia perché vuol dire cancellare con un colpo di spugna millenni di storia dell'umanità per motivi ideologici. Un'operazione che viene fatta spesso quando si racconta la storia, ma della quale non c'è alcun bisogno, visto che i fatti narrati sono già abbastanza gravi senza bisogno di raccontarli come unici.
Da abbonato mi dispiace di scoltare un'analisi cosi' di parte. Dimenticavo che sono venute fuori le accuse di plagio dei ben 12 papers della direttrice. Per meriti non sarebbe diventata neanche preside di una high school. Ora e' tornata nel corpo docente con lo stipendiuccio premio di 900.000 dollari.
Sinistra + Ebrei atei. Sembra assurdo parlarne come se fossimo in un gruppo di suprematisti complottisti. Ma dalla Butler a Soros, passando per centinaia di altri, sono loro che hanno spinto potentemente queste teorie mostrose degenerate per decenni, influenzando la società a tutti i livelli e pompando miliardi nella Politica e nelle Istituzioni. Che ora sono MARCE!
@@VanZibarX sta pagina sta diventando un serbatoio di neo teorie antisemite, prima poi disattiveranno i commenti per colpa vostra. e ve lo dico da uno che disprezza israele per la strage di gaza, ma voi siete proprio matti.
15:46. NON è vero. Le ammissioni degli studenti e le promozioni del personale vengono pilotate in completo "disregard" dei punteggi oggettivi.
Questa è la materia del contendere.
Nell' Accademia inoltre, se si sospetta anche lontanamente che un individuo non sia allineato sulla wokeness/diversity/progressive imperante, la sua carriera accademica è finita.
Lo so perchè ci ho lavorato per 25 anni, e l' intolleranza è andata peggiorando esponenzialmente.
Che poi è l'ultima evoluzione di un fenomeno distorsivo che ha sempre impattato sul mondo accademico.
Ingenua è l'idea che nel mondo accademico e della ricerca accademica viga la meritocrazia e le teorie si diano battaglia ad armi pari.
La realtà è che ci sono mode, consorterie, e autorità non scritte (vige in parte, il principio di autorità).
E' proprio cosi'. Le universita' sono un luogo di fortissima intolleranza, a partire dall'affirmative action che ha favorito alcune minorities a scapito di altri (vedi la cause dei gruppi asiatici per la loro estromissione nei confronti delle persone di colore). Il caso del contendere e' nato perche' i finanziatori piu' importanti di origine ebrea non hanno accettato la posizione di supporto al freedom of speech, pro-palestina, della direttrice, posizione oltretutto falsa perche' l'universita' bloccherebbe qualsiasi confronto con gruppi di persone di area conservatrice.
Sta succedendo la stessa cosa nelle università italiane.
@@ZeroSeven-c8v Questa assurdità è iniziata 50 anni fa e solo ora sta raggiungendo il suo apice. Presto andrà in declino. Nasce come conseguenza degli insegnamenti del mascalzone Karl Marx
Concordo pienamente con questa osservazione - e mi sono laureato in una Ivy League e lavoro in corporate America, dove avviene la stessa discriminazione contro i maschi bianchi, al punto che quando facciamo recruiting non possiamo assumerne in certe circostanze
Negli stati uniti una sola classe sociale comanda: i super ricchi. Tutta la storia dei diritti civili non è altro che un'arma di distrazione per le masse di poveri nullatenenti o quasi per fargli pensare di essere liberi, lavorare oltre il necessario e accettare supinamente la prevaricazione sociale e lo sfruttamento economico senza lotta. I risultati sono evidenti: i giovani americani lavorano moltissimo, guadagnano poco, sono vittima di ogni forma di consumismo e sfruttamento finanziario, pieni di debiti, senza grosse prospettive di miglioramento sociale e impossibilitati a decidere in autonomia della propria vita
Come in Italia
fu fatta una bellissima ricerca in merito pochi anni fa e fu smitizzato il "sogno americano" perchè i dati erano chiarissimi...la mobilità sociale è bassa e chi è già ricco ha grandi possibilità di restarlo e di occupare posizioni importanti nel lavoro e nella società
@@byutech7818 vero ma è un trend post reganiano, dai 50 agli 80 il sogno americano è stato più vicino alla realtà... Nei 90 ha iniziato ad andare in crisi, nei 2000 la mobilità sociale si è quasi azzerata. Noi siamo messi ancora peggio comunque.
@MrPasqual1 La seconda parte non è vera, in America i giovani sono liberi di diventare super ricchi. Elon Musk, Bill Gates, Mark Zuckerberg e Steve Jobs sono esempi ben noti. Giovani provenienti da famiglie modeste. L'istruzione è gratuita, l'unico limite è la propria intelligenza e la voglia di lavorare sodo. Perché tutti dovrebbero meritare la ricchezza? La vita non è giusta perché non tutti nasciamo come geni (Per favore, lamentati con il vecchio nel cielo). Coloro che lo sono meritano di diventare grandi persone e influenzare il mondo quanto desiderano
@@byutech7818 Ecco come appare una società naturale. Il talento sale in cima. Forse vuoi sopprimere lo spirito umano secondo gli insegnamenti di Karl Marx? Ciò non crea felicità, solo disastro
Sono stati trattati temi estremamente interessanti di cui poco si parla nei media convenzionali. Grazie.
