*Pier, un talento poliedrico* nel vasto mondo dell'elettronica. La formula prima la pratica e poi la teoria rende più _digeribili_ anche argomenti all'apparenza più ostici. Sarà anche perché è il percorso che ho fatto con la mia esperienza nel mondo della radio frequenza. I tanti Radioamatori che seguono il canale so che storceranno un po' il naso, ma a 16 anni gli 11 metri era l'unica banda utilizzabile con la sola licenza senza il patentino. Tutto il video è stata la conferma dei risultati pratici ottenuti, partendo dalla linea di trasmissione rigorosamente in RG8 con lunghezza in multipli di 11 m. con discese che evitavano angoli netti e l'accordo finale riducendo il cavo per arrivare a leggere sul Rosmetro il fatidico 1:1. Aguzzando l'ingegno costruii una accordatore (rete L C) con un grosso induttore variabile con tanto di manettino demoltiplicato (mai conosciuta l'impedenza) ed un condensatore variabile 10/240 pF, credo Cardwell, con il quale accordavo praticamente tutti gli oggetti che collegavo di qualsiasi forma e dimensione, compresa la rete del letto. L'accordatore funzionava perché in ricezione si percepiva immediatamente l'accordo della frequenza vedendo salire il segnale sull'S meter ed in trasmissione il ROS era bassissimo. Pier, ma dove finiva l'energia trasmessa considerando che _l'accrocco_ era collegato all'uscita dell' RTX, veniva irradiata dall'oggetto collegato o risuonava nella linea di trasmissione? Ho sempre pensato che sarebbe stato più corretto collegarlo dopo la linea di trasmissione posto che Zo = Zs ma praticamente irrealizzabile da solo. Felicissimo nel vedere il prosieguo ed eventuali simulazioni, i 30 minuti sono volati. Grazie Pier al prossimo video.
Ciao Enzo, grazie come sempre per l'interessante commento e digressione personale, ricca di esperienze ... si potrebbe dire commento "proven and in use" 😜... proprio così in ambito radio, ogni disadattamento è da risolvere per poter aumentare l'efficienza del sistema di trasmissione e ricezione e d evitare spiecevoli episodi sulle apparecchiature. La potenza riflessa torna indietro, ma poi prosegue il suo viaggio all'impazzata avanti e indietro, fino a che non si dissipa completamente (spesso e volentieri nei finali del TX .... aarrrggghhh). Lo avevamo visto bene nel video del riflettometro by Nuova Elettronica LX5056 remake fatto qualche tempo fa, dove osservavamo l'impulso trasmesso, quello riflesso da prima riflessione e successive e a seconda della polarità e fase eravamo in grado di capire le condizioni di circuito aperto, chiuso in cc o disadattamenti lungo il coassiale .... ua-cam.com/video/_9PZYyCVthE/v-deo.html e ua-cam.com/video/yZk48Nr7UZ0/v-deo.html (video preistorico...circuito originale NE)
Lunga vita a pieraisa . Dire fantastico è riduttivo . Se fossi ricco farei un bel regalo a questa Santa persona . Da non escludere detta ipotesi visto che il biglietto della lotteria unatantum lo compro. Ingegnere ti dico GRAZIE a nome di tutti, compresi tutti quelli che non possono immaginare e comprendere il bene che fai alla nostra comunità 😍
Caro Pier, sono un (quasi) ingegnere aeronautico, "prestato" al mondo della radiofrequenza. Ti seguo da qualche tempo e appena ho visto il titolo del video mi sono letteralmente fiondato a vederlo, i concetti che hai così ben esposto mi sono sempre risultati piuttosto ostici da comprendere! Ti ringrazio per la spiegazione e anche per tutti gli altri tuoi filmati che mi hanno fatto incuriosire ed avvicinare all'elettronica! Spero di vedere presto altri video come questo, un saluto!
Grazie Giuseppe ! La cosa difficile per mew è stata trovare un taglio giusto, che potesse semplificare ad un livello senza troppa approssimazione, anche se qualche elemento sui numeri complessi sarebbe stato importante inserirlo, come rappresentazione matermatica delle impedenze .... ma avremo modo e tempo di farlo nelle prossime puntate anche più "applicative" . Altra difficoltà cercare di non creare un video noioso, visto che è stato puramente teorico. Ciao e alla prossima !
Grazie ! Ho cercato di fare un po' di sintesi, trlasciando aspetti troppo di dettaglio. Ci teniamo nelle prossime puntate la sperimentazione a simulatore e anche in laboratorio
grazie Pier , meglio di cosi non potevi fare, questa è una lezione molto importante per noi elettronici, grazie ! viedoe da mettere tra i preferiti e trascrivere tutte le formule !
Video impegnativo ma di assoluta bellezza, me lo sono goduto tutto d'un fiato e metterei 1000 like se potessi 😊. Ho rimembrato i vecchi tempi quando si doveva mettere d'accordo tx e antenna per ottenere il massimo possibile nei collegamenti radio, usavamo tecniche più empiriche ma i concetti erano sempre questi. A me non dispiacerebbe vedere una simulazione e a proposito di Spice, non sarebbe male qualche video tutorial perché è una bestiaccia e sebbene in rete si trovi molto materiale, non sarebbe male averlo spiegato dal nostro Pier 😊
Sei una macchina del tempo. Ancora devo guardare il Tuo video, e dal titolo ricordo gli anni 80, dietro il banco dell'ITI. In AF, concetto essenziale per il massimo, trasferimento di potenza, tra trasmettitore ed antenna. (Correggimi). Un saluto e buon lavoro.
Sarà anche pesantuccia, ma io con le sole conoscenze di E. Generale e E. Digitale di un "Peritaccio E. Industriale" l'ho compresa bene. Merito del teacher evidentemente!
Bellissimo ed interessantissimo video, nei meandri della memoria è passato l'aspirapolvere e tutto è tornato visibile!😁 Grazie Pier di tutte le spiegazioni, il seguito direi ch'e d'obbligo! L'attenderò con piacere!
complimenti, video ancor più completo degli articoli di NE. Puntatona con trasferimento dello schema su spice e tutte le valutazioni direi che inevitabile. A stasera su UA-cam
Bellissimo video! Unico lapsus il teorema del max trasferimento di potenza prevede che le impedenze siano complesse coniugate che di traduce con la condizione di risonanza e quindi la compensazione/cancellazione della componente reattiva. Peraltro ben evidenziato nei casi pratici. La parte con il simulatore è d'obbligo per vedere per esempio cosa succede se si sostituiscono I valori teorici di capacità/induttanza con quelli disponibili commercialmente. Cordiali saluti.
Grazie gentilissimo, per farmi perdonare questa leggerezza sto girando le scene del prossimo video che avrà come attore principale la carta di Smith e si vedranno bene i numeri complessi e come si comportano i complessi coniugati che sulla carta sono su rive opposte 😜
grazie!! In questo caso ho un pó rischiato.... un mattoncino tutto teorico come questo non è subito digeribile...ma d'altro canto volevo dare giustificazione delle reti di compensazione viste nel video 737 del lineare Nuova Elettronica
⚠️ ATTENZIONE! 1) Per chi è interessato vi ricordo la diretta di questa sera sulla "Programmazione software e sicurezza informatica" con Flavio Bernadotti. Link alla diretta: ua-cam.com/video/3FvPxyFFn9I/v-deo.html 2) Rispetto al video al minuto 3:20 è necessario precisare che ZS è ZL devo no essere complessi coniugati. Esempio all'estremo per capire, sempre nell'ottica "spiegato semplice" : se ZS é un induttore dovremo avere come ZL un condensatore che sceglieremo con lo stesso modulo ma poi presenta fase opposta. Grazie a Franco Nichtgesacht e Roberto Pratali per la segnalazione
La tragedia di questi giorni è l'illusione che i programmi e codici a sorgente aperto fossero per definizione sicuri ed affidabili. I fatti sono lì...programmi e codici open source mai guardati nei loro sorgenti hanno tenuto vulnerabilità gravissime aperte per anni dentro ai server di tutto il mondo, computer "personali" basati anch'essi su sistemi operativi "aperti" e scambiati erroneamente per "gratuiti" con nucleo Linux...LOG4J è emblematico...solo un mondo al collasso anche informatico può concepire l'idea di proporre un sistema di logging basato su Java !!!!! Che non crea codice compilato ma pseudo compilato in bytecode.
