Tendenzialmente ha un senso per migliorare la presa di spigolo, perche' la gamba diventa piu' lunga e aumentano i momenti dal fulcro di rotazione della lamina. Tuttavia aumentano anche le pressioni sulle articolazioni, per questo anni fa sono stati posti limiti in gara. D'altro canto lo spostamento in alto del piede diminuisce la sensibilita' al terreno, puoi provare, ma non lo sposare a dogma, provalo e valutalo criticamente.
Ciao Dipende dal tuo livello e quello di ciascuno. Se non sei molto avanzato, non preoccupartene, impara a sciare bene sull'esterno modulandone forze e resistenze durante tutto l'arco di curva e pensa solo a quello durante tutto l'arco di curva; per inciso, facendo pero' attenzione al parallelismo degli sci evitando sci a
Hai appena dimostrato che spieghi a sciare in sovrasterzo, cioè costantemente in frenata. Tu insegni a sciare in opposizione alle forze in gioco nello sci. Tu spieghi come sciare frenando, e quindi è molto più probabile farsi male, perché il contrasto di una forza con una forza costantemente in opposizione aumenta l’energia cinetica che agisce sulla tua massa inerziale e, alla lunga, stanca molto di più. Occorre invece sciare da dentro il gesto, da dentro il sistema dinamico, non da fuori per opposizione. Hegeliano…
@@marterisstel9302 attraverso il moto circolare delle curve in successione e attraverso la virtual bump. Quando si compie un moto circolare, per definizione, la forza centrifuga è di per se stessa bilanciata dalla forza centripeta, altrimenti non si avrebbe alcun moto circolare. Ora, il punto di applicazione di queste due forze, la cui risultante, in addizione alla velocità iniziale data dalla forza di gravità applicata alla massa gravitazionale del tuo corpo, è la velocità tangenziale che si ha lungo la percorrenza dell'arco di curva, è la lamina dello sci che, attraverso la sua rigidità, annulla queste forze, o, meglio, le loro componenti rispetto alla linea ortogonale alla tangente nel punto dato. Quando mettiamo lo sci in lamina ed irrigidiamo le gambe, la questione delle forze è risolta. La questione cinematica, relativa al controllo della velocità, è una conseguenza del moto circolare applicato al pendio. Nella prima fase di curva (idealmente, dal punto in cui gli sci sono perpendicolari all'asse longitudinale gravitazionale), si ha un'accelerazione, che arriva fino al punto non allineato di massima distanza dal centro di curva (in cui, idealmente, gli sci sono paralleli all'asse longitudinale gravitazionale o, semplicemente, all'asse della pista), da cui inizia una decelerazione fino a fine curva. È quindi il moto circolare stesso a produrre un controllo della velocità, alternando accelerazione e decelerazione come la derivata di una funzione di seno.
@@stefanoveneroni7879 La maggiore difficoltà, a mio parere, si ha quando i muscoli delle gambe devono imprimere la forza sulla lamina degli sci per passare dalla posizione perpendicolare a quella parallela rispetto all'asse gravitazionale, proprio in prossimità della distanza massima dal centro della curva; è quello il momento più difficile, in cui mantenere equilibrio e non sovrapporre gli sci.
@@marterisstel9302 Ma infatti i muscoli non devono imprimere proprio nessuna forza sulla lamina degli sci in fase di curva. È la lamina dello sci che fa la curva, è lei il vincolo, altrimenti sovrasterzi. Stai dimostrando di sciare in resistenza all'azione gravitazionale mentre devi assecondarla. Non devi resistere o imprimere nulla dall'esterno. La curva, quindi, la fa lo sci secondo il suo raggio di curva. Il cambio di lamina, invece, lo devi fare attraverso l'innalzamento e l'abbassamento del bacino. Sollevando ed avanzando il bacino si toglie carico dalle lamine; mentre abbassandolo si aumenta la pressione sulle lamine, fino al carico elastico sulle code, che permette il sollevamento delle punte e la conversione dell'energia potenziale in nuova energia cinetica in fase di rilascio. Vedrai che concentrandoti sull'innalzamento e abbassamento del bacino, in sinergia con l'azione longitudinale delle braccia (su e giù) che accompagna questo movimento del bacino, scierai molto e meglio senza stancarti. Lo sci è uno sport di equilibrio, non di resistenza meccanica a forze erroneamente isolate.
@@serialskier Sì, è un consiglio mirato per questo sport a contatto con l'essenza della natura e le sue dinamiche. Quando sul luogo, spero di potermi avvalere di giusta flessibilità nel movimento. Occorre predisporsi con il pensiero.
Grande come sempre
Grande ❤
Ciao Buongiorno. Aumentano lo Spessore Sotto lo Scarpone (Tacco 5mm. Meglio rare il Taglio. Che ne dici.
Tendenzialmente ha un senso per migliorare la presa di spigolo, perche' la gamba diventa piu' lunga e aumentano i momenti dal fulcro di rotazione della lamina.
