La nuova MODA della SOFT LIFE, la VITA del NON LAVORO
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- Опубліковано 22 січ 2025
- Oggi analizzeremo i video di una ragazza che ha deciso di non lavorare nella sua vita, e parleremo del lavoro, e come questo oggi viene concepito soprattutto da noi ragazzi.
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Ufficio reclami del Doggo: / doggo_styleyt__
Per richieste commerciali: notasnakedoggo@gmail.com
Questo video non è fatto a scopo di odio o diffamazione, è un video critico e di satira.
Il diritto di critica, come il diritto di satira, è disciplinato dall'art 21 della Costituzione Italiana il quale, nel primo comma, recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”
Vi invito a non andare ad insultare nessuna delle persone citate in questo video.
Qualunque persona sana di mente sogna di vivere senza fare un cazzo.
Chi non lo dice mente a se stesso e agli altri.
È verissimo, l'importante è non mancare di rispetto a chi si fa il culo e manda avanti l'economia del paese.
@@PaoloSpartano concordo in pieno. È una scelta.
Concordo pienamente con te, ho 17 anni e quest'anno farò la mia seconda estate lavorando come bagnino e posso dire che è fantastico. In primo luogo ti dà qualcosa da fare perché diciamocelo, in 3 mesi bene o male fai le stesse cose. Poi raggiungi una grande Indipendenza economica, e mentre la scorsa estate molti mi dicevano che sto buttando tempo, ora mi posso comprare ciò che voglio e loro si devono accontentare ( ho raggiunto il mio obbiettivo della moto). Infine se uno si sa organizzare e non ha turni in cui si viene schiavizzati l'estate te la godi anche di più, perché dai più valori ai bei momenti.
Stessa cosa che farò io l'anno prossimo: questa estate avevo intenzione di cercarmi un lavoro part time per mettermi da parte qualcosa, e poi, quando andrò all'uni mi cercherò un lavoro e me ne andrò a vivere da solo, so che è complicato, ma 1 non sono un peso sulla famiglia 2 divento indipendente 3 pago meno l'uni e 4 non devo condividere una stanzino da mezzo metro quadro con mio fratello
Verrete distrutti dal marcio mondo lavorativo di questo paese, il fatto che ti piaccia fare il bagnino è fortuna
@@scemochilegge123 sempre meglio che non fare nulla e rimanere senza uno spicciolo, io voglio farmi il culo e costruirmi un futuro, al posto di rimanere a casa dei miei e non fare nulla
@@F31S in entrambi i casi sei schiavo di qualcosa.
Dipendente dai genitori o dipendente dal lavoro se ti piace soffrire fai pure io nom ci tengo, preferisco risparmiare le energie per altro piuttosto che arricchire qualche imprenditore.
@@F31S quanta ingenuità hauhuahuhauahu
Anche noi abbiamo fatto questa scelta, il mio lavoro ci consente di vivere bene, mia moglie fa volontariato e io le ho detto che finché il mio lavoro ce la farà a sostenere entrambi non desidero che lei trovi un lavoro sacrificando tempo al volontariato che fa ogni giorno. E siamo felici così 😊
e va bene così
Non mi esprimo, perché, sennò, UA-cam mi bandirebbe dalla piattaforma.
e
@@williamcrosson4908 ecco bravo, il silenzio vale oro
Basta che poi in caso di divorzio poi tu non ti lamenti di doverla mantenere eh! Non sarebbe la prima volta che un uomo che ha la "serva" che gli lava anche le mutande poi quando la molla si rifiuta di pagarle gli alimenti...contenti voi
Se può permettersi di non lavorare, la ragazza fa benissimo a non lavorare. Ci metterei la firma capitasse a me. L’unico dubbio è sul fatto che la ragazza dipende dal suo fidanzato. Nella vita non si sa mai, meglio avere una (o più) propria entrata “passiva” che permetta di vivere lavorando il meno possibile.
Anche io sono in dubbio sulla dipendenza dal fidanzato, diciamo che questo modello funzionava prima perché la donna poteva cavarsela con il divorzio, in caso, cosa che però trovo estremamente sessista (per l'uomo in questo caso). Onestamente questo tipo di vita può avere senso solo se magari hai una grande eredità e quindi sei di fatto indipendente lo stesso, parere mio, così è un rischio enorme che crea uno squilibrio elevatissimo nella coppia. Penso che non possa essere la norma altrimenti torniamo a 50 anni fa e non mi sembra il caso.
Al fidanzato gli deve dare tipo tutti i buchi che dispone per tenerselo buono
Insomma, stai giustificando uno stile di vita tipico dei parassiti. La ragazza si sta atteggiando come una parassita, poiché non fa niente per dare un contributo economico alla coppia. È facile vivere alle spalle degli altri, specie se ci sono individui, come il suo fidanzato, anche se sarebbe meglio chiamarlo "bancomat umano", che permettono a certe "persone" di non lavorare. L'indipendenza vale oro. Una vera donna o un vero uomo non si farebbe mai mantenere da un'altra persona.
Sarà che magari hanno fiducia reciproca? Non capisco i vostri, e in linea generale non vedo alcun problema.
@@DinailaChanel L'indipendenza vale oro. Un vero uomo, o una vera donna, non accetterebbe mai di farsi mantenere da un'altra persona. Ho detto tutto.
La ragazza è una G. Risponde con animo sereno e non si “trigghera” per i commenti dei soliti frustrati :)
Gold Digger
Wtf
la ragazza è un membro inutile della società, sarò "il solito frustrato", ma è la realtà se non lavori e se nessuno lavorasse la società morirebbe
Non ho capito, che droghe usi?
cos'è una G. ? scusa ma son già verso i 40 ed ogni tanto mi perdo 😂
Uno dei video con il spunto più interessante che abbia mai visto.
Secondo me, per il lavoro e per il tempo libero ci deve essere un equilibrio proprio perché:
-Se il lavoro è troppo e stressante, tale da superare il tuo limite di sopportazione, lo vivi in modo molto traumatico con un bel burnout se non peggio (Ansia, depressione e tante altre belle malattie..)
-Se il lavoro è inesistente, diventi irresponsabile, senza renderti conto del valore del tempo/soldi e quindi del senso del sacrificio.
Insomma, viene a mancare il senso del dovere e immaturo.
Sto facendo un corso di laurea in ambito sanitario, dove hai studio e tirocinio (hai delle responsabilità da fare e lavorare... e vi assicuro che è molto pesante... o almeno per me).
Per chi può permettersi da genitori (in questo caso nel video, dal proprio ragazzo) ad avere una vita più tranquilla senza lavoro.. ben venga, perché in parte lo farei pure io (non dalla propria amata/o perché sono talmente orgoglioso che mi vergognerei.. oltre al fatto che, se le strade si dividono, uno dei due rimane con solamente aria fritta e non è giusto.
Per i genitori/nonni però si, sinceramente, perché molti di loro, soprattutto tra pensione e stipendio, avranno sempre più entrate di un giovane sfruttato).
Però chi farà questa scelta di vita poi dovrà far conto delle problematiche che verranno fuori e affrontare le loro scelte.
E li sì che saranno cavoli amari.
Poi aggiungerei che le condizioni di lavoro e le loro proposte, molto spesso, sono veramente abberranti. una presa per i fondelli bella e buona..
Meglio lavorare meno ore (massimo 6 h al giorno) ma che tutti quanti abbiano la possibilità di lavorare e avere tempo per sé.
No, non sono socialista 😂
Dioende l'ora e i gionri 5 su 7 e 4-6 ore sarebbe la cosa giusta
sono d'accordo 😄 terrei in ogni caso il mio lavoro non tanto per orgoglio ma per non trovarmi "a piedi" nel caso in cui le cose cambino in futuro
Oersted
Sono d'accordo su tutto
Io direi 4/5h
O solo mattina o pomeriggio.
Purtroppo molte aziende sono sotto organico e non bastano le 8h giornaliere ai dipendenti. Il tutto per risparmiare sul personale
Le banche sono un esempio lampante: le filiali in molti casi sono oberate di lavoro perchè ci son 3 persone anzichè 5 per dire. Basterebbe assumere altri per migliorare la qualità del servizio e ridurre lo stress di chi già ci lavora
@@elrey.l più turni ma sai come fatturare fatturare fatturare pagare megatasse ecc ecc...
La base è sbagliata
Allllllllora, qui si entra in un argomento molto complicato.
Il doggo lo sa che apprezzo i suoi video quindi sono sicuro non rimarrà scandalizzato 😂
L'idea del soft work fa parte di una corrente di pensiero molto più grande e credo sia nata fra gli economisti radicali, non fra gli influencer.
Sostanzialmente, l'idea di fondo è creare una società non basata sul continuo arricchirsi e sulla crescita del PIL, ma sul soddisfacimento dei propri bisogni. Quindi no: non si tratta di base di non fare un tubo o lavorare solo in casa (io sarei il primo a sentirmi inutile) ma a lavorare MENO giorni a settimana, o meno ore, in modo che manager e dipendenti producano ciò che all'azienda serve per fare vivere tutti dignitosamente, ma senza i profitti per fare comprare dieci Ferrari al proprietario.
È una filosofia di pensiero accessoria al movimento per la decrescita, il movimento per la decrescita dice che dovremmo lavorare meno per l'ambiente, mentre il soft work per il benessere della societá. Inutile dire che le due cose sono coinciliabili.
È una sorta di critica al capitalismo il quale effettivamente spesso ci fa lavorare più del necessario per farci comprare cose che non ci servono o pagandoci una miseria per far fare profitti assurdi a qualcun altro.
