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Vivo a New York da 25 anni per lavoro e non per amore del posto. Sono assolutamente d’accordo con questa analisi ovviamente un po’ caricaturale per un video UA-cam ma comunque azzeccata. Quello che trovo allucinante e che ancora mi imbatto sovente in giovani italiani ben formati professionalmente che sono scappati dall’Italia perché non riuscivano a piazzarsi da nessuna parte. Una volta qui sovente trovano un buon lavoro o prospettive di carriera inimmaginabili in Italia ma a costi personali e di adattamento non indifferenti. Dobbiamo batterci in Italia perché i nostri giovani non siano più costretti ad andarsene. Anche se non si usa più lo dico lo stesso: Viva l’Italia.
Ogni persona sente più suo un posto. A molti piace ny ad altri Milano. Se anche ci fosse più lavoro in Italia molti amerebbero comunque vivere negli Usa
Il problema è che bisognerebbe battersi tutti insieme, scendere in piazza ogni giorno e smettere di pagare TUTTI qualsiasi contributo/tassa che vada allo Stato e smettere TUTTI di accettare lavori svilenti, poco pagati, instabili ecc. Praticamente utopia...la verità è che ognuno guarda al proprio orticello e se ne sbatte minimamente degli altri, giovani o meno giovani che siano.
Un video sulla scelta e il funzionameno dell'assicurazione sanitaria sarebbe estremamente interessante, spero proprio che tu possa farlo. Ad ogni modo, bellissimo video come sempre, complimenti!
Bravo bel video. Vivo in America dal 2008 (Boston, ora in Wyoming) e devo dire che sei riuscito a riassumere in maniera precisa una realta molto complessa.
Chissà che si sveglino e rendano lavoro più ELASTICO in Italia, con part Times e con lavoro remoto pure … che Italia deve essere più elastica !!! E moderna!! Diglielo per favore se hai contatti!
A mio parere hai fatto un ottimo video,scorrevole, comprensibile ed illuminante. Personalmente mi hai confermato, nel bene e nel male, quello che pensavo
Ti ho appena "conosciuto" e voglio farti i complimenti per la qualità del tuo video, per i contenuti e per l'esecuzione . Appena ho ascoltato i Pro stavo già facendo la valigia, poi ho ascoltato anche i contro ed ho annullato il volo 😅. Scherzi a parte , non credo che io possa vivere negli Stati Uniti perché , nonostante io vivi in Germania da circa 30 anni, sono troppo italiano 😜. Grazie ancora per il tuo lavoro e complimenti anche per il coraggio e la capacità di vivere lí 👍🏻
Sono dieci mesi che vivo negli USA dopo aver fatto la spola per alcuni anni, ho ricevuto la Socio secutity card da un paio di settimane, ho intenzione di aprire un'attività di Trattoria.
Splendida Analisi! E' esattamente di quello che immagino dell'America. Non a caso i Turisti americani, non afflitti dalla produttività individuale, riescono a godersi molto meglio la dimensione comunitaria della cultura Italiana. BELLISSIMA TESTIMONIANZA!
Molto interessante. Ero stato in USA per lavoro, per brevi periodi, e anche parlando con colleghi locali (professionisti con buona posizione nell'ICT) mi ero fatto una piccola lista di cose che apprezzavo e altre no. Nei plus: un generale apprezzamento e incoraggiamento per la cultura: per esempio era normale nelle librerie prendere un libro e leggerlo lì, senza comprarlo: c'erano persino delle panche apposta; grande attenzione al cliente: una volta comprai un oggetto elettronico inadatto : colpa mia, c'era scritto sulla scatola e non avevo fatto attenzione; tornai in negozio e il commesso me lo riprese senza battere ciglio, ridandomi i soldi ; grande rispetto per l'ambiente: mi aveva colpito che appena al di là del Golden Gate c'è una stupenda riserva naturale, con colonie di foche indisturbate e neanche una cartaccia per terra. Piccole cose, ma in Italia ce le scordiamo. Minus: il livello generale della cultura è bassissimo. Da noi ogni cittadina di media grandezza ha un teatro e una stagione teatrale; là lo trovi solo nelle maggiori città. Il livello medio dei programmi tv e dei newspaper locali per i nostri standard è spazzatura. L'istruzione per chi ha figli è un grosso problema: la scuola pubblica è un disastro, quella privata è carissima. Un mio collega, residente a Chicago in un quartiere medio, aveva scelto di pagarsi insegnanti privati con i vicini, perché i ragazzi andavano nella scuola locale armati e lui non voleva armare i suoi. Terzo minus: la qualità del cibo per le nostre abitudini è pessima. Il junk food è ovunque. Una volta comprai al mercato un po' di frutta fresca (ero in California): cara, bellissima a vedersi, ma non sapeva di nulla. Altro minus: la prima sera in USA uscii per una passeggiata dopo cena, com'ero solito fare. A parte scoprire che le distanze sono enormi e non ci sono marciapiedi, dopo poco un'auto della polizia si fermò e dopo poche parole mi consigliò di tornare in albergo perché 'non era sicuro'. Ero nella Silicon Valley sulla 101! Mica ad Harlem. Mi chiesi 'ma dove sono capitato?' Final minus: la segregazione strisciante. Ero a una settimana di formazione internazionale presso Chicago. Mi accorsi che fra gli studenti si erano formati naturalmente due gruppi (per spendere il tempo libero, andare al bar ecc): i native speaker bianchi (inglesi, americani, australiani); e tutti gli altri, che comprendevano non solo chi come me parlava un inglese imparato, ma anche gli americani black, asiatici e latinos: non era questione di padronanza linguistica. Una ragazza di colore mi disse che con noi europei si sentiva più a suo agio. Lo trovai davvero strano.
"Da noi ogni cittadina di media grandezza ha un teatro e una stagione teatrale; là lo trovi solo nelle maggiori città. Il livello medio dei programmi tv e dei newspaper locali per i nostri standard è spazzatura. L'istruzione per chi ha figli è un grosso problema: la scuola pubblica è un disastro, quella privata è carissima" Non ci vedo molta differenza con l'Italia
@@Stazzo82 a cosa ti riferisci esattamente? Difficile per un italiano che conosce gli USA solo tramite i film di Hollywood e le serie tv rendersi conto di quanto basso sia il livello culturale medio statunitense. Un autore come Woody Allen è molto più popolare da noi che da loro. C'era una volta in America di Sergio Leone solo là avevano dovuto rimontarlo (rovinandolo) perché l'americano medio non riusciva a seguirlo. I film che tutti vanno a vedere là sono quelli dei supereroi, ad un grado inconcepibile per noi. Vannacci là sarebbe un capolavoro di acume intellettuale (trumpiano, si capisce). Poi certo hanno il MIT, il Caltech, la UCLA (pubblica) e la Ivy League, ma numericamente sono eccezioni, e costano carissime
@@grazianolorusso2726Le esperienze personali non contano niente! Basta vedere i dati ufficiali di organizzazioni tipo l'Ocse, gli italiani sono tra i popoli meno scolarizzati, letterati e colti dell'occidente. L'unico americano che ho conosciuto bene era un mio vicino di casa, negli Usa era un ingegnere di livello altissimo, che si era comprato decine di ettari in Italia (quando c'era il dollaro forte e lira superdebole...) Basta prendere un primo dato al volo, gli americani leggono circa 12 libri all'anno in media, invece in Italia il 60% degli italiani non legge neanche un libro, solo il 6% degli italiani mediamente leggege più di 12 libri all'anno. Le statistiche non si fanno sulle esperienze personali. ma sui i dati oggettivi, se negli Usa vai a vivere in una zona borghese e colta e in Italia vivi in un quartiere malfamato, penseresti che gli italiani sono tutti poco di buoni e gli americani tutte persone per bene, oppure viceversa; ecco perché si devono vedere i dati oggettivi.
@@grazianolorusso2726 Le esperienze personali non contano niente! Basta vedere i dati ufficiali di organizzazioni tipo l'Ocse, gli italiani sono tra i popoli meno scolarizzati, letterati e colti dell'occidente. L'unico americano che ho conosciuto bene era un mio vicino di casa, negli Usa era un ingegnere di livello altissimo, che si era comprato decine di ettari in Italia (quando c'era il dollaro forte e lira superdebole...) Basta prendere un primo dato al volo, gli americani leggono circa 12 libri all'anno in media, invece in Italia il 60% degli italiani non legge neanche un libro, solo il 6% degli italiani mediamente leggege più di 12 libri all'anno. Le statistiche non si fanno sulle esperienze personali. ma sui i dati oggettivi.
@@grazianolorusso2726 Basta vedere i dati Ocse che mostra come gli americani sono più scolarizzati e colti degli italiani, oppure la media dei libri letti all'anno da un americano e da un italiano. Le esperienze personali non contano.
Fantastico...sei un grande, sono sempre piu dell'idea di rivalutare la qualita' di vita di quartieri come quarto oggiaro a milano o torbellamonaca a roma....
Ciao Emanuele. Ci rendiamo conto della gravità delle cose negative rispetto alle più o meno condivisibili cose positive degli USA? Cioè non c è proprio un bilanciamento.
Ciao! Eh ho cercato di essere il più esaustivo possibile senza fare sconti, così come nel video che ho pubblicato sui pro e contro del vivere in Italia. Ognuno poi trae le sue conclusioni :) Un saluto!
Ottima analisi messa su una bilancia i pro e i contro in perfetto equilibrio per cui si può valutare bene i tuoi bisogni e interessi personali. Per quanto mi riguarda eviterò accuratamente di sostenere positivamente la società americana
CiAo, scusa ma devo un attimo fare chiarezza su certe cose riguardo i contro. Sono in Florida da 8 anni , come te ho preso il passaporto Usa ecc… lavorando duro ho realizzato il sogno americano grazie appunto a questa societa meritocratica. Quello che vedo nella tua prospettiva è da italiano,nel senso che dai una una visione un po distorta della situazione vera. Dici cose vere per carita ma non la dici tutta. La sanita per esempio.. il fatto che sia in mano alle assicurazioni è una cosa assurda , lo condivido, ma devi pero anche spiegare che le strutture sono di prim’ordine, lontano dallo schifo degli ospedali italiani. Devi anche spiegare che quello che in Italia è lo stipendio medio mensile qui lo prendi a settimana. Devi anche spiegare che si… puoi essre licenziato su due. Piedi se non sei all altezza o per qualsiasi motivo , ma trovi lavoro in mezza giornata . In italia non ricordo nulla del genere . Ciao e scusa per la lungaggine
Grazie per il commento e complimenti per il tuo percorso! Certamente le cose che dici sono vere, le strutture sanitarie con una buona assicurazione sono dei centri di primo ordine, e in una settimana puoi fare il netto di uno stipendio mensile italiano o trovare un lavoro facilmente. Nella lista dei pro parlo della facilità di fare business e dei soldi che girano nell'economia americana quindi credo che sia sottointeso che in un contesto capitalista, tutto quello che concerne la dimensione lavorativa non sia minimamente paragonabile all'Italia in termini di guadagni. I contro che ho citato, non credo annullino questi pro ma sono il rovescio della medaglia. Un saluto!
Facciamo un po' gli americani facendo parlare i numeri: Italia aspettativa di vita 83 anni, USA aspettativa di vita 78,4. Se il sogno americano ti funziona bene magari hai una sanità anch'essa da sogno, se il sogno americano ti va così così son cavoli tuoi.