Tuttavia aumentano anche le pressioni sulle articolazioni, per questo anni fa sono stati posti limiti in gara.
D'altro canto lo spostamento in alto del piede diminuisce la sensibilita' al terreno, puoi provare, ma non lo sposare a dogma, provalo e valutalo criticamente.
Ho provato. Non mi sembra facile. Un po' mi confonde e non ho capito bene a cosa serve. Grazie
Ciao
Dipende dal tuo livello e quello di ciascuno.
Se non sei molto avanzato, non preoccupartene, impara a sciare bene sull'esterno modulandone forze e resistenze durante tutto l'arco di curva e pensa solo a quello durante tutto l'arco di curva; per inciso, facendo pero' attenzione al parallelismo degli sci evitando sci a
Ricordo ' interno leader' di qualche anno fa....
Bravissimo Santoro! Non ti curar di Calenda è l l'ultimo della fila. Un personaggio che ha ugual cervello della Meloni.
Hai appena dimostrato che spieghi a sciare in sovrasterzo, cioè costantemente in frenata. Tu insegni a sciare in opposizione alle forze in gioco nello sci. Tu spieghi come sciare frenando, e quindi è molto più probabile farsi male, perché il contrasto di una forza con una forza costantemente in opposizione aumenta l’energia cinetica che agisce sulla tua massa inerziale e, alla lunga, stanca molto di più. Occorre invece sciare da dentro il gesto, da dentro il sistema dinamico, non da fuori per opposizione. Hegeliano…
Come modulare la velocità, altrimenti, senza opporre forza di frenata?
@@marterisstel9302 attraverso il moto circolare delle curve in successione e attraverso la virtual bump. Quando si compie un moto circolare, per definizione, la forza centrifuga è di per se stessa bilanciata dalla forza centripeta, altrimenti non si avrebbe alcun moto circolare. Ora, il punto di applicazione di queste due forze, la cui risultante, in addizione alla velocità iniziale data dalla forza di gravità applicata alla massa gravitazionale del tuo corpo, è la velocità tangenziale che si ha lungo la percorrenza dell'arco di curva, è la lamina dello sci che, attraverso la sua rigidità, annulla queste forze, o, meglio, le loro componenti rispetto alla linea ortogonale alla tangente nel punto dato. Quando mettiamo lo sci in lamina ed irrigidiamo le gambe, la questione delle forze è risolta. La questione cinematica, relativa al controllo della velocità, è una conseguenza del moto circolare applicato al pendio. Nella prima fase di curva (idealmente, dal punto in cui gli sci sono perpendicolari all'asse longitudinale gravitazionale), si ha un'accelerazione, che arriva fino al punto non allineato di massima distanza dal centro di curva (in cui, idealmente, gli sci sono paralleli all'asse longitudinale gravitazionale o, semplicemente, all'asse della pista), da cui inizia una decelerazione fino a fine curva. È quindi il moto circolare stesso a produrre un controllo della velocità, alternando accelerazione e decelerazione come la derivata di una funzione di seno.
@@stefanoveneroni7879 La maggiore difficoltà, a mio parere, si ha quando i muscoli delle gambe devono imprimere la forza sulla lamina degli sci per passare dalla posizione perpendicolare a quella parallela rispetto all'asse gravitazionale, proprio in prossimità della distanza massima dal centro della curva; è quello il momento più difficile, in cui mantenere equilibrio e non sovrapporre gli sci.
@@marterisstel9302 Ma infatti i muscoli non devono imprimere proprio nessuna forza sulla lamina degli sci in fase di curva. È la lamina dello sci che fa la curva, è lei il vincolo, altrimenti sovrasterzi. Stai dimostrando di sciare in resistenza all'azione gravitazionale mentre devi assecondarla. Non devi resistere o imprimere nulla dall'esterno. La curva, quindi, la fa lo sci secondo il suo raggio di curva. Il cambio di lamina, invece, lo devi fare attraverso l'innalzamento e l'abbassamento del bacino. Sollevando ed avanzando il bacino si toglie carico dalle lamine; mentre abbassandolo si aumenta la pressione sulle lamine, fino al carico elastico sulle code, che permette il sollevamento delle punte e la conversione dell'energia potenziale in nuova energia cinetica in fase di rilascio. Vedrai che concentrandoti sull'innalzamento e abbassamento del bacino, in sinergia con l'azione longitudinale delle braccia (su e giù) che accompagna questo movimento del bacino, scierai molto e meglio senza stancarti. Lo sci è uno sport di equilibrio, non di resistenza meccanica a forze erroneamente isolate.
@@serialskier Sì, è un consiglio mirato per questo sport a contatto con l'essenza della natura e le sue dinamiche. Quando sul luogo, spero di potermi avvalere di giusta flessibilità nel movimento. Occorre predisporsi con il pensiero.
Qkh0
E una cosa molto difficile da fare