Secondo questa teoria, lavorando meno tutti possiamo beneficiare di un benessere maggiore: avremo meno beni materiali (se siamo ricchi intendo, se non abbiamo una lira avremmo comunque da beneficiare) ma molti più beni sociali e psicosociali.
Meno videogiochi ad esempio, ma più amici con cui condividerli. Più tempo per le persone a cui vogliamo bene, più tempo per noi stessi ecc... Ovviamente questo tipo di società non ti vieterebbe di lavorare 8 ore al giorno. Ti vieta soltanto di costringere gli altri a fare altrettanto sottopagandoli.
Non appoggio in pieno questa idea, ma riconosco che è una critica interessante a un problema reale (il tempo mangiato dal capitalismo) ed è normale non sentire tale problema fintanto che fai le scuole superiori. Diciamo anche che questa ragazza non è un grande esempio dell'ideologia in questione
Sentirsi utili in un sistema che ha portato la società allo sbando non quanto possa essere importante, io che faccio qualcosa o nulla mi cambia poco questo pensiero inculcato può avere senso se l'intero modo di vivere si basasse su altro.
In questo caso i meno dannosi qui sono gli eremiti e i senzatetto pensateci
molto interessante
@@scemochilegge123 il punto non credo sia "sentirsi utili" ma "soddisfare i bisogni primari di una società". Ovvero generare abbastanza ricchezza affinché possiamo permetterci i comfort di una vita moderna (ma non consumista) e allo stesso tempo pagare tasse sufficienti da garantire istruzione e sanità di qualità
@@daddysidrak1330 difficile Ma non impossibile, quello che nel sistema capitalista non è fattibile
eh...
sono spiazzato, in senso buono.... hai già dato molte informazioni, ma dove posso informarmi ancora di più su questo argomento?
Hai centrato il problema: trovare la motivazione per cui lavorare, nel caso in cui non sia necessario per sostentarsi.
Ho iniziato a lavorare a 15 anni, ho lavorato mentre facevo l'università, sacrifici e basta, adesso ho 42 anni e faccio un lavoro che potrebbe fare chiunque, sinceramente se potessi non lavorare mi licenzierei subito.
Lavorare fa schifo! É una schiavitù.
L'ho vissuta malissimo sta cosa. Poi finalmente ho trovato un lavoro che mi appassionava molto. E da quel giorno lavorare non né più stato così brutto.
Ma resto dell'idea che lavorare non nobilita l'uomo, lo rende solo più stanco e depresso. Poi lavorare 8 ore al giorno o più é un'esagerazione che dovrebbe essere cambiata.
tutto vero, ma sulla depressione a parere mio è il contrario, a volte aver da fare per forza ti evita di pensare a paranoie e cose spiacevoli, e per assurdo la routine a volte ti "salva"
e si, lavorare fa schifo, ti pagano per questo, nulla da ridire 😄
Lavorare rende indipendente l'uomo stesso, al netto di come il lavoro sia mal gestito in qui Italia. Ancor di più se il tuo lavoro è la tua passione che ti permette di avere dei soldi, una professione che ti ha permesso di specializzarti come pochi altri per esempio.
Credi che il mantenimento eterno sia più nobilitante?
Ma quanti anni avete?
Sono d'accordo con te. Lo sento dire anche da gente molto più vecchia di me, si lavora sempre peggio ormai.
Il Doggo non è un lavoratore
Il doggo è un filosofo
E il tuo passaporto e cedolino d'entrata non sono congruenti
@@federico1248 "Per Kolechia"
Certo che chiedere i soldi ai tuoi genitori per comprare la votka oppure non fare il cameriere perché é svilente, madonna santa ma sempre a parlare di questa generazione di giovani? Potete PORCO IL DIO alzare il culo, usare internet per cercarvi un lavoro invece di fare le troie su Instagram e TikTok?!
C'è rendetevi conto che mi tocca sentire il Doggo dire che un paio di anni fà non esisteva internet, internet esiste da oltre 30 anni e se i vostri genitori non lo conoscono penso soffrano di gravi problemi e ritardo mentale.
Papers please
"Maschio bianco privilegiato" un cavolo
Io sono uno studente universitario e ancora non ho toccato il mondo del lavoro, ma per due motivi; il primo è che gli obbiettivi che mi sono dato vanno raggiunti con una laurea, il secondo è che non ho ancora abbastanza conoscenze per iniziare a fare i soliti lavoretti universitari come ripetizioni scolastiche, ecc. Ma anche se ho deciso di aspettare (e soffrire per certi versi) mi ricordo sempre una frase che mi disse mio zio mentre gli dicevo che mi sarebbe piaciuto fare un lavoretto estivo in una lavanderia.
Fin da piccolo lui aveva fatto vari lavori con mio nonno e mi disse letteralmente; "Se vuoi lavorare va bene, ma cerca un lavoro che ti lasci qualcosa", infatti aveva lavorato da imbianchino e adesso, se deve fare un lavoro del genere a casa, può pittare le pareti da solo senza problemi.
Il tuo discorso sul lavoro mi è piaciuto molto, ma aggiungo anche che, a differenza dei nostri nonni o genitori, oggi se si vuole costruire una carriera o un futuro non si può più trovare il primo lavoro che capita e campare di quello. Bisogna specializzarsi e capire in che modo inserirsi in un certo settore; cosa che, ammetto, non piacermi particolarmente ma è effettivamente comprensibile e giusta.
Penso che, a prescindere dal lavoro estivo che si voglia fare, tutti ti possano dare una piccola indipendenza e catapultarti nel mondo adulto del lavoro. Ma vanno scelti anche dei lavori utili che possano anche lasciarti qualcosa; se fai il cameriere ad esempio impari a trattare meglio con i clienti, ecc. Come ogni cosa ci sono dei pro e dei contro a quello che si vuole fare.
Rettifico, NON STO DICENDO CHE BISOGNA PER FORZA FARE LAVORI CHE DEBBANO LASCIARTI UNA COMPETENZA E TUTTI GLI ALTRI NON VANNO BENE; esistono anche lavori che le persone sono costretti a fare per tirare a campare e, per quanto ingiusto a volte, è una realtà che non bisogna né ignorare né discriminare. Qui parliamo di lavori estivi che giovani come noi possono fare volendo.
a me piace sperimentare e fare molte cose nuove e diverse
prima di iniziare l'università ho avuto un periodo di 3 anni dove ho fatto alcuni lavori a tempo determinato (nella mia zona ci sono praticamente solo lavori a catena super piatti)
tramite un hobby sono poi riuscito a capire la direzione che mi interessava dare alla mia vita
attualmente vivo coi miei e continuerò a farlo finché non dovrò per forza trasferirmi, sia per contenere eventuali costi degli affitti, e sia per aiutarli
se poi trovassi un lavoro part time che mi desse i soldi per permettermi di vivere sarei molto felice, mi piacerebbe poter avere del tempo per me
@@MauryBuGz Io invece vivo come fuorisede ma la mia città e abbastanza vicina, non lavorando e non avendo attualmente modo di farlo ovviamente mi tengo stretto quei pochi risparmi che ho e cerco di autogestirmi al meglio. Purtroppo le mie zone non offrono chissà che per uno studente.
L'unica cosa che possiamo fare è continuare a perseverare nei nostri obbiettivi e migliorare sia nell'autogestione sia nel trovare modi (che non siano i corsi online) per diventare indipendenti un passo alla volta.
Ti auguro tanta fortuna per l'uni e la ricerca di un lavoro part-time che non ti massacri se vuoi anche studiare nel mentre^^
@@dynami3693 buona fortuna anche a te :)
Concordo, magari alcuni lavori ti lasciano una buona esperienza e altri (come lavorare a Starbucks), anche se sembrano brutti, possono anche essere piacevoli, per esempio un cassiere può essere contento del fatto che sta a contatto con gli altri
Anche chiamasi Casalinga.
Bel video doggo, tema un po’ spinoso a parer mio ma super interessante. Io lavoro da quando ho 15 anni (ne ho 19) come pizzaiolo, e di solito faccio 3 sere a settimana, sia in inverno ovvero periodo scolastico, sia in estate. Io non ho mai trovato faticoso il mio lavoro per vari motivi come può essere la creatività, la vicinanza a casa. Volevo sottolineare che io mi sono offerto subito di andare a lavorare e la vedevo come una opportunità per aprirmi e imparare cose nuove e in seconda battuta veniva l’importanza di guadagnare. Concludo dicendo che è giustissimo godersi la vita ecc come hai detto tu doggo, però è anche vero che a un cero punto tutti dovremo lavorare e per farlo sentire meno pesante dobbiamo prefisserarci degli obiettivi
Soft life is the new casalinga...
Come una volta c'era il netturbino e ora l'operatore ecologico...
Il lavoro è anche un mezzo per raggiungere delle proprie soddisfazioni, oltre ad un mezzo di sostentamento. Fai ciò che ti piace e non lavorerai neanche un giorno nella tua vita.
Grazie, trovami su 100 persone quante di esse hanno il privilegio di fare ciò che gli piace come lavoro.
non concordo, io o lavoro o muoio di fame, poi se lavoro e mi piace quello che faccio è un altro conto
auguri in Italia a fare il lavoro che cerchi.. xD
Sinceramente anche io non lavorerei se ne avessi l’opportunità, investire quel tempo per la crescita personale e per il miglioramento di se stessi sarebbe la miglior cosa che possa accadere
Io ragazzi ho lavorato per 2 anni in DHL, precisamente nei magazzini, e poi ho lavorato in fabbrica, e adesso sto studiando per entrare nell’Arma dei Carabinieri.
Questo non so se può essere d’aiuto ma volevo dire che se volete qualcosa dovete sbattervi per farla (poi fate come volete).
Grazie Doggo per il tuo continuo lavoro!