Interessantissimo! Complimenti: ha una dialettica ottima e sei bravissimo nel raccontare! Purtroppo la decisione di trasferirsi in un paese diverso da quello in cui si vive è legata a variabili talmente personali che qualsiasi considerazione generica (pro o contro) finisce per essere molto aleatoria. Ad esempio il permesso (visto o quello che sia) per poter divenire residenti in un nuovo paese, è quasi sempre un ostacolo difficile da sorpassare, al di là delle differenze culturali e della lingua, altri elementi critici non banali. In aggiunta, in ogni paese ci sono enormi differenze tra le diverse regioni che lo compongono. E' vero che negli USA mediamente c'è molto rispetto per gli "stranieri". Però c'è anche un divario enorme tra le grandi città delle coste est e ovest e altre zone, diciamo così, più rurali. Poi come dici tu essere giudicati solo per il lavoro e il talento (legato comunque alla capacità di fare soldi, s'intende) va bene fino a un certo punto, dato che noi non siamo solo ciò che produciamo o fatturiamo. Infine la segregazione socio economica (e razziale, alla faccia del fatto che negli USA non interessa chi tu sia) dei suburbs e delle zone più worn off delle grandi città è insopportabile (personalmente) come pure lo sprawling urbano e la quasi non esistenza di modelli urbanistici basati sulle mixed zones. Complimenti ancora per gli aneddotti interessanti!
Complimenti hai reso un quadro completo della situazione... che già mi ero fatto ... Mi sono bastati 2 gg a N.Y. x constatare quanto siano skizzati nelle grandi metropoli....
Quando hai parlato del punto 5 sugli svantaggi, mi è venuta in mente la ragazza americana che insegnava inglese nell'Azienda dove lavoravo a Milano anni fa, che ci aveva raccontato che l'americano medio quando va in un hotel negli Stati Uniti si aspetta di trovare ogni cosa in un preciso posto: il telefono, l'interruttore della luce, persino la posizione dei sanitari nel bagno è sempre la stessa in ogni stanza di ogni Hotel, e quindi ogni volta che un americano si trova a soggiornare in un albergo europeo va subito in ansia perché l'assenza di uno "standard" lo disorienta. Questo racconto ci fece sgranare gli occhi .... a noi italiani che nasciamo già con l'arte di arrangiarci nel DNA, pensare che un telefono messo a destra invece che a sinistra potesse sconvolgere a tal punto l'equilibrio psicofisico di una persona ci sembrava impossibile
Pensa un americano che torna a casa e descrive la sitauzione drammatica che ha vissuto in italia:Oh My God in hotel la tenda non si chiudeva bene,è stato orribile e poi il servizio in camera l ho portava un cameriere mancino e non riuscivo a pagare la mancia con la mano destra!
E difficile condensare la mia esperienza di 20 anni in America in poche parole quindi a questo punto dico solo fate le cose che vi fanno felici o perlomeno state bene con voi stessi. Io per ora rimango in America perché qui sto bene e sono felice.
@@vf1965florida sono completamente d'accordo con te, proprio ieri (il motivo per cui ho aperto questo video) pensavo a come potessi mantenermi in America, con l'inglese mi faccio capire e lo capisco abbastanza bene, come esperienze lavorative ho 3 mesi (ho 18 anni) di esperienze in un locale dove si fanno 400 coperti affacciato sul mare. Negli USA penso che lavori come cameriere c'è ne sia bisogno o meglio, non sia difficile trovarlo... Tu che dici?
@@py_tony55tony96 in America puoi trovare molti tipi di lavori meglio del cameriere. I camerieri guadagnano sulle mance non sul salario che e' il minimo orario. Migliora il tuo inglese poi tra un paio di anni prenditi 15 giorni di ferie e vai in america (un paio di citta costa est) e cerca lavoro. Vai da un avvocato di immigrazione per chiedere che visto ti conviene non ti mettere in mano di gente che non conosci . Pianifica solo un paio di anni cosi se non ti piace stare lontano dalla famiglia puoi tornare indietro subito.Non andare in California.
Ho diversi amici e colleghi Americani qui in Francia. Non ritornerebbero mai più a lavorare in America perché si sono abituati alla mentalita Europea. 25 giorni di ferie più 18 giorni di RTT ( riposo dal lavoro), assicurazione sanitarie ottimo ( qui una parte è pagato dallo stato, il resto è del dattore di lavoro), la cultura di prendere del tempo per se stessi ecc.. Ritornano solo in America per massimo due settimane al anno. Io non vivrei mai li. Lavoro per vivere e non vivo per lavorare. Rispetto chi fa esperienze diverse, e osa uscire dalla confort zone.
Beh la Francia è il miglior paese a livello di welfare e rapporto vita privata e lavoro eh, negli Stati Uniti dipende, se vuoi metterti in proprio puoi diventare anche milionario, sono un ottimo paese dove guadagnare e fare tanto business, come dipendente direi meno però non fai la fame ovviamente come in Italia…uscire dalla comfort zone è necessario e mi do due schiaffi da solo per non averlo fatto a 18 anni, conosco un paio di ragazzi che subito dopo il diploma sono andati in America come au pair e ad oggi si sono realizzati, in Italia rimani fermo al palo!
I vantaggi sono notevoli, sono aspetti importanti, la libertà, la meritocrazia, l'ottimismo, la facilità di fare impresa. Ma i contro sono davvero pesanti, non avere la mutua e le ferie . Chi non ha l'assicurazione può morire. gravissimo. Lo stato non si interessa del cittadino. No. Con tutti i suoi limiti enormi, meglio l'Italia
Anche se non hai una assicurazione vieni curato, questi video hanno caricature troppo pesanti e risultano errati per certi versi. Non ti lasciano morire per strada e non ti tolgono la casa per coprire le spese mediche. Meglio informarsi con più accuratezza su alcuni temi.
@@storiconovanta6647 Si ti curano, però dato che l'ospedale ha avuto una perdita, poi in futuro dovrà aumentare i prezzi alle persone che possono pagare. Un po' come succede con i supermercati di fronte ai furti: il negozio difficilmente andrà a cercare i ladri, sarebbe troppo oneroso, ma aumenterà il prezzo per poter rientrare con i bilanci.
Ciao mi fa molto piacere vedere i tuoi video molto interessanti e belli complimenti per le spiegazioni Ho visitato new york per vacanza. mi piacerebbe restarci ovviamente ma per altre ragioni non potrei. Farlo . Ma vivo a Parigi. Avevo una domanda da fare l'assicurazione sanitaria è privata e si paga ok.. Ma possono farla anche i cittadini italiani che risultano (clandestini)? Senza un passaporto sponsorizzato. O devi avere per forza un documento valido. Se risponderai . Grazie in anticipo 👍👍. Ciao.
boh sarò solo ed esclusivamente io in TUTTA Italia che non mi sono MAI avvalso di tutta questa calorosità ,in TUTTI i sensi, che ci contraddistinguerebbe così tanto da tutti gli altri paesi del mondo...Usa compresi a quanto pare 16:47....se non di quella di tipici approfittatori opportunisti che ,facendo i falsi amici, ti cercano finchè gli torni utile ,e nel contempo accampano le scuse più varie quando sei te ad aver bisogno di qualcosa , per poi dimenticarti in un istante .
tranquillo che nessuno ti spara, ci sono stato anni e pur girando con quelli li tengono come legittima difesa, mica sono Rambo entrano ovunque e sparano a tutti sennò ora non esisterebbe l'America. Detto questo non basatevi su quello che dicono le pagine italiane non avendolo mai visitato
Noi torniamo dopo quasi 15 anni l'estate prossima! La lista dei pro e contro aiuta così e così, alla fine si fa quello che si sente "giusto". Noi per esempio abbiamo sentito forte la spinta a crescere i nostri bambini in Italia, sono cittadini americani, se un giorno vorranno torneranno facilmente. L'unica cosa... ma dove lo vedete l'ottimismo negli americani? Per me è solo un'impressione, ma quando li conosci davvero, non si ha più tanto questa sensazione. Sono molto scontenti di varie cose, e adesso con l'ondata della wokeness sono angosciati e depressi, soprattutto i ragazzi (lavoro in accademia e ne vedo passare un migliaio l'anno nelle mie classi, quindi un'idea credo di essermela fatta!). A me poi la prospettiva è cambiata molto da quando sono arrivati i bambini, si conoscono le famiglie, le scuole, si esce un po' dalla bolla di professionisti simili a noi in cui si può stare beati quando non si ha famiglia, e molto è apparso sotto una luce diversa.
Grazie del tuo commento:) Certamente negli ultimi anni la musica sta cambiando un po’ anche in America, dati tutti i problemi che ci sono con l’inflazione e tutto il resto. In bocca al lupo con il rientro!
@@theinternationalnerd Crepi il lupo! Sì infatti, 10 anni fa mai avrei pensato di rientrare, ma negli ultimi anni è diventato tutto più pesante, tutto si è estremizzato, il clima è tosto, soprattutto in accademia e nelle scuole. Conosciamo diverse persone che stanno rientrando in Europa, non credo si tratti di una nostra percezione paranoica. E' tutto così estremo che nel giro di qualche anno credo rientrerà, ma con i bambini piccoli per noi sono anni cruciali, che preferiamo trascorrano in un clima diverso.
@@farsanehmir404 Mi spiace, e posso capirti. Quando si vive all'estero per molti anni o ci si abitua e si sta bene, oppure l'Italia manca sempre di più. A me è sempre mancata, ma la spinta decisiva a tornare me l'ha data l'idea di portare i bimbi "a casa". Ci abbiamo messo due anni da qui a trovare un'opportunità lavorativa, ci siamo messi e alla fine abbiamo trovato (non nella nostra città d'origine, ma pace). Ancora non sappiamo se stiamo per fare la scemata del secolo a tornare, ma qui non siamo contenti, c'è poco da fare, e una vita così ancora a lungo non riuscivamo a immaginarla. Ti auguro di trovare un po' di serenità, comunque andrà. Un abbraccio!
@@roccovolpe5384 mi dica perchè. Ci sto pensando seriamente ma con due figli ho sempre la Paura che sale per quanto riguarda il loro futuro e le garanzie che posso dare loro con un lavoro non molto ben pagato rispetto alla Francia . Ma da un'altra parte avrei accesso da subito alla mia casa di proprità in italia . Sono in bilico . É difficile sopportare la solitudine e la mancanza della famiglia .
Potresti fare un video sulla patente di guida? Un italiano che arriva lì con intenzione di trasferirsi, puo convertire la patente senza fare test? Se la risposta è no, quali sono i paesi europei e non, che hanno accordi/convenzioni x la patente di guida in tal senso?
bravo - ho vissuto in America per meta’ della vita (e sono vecchiotto), e sei generalmente accurato in quello che dici. Una cosa che completerebbe il video sarebbe una breve relazionalita’ tra le cose buone e quello non buone, perche’ l’una e’ molto spesso una base per o una conseguenza dell’altra. E una cosa che aggiungerei e’ la relativa ‘innocenza’ dell’americano medio (al contrario dell’insopportabile quasi-cinicismo dell’italiano).
Puoi fare un video sugli scaglioni di tasse dei 3 stati americani: Texas, Florida, San Francisco?? Sarei interessato, perche nel video hai detto che non si pagano tasse, ma vale se sei dipendente?
