grazie della risposta, si tratta di una tecnica molto interessante...sapreste per caso indicarmi dove posso trovare un tutorial più approfondito o addirittura se qualcuno organizza corsi su questo tipo di tecniche?
La letteratura a riguardo c'è, ed anche diversi tutorial online, la maggior parte in lingua inglese. Attenzione però: questa, come anche le altre tecniche antiche, non si basa su delle semplici ricette ma richiede tanta sperimentazione per raggiungere buoni risultati. Anche il tutorial più approfondito ti lascerà dei dubbi quando comincerai a lavorarci. La via più semplice sono certamente i workshop, ma non so cosa consigliarti in Italia. Se ti trovi a Palermo contattaci pure per qualsiasi cosa.
La gomma è uno di quei procedimenti che richiede prodotti semplicissimi ma tanta perizia esecutiva. Quello che serve è soltanto gomma arabica (la trovi in qualunque negozio di belle arti ma c'è anche ad uso alimentare), bicromato di potassio e dei colori (dei buoni acquerelli vanno benissimo).
Salve, Potrei chiedervi dove poter compare il Bicromato (di potassio o di ammonio o di sodio). Non riesco a reperirlo da nessuna parte, sembra sia fuori produzione. O se c'è qualche cosa che possa andarlo a sostituire nel procedimento da voi spiegato. Vi ri grazio anticipatamente
Ciao, sto cercando di fare un po' di pratica con questa tecnica. Utilizzo una soluzione di gomma arabica ottenuta aggiungendo 30 gr. di gomma a 100 di acqua. Dopo una settimana aggiunto qualche percento di benzoato di sodio come conservante. Utilizzo pigmento in polvere (nero d'avorio)(1 gr per 10cc sol. gomma) Disperdo il pigmento in sol. di gomma. Poco prima di stenderlo su carta aggiungo volume uguale di sol. di bicromato al 10%. Nella stesura non ottengo proprio l'uniformità, ma in alcune regioni del foglio sì. Esongo sotto lucido ottenuto con stampante laser su poliestere. Riesco ad ottenere delle immagini, ma noto quanto segue: a) forte contrasto b) nelle mezze tinte colorazione a macchie, con esasperazione della tessitura della carta, più evidenti con carta ruvida. La collatura con farina o amido da arrowroot non ha portato evidenti miglioramenti. Se forse potrò compensare il forte contrasto con negativi poco contrastati, per il punto b mi sono dato una spiegazione che vorrei sottoporti. Nella stesura della gomma le creste della carta hanno uno strato di gomma più sottile di quello nelle valli, e nelle mezze luci quest'ultime non riescono a reticolarsi fino al fondo, e lo strato di gomma reticolato in superficie viene allontanato con l'acqua di sviluppo. Ti sembra una spiegazione corretta? E come rimediare? Forse con una soluzione di gomma più viscosa, o spennellando di più, anche se questo può portare a inomogeneità? Grazie in anticipo per l'attenzione, Salvatore
Ciao, noi abbiamo provato con pigmento, acquerello e perfino inchiostro indiano; Il pigmento e l'inchiostro tendono a sporcare molto i bianchi della carta. Quello che ha risposto meglio è stato certamente l'acquerello. La stabilità della carta è un fattore determinante per la stesura della gomma, quindi occorre una carta che non imbarchi, di buona fattura e grammatura intorno ai 300 g. Una carta con una tessitura troppo evidente non è consigliata per questa tecnica. Abbiamo collato con amidi e fissativi vari, ma l'unica via sicura è un collaggio forte con gelatina al 5%. Anche il negativo ha la sua importanza; bisogna vedere che densità ha e quanti UV lascia passare. Le creste della carta sicuramente influenzano, ma prima di dare la colpa alla stesura o al negativo proverei: 1. a portare la soluzione di gomma al 40% 2. ad usare dei buoni acquerelli in piccole quantità Tieni sempre a mente una cosa fondamentale per questa tecnica: troppo colore significa problemi! La gomma richiede TANTI strati sovrapposti per ottenere una buona densità. Questa è una tecnica bellissima. ma il risultato è influenzato da svariati fattori. Il miglior modo per scoprirlo è provare e riprovare esponendo sotto una scala di grigi calibrata per capirne le potenzialità. Buon lavoro!!