Ciao Pier, e grazie per l'ottimo video. Dai che "emerge" il collega Radioamatore!. Certamente SI alle simulazioni e misure con ponte riflettometrico all' analizzatore di spettro con generatore di segnale. Sarà istruttivo vedere la simulazione e il comportamento reale di questi utilissimi circuiti di adattamento! Buona giornata e, alla prossima!
Devo dire che con questi video stai viziando chi come me vive di RF :-) Grandissimo Pier, video bellissimo e davvero interessante. Grazie per il tuo immenso lavoro, un abbraccio. 73s Pasquale IW0HEX. P.S. Dimenticavo ... assolutamente si ad una seconda puntata sull'argomento.
@@PierAisa azzz..... musica per le mie orecchie !!! Un mesetto fa ho riparato un TS-790 della Kenwood il cui PLL aveva smesso di oscillare a 1.2 GHz ! Bellissimo mettere mano su apparecchiature che lavorano con queste frequenze, rispetto alle HF è davvero un altro mondo. Un abbraccio Pier ! 73s !
Bravissimo e grazie a questa spiegazione finalmente ho capito questi calcoli. Attualmente sto studiando per diventare tecnico del suono con approcci sia in elettrotecnica che in fisica acustica. Mi sono iscritto ora al tuo canale e se ci sono altre lezioni teoriche mi piacerebbe seguirle. Ti ringrazio e buona giornata. Diego
Ciao Pier! Ottimo come sempre+++++ 👏👏 certo che dovrei riascoltarlo almeno una decina di volte per riuscire ad assimilarlo tutto, comunque sono riuscito a seguirlo tutto,,, anzi prima di iniziare avevo la solita emicrania spacca cervello, ma è scomparsa completamente con la visione del video, saranno tutti quegli adattamenti di impedenza hanno pure funzionato col mio cervello isolando i "cluster difettosi" (leggi "neuroni"). Spero per fine gennaio di riuscire a sistemare il lab così potrò riprendere a scrivere sul forum,
Molto interessante.. Mi ero messo proprio oggi a provare a simulare dei coassiali con LTspice e sto scoprendo cose interessanti :D Direi che LTspice potrebbe essere un ottimo ambiente per comprendere definitivamente queste formule e questi esempi
Diciamo che è possibile ma non la soluzione migliore... ci stiamo orientando su Qucs Studio. Questo programma risulta più adatto per sviluppare progettini RF.
Ottima trattazione Pier 😉 Like ampiamente meritato! Nel mondo HAM è generalmente necessario adattare l'impedenza del carico (antenna) e molto più raramente quella del trasmettitore o del cavo di trasmissione. Sarebbe bello vedere anche una trattazione più dettagliata sulle linee di trasmissione bilanciata sbilanciata e le tecniche di adattamento lato antenna o tramite il vulgaris "accordatore"
grazie!!! mi ci sto avvicinando per piccoli passi progressivi, così se nelle puntate più avanti avremo dei dubbi potremmo fare riferimento a queste di base....
grazie per la pazienza infinita, sarebbe interessante, se hai ancora a disposizione l'amplificatore lineare in FM, vedere il risultato in pratica sul rosmetro e sul wattmetro, applicando una di queste reti di adattamento. :)
Prego, ciao, di fatto lo abbiamo visto quando giravo il compensatore stavamo di fatto cerando di "equalizzare" Zs e ZL sull'amplificatore e si vedeva l'aumento \ diminuzione della potenza diretta. Lo abbiamo anche visto con la misura del ROS sulla resistenza artigianale a 52 ohm di potenza. Nei prossimi video incontreremo spesso questi temi
Ottima spiegazione. Simulatore Spice graditissimo, visto che non è esattamente immediato/intuitivo per certe cose. Immagino che tu stia già preparando una seconda parte non solo con la simulazione ma con il plot su diagramma di Smith. Certo, sono da considerare le parti immaginarie ("j" o "jota"), ma se spieghi come ti è naturale, credo tu riesca tranquillamente a trovare il modo per far capire a tutti. Sono argomenti che non tratto più da 20-25 anni. E per me è stato un piacevolissimo ripasso/refresh. Grazie ;-)
Se ti interessa Spice, l'ultimo video in cui lo avevo usato è questo ua-cam.com/video/Pr5VOuRgoZM/v-deo.html altrimenti puoi cercare la parola Spice nella mia videolist www.pieraisa.it/videolist
Ciao diciamo che con Pier ci abbiamo riflettuto sopra.... e spice è usabile ma non adattissimo. Stiamo pensando a Qucs Studio. Inizialmente se si riesce vorremmo evitare la carta di Smith (in quanto abbastanza complessa e richiede un paio di video solo per lei). Per semplificare i conti pensiamo anche di usare Appcad che contiene una calcolatrice per RF.
@@Tiziao22 la carta di Smith non è certo una passeggiata. Magari suddividere in brevi video per un totale di 4 parti, potrebbe essere "digeribile" da molti nella community.
Bei tempi eh ?? Il grosso vantaggio che abbiamo adesso è di poter rivalutare quelle teorie studiate allora con occhio diverso e maggior esperienza e comprenderne significati allora forse ignoti.
@@PierAisa Vero! Le cose le imparavo, ma non capivo davvero il significato. Cmq a qualcosa quelle lezioni sono servite: a distanza di 30 anni e occupandomi di tutt'altro, ho ancora un brivido a sentir parlare di stub a lambda quarti.
Molto bello... Interessante sarebbe vedere tutto ciò con il simulatore SPICE ed ancor di più interessante sarebbe vedere una trattazione come questa , usando dei trasformatori di impedenza, usando sia avvolgimenti su filo, che su cavo coassiale, per adattamenti di impedenza a larga banda ed alto Q...sapendo che la botte piena e la moglie ubriaca non si possono ottenere. Grazie Pier Aisa 🙂
Ciao, una domanda, quando descrivi le "T Network" non ho visto la configurazione che case come la MFJ predilige nei suoi accordatori, ovvero I/O sulle capacità e induttore centrale ai due condensatori verso massa. Ovvero l'opposto dela configurazione passa basso. Posso chiedere perchè ? Grazie Rick.
Ciao Pier, è possibile trattare il dimensionamento degli alimentatori induttivi per gli amplificatori/preamplificatori audio. Ne sento parlare spesso come essere migliori di quelli capacitìvi e desidererei che tu ci faccia una spiegazione come sai fare tu semplice ma efficace. Grazie mille e come sempre complimenti.
Ciao tema molto delicato per gli induttivi, parliamo di oggetti molto particolari e difficili da realizzare oltrechè costosi. Potrei essere pronto fra qualche settimana ... ora ne ho troppe aperte ...Ciao Pier
Ciao Pier, grazie per le tue lezioni sempre molto ben spiegate ed esaustive, sarebbe interessante se potessi fare esempi sul simulatore qucs, grazie Ezio
Ciao Pier mi chiamo Salvatore, come devo calcolare la caduta di tensione tra un trasformatore di 12,20 volt. E 20 LED bianchi da 2,9volt. Che ognuno ho messo una resistenza da 470 ohm. Il circuito che devo fare è in parallelo. Che anche se si fulmina un led lo posso vedere subito. Quindi dove devo misurare la caduta di tensione tra l'alimentatore e i 20 LED che assorbono corrente. Grazie sempre dei tuoi consigli..ciao buona giornata 👍👋🙋♂️
Con quei valori puoi fare 5 file in parallelo ognuna da 4 Led. io metterei in serie ad ogni fila una unica resistenza per regolare la corrente della singola fila. Se la tensione di 12. 2v rimane di tale valore, anche a carico, e vuoi dare una corrente di 10mA ad esempio, puoi calcolare la R serie per ogni fila facendo (12.2 - 4*2.9) / 0.01 = 60 ohm. Meglio che ne parliamo però non nei commenti di questo video ma magari in questo ua-cam.com/video/1hB6ibfYHew/v-deo.html
Sarebbe interessante vedere altro sugli adattamenti di impedenza come l'uso del diagramma di smith, stub e altro, spero in una seconda parte, casomai usando anche più numeri complessi (l'uso della sola reattamza un po' mi ha dovuto far ragionare)
Si infatti, questo è un primo avvicinamento ed ho intenzione di arrivare verso le tecniche di progettazione utilizzando la carta di Smith e poi verificandolo con una analizzatore di reti vettoriali
Che tuffo nel passato. Ai "tempi" questi calcoli mi annoiavano a morte preferivo le verifiche sperimentali in laboratorio. Però ora effettivamente mi rendo conto che senza una base di teoria si andava per tentativi senza sapere il perché di certi risultati.