è una fortuna
basta che cerchi questi nomi
ben shapiro
kirk douglas
douglas murray
e ci metti dopo l'argomento che preferisci
lgbt
palestine
patriarchy
trovi degli estratti di 3-4 minuti presi da conferenze nelle quali ci sono studenti universitari che rivolgono domande raccapriccianti e non sanno neanche di cosa stanno parlando
si fanno infinocchiare banalmente alla prima obiezione sensata alla quale loro per primi avrebbero dovuto pensare prima di sputtanarsi così in pubblico
roba veramente umiliante
@@marcodalu5494 Jordan Peterson, Candence Owens
@@MakavelliVR certo ovviamente anche loro
Peterson lo apprezzo particolarmente perché approfondisce molto le cose dal punto di vista psicologico
Perché i media non sono tutti come Limes: fanatica di sinistra e sempre anti-USA !
@@marcodalu5494 Peterson personaggio particolarmente discutibile. Ma sinceramente è una mia opinion
“La critical race theory che insegna che la razza bianca è razzista”
Da persona che ha sempre pensato che il razzismo fosse assumere che un appartenente a una razza sia in un certo modo, sono incredibilmente confuso su come questa stessa teoria non sia razzista.
Mi sembra un’ipocrisia straziante.
Ovviamente il suo è razzismo al contrario, cioè contro la razza bianca e l'Occidente intero capitalista-plutocratico!
Tutto il cosiddetto _wokismo_ è ipocrisia e contraddizione...
Interessante
Non è più possibile avere una discussione razionale su questi temi perché nessuno sensato osa opporsi alle idee più estremiste. Nessuno vuole perdere la carriera ed essere cancellato come persona. È più facile tacere
Disamina chiarissima! Vi ho ritrovato tutti gli elementi che incontro nella mia esperienza qui negli US
Dove vivi negli USA e cosa ne pensi della situazione?
@@VanZibarXFrancamente non ha mai citato la potentissima associazione suprematista nota come ADL, quella che può far fallire rapidamente anche il presunto 'uomo più ricco del mondo': e inoltre si è dimenticato che chi ha scatenato l'attacco anti woke NON è una impalpabile 'élite', bensì la LOBBY CON LA STELLA, miliardari levantini con nomi e cognomi come BILL ACKMAN, il primo che ha minacciato pesantemente gli studenti della protesta, dicendo che distruggerà loro la carriera.
Il resto sono quisquilie e gatekeeping.
È L esperienza che in piccola parte sto vivendo in Inghilterra.
Ma fammi ridere: che vuoi mai conoscere degli States. Al massimo hai fatto un po' il turista portandoti dietro i pregiudizi di sempre
Che cz. centra qui l'Inghilterra che è tutt'altro paese ?@@mariarucci78
scusate, ma quando si PROIBISCE lo studio di Omero (e pluribus), si buttano giù le statue, e tante altre cose assolutamente contrarie al buon senso, direi che si ha abbastanza ragione a contrastarli, o no?
@@RedRedRedRedse mi dai 10€ te lo spiego.
Son d'accordo
Un po' strano che nel Paese neoliberista per eccellenza il potere dia così tanto spazio alle minoranze, facendole tra l'altro risultare violente all'opinione pubblica.
Si ma gli stessi che si oppongono alla cancel culture fanno la stessa cosa, basta pensare ai libri che hanno messo al bando, tra questi anche la bibbia
in che senso ragione e in che senso contrastarli? Vogliamo dire agli altri come impostare il loro dibattito interno?
La malcelata tendenza alla faziosità da parte di Federico Petroni traspare dall'esitazione nel dover ammettere che la cultura woke ha raggiunto un estremismo di posizioni culturali, in USA, tale da configurarsi come un nuovo razzismo non solo contro il sentire della maggioranza, ma proprio irrazionale e del tutto infondato. Esempi sono innumerevoli, autorevoli intellettuali ne scrivono. Si leggono gli articoli, ad esempio, di Federico Rampini. Invece il nostro Federico chiama conservatori e reazionari gli ambienti politici e culturali che non sopportano più queste vere assurdità e ingiustizie. Una perla rivelatrice del sentire profondo del Nostro è quando alla fine chiama questo ritorno alla ragionevolezza "difesa dei privilegi dei bianchi"!!
Lo ho trovato imbarazzante,ma d'altronde anche lui ha paura di mettersi contro al pensiero dominante.
il fenomeno dell' accusare di wokismo è un modo elegante per essere di fatto retrogradi senza ammetterlo candidamente, un pò codarda come posizione, per questo forse si adatta benissimo all'aggressività da web e non solo dei tanti leoni da tastiera.