Grazie molte per la risposta esauriente. Ho provato diversi tubetti di acquarelli, anche se non in modo sistematico, tuttavia ho notato che un tipo di nero veniva facilmente rimosso dopo qualche tempo, diciamo un'ora, mentre un altro era del tutto insolubile dopo essiccazione, ambedue diluiti con gomma al 30%. Per quanto riguarda il pigmento, dopo aver fatto alcune prove preliminari per verificare che non macchiasse la carta, ho preparato una miscela di pigmento e gomma (10% in peso di pigmento) ed eseguito prove con un cuneo a densità ottica crescente e diversi tempi di esposizione. Dopo circa due settimane noto che la miscela macchia la carta, cosa che prima non faceva, e inoltre con la stessa quantità di bicromato aggiunta mostra una sensibilità molto maggiore, almeno qualitativamente. Appena possibile farò qualche confronto semi quantitativo. Per il momento mi spiego questo fenomeno con una variazione nella composizione della gomma, forse a causa di batteri o muffe, nonostante l'aggiunta di benzoato sodico nelle quantità suggerite da Livick (5 ml per litro di gomma, di una soluzione all'1% di benzoato). Quali conservanti utilizzi? Sentito parlare della nipagina? O del fenolo o del timolo? Vorrei evitare l'uso di formalina, sia come conservante, sia come indurente della carta gelatinata. Per quanto riguarda la sporcatura della carta, potrebbe essere che nel tempo il pigmento si è disperso meglio e ha liberato anche le più minute particelle eventualmente ancora aggregate nonostante l'energica miscelazione. Grazie per l'attenzione. Salvatore
Salvatore Previtera Alcune cose non mi sono chiare nella tua spiegazione. Hai fatto delle prove con una miscela di pigmento e gomma (10% in peso, ma che tipo di pigmento?) e provato diverse esposizioni (quindi hai anche aggiunto il bicromato). Sei riuscito ad ottenere un colore uniforme e i bianchi puliti? Dopo due settimane la miscela sporca la carta (la stessa miscela vecchia con o senza bicromato? - il bicromato insieme alla gomma va steso immediatamente e non può essere conservato). Se, come penso, la miscela da te conservata per due settimane sia solo gomma e pigmento, allora il problema dovrebbe essere un deterioramento della gomma. I pigmenti buoni sono inerti e NON DEVONO reagire con la gomma, coi conservanti e con il bicromato. Sui conservanti so dirti poco, noi preferiamo preparare la gomma uno o due giorni prima dell'uso e non aggiungiamo alcuna sostanza contro il deterioramento. La gomma non inacidisce subito e non hai bisogno di farne grandi quantità. Conservala in un luogo fresco e non avrai problemi per alcuni giorni.
Il pigmento è il nero d'avorio, non so chi lo ha prodotto, me ne sono trovato in casa quasi un chilo, acquistato diversi anni fa. Le prove sono sempre con aggiunta di bicromato, e il mix steso pochi minuti dopo la miscelazione. La carta viene asciugata naturalmente, tenuta all'oscuro e utilizzata il giorno dopo. Per quanto riguarda lo sporcamento, a parte il fatto che la Winsor e Newton nella descrizione dei suoi acquarelli precisa che alcuni macchiano la carta, anche se non il nero d'avorio, che probabilmente nel mio caso non è lo stesso materiale di questa prestigiosa marca. Concordo con il tuo sospetto sulla gomma, ma dal momento che io ho utilizzato il pigmento senza additivi disperdenti(sapone o altro tensioattivo) e non ho utilizzato macinelli o altre tecniche miscelatrici raccomandate un po' da tutti, ma solo una vigorosa agitazione del pigmento nella soluzione di gomma, resta comunque il sospetto che una parte del problema possa ancora risiedere nel pigmento, che per la viscosità della gomma ci mette un po' di tempo per lasciar separare tra loro le particelle più piccole. Mi rendo conto che la preparazione volta per volta della gomma sia molto pratica e semplice, ma pensavo che aggiungendo un conservante si potesse disporre, come sostiene per esempio Scopick, ( a parte che non mi piace usare il cloruro di mercurio o la formalina) una gomma che mantiene inalterate proprietà per molto tempo permettendo una ricerca sistematica senza temere variazioni di un componente così importante nel corso degli esperimenti. Ti ringrazio ancora per l'attenzione che mi dedichi, e colgo l'occasione di inviarti i miei migliori auguri per in Natale in corso e per l'Anno Nuovo. Salvatore