Allora ci vediamo a fine mese😂
Ci tengo a dire una cosa: quando ero piccola credevo che il femminismo fosse emanciparsi tramite il lavoro, ma in realtà quello è un femminismo comunque toxic influenzato dal consumismo. Dobbiamo ficcarcelo in testa: ANCHE SE NON LAVORIAMO, ANCHE SE NON PRODUCIAMO, ANCHE SE NON SIAMO SEMPRE PERFORMANTI RIMANIAMO COMUNQUE PERSONE. Un disoccupato per volontà ha la stessa dignità umana di qualsiasi altra persona. Probabilmente se si lavorasse solo per passione ci sarebbero meno ansia e depressione.
Se si lavorasse solo per passione, il mondo cadrebbe probabilmente
Personalmente ritengo che TUTTE le soluzioni che funzionino per gli interessati e che non rechino danno ad altri, siano positive, il problema non esiste se non negli occhi di chi si permette di giudicare quello che non può conoscere o capire, se per la ragazza questo stile di vita è buono, lei e il suo fidanzato sono contenti, fa benissimo a fregarsene altamente di tutte le critiche, che sono unicamente basate sulla completa ignoranza, perchè nessuno può sapere che tipo di rapporto ha una coppia, nessuno può sapere come loro si sentano, quindi i giudizi vengono fatti su basi inrealistiche. 😅🤷♀ 🤷
Grande Doggo, ti conosco da poco tempo ma ormai ho visto che attraverso gli argomenti che affronti nei video noto che abbiamo delle idee molto simili e soprattutto mi piace il tuo modo semplice e genuino di esprimerti. Per la ragazza e la sua scelta di non lavorare non ho molto da dire, se ha la possibilità di non fare un'esperienza del genere attualmente buon per lei, personalmente avere un lavoro è un tassello fondamentale per la propria crescita personale, non solo serve a renderti più indipendente ma impari anche a conoscerti meglio e a capire le proprie qualità utili al raggiungimento di un obbiettivo più grande. Nel mio piccolo sto sfruttando quello che più mi piace fare, ovvero fare arte, perciò mi sono cimentata nel fare illustrazione su commissione o tattoo su commissione, utili per il mio futuro lavoro da tatuatrice. Oltre a questo ho fatto lavori semplici e spesso bistrattati per il puro e semplice bisogno di soldi e indipendenza, quindi sì, anche mettersi a disposizione di lavori sottopagati e talvolta merdosi fanno esperienza e sono importanti per il nostro percorso.
Purtroppo tanti giovani sono stati cresciuti dentro una campana di vetro con la pappa pronta, ed ecco che alla prima difficoltà vanno in crisi. Una volta c'erano più fatti e molte meno chiacchiere
A me andrebbe anche bene lavorare, ma ci sono due motivi che non sopporto: lavorare 5 giorni a settimana e percepire uno stipendio onesto ma da cani per il 2023.
Da cani e basta, l'inflazione è aumentata e stiamo solo a pagare i debiti di stato .
Sono molto d'accordo con la tua linea di pensiero... Specialmente perché dopo che ho affrontato difficoltà piuttosto grandi per la mia età e non avendo mai lavorato (sto anche iniziando a essere vecchio visto che ho 24 anni) la vita diventa pesante, la noia all'ordine del giorno e i pensieri tanto stressanti.
Mi sono prefissato di cercare qualcosa quest'anno in modo da potermi mettere alla prova e rendermi più indipendente.
Comunque non capisco questa ricerca del "voler fare poco e guadagnare tanto". Sarà che non ho una vita sociale molto attiva, ma sinceramente un lavoro mi terrebbe la testa impegnata molto più di quanto la ho ora e sarei molto meno disturbato. Chiaramente è un mio punto di vista, qualche anno fa non la pensavo così, pensavo fosse una forzatura ma lavorando su me stesso credo di essere maturato abbastanza su questa tematica.
Menzione comunque d'onore per quelli stufi ogni giorno del proprio lavoro che mirano costantemente alla "libertà" della pensione, ma che poi se vedono quello che ha la possibilità di condurre una vita senza lavorare allora "eh ma è uno sfaticato".
Condivido il tuo pensiero, soprattutto per quanto riguarda il fatto di potersi costruire una propria indipendenza economica (che sia essa totale o parziale, per chi magari studia e lavora solo in estate). Purtroppo però è anche vero che il mondo del lavoro per chi non ne ha mai avuto uno è spaventoso oggigiorno, e questo dipende tra le varie cose sia da come viene presentato mediaticamente che da come viene vissuto da gente più vecchia di noi (genitori/parenti che non andranno mai in pensione etc.). Personalmente vedo anche io il lavoro come un qualcosa di necessario per vivere una buona vita, che però è resa bella e ricca soprattutto da altro. Penso che il distacco e il disgusto che molti provano verso il lavoro sia dovuto al fatto che spesso ci si trova ad essere assorbiti da quel mondo e questo mette disagio in alcune persone ancor prima di inziare. I paesi del nord hanno probabilmente un sistema più consono e equilibrato in tal senso, infatti credo siano un esempio ottimo di come sarebbe auspicabile gestire e dilazionare il lavoro nelle vite delle persone.
Secondo me il punto è un altro.
Diciamo la verità, certi lavori (come il cameriere stagionale in un ristorante) non vengono fatti per scelta o per volontà di responsabilizzarsi, vengono fatti perlopiù perché si ha bisogno di soldi e non si sa fare altro.
Scommetto che il 99% dei ragazzi che fanno questo tipo di lavori, potendo, sceglierebbe di "andare in spiaggia a divertirsi".
Quanto alla ragazza nel video, scelta sua (e del suo ragazzo), ma se un domani si dovessero lasciare sarebbe lei a restare senza niente. Personalmente, non correrei mai il rischio di essere così dipendente da un'altra persona (e onestamente mi seccherebbe mantenere qualcun altro a mia volta).
Potresti avere ragione, ma potrebbe anche essere che i due si sposino e vivano felici fino alla vecchiaia, purtroppo è impossibile giudicare una relazione da un punto di vista esterno, perchè le relazioni si basano sui sentimenti che non sono elementi nemmeno raccontabili, figuriamoci immaginabili da altri. 🤷
Nemmeno io mi fiderei a mettere la mia vita in mano ad un estraneo, ma loro non lo sono; per quanto rigurda i lavori è vero che esistono figure professionali più ambite di altre, ma anche fare il cameriere può essere molto istruttivo, sei a contatto con i clienti, per alcuni è più utile che imparare a programmare visto che moltissimi lavori richiedono un contatto con il pubblico, dipende sempre dalla prospettiva con cui ti approcci alle cose e dalla realtà in cui ti ritrovi, se il gestore è ragionevole e il clima è favorevole nessun lavoro è brutto, al contrario tutti diventano insopportabili.😅
Mi ha fatto spisciare il panino con pollo e lattuga 🥬🍗
Non capirò mai queste persone. Se io non lavorassi mi sentirei completamente inutile. Se poi hai qualcos'altro che ti piace veramente fare tipo un hobby, lo spazio lo crei.
il fatto che tu faccia pesare così tanto una cosa come il lavoro ( intendo dandogli un’importanza e un’elevazione che non ha) quando serve a occupare metà della tua giornata solo per darti i soldi che ti servono per vivere è triste. Non ci credo che tu con tutti i soldi del mondo andresti comunque a lavorare, a meno che tu non stia facendo il lavoro dei tuoi sogni chiaramente, perché quello è tutto un altro discorso, ma diciamocelo quanti fanno realmente il lavoro dei loro sogni?
Se io poteassi non lavorare mi dedicherei a tempo pieno alle mie passioni e a rilassarmi più in generale. Già la vita è corta, se poi le giornate vengono dimezzate dal lavoro non so come una persona possa pensare che il lavoro sia utile a qualcos’altro che non sia prendere lo stipendio.
8:40 ehm…no. Già l’estate all’epoca durava 3 mesi, 3 mesi della vita di un adolescente in cui si poteva dedicare tutto il tempo possibile a coltivare le proprie passioni, i rapporti con gli amici ecc… avremmo dovuto rinunciare anche a quello? Rispetto per chi prima di finire il liceo lavorava già in estate e tutto, ma non si può farne una colpa a chi non l’ha fatto, passando magari un’estate indimenticabile. Anche perché quelli sono gli unici veri momenti della vita in cui siamo liberi da ogni dovere e ogni responsabilità, tanto vale goderseli, se non stai morendo di fame e non ti servono soldi, ci sta non lavorare
I cazzi degli altri sono i cazzi degli altri,però c'è da dire che tutte le attività che queste persone decidono di svolgere nel loro tempo libero sono portate avanti da persone che invece lavorano
Il lavoro dovrebbe essere un "contributo" e un servizio che tu dai alla società per svolgere la tua parte,se oggi ci ritroviamo rispetto al passato in una situazione piu "agiata e comoda" per tutti è grazie al progresso e al lavoro,indipendentemente poi dal fatto che oggi si stiano violando i diritti di base dell umano in questo ambito,diritti che sono anche una conseguenza di un eccessivo consumismo da parte nostra...
Se tu vai in palestra,se per il cibo ti basta andare al market,se la spazzatura ti basta lasciarla nel cassonetto ,se puoi uscire a fare aperitivo con i tuoi amici,se hai la possibilità di comprarti il nuovo iphone è grazie alle persone che LAVORANO
Se domani smettessimo tutti di lavorare invece di andare a fare la spesa alla coop per il tuo yogurtino salutare ti ritroveresti a zappare la terra e andare a caccia per vivere
Il progresso è rendere dignitosa quella che è una parte importante della nostra vita,altrimenti andiamo tutti a vivere in mezzo alle montagne del nepal da soli
Se devo dire la mia, penso che arrivare al punto di "non lavorare" sia davvero per poche e fortunate persone. Io mi limiterei più a cercare un compromesso facendo un lavoro che seppur non sarà quello della tua vita almeno provi piacere nel farlo.
