Bambini ADHD: come supportarli e proteggerli
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- Опубліковано 26 лис 2024
- L'ADHD è un disturbo che viene diagnosticato a un numero crescente di bambini nel mondo. Prima della certificazione e della successiva identificazione di un percorso di cura e supporto, però, questi bambini si trovano a gestire situazioni difficili, caratterizzate da incomprensione, condanna, isolamento. Al disturbo si aggiungono quindi numerosi problemi: bassa autostima, aggressività, depressione. Ne abbiamo parlato con Cristiano Termine - Neuropsichiatra infantile - Università degli studi dell'Insubria, Silvia Ceresa - psicologa, Luisa Fiorillo - Insegnante, Astrid Gollner - presidente Associazione Italiana Famiglie ADHD.
Finalmente un video che spiega bene...La mamma ha descritto esattamente quella che è stata anche la mia esperienza.. grazie infinite
Gli insegnanti dovrebbero prendere esempio da questa insegnante !
Grazieeee x questa splendida spiegazione ❤❤❤❤❤
Mi ritrovo molto in quello che la madre ha descritto. Sono il genitore primario di mio figlio e ho difficoltà che sono molto simili a quelle della mamma.
Sono stato incolpato di tutto. Semplicemente da persone incapaci di capire e includere, incluso coniuge (non per molto e causa di ulteriori traumi per il nostro bambino) e parenti. Sono quasi certo che la madre di ‘nostro’ figlio ha lo stesso disturbo e però l’ha accusato parecchio, al punto di infliggere ulteriore pena al bambino.
Mi trovo in Gran Bretagna, non pensate che qui le cose vadano meglio. 3, 4 anni di attesa e lasciati da soli e se si fa diagnosi privatamente, non vale nulla la diagnosi privata per avere comunque il supporto pubblico.
Non riesco più nemmeno a lavorare. I datori di lavoro non capiscono e non pensano a genitori da soli come me. Ancor più se uomini.
Questa società non è fatta per chi non si ritrova nel gruppo dominante. Mi dispiace dirlo.
Ho “solo” la fortuna di avere un bambino meraviglioso.
Molto bello e interessante. Dopo la mia laurea in psicologia clinica voglio occuparmi proprio di questo. Spero che la mia esperienza personale con questa condizione unita alla mia formazione accademica possa fare la differenza.