Valgono le stesse cose anche per il 2024? Come vedi per gli anni a venire? Invece potresti fare un video per quanto riguarda la patente? Posso da italiano convertire la mia patente in americana senza dover rifare test e quant'altro?,Se la risposta dovesse essere no, è quindi si deve rifare test ecc, quali sono i paesi europei e non che hanno accordi/convenzioni con gli stati uniti per la patente di guida in tal senso?
Ciao io vorrei chiedere per quando riguarda la franchigia che si chiama out of pocket praticamente se io per esempio non supero i 7300 $ mi devo pagare io le spese? Se invece li supero me li paga l’assicurazione? Chiedo perché sto facendo dei preventivi e questa cosa dell’out of pocket non lo capita proprio bene. Grazie in anticipo buona serata ☺️☺️ se vuoi ti lascio la mia e-mail se hai bisogno di scrivermi nello specifico.
Esatto, finché non li superi annualmente, devi pagare le eventuali spese mediche in aggiunta al premium mensile che gia paghi per avere l’assicurazione
Meno tasse dipende dove ….. e poi con affitti che costano un occhio della testa …. Dipende da molte cose …. Efficienza poi anche … DMV a NYC dipende dove vai in che quartiere…. Ce ne sono alcune che sono a pari del terzo mondo come efficienza.
Vivo nel sud Italia, la sanità pubblica c'è ma in buona misura, è come non ci fosse: tutte le visite specialistiche, se non vogliamo attendere un eternità, dobbiamo farle dal privato e il prezzo di queste spese non cambia sia che tu sia un disoccupato o uno libero professionista. Sorvoliamo poi sugli episodi di malasanità... quindi, onestamente, non saprei dire cosa sia meglio fra i due sistemi, forse una via di mezzo?
Ci sono stato 3 volte da turista, ho visto specialmente la provincia del New England. Una cosa mi ha colpito sempre: poca gente in giro a socializzare, farsi una passeggiata, rilassarsi tanto per farlo (come facciamo noi, edicola, gazzetta, caffè, due chiacchiere...tanto per intenderci). E le downtown delle città anche piccole poco sicure a mio parere. La cosa bella sono gli spazi immensi, tanta natura, case enormi, macchine che puoi parcheggiare letteralmente ovunque. Sul costo della vita dipende da stato a stato e da quello che si vuole acquistare. Eh sì, purtroppo il cibo di qualità costa!...infatti tutte le sante volte che ci sono andato sono ingrassato mediamente di 2/3 kg in due settimane. Sulle persone non posso esprimermi troppo, ma una cosa la dico: gli immigrati (sudamericani, arabi, italoamericani, persone dell'est Europa etc. che vivono li da tempo o di seconda generazione, sono quelli con cui si chiacchera di più e i più socievoli.
Non ho vissuto negli USA a lungo, ma ho apprezzato molto lo spirito pratico statunitense. Pochi fronzoli, si va diretti al punto. Mi ha invece inquietato molto l’attaccamento ossessivo al denaro. Tant’è che quasi il 70% (facendo seguito a quanto hai tu stesso riferito) delle famiglie americane finisce in bancarotta per motivi legati alla salute che viene tutelata solo a fronte di lauto pagamento.
Non può essere diversamente...è sempre in europa anche con la brexit! Il mercato è diverso! Cmq gli usa finchè domineranno il mondo con il suo esercito e nato daranno sempre il meglio ai suoi cittadini ma le cose sono diverse rispetto a 20 anni fà e il malcontento aumenta sempre di più! Credo inoltre che come ogni impero anche quello degli usa è ormai agli sgoccioli e quindi entro massimo una decina di anni il mito americano non esisterà più perchè i paesi che prima erano emergenti come la cina oggi sono colossi economici e anche militari con 1,4 mld di abitanti! Quindi se gli usa vogliono rimanere in pole position dovranno scatenare un grande trauma(sperando di vincerlo) e soprattutto demolire economicamente l'europa! Sempre più stati africani si stanno staccando dall'occidente e questo spiega il fatto che il dollaro è destinato a diventare carta straccia! Chi vuol capire capisca...
Da noi in peru ci sono moltissimi descwndenti di immigrati italiani. Hanno portato tante cose meravigliose secondo me avrebbero dovuti venire molti di piu
Dev'essere cambiato qualcosa: sono perfettamente d'accordo sui lati positivi, ma riguardo i lati negativi sento parlare del costo della vita 😳 ??? Io ho vissuto in Texas (Fort Worth) nel 1991 e tutto costava un'inezia rispetto a Milano... non parliamo poi della benzina dove 1 gall. (4 l. costavano come 1 l. in itaglia) o del telefono o dell'assicurazione auto o delle ore di volo (nella scuola di volo che frequentavo) e anche per il cibo dei supermercati mi riportai in itaglia i flyers dei supermercati (i volantini che da noi non esistevano ancora) altrimenti gli amici non avrebbero creduto ai prezzi che c'erano là....
Ciao, mio figlio vorrebbe fare l'università negli States...costa Ovest...ingegneria informatica....ovviamente pianifica una carriera nella Silicon Valley...puoi darmi qualche consiglio? Il tuo video mi è veramente piaciuto e glielo ho mostrato...la competizione non gli fa paura ma le relazioni sociali a zero lo turbano assai..
O ha soldi tramite borse studio o dovete avere CASH (contanti) tutti i soldi che servono per università (decine di migliaia di dollari da pagare prima !) e per restare lì senza lavorare con visto F1.
Non capisco perché spariscono i miei commenti … dicevo visto F 1 - avere soldi per pagare in contanti ogni semestre di università in anticipo o prendere borse di studio
Certo che esistono gli ospedali pubblici qui negli States, si pagano ma hanno costi meno esagerati (rispetto agli standard locali ovviamente), sono obbligati per legge a dare trattamenti ugenti/di emergenza e sono piu' flessibili da gestire se si e' senza assicurazione nel pagare i gruzzoli accumulati (ogni mese hanno migliaia di pazienti senza assicurazione che inevitabilmente lasciano un buco finanziario) ed esiste anche la copertura "statale" sanitaria, solo che e' disponibile solo alle fasce estremamente povere (Medicaid) e pensionate over 65 che hanno versato i contributi (Medicare). Precisazione per chi non ha famigliarita' col processo immigratorio (ovunque nel mondo) - avere "il passaporto" significa di fatto essere cittadini (in questo casto statunitensi) naturalizzati a tutti gli effetti, giurando fedelta' alla bandiera e al proprio nuovo paese, non semplicemente avere un documento di viaggio da tenere comodamente in tasca...enorme differenza per chi, come me, i documenti se li e' sudati da 0 come studente internazionale e ha raggiunto ogni step con duro lavoro e grande orgoglio. Aggiungo che "la mancanza di tutele sul lavoro" e' di per se uno dei fattori principali che rende il mercato del lavoro statunitense cosi ricco di opportunita', flessibilita' e alti salari. E' un fattore negativo per chi ha la mentalita' del posto fisso garantito, non per chi ha ambizioni di altro calibro. La garanzia del posto di lavoro qui e' la competitivita' e qualita' del risultato, non necessariamente orientato all'iperproduttivita' e ossessione come molti Italiani presentano. Chiaramente, e' tutto in prospettiva...da Milanese ho vissuto molta corsa alla posizione e arrivismo (a cambio di molto meno) e il contratto a tempo indeterminato non e' qualcosa che uno statunitense vorrebbe in quanto sarebbe solo un possibile limite di spostamento. Chiudo riguardo la sicurezza - problema delle armi molto difficile negli States, dovuto quasi del tutto a un partito che spinge e tutela diritti costituzionali in modo scellerato. Ma in Europa, negli ultimi 15-20 anni, c'e' stato un declino notevole della sicurezza dovuto a un'immigrazione incontrollata e forze dell'ordine del tutto inadeguate, oltre che mentalita' giuridica inadeguata a mio avviso a tutelare il cittadino. Non ci sono sparatorie, ma se hai problemi per strada (oggi molto comune in molti paesi Europei) e aspetti le forze dell'ordine, buona fortuna...
Chi ci vive da sempre avrebbe da ridire su alcuni punti come il discorso: della meritocrazia, almeno nel caso di rapporti da dipendente, in grandi aziende; la capacità di spesa che è in larga parte dovuta ai debiti, elevatissimi, concessi dal loro sistema. Poi ci sarebbe pure il discorso del degrado, portato in ogni luogo in cui una certa parte politica ha preso piede, tanto che molti sono andati via dalla California,NY, ecc...
Ok quindi se non sono laureato e faccio lavori manuali non mi conviene andare in America perché resterò povero solamente perché non posso lavorare per una Google?
Ok, capisco il così detto "sogno americano", il mio prozio era Fiorello Laguardia,uno dei più grandi sindaci di New York, considerato che era italiano di nascita. Ma proprio questa cosa di voler realizzare il sogno americano, spesso porta a non avere i piedi per terra, nel tentare e ritentare a realizzarsi in qualche modo, rifiutando anche di lavorare come dipendente pur di non abbandonarlo,e ritrovarsi spesso in povertà, proprio per questa ragione. Poi non è vero che il gossip è considerato cattiva educazione, tutto il mondo è paese no? Se non fosse così perché ci sarebbe tanto bullismo nelle scuole? Pettegolezzi,video degradanti per il povero malcapitato e di conseguenza le sempre più frequenti stragi nelle scuole. E il pettegolezzo esiste sul lavoro e tra vicini... Consideriamo anche la criminalità, soprattutto nelle metropoli, senza dimenticare i tanti serial killers attivi nei vari Stati. Il razzismo? È una realtà tra i vari Stati,tra le varie etnie e culture,e ancora oggi gli italiani sono "pizza, mandolino e mafia",l'ho sentito da ragazzi che facevano le vacanze in Sud America e quando ho detto loro di essere italiana,non hanno risparmiato i soliti commenti. Sono contenta che tu abbia una visione così positiva dell'America,ma ahimè,non tutti sono così fortunati.
...praticamente ciò in cui l'italia si sta trasformando, ad eccezione dei salari connessi alla produttività. Vedo tempi bui per l'europa e in particolar modo per l'italia. Anche qui inizia l'isolamento sociale, le amicizie per interesse,,la sanità privata, il costo notevole della qualità. Forse ci rimane ancora assistenzialismo (poco) e arte di arrangiarsi che alla fine ti fa sbarcare il lunario discretamente con sotterfugi.
Guarda che l europa è nettamente superiore agli stati uniti, se prevedi tempi bui per l Europa , non oso immaginare ciò che potranno essere gli usa tra 10/20 anni
Amo gli USA, però, come visto nel video, i pro sono tutte o quasi cose superflue, plus o qualità di cui nella vita normale si può fare a meno, invece i contro sono le cose più importanti.
Avere possibilita´ illimitate di carriera o di successo, bassa o nulla pressione fiscale, meritocrazia, indiscriminazione, capisco che sono cose che un italiano non conosce ma riternerle addirittura superflue mi sembra veramente assurdo.
Le caratteristiche positive e negative che ,dettagliatamente, hai elencato,sono l'esito storico,sociale,antropologico,della nascita e sviluppo degli USA.Oggi ,soprattutto gli aspetti negativi tendono a degenerare in modo rapido (isolamento sociale,individualismo,aumento delle differenze tra classi sociali,capitalismo finanziario speculativo)...