Ale LGB personalmente mi basta non sia deliterio per la mia schiena e la mia psiche 😉.
Riguardo la questione del non lavorare come cameriere durante l'estate l'unico modo per vederlo come un consiglio positivo sia il non farlo facendosi sfruttare, non è un segreto che la ristorazione più di altri lavori ha più lati oscuri dei Sith, è risaputo che dalle riaperture dopo la quarantena molti camerieri e cuochi non sono tornati nei ristoranti, nelle pizzerie, negli stabilimenti balneari, sia perché nel mentre hanno trovato alternative più remunerative e perché la chiusura forzata in casa ha dato il tempo di riflettere che farsi il culo 12 e passa ore per 2 spicci per far ingrassare il capo non ne valeva più la pena.
Il problema secondo me non è lavorare ma trovare il lavoro giusto, con paga onesta, colleghi e capi quantomeno sani di mente, insomma i diritti fondamentali che spesso vengono negati
Secondo me la ragazza ha fatto bene, ha seguito e sta seguendo la Via della Tradizione. Sono contento per tutte e due. Che Dio li benedica.
a meno che sei ricco dai 18/20 anni non puoi stare senza lavoro... hai altri 40 anni davanti e non puoi permettertelo, finiresti per strada... la cosa migliore è imparare bene un mestiere, trovare una seconda entrata anche piccola investendo o piccola attività commerciale... farti la casa e poi valutare le dimissioni(dai 45 anni in su)e sopravvivere di quello che hai o delle rendite passive, la vita è una ragazzi.
Il mondo è dei ladri e degli artisti gli altri devono lavorare
Io 28 mai lavorato
Posso dire che io ho fatto una scelta diversa? Mai lavorato prima della laurea nel 2016 (tecniche di laboratorio biomedico, ambito sanitario) e ho cominciato a lavorare a tempo determinato 3 anni dopo dopo tanti concorsi provati e riprovati. Attualmente da 3 anni sono a tempo determinato (ho avuto fortuna nel aver tentato il giusto concorso) e, seppur ancora in affitto, ho già una mia macchina nuova. Sto mettendo da parte quacosa ogni mese per quando andrò a vivere con la mia ragazza. L'importante non è lavorare sin da subito a tutti i costi o voler fare la bella vita; l'importante è trovare la propria strada e vedere con cosa si è portati (mai fatti lavoretti estici, avtei avuto difficoltà a fare lavori come cameriere o animatote nei villaggi estivi, conoscendomi)
assolutamente
Si però diciamo le cose come stanno veramente. Quello che tu chiami scelta in realtà è un regalo dei tuoi genitori (come immagino, magari sbaglio) sui quali non hai pesato economicamente e che ti ha permesso di fare questa scelta, perchè altrimenti, come alla maggior parte dei ragazzi, un lavoretto sarebbe servito eccome a meno di non essere stato chiuso sempre in casa senza vizi, passioni o hobby.
@@Andre-nu8fy non è che non sia pesato economicamente ai miei genitori, però loro mi hanno suggerito di studiare per provare a garantirmi un futuro migliore, e hanno fatto diversi sacrifici per questo, e io ho condiviso questo suggerimento e sono felice di essere arrivato fin qui
@@marcoparisi8951 Hai fatto più che bene, era solo per specificare che alcuni questa scelta non ce l’hanno. Nel tuo caso spero che ne valga la pena zi.
wow donna scopre il lavoro della casalinga! rivoluzionario
Casalinga? Quanto sei antico😂, si dice soft life "l'ho scoperto ora"
@@spartansau6039 LOL IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
Pensa quando scoprirà che denudarsi farà soldi stando a casa
@@ostri94 eh quello invece diventerà soft porn life..
Io fra poco compirò 16 anni e, sinceramente, ho intenzione di iniziare a lavorare un po', forse anche come cameriera.
Per quanto vada bene a scuola, come dici tu, mi piacerebbe iniziare a lavorare così da avere più formazione in futuro quando lo dovrò fare per mantenermi.
Se uno ha la possibilità di non lavorare, fa benissimo. L'unica cosa, la ragazza che si fa mantenere dal ragazzo: se le cose vanno male, che fai? Meglio avere un' indipendenza economica, prima di consegnarsi mani e piedi a qualcuno
Ragionamento corretto, ma solitamente chi compie queste scelte è una persona con una mentalità un po' più "all'antica" e che solitamente forma coppie più stabili e che durano più a lungo.
quoto
@@S.O.A_Zero lei può essere all'antica, ma sono in due nella coppia, e non sai mai cosa ti riserva il futuro. Comunque, il lavoro ha qualche lato positivo, ma tendenzialmente fa schifo ed è per questo che ti pagano per farlo 😂
@@S.O.A_Zero Non sono d'accordo. Continuo a pensare che però il pane non si porti a casa solo con l'amore e la stabilità di coppia, io preferirei che entrambi in una coppia lavorassimo anche per avere una sicurezza di stabilità economica per il futuro. Non si sa mai cosa può capitare nella vita.
"Se non ci fossi stata, lui non avrebbe avuto questa offerta di lavoro importante". Devo iniziare a mettere la mia ragazza nel curriculum
a onor del vero, ha detto che se non ci fosse stata non avrebbe accettato l'offerta di lavoro, non che non l'avrebbe ricevuta.
@@marioplate2807a onor del verissimo, ha detto “avuto” a circa 4:16
@@biascience7882 hai ragione
Io ho 24 anni e nella mia vita ho lavorato per pochissimo tempo: una settimana di prova in uno studio di tatuaggi come shop manager e due mesi come commesso in un negozio di abbigliamento. Il primo lavoromi piaceva, ma hanno preferito prendere un'altra persona. Il secondo lavoro era anche ben retribuito nonostante avessi gli orari di settimana in settimana e alla lunga diventa fastidioso non potersi organizzare la settimana successiva perché fino a sabato/domenica non sai che orari avrai.
Il lavoro da commesso ho deciso di lasciarlo perché purtroppo troppi clienti hanno deciso di trattarmi coi piedi e io ad una certa ho deciso di rispondere. Sono consapevole che queste cose capitano, ma quando nessuno dei colleghi ti sostiene e ti dicono che devi abituarti e la responsabile del negozio ti dice "Io ho dovuto stare zitta davanti ad un cliente che mi ha lanciato una camicia in faccia. Quando sei di turni qui rappresenti l'azienda e non la tua persona quindi vedi di abituarti che quello che hai subito sono cazzatine" allora capisci che o fai come dicono loro, oppure ringrazi e te ne vai a cercare altro.
Ad ora non sono ancora riuscito a trovare un'altro lavoro. Potrei fare come mi hanno detto molti e "accontentarmi" di andare a lavorare in fabbrica o a fare il cameriere, ma onestamente con un diploma e due attestati alle spalle gradirei trovare qualcosa di più valido. Se lo farò vorrei che fosse l'ultima spiaggia e nel mentre continuerei a cercare altro, ma ad una certa cominci a sentire un senso di sconforto. Tra colloqui non passati con delle scuse del cazzo (perché è fattuale come certe persone ti propinino scuse e non siano capaci di dirti con educazione che non ti ritengo idoneo per il loro lavoro) e gente che neanche ti risponde, ti viene voglia di fermarti e non fare nulla per una settimana, cosa che mi è successa. In più aggiungerei che i tempi per chiamarti per un colloquio a volte sono veramente infiniti e sono le stesse persone che ti dicono che hanno bisogno urgente perché manca personale.
Fun Fact, così per ridere: una volta ho mandato il curriculum ad una pizzeria da asporto per fare l'addetto alla cassa. Sono stato obbligato a rispondere a 150 domande (no, non sto scherzando) e quando ho chiamato di persona mi hanno detto che era fondamentale per capire se ero idoneo o se potevano prendermi per qualche posizione più alta nella loro azienda. Ho chiuso la chiamata pensando "ma devo studiare economia per stare davanti una cassa e dire grazie e arrivederci?"
bro il diploma vale 0 ormai
Io faccio la commessa e ho una laurea e due specializzazioni...mi sento una fallita a livello lavorativo ma devo pur vivere e quindi mi sono dovuta accontentare di quello che passava il convento. Dopo tirocini vari e soldi spesi per studiare sono veramente stanca di lottare
Non c'è niente di male a fare la casalinga, anche se la ragazza non usa questo termine che evidentemente considera degradante, però devo dire che nel mio caso il lavoro mi ha aiutato a crescere, sono timida e solo quando ho iniziato a lavoro mi sono resa conto di quanto mi sottovalutavo ingiustamente, con gli anni sono un po migliorata, credo che senza il confronto con i colleghi non sarei cambiata,
Scusa alice, per te fare la casalinga non è un lavoro? ora che hai imparato a non sottovalutare te stessa, puoi provare a non sottovalutare il LAVORO di chi gestisce e si prende cura della casa e della propria famiglia... Il fatto che in Italia non sia un lavoro riconosciuto o in qualche modo retribuito non significa che non sia un lavoro, anzi, molto più difficile di tanti altri "lavori" retribuiti, e che richiede un numero di skills non indifferente!