Grande Pier,io con il minitrassmettirore a valvole x onde medie usando il cavo coassiale da 75 ohm lungo circa 3 mt ,mi ha bruciato le valvole 6112 e 6113con 30 w di trasformatore (spagnolo)ecco perché è finito da Italcom (Fidenza) nel 2012,saluti da i2/03897 Mi ex c b volpe rossa anni 80/90
... eh già i disadattamenti possono essere veramente distruttivi pensiamo dal punto di vista di un trasmettitore, cosa significa dover gestire anche la potenza riflessa sui finali...
Complimenti, ottima spiegazione, chiara ed esaustiva. Nel video però hai affrontato solo carichi puramente reali, quindi fondamentalmente resistori, volevo chiederti come ci si comporta nel caso in cui io voglia adattare una linea con un carico ZL in generale complesso.
Ma per quanto riguarda la temperatura di esercizzio del sistema , il Q dovrebbe variare ? Nel senso che nel sistema si tiene conto della temperatura oppure è un fattore trascurabile ? Grazie !!!!
La temperatura influenza di sicuro i parametri naturali e fisici di cui sono composte le linee e gli apparati. Semplificando ad esempio possiamo pensare al comportamento in temperatura dei condensatori, resistori ed induttori utilizzati e anche dei parametri distribuiti.
Ciao Pier, complimenti per video davvero ottimo!! Domanda: se volessi adattare un uscita apparato 50ohm frequenza hf 80-40-20-15-10m con un ingresso di circa 13ohm di un lineare larga banda, stesse frequenze, cosa potrei fare? Grazie
ottimo video ! non ho capito però come si può sapere l'impedenza del generatore visto che negli esempi pratici cambiava continuamente ....voglio dire se ho una radio ricetrasmittente che può lavorare da 0 a 50 mhz l'impedenza della radio-generatore è sempre 50 Ohm? e la lunghezza della linea viene calcolata insieme all'antenna ?voglio dire ammettendo che l'impedenza del generatore sia sempre a qualsiasi frequenza 50 ohm, la linea cioè il cavo lungo 25 metri a 50 ohm e l'antenna a 15 ohm devo adattare solo il cavo con l'antenna senza mettere nei calcoli il generatore giusto ?? grazie mille
L'impedenza di uscita dipende anche dalla frequenza. Chiaramente si vorrebbe avere una impedenza il più possibili uguale a 50 ohm nella banda più larga possibile e userò dipende dalla bontà dello schema del trasmettitore. Per quanto riguarda cavo e antenna, se si usa una multifrequenza è necessario ricercare l'accordo che garantisca il ROS minimo
Ciao Pier dopo aver visto la intro, ho inserito il like! Pier a proposito di altoparlanti; Potresti illustrare il modo per misurare l'impedenza degli altoparlanti con la tua nota chiarezza?
Si possono utilizzare diversi metodi, di base bisognerebbe alimentare l'altoparlante con un segnale che abbia le caratteristiche simili in tensione, corrente rispetto alla potenza nominale e che possa essere variato in frequenza nella banda di interesse. Un buon sistema automatico potrebbe essere l'utilizzo di un ADALM2000 con amplificatore che possa iniettare e rileggere il segnale come mostrato qui ua-cam.com/video/2SvGjpEOu7o/v-deo.html
@@PierAisa poi Xc1, ho un altra formula diversa dal video tuo, ma ho provato a far entrambi, sia la tua e sia quella con qui son partito e fa lo stesso risultato, probabilmente sarà sbagliato quello che stavo facendo io, non lo so
Ciao Pier, il transistor di cui ti ho parlato ieri è un On4409 che si occupa della deflessione orizzontale nei tv crt, ho cercato in rete ma non ho trovato il datasheet, comunque cercando in rete ho trovato il datasheet di un transistor simile 2sd2253 e guardando lo schema ho notato che anche questo ha un diodo posto tra emettitore e collettore. Tu cosa ne pensi?
Ciao, dovresti pensare a scrivere un rinnovato manuale per radioamatori e radiotecnici. Si, vorrei che espandessi la parte teorica, pratica, magari qualche schema di accordatore spiegato. E tutto quello che TI potrebbe venire in mente😀👍👍👍
Salve. Stavo guardando il video, ma ho notato subito un errore sulla enunciazione del teorema di massimo trasferimento di potenza e non ho proseguito oltre. Nel caso di circuito AC Zs deve essere uguale al complesso coniugato di ZL altrimenti non si ha adattamento di impedenza. Zs=ZL*. Non so se la spiegazione successiva sottointende questo, però nell'enunciato a mio avviso c'è un errore non trascurabile. Un saluto!
Certamente, mi dispiace di aver trascurato la parte immaginaria e lo ho messo subito in errata corrige. Fra pochi giorni esce il video che riguarda proprio i numeri complessi e la loro rappresentazione nel piano di Gauss e nella carta di Smith, così avremo modo di recuperare bene. :-) Saluti
Ciao Pier ho scritto lo stesso commento nel video precedente, però non ho ricevuto una risposta (magari è colpa del mio account quindi provo a cambiarlo). Mi chiedevo se poteva esistere un diodo che abbia un tensione di rottura di 12V? Cioè che fino ai 12V conduce, se oltrepassi questo limite diventa un circuito aperto
Io ragionerei in corrente. Serve una curva I, V di un dispositivo che aumentando la corrente e quindi la temperatura, aumenta la sua resistenza ... ad esempio un termistore di tipo PTC (coefficiente positivo) potrebbe fare a caso tuo. Altrimenti si puo' ricorrere ad un piccolo circuito con zener e bjt
Ciao Pier, complimenti per i video sempre molto interessanti, vorrei farti una domanda, é possibile che un transistor bgt abbia un diodo tra collettore ed emettitore? In quanto il multimetro mi dà un valore che sembra la caduta di tensione di un diodo.
dovresti trovare le giunzioni tra base e emettitore e tra base e collettore. Se però il transistor è inserito in un circuito stai leggendo giunzioni in parallelo
Grazie gentilissimo, sono molti anni che pratico. Se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist. Se sei iscritto al canale ci vediamo alla prossima puntata!
Pier ottima spiegazione. Io risolverei in fretta con un ottimo accordatore d'antenna multibanda fra trasmettitore ed antenna e passa la paura. Certo oggi e' trattata la teoria ma mio cugino Vincenzo ancora non ha capito il fattore di velocita' FV del cavo coassiale. incredibile
grazie! Per un radio-amatore sono le lettere dell'alfabeto, ma nella comunità abbiamo anche molti appassionati delle frequenze più basse. Gli accordatori di antenna meriterebbero un capitolo a sé... come realizzare l'accordo con antenne multibanda non è sempre pratica facile
Osservazione corretta, ho lasciato l'uguaglianza Zs = ZL facendo riferimento alla definizione di potenza in funzione delle ZS e ZL, con P = (Vs^2 * ZL) / (Zs + ZL)^2 . Questa curva ha il massimo quando ZS = ZL. Grazie !
In generale nella spiegazione del teorema di massimo trasferimento di potenza si ragiona in termini di modulo di impedenza. Successivamente si include il concetto di impedenza complessa.
@@PierAisa Vedendo anche il resto del video ho capito che usi Z anche come pura resistenza, mentre mi aspettavo che Z potesse essere una generica impedenza con parte reattiva. In questo caso l'adattamento energetico richiede il carico di impedenza complessa coniugata rispetto alla sorgente e nel caso generico la potenza erogata vale P=(|Vs|^2 RE(ZL))/|Zs+ZL|^2 con moduli e parte reale. Secondo me va evidenziato bene il fatto che l'adattamento con carico coniugato viene usato solo quando la sorgente e` fissa mentre si puo` lavorare sul carico. Nel caso inverso, carico fisso e sorgente su cui si puo` lavorare, la condizione di massima potenza e` diversa. Infatti nel caso dell'altoparlante che avevi citato, il carico e` fisso da 8Ω e la sorgente da 1Ω. In questo caso non si aggiunge una resistenza da 7Ω in serie alla sorgente :)! All'inizio dell'elettrotecnica, quando era stato trovato questo teorema dell'adattamento, di Jacobi, non avevano capito che lo si doveva utilizzare solo per il carico, e veniva usato anche per la sorgente, abbattendo il rendimento che sarebbe potuto essere maggiore. Maggiori dettagli qui: web.archive.org/web/20210413030733/mysite.du.edu/~jcalvert/tech/jacobi.htm
@@Tiziao22 Direi di no: si inizia con una resistenza, poi si passa a impedenza complessa. Se si usa il modulo dell'impedenza complessa non si ottiene nulla di sensato.
