FATIMA 13 maggio 1917
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- Опубліковано 31 гру 2024
- Dal racconto di suor Lucia:
Mentre stavo per giocare con Giacinta e Francesco, in cima al pendio di Cova da Iria, a fare un muretto intorno a una macchia, vedemmo, all'improvviso, qualcosa come un lampo.
E' meglio che ce n'andiamo a casa - dissi ai miei cugini - perchè sta lampeggiando. Potrebbe venire un temporale.
Sì, andiamo.
E cominciammo a scendere il pendio, spingendo le pecore verso la strada. Arrivati all'incirca a metà pendio, quasi vicino a un grande leccio che c'era lì, vedemmo un altro lampo e, fatti alcuni passi più avanti, vedemmo sopra un elce una Signora, tutta vestita di bianco, più brillante del sole che diffondeva luce più chiara e intensa che un bicchiere di cristallo pieno di acqua cristallina, attraversata dai raggi del sole più ardente. Sorpresi dall'apparizione ci fermammo. Eravamo così vicini, che ci trovammo dentro alla luce che la circondava o che Lei diffondeva. Forse a un metro e mezzo di distanza, più o meno. Allora la Madonna ci disse:
Non abbiate timore. Io non voglio farvi del male.
Di dove siete ? - le domandai.
Sono del Cielo.
E che cos'è che volete da me ?
Sono venuta a chiedervi che veniate qui sei mesi a fila, il giorno 13 a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio. Poi tornerò ancora qui una settima volta.
E anch'io andrò in Cielo ?
Si, ci andrai.
E Giacinta ?
Anche lei.
E Francesco ?
Pure, ma dovrà recitare molti Rosari.
Mi ricordai allora di chiedere di due ragazze che erano morte da poco tempo. Erano mie amiche e stavano in casa mia per imparare a tessere con la mia sorella più grande.
Maria das Neves è già in Cielo ?
Sì.
E Amelia ?
E' in Purgatorio fino alla fine del mondo.
Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze ch'Egli vorrà inviarvi, in atto di riparazione dei peccati con cui Egli è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori ?
Sì, lo vogliamo.
Avrete dunque molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.
Fu al pronunciare queste ultime parole, che aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, come un riflesso che da esse usciva, che ci penetrava nel petto e nel più intimo dell'anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella stessa luce, più chiaramente di quanto non ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso intimo, anch'esso donato, cademmo in ginocchio e ripetemmo intimamente: "O Santissima Trinità, io vi adoro. Mio Dio, io vi amo nel Santissimo Sacramento". Passati i primi momenti, la Madonna aggiunse: "Recitate il Rosario tutti i giorni, per ottenere la pace al mondo e la fine della guerra".
Subito dopo, cominciò a elevarsi serenamente, salendo verso levante, fino a scomparire nell'immensità della distanza.