Iscrittissima, stupendo documentario, vedere la storia della nostra Taranto, mia madre era piccolissima e mi raccontava dei bombardamenti, loro abitavano alle palazzine di porta Napoli di fronte al ponte di pietra, nn ci Sn più, purtroppo, erano fatiscenti ma c era così tanta vita lì, io andavo dalla nonna ero piccola e mi affacciavo sempre alla finestra e guardavo il mare, i marinai, gli autobus, e gli odori che si sentivano, il profumo della cucina, le barche, che nostalgia.
Bellissimo documentario fatto con gente vera che ha provato le sofferenze della guerra. Spero solo che i parenti di questi galantuomini che appaiono nel filmato, riescano a vedere e riconoscere i propri cari. Alcuni di essi sono dei veri e propri eroi!!!
Che bello vedere i ricordi della mia bella Taranto che storia mia nonna era del 1908 mi raccontava ma sono passati 50anni , oggi mi piace guardare i programmi che parlano della storia😞
Marco Pagella attualmente non possiamo dire allora che siamo tornati indietro se nel passato le cose funzionavano e bene,,,, la societa' ha fallito alla grande totale declino
Mia bisnonna (1904, 1978), da dove abitava, si poteva udire e osservare la guerra di Taranto, le luci e i rumori, ed abitava in un Trullo vicino ad Alberobello, da Martina Franca e Locorotondo idem, poi tutti che si recavano in Chiesa per una consolazione, le feste religiose nel 1943, in Italia non furono fatte, come in questo tempo da Coronavirus, nel dopoguerra le processioni era fatte a casaccio, poi vi furono numerosi casi e solo casi di probabile miracolo. Le province di Taranto e di Brindisi furono inaugurate la domenica 2 gennaio 1927 V Era Fascista...
Io ero bambino, meno di 4 anni, ma ricordo distintamente una gita in barca, con la quale barca entrammo addirittura nello squarcio della murata di una grande nave inclinata a 45 gradi (valutazione fatta da grande).
Bel documentario anche se ancora risente degli umori del dopoguerra.. Il colpo a Taranto fu meno decisivo e tragico di altri episodi..In fin dei conti solo il Cavour fu realmente affondato. Certamente fu una figuraccia enorme ed eclatante ma purtroppo le disfatte furono altre. Tutto sommato fino agli inizi del 1943 il mediterraneo era tutto sommato ancora una scenario incerto..
Si, le corazzate si adagiarano di piatto sul basso fondale e per ingannare la ricognizione aerea italiana i comandanti fecero muovere i marinai per finta compreso l'alzabandiera come se nulla fosse accaduto. A quanto pare funzionò.
...radar che potevano avere se i nostri ammiragli, in buona parte condottieri della disfatta, avessero dato ascolto ad un ufficiale del genio della regia Marina che primo al mondo negli anni '30 lo aveva inventato. Se avessimo avuto i radar sulle nostre navi credo che gli inglesi le avrebbero prese di santa ragione.
@@salvatorezummo5716 più che gli ammiragli bisogna parlare con quello che divenne il direttore dell'ufficio di aggiornamento o qualcosa del genere. In pratica il responsabile dell'aggiornamento tecnologico delle Forze armate italiane fu ... Pietro Badoglio. Proprio la persona più contraria alla tecnologia in ambito bellico. Definiva i radiolocalizzatori "trappole avveniristiche" e tutto quel che non capiva o non sapeva allora rifiutava ogni collaborazione. Oltre all'installazione del radar serviva l'addestramento del personale, la modifica degli impianti di bordo, la capace utilizzazione. Cose che non si improvvisano da un giorno all'altro. Mentre gli inglesi non avevano improvvisato per i loro radar. Nè in patria nè sul mare.