Se è la prima volta che provi a stampare alla gomma e ancora non riesci ad ottenere dei bianchi puliti allora devi andare per gradi. Partire su una Ferrari da neopatentato non è proprio una buona idea. Comincia dalle cose semplici, una piccola quantità di gomma fatta il giorno prima (senza conservanti), un PICCOLA quantità di acquerello (lascia perdere il pigmento per il momento), il tutto miscelato col bicromato poco prima dell'uso con l'ausilio di un semplice pennellino (niente agitazioni o miscelatori vari). Se vuoi mantenere inalterate le proprietà della gomma acquista un chilo di gomma in polvere di qualità e prepara sempre la miscela che ha funzionato con acqua demineralizzata. Conserva la gomma in polvere ben sigillata e non avrai mai variazioni di rilievo, fidati. E, cosa molto importante, usa una carta ben collata con gelatina (non ci hai detto che carta usi e se la colli). Quando avrai ottenuto delle buone stampe con questi passaggi basilari allora potrai sperimentare con i pigmenti, con i conservanti, le grandi quantità, con le carte più difficili. Se proprio vuoi fare un'altra prova col pigmento allora scendi almeno dal 10% al 5% e soprattutto non agitare la miscela ma pestala in un piccolo mortaio o lavorala a fondo con una spatola. Buone feste anche a te e tienici informati!
Le stampe alla gomma bicromata sono creative e sensazionali !
Un bellissimo processo! Bravissimi!
che spettacolo! grazie!
grazie della risposta, si tratta di una tecnica molto interessante...sapreste per caso indicarmi dove posso trovare un tutorial più approfondito o addirittura se qualcuno organizza corsi su questo tipo di tecniche?
ciao, è possibile avere info più dettagliate sulle varie sostanze da usare?
You used to have more clips in this series. I loved them all and found them very useful. Why were some withdrawn? :-(
Beautiful! May I ask what color was used as the base coat? It has a wonderfully subtle effect that I love.
La letteratura a riguardo c'è, ed anche diversi tutorial online, la maggior parte in lingua inglese. Attenzione però: questa, come anche le altre tecniche antiche, non si basa su delle semplici ricette ma richiede tanta sperimentazione per raggiungere buoni risultati. Anche il tutorial più approfondito ti lascerà dei dubbi quando comincerai a lavorarci. La via più semplice sono certamente i workshop, ma non so cosa consigliarti in Italia. Se ti trovi a Palermo contattaci pure per qualsiasi cosa.
Ciao! Ma che fine hanno fatto tutti i video? Stampa al platino, stampa al carbone e via dicendo? Peccato erano fantastici!
Why did you first expose the paper with the emulsion without the negative?
to have yellow background
che meraviglia....
Please add your Kallitype Video, it's so beautiful.
La gomma è uno di quei procedimenti che richiede prodotti semplicissimi ma tanta perizia esecutiva. Quello che serve è soltanto gomma arabica (la trovi in qualunque negozio di belle arti ma c'è anche ad uso alimentare), bicromato di potassio e dei colori (dei buoni acquerelli vanno benissimo).
Salve,
Potrei chiedervi dove poter compare il Bicromato (di potassio o di ammonio o di sodio). Non riesco a reperirlo da nessuna parte, sembra sia fuori produzione. O se c'è qualche cosa che possa andarlo a sostituire nel procedimento da voi spiegato. Vi ri grazio anticipatamente
hermoso gracias !!!!
Congrat!!!!
Ciao,
sto cercando di fare un po' di pratica con questa tecnica.
Utilizzo una soluzione di gomma arabica ottenuta aggiungendo 30 gr. di gomma a 100 di acqua. Dopo una settimana aggiunto qualche percento di benzoato di sodio come conservante.
Utilizzo pigmento in polvere (nero d'avorio)(1 gr per 10cc sol. gomma)
Disperdo il pigmento in sol. di gomma.
