Il libro di Annina "Il femminismo inutile. Vittimismo, narcisismo e mezze verità: i nuovi nemici delle donne" è qui: amzn.to/4aGDfKp 00:00 - Intro 1:11 - Il femminismo contemporaneo: come ci siamo arrivati? 5:55 - Il femminismo social, il femminismo intersezionale e altri femminismi 11:38 - Limitazioni al diritto di parola del femminismo intersezionale: una femminista bianca non potrebbe parlare della questione del velo 18:51 - Gli uomini non potrebbero parlare di donne. 24:18 - In realtà la maggior parte deli ostacoli nella vita sono unisex 26:53 - Le giovani donne sono diffidenti nei confronti dei maschi e i loro punti di vista sono filtrati dai social 29:41 - "Nascere maschi ... è un po' come essere figli maschi di un boss mafioso" - Michela Murgia 33:58 - La querelle riguardo agli eventi di Più libri più liberi 2024 37:35 - Alcuni interventi di femministe dal libro "Il femminismo inutile" di Vallarino e considerazioni sull'editoria 47:18 - Quanto impatta il woke nel mondo editoriale UK e USA? 52:42 - Biologia e cultura: come i due sessi si comportano diversamente 56:55 - l'educazione è già contro la violenza. il patriarcato non esiste, mancano nuovi modelli maschili positivi 1:04:14 - La saggezza delle femministe anziane. 1:06:58 - "Bambini educati a scuola a ritenere gli uomini il male del mondo": un aneddoto Doris Lessing 1:09:19 - La presentazione del sesso e delle molestie ai minori 1:11:25 - La pornografia, Onlyfans e il Sex Positivity: nessuno pensa allo sfruttamento dei fruitori. 1:18:07 - La cultura cattolica e le sue profonde similitudini sull'idea di uomo nel neo-femminismo 1:23:18 - Narcisismo, smarrimento e perdita di responsabilità 1:31:47 - Il bisogno degli influencer, la forma mentis dei giovani 1:36:06 - Una poesia di Patrizia Cavalli su una femminista 1:38:18 - Il woke è un'ideologia che nasce anche da un eccesso di benessere 1:40:29 - Torniamo a parlare di individui e di persona (anche se viviamo nell'era delle tribù e delle sette)
È rinfrancante assistere a conversazioni realistiche, razionali e obiettive come questa. A volte, di fronte a certe attuali narrazioni, provo un senso di frustrazione misto a rabbia davvero poco piacevole con cui convivere. Provo profonda pena (nel senso migliore del termine) verso le giovani e giovanissime d'oggi, VITTIME si', ma innanzitutto della propaganda misandrica in corso. Chissà se, crescendo e appropriandosi (si spera) del sufficiente livello di senso critico&libertà di pensiero, si renderanno conto di CHI e di COSA ha agito VERAMENTE verso di loro violenza, inculcando certe visioni distopiche della realtà. Avanti tutta 💪 Confronti come questo sono importantissimi contraltari in un momento storico culturalmente davvero caotico e complesso. Grazie, quindi 🙏
Mi ero ripromesso di leggere il suo libro dopo aver visto una bella recensione della Pani e questa intervista non fa che confermare le mie intenzioni, è un piacere sapere che c'è gente intelligente e non mediocre e in questo periodo storico ne abbiamo particolarmente bisogno per compensare l'ottusità dilagante. Grazie.
43:48, esattamente come il pensiero religioso, ovvero basato sul senso di colpa individuale e il culto dicotomico bene-male. Consiglio a tutti l'ottimo libro scritto ormai parecchi anni fa, The True Believer di Eric Hoffer, dove appunto spiegava di come la massa tende ad accostarsi ad un'idea totalitaria, totalizzante, assoluta, non tanto per credenza, ma piuttosto per sfuggire da una percezione di sé insignificante. Io poi vedo tutto questo sotto ad una luce profondamente cristiana, in modo paradossale, dove il senso di colpa, la redenzione, la purificazione, il pentimento, il rapporto tossico con il corpo e il martirio ideologico, sono presentissimi. Ecco, il neo-femminismo può esattamente essere una specie di religione laica, senza un Dio, ma pronto a fare una guerra santa schiacciando con la rabbia l'altro.
È pazzesco come a quella persona sia stato dato spazio&possibilità di estendere, generalizzare e diffondere evidenti turbe, visioni ed esperienze PERSONALI alla società tutta. Se ciascuno di noi proiettasse il proprio vissuto sulla società, considerandolo legittimo strumento di universalizzazione, vivremmo in un manicomio a cielo aperto. La Murgia invece, dipinta come un vate, e tutti ad andar dietro come 🐑 a tale insensata mitizzazione. Pazzesco, appunto.
Si può criticare fino a una certa, mi sa...YT mi ha appena censurato il commento che avevo scritto in aggiunta al tuo (e sinceramente non credo di aver usato toni forti o offensivi). Certe voci, ahinoi, non sono liberamente criticabili, evidentemente.... 🤨
@@Pennyroyal_T. Ben detto! Per quanto mi riguarda la Murgia è tale e quale a un Big Luca, una fuffa-guru mastodontica che ce l'ha fatta intortando migliaglia di persone
@@scottadkins97 Vediamo se me lo cancella di nuovo (provo a cambiare un po' i termini...) Universalizzare le proprie turbe/esperienze/vissuto tanto da diventare paradigmi e dogmi applicabili alla società tutta, già di suo mi sembra pericoloso (pensa se lo facessimo tutti!!) Mitizzare poi la voce che lo fa è pure ridicolo. Ma il senso del ridicolo, ormai, mi sembra ampiamente superato. Non mi esprimo sul contributo del Fato nel zittire la voce in questione perché poi, mi sa, che la piattaforma mi butta giù il commento..... 😏
Lasciamo pure che la tv continui progressivamente a svuotarsi di qualità....Confidiamo nel giusto esito che si merita (parlo ovviamente dei suoi protagonisti e delle metodologie di fondo), ovvero l'estinzione.
@@Alvisez7 Si', così poi verrebbero (come di norma, in quel circo di pagliacci al soldo di questo o quello) spu**anati, mistificati, decontestualizzati, venduti come scadenti e/o sovversivi. Capisco il tuo punto di vista, tuttavia resto dell'idea che la cosa migliore sia lasciar morire un corpo oramai in metastasi. Poi, magari, se ne riparlerà tra 100 anni. Al momento (ma è un punto di vista personale, ci mancherebbe) meglio puntare all'estinzione di quel SISTEMA (perché questo è 🤷♀️).
@@Alvisez7Quel Sistema (perché questo è 🤷♀️) è abilissimo ad utilizzare qlsivoglia prodotto a proprio vantaggio. Non mi dilungo troppo perché la piattaforma, oggi, mi butta giù continuamente i commenti...🤨 Ma appunto, dal mio personale punto di vista, usando una metafora direi che è meglio lasciar perire un corpo irrimediabilmente compromesso da metastasi.