L'esperienza cambia molto nel momento in cui diventi anche americano. Sei piu coinvolto nella politica del paese. Il governo risulta ingombrante anche negli States. A chiacchiere ne vogliono ridurre l'impatto, in realta da dopo la seconda guerra mondiale e' solamente cresciuto. Il denaro e' molto importante per ragioni culturali (scismi religiosi che sono arrivati qui con i pellegrini) e piu' recentemente per ragioni di costo della vita. Le persone sono cambiate di conseguenza. La vita in USA prima degli anni 80 era estremamente diversa da quella di oggi. Molta piu' interazione. Ora c'e' un grande isolamento che porta inevitabilmente a problemi di tipo mentale a vari livelli. Purtroppo sta succedendo anche al sud Europa, e' solo questione di tempo. Io ho la fortuna di avere un gruppo di italiani con cui mi frequento in USA che sono persone che avrei frequentato anche se avessi vissuto in Italia e non un ripiego. Ho anche molti amici non italiani pero' devo dire che sto bene.
finalmente qualcuno che ne parla! Sono stato da solo a New York come turista. Ho subito notato un atteggiamento estremamente edonista/egoista delle persone, che dopo pochi giorni, reputavo estremamente fastidioso, seppure ero li solo in vacanza. Inoltre tantissimi senza tetto, assistenzialismo pari a 0. Piu' viaggio nel mondo piu' mi reputo fortunato di essere nato in italia
A ecco... le persone in italia sono tra le oiu arroganti individualiste e opportuniste al mondo. Prgonte a giudicare e piene di invidia. Cosa ti manca dell'italia? Il cibo? Non si vive di quello
ma la lingua la parli ??? guarda che in itaglia sono fortunati ad esserci nati solo nullafacenti, perdigiorno, scansafatiche, ecc. tutti felici di vivere in uno stato che penalizza e ignora i migliori per dare reddito e assistenza a tutti secondo la filosofia komunistarda del tutti uguali....
Tutto verissimo, ma solo il fatto che qui negli Stati Uniti ci sia meritocrazia e le persone ti ascoltano per le tue idee, per me essendo ricercatore è fondamentale. Io ho avuto la fortuna di condividere spazi con scienziati veramente top incluso un premio Nobel. E parlare e scherzare con lui tranquillamente . In Italia non esiste meritocrazia ed è un sistema marcio. Bello tutto il resto però sentirsi realizzato al lavoro è enormemente importante.
Dall'Italia io tendo ad andare dal medico il meno possibile (anche perché qui la sanità dal dopo coronavirus è peggiorata tantissimo), ma si vede che sulla sanità tendo a ragionare un po' come l'americano medio ahah (non ci sarebbe da ridere lo so, ma com'era quella storia dell'essere sempre positivi?). Tristemente, pur essendo nato e cresciuto in Italia, se io non pianifico bene le cose e poi c'è l'imprevisto vado in crisi. Anche a me piace l'autonomia, mai sopportato l'idea di non avere un'automobile per potermi spostare in autonomia. Però dal mio punto di vista, per lo meno qui nel centro-sud Italia dove vivo, io sono sempre stato un po' messo all'angolo da tutti perché non ho mai avuto diciamo quella mentalità all'italiana. Per tanti anni ho sofferto la solitudine ma ora ci sono abituato ed ho imparato a mettere al primo posto me stesso piuttosto che fingermi qualcun altro solo per piacere ad un gruppo di persone. Ho degli amici ma la mentalità di "piazza" italiana non mi è mai piaciuta. Forse questo è dovuto al fatto che ho avuto un padre che ha vissuto molto in Svizzera e la Svizzera chiaramente non è l'Italia, pur essendo in qualche modo "europea". Basterebbe che in Italia il fare impresa, il lavoro e le tasse siano più "americane" così magari anche qui si possa vedere un futuro, che tanto la solitudine io la vedo anche in Italia e ci si abitua, si vive bene anche da soli, tanto quando ci sono i soldi, tutto ciò che ci diverte si può comprare e problema risolto. Si, io credo che decisamente ho almeno un 50% di visione del mondo non-italiana ma anche non-europea...
Bellissimo video molto imparziale e critico .... 4 dei contro che hai citato mi hanno sempre disincentivato nel migrare verso gli states, amicizie per interesse , Ass sanitaria , approccio assurdo alla vita programmata . Assurdo
Mi sembra davvero un commento equilibrato da cui si evince una nazione costruita sulla valorizzazione delle energie produttive. Con quasi nient’ altro. Se però viene meno la mobilità sociale, come sta accadendo, ci si aggrappa solo alla voglia di rischiare di chi viene dall estero. In ogni caso : il dieci per cento della popolazione americana detiene il 70 per cento della intera ricchezza nazionale, mentre il 90 per cento si spartisce il rimanente 30 per cento . Consiglio: fateci una esperienza, guadagnate ma non fateci crescere i figli. A meno che non siate un super ingegnere da 250 Mila dollari annui o al contrario non veniate dalle situazioni più povere dell Italia, come i nostri immigrati di cento anni fa.
In Europa non direi. Io non andrei mai nei Paesi nordici a patire il freddo e la mancanza di sole. Gli Usa sono però il paradiso degli scappati di casa.
@@Windof io ho sempre avuto il desiderio di andare negli USA ma il fatto che è molto spazioso, non ha il trasporto pubblico, la sanità è privata e il tasso di criminalità è alta mi ha sempre fermato. Se devo scegliere uno stato, sceglierei la California.
@@haraldbregu oltre a questo, anche il fatto che vivano possibilmente isolati, in città che non hanno un centro, dove il sabato e la domenica la gente sparisce dalla circolazione, è l'opposto del mito che ci eravamo creati. Da noi la gente che non vive nelle grandi dittà lamenta che non ci siano eventi, intrattenimenti, ma in Usa le città sono animate per lavoro e per lo svago ognuno si ritira nel proprio cortile, per trovare uno svago bisogna fare decine o centinaia di chilometri, dunque non è come sembra dalla tv.
In Italia la Sanità non è gratuita, è pagata dalle imposte. Il problema è che molto più della metà della popolazione consuma risorse pubbliche in eccesso di quanto paga in imposte e poi una piccola minoranza paga per tutto il resto. Se si fa parte di quella minoranza, come me, si preferisce trasferirsi a Dubai o posti simili in cui la sanità è a pagamento ma mi costa molto meno di quanto pagheri di imposte in Italia, proprio perché pago solo per me stesso e non per chi ha la sanità "gratuita" a mie spese.
Guarda che negli Usa lo stato federale spende il doppio di Pil della media Ocse per la sanita, per fare un esempio mi sembra che l'Italia spende il 6% di Pil e negli il 17%, ma negli Usa poi devi pagare anche l'assicurazione privata
Gli USA sono un grande,grande Paese. Tutto qui,non occorre aggiungere altro. Parlarne solo se lo si conosce bene e ci si e' vissuto,senza pregiudizi. C'e' assoluta liberta'. Riguardo la sicurezza mj sembra che attualmente non ne esista molta dz nessuna parte compresa l'Italia.😊
Video interessante, credo sia meglio andarci da visitatore che viverci. Vorrei permettermi di segnalare alcuni punti un paese che accetta gli immigrati ma poi fa distinzione tra ricchi è poveri non è certamente buono... Poi dici che non esiste il " gossip " ma ne sei così sicuro? Sta nell'essere umano a parlare di altri poi chi di più chi di meno comunque è così... Un paese che non pensa alla salute del suo popolo di certo non è rispettabile. Dici bene che gli Usa no America ( l'America è un continente che gli stati uniti se ne sono appropriati del nome ) sanno bene come fingere perché poi la realtà sicuramente e ben altra
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Vivo a New York da 25 anni per lavoro e non per amore del posto. Sono assolutamente d’accordo con questa analisi ovviamente un po’ caricaturale per un video UA-cam ma comunque azzeccata. Quello che trovo allucinante e che ancora mi imbatto sovente in giovani italiani ben formati professionalmente che sono scappati dall’Italia perché non riuscivano a piazzarsi da nessuna parte. Una volta qui sovente trovano un buon lavoro o prospettive di carriera inimmaginabili in Italia ma a costi personali e di adattamento non indifferenti. Dobbiamo batterci in Italia perché i nostri giovani non siano più costretti ad andarsene. Anche se non si usa più lo dico lo stesso: Viva l’Italia.
Bravissimo… 17 anni a nyc e la penso come te
Ogni persona sente più suo un posto. A molti piace ny ad altri Milano. Se anche ci fosse più lavoro in Italia molti amerebbero comunque vivere negli Usa
Il problema è che bisognerebbe battersi tutti insieme, scendere in piazza ogni giorno e smettere di pagare TUTTI qualsiasi contributo/tassa che vada allo Stato e smettere TUTTI di accettare lavori svilenti, poco pagati, instabili ecc. Praticamente utopia...la verità è che ognuno guarda al proprio orticello e se ne sbatte minimamente degli altri, giovani o meno giovani che siano.
Intanto siete in USA per lavorare. Good luck a cambiare la Vs amata Italia. Nazione con stipendi da fame.
Però sanità gratuita in Italia ed anche stipendi 13/14 mensilità con ferie pagate
Video molto interessante. Più equilibrato e realmente informativo rispetto a altri video troppo positivi o troppo negativi verso gli Usa. Grazie.
Grazie per la sua onestà intellettuale e per la proprietà di linguaggio. Finalmente una persona seria che non osanna gli Usa aprioristicamente.
Grazie per avere guardato il video!
Un video sulla scelta e il funzionameno dell'assicurazione sanitaria sarebbe estremamente interessante, spero proprio che tu possa farlo. Ad ogni modo, bellissimo video come sempre, complimenti!
Eccolo :) -> ua-cam.com/video/OEGsHCUaGrM/v-deo.html
Bello l'ottimismo che descrivi! La facilità di fare impresa fa novanta, chi lavora viene ammirato. Ottimo
Bravo bel video. Vivo in America dal 2008 (Boston, ora in Wyoming) e devo dire che sei riuscito a riassumere in maniera precisa una realta molto complessa.
Grazie! 🙏
Bravo! Chiaro, preciso e trasparente!
Grazie! 😃
Il video mi è piaciuto moltissimo. Lo girato al Ministro dello sviluppo in Italia. Complimenti
Chissà che si sveglino e rendano lavoro più ELASTICO in Italia, con part Times e con lavoro remoto pure … che Italia deve essere più elastica !!! E moderna!! Diglielo per favore se hai contatti!
A mio parere hai fatto un ottimo video,scorrevole, comprensibile ed illuminante. Personalmente mi hai confermato, nel bene e nel male, quello che pensavo
Grazie Sandro!
Ti ho appena "conosciuto" e voglio farti i complimenti per la qualità del tuo video, per i contenuti e per l'esecuzione . Appena ho ascoltato i Pro stavo già facendo la valigia, poi ho ascoltato anche i contro ed ho annullato il volo 😅. Scherzi a parte , non credo che io possa vivere negli Stati Uniti perché , nonostante io vivi in Germania da circa 30 anni, sono troppo italiano 😜. Grazie ancora per il tuo lavoro e complimenti anche per il coraggio e la capacità di vivere lí 👍🏻
Ahaha l’importante è conoscersi😅 grazie mille! 🤗
Sono dieci mesi che vivo negli USA dopo aver fatto la spola per alcuni anni, ho ricevuto la Socio secutity card da un paio di settimane, ho intenzione di aprire un'attività di Trattoria.