BRAVO! Almeno UNO che ragiona con la propria testa e non bela all'unisono nel coro della sinistra internazionale ! (Limes compresa)
bravissimo! @@orgogliozeneize
Macché "retrogradi" : caso mai lo sarai proprio tu che beli all'unisono nel coro dei sinistrati di sempre! @@michelasartini1134
Eccellente, che piacere ascoltarla Federico!
Fantastici! Come sempre❤
Insomma, è sempre più palese ormai che gli USA sono in profondo declino... Prima noi europei riusciamo a staccarci e renderci più indipendenti e meglio è.
Puntata interessantissima comunque, complimenti!
Bella questa. I trattati della resa incondizionata sono ancora top secret. Chiediti il perché.
@@birillomasini-oi8gi di quale resa incondizionata parla?
Seh ... l'Europa si staccherà dalla dipendenza americana quando i maiali voleranno ...
Vogliamo parlare dell’Italia.. nel 2100 saremo 34 milioni con un’età mediana da incubo! L’Europa in generale perderà 200 milioni di abitanti.. gli USA aumenteranno di 100 milioni.. di che declino stiamo parlando.. le loro contraddizioni sono sanabili o aggirabili, la natalità misera è insanabile. Ps.: gli USA hanno l’indipendenza energetica e alimentare.. piccolo dettaglio. Noi tribù d’Europa??
@@MayuriK_it quella di Badoglio e VEIII
Bel servizio,difficile da seguire ,ma estremamente interessante e molto bravi i conduttori nello spiegare argomenti non semplici da capire!!!👏
Esaustivo intervento di Federico Petroni, come sempre. Grazie
ma col cavolo!
Fazioso a dir poco
infatti: è totalmente spostato ideologicamente sulla cultura "woke all inclusive", tanto cara alla sinistra USA, ma non solo!@@francescoporcari8597
Ho visto questo fenomeno in Canada e negli USA in prima persona notando come abbia fatto fare passi indietro ad entrambe le società. L'auto-segregazione che i vari gruppi radicali hanno promosso in questi anni non ha fatto altro che indebolire la fibra sociale nel mondo accademico, facendo scoccare i disordini sociali che hanno visto le rivolte urbane di qualche anno fa.
infatti
Interessantissimo. Ma complimenti davvero a Federico Petroni, davvero eccellente nell'essere chiaro e nell'esposizione. Continua così!
Devo dire che ha ricercato molto... sta crescendo il ragazzo.
crescendo di brutto nell'area sinistra !! @@MakavelliVR
Ancora con questo vizio di confondere AMERICA e USA, solo a me sembra una distorsione che ormai dovremmo superare?
Non è stato detto che si è scoperto che Claudine Gay aveva perpetrato numerosi e importanti plagi nelle sue pubblicazioni. Pubblicazioni già minime: solo 10 articoli in totale. Per chiunque altro sarebbero bastati appena per diventare assistente, lei è stata eletta rettore.
Ha un curriculum davvero scadente. ha scritto *un solo libro* , di cui tra l'altro è solo co-autrice, e un po' di articoli (credo meno di 10) su varie riviste.
@@Nome_utente_generico Quindi assunta senza meriti e cacciata per questioni ideologiche. Bella l'università statunitense.
pensa un pó che schifo di università esistono in america…
Non era pertinente col tema della puntata
18:48 ma non si può più dire "Università della California"? In italiano?
C'è differenza tra università e university?
La cosa pazzesca è che, nonostante gli enormi finanziamenti da parte di comunità facoltose che poi in virtù del "dono" vogliono gestire l'università stessa a modo loro, il costo individuale per frequentare l'università rimane altissimo!
Mentre prima in US un laureato dedicava i primi 3-4 anni di lavoro alla restituzione del debito universitario, adesso che anche loro cominciano a sperimentare il fenomeno squisitamente straniero e principalmente italico dell'"inutilità della laurea" (beninteso, inutilità di mercato, non inutilità intrinseca), mi sa che prendersi una laurea in US diventerà sempre più una pratica di élite per chi ha già il posto di lavoro prestigioso garantito per altre vie che non siano quelle del merito accademico.
leggi i bilanci...sono stipendifici assurdi...ma bisogna fare tanti distinguo. harvard dipende per la metà dalle donazioni mentre stanford solo il 17%...quindi generalizzare è pericoloso
Splendida presentazione su una tematica ben poco conosciuta. Grazie
Ottima puntata. Veramente lucida, accurata e sviluppata in modo eccezionale. Sarebbe interessante sapere da Voi quali consequence e sviluppi produrranno queste nuove tendenze culturali (ho una figlia di 9 anni….) Grazie
molto lucida di sinistra come sempre: obiettività = zero!
Complimenti
Aver deciso, per motivi puramente ideologici, di fare delle università dei rifugi anti-contraddizione, dove chi alzo un dito per fare una domanda viene accusato di nazifascismo, è il sintomo perfetto di un impero in totale decadenza. Un abbraccio a tutti gli amici di Limes dalla Francia !
Rispetto la sua idea ma faccio presente che questo contrasto in differenti declinazioni è stato sempre presente nella società americana.