Che donna intelligente e coraggiosa ... finfalmente. E che meraviglioso podcast, davvero intelligente ... complimenti a tutti e due. Consola vedere che in Italia ci sono ancora intellettuali raffinati e così acuti.
intendevo persona ovviamente, ma ho usato volontariamente quel termine per sottolineare il sesso di quell'individuo al fine di dichiarare che a dir poco raramente di trovano "donne" si hai capito bene ho scritto proprio donne e non persone ... che fanno considerazioni di questo tipo.
Meraviglioso❤️ sto leggendo proprio in questi giorni il libro di Annina, grazie a un consiglio di Yasmina Pani. Era proprio quello che ci voleva!!!❤️❤️ Grazie per quello che fai. Leggerò sicuramente altro in futuro
Oggi ho visto un video anche divertente dove una giovane turista di lingua spagnola 'flirtava' con il bel poliziotto italiano. Divertente per carità! Ma a ruoli opposti come sarebbe stato valutato?
Quest'anno lavoro in un istituto tecnico informatico,tutte classi con 90% di maschi. A un certo punto mi sono trovato a pensare che quel dieci per cento fosse a rischio. Mi sono guardato intorno e ho visto quanto fosse assurdo quel pensiero.
Anche io lavoro in una scuola e pensa che hanno organizzato un corso sulla violenza di genere. A presentarlo una senza arte né parte che parlava di cultura dello stupro, violenza e diceva ai ragazzi che avrebbero dovuto decostruire la loro mascolinità. Da mettersi le mani nei capelli.
Ammirazione profonda per questa scrittrice, vorrei che più persone affrontassero i problemi sociali con questa lucidità (anche se non sono d'accordo su tutto). Ho regalato il suo libro a mia madre 😂
La cosa che ho apprezzato di più dell’ospite e che non si è fatta prendere dalle generalizzazioni dal populismo ,ha specificato sempre una certa sinistra pensa così,una certa sinistra dice così… Non è esattamente come fa di solito l’intervistatore .ecco secondo me è importante sottolinearlo sempre perché se no si finisce come quelli che danno del fascista a chiunque voti un qualsiasi partito di destra…lo stesso piattume intellettuale
"un episodio di vittimismo che hanno subito"... ma l'italiano, regà?! L'accento sulla vittimizzazione e sugli episodi correlati è dovuto all'imperante diffusione della psicanalisi, così come l'ombelicalità del porsi sulla scena
Oggi se una donna viene criticata per ciò che dice e/o fa si viene spesso tacciati di misoginia. Ma il sessista chi è? Colui che critica l’individuo o colui che vede solo la donna? Ps. Dopo anni a ripeterci (giustamente) che femminismo non è il contrario di maschilismo sembra che queste attiviste siano riuscite a fare proprio questo, creare un femminismo come antagonista negativo del maschilismo.
si è capito benissmo che il femminismo è come il maschilismo, anzi è peggio perchè aggiunge a sessismo, ipocrisia, tracotanza anche il vittimismo e la vendetta. Entrambi, maschilismo e femminismo, ideologie pessime da eliminare.
Al min 23:00 credo si parli di strumentalizzazione del femminismo, ovvero quando si usano le istanze a sproposito, anche quando non c'entrano nulla. Io, ma credo molti, per capire se alcune critiche siano sessiste, ad es, mi pongo sempre la domanda: ma le avrebbero fatte, con queste modalità e intensità, se fosse stato un uomo nella stessa identica situazione? la risposta onesta a questa domanda aiuta a capire, posto che delle volte si ingigantiscono in modo pretestuoso perchè l'aria è avvelenata, non solo dalle femministe estremiste, ma la reazione degli ambienti maschilisti si sta facendo sentire.
Ciao .... posso rispondere secondo le mie percezioni e conoscenze... comunque , la violenza non ha genere e non ha sesso. Sono violenti alcuni uomini e sono violente alcune donne. Allora si deve dire che è l'umanità ad essere violenta e non un genere. Ci sono madri violente nei confronti dei figli e figli nei confronti con le madri. Ci sono figlie femmine violente con le madri e madri violente nei confronti delle figlie. Ci sono ragazzine e ragazzini violenti nei confronti di tante persone.... e le maestre violente nei confronti nei bambini????.... ne vogliamo parlare????.... però perché quando le donne fanno del male non diventa un caso mediatico?!!!.... secondo me perché i Massmedia e la politica ci marciano sopra quando l'atto violento è compiuto dall'uomo per motivi Ideologici e politici!!!.... come stanno facendo adesso... destra e sinistra si uniscono per propaganda politica ed elettorale.... e la cosa più sconcertante è che la maggior parte dei programmi televisivi e radiofonici sono tutti asserviti al Politicamente Corretto che narra che gli uomini sono tutti violenti.... psicologi, psichiatri, attrici e attori, sono uniti in queste false narrazioni.... perché ci sono interessi enormi dietro..... tante donne sono gelose e possessive nei confronti dell'uomo..... come le definiamo queste donne?.... sono violente come alcuni uomini.... e le madri che fanno del male ai figli????.... e la violenza sugli animali, i nostri fratelli animali, quanta violenza ricevono ogni giorno???.... e la violenza sui disabili e sugli anziani????.... ma c'è anche la mancata percezione della violenza femminile da parte della massa.. la violenza non ha genere, non ha età e non ha sesso..... Cordiali saluti, Fabrizio
D' accordo sul fatto che la violenza si trova in tutti e due i generi e d' accordo anche sul fatto che l' attenzione mediatica è più forte nei casi in cui sia vittima una donna, tuttavia le percentuali parlano chiaro: i reati di omocidio,/aggressione/ violenza sessuale su uomini,/donne/ minori, in Italia, vengono commessi per l' 80/90 % da uomini. Che poi, il numero di questi reati non sia tale da creare l' allarmismo di cui parla certa gente, siamo d' accordo, ma non si può fare un' equiparazione.
Grazie a entrambi. Daniele mi piacerebbe tanto se usassi il tuo talento e i tuoi modi composti per aprire una finestra anche sul "femminismo intersezionale". Potresti intervistare qualcuno che ci crede davvero e che possa spiegare il suo modo di pensare? Ti suggerisco Claudia Fauzia.
E comunque la tribalità dei social risponde ad una vasta sensazione di spaesamento che ha l'individuo nella società anche digitalmente massificata che inevitabilmente nevrotizza l'individuo. Esso ricerca una tribalità per ritrovare in questa situazione di spaesamento almeno delle radici esistenziali nelle prassi sociali che vedono apprezzare dal singolo non una socialità indifferenziata ma una socialità circoscritta e semmai più generalmente approfondita di circa 140 persone.
