Il musicista nel 2024 è povero per SCELTA

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  • Опубліковано 20 сер 2024

КОМЕНТАРІ • 308

  • @mentina80
    @mentina80 5 місяців тому +59

    Fra il tuo discorso fila se l' artista ha confidenza col "mettersi a nudo" davanti ad uno scatto o a un qualunque post che lo racconti o lo pubblicizzi. Il tuo punto di vista è da influencer/fonico,nerd/youtuber, va bene così, ma ti ricordo che molti grandi artisti della (vecchia) storia erano e sono ancora antipatici, snob e schivi, introversi...eppure hanno scritto capolavori che ancora cantiamo (vedi il principe). Detto questo non si può pretendere che oltre alla propria arte (spesso immensa) si debba snaturare la propria indole. Non si può chiedere ad un timido di adeguarsi e diventare un trascinatore sociale. C'è qualcosa che non va...non si può giudicare un'artista dalla sua immagine o simpatia. È il sistema sociale streaming che sta distruggendo la musica...e non l'artista che non ne approfitta

    • @MassimoSangiorgi
      @MassimoSangiorgi 5 місяців тому +4

      ottimo commento

    • @systemanomalyofficial
      @systemanomalyofficial 5 місяців тому +1

      Amen

    • @ilpulcinocosmico7399
      @ilpulcinocosmico7399 Місяць тому +2

      Sono d'accordo: se "adattarsi" significa mettere in vetrina se stessi e non la propria musica ( che può anche essere controproducente se la personalità non incontra le aspettative del fruitore, spostando l'attenzione dall' arte al personalismo, dell' autore e anche del fruitore, costretto a esporsi e diventare "fan" anche se non ne ha l'indole). Dovrebbero tornare i negozi che distribuiscono i supporti (alcuni aspettano i mercatini come boccate d'ossigeno). La vetrina deve tornare a essere la radio: se una cosa nasce per le orecchie, per quelle deve rimanere! Video (and socials) killed the radio star!
      L'artista non è un bottegaio che deve sempre sorridere per venderti il prosciutto!
      Ascoltare: "La ballata della moda" di Tenco e "Up patriots to arms" di Battiato.
      Gli artisti (veri, gente che studia, non che giochicchia col computer) dovrebbero ricevere sovvenzioni dallo Stato, apprezzati per l'arte e non per l'"industria" che ti acquista la stellina o l'asteroide...
      Perché poi tutte le volte che devi fare comparsate e servizio fotografico con la giacchetta porta via tempo...alla tua musica!

    • @ilpulcinocosmico7399
      @ilpulcinocosmico7399 Місяць тому +2

      Anzi: sarei disposto a dare il 5×1000 del mio stipendio all' artista o al gruppo di artisti che rifiuta questo ordine di cose. Dovrebbe essercene la possibilità!

  • @alextorchio5625
    @alextorchio5625 5 місяців тому +17

    Il discorso di James Blake non è una lamentela che auspica un ritorno alla fruizione musicale del secolo corso, ma una voce importante che fa notare le problematiche relative ad un'industria musicale, il cui meccanismo attuale stimola la sola produzione di musica da sottofondo per spensierati video destinati a momenti di noia di gente senza pretese. Una musica che si confronta con soglie dell'attenzione di 7 secondi e che non può così puntare a ciò che la musica dovrebbe fare: elevare la nostra esistenza. Di sicuro chi ha un talento sopra la media e produce musica di alto contenuto come lui, a meno che non abbia interesse al video editing come Jacob Colliier, non ha il minimo interesse a perdere tempo a fare ciò che può solo togliere tempo e impegno cognitivo alla creazione musicale. La giornata è breve e la creazione di qualcosa di importante assorbe la vita intera. Blake non è Fedez o Elodie.
    Immagina un Apparat o un Thom York che fanno il Tik Tok simpaticone per far fare il balletto all'adolescente di turno.
    Se un musicista deve pensare di creare musica per rincoglioniti che devono essere catturati nei primi 10 secondi di un video stupido su un social malato di sicuro non potrà creare grandi capolavori. Creerà dei semplici sottofondi come quelli gratuiti disponibili nelle app di video editing.
    Al giorno d'oggi è pieno di artisti che si danno zappa sui piedi da soli, perché di questo passo entro breve tutta la musicaccia pop spensierata e senza pretese sarà giustamente prodotta da AI e tutta la mediocrità attuale finirà disoccupata.
    Va bene che esita la musica spensierata per gente con poche pretese, ma è anche giusto che ci siano artisti di spessore che hanno interesse nella sola produzione di materiale musicale qualitativamente elevato nelle intenzioni, nei contenuti e nella forma.
    Io spero bene che ci siano altre figure come quella di Blake che non abbiamo voglia di piegarsi a questo meccanismo pur di comprarsi la piscina, ma che facciano musica per passione e amore verso una delle forme espressive più viscerali che esistano per noi esseri umani.
    Tra l'essere poveri e avere la villa in Toscana ci sono delle sfumature, si può vivere di musica dignitosamente anche senza fare porcherie.

