Bella chiaccherata, un po' di osservazioni da un boomer di magic (ho iniziato nel 2002 ma ho fatto una lunga pausa dal 2016 in poi) - Competitivo: la mia sensazione da quando sono tornato è quella che manchino i tornei "di mezzo". Quei tornei da 80-100-120 persone (per i Milanesi, tutto ciò che si faceva nel weekend ad Uguzzone ... non so se è ancora usata come location o si organizza qualcosa lì) - Gatekeeping: concordo con Claudio. Mi sono sempre considerato un buon giocatore di limited e molto meno di constructed (anche se ho giocato un PT, a Londra, ma in quell'epoca qualificarsi era super facile ... il problema arrivava dopo). In tutti i prerelease e draft in negozio aiuto sempre i nuovi giocatori, sia sulle scelte di mazzo che di gioco. Non lo vedo nemmeno come un discorso di paura o superiorità: semplicemente più il mio LGS sale di livello, più alla lunga io posso salire di livello ... se mi qualifico nel negozio della repubblica delle banane, poi è difficile per me anche avere un "team" con cui testare per eventi più importanti - MTGA/Regolamento: su questo la mia opinione è un po' diversa. MTGA ha un po' arcadizzato il gioco, ci sono tanti giocatori (me incluso, talvolta) che si perdono iterazioni o non comprendono il regolamento proprio perchè MTGA fa tutto da solo. Tu giochi le carte che si illuminano, giri le carte e via ... stessa cosa per il mana, il 99% dei giocatori si affida all'autotapper, quindi si è perso anche un po' il concetto di trick basato su cosa stai tenendo open - Paura del Torneo/Evento/LGS: purtroppo questa è una cosa soggettiva. Le nuove generazioni, nel gaming, hanno in generale paura di perdere, non affrontano le sconfitte come possibilità di apprendimento. Io ricordo ancora il primo torneo che ho fatto, è stato un GP Trial block constructed in vacanza a Rimini, all'epoca di Mirrodin/Darksteel/Quinta Alba, montai un mazzo imbarazzante e feci 0-6, non sapevo nemmeno cosa significasse droppare e volevo solo giocare. Tornato a Milano ho trovato un LGS dove ho preso ca**i tonanti per mesi, venivo battuto da chiunque e ci ho messo mesi a vincere anche solo un match. Se non avessi preso le sconfitte come occasione di miglioramento ed apprendimento, avrei abbandonato Magic tantissimo tempo fa. Un salutone! Stefano "Paoz"
sbagliatissimo il discorso che "chi si lamenta del meta non va a giocare", è esattamente il contrario! in genere sono i giocatori appassionati che trovano le strategie più rotte che si lamentano di non trovare risposte ad alcune meccaniche, mentre chi è nuovo certe dinamiche non le vede proprio!
Grazie ancora per l'invito
Ma grazie a te Claudio ❤️
🤩🤩🤩🤩🤩🤩🤩🤩
Grandissimo Cinabiondo
Claudione, il nostro coach praticamente da quando abbiamo ripreso a giocare ❤
Bella chiaccherata, un po' di osservazioni da un boomer di magic (ho iniziato nel 2002 ma ho fatto una lunga pausa dal 2016 in poi)
- Competitivo: la mia sensazione da quando sono tornato è quella che manchino i tornei "di mezzo". Quei tornei da 80-100-120 persone (per i Milanesi, tutto ciò che si faceva nel weekend ad Uguzzone ... non so se è ancora usata come location o si organizza qualcosa lì)
- Gatekeeping: concordo con Claudio. Mi sono sempre considerato un buon giocatore di limited e molto meno di constructed (anche se ho giocato un PT, a Londra, ma in quell'epoca qualificarsi era super facile ... il problema arrivava dopo). In tutti i prerelease e draft in negozio aiuto sempre i nuovi giocatori, sia sulle scelte di mazzo che di gioco. Non lo vedo nemmeno come un discorso di paura o superiorità: semplicemente più il mio LGS sale di livello, più alla lunga io posso salire di livello ... se mi qualifico nel negozio della repubblica delle banane, poi è difficile per me anche avere un "team" con cui testare per eventi più importanti
- MTGA/Regolamento: su questo la mia opinione è un po' diversa. MTGA ha un po' arcadizzato il gioco, ci sono tanti giocatori (me incluso, talvolta) che si perdono iterazioni o non comprendono il regolamento proprio perchè MTGA fa tutto da solo. Tu giochi le carte che si illuminano, giri le carte e via ... stessa cosa per il mana, il 99% dei giocatori si affida all'autotapper, quindi si è perso anche un po' il concetto di trick basato su cosa stai tenendo open
- Paura del Torneo/Evento/LGS: purtroppo questa è una cosa soggettiva. Le nuove generazioni, nel gaming, hanno in generale paura di perdere, non affrontano le sconfitte come possibilità di apprendimento. Io ricordo ancora il primo torneo che ho fatto, è stato un GP Trial block constructed in vacanza a Rimini, all'epoca di Mirrodin/Darksteel/Quinta Alba, montai un mazzo imbarazzante e feci 0-6, non sapevo nemmeno cosa significasse droppare e volevo solo giocare. Tornato a Milano ho trovato un LGS dove ho preso ca**i tonanti per mesi, venivo battuto da chiunque e ci ho messo mesi a vincere anche solo un match. Se non avessi preso le sconfitte come occasione di miglioramento ed apprendimento, avrei abbandonato Magic tantissimo tempo fa.
Un salutone!
Stefano "Paoz"
Ahah chi si risente, grande DJ, quanto tempo :D Ti ricordo con la vecchia Honda a girare qua e là per tutti i ptq lombardi
@@PaoloCaverzaghi grandissimo! quanto tempo :)
Avevo seguito in live, ma rivisto per vedere se qualcosa mi fosse sfuggito
Molto bene
claudio ballava la jumpstyle palese 😂
sbagliatissimo il discorso che "chi si lamenta del meta non va a giocare", è esattamente il contrario!
in genere sono i giocatori appassionati che trovano le strategie più rotte che si lamentano di non trovare risposte ad alcune meccaniche, mentre chi è nuovo certe dinamiche non le vede proprio!
Ma perché la maglietta del Napoli??? Forza Napoli eh, ma non capisco perché 😂