La polarizzazione è stata creata, amplificata e strumentalizzata proprio dai dirigenti dei Social per ragioni consumistiche ed economiche. Ci hanno sgiazzato alla grande e ora la società è in frantumi e allo sfacelo.
30:00 Dico che non fosse possibile costruire una frase buonista tanta esagerata, assurda e ridicola con cui i woke non sarebbero d’accordo, almeno per codardia.
Io non sentivo qualcosa di così profondo sul tema da mo. Menomale. Anche io come lei mi sento una vecchia brontolona, ma non è che magari ne sappiamo di più?
Molto interessante, sicuramente obiettivo, un discorso razionale e consapevole; stimolante il parallelismo tra cultura e natura, che meriterebbe una espansione e probabilmente si varrebbe da solo una puntata e forse non basterebbe vista l’estendibilità a tutti i fatti umani. Su un fatto non mi trovo d’accordo: non è vero che la società educa alla non violenza. Una cosa è ciò che si dice, la facciata, e una cosa è ciò che si fa: di fatto la nostra società ALLEVA ogni forma di violenza possibile e immaginabile, solo che è maledettamente e subdolamente ipocrita e lo maschera con presupposti falsi. Non so come si faccia a dire che una società come la nostra (“occidentale?”) educa alla non violenza quando alleva l’individuo in tutti i campi sulla base della competizione invece che della cooperazione. A scuola, nello sport, nel mondo del lavoro l’uomo è spinto e spremuto al massimo da giochi di ruolo che per prima cosa selezionano “chi è fuori e chi è dentro” connotando come bene stare dentro, fare parte, includere e come male chi è borderline, spostato, fuori. E questo in tutto. Il problema è che questo tutto a ben vedere è niente: siamo allevati a fare a spinte per fare le ruote dell’ingranaggio. E non è possibile che questo non abbia conseguenze. E via via addentrandoci nei sottoinsiemi più specifici queste emergono irrimediabilmente: la qualità di tutto è in picchiata, come potrebbe l’uomo essere migliore del suo prodotto? La verità è che oggi più che mai homo homini lupus, e la prepotenza paga più del rispetto: siamo lasciati a scannarci tra noi, e quelle regole che sembrano fatte per limitare i danni non fanno che aumentarli.
Un bel po' di snobismo, solitamente esibito da "intellettuali" di diverso orientamento. Lasciatelo loro e non tirate in ballo un supposto d'effetto "seguire l'algoritmo". ?!?!
Puntata un po' così. I discorsi social contemporanei sul maschilismo, patriarcato ecc sono talmente idioti e miseri che anche commentarli criticamente lascia il tempo che trova. Dopo un po' sia Anna che Daniele sembra si stiano annoiando a dire cose trite e ritrite. La mia impressione è che questa puntata sarebbe stata attuale fino a un anno fa. Adesso, per fortuna, ni pare che la bolla mediatica turbo femminista si sia parecchio sgonfiata.
Una assoluta mancaza di critica nel senso alto del termine. Mi sono fermato purtroppo ai primi 8 minuti. Tempo perso. Giustificazione di ogni maschilismo finto femminista. Giustificazione della società sociale economica e culturale in poche frasi. Tutto va bene così com'è, il violentatore è un eccezione...
Sono andata a cercare la frase choc di Michela Murgia e non è proprio come l'avete riportata, ma così: “Nascere maschi in un sistema patriarcale e maschilista è un po’ come essere figli maschi di un boss mafioso. Non sai nemmeno cosa sia la mafia, ma da quel momento tutto quello che mangerai, berrai, vestirai verrà dall’attività mafiosa”, quindi era un metafora, probabilmente infelice perchè si è prestata a questo fraintendimento, ma non ha detto che "ogni uomo è come il figlio di un boss mafioso", mi spiace, c'è una netta differenza tra le 2 affermazioni ed è semplice comprensione lunguistica.
Dire "nascere maschi in un sistema patriarcale" quando si pensa che il patriarcato sia ovunque equivale a dire "tutti gli uomini", per cui magari la frase estrapolata dal podcast non sarà una citazione pari pari, ma una parafrasi di senso compiuto lo è di certo.
Per sillogismo, se l’assunto é che la nostra società è patriarcale e maschilista, cosa che Murgia affermava, ne consegue che tutti i nati maschi sono equiparabili ai figli di boss. La citazione è quindi corretta nella sostanza.
@@damianorestivo9465 anche ammesso quello che dici, la metafora non dice che gli uomini sono come i figli di un boss mafioso, ma la usa per spiegare quello che segue, ovvero che beneficiano di un sistema di cui non sono neanche consapevoli. Ripeto, esempio infelice perchè ha prestato il fianco a chi voleva fraintendere, avesse usato la metafora del pesce nell'acqua non sarebbe stata così strumentalizzata.
Mi aspettavo qualcosa di diverso, ma alla fine (anzi: quasi subito) si cade sempre sul velo e sull'Iran. Io non sono mai stata in Iran, ma c'è un'infinità di video che mostrano le strade, la metro, i centri commerciali di Teheran, dove si vedono donne e ragazze con il velo e molte altre senza. Certi filmati sono abbastanza lunghi e non si vede traccia di polizia morale, che esiste, ma che non sembra essere proprio un incubo. Le ragazze iraniane studiano, le donne fanno carriera in ogni ambito, salvo che nel campo religioso, come nella nostra Chiesa cattolica, e nell'esercito. Comunque io nelle varie parate militari italiane o ai vertici dei vari corpi militari italiani non ho mai visto una donna. Mi chiedo perché mai dobbiamo andare a puntare il dito sulle altre società, quando da noi, solo per quanto riguarda la condizione femminile, ne abbiamo ancora tanta di strada da fare! Perché poi puntare il dito sull'Iran, quando il nostro governo e quello europeo sono in ottimi rapporti con l'Arabia Saudita e i vari emirati, dove la condizione della donna è infinitamente peggiore di quella iraniana? Sarà perché l'Iran è un Paese nemico, che occorre tentare in tutti i modi di screditare, persino dal punto di vista di una femminista classica?