Ma perché per trasferire la potenza il carico deve essere uguale?Se anche fosse più piccolo (come impedenza) aumenterebbe la corrente che lo percorre e quindi il tresferimento, come potenza complessiva , non sarebbe comunque identico? in che senso deve essere uguale?....a che tipo di potenza ci riferiamo quando si dice 'trasferimento di potenza'? Alla potenza complessiva potenzialmente disponibile , a quella dissipata o a quella utile? ...avevo già studiato queste cose ma non le ho mai capite fino in fondo, mi partono mille interrogativi ad ogni 'affermazione' che fai....chiedo venia.
ciao, se provi a tracciare la curva che esprime la potenza in funzione delle impedenze di carico e serie vedrai che il massimo della curva lo Ottieni proprio per Zs=Z0*. Per comprenderlo devi ragionare in termini di numeri complessi e fare in modo che le parti reattiva si compensino. Ecco il video che prosegue introducendo i numeri complessi, ua-cam.com/video/Bv0X_WAPpOU/v-deo.html
@@PierAisa Ma quindi ti riferivi esclusivamente alla corrente alternata?...eh mi sembrava che non tornasse qualcosa. 😂All'inizio dici che il generatore può essere anche in continua e poi illustri il teorema parlando di RL...quindi pensavo parlassi ancora anche nel caso di continua....mi sono perso a quel punto....quel teorema vale anche per un andamento continuo e carico puramente resistivo?... No, giusto?
@@PierAisa Grazie, allora qualcosina ancora la ricordo. È un po' come spingere una giostra in tondo, se gira sempre nello stesso verso e il peso non varia la spinta che applichi va sempre a buon (caso resistivo e corrente continua) fine mentre se gira un po' di qua e un po' di la la 'spinta' deve essere calcolata e data nel verso e momento giusto. L'unica cosa che cambia è che qui la 'spinta' è variabile ma ciclica quindi noi agiamo sulla 'giostra' riempiendola di componenti che rendano la spinta sempre favorevole alla direzione del moto....o almeno questo è l'obbiettivo ideale. Mi viene da pensare che quindi il caso dell'amplificatore musicale (non puoi sapere l'andamento dei suoni a priori) sia un po' una chimera poter raggiungere un rendimento altissimo mentre per un trasmettitore sia più semplice avvicinarsi ad alti rendimenti visto che ci sarà una portante fissa.
quelli non li dimenticheremo mai... anzi proviamo nel nostro piccolo a riviverli. Se ti interessa ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist, nella casella di ricerca puoi digitare nuova e trovi i progetti che ho trattato sul canale
Sul mio Patreon lo ho messo. Posso nei prossimi giorni pubblicare sul forum. Invece io inizialmente avevo girato il rapporto spire, si vede la correzione sotto il nastro carta....
Per il massimo trasferimento di potenza, le impedenze dovrebbero avere segno opposto, quindi resistenze interna e di carico uguali, ma reattanze opposte. Una sorta di rifasamento per non gettar via energia in potenze reattive. Adattando tramite trasformatore assumi le impedenze come puramente resistive, cavandotela con il riporto dell'impedenza al primario moltiplicando quella del secondario per il quadrato del rapporto. OK, ma se l'amplificatore avesse componente parassita capacitiva in uscita, e il carico pure, occorrerebbe Introdurre in serie un induttore opportuno...che ad f di lavoro compensi le capacità totali di entrambe le impedenze in gioco. Nelle altre reti di adattamento basta inglobare i componenti reattivi parassiti a quelli delle topologie dei circuiti adottati, e si prosegue come illustri. Tutto questo poi avviene automaticamente facendo le tarature, visto che sicuramente si introducono compensatori nei circuiti reali (o dilatando le spire degli induttori in fase di taratura). Solo per cultura e condivisione. Ti seguo sempre e ti stimo molto, grazie per l'attenzione e di tutto ciò che fai.
Ho dovuto tenere un po' di rigore matematico. Per semplificare e capire puoi utilizzare un simulatore a PC, come Ltspice e vai a guardare quanta tensione arriva al carico da un generatore di tensione, nel caso che il cavo di collegamento abbia diversi valori. Troverai che quando il cavo ha la stessa impedenza del carico la tensione è massima
*Pier, un talento poliedrico* nel vasto mondo dell'elettronica. La formula prima la pratica e poi la teoria rende più _digeribili_ anche argomenti all'apparenza più ostici. Sarà anche perché è il percorso che ho fatto con la mia esperienza nel mondo della radio frequenza. I tanti Radioamatori che seguono il canale so che storceranno un po' il naso, ma a 16 anni gli 11 metri era l'unica banda utilizzabile con la sola licenza senza il patentino. Tutto il video è stata la conferma dei risultati pratici ottenuti, partendo dalla linea di trasmissione rigorosamente in RG8 con lunghezza in multipli di 11 m. con discese che evitavano angoli netti e l'accordo finale riducendo il cavo per arrivare a leggere sul Rosmetro il fatidico 1:1. Aguzzando l'ingegno costruii una accordatore (rete L C) con un grosso induttore variabile con tanto di manettino demoltiplicato (mai conosciuta l'impedenza) ed un condensatore variabile 10/240 pF, credo Cardwell, con il quale accordavo praticamente tutti gli oggetti che collegavo di qualsiasi forma e dimensione, compresa la rete del letto. L'accordatore funzionava perché in ricezione si percepiva immediatamente l'accordo della frequenza vedendo salire il segnale sull'S meter ed in trasmissione il ROS era bassissimo. Pier, ma dove finiva l'energia trasmessa considerando che _l'accrocco_ era collegato all'uscita dell' RTX, veniva irradiata dall'oggetto collegato o risuonava nella linea di trasmissione? Ho sempre pensato che sarebbe stato più corretto collegarlo dopo la linea di trasmissione posto che Zo = Zs ma praticamente irrealizzabile da solo.
Felicissimo nel vedere il prosieguo ed eventuali simulazioni, i 30 minuti sono volati. Grazie Pier al prossimo video.
Ciao Enzo, grazie come sempre per l'interessante commento e digressione personale, ricca di esperienze ... si potrebbe dire commento "proven and in use" 😜... proprio così in ambito radio, ogni disadattamento è da risolvere per poter aumentare l'efficienza del sistema di trasmissione e ricezione e d evitare spiecevoli episodi sulle apparecchiature. La potenza riflessa torna indietro, ma poi prosegue il suo viaggio all'impazzata avanti e indietro, fino a che non si dissipa completamente (spesso e volentieri nei finali del TX .... aarrrggghhh). Lo avevamo visto bene nel video del riflettometro by Nuova Elettronica LX5056 remake fatto qualche tempo fa, dove osservavamo l'impulso trasmesso, quello riflesso da prima riflessione e successive e a seconda della polarità e fase eravamo in grado di capire le condizioni di circuito aperto, chiuso in cc o disadattamenti lungo il coassiale .... ua-cam.com/video/_9PZYyCVthE/v-deo.html e ua-cam.com/video/yZk48Nr7UZ0/v-deo.html (video preistorico...circuito originale NE)
Lunga vita a pieraisa .
Dire fantastico è riduttivo .
Se fossi ricco farei un bel regalo a questa Santa persona .
Da non escludere detta ipotesi visto che il biglietto della lotteria unatantum lo compro.
Ingegnere ti dico GRAZIE a nome di tutti, compresi tutti quelli che non possono immaginare e comprendere il bene che fai alla nostra comunità 😍
Grazie ragazzi, a me basta sapere che l'entusiasmo elettronico sta circolando !! Ciao e alla prossima !
Caro Pier, sono un (quasi) ingegnere aeronautico, "prestato" al mondo della radiofrequenza. Ti seguo da qualche tempo e appena ho visto il titolo del video mi sono letteralmente fiondato a vederlo, i concetti che hai così ben esposto mi sono sempre risultati piuttosto ostici da comprendere! Ti ringrazio per la spiegazione e anche per tutti gli altri tuoi filmati che mi hanno fatto incuriosire ed avvicinare all'elettronica! Spero di vedere presto altri video come questo, un saluto!
Grazie Giuseppe ! La cosa difficile per mew è stata trovare un taglio giusto, che potesse semplificare ad un livello senza troppa approssimazione, anche se qualche elemento sui numeri complessi sarebbe stato importante inserirlo, come rappresentazione matermatica delle impedenze .... ma avremo modo e tempo di farlo nelle prossime puntate anche più "applicative" . Altra difficoltà cercare di non creare un video noioso, visto che è stato puramente teorico. Ciao e alla prossima !
