Scambiatori e flussi controcorrente ed equicorrente

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  • Опубліковано 26 жов 2024

КОМЕНТАРІ • 2

  • @giammarcoaresu1125
    @giammarcoaresu1125 11 місяців тому +1

    Bei video, mi sto trovando ad affrontare nel mio lavoro un problema di controllo di uno scambiatore a piastre, basato su dei modelli che sto cercando di creare.. ma ai fini del controllo, una cosa non mi è chiara. In controcorrente, se faccio entrare da una parte il caldo e dall'altra il freddo. A me è abbastanza chiaro che poi per metà del loro percorso, supponendo di scorrete dall'alto verso il basso una piastra, il fluido caldo che dovrebbe raffreddarsi, scambi attraverso la piastra calore con un un fluido freddo che viene invece spinto dal basso verso l'alto e che anche questo per metà del suo tragitto non attraverserà la piastra senza che senta l'effetto dall'altra parte di una piastra calda. Questo perchè appunto come detto, uno dovrebbe venire dall'alto, uno dal basso. Quindi si dovrebbero incontrare a circa metà piastra. Quindi concludo che solo a quel punto inizi lo scambio perchè fino ad allora non c' stato. Cosa non è chiaro nella mia idea di funzionamento? Sai chiarirmi qualche dubbio in merito? Comunque bei video, e molto competente. Altra curiosità sempre se ti va di rispondere, perchè nei calcoli di lavoro degli scambiatori non si parla mai del tempo di lavoro necessario ma sempre che ne so della lunghezza z durante lo scambio? Te lo chiedo da ignorante perchè io lavoro in produzione con scambiatori e non nel design di questi. Ciao

    • @TempcoItalia
      @TempcoItalia  11 місяців тому

      Ciao Giammarco e prima di tutto grazie.
      I fluidi all'interno dello scambiatore sono costantemente "in contatto" separati fisicamente dalla piastra, quindi lo scambio di energia avviene in modo continuativo. Il "punto a metà piastre di incontro", potremmo raffigurarlo con il dtm (differenza media logaritmica di temperatura), che è poi quell'elemento che "governa" la superficie di scambio, quanto più piccolo è questo valore, maggiore sarà la superficie di scambio necessaria, a parità di potenza termica e di portate. In entrambi i casi, contro-corrente ed equi-corrente, lo scambio termico avviene lungo tutta la piastra, in quanto c'è una continua variazione di temperatura nei due fluidi antagonisti.
      Relativamente al "tempo", non viene citato, in quanto nei calcoli viene assunto come tempo unitario il riferimento all'ora, ovvero si parla sempre di KW, che nel sistema tecnico corrisponde a Kcal/h, è un sistema superato dalle normative, ma rende bene l'idea...tanto che continuo a riferirmi a quello quando faccio i calcoli (sono datato!!!).
      La lunghezza viene presa come riferimento, in quanto è un fattore che si lega alla "lunghezza del salto termico" per intenderci quanto più lungo è il salto che dobbiamo far "percorrere" al nostro fluido per raffreddarsi o riscaldarsi, tanta più lunghezza termica ci servirà, ovvero tanto più a lungo il fluido dovrà rimanere in contatto con il suo antagonista che gli cede o gli cattura energia, per raggiungere il suo terget di temperatura finale. Tanto è vero che in alcuni casi specifici (vedasi recuperi di calore molto spinti) si usano scambiatori a più passaggi, che in sostanza corrisponde a mettere più scambiatori in serie...
      Mi auguro di essere stato chiaro ed esaustivo, diversamente non esitare a scrivere.
      Grazie ancora ed un saluto cordiale, valter