Pensare che la condizione delle donne in Iran sia paragonabile a quella in Italia è a dir poco ingenuo, e voglio essere gentile. Mi fa piacere che tu non abbia assistito a nessun comportamento violento da parte delle autorità iraniane nei "lunghi e infiniti filmati" delle strade di Teheran, peccato che ci siano decine di storie molto recenti di donne uccise, stuprate, LAPIDATE per "crimini morali" che probabilmente avrebbero qualcosa da ridire a proposito. Per quanto riguarda il velo ovviamente ognuno fa e pensa quel che vuole, ma che non ci si racconti che il velo possa essere un simbolo di libertà femminile come si fa in certi ambienti neo-femministi, per cortesia. Altrimenti allora vorrei sentire certi discorsi anche per le cosidette neo-feminine (le donne che decidono di vivere una vita "tradizionale": ergo, fare dal colf al marito)
@jerbamara questo podcast fa acqua da molti buchi, d'accordo. ma la critica non è tanto all'islam, ma all'incompatibilità tra i diritti umani universali e il relativismo intersezionale che vuole rispettare ogni cultura (e costume) diverso, perché altrimenti sei "islamofobico" e dunque: islamofobia & progressismo!
Qualcuno ha mai negato le discriminazioni in Arabia saudita? No. Comunque non sono un esperto di Iran ma recentemente una cantante donna è stata arrestata per non aver indossato il velo....
La questione è che stanno per varare (l'hanno rimandata a dicembre) una legge ancora più repressiva, proprio perché molte donne se ne fregavano, soprattutto dopo la morte della ragazza, morta in carcere, arrestata perché non portava il velo.
@@Minosperto2018 Guarda non c'è molto da dire, l'intero video (e il relativo libro suppongo) è basato sul nulla, come da procedura solita: si prende una non-notizia (che può essere il classico "il bacio del principe di biancaneve non è consensuale" o come si fa qui: "tizia caia, che manco ti dico chi è ha detto questa cosa qui, cioè più o meno, forse, chissà", oppure ancora "una sui social ha detto che..."), la si riporta in chiave allarmistica / sdegnata e facendola passare per l'architrave ideologica dell'avversario da colpire (es. ommioddio vogliono riscrivere le fiabe per bambini, oppure "ommioddio queste nazifemministe moderne sono più misogene dei misogeni), e poi si lancia l'amo in modo che venga inghiottito per bene da tutte quelle persone che: eh ma questi tempi moderni, eh ma questi modi non vanno bene, eh non si può più dire nulla, eh la polizia del pensiero, ehsignoramiamadoveandremomaiafinire. Soddisfatto? Ora torna agostinianamente a rubarti un po' di pere dall'albero del vicino.
@ io adoro casto, ma volevo un parere da una persona femminista, come mi pare sia @xanto6063 che cmq ha ragione quando dice che il livello di questo podcast è stato basso, a parte qualche concetto appena accennato, è stata una fiera del populismo, e un'offesa al ragionamento, alla logica, agli studi di sociologia, agli studi di genere, non c'è stata analisi dei rapporti di potere e dei ruoli di genere E questo lo dico nonostante io non sia un femminista quando Vallarino ha criticato l'educazione sessuo-affettiva nelle scuole ho avuto un conato dagli occhi e dal cuore
io invece ci metterei molto becco laddove le persone sono ottenebrate da ideologie religiose che limitano poi la libertà delle persone, eccome se ci metterei becco.
alcuni discorsi sono un po' da boomer, troppo generici: a volte sono mancati degli esempi che dessero sostanza e radici alle tesi di Vallarino. in ogni caso la critica a un certo femminismo è indispensabile provenga DA SINISTRA non se ne può più del vittimismo dell'alt right o del non si può più dire niente o de "l'ideologia gender"
@@silviazoppi7986 no, mi riferisco alla puntata: discorsi da boomer E discorsi troppo generici Mancano esempi concreti, studi, statistiche, di psicologia sociale o di studi di genere Questa puntata mi è sembrata una chiacchiera, un gossip forbito ma senza concretezza non ho detto che i boomer sono generici io stesso sono un boomeroone, il boomer1. w i boomer, ma non il qualunquismo. that's it
Ma che c'entrano i boomer? E che discorsi dovrebbero fare o non fare? Ma ancora con ste categorie state? La puntata è così così perché i temi sono quello che sono e sono triti e ritriti. Ne abbiamo sentito parlare fino alla nausea. La puntata poteva andare bene nel 2022 o 2023, non oggi.
Non son riuscito a leggere il libro perché stile e prosa non mi vanno proprio giù e credo ci siano modi migliori di organizzare i propri pensieri; peccato perché l'argomento è cruciale ed in Italia c'è penuria di queste tematiche.
Il libro di Annina "Il femminismo inutile. Vittimismo, narcisismo e mezze verità: i nuovi nemici delle donne" è qui: amzn.to/4aGDfKp
00:00 - Intro
1:11 - Il femminismo contemporaneo: come ci siamo arrivati?
5:55 - Il femminismo social, il femminismo intersezionale e altri femminismi
11:38 - Limitazioni al diritto di parola del femminismo intersezionale: una femminista bianca non potrebbe parlare della questione del velo
18:51 - Gli uomini non potrebbero parlare di donne.
24:18 - In realtà la maggior parte deli ostacoli nella vita sono unisex
26:53 - Le giovani donne sono diffidenti nei confronti dei maschi e i loro punti di vista sono filtrati dai social
29:41 - "Nascere maschi ... è un po' come essere figli maschi di un boss mafioso" - Michela Murgia
33:58 - La querelle riguardo agli eventi di Più libri più liberi 2024
37:35 - Alcuni interventi di femministe dal libro "Il femminismo inutile" di Vallarino e considerazioni sull'editoria
47:18 - Quanto impatta il woke nel mondo editoriale UK e USA?
52:42 - Biologia e cultura: come i due sessi si comportano diversamente
56:55 - l'educazione è già contro la violenza. il patriarcato non esiste, mancano nuovi modelli maschili positivi
1:04:14 - La saggezza delle femministe anziane.
1:06:58 - "Bambini educati a scuola a ritenere gli uomini il male del mondo": un aneddoto Doris Lessing
1:09:19 - La presentazione del sesso e delle molestie ai minori
1:11:25 - La pornografia, Onlyfans e il Sex Positivity: nessuno pensa allo sfruttamento dei fruitori.
1:18:07 - La cultura cattolica e le sue profonde similitudini sull'idea di uomo nel neo-femminismo
1:23:18 - Narcisismo, smarrimento e perdita di responsabilità
1:31:47 - Il bisogno degli influencer, la forma mentis dei giovani
1:36:06 - Una poesia di Patrizia Cavalli su una femminista
1:38:18 - Il woke è un'ideologia che nasce anche da un eccesso di benessere
1:40:29 - Torniamo a parlare di individui e di persona (anche se viviamo nell'era delle tribù e delle sette)
La battaglia più indecente e insensata degli ultimi 10 anni.
No alla misoginia e No alla misandria. Partiamo da questo assunto.
Grande Roberto.
Uomini e donne sono PERSONE. Persona è neutro.
Minuto 44. Squadrismo intellettuale. Verissimo. Grazie.