Poco prima di stenderlo su carta aggiungo volume uguale di sol. di bicromato al 10%.
Nella stesura non ottengo proprio l'uniformità, ma in alcune regioni del foglio sì.
Esongo sotto lucido ottenuto con stampante laser su poliestere.
Riesco ad ottenere delle immagini, ma noto quanto segue:
a) forte contrasto
b) nelle mezze tinte colorazione a macchie, con esasperazione della tessitura della carta, più evidenti con carta ruvida. La collatura con farina o amido da arrowroot non ha portato evidenti miglioramenti.
Se forse potrò compensare il forte contrasto con negativi poco contrastati, per il punto b mi sono dato una spiegazione che vorrei sottoporti.
Nella stesura della gomma le creste della carta hanno uno strato di gomma più sottile di quello nelle valli, e nelle mezze luci quest'ultime non riescono a reticolarsi fino al fondo, e lo strato di gomma reticolato in superficie viene allontanato con l'acqua di sviluppo.
Ti sembra una spiegazione corretta?
E come rimediare? Forse con una soluzione di gomma più viscosa, o spennellando di più, anche se questo può portare a inomogeneità?
Grazie in anticipo per l'attenzione,
Salvatore
Ciao, noi abbiamo provato con pigmento, acquerello e perfino inchiostro indiano; Il pigmento e l'inchiostro tendono a sporcare molto i bianchi della carta. Quello che ha risposto meglio è stato certamente l'acquerello.
La stabilità della carta è un fattore determinante per la stesura della gomma, quindi occorre una carta che non imbarchi, di buona fattura e grammatura intorno ai 300 g. Una carta con una tessitura troppo evidente non è consigliata per questa tecnica. Abbiamo collato con amidi e fissativi vari, ma l'unica via sicura è un collaggio forte con gelatina al 5%.
Anche il negativo ha la sua importanza; bisogna vedere che densità ha e quanti UV lascia passare.
Le creste della carta sicuramente influenzano, ma prima di dare la colpa alla stesura o al negativo proverei:
1. a portare la soluzione di gomma al 40%
2. ad usare dei buoni acquerelli in piccole quantità
Tieni sempre a mente una cosa fondamentale per questa tecnica: troppo colore significa problemi! La gomma richiede TANTI strati sovrapposti per ottenere una buona densità.
Questa è una tecnica bellissima. ma il risultato è influenzato da svariati fattori.
Il miglior modo per scoprirlo è provare e riprovare esponendo sotto una scala di grigi calibrata per capirne le potenzialità.
Buon lavoro!!
Grazie molte per la risposta esauriente.
Ho provato diversi tubetti di acquarelli, anche se non in modo sistematico, tuttavia ho notato che un tipo di nero veniva facilmente rimosso dopo qualche tempo, diciamo un'ora, mentre un altro era del tutto insolubile dopo essiccazione, ambedue diluiti con gomma al 30%.
Per quanto riguarda il pigmento, dopo aver fatto alcune prove preliminari per verificare che non macchiasse la carta, ho preparato una miscela di pigmento e gomma (10% in peso di pigmento) ed eseguito prove con un cuneo a densità ottica crescente e diversi tempi di esposizione.
Dopo circa due settimane noto che la miscela macchia la carta, cosa che prima non faceva, e inoltre con la stessa quantità di bicromato aggiunta mostra una sensibilità molto maggiore, almeno qualitativamente.
Appena possibile farò qualche confronto semi quantitativo.
Per il momento mi spiego questo fenomeno con una variazione nella composizione della gomma, forse a causa di batteri o muffe, nonostante l'aggiunta di benzoato sodico nelle quantità suggerite da Livick (5 ml per litro di gomma, di una soluzione all'1% di benzoato).
Quali conservanti utilizzi? Sentito parlare della nipagina? O del fenolo o del timolo?
Vorrei evitare l'uso di formalina, sia come conservante, sia come indurente della carta gelatinata.
Per quanto riguarda la sporcatura della carta, potrebbe essere che nel tempo il pigmento si è disperso meglio e ha liberato anche le più minute particelle eventualmente ancora aggregate nonostante l'energica miscelazione.
Grazie per l'attenzione.