@@Delvezio non mi sono spiegata, io non sottovaluto il lavoro di casalinga, a mio parere è la ragazza del video che preferisce dire di non lavorare invece di dire che è una casalinga
Apparte che fare la casalinga è eccome un lavoro,questo va sottolineato. Comunque non c'è una sola ricetta o una sola chiave di lettura, ognuno fa quello che vuole del suo tempo, anche perché vale più di ogni singola cosa, il tempo non ha un valore, un prezzo, è semplicemente tutto. L'unica cosa da sottolineare è: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, quindi in sintesi, se una persona spende come meglio crede il proprio tempo, senza fare del male a nessuno,senza infrangere la legge, dove sta il problema? Il problema è solo l'invidia, oppure la prigione mentale che troppe persone si sono costruite. Personalmente se vedo una persona serena, realizzata, sono contento per lei, e ognuno arriva a questo traguardo a modo suo, chi ci arriva, va rispettato, e non è un traguardo che purtroppo tutti riescono a raggiungere. Che sia uno UA-camr, che sia un chirurgo, che sia una casalinga, che sia un fabbro eccecc.. L'importante è capire cosa davvero si vuole,vivere la vita con la paura di disattendere le aspettative altrui:babbo, mamma, sorelle, fratelli, zii, amici, fidanzate, fidanzati.. Questo è profondamente sbagliato, nocivo.
Tutto sto giro di parole e mia nonna 50 anni fa avrebbe semplicemente detto "sono disoccupata e faccio la casalinga".
Comunque il discorso della gavetta per apprezzare il valore di tempo e denaro ha abbastanza senso e lo comprendo, ma fino a un certo punto. Purtroppo se normalizziamo questa cosa, normalizziamo anche salari ridicoli e lavoratori "usa e getta", spesso stagionali, senza uno straccio di dignità e diritto.
Non pretendo di avere la soluzione in mano, ma sarebbe bello ci fosse una via di mezzo.
in pratica è una casalinga, non capisco il bisogno di dover rendere il tutto fashion utilizzando soft life però è una casalinga, nulla di così incredibilmente folle
Io ho trovato un lavoro che mi piace molto: ho studiato finanza e mi trovo in una banca. Il fatto di avere colleghi collaborativi aiuta molto.
Però, vivendo coi miei ancora, sto cercando di investire gran parte delle entrate col sogno di accumulare una somma importante che mi permetta di ottenere altre entrate e magari un giorno smettere di lavorare (se l'ambiente di lavoro peggiorerà a causa dei probabili trasferimenti futuri) o perlomeno passare al part time (3 giorni su 5 l'ideale) e occuparmi dei miei hobby nelle altre giornate o delle persone a me care.
Senza dover lavorare sarei tentato di abolire da casa gli orologi e non dipendere dallo scorrere frenetico del tempo. Un po' di primordialità e maggior tranquillità
sono d'accordo con lei. peccato che il più delle volte non sia fattibile.
Sottoscrivo tutto ciò che hai detto. Io ho trovato un lavoro che mi consente di fare una vita normale, studiare per l'università e dedicarmi ai miei hobby. Cercando si trova! Poi ok non è il lavoro della vita, ma intanto faccio questo, poi si pensa
La vita è veramente breve per sorecarla 8 ore chiuse in uno ufficio.
E cosa fai di così mirabolante nel mentre avendo la stessa disponibilità economica?
è una come una puntata di Story Impact, ma senza Nicholas Cage. "Smette di lavorare per fare la "soft life", la vera ragione vi sorprenderà"
😂😂😂😂
fan del cerbero?
2:20 si sapeva che sarebbe finito così quel tentativo 😂😂
Se è felice così, buon per lei. Tuttavia spero che usi il tempo "sottratto" al lavoro per formarsi su una professione, perchè se mai il fidanzato dovesse mai decidere di lasciarla, lei come potrebbe sbarcare il lunario?
Il miglior modo per rimanere POVERO (e non solo economicamente parlando) è avere un lavoro regolare.
Inizi a lavorare, fai esperienza. Mentre lo fai acquisisci competenze. Fai investimenti o speculazione finanziari. Smetti di lavorare e ti godi la vita.
Vai Warren
Siamo davvero convinti che quella sia una vita migliore rispetto a fare un lavoro da 8 ore in ufficio in ambienti equilibrati, orari "fissi" (senza OT sistematico) e buona paga?
Nella quotidianità, queste persone cosa farebbero di davvero mirabolante che da dipendenti non riescono a fare?
Vai in palestra, nuoti, al ballo, a tennis, una volta ogni tanto ti prendi un volo, qualche vacanzina, una settimana di smart working all'anno, esci il weekend.
Mi pare siano tutte cose che puoi benissimo fare anche lavorando.
Il problema è: se la tua entrata è 0, come soddisferesti la tua qualità di vita?
Non sono convinto che vivere con l'RDC o 1000 al mese anche se hai la giornata libera renda la tua vita più piena e interessante di chi prende 2000/2500 lavorando.
Sono d'accordo che dannarsi per fare cifre alte a discapito di burnout e sacrifici possa non valer la pena, ma a volte la gente si racconta delle favole e una volta che il conto in banca del papà finisce poi (o semplicemente i 20/25 anni finiscono e ci si rende conto che qualsiasi cosa, inclusa l'aperitivo col tuo ragazzo, te la devi pagare coi soldi che hai guadagnato tu, e non tuo padre o nonno), per la persona normale, se una cosa la desideri te la devi guadagnare.
Non confondiamo il concetto di work life balance e "qualità di vita" col (auto illudersi) di fare i mantenuti oziosi da qualcun altro
Sul punto del video riguardo al lavoro estivo come cameriere, invece, personalmente sono d'accordo che secondo me non vale la pena.
Di tempo per guadagnare e crescere ce n'è tanto, a 18 anni è più importante andare a divertirsi con gli amici e approcciare le ragazze.
Ovviamente anche qui, se una persona ne ha stretta necessità, è un altro discorso
Aaaaah che bello!! Anche a me piacerebbe fare il sofà life.
Onestamente in questo momento sto studiando e occupo il mio tempo con molte attività di volontariato che personalmente mi stanno aiutando molto nella mia crescita personale. Però molte volte mi chiedo quel tempo che uso per fare volontariato dovrei usarlo per raccimolare qualche soldo?
È una domanda a cui non ho ancora risposta ma forse sono più propensa nel finire lo studio e cercare poi un lavoro, anche perché il volontariato è qualcosa che mi piace particolarmente fare.
A mio avviso, Ilaria, è una risposta che troverai spontaneamente al momento opportuno; la mia esperienza personale comincia nel momento in cui ho iniziato, a 22 anni, con entusiasmo a lavorare perchè la possibilità di essere indipendenti economicamente è stata una cosa impagabile e mi ha dato la possibilità di togliermi diversi capricci in gioventu' pur non precludendomi l'opportunità di divertirmi (certamente non 24h/24h), lo stesso entusiasmo lo vedo ora in mia figlia diciannovenne che, terminati gli studi, inizierà un nuovo lavoro. Dimenticavo: solo all'alba dei sessant'anni ho trovato modo di occuparmi del volontariato (potevo farlo un po' prima ma gravi impegni familiari me l'hanno impedito) con cio' non voglio dire che devi arrivare alla mia età per farlo ma che nell'arco di tutta una vita c'è sempre tempo per occuparsene.
beata lei...io ho iniziato a 19 anni e ne ho fatti 30 di lavoro ...fa benissimo e praticamente stiamo riscoprendo la felicità delle donne anni 50 :) il progresso ci ha solo distrutto
parto col farti i complimenti Doggo, perchè in maniera comunque un pò scanzonata hai trattato bene un argomento abbastanza scottante, per il discorso del video : mio padre mi ha sempre detto una frase "devi lavorare per vivere e non vivere per lavorare" che in sintesi è il discorso che facevi te, lavorare e porsi obbiettivi è formativo e il lavoro deve servire per arrivare agli obbiettivi che uno si prefige e non il contrario ovvero vivere risucchiati dal proprio lavoro come una penitenza dantesca, detto ciò capisco e do ragione anche al punto di vista della tiktoker che contrariamente a quanto immaginavo ha dato delle motivazioni realistiche sul suo stile di vita : se in una coppia che vuole diventare famiglia e che per mantenere un buon tenore di vita basta anche solo 1 dei 2 che lavora non ci trovo nulla di strano perchè come dice la ragazza se uno lavora l'altro gestisce la casa, e ancor più importante, in caso di figli ci sarà almeno un genitore che può controllare e gestire i figli non come le generazioni di adesso dove molti figli con entrambi i genitori che lavorano vengono cresciuti da parenti (nonni se ti dice bene ma anche zii in molti casi) senza stare a contatto con i genitori come dovrebbe essere, o alla peggio cresciuti da soli con la tv e internet come mamma e papà, e poi vediamo cosa combinano sui social...... con quella testa la tiktoker ha ragione, avrei gridato allo scandalo se fosse stata la tipica mantenuta che oltre a non fare nulla tutto il giorno si lamenta se il compagno/fidanzato prende poco oppure pretende che sia sempre il compagno a gestire casa perchè lei pensa solo ad uscire con le amiche e fare video su tiktok/facebook tutto il giorno, ma non è quesot il caso anzi, e il fatto che ha specificato che loro copme coppia non ragionano da individualità ma come famiglia, FAMIGLIA, è una cosa che oramai davo per perduta nelle generazioni di oggi, io ad esempio convivo da 15 anni, la mia compagna purtroppo per questioni di età non riesce a trovare lavoro (se sei sopra i 30 anni in pratica non ti assume nessuno neanche part time, regolari ovviamente) fortunatamente il mio stipendio ci permette di fare la Nostra vita insieme senza enormi restrizioni ovviamente va gestita ma ci riusciamo bene, ovviamente lavorando io chi bada alla casa è lei questa cosa riesce a non farle pesare il fatto che non trovi lavoro perchè non si sente un peso morto nella famiglia ma si sente utile, inoltre aggiungo che a livello economico non ho mai fatto distinzioni del tipo soldi miei o tuoi fin dal primo giorno ho sempre parlato con l'ottica di famiglia " i Nostri soldi, i soldi della Nostra famiglia" proprio per far capire che dal momento che abbiamo iniziato a convivere siamo diventati una famiglia e quindi in una famiglia non si devono fare distinzioni
il doggo sempre sul pezzo
Ooooh, finalmente una vera donna che non si vergogna di fare la casalinga e la mamma.