È rinfrancante assistere a conversazioni realistiche, razionali e obiettive come questa. A volte, di fronte a certe attuali narrazioni, provo un senso di frustrazione misto a rabbia davvero poco piacevole con cui convivere. Provo profonda pena (nel senso migliore del termine) verso le giovani e giovanissime d'oggi, VITTIME si', ma innanzitutto della propaganda misandrica in corso. Chissà se, crescendo e appropriandosi (si spera) del sufficiente livello di senso critico&libertà di pensiero, si renderanno conto di CHI e di COSA ha agito VERAMENTE verso di loro violenza, inculcando certe visioni distopiche della realtà.
Avanti tutta 💪 Confronti come questo sono importantissimi contraltari in un momento storico culturalmente davvero caotico e complesso. Grazie, quindi 🙏
Una finestra di buonsenso sul mondo🙏🏻🙏🏻🙏🏻
Grazie Daniele.
Mi ero ripromesso di leggere il suo libro dopo aver visto una bella recensione della Pani e questa intervista non fa che confermare le mie intenzioni, è un piacere sapere che c'è gente intelligente e non mediocre e in questo periodo storico ne abbiamo particolarmente bisogno per compensare l'ottusità dilagante.
Grazie.
Bellissimo video!! Grazie!
43:48, esattamente come il pensiero religioso, ovvero basato sul senso di colpa individuale e il culto dicotomico bene-male. Consiglio a tutti l'ottimo libro scritto ormai parecchi anni fa, The True Believer di Eric Hoffer, dove appunto spiegava di come la massa tende ad accostarsi ad un'idea totalitaria, totalizzante, assoluta, non tanto per credenza, ma piuttosto per sfuggire da una percezione di sé insignificante. Io poi vedo tutto questo sotto ad una luce profondamente cristiana, in modo paradossale, dove il senso di colpa, la redenzione, la purificazione, il pentimento, il rapporto tossico con il corpo e il martirio ideologico, sono presentissimi. Ecco, il neo-femminismo può esattamente essere una specie di religione laica, senza un Dio, ma pronto a fare una guerra santa schiacciando con la rabbia l'altro.
Un plauso per aver criticato giustamente quella dispensatrice d'odio della Murgia.
È pazzesco come a quella persona sia stato dato spazio&possibilità di estendere, generalizzare e diffondere evidenti turbe, visioni ed esperienze PERSONALI alla società tutta. Se ciascuno di noi proiettasse il proprio vissuto sulla società, considerandolo legittimo strumento di universalizzazione, vivremmo in un manicomio a cielo aperto. La Murgia invece, dipinta come un vate, e tutti ad andar dietro come 🐑 a tale insensata mitizzazione. Pazzesco, appunto.
Si può criticare fino a una certa, mi sa...YT mi ha appena censurato il commento che avevo scritto in aggiunta al tuo (e sinceramente non credo di aver usato toni forti o offensivi). Certe voci, ahinoi, non sono liberamente criticabili, evidentemente.... 🤨
@@Pennyroyal_T. Ben detto! Per quanto mi riguarda la Murgia è tale e quale a un Big Luca, una fuffa-guru mastodontica che ce l'ha fatta intortando migliaglia di persone
@@scottadkins97 Vediamo se me lo cancella di nuovo (provo a cambiare un po' i termini...) Universalizzare le proprie turbe/esperienze/vissuto tanto da diventare paradigmi e dogmi applicabili alla società tutta, già di suo mi sembra pericoloso (pensa se lo facessimo tutti!!) Mitizzare poi la voce che lo fa è pure ridicolo. Ma il senso del ridicolo, ormai, mi sembra ampiamente superato.
Non mi esprimo sul contributo del Fato nel zittire la voce in questione perché poi, mi sa, che la piattaforma mi butta giù il commento..... 😏
@@Pennyroyal_T. Proprio per questo è una fuffa-guru e autentica maestra della truffa
Sei Prezioso Daniele 💎
Dovrebbe essere in TV il tuo Podcast
Ho capito il complimento ma credo che in TV questo podcast verrebbe snaturato in mille modi... ..
Lasciamo pure che la tv continui progressivamente a svuotarsi di qualità....Confidiamo nel giusto esito che si merita (parlo ovviamente dei suoi protagonisti e delle metodologie di fondo), ovvero l'estinzione.
No. Questi contenuti dovrebbero essere accessibili e divulgati al maggior numero di persone.
E non c'è mezzo migliore della Televisione.
@@Alvisez7 Si', così poi verrebbero (come di norma, in quel circo di pagliacci al soldo di questo o quello) spu**anati, mistificati, decontestualizzati, venduti come scadenti e/o sovversivi. Capisco il tuo punto di vista, tuttavia resto dell'idea che la cosa migliore sia lasciar morire un corpo oramai in metastasi. Poi, magari, se ne riparlerà tra 100 anni. Al momento (ma è un punto di vista personale, ci mancherebbe) meglio puntare all'estinzione di quel SISTEMA (perché questo è 🤷♀️).
@@Alvisez7Quel Sistema (perché questo è 🤷♀️) è abilissimo ad utilizzare qlsivoglia prodotto a proprio vantaggio. Non mi dilungo troppo perché la piattaforma, oggi, mi butta giù continuamente i commenti...🤨 Ma appunto, dal mio personale punto di vista, usando una metafora direi che è meglio lasciar perire un corpo irrimediabilmente compromesso da metastasi.
Chiacchierata splendida , grazie Annina e Daniele.
A la prochaine, Lorenzo
Che donna intelligente e coraggiosa ... finfalmente. E che meraviglioso podcast, davvero intelligente ... complimenti a tutti e due. Consola vedere che in Italia ci sono ancora intellettuali raffinati e così acuti.
Però forse non hai colto il senso del discorso, altrimenti perché puntualizzare che DONNA INTELLIGENTE anziché scrivere PERSONA......
intendevo persona ovviamente, ma ho usato volontariamente quel termine per sottolineare il sesso di quell'individuo al fine di dichiarare che a dir poco raramente di trovano "donne" si hai capito bene ho scritto proprio donne e non persone ... che fanno considerazioni di questo tipo.
Dice delle cose che negli anni 80 erano superate .
Auguri alle nuove generazioni
@@FluodynamicQuindi non hai capito niente. Ottimo.
@@zingara2400 illuminami tu
Meraviglioso❤️ sto leggendo proprio in questi giorni il libro di Annina, grazie a un consiglio di Yasmina Pani. Era proprio quello che ci voleva!!!❤️❤️ Grazie per quello che fai. Leggerò sicuramente altro in futuro
Oggi ho visto un video anche divertente dove una giovane turista di lingua spagnola 'flirtava' con il bel poliziotto italiano. Divertente per carità! Ma a ruoli opposti come sarebbe stato valutato?