@@paolo9614 Invece nelle univerista italiane negli anni di piombo si dibatteva pacificamente a colpi di foro e discussioni pubbliche...
@@paolo9614 che intende per "sempre presente" ? Non ricordo nulla del genere nell' America pre Trump. Men che meno all' inizio del millennio o negli anni 90 e 80
@@Nome_utente_generico Ad esempio professarsi comunista o socialista nei primi anni 80 in quelle università era considerato un crimine.
@@paolo9614 Anche a Berkeley?
Ma i rating delle univeristà USA sono reali o pilotati ad arte o meglio dal denaro che scorre? Come mani quelle europee non si vedono nelle prima posizioni? E cosa ovvia che dove girano i $ ci sono i docenti piu quotati....
E' anche perché i soldi si traducono in progetti di ricerca e pubblicazioni che spingono in alto rating. D'altra parte, come si dice dalle mie parti, senza lilleri non si lallera.
Ma hanno i 10 migliori politecnici al mondo con l'unica eccezione dell'ETH di Zurigo!!
Molto interessante, noto che per certe categorie anche in Italia la discussione diventa impossibile, purtroppo penso che gli stati uniti stiano esportando tensione sociale nei loro alleati
Sì perché l'Italietta sarebbe un paese perfetto: ma va là, o "va a Bagg a sona l'organ"!
@@marcob4630 ma ti droghi?
forse non conosci il detto lombardo ! @@giammarcoledda9759
grazie per questo video
Sempre molto ben fatti e interessantissimi i vostri approfondimenti. Complimenti!!
Mi chiedo se possibile affrontare lo stesso tema rispetto però alle grandi multinazionali USA che stanno affrontando la stessa crisi delle università e della società americana.
Grazie mille
ma va là col tuo pensiero UNICO di sinistra!
Mia cugina che vive in California ha ritirato il proprio figlio dalla scuola pubblicato e lo ha iscritto alla scuola privata cattolica perché era stanca di sentire il proprio figlio che tornava a casa parlando di sessualità liquida e che doveva sentirsi in colpa per il fatto di essere bianco
L'ossessione LGBT e del "politically correct" proviene proprio dalla sinistra californiana: ha fatto ben a mandarlo nelle scuole private!
Personalmente, credo sia la puntata migliore di sempre..
comunque sulla questione delle università americane c'è anche un discorso sulla meritocrazia, perchè è venuto fuori che la rettrice di harvard ha copiato intere parti da altri per la sua tesi, quindi è li per merito o per qualcosa d'altro?
strano che la cosa sia venita fuori solo adesso, non trovi?
@@toledo600 è venuta fuori quando qualcuno si è preoccupato di controllare, prima evidentemente qualcun altro ha fatto finta di niente
Ho apprezzato moltissimo. Apre gli occhi su una realtà in atto negli Stati Uniti mentre in Europa non è ancora arrivata la consapevolezza del problema
Che bella consapevolezza, mentre l'Europa fa acqua da tutte le parti: senza la difesa USA saremo bell' e che fritti !
I conservatori hanno anche chiuso le biblioteche delle scuole medie superiori, proibendo la lettura dei classici più scomodi (e più interessanti: si pensi a "Il buio oltre la siepe" o "To Kill a Mockingbird"). La cancel culture viene da destra e da sinistra.
Adoro Federico, proprio una grande intelligenza ed un acume comunicativo promettente, parte della nostra giovane speranza italiana per un mondo migliore.Grazie anche ad Alfonso e a tutti voi. Occorre innalzare la necessaria visione geopolitica sulla popolazione italiana, un po' troppo provinciale.
Se questi vuol dire non essere provinciali... LOL sono solo i soliti pregiudizi italioti anti USA!
Vi ringrazio per il video. Sospettavo qualcosa del genere e da insegnante mi sono sempre opposto al multiculturalismo che porta solo a nessuna cultura. In America ha portato ad un pericolosissimo maccartismo alla rovescia.
Quindi vi sono stati in cui i cosiddetti "elettori indipendenti" (3:40) possono o non possono votare: qual è la definizione di questo tipo di elettori e come possono essere identificati dal momento che non appartengono ad alcun partito? In Italia apparterrebbero alla categoria consistente degli "incerti" ma non per questo non avrebbero diritto di voto. In ogni caso dopo il voto rientrerebbero (se non votanti) nella categoria degli "astenuti".
Complimenti Federico, sempre ottimo. (se proprio vogliamo insistere a trovare un difetto: ci voleva una punta di incisività in più nella conclusione a due terzi c.a.)
Video molto interessante. Argomento di cui non sapevo nulla.
era meglio....
Molto interessante come al solito
Complimenti per la maglietta 😊
è anche l'unico complimento che si merita
Interessantissima puntata. Aspettiamo con ansia la prossima! Grazie
Negli Stati Uniti manca la cultura di base. Quella che nei nostri asili si insegna con il metodo Montessori e nei licei con tanto studio e la richiesta di rielaborazione personale.