  • @systemanomalyofficial
    @systemanomalyofficial 5 місяців тому +33

    L'idea che mi sono fatto io è che le piattaforme di streaming hanno piallato il principio di scarsità della musica intesa come un bene...l'immediatezza del poter avere un catalogo sterminato disponibile in qualsiasi momento ha abbassato il valore percepito della musica per l'ascoltatore medio. Nell'era dei vinili e dei cd la gente comprava i dischi perché sennò per ascoltare gli artisti preferiti doveva aspettare passassero in radio, su mtv, ecc. , l'avvento del digitale e la pirateria hanno poi iniziato il lavoro che adesso spotify e compagnia bella stanno concludendo. Chiunque abbia provato anche solo in maniera vagamente seria a combinare qualcosa sa quanto tempo si deve buttare a fare robe che non hanno un cazzo a che fare con la musica. Allora che senso ha? Cos'è veramente la professione del musicista oggi? È quello, che fa incazzare. Perché ormai il mercato è questo qui e se non ti adegui peggio per te. E quindi viviamo in un periodo storico dove tutti possono fare musica, c'è della gente che sta sicuramente facendo cose mostruosamente innovative e rilevanti per la storia della musica, ma è ascoltato da 40 persone perché non ha voglia di farsi i selfies e le stories e i reel tutti i benedetti cazzo di giorni.

    • @paninovevo1162
      @paninovevo1162 5 місяців тому +2

      Purtroppo vero

    • @AmoreLindaE
      @AmoreLindaE 5 місяців тому +1

      Chi sarebbero costoro che fanno musica mostruosamente innovativa?

  • @GiuseppeVigliotti
    @GiuseppeVigliotti 5 місяців тому +18

    Dopo aver scritto un brano devo sbattermi ogni volta per pubblicizzarlo sui vari social.
    Una cosa noiosissima ma necessaria a meno che uno non voglia che la propria musica sia ascoltata solo dalla propria famiglia e dagli amici ( e pure lì…😅).
    Di contro è meraviglioso il fatto che possano ascoltare la mia musica in ogni parte del mondo, cosa impensabile una volta per chi si autoproduceva

  • @cobecobalto
    @cobecobalto 5 місяців тому +10

    Abbiamo vissuto troppi anni con gente che nel mainstream semplicemente non diceva che dietro le spalle aveva qualcuno che investiva milioni su di loro, semplice. Ora questa cosa è venuta fuori, ma tutti non eravamo pronti. Abbiamo vissuto troppi anni nell'illusione del "lui si è fatto da solo" o nell'idea che bastasse inseguire i propri sogni per diventare famosi. Semplicemente queste storie non esistono e non sono mai esistite. Il mondo della "fama" ha avuto sempre il patronato dietro, sempre ricchi finanziatori, basta esserne consapevoli. Giustamente uno deve sapere che se vuole raggiungere certi livelli deve fare dei compromessi, poi per carità deve anche accettare il fatto che magari il suo pubblico alcuni di questi compromessi non li accetta...