Il podcast più bello della rete! Ti prego continua così Daniele!!! ❤❤❤
Quest'anno lavoro in un istituto tecnico informatico,tutte classi con 90% di maschi. A un certo punto mi sono trovato a pensare che quel dieci per cento fosse a rischio. Mi sono guardato intorno e ho visto quanto fosse assurdo quel pensiero.
Anche io lavoro in una scuola e pensa che hanno organizzato un corso sulla violenza di genere. A presentarlo una senza arte né parte che parlava di cultura dello stupro, violenza e diceva ai ragazzi che avrebbero dovuto decostruire la loro mascolinità. Da mettersi le mani nei capelli.
Annina è fantastica.
Ammirazione profonda per questa scrittrice, vorrei che più persone affrontassero i problemi sociali con questa lucidità (anche se non sono d'accordo su tutto).
Ho regalato il suo libro a mia madre 😂
Importantissima la parentesi su OF, andrebbe sì accettato ma trattato come trattiamo il gioco d'azzardo: o lo sai fare responsabilmente o non lo fare.
Non è guerra donne vs uomini, ma femministi vs uomini
La cosa che ho apprezzato di più dell’ospite e che non si è fatta prendere dalle generalizzazioni dal populismo ,ha specificato sempre una certa sinistra pensa così,una certa sinistra dice così… Non è esattamente come fa di solito l’intervistatore .ecco secondo me è importante sottolinearlo sempre perché se no si finisce come quelli che danno del fascista a chiunque voti un qualsiasi partito di destra…lo stesso piattume intellettuale
Ci sono tanti bei spunti, molto interessanti. Bel podcast. Ascolterò gli altri.
"un episodio di vittimismo che hanno subito"... ma l'italiano, regà?! L'accento sulla vittimizzazione e sugli episodi correlati è dovuto all'imperante diffusione della psicanalisi, così come l'ombelicalità del porsi sulla scena
Ho letto il suo libro ed apena possibile ascolterò questo interessante podcast. Veramente una boccata d'ossigeno. Diffondere!!
Lo scrittore algerino di cui parla, immagino: Boualem Sansal
Grazie Daniele...
Oggi se una donna viene criticata per ciò che dice e/o fa si viene spesso tacciati di misoginia. Ma il sessista chi è? Colui che critica l’individuo o colui che vede solo la donna?
Ps. Dopo anni a ripeterci (giustamente) che femminismo non è il contrario di maschilismo sembra che queste attiviste siano riuscite a fare proprio questo, creare un femminismo come antagonista negativo del maschilismo.
si è capito benissmo che il femminismo è come il maschilismo, anzi è peggio perchè aggiunge a sessismo, ipocrisia, tracotanza anche il vittimismo e la vendetta. Entrambi, maschilismo e femminismo, ideologie pessime da eliminare.
Bellissima chiacchierata.
Super
A parte qualche punto, bravissimi!
Al min 23:00 credo si parli di strumentalizzazione del femminismo, ovvero quando si usano le istanze a sproposito, anche quando non c'entrano nulla. Io, ma credo molti, per capire se alcune critiche siano sessiste, ad es, mi pongo sempre la domanda: ma le avrebbero fatte, con queste modalità e intensità, se fosse stato un uomo nella stessa identica situazione? la risposta onesta a questa domanda aiuta a capire, posto che delle volte si ingigantiscono in modo pretestuoso perchè l'aria è avvelenata, non solo dalle femministe estremiste, ma la reazione degli ambienti maschilisti si sta facendo sentire.
Segaioli lo preferivo a masturbatori :)
Ciao .... posso rispondere secondo le mie percezioni e conoscenze... comunque , la violenza non ha genere e non ha sesso. Sono violenti alcuni uomini e sono violente alcune donne. Allora si deve dire che è l'umanità ad essere violenta e non un genere. Ci sono madri violente nei confronti dei figli e figli nei confronti con le madri. Ci sono figlie femmine violente con le madri e madri violente nei confronti delle figlie. Ci sono ragazzine e ragazzini violenti nei confronti di tante persone.... e le maestre violente nei confronti nei bambini????.... ne vogliamo parlare????.... però perché quando le donne fanno del male non diventa un caso mediatico?!!!.... secondo me perché i Massmedia e la politica ci marciano sopra quando l'atto violento è compiuto dall'uomo per motivi Ideologici e politici!!!.... come stanno facendo adesso... destra e sinistra si uniscono per propaganda politica ed elettorale.... e la cosa più sconcertante è che la maggior parte dei programmi televisivi e radiofonici sono tutti asserviti al Politicamente Corretto che narra che gli uomini sono tutti violenti.... psicologi, psichiatri, attrici e attori, sono uniti in queste false narrazioni.... perché ci sono interessi enormi dietro..... tante donne sono gelose e possessive nei confronti dell'uomo..... come le definiamo queste donne?.... sono violente come alcuni uomini.... e le madri che fanno del male ai figli????.... e la violenza sugli animali, i nostri fratelli animali, quanta violenza ricevono ogni giorno???.... e la violenza sui disabili e sugli anziani????.... ma c'è anche la mancata percezione della violenza femminile da parte della massa.. la violenza non ha genere, non ha età e non ha sesso.....
Cordiali saluti, Fabrizio
D' accordo sul fatto che la violenza si trova in tutti e due i generi e d' accordo anche sul fatto che l' attenzione mediatica è più forte nei casi in cui sia vittima una donna, tuttavia le percentuali parlano chiaro: i reati di omocidio,/aggressione/ violenza sessuale su uomini,/donne/ minori, in Italia, vengono commessi per l' 80/90 % da uomini.
Che poi, il numero di questi reati non sia tale da creare l' allarmismo di cui parla certa gente, siamo d' accordo, ma non si può fare un' equiparazione.
@@silviazoppi7986 Si può e si deve fare un equiparazione, è l'usare due pesi e due misure che sta portando al totale estremismo i due generi.
Grazie a entrambi. Daniele mi piacerebbe tanto se usassi il tuo talento e i tuoi modi composti per aprire una finestra anche sul "femminismo intersezionale". Potresti intervistare qualcuno che ci crede davvero e che possa spiegare il suo modo di pensare? Ti suggerisco Claudia Fauzia.
Pee carità, Dio ce ne scampi.
Questo è un podcast serio.
È in gamba ma non penso accetterebbe!
“esperta di studi di genere” mi è bastato. Che c’entrerebbe qui.
@@marinaflorio95menomale
E comunque la tribalità dei social risponde ad una vasta sensazione di spaesamento che ha l'individuo nella società anche digitalmente massificata che inevitabilmente nevrotizza l'individuo. Esso ricerca una tribalità per ritrovare in questa situazione di spaesamento almeno delle radici esistenziali nelle prassi sociali che vedono apprezzare dal singolo non una socialità indifferenziata ma una socialità circoscritta e semmai più generalmente approfondita di circa 140 persone.