Tutti al liceo classico… il libero pensiero e la capacità di pensiero strategico e creativo sono percorsi lunghi e complessi e che mettono a volte anche in crisi gli esseri umani ma che devono essere offerti come possibilità pubblica dal sistema scolastico alla nazione.
Certo evviva il liceo classico contro la barbarie dei cowboys
Volume della sigla potentissimo
Super interessante, grazie di esistere
Molto competente e preparato.
Discriminazione positiva o negativa, sempre discriminazione è. Qualcuno ne farà sempre le spese "contro" i propri meriti formativi. A questo punto andrebbe chiarito, per onestà intellettuale, che non è nell'interesse dell'istituzione universitaria che le applica promuoversi come polo d'eccellenza accademica
I conservatori hanno ragione. Non so chi preferirebbe essere operato da un chirurgo di una specifica etnia piuttosto che da un chirurgo bravo.
Queste politiche vanno viste nel contesto delle università americane, estremamente elitarie e con l'ammissione soggetta ad una valutazione preliminare. Senza questo tipo di azioni, gli studenti appartenenti alle minoranze non sarebbero mai stati selezionati perché scartati a priori. Poi, ovviamente, loro devono sempre esagerare...
Di grande interesse, complimenti ad entrambi gli speakers ! Certo è che le incognite per il futuro - a livello globale - sono davvero tantissime ... speriamo bene ...
Buongiorno. Visto e considerato che l'elite universitaria si poggia sulle donazioni private, e visto il volume d'affari intorno alle guerre, non può essere questo il motivo del cambio di direzione? L'establishment non vuole interferenze al momento sul tema. Considerando ciò perché parlare di crisi delle università? Questo sono gli USA da sempre e non da oggi. Il multiculturalismo delle università non può essere invertito così facilmente anche perché i loro finanziatori sono gli stessi "diversamente etnici"...
La libertà di poter discutere di cercare o migliorare, cosa che può non avvenire ma wuesta è l'America e che l'Italia non fa , non capirà mai e che è sempre sotto tutti i paesi parte Europe e Nord America. Guardatevi in casa prima di criticare ciò luoghi che non ci avete vissuto. Parlo a molti italiani che scrivono giusto per odio
Ciò nondimeno, gli USA stanno perdendo il dominio: economico, militare, culturale. Si domandi piuttosto perché il resto del mondo si compiace della cosa.
odio e invidia!
"Dal fiume al mare" è un espressione utilizzata in generale per definire quella che Petroni chiama "terra promessa"
Nethanyau e vari esponenti israeliani l' hanno spesso usata (ovviamente per parlare come Petroni della grande Israele). Un po' come nelle immagini che utilizzano nei loro libri di testo scolastici.
Partire da questo slogan nelle manifestazioni parlando di volver espellere gli ebrei non è solo ridicolo ma anche intellettualmente disonesto.
La Palestina non deve essere libera perché gli ebrei devono andarsene. La Palestina deve essere libera perché oggi è occupata, umiliata e massacrata.
Ci vai tu in guerra contro un Paese con armi nucleari?
Con la situazione sociale descritta, come reagirebbe il cosi detto fronte interno in caso di una guerra contro Cina o Russia? Se lo chiedono gli strateghi USA?
Bravissimi 👏👏👏👏👏👏👏
non esagerare!
Io ho sessant’anni e da quando sono nato che sento parlare di crisi degli Stati Uniti, eppure loro sono sempre lì e tutti gli altri sono spariti
Complimenti 👏
Tutto questo è dovuto al fatto che le persone capaci sono ormai una piccola minoranza, la quale per giunta non occupa posti di potere.
Un aspetto trattato, anche se non in modo principale, (che porta anche alla equazione " gens bianca"=razzismo) che da i brividi, é questa sempre più imperante decontestualizzazione spazio-temporale anche perché é così irrazionale da creare ampie praterie proprio per quella reazione che si dice di combattere. Mi aspetto che per coerenza e senza ipocrisia, assieme alle critiche e statue danneggiate del noto Colombo si cambi anche il nome alla capitale federale USA, nome di un notorio schiavista.
Non è stato trattato il tema delle donazioni miglionarie da parte di paesi arabi (qindi influenze estere) alle università americane. Nelle quali la critica all' islam è diventata tabù.
Con tutto il rispetto…Non credo proprio, anzi al incontrario. Sono I ebrei che hanno dato donazioni miliardarie e se qualcuno si oppone ad Israele viene minacciato o cacciato! Per favore di’ la verità’.
"Il divorzio delle Università dal pensiero critico": una vera e propria contraddictio in adjecto!
Riflessione su un =possibile scenario=: E, se ci fosse una guerra (più o meno in atto)oppure una grande tensione geopolitica e sociale, le elezioni per emergenza, NON SI POSSONO FARE. ?!
Millemila ragioni esposte poi taglia corto dicendo che i bianchi vogliono mantenere il privilegio. È del tutto evidente invece che il privilegio è un aspetto minimo della questione.
