ho dimenticato di accennare a diverse cose, la videocamera mi mette comunque un pò di disagio ancora......ma forse più avanti aggiungo un punto di vista alternativo della stessa epoca. grazie Loredana
Ciao Luca, argomento che non conoscevo e che hai saputo trattare magistralmente. Ero molto scettico dal titolo ma devo dire che ha prevalso il tema dell’ultimo ricordo. Oggi abbiamo smartphone pieni di fotografie… ma se si pensa di non aver nessuna immagine di un nostro caro e che quella sia l’ultima occasione questo da un significato completamente diverso alla fotografia di quel genere.
Per l'epoca, i non ricchi hanno avuto una possibilità di ricordo. Noi siamo ormai abituati a tutti i confort, loro vivevano di poche cose. La fotografia è tante cose tra cui avere ricordi. Hai fatto bene a cliccare: un abbraccio Nicolas
ho tentato di farla più semplice possibile, ho addirittura scordato anche cose più ttosto importanti, ma sarebbe stato forse troppo pesante....magari nel tempo lo riprendiamo con altri unti di vista. E' sempre un piacere trovare un tuo commento
Ho aspettato parecchio per farlo, però bisogna ammettere che è un argomento piuttosto interessante, con anche un pizzico di fascino. Grazie a te per avermi fatto capire che sta andando bene🖐😀
Ciao Luca. A dirla tutta inquietano di più le mani che sbucano dalla libreria :) Si oggi si mettono le foto nelle lapidi ma son foto di repertorio quando la persona era ancora in vita, nulla a che vedere con quello che hai splendidamente descritto eppure anche così c'è qualcosa di macabro. Video molto interessante sia come immagini sia dal punto di vista storico, hai fotografato molto bene a parole l'epoca dell'industrializzazione. A presto, ciao.
le mani che t'inquietano sono di un manichino donna che è con me da molti anni, ogni tanto ci esco , creandoci delle foto , che vorrei trasformare in un progetto. Le ho perse tante volte e poi ritrovate queste mani, ora le tengo lì per prenderle ogni volta che mi servono velocemente ahahahah. Per le foto odierne , io le ho prodotte per circa 6 anni, qui si sono ancora vivi, ma la qualità delle foto era sempre terrificante e quindi molto spesso più finte ed inverosimili del tetro. Le persone grandi, hanno sempre poche immagini e spesso, legate ad eventi tipo matrimoni, feste, con bottiglie davanti al viso o vestiti inappropriati, sudore.......insomma, ricostruite spesso nella quasi totalità......forse è macabro anche questo ahahahahah
Conoscevo questa usanza dell epoca e questo tipo di fotografia! Ottimo video, ben fatto e ben narrato, aggiungerei in altra cosa che si faceva in Italia, mio padre nato nel 54 mi racconta che all epoca si faceva il servizio fotografico anche ai funerali, non so se si facevano foto al morto o con il morto ma in casa abbiamo fotografie del carro funebre e delle persone che parteciparono al funerali credo dei miei bis nonni.. comunque epoca anni 60 non credo più in là, almeno nel nord italia
Ciao Gabbo 3 grazie per i complimenti a me e per l'ottima notizia detta. Personalmente ho fatto negli ultimi 10 anni due servizi fotografici del genere, uno per la curia, era un Vescovo ed uno per una agenzia funebre....atmosfere notevolmente diverse dalla solita fotografia, ma alle volte per documentazione accade di fare dei racconti così specifici... Comunque rarissimi che escono dalle usanze abituali
Bel video, certo un po’ inquietante ma molto interessante. Se ci pensiamo bene come giustamente hai detto il rapporto tra morte e fotografie esiste ancora oggi quando alla scomparsa di una persona si allega spesso una foto del defunto (quando ero vivo però ) sugli annunci e sulle lapidi. A proposito delle condizioni di vita delle masse popolari urbane del periodo consiglierei la lettura del libro La situazione della classe operaia in Inghilterra di Engels del 1845
grazie del consiglio sul il libro, lo cerco volentieri. Il costume della fotoceramica con la foto da vivi, è arrivata nel tempo, ma prima, la cultura dell'epoca voleva fermare proprio l'ultima immagine rimasta nella vita, poi tutto cambiò pian piano .
Ciao Luca. Argomento piuttosto inquietante direi, almeno per i canoni attuali. Conoscevo già questa parte della storia della fotografia ma ogni volta che rivedo quelle foto mi chiedo se, chi posasse vicino al caro defunto, non provasse almeno un pò d'ansia o apprensione. Specialmente quando si trattava di madri che tenevano il loro piccolo defunto in braccio o comunque sopra di loro, sapendo che l'esposizione non durava certo pochi istanti ma parecchi minuti. Magari no perchè, per quell'epoca, era una cosa abbastanza comune. Tuttavia preferisco che questa cosa appartenga ormai al passato e che non se ne abbia più traccia, almeno in moltissimi paesi. Ciao ciao!
argomento difficile per noi, ma da qui si capiscono un sacco di cose di quel particolare periodo. Lungo la storia della fotografia ci sono molti fatti curiosi e molti sono concentrati proprio nell'epoca Vittoriana, alcuni come quello esplicato oggi ed altri più leggeri e divertenti.
Grazie, bellissimo argomento
Grazie Massi, almeno ogni tanto svicoliamo dalla solita routine😄.