La polarizzazione è stata creata, amplificata e strumentalizzata proprio dai dirigenti dei Social per ragioni consumistiche ed economiche.
Ci hanno sgiazzato alla grande e ora la società è in frantumi e allo sfacelo.
30:00 Dico che non fosse possibile costruire una frase buonista tanta esagerata, assurda e ridicola con cui i woke non sarebbero d’accordo, almeno per codardia.
"Evangelismo cattolico" è un ossimoro, "evangelismo cristiano" sarebbe corretto...
Immagino sia stato un semplice refuso
@@francescocorona1183 chissà.
Io non sentivo qualcosa di così profondo sul tema da mo. Menomale. Anche io come lei mi sento una vecchia brontolona, ma non è che magari ne sappiamo di più?
1:04:53 sbaglio o la Gruber ha dato dell’ incontinente a Mentana? In tempi moderni….
Lilly, nel 90 rimase stizzita sul fatto che un uomo venne condannato per una pacca sul culo...come si cambia...
Molto interessante, sicuramente obiettivo, un discorso razionale e consapevole; stimolante il parallelismo tra cultura e natura, che meriterebbe una espansione e probabilmente si varrebbe da solo una puntata e forse non basterebbe vista l’estendibilità a tutti i fatti umani.
Su un fatto non mi trovo d’accordo: non è vero che la società educa alla non violenza.
Una cosa è ciò che si dice, la facciata, e una cosa è ciò che si fa: di fatto la nostra società ALLEVA ogni forma di violenza possibile e immaginabile, solo che è maledettamente e subdolamente ipocrita e lo maschera con presupposti falsi.
Non so come si faccia a dire che una società come la nostra (“occidentale?”) educa alla non violenza quando alleva l’individuo in tutti i campi sulla base della competizione invece che della cooperazione.
A scuola, nello sport, nel mondo del lavoro l’uomo è spinto e spremuto al massimo da giochi di ruolo che per prima cosa selezionano “chi è fuori e chi è dentro” connotando come bene stare dentro, fare parte, includere e come male chi è borderline, spostato, fuori.
E questo in tutto.
Il problema è che questo tutto a ben vedere è niente: siamo allevati a fare a spinte per fare le ruote dell’ingranaggio.
E non è possibile che questo non abbia conseguenze.
E via via addentrandoci nei sottoinsiemi più specifici queste emergono irrimediabilmente: la qualità di tutto è in picchiata, come potrebbe l’uomo essere migliore del suo prodotto?
La verità è che oggi più che mai homo homini lupus, e la prepotenza paga più del rispetto: siamo lasciati a scannarci tra noi, e quelle regole che sembrano fatte per limitare i danni non fanno che aumentarli.
Bello il mondo del 2025.
Non so proprio decidermi: simpatici gli hamish, oppure eremita o monaco. Tutto il resto davvero poco interessante.
Un bel po' di snobismo, solitamente esibito da "intellettuali" di diverso orientamento. Lasciatelo loro e non tirate in ballo un supposto d'effetto "seguire l'algoritmo". ?!?!
Puntata un po' così. I discorsi social contemporanei sul maschilismo, patriarcato ecc sono talmente idioti e miseri che anche commentarli criticamente lascia il tempo che trova. Dopo un po' sia Anna che Daniele sembra si stiano annoiando a dire cose trite e ritrite.
La mia impressione è che questa puntata sarebbe stata attuale fino a un anno fa. Adesso, per fortuna, ni pare che la bolla mediatica turbo femminista si sia parecchio sgonfiata.
Spero tu abbia ragione, ma non sono proprio sicura.
non hai tutti i torti, la bolla ultrafemminista si sta sgonfiando. ma direi che è presto per quel "parecchio"
Ps: con "ismo".
Speriamo che scriva meglio di come parla!
Una assoluta mancaza di critica nel senso alto del termine. Mi sono fermato purtroppo ai primi 8 minuti. Tempo perso. Giustificazione di ogni maschilismo finto femminista. Giustificazione della società sociale economica e culturale in poche frasi. Tutto va bene così com'è, il violentatore è un eccezione...
Ma quindi a(lla) Santanché bisogna credere o no? ;)
1 ora e 44 minuti di noiose banalità.
Meno banale e noioso dei libri di murgia, fonte ed altre merdacce.
Sono andata a cercare la frase choc di Michela Murgia e non è proprio come l'avete riportata, ma così: “Nascere maschi in un sistema patriarcale e maschilista è un po’ come essere figli maschi di un boss mafioso. Non sai nemmeno cosa sia la mafia, ma da quel momento tutto quello che mangerai, berrai, vestirai verrà dall’attività mafiosa”, quindi era un metafora, probabilmente infelice perchè si è prestata a questo fraintendimento, ma non ha detto che "ogni uomo è come il figlio di un boss mafioso", mi spiace, c'è una netta differenza tra le 2 affermazioni ed è semplice comprensione lunguistica.
È sessista comunque, abbiamo capito il concetto, ma è un concetto profondamente sessista e generalizzante.
Dire "nascere maschi in un sistema patriarcale" quando si pensa che il patriarcato sia ovunque equivale a dire "tutti gli uomini", per cui magari la frase estrapolata dal podcast non sarà una citazione pari pari, ma una parafrasi di senso compiuto lo è di certo.
Per sillogismo, se l’assunto é che la nostra società è patriarcale e maschilista, cosa che Murgia affermava, ne consegue che tutti i nati maschi sono equiparabili ai figli di boss. La citazione è quindi corretta nella sostanza.
Sono entrambe strampalate
@@damianorestivo9465 anche ammesso quello che dici, la metafora non dice che gli uomini sono come i figli di un boss mafioso, ma la usa per spiegare quello che segue, ovvero che beneficiano di un sistema di cui non sono neanche consapevoli. Ripeto, esempio infelice perchè ha prestato il fianco a chi voleva fraintendere, avesse usato la metafora del pesce nell'acqua non sarebbe stata così strumentalizzata.
Mi aspettavo qualcosa di diverso, ma alla fine (anzi: quasi subito) si cade sempre sul velo e sull'Iran. Io non sono mai stata in Iran, ma c'è un'infinità di video che mostrano le strade, la metro, i centri commerciali di Teheran, dove si vedono donne e ragazze con il velo e molte altre senza. Certi filmati sono abbastanza lunghi e non si vede traccia di polizia morale, che esiste, ma che non sembra essere proprio un incubo.
Le ragazze iraniane studiano, le donne fanno carriera in ogni ambito, salvo che nel campo religioso, come nella nostra Chiesa cattolica, e nell'esercito. Comunque io nelle varie parate militari italiane o ai vertici dei vari corpi militari italiani non ho mai visto una donna. Mi chiedo perché mai dobbiamo andare a puntare il dito sulle altre società, quando da noi, solo per quanto riguarda la condizione femminile, ne abbiamo ancora tanta di strada da fare!