C'era bisogno di tutto questo perché una ragazza ha deciso di fare la casalinga? Non capisco.
Per me l'indipendenza economica è un valore non negoziabile, è un fatto di principio.
Uno non lavora per erogare redditi di cittadinanza privati, questo "fare quel che più mi piace" è semplicemente una scusa per giustificare la scarsa voglia di imparare un qualsiasi mestiere.
Anche se sono a favore di un reddito universale incondizionato, ma questo dovrebbe essere compito dello Stato.
Sono talmente femminista da accettare che una mia futura compagna prenda più di me. Se invece dovessi scoprire che prende 0,00 €, mi sentirei trattato come un bancomat e le direi "non sono né mammà né papà, per la paghetta rivolgiti a loro".
Mai lette tante stupidaggini in un commento spiace dirlo, o forse no.
@@scemochilegge123 trollallero trollallà.
@@iuciubbb ebbravo la risposta tipica di chi dice cazzate, mi piace.
Un reddito universale può diventare benissimo uno strumento di controllo delle persone, rendendole ancora più schiave, private di qualsiasi possibilità di scelta.
I redditi di cittadinanza sono il male, soprattutto in una società dove le persone vengono sistematicamente spinte ad odiarlo il lavoro, come sto leggendo nei commenti.
@@systemofdrum il lavoro è mal gestito odiarlo è solo una conseguenza.
Per il resto la tua visione del reddito è distorta
Non è un commento da vecchio il tuo ma una riflessione di perché bisogna fare esperienza lavorativa con un obiettivo ben preciso.
Quindi prima lottano per avere indipendenza poi capiscono che "farsi da soli" vuol dire sacrificio e fatica e quindi è meglio stare casa nella mia confort zone senza lavorare senza versare contributi e senza reddito... Io e mio marito io e il mio compagno... Ragazzi l'amore finisce... Nell'eventualità che vi mettano alla porta cosa racconterete? Nel cv cosa metti sono una soft lifer? Bah più andiamo avanti più torniamo indietro
una volta seguivo uno che parlava di come vivere senza lavorare, ma nel suo caso era un ha lavorato per 10-20 anni risparmiando ha comprato tipo una casa affittandola e si è preso una casa in mezzo al niente alle canarie mettendo il solare con cui gli danno dei soldi ogni mese e non spendeva molti soldi facendosi bastare le entrate.
non nego che per me è stata un idea interessante haha
grazie Doggo
È un video molto interessante e cerca di andare oltre certi stereotipi e pregiudizi sia del passato che del presente.
Però c'è una cosa: il mondo attuale è incentrato sul dare valore al denaro, il denaro diventa la misura di tutto. Io credo che questa non sia una cosa bella, anche se è stata funzionale e ci ha condotti al mondo in cui viviamo. Io spero che un giorno la potremo superare. Che le persone possano trovare realizzazione in cose diverse, che possano porsi obiettivi e realizzarli, trovare motivazione e senso della vita, senza il denaro. Senza il lavoro come lo conosciamo oggi. Il miglioramento personale e quello della società gli obiettivi di fondo per tutti, portati avanti e conseguiti senza il bisogno del denaro. Lo so è un discorso difficile, perché è assolutamente diverso da ciò che conosciamo e di cui abbiamo esperienza. E sono consapevole che è qualcosa che ha diverse difficoltà sul piano realizzativo.
Se siete appassionati di fantascienza probabilmente avrete visto Star Trek ed un mondo dove il denaro non esiste più ma comunque le persone continuano ad avere una vita attiva e piena. E nel film Star Trek: l'insurrezione viene mostrato come lo studio ed il lavoro possano essere finalizzati a migliorare la propria e l'altrui vita piuttosto che sul guadagno. Lo studio ed il lavoro come un "viaggio" che arricchisce l'individuo e che come meta ha il benessere psicologico, fisico e persino "spirituale" non solo proprio ma della società intera.
Lo so può sembrare una follia, qualcosa di impossibile ed irrealizzabile. Ma si può sempre sognare ed a volte i sogni si realizzano. Se si pensa al lungo viaggio della storia umana, tanti cambiamenti "impossibili" si sono poi realizzati.
Io mi sento un po' costretta a nuotare con questa corrente, e dovrò adattarmi a fare questo e poi lavorare di sera con i turisti e con altri ospiti. Mi sento in colpa a parlare con i miei, anche adesso che ho l'obiettivo di lavorare ogni sera. Sono in una città norvegese dove molte aziende hanno una logica che per noi è molto strana. Pure io mi sento male a fare 'sta cosa. Non so come parlarne con il mio ragazzo, né con i genitori, faccio fatica ad adattarmi essendo cresciuta in Brianza, tra l'altro come la classica sorella maggiore "Wendy". Ma soprattutto, ho paura che questo tipo di vita venga promossa perché il mondo delle grandi corporazioni - in America si chiamiamo ancora così- sta andando a "cortigiane", e si spera di illuderci di guadagnare "soldi passivi" preparandoci a un enorme tonfo dell'economia e di tutto il mercato del lavoro.
Come cosa ci sta, se lei può permetterselo allora chapeau per lei. All'inizio ero un po' disturbato dal video, perché pensavo che fosse uno di quei soliti video dei figli di papà che non sa che cazzo fare nella vita nonostante abbia tutte le porte aperte (a questo punto mi vien da pensare che questo sia stato forse uno dei nuclei dei commenti sotto i video di sta ragazza). Magari sono io che vedo ipocrisia nella maggior parte dei contenuti che gli influencer postano (tipo quello che si fa la Maserati e deve per forza vantarsene, o quello che si trasferisce a Dubai perché deve far vedere che c'ha i soldi), nonostante a volte questi contenuti vogliano portare un messaggio positivo (e a tal proposito, si nota molto l'effetto dei social: ti fanno cambiare radicalmente il tuo modo di pensare, te lo incanalano su una strada, da lì uno riesce a pensare maggiormente in bianco e nero, senza sfumature di pensiero). Argomento controverso, il video ci stava tutto, ed era un topic worth mentioning
non fa una grinza il tuo disporso. Il lavoro è il mezzo no il fine. Collimare il mezzo e il fine si ci può arrivare con il tempo. Questa clip della ragazza fa riflettere molto come il contesto culturale cambi l'accettazione delle proprie scelte e azioni. Questo dimostra anche come la cosa migliore sia non giudicare le persone. Oggi esprimi un giudizio come una donna che non resta a casa a pensare alla casa sia "snaturata" non una buona moglie, aspettandoti consenso dalla società dopo il tuo giudizio. Domani sei visto come innadeguato dalla stessa società che ammiccava alle tue parole.
Non si giudicano gli altri! punto. La cosa giusta e fare un discorso simile a quello fatto da @Giuseppe De Micheli qui nei commenti. Cioè evidenziare eventuali lati negativi. Ma se per lei va bene fotte sega al massimo qualcuno glielo ha fatto presente a tempo debito.
So arrivato a 2:45 praticamente fa la casalinga wow è riuscita a tipo rendere complicata e tipo fuori dal comune na cosa comunissima me fa ride sta "soft life" ahahahh
io ho 20 anni e capisco esattamente ciò che dici, io semplicemente ora come ora lavoro come aiuto cuoco in un pub della mia zona, io non sono dicerto felicissimo di questo lavoro, ma mi permette di guadagnare quei due soldini per la benzina della macchina (di mio padre) e aiutare in famiglia, fatto sta che nel mentre non lavoro faccio formazione(gratis per fortuna) con un`azienda nel settore informatico (settore di mio interesse e causa della mia maturità, quindi si mi piace), e nulla fra 6/8 mesi di formazione forse se davvero tutto va bene allora mi metteranno in stage, e allora credo che lascierò il mestiere di aiuto cuoco essendo che è davvero duro e praticamente sono un imbranato, ma per ora ci sta e me la cavicchio
Lavorare in posti di lavoro considerati normali adesso è una perdita, non un guadagno, se ci pensate, date il vostro tempo a datori di lavoro che non riconoscono il vostro valore ( non pagandovi uno stipendio equo) e in più ci perdete in salute... soprattutto lavori stagionali o manuali di qualsiasi tipo, vi fanno perdere la salute, io sono dell'idea che è bello lavorare, lavorare per qualcosa che valga la pena però... Non ha senso sprecare tempo e salute per fare due lire...mi direte, spesso non ci sono alternative ed è vero purtroppo, o se ci sono alternative vi costringono ad abbandonare tante delle vostre abitudini, magari la vostra città o Paese, purtroppo i soldi non piovono dal cielo ma sono dell idea che si lavora per vivere e non il contrario, spesso sembra che però si lavori per morire perché a certe condizioni di lavoro è come dire che ti stai dirigendo verso un burrone sapendo che prima o poi ti mancherà la terra da sotto ai piedi, metaforicamente parlando, vai a lavorare per far diventare ricco qualcun altro mentre tu ti spacchi in quattro e non diventerai mai ricco, ma sempre più povero, povero di tempo e salute, forse pure in termini di denaro. Recap. Se potete state lontani da lavori di questo genere perché la gavetta è una cagata pazzesca, nessuna persona, nemmeno quella con meno esperienza di tutti si merita o è moralmente obbligato dalla società ad accettare lavori demmerda. La vita è una godetevela ( sempre con parsimonia, non sperperare soldi a caso per cose che non restano o sono futili)
Grande doggo
Ecco, io non sono totalmente d'accordo con il discorso finale sul lavoro. Ho 22 anni e sto ancora studiando. Tralasciando il fatto che non ce la farei mai perché sto avendo difficoltà anche solo studiando, dopo due settimane esploderei, ma comunque, mi piacerebbe andare a lavorare per farmi qualche soldino da spendere per poter poi uscire con gli amici, ma se quel poco di tempo libero che mi rimane dopo l'università e lo studio lo dedico al lavoro, i soldi che guadagno come li spendo? E' un paradosso secondo me. Nel mio caso, lavorerei per potermi divertire ma lavorando non avrei più il tempo per potermi divertire
purtroppo università e lavoro, sono due cose che per farle stare bene insieme bisogna dedicarsici al 100%
Sul tema del lavoro durante l'estate è interessante il mettersi in gioco per un obiettivo, ma immagino sia un po' difficile comprarsi una moto (anche usata) con i propri soldi a soli 16-18 anni, che poi se trovi un lavoro cosi redidtizio forse sarà possibile. Ma la maaggior parte dei lavori (almeno nella mia città che ho sebtito mediante collegamento con conoscenti) partono da 200 fino a 600€ e stai in cucina minimo 9 ore al giorno 6 giorni su 7. Ecco, diciamo che per un mese 600€ bella l'esperienza, me la facessi con contratto ancora meglio(cosa che non è scontata purtroppo).