  • @MarcoNeriMusic
    @MarcoNeriMusic 5 місяців тому +9

    Ottimi spunti come sempre, grande! Mi sento in "dovere" di aggiungere due parole anche per chi come me, punta anche ad un mestiere di strumentista, turnista e simili. Ragazzi il mondo "vero" esiste ancora ed è importantissimo frequentarlo. Troppi ragazzi stanno puntando solo su un'immagine social ma poi non li vedo suonare manco alla sagra più scrausa della provincia più triste d'Italia. Anche le serate più demmmmerda contano, è importante fare contatti, è importante fare esperienza ecc. Probabilmente ho detto qualcosa di scontato ma paziena... Per il resto, ascoltiamo tutti bene quello che ci ha detto Francesco in questo video, inutile fare le cariatidi del cazzo e non accettare il sistema, che per quanto possa essere inequo, aimé, così è al momento. Diamoci da fare, studiare e non scassare la minchia! 😀

  • @gualtierotitta7500
    @gualtierotitta7500 5 місяців тому +28

    Ciao Francesco,
    tutto giusto e condivisibile, ma se in qualsiasi sistema si arriva al bivio "o accetti le regole o sei fuori" significa che qualcosa nel meccanismo si è rotto e che siamo di fronte a un monopolio e non più a un libero mercato.
    È così non solo nella musica figuriamoci, ma secondo me è il settore che l'ha gestita peggio trovandosi affamato dalla crisi del cd e consegnandosi senza remore alle piattaforme.
    Fino al cd c'era un'alternativa credibile e profittevole tanto quanto il pop (ad esempio i gruppi Metal degli anni 90' e primi 2000 hanno fatto i soldi con la pala). Oggi semplicemente non è più possibile perché non si vende più nulla ma si consuma e basta, spesso passivamente.
    Le cose più interessanti infatti oggi escono dalle colonne sonore, non a caso produzioni ragionate e con una committenza, pensate per uno scopo preciso.

    • @daxyu97
      @daxyu97 5 місяців тому +1

      Chiaro ma se diciamo : "o accetti le regole o sei fuori", vale da sempre in tutti i settori.
      Come diceva Fra, un tempo, o avevi un mecenate o non mangiavi. Se non vendevi i dischi, non mangiavi; e il fatto che l'alternativa al non vedere i dischi poteva essere quella di fare concerti, funzionava perché il mercato, durante l'epoca dei CD e dei vinili, era gonfiato di soldi proprio grazie alla vendita di questi supporti, oltre al merch e alle sponsorizzazioni che sono sempre esistite.
      In più, ad oggi, come ha sempre detto Fra: non vuoi fare le pubblicità? Apri un Patreon (o qualsiasi metodo di "Mecenatismo").

    • @gualtierotitta7500
      @gualtierotitta7500 5 місяців тому

      @@daxyu97 dipende dai punti di vista, se il mercato è florido é anche aperto ad alternative non mainstream purché siano profittevoli. Oggi non è più un mercato ma un bazar di robe gratis quindi il discorso decade.
      È infinita la lista di artisti e gruppi di qualche anno fa che non hanno accettato le regole e hanno avuto ugualmente successo arricchendosi.
      Oggi invece anche con sponsor sui social, patreon ecc se non sei un super big al massimo ci vivi.
      È una nuova fase ed è sempre giusto essere aperti al "progresso", ma non capisco quale sia il passo avanti nell'aver reso la musica gratis distruggendo un modello che funzionava.

    • @daxyu97
      @daxyu97 5 місяців тому

      ​@@gualtierotitta7500 Ma anche il fatto di "viverci" della tua musica, non è già una vittoria? Che intendi poi con "arricchirsi" ? Guadagnare centomila euro all'anno? Un milione? E chi sono questi artisti che non hanno accettato le regole e hanno fatto tutti questi soldi?
      In più il modello funzionava perché fare musica e guadagnarci era qualcosa riservato a pochi. Potevi essere l'artista più bravo del secolo, ma se non avevi una casa discografica dietro o la possibilità di autofinanziarti, era impossibile fare un disco o far conoscere la tua musica a chi stava a 600/700km da te.
      Aggiungo che scrivo senza nessuna intenzione di litigare, ma proprio per curiosità e per capire il tuo punto di vista.