Poveri inglesi, costretti a fare la guerra per difendersi dai cattivoni, anche il tono della voce di chi traduce deve dare l'impressione che gli inglesi potevano dominare il mondo. Si sa che dominare i mari è segno di generosità e fratellanza
@@rosy1936 il refuso intendeva esprimere “come per magia”. E dato la circostanza evidenziava le contraddizioni nell’atteggiamento bellico anglo-italiano. Più in generale le fasi della seconda guerra mondiale si diversificano nettamente, tra prima dell’evidente sconfitta nazista e dopo. Passarono due anni dalla pianificazione dettagliata alla realizzazione perché mutarono scenari diplomatici e geopolitici internazionali. Ed una guerra falsa tra alleati e stati fascisti, dovette palesarsi come minimamente concreta.
PERCHE' GLI INGLESI, (CHE NON PARLAVANO al POPOLO dai BALCONI) FURONO: PIU' ABILI, PIU' STRATEGHI, PIU' LUNGIMIRANTI e PIU' PREPARATI MILITARMENTE... BEN SAPEVANO L' IMPORTANZA di CONTROLLARE i PUNTI "STRATEGICI"...!! (LEI si è "DIMENTICATO" che erano anche a MALTA...)
Iscrittissima, stupendo documentario, vedere la storia della nostra Taranto, mia madre era piccolissima e mi raccontava dei bombardamenti, loro abitavano alle palazzine di porta Napoli di fronte al ponte di pietra, nn ci Sn più, purtroppo, erano fatiscenti ma c era così tanta vita lì, io andavo dalla nonna ero piccola e mi affacciavo sempre alla finestra e guardavo il mare, i marinai, gli autobus, e gli odori che si sentivano, il profumo della cucina, le barche, che nostalgia.
Bellissimo documentario fatto con gente vera che ha provato le sofferenze della guerra. Spero solo che i parenti di questi galantuomini che appaiono nel filmato, riescano a vedere e riconoscere i propri cari. Alcuni di essi sono dei veri e propri eroi!!!
Che bello vedere i ricordi della mia bella Taranto che storia mia nonna era del 1908 mi raccontava ma sono passati 50anni , oggi mi piace guardare i programmi che parlano della storia😞
Emozione (e rabbia) pura....la nostra Taranto del passato!!!
E' interessante sentire la gente povera di quei tempi che parlava l' Italiano , se vai ora in citta' parlano dialetto sguaiato
A quell' epoca la scuola elementare insegnava a parlare e scrivere u buon italiano.
Marco Pagella attualmente non possiamo dire allora che siamo tornati indietro se nel passato le cose funzionavano e bene,,,, la societa' ha fallito alla grande totale declino
Impreparati allora come oggi.fanno tenerezza questi operai,di una volta.
Mia bisnonna (1904, 1978), da dove abitava, si poteva udire e osservare la guerra di Taranto, le luci e i rumori, ed abitava in un Trullo vicino ad Alberobello, da Martina Franca e Locorotondo idem, poi tutti che si recavano in Chiesa per una consolazione, le feste religiose nel 1943, in Italia non furono fatte, come in questo tempo da Coronavirus, nel dopoguerra le processioni era fatte a casaccio, poi vi furono numerosi casi e solo casi di probabile miracolo. Le province di Taranto e di Brindisi furono inaugurate la domenica 2 gennaio 1927 V Era Fascista...
Evviva Taranto,PERLA DEL MEDITTERANEO,oggi come ieri(malgrado tutto).
AUGURI.
BEL DOCUMENTARIO
Io ero bambino, meno di 4 anni, ma ricordo distintamente una gita in barca, con la quale barca entrammo addirittura nello squarcio della murata di una grande nave inclinata a 45 gradi (valutazione fatta da grande).
Interessante documentario.
Bel documentario anche se ancora risente degli umori del dopoguerra.. Il colpo a Taranto fu meno decisivo e tragico di altri episodi..In fin dei conti solo il Cavour fu realmente affondato. Certamente fu una figuraccia enorme ed eclatante ma purtroppo le disfatte furono altre. Tutto sommato fino agli inizi del 1943 il mediterraneo era tutto sommato ancora una scenario incerto..
L'impresa di Alessandria dei nostri "maiali" non fu da meno e riscattò l'onta di Taranto.