Consigli da dove poter iniziare per potenzialmente trasferirsi lì ?
Un' analisi molto interessante
Splendida Analisi!
E' esattamente di quello che immagino dell'America.
Non a caso i Turisti americani,
non afflitti dalla produttività individuale,
riescono a godersi molto meglio la dimensione comunitaria
della cultura Italiana.
BELLISSIMA TESTIMONIANZA!
Molto interessante. Ero stato in USA per lavoro, per brevi periodi, e anche parlando con colleghi locali (professionisti con buona posizione nell'ICT) mi ero fatto una piccola lista di cose che apprezzavo e altre no. Nei plus: un generale apprezzamento e incoraggiamento per la cultura: per esempio era normale nelle librerie prendere un libro e leggerlo lì, senza comprarlo: c'erano persino delle panche apposta; grande attenzione al cliente: una volta comprai un oggetto elettronico inadatto : colpa mia, c'era scritto sulla scatola e non avevo fatto attenzione; tornai in negozio e il commesso me lo riprese senza battere ciglio, ridandomi i soldi ; grande rispetto per l'ambiente: mi aveva colpito che appena al di là del Golden Gate c'è una stupenda riserva naturale, con colonie di foche indisturbate e neanche una cartaccia per terra. Piccole cose, ma in Italia ce le scordiamo. Minus: il livello generale della cultura è bassissimo. Da noi ogni cittadina di media grandezza ha un teatro e una stagione teatrale; là lo trovi solo nelle maggiori città. Il livello medio dei programmi tv e dei newspaper locali per i nostri standard è spazzatura. L'istruzione per chi ha figli è un grosso problema: la scuola pubblica è un disastro, quella privata è carissima. Un mio collega, residente a Chicago in un quartiere medio, aveva scelto di pagarsi insegnanti privati con i vicini, perché i ragazzi andavano nella scuola locale armati e lui non voleva armare i suoi. Terzo minus: la qualità del cibo per le nostre abitudini è pessima. Il junk food è ovunque. Una volta comprai al mercato un po' di frutta fresca (ero in California): cara, bellissima a vedersi, ma non sapeva di nulla. Altro minus: la prima sera in USA uscii per una passeggiata dopo cena, com'ero solito fare. A parte scoprire che le distanze sono enormi e non ci sono marciapiedi, dopo poco un'auto della polizia si fermò e dopo poche parole mi consigliò di tornare in albergo perché 'non era sicuro'. Ero nella Silicon Valley sulla 101! Mica ad Harlem. Mi chiesi 'ma dove sono capitato?' Final minus: la segregazione strisciante. Ero a una settimana di formazione internazionale presso Chicago. Mi accorsi che fra gli studenti si erano formati naturalmente due gruppi (per spendere il tempo libero, andare al bar ecc): i native speaker bianchi (inglesi, americani, australiani); e tutti gli altri, che comprendevano non solo chi come me parlava un inglese imparato, ma anche gli americani black, asiatici e latinos: non era questione di padronanza linguistica. Una ragazza di colore mi disse che con noi europei si sentiva più a suo agio. Lo trovai davvero strano.
"Da noi ogni cittadina di media grandezza ha un teatro e una stagione teatrale; là lo trovi solo nelle maggiori città. Il livello medio dei programmi tv e dei newspaper locali per i nostri standard è spazzatura. L'istruzione per chi ha figli è un grosso problema: la scuola pubblica è un disastro, quella privata è carissima"
Non ci vedo molta differenza con l'Italia
@@Stazzo82 a cosa ti riferisci esattamente?
Difficile per un italiano che conosce gli USA solo tramite i film di Hollywood e le serie tv rendersi conto di quanto basso sia il livello culturale medio statunitense. Un autore come Woody Allen è molto più popolare da noi che da loro. C'era una volta in America di Sergio Leone solo là avevano dovuto rimontarlo (rovinandolo) perché l'americano medio non riusciva a seguirlo. I film che tutti vanno a vedere là sono quelli dei supereroi, ad un grado inconcepibile per noi. Vannacci là sarebbe un capolavoro di acume intellettuale (trumpiano, si capisce). Poi certo hanno il MIT, il Caltech, la UCLA (pubblica) e la Ivy League, ma numericamente sono eccezioni, e costano carissime
@@grazianolorusso2726Le esperienze personali non contano niente!
Basta vedere i dati ufficiali di organizzazioni tipo l'Ocse, gli italiani sono tra i popoli meno scolarizzati, letterati e colti dell'occidente.
L'unico americano che ho conosciuto bene era un mio vicino di casa, negli Usa era un ingegnere di livello altissimo, che si era comprato decine di ettari in Italia (quando c'era il dollaro forte e lira superdebole...)
Basta prendere un primo dato al volo, gli americani leggono circa 12 libri all'anno in media, invece in Italia il 60% degli italiani non legge neanche un libro, solo il 6% degli italiani mediamente leggege più di 12 libri all'anno.
Le statistiche non si fanno sulle esperienze personali. ma sui i dati oggettivi, se negli Usa vai a vivere in una zona borghese e colta e in Italia vivi in un quartiere malfamato, penseresti che gli italiani sono tutti poco di buoni e gli americani tutte persone per bene, oppure viceversa; ecco perché si devono vedere i dati oggettivi.
@@grazianolorusso2726 Le esperienze personali non contano niente!
Basta vedere i dati ufficiali di organizzazioni tipo l'Ocse, gli italiani sono tra i popoli meno scolarizzati, letterati e colti dell'occidente.
L'unico americano che ho conosciuto bene era un mio vicino di casa, negli Usa era un ingegnere di livello altissimo, che si era comprato decine di ettari in Italia (quando c'era il dollaro forte e lira superdebole...)
Basta prendere un primo dato al volo, gli americani leggono circa 12 libri all'anno in media, invece in Italia il 60% degli italiani non legge neanche un libro, solo il 6% degli italiani mediamente leggege più di 12 libri all'anno.
Le statistiche non si fanno sulle esperienze personali. ma sui i dati oggettivi.
@@grazianolorusso2726 Basta vedere i dati Ocse che mostra come gli americani sono più scolarizzati e colti degli italiani, oppure la media dei libri letti all'anno da un americano e da un italiano.
Le esperienze personali non contano.
Mi piace stile modus operandi Impero Romano, basta guardarlo nell'architettura.
Cmq bello tutto ciò che hai detto, mi piace!
Fantastico...sei un grande, sono sempre piu dell'idea di rivalutare la qualita' di vita di quartieri come quarto oggiaro a milano o torbellamonaca a roma....
🙌
vivo in america da anni e condivido questo video in toto. bravo.
Grazie!
Ciao Emanuele. Ci rendiamo conto della gravità delle cose negative rispetto alle più o meno condivisibili cose positive degli USA? Cioè non c è proprio un bilanciamento.
Ciao! Eh ho cercato di essere il più esaustivo possibile senza fare sconti, così come nel video che ho pubblicato sui pro e contro del vivere in Italia. Ognuno poi trae le sue conclusioni :) Un saluto!
bel video ... mi ha fatto capire che è comunque meglio vivere quì in Italia ... e sono pure un libero professionista!
Dipende dalle richieste che hai e dalla tua indole personale.
Meglio in europa che USA secondo me
Ciao, potresti per favore fare un video sull'impresa in America e anche sulla tassazione nei vari stati
Ottima analisi messa su una bilancia i pro e i contro in perfetto equilibrio per cui si può valutare bene i tuoi bisogni e interessi personali. Per quanto mi riguarda eviterò accuratamente di sostenere positivamente la società americana
complimenti,hai spiegato molto bene e in maniera sintetica.Bel video.
Grazie 🙏
@@theinternationalnerd figurati
Bel video , molto chiaro e utile.Complimenti
ottima analisi concordo con tutto, grazie
Buon documentario.
Grazie per lanalisi dettagliata e interessante. Questo vuol dire spiegare le 4 verità
CiAo, scusa ma devo un attimo fare chiarezza su certe cose riguardo i contro. Sono in Florida da 8 anni , come te ho preso il passaporto Usa ecc… lavorando duro ho realizzato il sogno americano grazie appunto a questa societa meritocratica. Quello che vedo nella tua prospettiva è da italiano,nel senso che dai una una visione un po distorta della situazione vera. Dici cose vere per carita ma non la dici tutta. La sanita per esempio.. il fatto che sia in mano alle assicurazioni è una cosa assurda , lo condivido, ma devi pero anche spiegare che le strutture sono di prim’ordine, lontano dallo schifo degli ospedali italiani. Devi anche spiegare che quello che in Italia è lo stipendio medio mensile qui lo prendi a settimana. Devi anche spiegare che si… puoi essre licenziato su due. Piedi se non sei all altezza o per qualsiasi motivo , ma trovi lavoro in mezza giornata . In italia non ricordo nulla del genere . Ciao e scusa per la lungaggine
Grazie per il commento e complimenti per il tuo percorso! Certamente le cose che dici sono vere, le strutture sanitarie con una buona assicurazione sono dei centri di primo ordine, e in una settimana puoi fare il netto di uno stipendio mensile italiano o trovare un lavoro facilmente. Nella lista dei pro parlo della facilità di fare business e dei soldi che girano nell'economia americana quindi credo che sia sottointeso che in un contesto capitalista, tutto quello che concerne la dimensione lavorativa non sia minimamente paragonabile all'Italia in termini di guadagni. I contro che ho citato, non credo annullino questi pro ma sono il rovescio della medaglia. Un saluto!
Facciamo un po' gli americani facendo parlare i numeri: Italia aspettativa di vita 83 anni, USA aspettativa di vita 78,4. Se il sogno americano ti funziona bene magari hai una sanità anch'essa da sogno, se il sogno americano ti va così così son cavoli tuoi.
beh nno...vi sono anche delle cure gratuite....per esempio l'iniezione letale per i condannati a morte.....non pagano niente!
Gli ospedali italiani uno schifo, non mi pare proprio.
Negli Usa si spende il doppio di Pil sulla sanita rispetto alla media Ocse, ma poi ti devi fare anche l'assicurazione privata.
Interessantissimo! Complimenti: ha una dialettica ottima e sei bravissimo nel raccontare! Purtroppo la decisione di trasferirsi in un paese diverso da quello in cui si vive è legata a variabili talmente personali che qualsiasi considerazione generica (pro o contro) finisce per essere molto aleatoria. Ad esempio il permesso (visto o quello che sia) per poter divenire residenti in un nuovo paese, è quasi sempre un ostacolo difficile da sorpassare, al di là delle differenze culturali e della lingua, altri elementi critici non banali. In aggiunta, in ogni paese ci sono enormi differenze tra le diverse regioni che lo compongono. E' vero che negli USA mediamente c'è molto rispetto per gli "stranieri". Però c'è anche un divario enorme tra le grandi città delle coste est e ovest e altre zone, diciamo così, più rurali. Poi come dici tu essere giudicati solo per il lavoro e il talento (legato comunque alla capacità di fare soldi, s'intende) va bene fino a un certo punto, dato che noi non siamo solo ciò che produciamo o fatturiamo. Infine la segregazione socio economica (e razziale, alla faccia del fatto che negli USA non interessa chi tu sia) dei suburbs e delle zone più worn off delle grandi città è insopportabile (personalmente) come pure lo sprawling urbano e la quasi non esistenza di modelli urbanistici basati sulle mixed zones. Complimenti ancora per gli aneddotti interessanti!