Quindi, posso dedurre che secondo la movida di oggi, un ragazzo li userà durante l'anno tra feste, regali di compleanno/natale/altre festività e se ha lo scooter dai genitori, per la benzina.
Finisco col dire che se d'estate vuoi lavorare da 16 anni, lo si fa per l'esperienza e capire cosa non vuoi fare o cosa invece ti piace fare. Purtroppo, nessuno ha voglia di pagarti in modo decende(anche solo 800€) con un contratto, solo perché non hai un diploma o altre cazzate. Insomma, c'è da dire che se si lavora tutti e tre i mesi, da quel che so per la pensione riguardanti i minorenni vale doppio (quindi 6 mesi, niente male)
I sono dell'opinione che gli unici modi per non lavorare siano due: o vivere da primitivo,o suicidarsi. Tanto la vita è sopravvalutata ed io preferisco la morte ad una vita di inutili sacrifici fatti a malavoglia che non portano a nulla.
Vedendo questi video mi sono chiesto, ma percaso è paolo di scarburati senza meta che parla?
8:14 Doggo, sono nella tua stessa situazione. Io vorrei tanto lavorare d'estate, visto che ad ottobre avrò l'università... il 21 però dovrò partire, e temo che possa licenziarmi subito. La paura mi sta un po' limitando per ora
qualche mese lo hai, basta cercare un lavoretto stagionale
@ Da luglio in poi sì, sono di maturità
Allora, ci sono varie cose molto interessanti su cui discutere e su cui vorrei far riflettere…
Innanzitutto, partiamo da un assunto più teorico per capire di cosa stiamo parlando.
Che cos’è il lavoro? Toglietevi dalla testa tutte le faccende burocratiche, contratti, stipendi, soldi ecc… il lavoro è una cosa molto più basilare: una società per sopravvivere, inclusi tutti i suoi individui che la abitano, ha bisogno di una serie di attività volte appunto alla sostenibilità del sistema, al funzionamento dello stesso, e ad assicurare il soddisfacimento dei bisogni primari e anche secondari di tutti i cittadini, attraverso beni e servizi, per garantire la sopravvivenza dei cittadini stessi e del sistema sociale.
Nell’antichità, ma anche attualmente in molti popoli e tribù africane e asiatiche, non esistono neanche i soldi, il lavoro è distribuito equamente, in base a diversi ruoli (suddivisi per età e sesso in base alle possibilità fisiche), tra tutti, per assicurare la sopravvivenza della tribù.
Lì se un giorno non lavori, beh, fai la fame, perché il lavoro principale è la caccia, e anche tutti gli altri lavori sono funzionali al soddisfacimento dei bisogni primari dei membri della tribù.
Nella nostra società contemporanea e capitalistica il concetto è lo stesso, nonostante sia inserito in un sistema molto più complesso (quello capitalistico) e meccanizzato, basato appunto sulla moneta, e non sulla solidarietà come nelle piccole tribù.
Quando vi ritrovate il piatto a tavola, quel cibo non è arrivato per magia, ma è lì perché qualcuno lo ha coltivato, lo ha fatto crescere, lo ha venduto a qualcuno che lo ha trasportato nella filiera del commercio, e poi è arrivato a voi.
Se tutti si scocciassero di lavorare, staremmo a mangiarci le pietre per la fame o saremmo costretti ad andare ugualmente a caccia (e quindi lavorare lo stesso) per sopravvivere.
Quindi essenzialmente il lavoro è il DOVERE di ogni individuo che ha lo scopo di rendere sostenibile il sistema sociale e garantire la sopravvivenza e il benessere dei cittadini, anche di noi stessi che lavoriamo.
Insomma, uno per tutti, tutti per uno.
Tutta la questione degli stipendi, dei soldi ecc… è semplicemente un modo per regolamentare questo sistema è fare in modo che funzioni.
Perché se una piccola tribù si può autoregolamentare grazie ad un patto interno di solidarietà (ma tenete conto che chi non segue più quel patto viene ucciso o esiliato), nella società di massa serve necessariamente un sistema più meccanizzato, come appunto quello capitalistico, che ahimè nonostante tutti i suoi gravi problemi, ad oggi è comunque l’unico metodo funzionante in una società di massa (ovviamente capitalismo basato sul liberalsocialismo).
Ahimè nella nostra cultura questa visione si è invertita, le persone pensano di lavorare per i soldi, ovvero che i soldi siano lo scopo del lavoro, quando in realtà i soldi sono solo un mezzo di regolamentazione.
L’essenza del lavoro sta intrinsecamente nel produrre qualcosa che ci faccia sopravvivere come individui e società, e che ci faccia stare bene.
Altrimenti se lo scopo fosse solo fare soldi, a quel punto potremmo andare a rubare o truffare e sarebbe comunque il lavoro…
Detto ciò, passiamo a quello che dice nel video la ragazza.
Ragazzi ascoltatemi bene: fare la casalinga É UN LAVORO!
Anzi direi che è il lavoro storicamente ed antropologicamente più diffuso e importante.
Questo perché unisce due delle funzioni più importanti per la sostenibilità sociale: ovvero la cura per i figli e per la famiglia, e la cura per l’ambiente domestico.
Il ruolo di madre è sempre stato fondamentale ovunque, nelle tribù le madri hanno funzioni importantissime e senza il loro lavoro la tribù si estinguerebbe in due giorni…
Oltre ai compiti prettamente di sopravvivenza come il cucinare e garantire la cura per i figli, hanno anche un ruolo sociale fondamentale ovvero mantenere la stabilità, l’armonia, l’educazione a livello pedagogico, il sostegno e l’unione della famiglia e della comunità.
Inoltre hanno anche altri compiti secondari come gli vennero assegnati in quanto fisicamente più leggeri (quindi più adatti alle donne), quali la sartoria, la lavanderia, accudimenti e cura dei morti (quello che oggi fanno le onoranze funebri).
È molti stupido pensare che tutto questo non sia un lavoro, direi che invece è uno dei laborò più importanti in assoluto nella società.
Il problema è che da quando siamo entrati nel sistema capitalistico questo lavoro si è svalutato anche perché si basa su alcuni fattori che non entrano bene in sincronia con il sistema di mercato.
Ecco perché a noi oggi appare come un “non lavoro”.
In effetti, dal punto di vista tecnico, fare la casalinga è un po’ come essere una dipendente, con il marito che è il proprio datore di lavoro, è quindi un lavoro a tutti gli effetti.
Considerando però che si parla di ambiente familiare, la terminologia legata al mondo del lavoro non è accettabile, ci sono inoltre dei fattori in più legati al sistema di solidarietà.
Ecco che attualmente in modo anche dispregiativo si dice che “il marito campa la moglie” o “la moglie fa la schiava”.
Beh teoricamente se la vogliamo mettere così la donna farebbe la schiava anche in un altro lavoro da dipendente.
La differenza è che in famiglia c’è un sistema di solidarietà maggiore, mentre come dipendente in un’azienda non c’è solidarietà e se il capo ti licenzia poi sei finita.
Ovviamente ci sono casalinghe e casalinghe, ci può essere quella sfaticata che ne approfitta per farsi campare e non fa nulla… così come ci può essere quella donna profonda e matura che si dedica anima e corpo alla crescita ed educazione positiva dei figli, alla cura dell’armonia familiare, a far funzionare tutto in casa ecc…
Per me a livello tecnico non c’è nessuna differenza tra fare la casalinga e fare la dipendente in un’azienda, cambia solo la narrazione a livello morale, ma in entrambi i casi stai lavorando per garantire servizi necessari agli individui e alla società, in un caso ti paga il tuo capo, in un altro caso ti “paga” tuo marito.
E penso anche che fare la casalinga e madre sia tra i lavori più importanti e dignitosi in assoluto, sicuramente meglio di fare trading…
con tutto il rispetto but I aint reading allthat
Risposta semplice: NO
Risposta articolata:
Un tempo fare la casalinga poteva essere considerato un lavoro perche effettivamente, richiedeva molto tempo e anche competenza.