🏛Teorema max trasferimento della potenza: Zs e Zl devono essere complesse coniugate!
si esatto... lo ho messo nei commenti in evidenza... come nota, riaffronteremo il discorso nelle prossime puntate con la carta di Smith ..
Spiegazione sintetica, pratica e chiarissima. Se ne vedono poche cosí. Immagino il lavoro di preparazione x il video.
Un sentito grazie.
Grazie ! Ho cercato di fare un po' di sintesi, trlasciando aspetti troppo di dettaglio. Ci teniamo nelle prossime puntate la sperimentazione a simulatore e anche in laboratorio
Ottima spiegazione, bravissimo Pier. Grazie per aver condiviso le tue conoscenze con noi.
grazie a voi che seguite!!
Vogliamo assolutamente la parte 2💪💪grande Pier
la mettiamo in cantiere allora !
Ma che capolavoro di video! Un ennesimo toolbox meraviglioso! Ottimo, Pier!! 👍👍👍
Grazie!
grazie Pier , meglio di cosi non potevi fare, questa è una lezione molto importante per noi elettronici, grazie ! viedoe da mettere tra i preferiti e trascrivere tutte le formule !
Grazie a voi che seguite ! Prometto che nekle prossime puntate ci divertiremo anche con qualche misura pratica ed applicazione delle tecniche.
Complimenti. Senza teoria non si capirebbero i segreti dell'elettronica
...esatto ... poi quando anche la pratica conferma la teoria allora abbiamo fatto 13 !!!
Spiegazione ottima con esempi utili, un buon riferimento per l'esame di Misure Elettriche. Grande Pier!
Video impegnativo ma di assoluta bellezza, me lo sono goduto tutto d'un fiato e metterei 1000 like se potessi 😊. Ho rimembrato i vecchi tempi quando si doveva mettere d'accordo tx e antenna per ottenere il massimo possibile nei collegamenti radio, usavamo tecniche più empiriche ma i concetti erano sempre questi.
A me non dispiacerebbe vedere una simulazione e a proposito di Spice, non sarebbe male qualche video tutorial perché è una bestiaccia e sebbene in rete si trovi molto materiale, non sarebbe male averlo spiegato dal nostro Pier 😊
grazieeeee. Di sicuro proseguiamo il nostro cammino, ci vediamo nella prossima puntata della serie!
Questo è proprio il video che volevo vedere 😁😁😁😁
Sei una macchina del tempo.
Ancora devo guardare il Tuo video, e dal titolo ricordo gli anni 80, dietro il banco dell'ITI.
In AF, concetto essenziale per il massimo, trasferimento di potenza, tra trasmettitore ed antenna.
(Correggimi).
Un saluto e buon lavoro.
Grazie ! Oggi giovedì video più di progetto .. ciao e alla prossima !
Sarà anche pesantuccia, ma io con le sole conoscenze di E. Generale e E. Digitale di un "Peritaccio E. Industriale" l'ho compresa bene. Merito del teacher evidentemente!
Bellissimo ed interessantissimo video, nei meandri della memoria è passato l'aspirapolvere e tutto è tornato visibile!😁 Grazie Pier di tutte le spiegazioni, il seguito direi ch'e d'obbligo! L'attenderò con piacere!
grazie!!
Graditissima la simulazione Spice. Ottima spiegazione. Ottima risposta nei commenti sull'unico neo.
complimenti, video ancor più completo degli articoli di NE. Puntatona con trasferimento dello schema su spice e tutte le valutazioni direi che inevitabile. A stasera su UA-cam
Si ci sta, poi passeremo all'azione con magari la realizzazione di PCB che operano in RF
@@PierAisa 👏👏👏
Grandissimo vidro, spettacolare! Aspetto assolutamente il video con i simulatori. Grazie! :)
grazie a voi!! Poi però mettiamo anche in pratica... magari sui pcb!!
Bellissimo video! Unico lapsus il teorema del max trasferimento di potenza prevede che le impedenze siano complesse coniugate che di traduce con la condizione di risonanza e quindi la compensazione/cancellazione della componente reattiva. Peraltro ben evidenziato nei casi pratici. La parte con il simulatore è d'obbligo per vedere per esempio cosa succede se si sostituiscono I valori teorici di capacità/induttanza con quelli disponibili commercialmente. Cordiali saluti.
Grazie gentilissimo, per farmi perdonare questa leggerezza sto girando le scene del prossimo video che avrà come attore principale la carta di Smith e si vedranno bene i numeri complessi e come si comportano i complessi coniugati che sulla carta sono su rive opposte 😜
Tosto! Aspetto di vedere la simulazione e, ancora meglio, un esempio pratico in laboratorio 🙂
Si la parte applicativa ci dovrebbe permettere di esplorare bene il tema !
Pier sei Grande !!
Fai digerire le parti più ostiche meglio della Citrisodina...
Dovresti insegnare la tua sembra una grande vocazione.
grazie!! In questo caso ho un pó rischiato.... un mattoncino tutto teorico come questo non è subito digeribile...ma d'altro canto volevo dare giustificazione delle reti di compensazione viste nel video 737 del lineare Nuova Elettronica
⚠️ ATTENZIONE!
1) Per chi è interessato vi ricordo la diretta di questa sera sulla "Programmazione software e sicurezza informatica" con Flavio Bernadotti. Link alla diretta: ua-cam.com/video/3FvPxyFFn9I/v-deo.html
2) Rispetto al video al minuto 3:20 è necessario precisare che ZS è ZL devo no essere complessi coniugati. Esempio all'estremo per capire, sempre nell'ottica "spiegato semplice" : se ZS é un induttore dovremo avere come ZL un condensatore che sceglieremo con lo stesso modulo ma poi presenta fase opposta. Grazie a Franco Nichtgesacht e Roberto Pratali per la segnalazione
Grande Pieralessandro...
La tragedia di questi giorni è l'illusione che i programmi e codici a sorgente aperto fossero per definizione sicuri ed affidabili. I fatti sono lì...programmi e codici open source mai guardati nei loro sorgenti hanno tenuto vulnerabilità gravissime aperte per anni dentro ai server di tutto il mondo, computer "personali" basati anch'essi su sistemi operativi "aperti" e scambiati erroneamente per "gratuiti" con nucleo Linux...LOG4J è emblematico...solo un mondo al collasso anche informatico può concepire l'idea di proporre un sistema di logging basato su Java !!!!! Che non crea codice compilato ma pseudo compilato in bytecode.
Stasera non posso proprio! Verrà caricata una registrazione?
@@MarcoFranceschini1971 grazie a te Marco per questa liaison!!
@@Leonardo.220 certamente rimane sempre sul nostro canale delle videoconferenze MicroCon
BELLO, BELLO, BELLO, BELLO, BELLO........FINALMENTE UN PO DI LUCE IN FONDO AL TUNNEL...BRAVO PIER.
Rick, IW2OGQ
grazie... speriamo che la luce non sia quella di un treno in arrivo... passami la battuta ferroviaria.. ciao e alla prossima
Usiamo Pier Aisa come un manuale.... Santo subito
Grazie gentilissimo. Se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist
Molto chiaro come sempre. Bravo
Ciao Pier, e grazie per l'ottimo video. Dai che "emerge" il collega Radioamatore!. Certamente SI alle simulazioni e misure con ponte riflettometrico all' analizzatore di spettro con generatore di segnale. Sarà istruttivo vedere la simulazione e il comportamento reale di questi utilissimi circuiti di adattamento! Buona giornata e, alla prossima!
grazie gentilissimo! Preparo le prossime puntate sul tema
Devo dire che con questi video stai viziando chi come me vive di RF :-) Grandissimo Pier, video bellissimo e davvero interessante. Grazie per il tuo immenso lavoro, un abbraccio. 73s Pasquale IW0HEX. P.S. Dimenticavo ... assolutamente si ad una seconda puntata sull'argomento.
Grazie Pasquale .... ci lasciamo una riparazione di un'apparecchiatura che lavora fino a 1GHz per questa domenica .... (spoiler)
@@PierAisa azzz..... musica per le mie orecchie !!! Un mesetto fa ho riparato un TS-790 della Kenwood il cui PLL aveva smesso di oscillare a 1.2 GHz ! Bellissimo mettere mano su apparecchiature che lavorano con queste frequenze, rispetto alle HF è davvero un altro mondo. Un abbraccio Pier ! 73s !