Grazie! Ottime riflessioni :)
Complimenti hai reso un quadro completo della situazione... che già mi ero fatto ...
Mi sono bastati 2 gg a N.Y. x constatare quanto siano skizzati nelle grandi metropoli....
Quando hai parlato del punto 5 sugli svantaggi, mi è venuta in mente la ragazza americana che insegnava inglese nell'Azienda dove lavoravo a Milano anni fa, che ci aveva raccontato che l'americano medio quando va in un hotel negli Stati Uniti si aspetta di trovare ogni cosa in un preciso posto: il telefono, l'interruttore della luce, persino la posizione dei sanitari nel bagno è sempre la stessa in ogni stanza di ogni Hotel, e quindi ogni volta che un americano si trova a soggiornare in un albergo europeo va subito in ansia perché l'assenza di uno "standard" lo disorienta. Questo racconto ci fece sgranare gli occhi .... a noi italiani che nasciamo già con l'arte di arrangiarci nel DNA, pensare che un telefono messo a destra invece che a sinistra potesse sconvolgere a tal punto l'equilibrio psicofisico di una persona ci sembrava impossibile
Pensa un americano che torna a casa e descrive la sitauzione drammatica che ha vissuto in italia:Oh My God in hotel la tenda non si chiudeva bene,è stato orribile e poi il servizio in camera l ho portava un cameriere mancino e non riuscivo a pagare la mancia con la mano destra!
@@Naka-x1le quando ho chiesto di servirmi dei burritos mi hanno dato una cosa chiamata kebab!
@@qwerty778 hehehe
Video super utile fluente e non palloso come quelli degli altri
@@nisrineharim8050 ti ringrazio 😊
E difficile condensare la mia esperienza di 20 anni in America in poche parole quindi a questo punto dico solo fate le cose che vi fanno felici o perlomeno state bene con voi stessi. Io per ora rimango in America perché qui sto bene e sono felice.
@@vf1965florida sono completamente d'accordo con te, proprio ieri (il motivo per cui ho aperto questo video) pensavo a come potessi mantenermi in America, con l'inglese mi faccio capire e lo capisco abbastanza bene, come esperienze lavorative ho 3 mesi (ho 18 anni) di esperienze in un locale dove si fanno 400 coperti affacciato sul mare.
Negli USA penso che lavori come cameriere c'è ne sia bisogno o meglio, non sia difficile trovarlo... Tu che dici?
@@py_tony55tony96 in America puoi trovare molti tipi di lavori meglio del cameriere. I camerieri guadagnano sulle mance non sul salario che e' il minimo orario. Migliora il tuo inglese poi tra un paio di anni prenditi 15 giorni di ferie e vai in america (un paio di citta costa est) e cerca lavoro. Vai da un avvocato di immigrazione per chiedere che visto ti conviene non ti mettere in mano di gente che non conosci . Pianifica solo un paio di anni cosi se non ti piace stare lontano dalla famiglia puoi tornare indietro subito.Non andare in California.
@@vf1965floridama che visto ti può fare studiare all’università e anche lavorare?
Ho diversi amici e colleghi Americani qui in Francia. Non ritornerebbero mai più a lavorare in America perché si sono abituati alla mentalita Europea.
25 giorni di ferie più 18 giorni di RTT ( riposo dal lavoro), assicurazione sanitarie ottimo ( qui una parte è pagato dallo stato, il resto è del dattore di lavoro), la cultura di prendere del tempo per se stessi ecc.. Ritornano solo in America per massimo due settimane al anno.
Io non vivrei mai li. Lavoro per vivere e non vivo per lavorare.
Rispetto chi fa esperienze diverse, e osa uscire dalla confort zone.
Beh la Francia è il miglior paese a livello di welfare e rapporto vita privata e lavoro eh, negli Stati Uniti dipende, se vuoi metterti in proprio puoi diventare anche milionario, sono un ottimo paese dove guadagnare e fare tanto business, come dipendente direi meno però non fai la fame ovviamente come in Italia…uscire dalla comfort zone è necessario e mi do due schiaffi da solo per non averlo fatto a 18 anni, conosco un paio di ragazzi che subito dopo il diploma sono andati in America come au pair e ad oggi si sono realizzati, in Italia rimani fermo al palo!
I vantaggi sono notevoli, sono aspetti importanti, la libertà, la meritocrazia, l'ottimismo, la facilità di fare impresa. Ma i contro sono davvero pesanti, non avere la mutua e le ferie . Chi non ha l'assicurazione può morire. gravissimo. Lo stato non si interessa del cittadino. No. Con tutti i suoi limiti enormi, meglio l'Italia
Anche se non hai una assicurazione vieni curato, questi video hanno caricature troppo pesanti e risultano errati per certi versi. Non ti lasciano morire per strada e non ti tolgono la casa per coprire le spese mediche. Meglio informarsi con più accuratezza su alcuni temi.
@@storiconovanta6647 Si ti curano, però dato che l'ospedale ha avuto una perdita, poi in futuro dovrà aumentare i prezzi alle persone che possono pagare. Un po' come succede con i supermercati di fronte ai furti: il negozio difficilmente andrà a cercare i ladri, sarebbe troppo oneroso, ma aumenterà il prezzo per poter rientrare con i bilanci.
Video interessantissimo! :D
Grazie! ❤
Molto interessante
Ciao mi fa molto piacere vedere i tuoi video molto interessanti e belli complimenti per le spiegazioni
Ho visitato new york per vacanza. mi piacerebbe restarci ovviamente ma per altre ragioni non potrei. Farlo . Ma vivo a Parigi. Avevo una domanda da fare l'assicurazione sanitaria è privata e si paga ok.. Ma possono farla anche i cittadini italiani che risultano (clandestini)? Senza un passaporto sponsorizzato. O devi avere per forza un documento valido. Se risponderai . Grazie in anticipo 👍👍. Ciao.
boh sarò solo ed esclusivamente io in TUTTA Italia che non mi sono MAI avvalso di tutta questa calorosità ,in TUTTI i sensi, che ci contraddistinguerebbe così tanto da tutti gli altri paesi del mondo...Usa compresi a quanto pare 16:47....se non di quella di tipici approfittatori opportunisti che ,facendo i falsi amici, ti cercano finchè gli torni utile ,e nel contempo accampano le scuse più varie quando sei te ad aver bisogno di qualcosa , per poi dimenticarti in un istante .
Ciao, come faccio ad avere un chiacchierata con te che non sia gestita da messaggi? Grazie in anticipo.
Saluti dalla bella Ispica, Sicilia ☀️
Ciao! Puoi scrivermi a theinternationalnerd@gmail.com
Quello che mi spaventa di questo paese è che tutti possono avere un’ arma a disposizione …
tranquillo che nessuno ti spara, ci sono stato anni e pur girando con quelli li tengono come legittima difesa, mica sono Rambo entrano ovunque e sparano a tutti sennò ora non esisterebbe l'America.
Detto questo non basatevi su quello che dicono le pagine italiane non avendolo mai visitato
non tutti
@@marleyisback5006 Solo i criminali
@@andreslebon3869 quella è l'Italia
@@marleyisback5006dipende da stato a stato in alcuni stati puoi avere una pistola senza porto d'armi
Video MOLTO interessante, complimenti!
Grazie!
Noi torniamo dopo quasi 15 anni l'estate prossima! La lista dei pro e contro aiuta così e così, alla fine si fa quello che si sente "giusto". Noi per esempio abbiamo sentito forte la spinta a crescere i nostri bambini in Italia, sono cittadini americani, se un giorno vorranno torneranno facilmente. L'unica cosa... ma dove lo vedete l'ottimismo negli americani? Per me è solo un'impressione, ma quando li conosci davvero, non si ha più tanto questa sensazione. Sono molto scontenti di varie cose, e adesso con l'ondata della wokeness sono angosciati e depressi, soprattutto i ragazzi (lavoro in accademia e ne vedo passare un migliaio l'anno nelle mie classi, quindi un'idea credo di essermela fatta!). A me poi la prospettiva è cambiata molto da quando sono arrivati i bambini, si conoscono le famiglie, le scuole, si esce un po' dalla bolla di professionisti simili a noi in cui si può stare beati quando non si ha famiglia, e molto è apparso sotto una luce diversa.
Grazie del tuo commento:) Certamente negli ultimi anni la musica sta cambiando un po’ anche in America, dati tutti i problemi che ci sono con l’inflazione e tutto il resto. In bocca al lupo con il rientro!
@@theinternationalnerd Crepi il lupo! Sì infatti, 10 anni fa mai avrei pensato di rientrare, ma negli ultimi anni è diventato tutto più pesante, tutto si è estremizzato, il clima è tosto, soprattutto in accademia e nelle scuole. Conosciamo diverse persone che stanno rientrando in Europa, non credo si tratti di una nostra percezione paranoica. E' tutto così estremo che nel giro di qualche anno credo rientrerà, ma con i bambini piccoli per noi sono anni cruciali, che preferiamo trascorrano in un clima diverso.
@@farsanehmir404 Mi spiace, e posso capirti. Quando si vive all'estero per molti anni o ci si abitua e si sta bene, oppure l'Italia manca sempre di più. A me è sempre mancata, ma la spinta decisiva a tornare me l'ha data l'idea di portare i bimbi "a casa". Ci abbiamo messo due anni da qui a trovare un'opportunità lavorativa, ci siamo messi e alla fine abbiamo trovato (non nella nostra città d'origine, ma pace). Ancora non sappiamo se stiamo per fare la scemata del secolo a tornare, ma qui non siamo contenti, c'è poco da fare, e una vita così ancora a lungo non riuscivamo a immaginarla. Ti auguro di trovare un po' di serenità, comunque andrà. Un abbraccio!
E vi pentirete tantissimo ! Pensateci bene...
@@roccovolpe5384 mi dica perchè. Ci sto pensando seriamente ma con due figli ho sempre la Paura che sale per quanto riguarda il loro futuro e le garanzie che posso dare loro con un lavoro non molto ben pagato rispetto alla Francia . Ma da un'altra parte avrei accesso da subito alla mia casa di proprità in italia . Sono in bilico . É difficile sopportare la solitudine e la mancanza della famiglia .
bravo e obiettivo
Potresti fare un video sulla patente di guida? Un italiano che arriva lì con intenzione di trasferirsi, puo convertire la patente senza fare test? Se la risposta è no, quali sono i paesi europei e non, che hanno accordi/convenzioni x la patente di guida in tal senso?
bravo - ho vissuto in America per meta’ della vita (e sono vecchiotto), e sei generalmente accurato in quello che dici. Una cosa che completerebbe il video sarebbe una breve relazionalita’ tra le cose buone e quello non buone, perche’ l’una e’ molto spesso una base per o una conseguenza dell’altra. E una cosa che aggiungerei e’ la relativa ‘innocenza’ dell’americano medio (al contrario dell’insopportabile quasi-cinicismo dell’italiano).
Puoi fare un video sugli scaglioni di tasse dei 3 stati americani: Texas, Florida, San Francisco?? Sarei interessato, perche nel video hai detto che non si pagano tasse, ma vale se sei dipendente?