    • @gualtierotitta7500
      @gualtierotitta7500 5 місяців тому +1

      @@daxyu97 Ma che litigio figurati...
      Se oggi un emergente riesce a vivere di musica tra sponsor, Patreon, live organizzati da solo e merchandise bravo lui davvero, perché credo sia un continuo di lavoro ininterrotto e impazzimenti vari.
      Come dice Francesco purtroppo è l'unico modo se uno proprio si impunta a volerlo fare, ma mi pare chiaro che sia il sintomo di un sistema che non funziona più ormai da anni.
      Gli artisti di successo che intendo io sono quelli di tutta la scena non popstar.
      Dai Nirvana in poi (System of a Down, Korn, Linkin Park ecc); ma per uscire dal metal tutti i vari artisti e gruppi più alternative tipo Radiohead, Bjork, Massive Attack e così via, la lista è infinita.
      La casa discografica era un modello come un altro e aveva le sue magagne, ma era comunque parte di un sistema che fruttava soldi e che quindi aveva tutto l'interesse a trovare il nuovo prodotto giusto o di moda con cui impostare un percorso pluriennale (anni, non giorni in tendenza su TikTok).
      Oggi quella roba è finita.
      Quello che dico è che è stata una scelta industriale post-internet, non c'era motivo di distruggere un sistema se non quello di aver capito che così faranno più soldi creando un monopolio.
      Non è che sono finiti i materiali per fare i cd e allora l'industria poverina si è adattata. Si è deciso di accentrare tutto e purtroppo la gente ha iniziato a percepire la musica come un sottofondo gratis.
      La roba bella nuova oggi c'è in ogni genere e sempre ci sarà, ma nel 90% dei casi rimarrà di nicchia non arrivando mai a diventare di successo come i gruppi che citavo all'inizio.

  • @jacopocatapano
    @jacopocatapano 5 місяців тому +8

    Da produttore che lavora a tempo pieno come content creator, grazie anche alla propria musica, quoto ogni singola parola di questo video!

  • @michelearnaldi1843
    @michelearnaldi1843 5 місяців тому +3

    Guadagnare con l’influenza vs. Guadagnare con la musica non è una questione morale: son due lavori diversi. Ti pagano persone diverse per fare cose diverse per fare le quali impieghi il tuo tempo e la tua energia in maniera diversa.
    Poi, chiaro, c’è una componente morale (e non solo!) in queste scelte.
    Però alla base è una “semplice” scelta lavorativa di trovarsi un secondo lavoro perché col primo non ci campi o non ci campi bene quanto vorresti.

  • @documentsofdoom6533
    @documentsofdoom6533 5 місяців тому +3

    Boh si ok. Nel senso che generalmente funziona così, tuttavia io penso un'altra cosa. Io credo che la band o l'artista, deve necessariamente occuparsi esclusivamente di comporre/registrare/produrre e suonare quello che ha tirato fuori. Se io dovessi anche promuovere, vendere e spingere il mio prodotto DA SOLO, non arriverei da nessuna parte. Non ne ho le competenze, ne tantomeno ne ho la voglia. La mia parte del gioco è quella di salire sul palco, attaccare la chitarra, suonare, e fare questo al meglio della mia possibilità. Diciamo pure che se la Musica è diventato il contorno, e quindi non l'argomento principale della materia, a questo punto neanche mi servirebbe fare le canzoni...mi basterebbe inventarmi una band, creare qualche maglietta con la grafica che spacca e il gioco è fatto, senza neanche produrre mezzo riff. Consapevole del fatto che le persone vogliono la tazza, la maglietta e l'attaccapanni, non vogliono approfondire o ascoltare la Musica? Arriveremo a questo ?