Quello che non riesco a capire è: ci siete o ci fate? Perchè se certi "accadimenti", che geopoliticamente stanno avvenendo nel mondo, hanno dei meccanismi che riesco a comprenderli anche io che ho la III° media per il rotto della cuffia, mi chiedo, come fate a non capirli voi che siete andati alle scuole "alte"? C'è qualcosa che non mi torna.....
sono solo palloncini gonfiati a sinistra!
adesso mi aspetto lo special sul caso del prof. Jordan Peterson, canadese peraltro
Che avrebbe fatto !?..curioso perché vivo in Canada 🇨🇦
@@domenicoberardi2739 gli è stata sospesa la "licenza" per esercitare la professione di psicologo/psicoterapeuta (prendi quel che scrivo con le pinze, non conosco la normativa di riferimento), in ragione di alcuni tweet, della posizione presa contro le terapie chirurgiche per il cambio di genere sui minori e altro.
Se vuole riottenerla deve sottoporsi ad un programma di rieducazione deciso dal regulatory body del suo ordine professionale.
Solo Alfonso Desiderio può indossare una t-shirt di Pacman con tale disinvoltura, grazie alla sua competenza 😎👍
Basta ,,,,
@@guidocontu3831 Nessuno la obbliga a stare su UA-cam 😎
poi non mi sembra sia america multiculturalista, ma antioccidentale
e quindi?
ma che cz dici ??
Importi terzo mondo
Diventi terzo mondo
(chissà a chi giova questo stato di cose, mi chiedo)
i patrizi dell impero americano hanno dal crollo del muro di berlino oppresso la plebe occidentale, ed ora ne hanno paura. La riduzione degli stpendi e creazione di divisioni e conflitti x evitare aggregazione sono centrali nella loro politica, in molteplici modi, tra cui anche l'immigrazione
Rockefeller, Soros, Schwab et al. WEF, UN, EU, Zionisti, ecc. ecc.
Una cosa importante è l’immigration act del 1965. Quello aprì il paese al terzo mondo. Dietro a quel act ci furono gli ebrei.
Hai dimenticato:
Sfrutta il terzo mondo.
Fai cadere i governi del terzo mondo per sostituirli con militari fantocci.
Risultato:
Aspettati che il terzo mondo lasci il paese che gli hai distrutto.
Peccato che il terzo mondo è terzo mondo perché qualcuno lavora per lasciarlo in quello stato,le istituzioni Internazionali nate dopoguerra come la world bank e il FMI,erano congegnate per rendere buona parte del mondo povero e arretrato,perciò la tua osservazione denigratoria è frutto della visione unilaterale del mito dell’uomo europeo portatore di civiltà e cultura
09:00
No vabbé però in Italia il concetto di "donazione" non presuppone la ripetibilità della prestazione donata, anche perché appunto di "doni" stiamo parlando. Ora, in un sistema normale, se io dovessi donare 1M di euro ad un famoso Ateneo o appunto sono considerato un "donante" e, attraverso un mio atto di liberalità, esprimo il mio interesse a "donare", altrimenti - e all'opposto - la mia donazione è in realtà una "contribuzione" o, forse, ancora meglio un "conferimento" (come quelli fatti presso una società di capitali).
Quindi, se i donatori delle grandi università americane posseggono un tale potere, stiamo piuttosto parlando di "soci" e di "stakeholder" (o "azionisti") più che di meri "donatori".
E ovviamente di "stakeholder nella più alta industria culturale" del proprio Paese.
In genere apprezzo molto gli approfondimenti di Limes. In questo caso, pero', mi pare che il Dr Petroni abbia fornito una rappresentazione non del tutto corretta della situazione in esame, raffigurando le policies di DEI come volte a promuovere il multiculturalismo. In realta', c'e' chi sostiene, non senza ragioni, che la cultura della "diversity" cozzi frontalmente con l'idea di una societa' aperta e multiculturale. Inoltre, non sono solo i conservatori ad avversare tali policies, ma anche molti liberals che vedono nella cultura della "diversity" una cultura dell'intolleranza incompatibile con i cardini liberali della cultura americana. Infine, il Dr Petroni non ha affrontato il tema cruciale dell'impatto della DEI sulle assunzioni dei professori universitari e sulla adozione da parte degli hiring committees del criterio di appartenenza etnica come criterio di scelta dei candidati (spesso, si dice, a prescindere dai meriti e dalle competenze oggettive).
Ma se è esattamente il nucleo di tutto il video??
bisogna ancora accertare se Petroni abbia veramente il titolo di "dottore", ma poi in che cosa?
Grandi come sempre! Mi chiedo come si sia arrivari ad allontanarsi cosi tanto dal razzismo da segregarsi in gruppi etnici per combatterlo ahah sembra assurdo
In quanto bianco occidentale non ho altra scelta che combattere il multiculturalismo. Non veramente per scelta ma soprattutto per istinto...
Un video molto importante e coraggioso che però manca nel rispondere alla domanda principale. Quali sono le conseguenze economiche e geopolitiche in USA innescate dalla crisi dei college? In pratica, se i ricchi non vanno più ad Harvard, che ne consegue per gli USA e il mondo?