Valgono le stesse cose anche per il 2024? Come vedi per gli anni a venire? Invece potresti fare un video per quanto riguarda la patente? Posso da italiano convertire la mia patente in americana senza dover rifare test e quant'altro?,Se la risposta dovesse essere no, è quindi si deve rifare test ecc, quali sono i paesi europei e non che hanno accordi/convenzioni con gli stati uniti per la patente di guida in tal senso?
Bellissimo, grande manu! 🔥
Grazie caro! 😁
Bravissimo!
Ciao io vorrei chiedere per quando riguarda la franchigia che si chiama out of pocket praticamente se io per esempio non supero i 7300 $ mi devo pagare io le spese? Se invece li supero me li paga l’assicurazione? Chiedo perché sto facendo dei preventivi e questa cosa dell’out of pocket non lo capita proprio bene. Grazie in anticipo buona serata ☺️☺️ se vuoi ti lascio la mia e-mail se hai bisogno di scrivermi nello specifico.
Esatto, finché non li superi annualmente, devi pagare le eventuali spese mediche in aggiunta al premium mensile che gia paghi per avere l’assicurazione
Meno tasse dipende dove ….. e poi con affitti che costano un occhio della testa …. Dipende da molte cose …. Efficienza poi anche … DMV a NYC dipende dove vai in che quartiere…. Ce ne sono alcune che sono a pari del terzo mondo come efficienza.
Vivo nel sud Italia, la sanità pubblica c'è ma in buona misura, è come non ci fosse: tutte le visite specialistiche, se non vogliamo attendere un eternità, dobbiamo farle dal privato e il prezzo di queste spese non cambia sia che tu sia un disoccupato o uno libero professionista. Sorvoliamo poi sugli episodi di malasanità... quindi, onestamente, non saprei dire cosa sia meglio fra i due sistemi, forse una via di mezzo?
Complimenti per il video!
Grazie 🙏😁
ti prego fai un video dove spighi come vengono valutate le tassazioni nei territori americani
@@maximalbonetti6996 lo farò!
Ci sono stato 3 volte da turista, ho visto specialmente la provincia del New England. Una cosa mi ha colpito sempre: poca gente in giro a socializzare, farsi una passeggiata, rilassarsi tanto per farlo (come facciamo noi, edicola, gazzetta, caffè, due chiacchiere...tanto per intenderci). E le downtown delle città anche piccole poco sicure a mio parere. La cosa bella sono gli spazi immensi, tanta natura, case enormi, macchine che puoi parcheggiare letteralmente ovunque. Sul costo della vita dipende da stato a stato e da quello che si vuole acquistare. Eh sì, purtroppo il cibo di qualità costa!...infatti tutte le sante volte che ci sono andato sono ingrassato mediamente di 2/3 kg in due settimane.
Sulle persone non posso esprimermi troppo, ma una cosa la dico: gli immigrati (sudamericani, arabi, italoamericani, persone dell'est Europa etc. che vivono li da tempo o di seconda generazione, sono quelli con cui si chiacchera di più e i più socievoli.
Gli usa sono un buon paese solo per il lavoro, per tutto il resto in Italia siamo anni luce avanti!
Non ho vissuto negli USA a lungo, ma ho apprezzato molto lo spirito pratico statunitense.
Pochi fronzoli, si va diretti al punto.
Mi ha invece inquietato molto l’attaccamento ossessivo al denaro.
Tant’è che quasi il 70% (facendo seguito a quanto hai tu stesso riferito) delle famiglie americane finisce in bancarotta per motivi legati alla salute che viene tutelata solo a fronte di lauto pagamento.
vivo in UK , da quello che hai detto 'UK e' una mezza via ( ma molto tendente all'America) fra Italia e America
Non può essere diversamente...è sempre in europa anche con la brexit! Il mercato è diverso! Cmq gli usa finchè domineranno il mondo con il suo esercito e nato daranno sempre il meglio ai suoi cittadini ma le cose sono diverse rispetto a 20 anni fà e il malcontento aumenta sempre di più! Credo inoltre che come ogni impero anche quello degli usa è ormai agli sgoccioli e quindi entro massimo una decina di anni il mito americano non esisterà più perchè i paesi che prima erano emergenti come la cina oggi sono colossi economici e anche militari con 1,4 mld di abitanti! Quindi se gli usa vogliono rimanere in pole position dovranno scatenare un grande trauma(sperando di vincerlo) e soprattutto demolire economicamente l'europa! Sempre più stati africani si stanno staccando dall'occidente e questo spiega il fatto che il dollaro è destinato a diventare carta straccia! Chi vuol capire capisca...
Da noi in peru ci sono moltissimi descwndenti di immigrati italiani. Hanno portato tante cose meravigliose secondo me avrebbero dovuti venire molti di piu
Molto interessante, ma nonostante i contro proverei a vivere per un pò negli USA, ma mi sa che sono troppo vecchia, ho 38 anni
Concordo pienamente io ci sto momentaneamente finché mi rinnovo i documenti poi riparto
Da quale citta’ rientri?
Dev'essere cambiato qualcosa: sono perfettamente d'accordo sui lati positivi, ma riguardo i lati negativi sento parlare del costo della vita 😳 ??? Io ho vissuto in Texas (Fort Worth) nel 1991 e tutto costava un'inezia rispetto a Milano... non parliamo poi della benzina dove 1 gall. (4 l. costavano come 1 l. in itaglia) o del telefono o dell'assicurazione auto o delle ore di volo (nella scuola di volo che frequentavo) e anche per il cibo dei supermercati mi riportai in itaglia i flyers dei supermercati (i volantini che da noi non esistevano ancora) altrimenti gli amici non avrebbero creduto ai prezzi che c'erano là....
Ciao, mio figlio vorrebbe fare l'università negli States...costa Ovest...ingegneria informatica....ovviamente pianifica una carriera nella Silicon Valley...puoi darmi qualche consiglio?
Il tuo video mi è veramente piaciuto e glielo ho mostrato...la competizione non gli fa paura ma le relazioni sociali a zero lo turbano assai..
O ha soldi tramite borse studio o dovete avere CASH (contanti) tutti i soldi che servono per università (decine di migliaia di dollari da pagare prima !) e per restare lì senza lavorare con visto F1.
Non capisco perché spariscono i miei commenti … dicevo visto F 1 - avere soldi per pagare in contanti ogni semestre di università in anticipo o prendere borse di studio
Certo che esistono gli ospedali pubblici qui negli States, si pagano ma hanno costi meno esagerati (rispetto agli standard locali ovviamente), sono obbligati per legge a dare trattamenti ugenti/di emergenza e sono piu' flessibili da gestire se si e' senza assicurazione nel pagare i gruzzoli accumulati (ogni mese hanno migliaia di pazienti senza assicurazione che inevitabilmente lasciano un buco finanziario) ed esiste anche la copertura "statale" sanitaria, solo che e' disponibile solo alle fasce estremamente povere (Medicaid) e pensionate over 65 che hanno versato i contributi (Medicare).
Precisazione per chi non ha famigliarita' col processo immigratorio (ovunque nel mondo) - avere "il passaporto" significa di fatto essere cittadini (in questo casto statunitensi) naturalizzati a tutti gli effetti, giurando fedelta' alla bandiera e al proprio nuovo paese, non semplicemente avere un documento di viaggio da tenere comodamente in tasca...enorme differenza per chi, come me, i documenti se li e' sudati da 0 come studente internazionale e ha raggiunto ogni step con duro lavoro e grande orgoglio.
Aggiungo che "la mancanza di tutele sul lavoro" e' di per se uno dei fattori principali che rende il mercato del lavoro statunitense cosi ricco di opportunita', flessibilita' e alti salari. E' un fattore negativo per chi ha la mentalita' del posto fisso garantito, non per chi ha ambizioni di altro calibro. La garanzia del posto di lavoro qui e' la competitivita' e qualita' del risultato, non necessariamente orientato all'iperproduttivita' e ossessione come molti Italiani presentano.
Chiaramente, e' tutto in prospettiva...da Milanese ho vissuto molta corsa alla posizione e arrivismo (a cambio di molto meno) e il contratto a tempo indeterminato non e' qualcosa che uno statunitense vorrebbe in quanto sarebbe solo un possibile limite di spostamento.
Chiudo riguardo la sicurezza - problema delle armi molto difficile negli States, dovuto quasi del tutto a un partito che spinge e tutela diritti costituzionali in modo scellerato. Ma in Europa, negli ultimi 15-20 anni, c'e' stato un declino notevole della sicurezza dovuto a un'immigrazione incontrollata e forze dell'ordine del tutto inadeguate, oltre che mentalita' giuridica inadeguata a mio avviso a tutelare il cittadino. Non ci sono sparatorie, ma se hai problemi per strada (oggi molto comune in molti paesi Europei) e aspetti le forze dell'ordine, buona fortuna...
Chi ci vive da sempre avrebbe da ridire su alcuni punti come il discorso:
della meritocrazia, almeno nel caso di rapporti da dipendente, in grandi aziende;
la capacità di spesa che è in larga parte dovuta ai debiti, elevatissimi, concessi dal loro sistema.
Poi ci sarebbe pure il discorso del degrado, portato in ogni luogo in cui una certa parte politica ha preso piede, tanto che molti sono andati via dalla California,NY, ecc...
Ok quindi se non sono laureato e faccio lavori manuali non mi conviene andare in America perché resterò povero solamente perché non posso lavorare per una Google?
@@Brian_Accardi i lavori manuali sono molto pagati in realtà
CIAO, UNA SEMPLICE DOMANDINA: QUANTO BISOGNA GUADAGNARE AL MESE X FARE UNA VITA NORMALE IN UNA FAMIGLIA CON UN BAMBINO DI 8/10 ANNI? PS: CON AFFITTO
Difficile rispondere con una cifra, dipende anche dalla città che si sceglie, considera anche che le scuole buone per i figli sono molto costose
All'incirca esempio in Texas dove si pagano poche tasse. 3000 dollari sarebbero sufficienti?
@@linofadda6276 per una famiglia no, non lo sarebbero purtroppo
@@linofadda6276 3000 li prendi ogni 2 settimane se passi il mocio a mcdonalds
Mi spiace ma il bilancio complessivo è orrendo! Tutto sommato meglio l'Italia.
Ok, capisco il così detto "sogno americano", il mio prozio era Fiorello Laguardia,uno dei più grandi sindaci di New York, considerato che era italiano di nascita.
Ma proprio questa cosa di voler realizzare il sogno americano, spesso porta a non avere i piedi per terra, nel tentare e ritentare a realizzarsi in qualche modo, rifiutando anche di lavorare come dipendente pur di non abbandonarlo,e ritrovarsi spesso in povertà, proprio per questa ragione.
Poi non è vero che il gossip è considerato cattiva educazione, tutto il mondo è paese no?
Se non fosse così perché ci sarebbe tanto bullismo nelle scuole?
Pettegolezzi,video degradanti per il povero malcapitato e di conseguenza le sempre più frequenti stragi nelle scuole.
E il pettegolezzo esiste sul lavoro e tra vicini...
Consideriamo anche la criminalità, soprattutto nelle metropoli, senza dimenticare i tanti serial killers attivi nei vari Stati.
Il razzismo?
È una realtà tra i vari Stati,tra le varie etnie e culture,e ancora oggi gli italiani sono "pizza, mandolino e mafia",l'ho sentito da ragazzi che facevano le vacanze in Sud America e quando ho detto loro di essere italiana,non hanno risparmiato i soliti commenti.