  • @federicoaschieri
    @federicoaschieri 5 місяців тому +2

    In realtà ha pienamente ragione James Blake. Supponendo anche che noi artisti ci dedichiamo di più ai social etc., gli algoritmi dei social non premiano affatto la buona musica, ma la capacità di incollare ad un breve video masse di persone. I video di gatti si sa che hanno questa capacità. Perciò saper fare lo showman non ha nulla a che fare con il talento musicale, e il grande artista, profondo, originale, innovativo raramente emergerà dai socials. In realtà il futuro sarà costruire piattaforme che riescono a scovare, magari con l'AI, i grandi artisti e diffonderli alle masse. La grande sfida è usare la tecnologia per filtrare l'enorme massa di dati e trovare ciò che vale. Cambiare gli abbonamenti di Spotify non servirà a nulla 😁

  • @andreadigiorgio
    @andreadigiorgio 5 місяців тому +6

    In questo video in realtà parli di un uso di patreon e social che è sano e non è quello che purtroppo si intende per influencer. Questo ruolo ultimamente viene frainteso come "trasformati in una macchina da servizi e contenuti a tutti i costi" e la musica è un accessorio che potrebbe anche venir meno.

  • @santiago.valori
    @santiago.valori 5 місяців тому +4

    Concordo su tutto Fra.
    Noi musicisti non-mainstream dobbiamo metterci in testa che, se vogliamo campare della nostra arte, dobbiamo cominciare a diventare artisti a 360°: un po' musicisti, un po' videomaker, un po' storyteller, un po' social media manager e un po' intrattenitori (non nel senso "cabarettisti", ma nel senso "bravi a fare entertainment").

  • @nomusicforyoungmen4682
    @nomusicforyoungmen4682 5 місяців тому +5

    Molto giusto e realistico come di solito i tuoi discorsi e pensieri.
    C'è però, in questi discorsi , un riferimento alla caduta di qualità della musica.

    • @REAPERIANI
      @REAPERIANI  5 місяців тому +7

      Il problema è nello scovare la buona musica nel mare di musica che viene pubblicata. C'è ancora. É solo più difficile da trovare perché il pagliaio è più grande e la gente ha meno voglia di scavare

    • @guglielmobartelloni
      @guglielmobartelloni 5 місяців тому

      e chi l'ha detto?

    • @nomusicforyoungmen4682
      @nomusicforyoungmen4682 5 місяців тому +2

      @@REAPERIANI sentivo discutere del fatto che l'impegno nel creare musica "migliore" venisse meno anche relativamente al calo di richiesta dell'utente medio.
      Nel senso, prendiamo quel che c'è , e se c'è musica mediocre va bene lo stesso.

    • @mauromantovani5937
      @mauromantovani5937 5 місяців тому

      Come dice Francesco. La buona musica c'è..e pure tanta...anzi forse non ce n'è mai stata cosi tanta. E chiunque ha la possibilità di trovarla se ha la passione di andarla a cercare. È chiaro che la maggioranza della massa non ce l'ha perchè avrà passioni diverse, gli basta un po di sottofondo quando va in macchina. E non c'è niente di male.

  • @lucasc7589
    @lucasc7589 5 місяців тому +18

    Cose c'entra la musica in tutto questo? Una intera generazione bruciata da un'unica ossessione: contare qualcosa su queste piattaforme criminali.

    • @RiccardoPalombo
      @RiccardoPalombo 5 місяців тому +6

      Quoto.

    • @REAPERIANI
      @REAPERIANI  5 місяців тому +4

      Che senza buona musica come fondamento della tua presenza online... Non vai da nessuna parte. Quella era data per scontato.

    • @hellni79
      @hellni79 5 місяців тому +9

      @@REAPERIANIil problema è: in base a cosa la musica è “buona”? In quale contesto il gusto del pubblico si forma? In questa dinamica è buona solo se porta numeri, e quelli li fai con la qualità? Con lo spessore artistico? Dove c’è fretta, come fa ad esserci approfondimento? Diventa tutto un fare i fenomeni da baraccone fondamentalmente…
      E poi, chi lo educa il pubblico?

    • @lucasc7589
      @lucasc7589 5 місяців тому +2

      Solitamente io noto l'equazione inversa: largo seguito / povera musica.
      E alla fine mi sono fatto triggerare anch'io, come un pivello. La chiudo qui :)

    • @REAPERIANI
      @REAPERIANI  5 місяців тому +12

      l'artista stesso, quanto sarebbe bello un musicista che sui social mi racconta che dischi ascolta? che libri legge... che arte va a vedere.
      Lui dovrebbe fare "avvicinamento alla buona musica" MENTRE propone la propria musica.
      Ma nessuno ha l'umiltà di farlo.
      Una scelta.

