Grande professionista Nazzi, seguo le puntate del suo podcast sapendo che non troverò inutili sensazionalismi o morbosità, ma solo giornalismo. Grazie a Giada e a Lucy per questo video!
Giornalista magnifico! Ho scoperto il podcast Indagini da poco e ho divorato i suoi video uno dietro l'altro e adesso aspetto con trepidazione il prossimo! La questione del rischio di emulazione su determinati argomenti è vecchia come il cucco! Ho 48 anni e sono cresciuta con film e libri horror e thriller, Dario Argento e Stephen King hanno sempre fatto parte del mio tempo libero e non sono diventata certo come i personaggi delle loro storie! Il true crime per me è interessante per capire la psicologia dell'assassino, non per giustificarlo, ma proprio perché "i mostri" non esistono e cercare di capire loro è anche capire noi stessi come esseri umani nel bene e nel male!
Ted Bundy non si è mai laureato, era un laureando in legge, uno degli aspetti della sua tragica esistenza era la grande inconsistenza che metteva nelle cose: grande ego, grande voglia di rivincita ma incapacità cronica di raggiungere gli obiettivi che si prefigurava, di mantenere un lavoro stabile, ecc. Meno male che ci lavora con il true crime
"La cattiveria non fa parte di noi ma ci sono delle deviazioni" Che palle paragonare tutto a una malattia, un problema solo dell'ideologia capitalista psichiatrica
Dai una sensazione di antipatico snobismo. Qui di banale c'è poco o nulla. Nazzi è una specie di cellula di resistenza alla banalità, al sensazionalismo facile, al solletico emozionale che invece è ovunque, nel giornalismo e nell'informazione. Dio, o chi per lui, ce lo conservi.
Canale stupendo,non fermatevi. Lucy-
Divulga conoscienza,questo significa utilizzare il Web a nostro vantaggio e non farsi utilizzare da esso!
💚
Grande professionista Nazzi, seguo le puntate del suo podcast sapendo che non troverò inutili sensazionalismi o morbosità, ma solo giornalismo. Grazie a Giada e a Lucy per questo video!
Grazie a te per averlo guardato ❣️
io vorrei avere una registrazione di Nazzi che legge il mio curriculum
Giornalista magnifico! Ho scoperto il podcast Indagini da poco e ho divorato i suoi video uno dietro l'altro e adesso aspetto con trepidazione il prossimo! La questione del rischio di emulazione su determinati argomenti è vecchia come il cucco! Ho 48 anni e sono cresciuta con film e libri horror e thriller, Dario Argento e Stephen King hanno sempre fatto parte del mio tempo libero e non sono diventata certo come i personaggi delle loro storie! Il true crime per me è interessante per capire la psicologia dell'assassino, non per giustificarlo, ma proprio perché "i mostri" non esistono e cercare di capire loro è anche capire noi stessi come esseri umani nel bene e nel male!
Bravi! Ottime domande e risposte puntuali, esaustive e anche istruttive. Perciò...GRAZIE!
Fai il giornalista da tanti anni…she said the line!
👀
che giusto concetto: il mostro non esiste (purtoppo il genere umano produce anche mostruosità).
Un grande ❤
Molto bello. Per fortuna in Italia c'è ancora qualcunə che fa giornalismo seriamente.
stefano nazzi un mito
Ted Bundy non si è mai laureato, era un laureando in legge, uno degli aspetti della sua tragica esistenza era la grande inconsistenza che metteva nelle cose: grande ego, grande voglia di rivincita ma incapacità cronica di raggiungere gli obiettivi che si prefigurava, di mantenere un lavoro stabile, ecc. Meno male che ci lavora con il true crime
Ecco il nostro esperto
Quindi dovrebbe buttare via la sua intera carriera per un errore? Non mi sembra così tragico.. 😅
Non capisco perché la gente ascolti Elisa true crime
Che tristezza tutta la politica e il giornalismo compreso sto video, di una banalità e di una sciocchezza inutile.
"La cattiveria non fa parte di noi ma ci sono delle deviazioni"
Che palle paragonare tutto a una malattia, un problema solo dell'ideologia capitalista psichiatrica
Nazzi è un mito.
E se lo dice un laureato come te .....
Dai una sensazione di antipatico snobismo. Qui di banale c'è poco o nulla. Nazzi è una specie di cellula di resistenza alla banalità, al sensazionalismo facile, al solletico emozionale che invece è ovunque, nel giornalismo e nell'informazione. Dio, o chi per lui, ce lo conservi.