Ruoppolo Teleacras - E' morto Totò Riina

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  • Опубліковано 16 лис 2017
  • Il servizio di Angelo Ruoppolo ( / 40129859538 ) Teleacras Agrigento del 17 novembre 2017.
    Nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma è morto il capo di Cosa Nostra, Totò Riina. La famiglia al capezzale. Verosimile l’ascesa del successore.
    Ecco il testo:
    Totò Riina, classe 1930, ieri ha compiuto 87 anni. Oggi venerdì 17 novembre 2017 alle ore 3:37 è morto, nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma, dopo cinque giorni di coma e due interventi chirurgici. E a seguito del secondo sono insorte gravi complicazioni, per le quali è stata necessaria una pesante sedazione. Riina è stato detenuto al 41 bis da oltre 24 anni, dal 15 gennaio 1993, giorno del suo arresto. In occasione del suo ultimo compleanno, il figlio Salvo ha rivolto gli auguri al padre tramite Facebook, e ha scritto: “Per me tu non sei Totò Riina, sei il mio papà. E in questo giorno per me triste ma importante ti auguro buon compleanno papà. Ti voglio bene, tuo Salvo”. Nel frattempo il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha firmato un permesso alla moglie, Ninetta Bagarella, e ai figli, per recarsi al capezzale del “Capo dei Capi”, recluso a scontare 26 condanne all'ergastolo per decine di omicidi e stragi, da “Viale Lazio” nel 1969 alle “Capaci e Via D’Amelio” nel 1992 contro Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E’ stata sua la scelta di lanciare un'offensiva armata contro lo Stato nei primi anni '90. E ha sempre negato di essere stato un “pupo”, un “burattino” nelle mani di forze occulte dello Stato. “Io non cercavo nessuno, erano loro che cercavano me”: sono state le parole di Riina conversando con un compagno di detenzione, Alberto Lorusso, poco più di tre anni addietro. E poi, ancora le parole di Riina: “Sono diventato una cosa immensa, sono diventato un re. Se mi dicevano un giorno che dovevo arrivare a comandare la storia... sono stato importante”. Adesso il re è morto, e dopo 24 anni, appresa la notizia che “Totò Riina è morto nel suo letto d'ospedale, al 41 bis”, la Cupola, che è storicamente la cabina di regia di Cosa Nostra, dovrebbe essere convocata, secondo le regole mafiose, da un apposito direttorio. La Cupola la riunisce il capo. Ecco perché, mancando il capo che invita i capi mandamento, per quasi un quarto di secolo non si è più riunita e le famiglie hanno proceduto in ordine sparso. Il capo oggi è morto. Il trono è vuoto, e verosimilmente vi sarà l’ascesa del successore di Riina. Il boss è stato malato da tempo, tanto che si è ipotizzato un suo trasferimento ai domiciliari. La Cassazione, invocando il principio della “morte dignitosa”, ha invitato il Tribunale di Sorveglianza a motivare il perché della permanenza in carcere. E il giudice interrogato ha risposto spiegando che, a prescindere dalla pericolosità o meno di Riina, solo nel reparto ospedaliero del carcere avrebbe potuto ricevere adeguatamente le cure mediche necessarie.

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