  • @astrolappio
    @astrolappio 5 місяців тому

    Non volevo nemmeno guardarlo questo video e invece, si è rivelato il miglior video che ho visto da te. Grandissimo, dovrebbe essere mostrato ovunque a tutti gli artisti

  • @user-sn5pw8fu8i
    @user-sn5pw8fu8i 5 місяців тому +1

    saggio e preciso come sempre, grande Fra!

  • @jack79
    @jack79 5 місяців тому +4

    Ho guardato questo video sclerando perché continuavo a sentire la sveglia del mio telefono. Dopo 10 minuti ho capito che era nel video…

  • @maurosogni7419
    @maurosogni7419 4 місяці тому

    Figa meno male che ti ho trovato...vado a vedere il tuo patreon e i corsi di mixing

  • @nonnomir
    @nonnomir 5 місяців тому +6

    A me il tuo discorso pare una enorme supercazzola. Attenzione, non che non descriva la realtà... Allora forse dovrei dire (meglio) che la realtà musicale (come quella economica più in generale) mi pare una enorme supercazzola.
    Il quadro generale mi fa dire: come mai i costi di registrazione, editing, distribuzione e via dicendo sono molto diminuiti rispetto all'epoca di vinili e cd e i soldi per gli artisti medio piccoli sono sempre meno?
    Da un lato certamente gli artisti medio piccoli e piccoli sono probabilmente molti di più (quindi la torta va divisa tra più bocche), ma onestamente il problema non mi sembra questo.
    La realtà a me pare invece che questa sia un'epoca di far west molto favorevole ai pesci grandi, molto più favorevole che in passato: penso che i grandi facciano MOLTI più soldi di quelli del passato e che sempre meno soldi vengano distribuiti agli altri livelli, che è poi il modello economico generale che abbiamo adottato...
    Quella stessa ingiustizia che ha sempre commesso SIAE di dare i soldi per lo più ai grandi (a meno che il gestore di un locale non si prenda due ore per scrivere i singoli brani del gruppo che suona, senza cancellature...), ora la fanno dei privati in modo molto più arbitrario ed estremo e senza dover rendere conto a nessuno in nessuna maniera, quindi senza alcuna possibilità di critica o discussione. Tu stesso non discuti il sistema generale, ma vai a infognarti sulle istruzioni per come rovistare nei cassonetti della spazzatura.
    E' il capitalismo, baby.
    Poi, certo, ha senso il tuo discorso di dire che anche il piccolo artista deve muoversi molto con l'autopromozione, il merchandaising e via dicendo. Io però vedo piccoli artisti sbattersi come schiavi su queste cose, facendo il lavoro che ieri facevano in cinque, e non tirare su nemmeno quello che prima tirava su uno solo, a parità di qualità e di pubblico rispetto al passato.
    Insomma, a me pare semplicemente che la musica non sia esente dal problema generale della distribuzione della ricchezza. Il resto sono istruzioni su come trovare nella spazzatura cibo buono in mezzo a quello avariato.

    • @REAPERIANI
      @REAPERIANI  5 місяців тому +3

      Ma infatti il video apre con una soluzione al problema di distribuzione... E poi va nella parte di adattamento, per sopravvivere fino a tempi migliori, che non so se arriveranno.. Ma lo spero

    • @nonnomir
      @nonnomir 5 місяців тому +3

      @@REAPERIANI Chissà. Comunque niente è per sempre e la musica, un pò come l'anarchia, "se la tagliassero a pezzetti, il vento li raccoglierebbe".
      Una delle possibilità per il prossimo futuro potrebbe essere la separazione netta tra livelli alto e basso.
      Io assieme ad altri due scoppiati organizziamo concerti di livello piccolo (200 persone o giù di lì). Il modello è appena sostenibile al momento, ma magari la cosa può svilupparsi: i costi in generale si sono davvero molto abbassati e soprattutto vedo che anche per i gruppetti, se sono sotto casa e di qualità decente, la gente partecipa, spunta dal nulla. Ti paghi con le birre e le crescentine e di sicuro non diventi ricco. Ma il punto non è quello, giusto? 😜