Eh infatti, sapevo di entrare "nella tua area" !! Ciao e domenica
Bravissimo e grazie a questa spiegazione finalmente ho capito questi calcoli. Attualmente sto studiando per diventare tecnico del suono con approcci sia in elettrotecnica che in fisica acustica. Mi sono iscritto ora al tuo canale e se ci sono altre lezioni teoriche mi piacerebbe seguirle. Ti ringrazio e buona giornata. Diego
ciao e grazie. I tutorial li trovi cercando la parola tutorial nella mia videolist www.pieraisa.it/videolist
Tutto questo è oro!
Grazie Pier...
sei grande.. aspettiamo il seguito!
mi sa che abbiamo dato un'inizio ad una nuova saga
Perfetto.Materia ostica.
dobbiamo lavorarci
Ciao Pier! Ottimo come sempre+++++ 👏👏
certo che dovrei riascoltarlo almeno una decina di volte per riuscire ad assimilarlo tutto, comunque sono riuscito a seguirlo tutto,,, anzi prima di iniziare avevo la solita emicrania spacca cervello, ma è scomparsa completamente con la visione del video, saranno tutti quegli adattamenti di impedenza hanno pure funzionato col mio cervello isolando i "cluster difettosi" (leggi "neuroni"). Spero per fine gennaio di riuscire a sistemare il lab così potrò riprendere a scrivere sul forum,
Grande Beppe ! Meglio di una pastiglia contro il malditesta .... fare lavorare le meningi aiuta. Buona ripresa !
Molto interessante.. Mi ero messo proprio oggi a provare a simulare dei coassiali con LTspice e sto scoprendo cose interessanti :D Direi che LTspice potrebbe essere un ottimo ambiente per comprendere definitivamente queste formule e questi esempi
Diciamo che è possibile ma non la soluzione migliore... ci stiamo orientando su Qucs Studio.
Questo programma risulta più adatto per sviluppare progettini RF.
@@Tiziao22 allora lo proverò
Ciao Pier bella spiegazione cade giusta perché sono diventato radioamatore braco
Ottimo !! Allora toccherai con mano quanto è importante il ROS per avere dei buoni rapporti RST 599 di QSO !! Ciao !
Ottima trattazione Pier 😉 Like ampiamente meritato!
Nel mondo HAM è generalmente necessario adattare l'impedenza del carico (antenna) e molto più raramente quella del trasmettitore o del cavo di trasmissione.
Sarebbe bello vedere anche una trattazione più dettagliata sulle linee di trasmissione bilanciata sbilanciata e le tecniche di adattamento lato antenna o tramite il vulgaris "accordatore"
grazie!!! mi ci sto avvicinando per piccoli passi progressivi, così se nelle puntate più avanti avremo dei dubbi potremmo fare riferimento a queste di base....
Ottimo video, complimenti!
ci vediamo nelle prossime puntate.. cominciamo a ripassare la carta di Smith
Spiegazione chiarissima, grazie.
grazie se ti interessa poi abbiamo proseguito con la Carta di Smith e misure con vna. Trovi tutto qui www.pieraisa.it/videolist
@@PierAisa Già fatto grazie, una rinfrescatina non guasta mai. 👍👍👍👍
grazie per la pazienza infinita, sarebbe interessante, se hai ancora a disposizione l'amplificatore lineare in FM, vedere il risultato in pratica sul rosmetro e sul wattmetro, applicando una di queste reti di adattamento. :)
Prego, ciao, di fatto lo abbiamo visto quando giravo il compensatore stavamo di fatto cerando di "equalizzare" Zs e ZL sull'amplificatore e si vedeva l'aumento \ diminuzione della potenza diretta. Lo abbiamo anche visto con la misura del ROS sulla resistenza artigianale a 52 ohm di potenza. Nei prossimi video incontreremo spesso questi temi
@@PierAisa ah ecco, non avevo associato allora, bene, mi riguardo il video! :)
Ottima spiegazione. Simulatore Spice graditissimo, visto che non è esattamente immediato/intuitivo per certe cose. Immagino che tu stia già preparando una seconda parte non solo con la simulazione ma con il plot su diagramma di Smith. Certo, sono da considerare le parti immaginarie ("j" o "jota"), ma se spieghi come ti è naturale, credo tu riesca tranquillamente a trovare il modo per far capire a tutti.
Sono argomenti che non tratto più da 20-25 anni. E per me è stato un piacevolissimo ripasso/refresh. Grazie ;-)
Se ti interessa Spice, l'ultimo video in cui lo avevo usato è questo ua-cam.com/video/Pr5VOuRgoZM/v-deo.html altrimenti puoi cercare la parola Spice nella mia videolist www.pieraisa.it/videolist
Ciao diciamo che con Pier ci abbiamo riflettuto sopra.... e spice è usabile ma non adattissimo. Stiamo pensando a Qucs Studio. Inizialmente se si riesce vorremmo evitare la carta di Smith (in quanto abbastanza complessa e richiede un paio di video solo per lei). Per semplificare i conti pensiamo anche di usare Appcad che contiene una calcolatrice per RF.
@@Tiziao22 la carta di Smith non è certo una passeggiata. Magari suddividere in brevi video per un totale di 4 parti, potrebbe essere "digeribile" da molti nella community.
@@Not-Only-Reaper-Tutorials Con Pier vediamo di trovare una via semplice... simulando con Qucs Studio l' elemento circuitale.
@@Tiziao22 Fantastico 😍
Che nostalgia!
Mi sembra di essere tornato nel 1990 sui banchi di scuola 🥲
Bei tempi eh ?? Il grosso vantaggio che abbiamo adesso è di poter rivalutare quelle teorie studiate allora con occhio diverso e maggior esperienza e comprenderne significati allora forse ignoti.
@@PierAisa Vero!
Le cose le imparavo, ma non capivo davvero il significato.
Cmq a qualcosa quelle lezioni sono servite: a distanza di 30 anni e occupandomi di tutt'altro, ho ancora un brivido a sentir parlare di stub a lambda quarti.
Molto bello... Interessante sarebbe vedere tutto ciò con il simulatore SPICE ed ancor di più interessante sarebbe vedere una trattazione come questa , usando dei trasformatori di impedenza, usando sia avvolgimenti su filo, che su cavo coassiale, per adattamenti di impedenza a larga banda ed alto Q...sapendo che la botte piena e la moglie ubriaca non si possono ottenere. Grazie Pier Aisa 🙂
grazie per l'ottimo spunto. In questo campo di frequenze ero tentato di usare Qucs
Grande!👏👏👏
Erano quasi 20 anni che non pensavo a un adattamento di impedenza
Ciao, una domanda, quando descrivi le "T Network" non ho visto la configurazione che case come la MFJ predilige nei suoi accordatori, ovvero I/O sulle capacità e
induttore centrale ai due condensatori verso massa.
Ovvero l'opposto dela configurazione passa basso.
Posso chiedere perchè ?
Grazie Rick.
Ciao Pier, è possibile trattare il dimensionamento degli alimentatori induttivi per gli amplificatori/preamplificatori audio. Ne sento parlare spesso come essere migliori di quelli capacitìvi e desidererei che tu ci faccia una spiegazione come sai fare tu semplice ma efficace.
Grazie mille e come sempre complimenti.
Ciao tema molto delicato per gli induttivi, parliamo di oggetti molto particolari e difficili da realizzare oltrechè costosi. Potrei essere pronto fra qualche settimana ... ora ne ho troppe aperte ...Ciao Pier
@@PierAisa Si, quando vuoi/puoi. Grazie mille. Salutoni
Ciao Pier, grazie per le tue lezioni sempre molto ben spiegate ed esaustive, sarebbe interessante se potessi fare esempi sul simulatore qucs, grazie Ezio
Grazie Ezio, di Qucs ne abbiamo parlato in diversi video, ma non ho ancora fatto un video specifico. Lo metto in lista
Complimenti come sempre , a quando un video sui quarzi ed oscillatori ceramici con la spiegazione dei test per verificarne la rottura?
urca... si apre un mondo...
Ciao Pier mi chiamo Salvatore, come devo calcolare la caduta di tensione tra un trasformatore di 12,20 volt. E 20 LED bianchi da 2,9volt. Che ognuno ho messo una resistenza da 470 ohm.