Perché poi puntare il dito sull'Iran, quando il nostro governo e quello europeo sono in ottimi rapporti con l'Arabia Saudita e i vari emirati, dove la condizione della donna è infinitamente peggiore di quella iraniana?
Sarà perché l'Iran è un Paese nemico, che occorre tentare in tutti i modi di screditare, persino dal punto di vista di una femminista classica?
Pensare che la condizione delle donne in Iran sia paragonabile a quella in Italia è a dir poco ingenuo, e voglio essere gentile. Mi fa piacere che tu non abbia assistito a nessun comportamento violento da parte delle autorità iraniane nei "lunghi e infiniti filmati" delle strade di Teheran, peccato che ci siano decine di storie molto recenti di donne uccise, stuprate, LAPIDATE per "crimini morali" che probabilmente avrebbero qualcosa da ridire a proposito. Per quanto riguarda il velo ovviamente ognuno fa e pensa quel che vuole, ma che non ci si racconti che il velo possa essere un simbolo di libertà femminile come si fa in certi ambienti neo-femministi, per cortesia. Altrimenti allora vorrei sentire certi discorsi anche per le cosidette neo-feminine (le donne che decidono di vivere una vita "tradizionale": ergo, fare dal colf al marito)
@jerbamara
questo podcast fa acqua da molti buchi, d'accordo.
ma la critica non è tanto all'islam, ma all'incompatibilità tra i diritti umani universali e il relativismo intersezionale che vuole rispettare ogni cultura (e costume) diverso, perché altrimenti sei "islamofobico"
e dunque: islamofobia & progressismo!
Qualcuno ha mai negato le discriminazioni in Arabia saudita? No. Comunque non sono un esperto di Iran ma recentemente una cantante donna è stata arrestata per non aver indossato il velo....
@@NORusskyMirInEuropeperché dici che fa acqua da tutte le parti?
La questione è che stanno per varare (l'hanno rimandata a dicembre) una legge ancora più repressiva, proprio perché molte donne se ne fregavano, soprattutto dopo la morte della ragazza, morta in carcere, arrestata perché non portava il velo.
Livello molto basso qui. Vabbé, peccato.
Si ma illuminaci, dico seriamente, di la tua
@xanto6063 cosa ne pensi della chiacchierata tra immanuel casto, ricky wesa e eugenio mamprin di pochi giorni fa?
@@Minosperto2018 Guarda non c'è molto da dire, l'intero video (e il relativo libro suppongo) è basato sul nulla, come da procedura solita: si prende una non-notizia (che può essere il classico "il bacio del principe di biancaneve non è consensuale" o come si fa qui: "tizia caia, che manco ti dico chi è ha detto questa cosa qui, cioè più o meno, forse, chissà", oppure ancora "una sui social ha detto che..."), la si riporta in chiave allarmistica / sdegnata e facendola passare per l'architrave ideologica dell'avversario da colpire (es. ommioddio vogliono riscrivere le fiabe per bambini, oppure "ommioddio queste nazifemministe moderne sono più misogene dei misogeni), e poi si lancia l'amo in modo che venga inghiottito per bene da tutte quelle persone che: eh ma questi tempi moderni, eh ma questi modi non vanno bene, eh non si può più dire nulla, eh la polizia del pensiero, ehsignoramiamadoveandremomaiafinire.
Soddisfatto? Ora torna agostinianamente a rubarti un po' di pere dall'albero del vicino.
@@NORusskyMirInEuropeanche quella super top.
Ma tanto ti diranno che non capiamo niente...
@ io adoro casto, ma volevo un parere da una persona femminista, come mi pare sia @xanto6063
che cmq ha ragione quando dice che il livello di questo podcast è stato basso,
a parte qualche concetto appena accennato,
è stata una fiera del populismo,
e un'offesa al ragionamento, alla logica, agli studi di sociologia, agli studi di genere,
non c'è stata analisi dei rapporti di potere e dei ruoli di genere
E questo lo dico nonostante io non sia un femminista
quando Vallarino ha criticato l'educazione sessuo-affettiva nelle scuole ho avuto un conato dagli occhi e dal cuore
Io sull'islam non metterei il becco. Un conto è il patriarcato un conto sono i costumi
Nell'Islam ci sono entrambi.
Oltre all'anacronistico e deleterio fondamentalismo religioso.
Io si. l'Islam moderato non esiste.
Non conosci le parole che usi.
io invece ci metterei molto becco laddove le persone sono ottenebrate da ideologie religiose che limitano poi la libertà delle persone, eccome se ci metterei becco.
@@alessioboschi pensa che stavo con una islamica che andava in tacchi e gonna, in italia
alcuni discorsi sono un po' da boomer, troppo generici:
a volte sono mancati degli esempi che dessero sostanza e radici alle tesi di Vallarino.
in ogni caso la critica a un certo femminismo è indispensabile provenga DA SINISTRA
non se ne può più del vittimismo dell'alt right o del non si può più dire niente o de "l'ideologia gender"
Scusa, ma da boomer mi sento tirata in causa: in che senso i discorsi dei boomer sarebbero generici?
@@silviazoppi7986 no, mi riferisco alla puntata:
discorsi da boomer E discorsi troppo generici
Mancano esempi concreti, studi, statistiche, di psicologia sociale o di studi di genere
Questa puntata mi è sembrata una chiacchiera, un gossip forbito ma senza concretezza
non ho detto che i boomer sono generici
io stesso sono un boomeroone, il boomer1.
w i boomer, ma non il qualunquismo.
that's it
Ma che c'entrano i boomer? E che discorsi dovrebbero fare o non fare? Ma ancora con ste categorie state?
La puntata è così così perché i temi sono quello che sono e sono triti e ritriti. Ne abbiamo sentito parlare fino alla nausea. La puntata poteva andare bene nel 2022 o 2023, non oggi.
Quando parlavano della gerarchia dei fatti, per parlare anche dell'allocazione delle rusorse pubbliche, è tutto praticamente corretto.
Non son riuscito a leggere il libro perché stile e prosa non mi vanno proprio giù e credo ci siano modi migliori di organizzare i propri pensieri; peccato perché l'argomento è cruciale ed in Italia c'è penuria di queste tematiche.
Cosa non ti è piaciuto esattamente dello stile di scrittura? Vorrei leggerlo anch’io
A me il libro è piaciuto e anche lo stile
Io l'ho letto in una sera senza alcuna difficoltà, l'ho trovato bene scritto
@@janwallin4188 Leggilo pure e fatti un'idea personale. Mi sembrava di leggere un blog.