Un abbraccio👋😜
Argomento molto interessante che conoscevo già. Ben descritto nella storia della fotografia.
ho dimenticato di accennare a diverse cose, la videocamera mi mette comunque un pò di disagio ancora......ma forse più avanti aggiungo un punto di vista alternativo della stessa epoca. grazie Loredana
Ciao Luca, argomento che non conoscevo e che hai saputo trattare magistralmente. Ero molto scettico dal titolo ma devo dire che ha prevalso il tema dell’ultimo ricordo. Oggi abbiamo smartphone pieni di fotografie… ma se si pensa di non aver nessuna immagine di un nostro caro e che quella sia l’ultima occasione questo da un significato completamente diverso alla fotografia di quel genere.
Per l'epoca, i non ricchi hanno avuto una possibilità di ricordo.
Noi siamo ormai abituati a tutti i confort, loro vivevano di poche cose.
La fotografia è tante cose tra cui avere ricordi. Hai fatto bene a cliccare: un abbraccio Nicolas
Hai tratteggiato molto bene il periodo socio economico dell'Inghilterra de quell'epoca! E anche tutta la vicenda delle foto post mortem👏👏👏
ho tentato di farla più semplice possibile, ho addirittura scordato anche cose più ttosto importanti, ma sarebbe stato forse troppo pesante....magari nel tempo lo riprendiamo con altri unti di vista. E' sempre un piacere trovare un tuo commento
Bel video Luca, ben argomentato. Grazie per avermi fatto contribuire con gli scatti! Alla prossima!
le tue foto ci stavano alla perfezione, cara Cristina......grazie per tutto
Non sapevo di questa usanza, grazie per averne parlato.
Ho aspettato parecchio per farlo, però bisogna ammettere che è un argomento piuttosto interessante, con anche un pizzico di fascino. Grazie a te per avermi fatto capire che sta andando bene🖐😀
Ciao Luca. A dirla tutta inquietano di più le mani che sbucano dalla libreria :) Si oggi si mettono le foto nelle lapidi ma son foto di repertorio quando la persona era ancora in vita, nulla a che vedere con quello che hai splendidamente descritto eppure anche così c'è qualcosa di macabro. Video molto interessante sia come immagini sia dal punto di vista storico, hai fotografato molto bene a parole l'epoca dell'industrializzazione. A presto, ciao.
le mani che t'inquietano sono di un manichino donna che è con me da molti anni, ogni tanto ci esco , creandoci delle foto , che vorrei trasformare in un progetto. Le ho perse tante volte e poi ritrovate queste mani, ora le tengo lì per prenderle ogni volta che mi servono velocemente ahahahah.
Per le foto odierne , io le ho prodotte per circa 6 anni, qui si sono ancora vivi, ma la qualità delle foto era sempre terrificante e quindi molto spesso più finte ed inverosimili del tetro. Le persone grandi, hanno sempre poche immagini e spesso, legate ad eventi tipo matrimoni, feste, con bottiglie davanti al viso o vestiti inappropriati, sudore.......insomma, ricostruite spesso nella quasi totalità......forse è macabro anche questo ahahahahah
Conoscevo questa usanza dell epoca e questo tipo di fotografia! Ottimo video, ben fatto e ben narrato, aggiungerei in altra cosa che si faceva in Italia, mio padre nato nel 54 mi racconta che all epoca si faceva il servizio fotografico anche ai funerali, non so se si facevano foto al morto o con il morto ma in casa abbiamo fotografie del carro funebre e delle persone che parteciparono al funerali credo dei miei bis nonni.. comunque epoca anni 60 non credo più in là, almeno nel nord italia
Ciao Gabbo 3 grazie per i complimenti a me e per l'ottima notizia detta. Personalmente ho fatto negli ultimi 10 anni due servizi fotografici del genere, uno per la curia, era un Vescovo ed uno per una agenzia funebre....atmosfere notevolmente diverse dalla solita fotografia, ma alle volte per documentazione accade di fare dei racconti così specifici...
Comunque rarissimi che escono dalle usanze abituali
The Other è fenomenale!
l'altro invece forse è meno bello, ma la storia è basata proprio su un fotografo, che dopo la fine della prima guerra, sceglie di fare questo.
Bel video, certo un po’ inquietante ma molto interessante. Se ci pensiamo bene come giustamente hai detto il rapporto tra morte e fotografie esiste ancora oggi quando alla scomparsa di una persona si allega spesso una foto del defunto (quando ero vivo però ) sugli annunci e sulle lapidi. A proposito delle condizioni di vita delle masse popolari urbane del periodo consiglierei la lettura del libro La situazione della classe operaia in Inghilterra di Engels del 1845
grazie del consiglio sul il libro, lo cerco volentieri. Il costume della fotoceramica con la foto da vivi, è arrivata nel tempo, ma prima, la cultura dell'epoca voleva fermare proprio l'ultima immagine rimasta nella vita, poi tutto cambiò pian piano .
Ciao Luca. Argomento piuttosto inquietante direi, almeno per i canoni attuali. Conoscevo già questa parte della storia della fotografia ma ogni volta che rivedo quelle foto mi chiedo se, chi posasse vicino al caro defunto, non provasse almeno un pò d'ansia o apprensione. Specialmente quando si trattava di madri che tenevano il loro piccolo defunto in braccio o comunque sopra di loro, sapendo che l'esposizione non durava certo pochi istanti ma parecchi minuti. Magari no perchè, per quell'epoca, era una cosa abbastanza comune. Tuttavia preferisco che questa cosa appartenga ormai al passato e che non se ne abbia più traccia, almeno in moltissimi paesi. Ciao ciao!
argomento difficile per noi, ma da qui si capiscono un sacco di cose di quel particolare periodo. Lungo la storia della fotografia ci sono molti fatti curiosi e molti sono concentrati proprio nell'epoca Vittoriana, alcuni come quello esplicato oggi ed altri più leggeri e divertenti.
Luca sai cosa avrebbe detto iol compianto Mike Buongiorno? Allegriaaaa....