Il circuito che devo fare è in parallelo. Che anche se si fulmina un led lo posso vedere subito. Quindi dove devo misurare la caduta di tensione tra l'alimentatore e i 20 LED che assorbono corrente. Grazie sempre dei tuoi consigli..ciao buona giornata 👍👋🙋♂️
Con quei valori puoi fare 5 file in parallelo ognuna da 4 Led. io metterei in serie ad ogni fila una unica resistenza per regolare la corrente della singola fila. Se la tensione di 12. 2v rimane di tale valore, anche a carico, e vuoi dare una corrente di 10mA ad esempio, puoi calcolare la R serie per ogni fila facendo (12.2 - 4*2.9) / 0.01 = 60 ohm. Meglio che ne parliamo però non nei commenti di questo video ma magari in questo ua-cam.com/video/1hB6ibfYHew/v-deo.html
Sarebbe interessante vedere altro sugli adattamenti di impedenza come l'uso del diagramma di smith, stub e altro, spero in una seconda parte, casomai usando anche più numeri complessi (l'uso della sola reattamza un po' mi ha dovuto far ragionare)
Si infatti, questo è un primo avvicinamento ed ho intenzione di arrivare verso le tecniche di progettazione utilizzando la carta di Smith e poi verificandolo con una analizzatore di reti vettoriali
Vi volete fare del male da soli... chiede a Pier di introdurre più matematica e numeri complessi.
Che tuffo nel passato. Ai "tempi" questi calcoli mi annoiavano a morte preferivo le verifiche sperimentali in laboratorio. Però ora effettivamente mi rendo conto che senza una base di teoria si andava per tentativi senza sapere il perché di certi risultati.
Grazie ! Ho cercato di alleggerire il più possibile ... ma tranquilli nelle prossime puntate accenderemo gli strumenti !
Grande Pier,io con il minitrassmettirore a valvole x onde medie usando il cavo coassiale da 75 ohm lungo circa 3 mt ,mi ha bruciato le valvole 6112 e 6113con 30 w di trasformatore (spagnolo)ecco perché è finito da Italcom (Fidenza) nel 2012,saluti da i2/03897 Mi ex c b volpe rossa anni 80/90
... eh già i disadattamenti possono essere veramente distruttivi pensiamo dal punto di vista di un trasmettitore, cosa significa dover gestire anche la potenza riflessa sui finali...
Molto bello
Complimenti, ottima spiegazione, chiara ed esaustiva. Nel video però hai affrontato solo carichi puramente reali, quindi fondamentalmente resistori, volevo chiederti come ci si comporta nel caso in cui io voglia adattare una linea con un carico ZL in generale complesso.
bisogna adattare la trattazione alla parte complessa, ripartendo dalla equazione dei telegrafisti... potrebbe essere un secondo episodio
@@PierAisa allora seguo, sono molto interessato
spero di poterla fare... sono letteralmente sommerso di attività
Ma per quanto riguarda la temperatura di esercizzio del sistema , il Q dovrebbe variare ? Nel senso che nel sistema si tiene conto della temperatura oppure è un fattore trascurabile ?
Grazie !!!!
La temperatura influenza di sicuro i parametri naturali e fisici di cui sono composte le linee e gli apparati. Semplificando ad esempio possiamo pensare al comportamento in temperatura dei condensatori, resistori ed induttori utilizzati e anche dei parametri distribuiti.
Ciao Pier, complimenti per video davvero ottimo!! Domanda: se volessi adattare un uscita apparato 50ohm frequenza hf 80-40-20-15-10m con un ingresso di circa 13ohm di un lineare larga
banda, stesse frequenze, cosa potrei fare?
Grazie
Grazie! Secondo me la cosa più comoda e semplice è utilizzare un accordatore. Io ad esempio mi trovo molto bene in HF con lo zetagi tm535
@@PierAisa Bene grazie mille!!!
ottimo video ! non ho capito però come si può sapere l'impedenza del generatore visto che negli esempi pratici cambiava continuamente ....voglio dire se ho una radio ricetrasmittente che può lavorare da 0 a 50 mhz l'impedenza della radio-generatore è sempre 50 Ohm? e la lunghezza della linea viene calcolata insieme all'antenna ?voglio dire ammettendo che l'impedenza del generatore sia sempre a qualsiasi frequenza 50 ohm, la linea cioè il cavo lungo 25 metri a 50 ohm e l'antenna a 15 ohm devo adattare solo il cavo con l'antenna senza mettere nei calcoli il generatore giusto ?? grazie mille
L'impedenza di uscita dipende anche dalla frequenza. Chiaramente si vorrebbe avere una impedenza il più possibili uguale a 50 ohm nella banda più larga possibile e userò dipende dalla bontà dello schema del trasmettitore. Per quanto riguarda cavo e antenna, se si usa una multifrequenza è necessario ricercare l'accordo che garantisca il ROS minimo
Ciao Pier dopo aver visto la intro, ho inserito il like! Pier a proposito di altoparlanti; Potresti illustrare il modo per misurare l'impedenza degli altoparlanti con la tua nota chiarezza?
Si possono utilizzare diversi metodi, di base bisognerebbe alimentare l'altoparlante con un segnale che abbia le caratteristiche simili in tensione, corrente rispetto alla potenza nominale e che possa essere variato in frequenza nella banda di interesse. Un buon sistema automatico potrebbe essere l'utilizzo di un ADALM2000 con amplificatore che possa iniettare e rileggere il segnale come mostrato qui ua-cam.com/video/2SvGjpEOu7o/v-deo.html
scusami, ma una curiosità, ma sul esempio pratico 4 per adattamento a T LCC, per calcolare XC2, non va sotto radice quello nelle parentesi []?
No anche dall'analisi dimensionale lo possiamo vedere: Xc2 ha le stesse unità dimensionali (impedenza) del termine a destra dell'uhuale (impedenza)
@@PierAisa poi Xc1, ho un altra formula diversa dal video tuo, ma ho provato a far entrambi, sia la tua e sia quella con qui son partito e fa lo stesso risultato, probabilmente sarà sbagliato quello che stavo facendo io, non lo so
@@gabe-g4j grazie per il feedback.
@@PierAisa grazie a te per le preziose informazioni riportate nel video
Se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist
Ciao Pier, il transistor di cui ti ho parlato ieri è un On4409 che si occupa della deflessione orizzontale nei tv crt, ho cercato in rete ma non ho trovato il datasheet, comunque cercando in rete ho trovato il datasheet di un transistor simile 2sd2253 e guardando lo schema ho notato che anche questo ha un diodo posto tra emettitore e collettore. Tu cosa ne pensi?
Dimenticavo! Il transistor quando l' ho misurato era fuori dal circuito quindi non poteva dare una falsa misura.
grazie per la info, per quella tecnologia hanno fatto come nel processo planare dei mosfet e hanno creato una giunzione fra e e c
Ora è tutto chiaro. Grazie Pier😃
Ciao, dovresti pensare a scrivere un rinnovato manuale per radioamatori e radiotecnici. Si, vorrei che espandessi la parte teorica, pratica, magari qualche schema di accordatore spiegato. E tutto quello che TI potrebbe venire in mente😀👍👍👍
grazie... ci teniamo aggiornati.. avremo diversi episodi su questi temi
Salve. Stavo guardando il video, ma ho notato subito un errore sulla enunciazione del teorema di massimo trasferimento di potenza e non ho proseguito oltre. Nel caso di circuito AC Zs deve essere uguale al complesso coniugato di ZL altrimenti non si ha adattamento di impedenza. Zs=ZL*. Non so se la spiegazione successiva sottointende questo, però nell'enunciato a mio avviso c'è un errore non trascurabile. Un saluto!
Certamente, mi dispiace di aver trascurato la parte immaginaria e lo ho messo subito in errata corrige. Fra pochi giorni esce il video che riguarda proprio i numeri complessi e la loro rappresentazione nel piano di Gauss e nella carta di Smith, così avremo modo di recuperare bene. :-) Saluti
Bene! Buon lavoro e complimenti per i video sempre molto applicativi e piacevoli. Un saluto
Ciao Pier ho scritto lo stesso commento nel video precedente, però non ho ricevuto una risposta (magari è colpa del mio account quindi provo a cambiarlo).
Mi chiedevo se poteva esistere un diodo che abbia un tensione di rottura di 12V? Cioè che fino ai 12V conduce, se oltrepassi questo limite diventa un circuito aperto
Io ragionerei in corrente. Serve una curva I, V di un dispositivo che aumentando la corrente e quindi la temperatura, aumenta la sua resistenza ... ad esempio un termistore di tipo PTC (coefficiente positivo) potrebbe fare a caso tuo. Altrimenti si puo' ricorrere ad un piccolo circuito con zener e bjt
Ciao Pier, complimenti per i video sempre molto interessanti, vorrei farti una domanda, é possibile che un transistor bgt abbia un diodo tra collettore ed emettitore? In quanto il multimetro mi dà un valore che sembra la caduta di tensione di un diodo.
dovresti trovare le giunzioni tra base e emettitore e tra base e collettore. Se però il transistor è inserito in un circuito stai leggendo giunzioni in parallelo
Pier in RF...💪👍👍
.. mi sono dovuto adattare... 😜
@@PierAisa Eccellente adattamento, con trasferimento massimo, come nel caso ideale.😉👏
Ciao Pier, sono un radioamatore,IT9SDU, volevo dirti se è possibile analizzare la teoria dell'adattamento di impedenza con il l'utilizzo del nano VNA
grande .. è in programma
Bellissimo video. Ma come fai a saperne così tanto?