Si, le corazzate si adagiarano di piatto sul basso fondale e per ingannare la ricognizione aerea italiana i comandanti fecero muovere i marinai per finta compreso l'alzabandiera come se nulla fosse accaduto. A quanto pare funzionò.
@alessandro farris assolutamente si.
@@lupoalberto8384 non riscattò propio un bel cazzo !
@@danieledaniele2463invece sì, per un bel po' la flotta inglese fu a pezzi
Interessantissimo, solo una cosa, Il grande Nanni Loj sotto la voce: artista.
ah poveri italiani, quanto siamo stati pizzarroni, senza radar
...radar che potevano avere se i nostri ammiragli, in buona parte condottieri della disfatta, avessero dato ascolto ad un ufficiale del genio della regia Marina che primo al mondo negli anni '30 lo aveva inventato. Se avessimo avuto i radar sulle nostre navi credo che gli inglesi le avrebbero prese di santa ragione.
@@salvatorezummo5716 più che gli ammiragli bisogna parlare con quello che divenne il direttore dell'ufficio di aggiornamento o qualcosa del genere. In pratica il responsabile dell'aggiornamento tecnologico delle Forze armate italiane fu ... Pietro Badoglio. Proprio la persona più contraria alla tecnologia in ambito bellico. Definiva i radiolocalizzatori "trappole avveniristiche" e tutto quel che non capiva o non sapeva allora rifiutava ogni collaborazione.
Oltre all'installazione del radar serviva l'addestramento del personale, la modifica degli impianti di bordo, la capace utilizzazione.
Cose che non si improvvisano da un giorno all'altro.
Mentre gli inglesi non avevano improvvisato per i loro radar. Nè in patria nè sul mare.
Poveri inglesi, costretti a fare la guerra per difendersi dai cattivoni, anche il tono della voce di chi traduce deve dare l'impressione che gli inglesi potevano dominare il mondo. Si sa che dominare i mari è segno di generosità e fratellanza
11 novembre del 40 c'era mio padre nella cavur
a 22:18 il grande arcivescovo don Guglielmo Motolese (tarantino del secolo!)
Chissà perché non avvenne alla dichiarazione di guerra ma come per pagina due anni dopo con l’identico piano..
Grazie per il documentario interessante
DICA LA VERITA'.. MA LEI, L' ITALIANO LO CONOSCE..?? LA LINGUA ITALIANA LA SA PARLARE..?? ( COSA SIGNIFICA QUELLO CHE HA SCRITTO..?? )
@@rosy1936 il refuso intendeva esprimere “come per magia”.
E dato la circostanza evidenziava le contraddizioni nell’atteggiamento bellico anglo-italiano. Più in generale le fasi della seconda guerra mondiale si diversificano nettamente, tra prima dell’evidente sconfitta nazista e dopo. Passarono due anni dalla pianificazione dettagliata alla realizzazione perché mutarono scenari diplomatici e geopolitici internazionali. Ed una guerra falsa tra alleati e stati fascisti, dovette palesarsi come minimamente concreta.
siempre v los mejores ALEMANES
Una domanda,ma perche' gli Inglesi dovevano controllare gli sbocchi del Mediterraneo (Gibilterra e Canale di Suez)
PERCHE' GLI INGLESI, (CHE NON PARLAVANO al POPOLO dai BALCONI) FURONO: PIU' ABILI, PIU' STRATEGHI, PIU' LUNGIMIRANTI e PIU' PREPARATI MILITARMENTE... BEN SAPEVANO L' IMPORTANZA di CONTROLLARE i PUNTI "STRATEGICI"...!! (LEI si è "DIMENTICATO" che erano anche a MALTA...)
Come si fa a guardare Rai Storia in HD?
Canale 500 e qualcosa.
Interessante la gente che parla, ma molto meno interessanti gli sproloqui del coso lì...... Non si potrebbe evitare, è imbarazzante.....
E QUEST UOMO VOLEVA RIFARE L IMPERO ROMANO PUAH
L'aeroporto di Taranto lo dobbiamo a mussolini e le colpe per non avere i voli civili sono di Bari (Vendola ed emiliano) e brindisi.