Sono contenta che tu abbia una visione così positiva dell'America,ma ahimè,non tutti sono così fortunati.
Mi pare che i contro siano molto più significativi. Sbaglio?
Non è detto...Il pro della meritocrazia spesso ti fa superare tutto il resto. Dipende dalle proprie priorità e aspirazioni
...praticamente ciò in cui l'italia si sta trasformando, ad eccezione dei salari connessi alla produttività. Vedo tempi bui per l'europa e in particolar modo per l'italia. Anche qui inizia l'isolamento sociale, le amicizie per interesse,,la sanità privata, il costo notevole della qualità. Forse ci rimane ancora assistenzialismo (poco) e arte di arrangiarsi che alla fine ti fa sbarcare il lunario discretamente con sotterfugi.
Guarda che l europa è nettamente superiore agli stati uniti, se prevedi tempi bui per l Europa , non oso immaginare ciò che potranno essere gli usa tra 10/20 anni
l'europa è una nullità rispetto agli usa, in ogni settore.
Amo gli USA, però, come visto nel video, i pro sono tutte o quasi cose superflue, plus o qualità di cui nella vita normale si può fare a meno, invece i contro sono le cose più importanti.
Avere possibilita´ illimitate di carriera o di successo, bassa o nulla pressione fiscale, meritocrazia, indiscriminazione, capisco che sono cose che un italiano non conosce ma riternerle addirittura superflue mi sembra veramente assurdo.
Le caratteristiche positive e negative che ,dettagliatamente, hai elencato,sono l'esito storico,sociale,antropologico,della nascita e sviluppo degli USA.Oggi ,soprattutto gli aspetti negativi tendono a degenerare in modo rapido (isolamento sociale,individualismo,aumento delle differenze tra classi sociali,capitalismo finanziario speculativo)...
L'esperienza cambia molto nel momento in cui diventi anche americano. Sei piu coinvolto nella politica del paese. Il governo risulta ingombrante anche negli States. A chiacchiere ne vogliono ridurre l'impatto, in realta da dopo la seconda guerra mondiale e' solamente cresciuto. Il denaro e' molto importante per ragioni culturali (scismi religiosi che sono arrivati qui con i pellegrini) e piu' recentemente per ragioni di costo della vita. Le persone sono cambiate di conseguenza. La vita in USA prima degli anni 80 era estremamente diversa da quella di oggi. Molta piu' interazione. Ora c'e' un grande isolamento che porta inevitabilmente a problemi di tipo mentale a vari livelli. Purtroppo sta succedendo anche al sud Europa, e' solo questione di tempo. Io ho la fortuna di avere un gruppo di italiani con cui mi frequento in USA che sono persone che avrei frequentato anche se avessi vissuto in Italia e non un ripiego. Ho anche molti amici non italiani pero' devo dire che sto bene.
Hai anche amici americani? La vedo difficile
@simone1997ita ho anche amici americani.
finalmente qualcuno che ne parla! Sono stato da solo a New York come turista. Ho subito notato un atteggiamento estremamente edonista/egoista delle persone, che dopo pochi giorni, reputavo estremamente fastidioso, seppure ero li solo in vacanza.
Inoltre tantissimi senza tetto, assistenzialismo pari a 0. Piu' viaggio nel mondo piu' mi reputo fortunato di essere nato in italia
A ecco... le persone in italia sono tra le oiu arroganti individualiste e opportuniste al mondo. Prgonte a giudicare e piene di invidia. Cosa ti manca dell'italia? Il cibo? Non si vive di quello
ma la lingua la parli ??? guarda che in itaglia sono fortunati ad esserci nati solo nullafacenti, perdigiorno, scansafatiche, ecc. tutti felici di vivere in uno stato che penalizza e ignora i migliori per dare reddito e assistenza a tutti secondo la filosofia komunistarda del tutti uguali....
Ma non dire fesserie... vergognoso!
Tutto verissimo, ma solo il fatto che qui negli Stati Uniti ci sia meritocrazia e le persone ti ascoltano per le tue idee, per me essendo ricercatore è fondamentale. Io ho avuto la fortuna di condividere spazi con scienziati veramente top incluso un premio Nobel. E parlare e scherzare con lui tranquillamente . In Italia non esiste meritocrazia ed è un sistema marcio. Bello tutto il resto però sentirsi realizzato al lavoro è enormemente importante.
Complimenti! E sono d'accordo con te, in questo l'America è unica
Dall'Italia io tendo ad andare dal medico il meno possibile (anche perché qui la sanità dal dopo coronavirus è peggiorata tantissimo), ma si vede che sulla sanità tendo a ragionare un po' come l'americano medio ahah (non ci sarebbe da ridere lo so, ma com'era quella storia dell'essere sempre positivi?). Tristemente, pur essendo nato e cresciuto in Italia, se io non pianifico bene le cose e poi c'è l'imprevisto vado in crisi. Anche a me piace l'autonomia, mai sopportato l'idea di non avere un'automobile per potermi spostare in autonomia. Però dal mio punto di vista, per lo meno qui nel centro-sud Italia dove vivo, io sono sempre stato un po' messo all'angolo da tutti perché non ho mai avuto diciamo quella mentalità all'italiana. Per tanti anni ho sofferto la solitudine ma ora ci sono abituato ed ho imparato a mettere al primo posto me stesso piuttosto che fingermi qualcun altro solo per piacere ad un gruppo di persone. Ho degli amici ma la mentalità di "piazza" italiana non mi è mai piaciuta. Forse questo è dovuto al fatto che ho avuto un padre che ha vissuto molto in Svizzera e la Svizzera chiaramente non è l'Italia, pur essendo in qualche modo "europea". Basterebbe che in Italia il fare impresa, il lavoro e le tasse siano più "americane" così magari anche qui si possa vedere un futuro, che tanto la solitudine io la vedo anche in Italia e ci si abitua, si vive bene anche da soli, tanto quando ci sono i soldi, tutto ciò che ci diverte si può comprare e problema risolto. Si, io credo che decisamente ho almeno un 50% di visione del mondo non-italiana ma anche non-europea...
Grazie per la tua testimonianza ed hai ragione, mai rinunciare ad essere se stessi! In bocca al lupo
Bellissimo video molto imparziale e critico .... 4 dei contro che hai citato mi hanno sempre disincentivato nel migrare verso gli states, amicizie per interesse , Ass sanitaria , approccio assurdo alla vita programmata . Assurdo
Sono gay e single. Come si vive da gay negli USA? E’ difficile trovare un compagno stabile ? Grazie. 😘
voglio creare siti web
Mi sembra davvero un commento equilibrato da cui si evince una nazione costruita sulla valorizzazione delle energie produttive. Con quasi nient’ altro. Se però viene meno la mobilità sociale, come sta accadendo, ci si aggrappa solo alla voglia di rischiare di chi viene dall estero. In ogni caso : il dieci per cento della popolazione americana detiene il 70 per cento della intera ricchezza nazionale, mentre il 90 per cento si spartisce il rimanente 30 per cento . Consiglio: fateci una esperienza, guadagnate ma non fateci crescere i figli. A meno che non siate un super ingegnere da 250 Mila dollari annui o al contrario non veniate dalle situazioni più povere dell Italia, come i nostri immigrati di cento anni fa.
L'Italia è posto piu bello del mondo e non ce ne rendiamo conto.
Penso che qualsiasi posto in europa è meglio degli USA.
In Europa non direi. Io non andrei mai nei Paesi nordici a patire il freddo e la mancanza di sole.
Gli Usa sono però il paradiso degli scappati di casa.
@@Windof io ho sempre avuto il desiderio di andare negli USA ma il fatto che è molto spazioso, non ha il trasporto pubblico, la sanità è privata e il tasso di criminalità è alta mi ha sempre fermato. Se devo scegliere uno stato, sceglierei la California.
@@haraldbregu oltre a questo, anche il fatto che vivano possibilmente isolati, in città che non hanno un centro, dove il sabato e la domenica la gente sparisce dalla circolazione, è l'opposto del mito che ci eravamo creati. Da noi la gente che non vive nelle grandi dittà lamenta che non ci siano eventi, intrattenimenti, ma in Usa le città sono animate per lavoro e per lo svago ognuno si ritira nel proprio cortile, per trovare uno svago bisogna fare decine o centinaia di chilometri, dunque non è come sembra dalla tv.
@@Windof certo, come no 🤣
Cioè se io vado in Texas e apro un attivitá autonoma come fotografo ...non pago tasse?😮
Arte
Ma come cavolo si fa a vincere la lottery?!😞
Conta molto il fattore C 😅
Sono sempre più convinto che l'America c'è l'abbiamo qui .... In Italia 😮
Quindi se uno e' povero muore.. che schifo di posto
❤️🇺🇸❤️
In Italia la Sanità non è gratuita, è pagata dalle imposte. Il problema è che molto più della metà della popolazione consuma risorse pubbliche in eccesso di quanto paga in imposte e poi una piccola minoranza paga per tutto il resto. Se si fa parte di quella minoranza, come me, si preferisce trasferirsi a Dubai o posti simili in cui la sanità è a pagamento ma mi costa molto meno di quanto pagheri di imposte in Italia, proprio perché pago solo per me stesso e non per chi ha la sanità "gratuita" a mie spese.
Guarda che negli Usa lo stato federale spende il doppio di Pil della media Ocse per la sanita, per fare un esempio mi sembra che l'Italia spende il 6% di Pil e negli il 17%, ma negli Usa poi devi pagare anche l'assicurazione privata
Gli USA sono un grande,grande Paese. Tutto qui,non occorre aggiungere altro. Parlarne solo se lo si conosce bene e ci si e' vissuto,senza pregiudizi. C'e' assoluta liberta'. Riguardo la sicurezza mj sembra che attualmente non ne esista molta dz nessuna parte compresa l'Italia.😊
a me non piace nemmeno dipinto.
l'isolamento lo vedo più in italia che in america oenstamente.
Eremiti in Sardegna paradiso terrestre
Video interessante, credo sia meglio andarci da visitatore che viverci. Vorrei permettermi di segnalare alcuni punti un paese che accetta gli immigrati ma poi fa distinzione tra ricchi è poveri non è certamente buono... Poi dici che non esiste il " gossip " ma ne sei così sicuro? Sta nell'essere umano a parlare di altri poi chi di più chi di meno comunque è così... Un paese che non pensa alla salute del suo popolo di certo non è rispettabile. Dici bene che gli Usa no America ( l'America è un continente che gli stati uniti se ne sono appropriati del nome ) sanno bene come fingere perché poi la realtà sicuramente e ben altra
Il gossip c'è in tutte le realtà ovviamente 😅 Però è meno diffuso che in Italia in quanto socialmente meno normalizzato/accettato
La vera America è qui in Italia..😀😀
non si capiva cosa fosse ..non volevano capirlo e oltre che pagare l'assicurazione hai dovuto pagare di nuovo ...tralascio l'epiteto
Il problema è entrare penso. Tu hai avuto la fortuna di vincere il diversity visa, per gli altri è difficile...
Boh...mi sembra che uno qualsiasi degli svantaggi elencati sorpassi abbondantemente tutti i vantaggi messi insieme.
Non hai bisogno della personale?
L’Italia è un bel posto ..ma è diventato un paese X ricchi ..o X dipendenti statali pubblici ..tutti gli altri non se la passano un granché bene …
Alla faccia dei contro 😂
va tutto bene finche non finisci in ospedale.