Dovevi cucire i vestiti per tutti, rammendarli, lavarli
Curare l'orto
Comprare il cibo fresco ogni giorno
Cucinare
Preoccuparti di conservare il cibo
piccole manutenzioni domestiche
stare dietro ai figli, spesso numerosi
Stare dietro agli anziani della famiglia o ai malati
... E un sacco di altre cose che oggi diamo per scontate ma che una volta venivano FATTE A MANO.
era un occupazione a tempo pieno, nobile e indispensabile.
oggi no. con la tecnologia, gli elettrodomestici, il benessere economico, in un ora al giorno fai quello che un tempo una massaia ci metteva un pomeriggio intero.
Quindi, se oggi una donna si trova il betaprovider zerbino disposto a mantenerla buon per lei... ma che "la casalinga" sia ancora considerabile un lavoro, direi di no.
I metodi sono molteplici quello capitalista te lo fanno spacciare come unico (non lo è affatto).
Il resto è giusto sul dovere di mantenere funzionante una società però è una società non evoluta realmente, e per fare un passo avanti bisognerebbe gestire le ore il TEMPO, i giorni, e capire di cosa abbiamo realmente bisogno.
La struttura arcaica della società può funzionare realmente solo in gruppi tribali e simili, e qui le cose si complicano, perché la scelta è quella di abbandonare un tipo di vita dettata dalla naturale conseguenza della vita e che ci ha accompagnato nella nostra esistenza prima dai nostri antenati e prima ancora dai ominidi non sapiens.
Le scelte sono multiple ma bisogna prima cambiere la base e io modo di vivere che ci è stato inculcato, lunico modo è farlo gradualmente e infine fare le nostre scelte su cosa davvero ha importanza.
Senza menzionate il ruolo delle IA che potrebbero avere in futuro
Ma tu guarda che caso
Ho appena visto questo film chiamato "i viziati" e più o meno tratta queste cose, e questo fa capire che finché c'è il papi o qualcun altro su cui contare va bene; ma non appena ci sono problemi è qui che ci si deve rimboccare le maniche.
Vedo poche vie di mezzo, da chi non fa un cavolo a chi sgobba 12 ore al giorno, in questo caso ogni estremo è dannatamente sbagliato
Il lavoro è tale quando può darti una dignità. "Un piccolo affitto, le bollette,il mezzo, qualcosa da mangiare e quel qualchos'altro giusto per mettere da parte o fare girare un po' di economia.
Senza questi requisiti mi dispiace ma a mio parere si parla di volontariato o schiavitù.
È il 2023 e ci si stupisce per una casalinga, cos'è andato storto?
Che il ruolo di casalinga doveva essere già sparito da anni. Non siamo più negli anni 50 o 80.
@@systemofdrum Perché "doveva essere già sparito da anni"? Se lei e il marito hanno deciso di fare così non ci vedo nulla di male.
Raga, non ci vedo nulla di male ognuno è alla ricerca del proprio "stato di equilibrio", se loro come coppia per lo stile di vita che hanno, possono permettersi questo stile di vita raggiungendo il loro equilibrio e la loro felicità buon per loro.
Chi rosica credo lo faccia perché abituato o addirittura gli è stato inculcato che il proprio stile di vita è quello giusto, gli altri sono sbagliati. In questi casi non è corretto ragionare con giusto o sbagliato bensì su altri fattori. Mai confrontare se stessi con gli altri, bensì essere abituati a confrontare il se stesso passato con quello presente ti aiuta a capire il se stesso futuro che si vorrà essere.
Tradwives? Potresti trattare pure di questo
Guarda doggo, io sono un programmatore, sono anche bravo nel mio campo, sono arrivato molto in alto in competizioni italiane e regionali di informatica e per questo mi sono ritrovato a lavorare ancora prima di uscire da scuola. Questo onestamente non mi è piaciuto troppo, perchè lavorare per qualcuno che ti dice cosa fare non mi piace, sono una mente molto artistica e creativa e mi sono ricordato solo lavorando che io mi sono iscritto a questa scuola proprio per l infinita flessibilità e indipendenza che ti dà la programmazione. Ora uscirò da scuola e molto probabilmente sarò costretto a trovarmi un lavoretto ma onestamente vorrei trovarlo il più "tranquillo" possibile perchè ho come sogno di mettermi in proprio e sviluppare tutte le app, servizi web, API che voglio e potere vivere così, lavorando e divertendomi. Spero risponderai a questo commento onestamente perchè proprio per la mia mente artistica ho pure provato ad aprire un canale YT in inglese (che ovviamente non è questo perchè non voglio spammarmi) in cui parlo di programmazione ma per il lavoro e la scuola sfortunatamente mi sono fermato dopo 6 video e rosico perchè uno mi era andato molto bene infatti con 15 iscrtitti nemmeno avevo fatto 3k views aha
Buona fortuna per tutto bello :), non avrei un vero consiglio da darti
vai tra che appena diventi senior, o abbastanza bravo, avrai sempre il manager o il designer se fai Front-End che chiederanno a te, e la tua parola conterà tantissimo, ed in certo senso così diventerà la tua app in parte, non quella dell'azienda.
Anche io ho scelto di non lavorare, e per un po' mi sono trovato bene, poi però mi è venuta fame e non ho dovuto rivedere la mia decisione.
Io ho 40anni e porto la mia exp, quando ancora si produceva qualcosa qui.
Io ogni volta trovavo un lavoro e nella prima settimana veniva fuori che qui si inizia alle 7 o alle 6 si finisce alle 18:30 fino alle 21 più il sabato mattina per 730€ al mese già 20anni fa.
A oggi dopo 8 anni in mezzo alla strada e i miei morti sono riuscito a avere una tranquillità, ma vi avviso il mi babbo ha lasciato la casa che suo, padre ha costruito. I miei erano dei magnaschei. Ora i soldi stanno finendo e l'unica soluzione è che sto pianificando dei colpi.
Quella che sta lì a dire questo è solo all'inizio del suo viaggio io queste cose le ho già vissute coi miei, tra qualche anno dovrà; andare a lavorare perché purtroppo verrà il giorno che il suo ragazzo non potrà più mantenerla.
Il lavoro è una fregatura ma è anche l'unico modo per avere dei soldi, legalmente.
In ogni caso ho un fratello così si è attaccato sempre alle spese, però non gli dò tutti i torti a questa, lavorare 14 ore al giorno più il sabato mattina, poi vieni licenziato per troppe assenze.
Questa è la versione italiana di quello che successe a una ragazza americana che si identificava come "trad wife" (moglie tradizionale).
Stesse critiche, stesse accuse, femministe indignate e bla bla bla.
Se lui versa a lei i contributi per la pensione e i soldi su un conto in modo che lei abbia un minimo di indipendenza per fare almeno la spesa, andare dal parrucchiere, dentista, fare sport, non vedo il problema. In caso contrario, è un grosso errore. Mai dipendere da qualcun altro e lo dico per esperienza.
Ma se il ragazzo un giorno la lascia, come campa questa?
È proprio questo il problema
Scelta di queste persone alla fine.
Certo, se un individuo si può permettere di fare il mantenuto, è un altro discorso.
Il problema però è che semmai un domani dovessero lasciarsi lei potrebbe avere grosse difficoltà. Non aver bisogno di lavorare per vivere è bellissimo, però dipendere da qualcun'altro un pò meno.
@@paulepaul Sono d'accordo.
Hai fatto bene a scrivere questo commento.
Una domanda che mi preme fare: lo studio (anche e soprattutto universitario) è considerabile un lavoro?
Io credo di sì, e qui la mia esperienza: sono uno studente borsista e per fortuna vivo in una condizione economica familiare che non mi costringe ad andare a lavorare nel senso comune. Tuttavia è pur vero che dedico anche 12h al giorno per lo studio quasi quotidianamente
Non si parla più che altro dell'impegno che ci si mette, altrimenti secondo la stessa logica anche fare la casalinga con dei bambini da accudire conterebbe come lavoro nel senso stretto del termine, non a 12h ma a tempo pieno tra l'altro.
Studiare è un privilegio, e se puoi farlo è proprio perché c'è chi lavora/ha lavorato per poterti permettere ciò. Al contrario di un lavoro in cui vieni retribuito, nello studio sei anzi tu studente che paghi per poter inseguire questo obiettivo... è l'esatto opposto, non può mantenersi da solo.
É un impegno molto dispendioso, in cui rinunci a tempo e soldi, ma senza nessun tipo di ritorno che invece in un lavoro si ha... fino al momento in cui non si mette in pratica il titolo di studio acquisito. Da lì si riparte da zero però
E se si lascia? Come vivrà poi?
Rispetto totalmente la scelta di questa ragazza anche se c’è un problema ovvero che essendo solo fidanzata non ha nessun diritto in caso di separazione quindi se il fidanzato dovesse tradirla/lasciarla lei avrebbe le mani legate essendo anche in un paese straniero, secondo me dovrebbe almeno avere un lavoretto part time o qualcosa di simile non si sa mai ai giorni nostri!!
l'ideale sarebbe avere un lavoro part time che ti occupi una minima parte della giornata 4-5 ore, con un guadagno che va dai 900 ai 1.200 al mese, aggiungendoci poi una entrata passiva data dall'affitto di un proprio immobile, facendo così entrare altri 400-600 euro al mese. Potessi fare così mi sentirei un Principe. E sono certo che per alcuni sto chiedendo anche poco..
un la lavoro lo fa sempre quello che quando torna il ragazzo deve sc****e, è il minimo... sperando che non lo fa con altri quando lui va a lavorare... comunque.. Doggo perché non metti per ogni video che fai in descrizione il video game che si vede mentre parla, ma poi i video sono post prodotti come fai a giocare e ragionare su quello che devi dire mentre giochi.. complimenti.
Ma alcuni criticano anche il fatto che se un ragazzo studia in università ma non lavora nel contempo, non fa nulla, ( in Abruzzo, in alcune zone è così)