Salvatore
Salvatore Previtera
Alcune cose non mi sono chiare nella tua spiegazione. Hai fatto delle prove con una miscela di pigmento e gomma (10% in peso, ma che tipo di pigmento?) e provato diverse esposizioni (quindi hai anche aggiunto il bicromato). Sei riuscito ad ottenere un colore uniforme e i bianchi puliti?
Dopo due settimane la miscela sporca la carta (la stessa miscela vecchia con o senza bicromato? - il bicromato insieme alla gomma va steso immediatamente e non può essere conservato). Se, come penso, la miscela da te conservata per due settimane sia solo gomma e pigmento, allora il problema dovrebbe essere un deterioramento della gomma. I pigmenti buoni sono inerti e NON DEVONO reagire con la gomma, coi conservanti e con il bicromato.
Sui conservanti so dirti poco, noi preferiamo preparare la gomma uno o due giorni prima dell'uso e non aggiungiamo alcuna sostanza contro il deterioramento. La gomma non inacidisce subito e non hai bisogno di farne grandi quantità. Conservala in un luogo fresco e non avrai problemi per alcuni giorni.
Il pigmento è il nero d'avorio, non so chi lo ha prodotto, me ne sono trovato in casa quasi un chilo, acquistato diversi anni fa.
Le prove sono sempre con aggiunta di bicromato, e il mix steso pochi minuti dopo la miscelazione.
La carta viene asciugata naturalmente, tenuta all'oscuro e utilizzata il giorno dopo.
Per quanto riguarda lo sporcamento, a parte il fatto che la Winsor e Newton nella descrizione dei suoi acquarelli precisa che alcuni macchiano la carta, anche se non il nero d'avorio, che probabilmente nel mio caso non è lo stesso materiale di questa prestigiosa marca.
Concordo con il tuo sospetto sulla gomma, ma dal momento che io ho utilizzato il pigmento senza additivi disperdenti(sapone o altro tensioattivo) e non ho utilizzato macinelli o altre tecniche miscelatrici raccomandate un po' da tutti, ma solo una vigorosa agitazione del pigmento nella soluzione di gomma, resta comunque il sospetto che una parte del problema possa ancora risiedere nel pigmento, che per la viscosità della gomma ci mette un po' di tempo per lasciar separare tra loro le particelle più piccole.
Mi rendo conto che la preparazione volta per volta della gomma sia molto pratica e semplice, ma pensavo che aggiungendo un conservante si potesse disporre, come sostiene per esempio Scopick, ( a parte che non mi piace usare il cloruro di mercurio o la formalina) una gomma che mantiene inalterate proprietà per molto tempo permettendo una ricerca sistematica senza temere variazioni di un componente così importante nel corso degli esperimenti.
Ti ringrazio ancora per l'attenzione che mi dedichi, e colgo l'occasione di inviarti i miei migliori auguri per in Natale in corso e per l'Anno Nuovo.
Salvatore
Se è la prima volta che provi a stampare alla gomma e ancora non riesci ad ottenere dei bianchi puliti allora devi andare per gradi.
Partire su una Ferrari da neopatentato non è proprio una buona idea. Comincia dalle cose semplici, una piccola quantità di gomma fatta il giorno prima (senza conservanti), un PICCOLA quantità di acquerello (lascia perdere il pigmento per il momento), il tutto miscelato col bicromato poco prima dell'uso con l'ausilio di un semplice pennellino (niente agitazioni o miscelatori vari). Se vuoi mantenere inalterate le proprietà della gomma acquista un chilo di gomma in polvere di qualità e prepara sempre la miscela che ha funzionato con acqua demineralizzata. Conserva la gomma in polvere ben sigillata e non avrai mai variazioni di rilievo, fidati.
E, cosa molto importante, usa una carta ben collata con gelatina (non ci hai detto che carta usi e se la colli).
Quando avrai ottenuto delle buone stampe con questi passaggi basilari allora potrai sperimentare con i pigmenti, con i conservanti, le grandi quantità, con le carte più difficili.
Se proprio vuoi fare un'altra prova col pigmento allora scendi almeno dal 10% al 5% e soprattutto non agitare la miscela ma pestala in un piccolo mortaio o lavorala a fondo con una spatola.
Buone feste anche a te e tienici informati!
Topperia