Non succede un bel niente: con l'andazzo della sinistra USA, andrà di certo al potere Donald Trump! LOL
Domanda di cui non hanno risposta e sulla quale non si sbilanciano in ipotesi.
vanno a stanford che è molto meglio di harvard ormai
complimenti
La discriminazione positiva non esiste, ci sarà sempre qualcuno che la subisce, membri del gruppo che si intende ridurre che magari sono innocenti, ma anche appartenenti ai gruppi che la promuovono, che individualmente sono costretti ad accettarla. I nostri genitori e nonni hanno fatto tanto per creare una società libera, spingere per una segregazione è un po' il contrario.
Infine, l'autocensura è sempre una delle armi più potenti dei regimi autoritari.
Tutto ciò è il frutto di una società che è stata a lungo segregazionista, in cui lo schifo per l'altro e gli spazi ampi hanno favorito e promosso per molto tempo lo stare separati. Evitiamo di importare o di considerare giuste queste idee che con noi non hanno niente a che fare. E no, lottare contro il segregazionismo non è reazionario, come non lo era cinquant'anni fa, quando in Europa arrivava l'eco delle lotte statunitensi e sudafricane. Al contrario, è una lotta per l'equità che viene bene ai reazionari e porta l'acqua al loro mulino.
Grande! Concordo!
Puntata interessantissima. Attendo la seconda. Grazie
aspetta e spera...
Probabilmente ricordo male, ma una volta non erano gli ebrei ultraortodossi che dicevano dai fiumi (plurale) al mare?
In che numero di limes si parla del problema della tribalizzazione negli USA? Grazie
In "America?" numero 11/2022. In particolare nella seconda parte "Duelli per l'anima dell'America", composta di 12 articoli.
grazie mille! @@ilmelangolo
A La Sapienza a certe persone non viene permesso neanche di parlare, poi ci stupiamo se la gente vota Meloni o Trump.
Puntata molto interessante. Avete parlato di una rivista dedicata agli USA potete dirmi dove si può acquistare e di quale numero si tratta? Grazie mille.
www.limesonline.com/rivista/america-14641550/
Molto interessante. Però, come dicono altri commenti, c'è una cosa strana. Limes parteggia per i liberal ma al tempo stesso fa apparire assurdo il multiculturalismo. Da che parte state? Avete paura che Limes possa sembrare di destra? Servirebbe un po piu coraggio e onestà intellettuale o no?
Potrei aver capito male; dal mio punto di vista non si tratta di una battaglia contro il multiculturalismo in harvard, quando una battaglia con l'incompetenza del corpo dirigente della stessa istituzione da tempo cooptati usando criteri razziali, di genere e politici. Come lo chiamano, wokism?
Io vivo a Los Angeles con mia moglie e i miei figli, e qui la situazione è paradossale!!
Non faccio fatica a crederle
Poveretto. Mi chiedo come uno possa vivere a Los Angeles
🌼🍀
Da brividi
Molto interessante. Mi chiedo se una università pubblica aperta a tutti potrebbe aiutare. Certo che se l' idea di uno Stato forte terrorizza tanto liberal quanto conservatori, sarà difficile uscire dalla logica tribale.
(11.⁵²) Divisioni sempre piú forti; questo è un punto essenziale, voluto!
Davvero una nazione in declino culturale che diventa poi politico e sociale
L’Italia seguirà, non illudiamoci 😢
Guarda piuttosto all'Italietta che fa acqua da tutte le parti: mantenuta in vita solo dall'odiata flebo dell' UE ! Rognosi e pure ingrati ... come sempre
Molto interessante. Il politicamente corretto ci ucciderà
Le magliette di Alfonso sono sempre bellissime
sheldon cooper gli fa un baffo
Il sonno della ragione genera mostri
ma vai in mona
Viva vannacci(scherzo)
come Limes
@@marcob4630 ??
è sempre di parte, fanaticamente anti-USA !@@zicu656
Analisi parziale in cui ironicamente si usano termini ideologici con un certo bias ("privilegio" 🤦 ). Più che il multiculturalismo, è un problema di scontro ideologico. I "reazionari" non sono tutti conservatori, molti si oppongono alle derive deleterie discriminanti e non cosi coesive delle ideologie "identitarie", più volte in passato molto violente e fraudolente (vedesi come esempio le manifestazioni del BLM e lo scandalo della sua fondatrice). Si è omesso le problematiche dei doppi standard con il caso "Gay" ( la ex preside di Harvard) presenti ormai da anni. Mancano altri grandi protagonisti di questa faccenda: le corporazioni e le grandi industrie, che stanno cercando di spingere queste idee alimentati da incentivi monetari anche in vari campi d'intrattenimento ( come, esempio, quello videoludico con società come "sweet baby"). Si è sminuito il ruolo dell'establishment, che continua a promuovere queste idee rifiutandosi di creare un terreno di confronto per affrontare i problemi. E c'è molto altro ancora ma si è preferito ridurre il tutto ad uno discorso troppo banale a tratti. Si può apprezzare il tentativo di parlarne ma non l'esecuzione.
il problema delle università americane che avete descritto non è simile a quello delle università italiane?