  • @ciemme_76
    @ciemme_76 5 місяців тому

    Grazie Francesco! Da appassionato di musica, ma anche discreto conoscitore del music business, condivido interamente i contenuti del tuo video. La storia dell'uomo è basata sulla EVOLUZIONE, intesa principalmente come "cambiamento" e "adattamento". Anche l'attuale music business è totalmente diverso rispetto a pochi anni fa, e chi rinnega questo è semplicemente tagliato fuori... Non sto dicendo che sia "corretto", ma così è e ci si deve adeguare.

  • @MVVblog
    @MVVblog 5 місяців тому

    23:05 Ma li hai visti i concerti di Hatsune Miku? E succedeva già 10 anni fa, il futuro in questo momento è imprevedibile

  • @andreataddeo3078
    @andreataddeo3078 5 місяців тому

    Grande Fra! Analisi lucida e prospettiva pragmatica. Daje!

  • @musicbusinessitalia
    @musicbusinessitalia 5 місяців тому +1

    Ciao Francesco.
    Purtroppo sono i modelli che dovrebbero cambiare, e non succederà. Magari cambieranno i revenue share, ma alla base non è questa la soluzione. Si parla tanto di streaming, di "evoluzione" del modello da "prorata" a " user centric ", ma la realtà è che questi sono modelli di business dove il musicista e/o artista è e sarà sempre considerato cliente della piattaforma, e non partner. Lo stesso vale per il discorso "influencer": hai sempre a che fare con modelli in cui di fatto il musicista e/o artista non ha il minimo controllo. Si deve parlare di modelli di business e, purtroppo, nessuno ne parla. I musicisti sono poveri perché non ce n'è uno che ragioni sul proprio modello di business. Professionisti compresi. Il livello educativo di questo settore su questi temi rasenta lo zero, purtroppo.
    Un saluto e buon week

    • @XBMStudio
      @XBMStudio 5 місяців тому

      Hehe hai centrato il punto.

  • @albertoziliottomusic
    @albertoziliottomusic 5 місяців тому

    Ciao Francesco. Devo ringraziarti Perchè dopo il tuo video che hai fatto al liceo nel 2019 , ho cambiato modo di approcciare la musica e ho stretto collaborazioni con aziende produttrici di strumenti musicali, ho interagito con persone / canali come il tuo / e tutto questo mi ha aiutato a essere un pò più conosciuto e entrare di più nel mondo del chitarrismo acustico ! Grazie Alegher !

  • @synthcollector
    @synthcollector 2 місяці тому

    bravo Fra!

  • @SintesiFM
    @SintesiFM 5 місяців тому

    ciao fra!
    a quell'incontro del 2019 io c'ero, stavo frequentando il secondo anno di triennio di viola in conservatorio a Milano.
    Oggi sono iscritto al corso di Sound design in IED anche grazie a quell' incontro e sono contentissimo di aver scelto questo percorso

  • @stevedifidio
    @stevedifidio 5 місяців тому +1

    "La gente spesso ama non solo la tua musica, ma la passione che metti nel fare la tua musica"
    Le perle per le quali dopo circa 5 anni sono ancora qui ad ascoltarti con le orecchie aperte ❤ grazie Fra, se ce la farò a diventare un produttore sarà anche grazie a te!

  • @jacks_reaction
    @jacks_reaction 5 місяців тому

    Video della vita. Grazie!

  • @thestuorthface7897
    @thestuorthface7897 5 місяців тому

    Grande, che visione che hai

  • @skeltron96
    @skeltron96 5 місяців тому

    🙏🙏 grazie di aver fatto questo video

  • @micheledallara6031
    @micheledallara6031 5 місяців тому

    Ciao! Video interessante. Confermi che oggi fare musica è questione di marketing e la musica in sè diventa un hobby in quanto corollario alle attività promozionali. E come per tutti gli hobby se hai molto tempo a disposizione allora hai la possibilità ma non la certezza (ah, il talento: averne a secchiate...) di tirare fuori un buon prodotto. Lavoro in azienda e sono pure pendolare di lungo corso quindi il tempo è sempre poco: faccio fatica a dare continuità alla produzione musicale (quel poco me lo faccio DIY e pure malamente ma sono già al limite delle mie possibilità), figuriamoci dovermi dedicare alla promozione e quant’altro, solo poi nella speranza di arrotondare un po’ il mensile eh... se mi vuoi fare da patreon ne possiamo parlare comunque 😜