Grazie gentilissimo, sono molti anni che pratico. Se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist. Se sei iscritto al canale ci vediamo alla prossima puntata!
Pier ottima spiegazione. Io risolverei in fretta con un ottimo accordatore d'antenna multibanda fra trasmettitore ed antenna e passa la paura. Certo oggi e' trattata la teoria ma mio cugino Vincenzo ancora non ha capito il fattore di velocita' FV del cavo coassiale. incredibile
grazie! Per un radio-amatore sono le lettere dell'alfabeto, ma nella comunità abbiamo anche molti appassionati delle frequenze più basse. Gli accordatori di antenna meriterebbero un capitolo a sé... come realizzare l'accordo con antenne multibanda non è sempre pratica facile
Al minuto 3:20 mi pare che l'impedenza di carico ZL debba essere il complesso coniugato di ZS, non lo stesso valore!
Osservazione corretta, ho lasciato l'uguaglianza Zs = ZL facendo riferimento alla definizione di potenza in funzione delle ZS e ZL, con P = (Vs^2 * ZL) / (Zs + ZL)^2 . Questa curva ha il massimo quando ZS = ZL. Grazie !
In generale nella spiegazione del teorema di massimo trasferimento di potenza si ragiona in termini di modulo di impedenza. Successivamente si include il concetto di impedenza complessa.
@@PierAisa Vedendo anche il resto del video ho capito che usi Z anche come pura resistenza, mentre mi aspettavo che Z potesse essere una generica impedenza con parte reattiva. In questo caso l'adattamento energetico richiede il carico di impedenza complessa coniugata rispetto alla sorgente e nel caso generico la potenza erogata vale P=(|Vs|^2 RE(ZL))/|Zs+ZL|^2 con moduli e parte reale.
Secondo me va evidenziato bene il fatto che l'adattamento con carico coniugato viene usato solo quando la sorgente e` fissa mentre si puo` lavorare sul carico. Nel caso inverso, carico fisso e sorgente su cui si puo` lavorare, la condizione di massima potenza e` diversa. Infatti nel caso dell'altoparlante che avevi citato, il carico e` fisso da 8Ω e la sorgente da 1Ω. In questo caso non si aggiunge una resistenza da 7Ω in serie alla sorgente :)!
All'inizio dell'elettrotecnica, quando era stato trovato questo teorema dell'adattamento, di Jacobi, non avevano capito che lo si doveva utilizzare solo per il carico, e veniva usato anche per la sorgente, abbattendo il rendimento che sarebbe potuto essere maggiore. Maggiori dettagli qui: web.archive.org/web/20210413030733/mysite.du.edu/~jcalvert/tech/jacobi.htm
@@Tiziao22 Direi di no: si inizia con una resistenza, poi si passa a impedenza complessa. Se si usa il modulo dell'impedenza complessa non si ottiene nulla di sensato.
Hai una laurea in ingegneria elettronica?
si vecchio ordinamento uscito nel '98. Se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist
Mi riferisco al complesso coniugato
Corretto ... dobbiamo recuperare con la carta di Smith ... lo vedremo bene ... ad ogni modo metto in evidenza nei commenti la precisazione, Grazie !
Ma perché per trasferire la potenza il carico deve essere uguale?Se anche fosse più piccolo (come impedenza) aumenterebbe la corrente che lo percorre e quindi il tresferimento, come potenza complessiva , non sarebbe comunque identico? in che senso deve essere uguale?....a che tipo di potenza ci riferiamo quando si dice 'trasferimento di potenza'?
Alla potenza complessiva potenzialmente disponibile , a quella dissipata o a quella utile?
...avevo già studiato queste cose ma non le ho mai capite fino in fondo, mi partono mille interrogativi ad ogni 'affermazione' che fai....chiedo venia.
ciao, se provi a tracciare la curva che esprime la potenza in funzione delle impedenze di carico e serie vedrai che il massimo della curva lo Ottieni proprio per Zs=Z0*. Per comprenderlo devi ragionare in termini di numeri complessi e fare in modo che le parti reattiva si compensino. Ecco il video che prosegue introducendo i numeri complessi, ua-cam.com/video/Bv0X_WAPpOU/v-deo.html
@@PierAisa Ma quindi ti riferivi esclusivamente alla corrente alternata?...eh mi sembrava che non tornasse qualcosa. 😂All'inizio dici che il generatore può essere anche in continua e poi illustri il teorema parlando di RL...quindi pensavo parlassi ancora anche nel caso di continua....mi sono perso a quel punto....quel teorema vale anche per un andamento continuo e carico puramente resistivo?... No, giusto?
Il caso puramente resistivo è un caso particolare del caso anche con reattanza che è più generale.
@@PierAisa Grazie, allora qualcosina ancora la ricordo.
È un po' come spingere una giostra in tondo, se gira sempre nello stesso verso e il peso non varia la spinta che applichi va sempre a buon (caso resistivo e corrente continua) fine mentre se gira un po' di qua e un po' di la la 'spinta' deve essere calcolata e data nel verso e momento giusto.
L'unica cosa che cambia è che qui la 'spinta' è variabile ma ciclica quindi noi agiamo sulla 'giostra' riempiendola di componenti che rendano la spinta sempre favorevole alla direzione del moto....o almeno questo è l'obbiettivo ideale.
Mi viene da pensare che quindi il caso dell'amplificatore musicale (non puoi sapere l'andamento dei suoni a priori) sia un po' una chimera poter raggiungere un rendimento altissimo mentre per un trasmettitore sia più semplice avvicinarsi ad alti rendimenti visto che ci sarà una portante fissa.
@@micromymario23 esatto la parte reattiva può accumulare e rilasciare energia proprio come una giostra che oscilla
I tempi storici di Nuova Elettronica ..
quelli non li dimenticheremo mai... anzi proviamo nel nostro piccolo a riviverli. Se ti interessa ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist, nella casella di ricerca puoi digitare nuova e trovi i progetti che ho trattato sul canale
Come tu del resto
Bene..io direi anche di farci un pdf, ero stato tratto in inganno sul balun dei 300ohm, avevo pensato un 4:1 inizialmente. Saluti 👋
Sul mio Patreon lo ho messo. Posso nei prossimi giorni pubblicare sul forum. Invece io inizialmente avevo girato il rapporto spire, si vede la correzione sotto il nastro carta....
Per il massimo trasferimento di potenza, le impedenze dovrebbero avere segno opposto, quindi resistenze interna e di carico uguali, ma reattanze opposte. Una sorta di rifasamento per non gettar via energia in potenze reattive. Adattando tramite trasformatore assumi le impedenze come puramente resistive, cavandotela con il riporto dell'impedenza al primario moltiplicando quella del secondario per il quadrato del rapporto. OK, ma se l'amplificatore avesse componente parassita capacitiva in uscita, e il carico pure, occorrerebbe Introdurre in serie un induttore opportuno...che ad f di lavoro compensi le capacità totali di entrambe le impedenze in gioco. Nelle altre reti di adattamento basta inglobare i componenti reattivi parassiti a quelli delle topologie dei circuiti adottati, e si prosegue come illustri. Tutto questo poi avviene automaticamente facendo le tarature, visto che sicuramente si introducono compensatori nei circuiti reali (o dilatando le spire degli induttori in fase di taratura). Solo per cultura e condivisione. Ti seguo sempre e ti stimo molto, grazie per l'attenzione e di tutto ciò che fai.
Assolutamente corretto, grazie per averlo rimarcato. Ho tenuto una trattazione più semplice con il solo caso resistivo
Sicuramente serve una prova al simulatore...
daccordo nella spiegazione ma molto complessa e lunga in maniera semplice?
Ho dovuto tenere un po' di rigore matematico. Per semplificare e capire puoi utilizzare un simulatore a PC, come Ltspice e vai a guardare quanta tensione arriva al carico da un generatore di tensione, nel caso che il cavo di collegamento abbia diversi valori. Troverai che quando il cavo ha la stessa impedenza del carico la tensione è massima
X i radioamatori..