Perché gli spazi riservati alle persone lgbt sono visti come segregazione, esclusività mentre quelli delle donne sono accettati. Non mi è chiaro cosa c'entrano questi spazi con la questione identitaria
Harvard, MIT e University of Pennsylvania rette da donne. Forse è giunto il momento di chiedere le quote azzurre.
Le quote servono per chi e debole gli uomini sono sempre stati i dominatori del mondo non ci servono 😊
che pistolotto....@@michelemartini2011
@@marcob4630 ti sei offeso checca?
Quando i costumi si deprimono la forza di una società va in declino, gli imperi vanno in malora
Per caso di questo argomento si parlerà nel numero che esce a fine Gennaio?
L'università non ha la capacità di insegnarti come si programma o come si comunica su un social per il semplice motivo che una qualunque tecnologia che un'università volesse insegnare sarebbe già vecchia alla fine del corso. L'università dovrebbe avere lo scopo di dare strumenti universali buoni in ogni contesto, più una forma mentale che un bagaglio di nozioni che magari domani non sevono più a nulla. L'industria di oggi ha bisogno di saldatori e tornitori, di operatori di carrelli elevatori e di gente che va a fare le pulizie; di infermieri (non di medici perchè costano troppo e se c'e' da seguire un protocollo va bene anche un infermiere) e di badanti. Purtroppo per queste specializzazioni l'università non serve, sopprattutto se e' privata e serve solo a darti un titolo per entrare in un elite sempre piu ristretta..
Quanto spazio per l'Europa
Una puntata sull' Europa adesso sarebbe troppo deprimente
@@federicopuglia4724 corroborante
Credo che ci sia una pericolosa tendenza alla semplificazione per evitare di affrontare le cose nel loro contesto e trovarsi ad ammettere cose scomode. Si fa presto a dire che i bianchi sono razzisti, è vero, ma credo sia abbastanza assodato che i giapponesi lo furono nei confronti dei popoli del sud est asiatico nel corso della seconda guerra mondiale. A loro volta i cinesi si dimostrano spesso razzisti nei confronti di altri popoli. Siamo esseri umani, abbiamo, nonostante differenze culturali marcate, certi bias comuni a tutti, perché non ammetterlo? Può essere razzista un afroamericano? Si, nei confronti di altri gruppi "etnici".
Riguardo al problema della preparazione tecnologica, le aziende hi-tech hanno pesantemente delocalizzato fuori dell'America assumono preferibilmente da altri paesi, questo difficilmente non ha un impatto sul mercato del lavoro americano.
Sì, queste teorie partono da una verità, cioè il fatto che il fenomeno coloniale europeo e la sua ideologizzazione con le le teorie della razza sono state un unicum per le loro dimensioni. Sorvolano però sul fatto che il fenomeno in sé si ritrova in tanti contesti e in tanti momenti della storia. Pensa che quando ho visitato il museo della Storia Afroamericana a Washington (un museo comunque bellissimo) in un pannello si diceva, in riferimento alla schiavitù: "Per la prima volta nella storia, gli esseri umani veniva considerati una merce". A me sono cascate le braccia perché vuol dire cancellare con un colpo di spugna millenni di storia dell'umanità per motivi ideologici. Un'operazione che viene fatta spesso quando si racconta la storia, ma della quale non c'è alcun bisogno, visto che i fatti narrati sono già abbastanza gravi senza bisogno di raccontarli come unici.
@@giuliaanichini7667😃😃😃😃😃
Da abbonato mi dispiace di scoltare un'analisi cosi' di parte. Dimenticavo che sono venute fuori le accuse di plagio dei ben 12 papers della direttrice. Per meriti non sarebbe diventata neanche preside di una high school. Ora e' tornata nel corpo docente con lo stipendiuccio premio di 900.000 dollari.
Bellissima puntata, ma lo schifo delle università Italiane ne potete parlare per favore?
Questo dimostra i danni che fa la sinistra.
Io starei attenta anche ai Vs editori del gruppo Gedi....sono sulla buona strada.
Sinistra + Ebrei atei.
Sembra assurdo parlarne come se fossimo in un gruppo di suprematisti complottisti.
Ma dalla Butler a Soros, passando per centinaia di altri, sono loro che hanno spinto potentemente queste teorie mostrose degenerate per decenni, influenzando la società a tutti i livelli e pompando miliardi nella Politica e nelle Istituzioni.
Che ora sono MARCE!
@@VanZibarX sta pagina sta diventando un serbatoio di neo teorie antisemite, prima poi disattiveranno i commenti per colpa vostra. e ve lo dico da uno che disprezza israele per la strage di gaza, ma voi siete proprio matti.
il progressismo sta partorendo delle mostruosità
infatti: ringrazia i sinistrati!
Stat Uniti , non America!