  • @michelepeccini12
    @michelepeccini12 5 місяців тому

    Una delle persone più positive di internet. Competenza, chiarezza, capacità di comunicare ma soprattutto passione per quello di cui parla, aiutando gli altri. Grazie

  • @haterhaterhaterhater9018
    @haterhaterhaterhater9018 5 місяців тому

    Altro video, altra perla. Grande!

  • @diegobelfiore
    @diegobelfiore 5 місяців тому

    Sei proprio forte! Bellissimo video

  • @francodafirenze
    @francodafirenze 5 місяців тому +12

    “O ti adegui o sei fuori” va bene per un impiegato, non per un artista

    • @brandon0099
      @brandon0099 5 місяців тому +1

      E non è giusto neanche per un impiegato!

    • @LucaMenny
      @LucaMenny 5 місяців тому

      È la legge dello stare al mondo... O ti adegui a stare attento quando vai a bere al fiume o ti mangia il Leone.
      O ti adegui a dei compromessi che ti permettano di far notare la tua arte o muori.
      Il lato positivo? Se non sei motivato non ti adegui, se non sei motivato non ci serve l'arte che produci. 😊

    • @brandon0099
      @brandon0099 5 місяців тому

      ahahahah "se non sei motivato non ci serve l'arte che produci" ahahahah è arrivato "il faraone" (probabilmente già trucidato nel reparto polleria dove anche io ho fatto la mia parte). Dimostrami la tua presunta motivazione. Magari ancora il "tira più un pelo di figa che un carro di buoi"? E cosa c'entrano motivazioni simili (DA SCIMMIE) con l'arte? 😎@@LucaMenny

    • @francodafirenze
      @francodafirenze 5 місяців тому

      @@LucaMenny la legge dell'adeguarsi, dell'essere tutti uguali, di non portare nessuna innovazione? L'arte non lo prevede, forse il vivere civile ma non l'arte, l'arte è libertà di espressione!

    • @LucaMenny
      @LucaMenny 5 місяців тому

      @@brandon0099 innanzitutto dove sta scritto che "la mia arte è meglio della tua"? (Visto che tra l'altro fare arte non è il mio mestiere) In secondo luogo dove tu leggi una provocazione io semplicemente vedo un dato di fatto, in un contesto artistico (ma forse anche in altri) vince chi ha la tenacia e la motivazione di portare avanti quello in cui crede. Punto.

  • @mavprodd
    @mavprodd 5 місяців тому

    Confesso che tutta questa discussione sull'argomento negli ultimi giorni mi aveva scatenato un sacco di dubbi su come gestire delle release di quest'anno (in cui mi sono ripromesso di essere più presente sui social visto che un po' per pigrizia, un po' per timidezza sui social sono una pippa), e il tuo video mi ha schiarito un sacco le idee! Grazie!

  • @salvatorebeltempo4302
    @salvatorebeltempo4302 5 місяців тому

    Ohhh che video!! Bello davvero

  • @u2besam
    @u2besam 5 місяців тому

    Come pensai nel 2019 vedendo il tuo video di allora: finalmente qualcuno che dice le cose dritte "into the face" e senza tante menate!

  • @Fraend
    @Fraend 5 місяців тому

    Comunque la penso esattamente come te e grande che hai espresso tutti questi concetti

  • @saveriolipari7143
    @saveriolipari7143 5 місяців тому

    Come sempre, una analisi che segue una logica impeccabile ! Essere Presenti sui social richiede tempo, energie e creatività. Pure la scorciatoia del patreon ci ha imbeccato !

  • @ferdinandovezzoli5269
    @ferdinandovezzoli5269 5 місяців тому

    Bravo, intervento intelligente e lucido!

  • @fabrizioklam
    @fabrizioklam 5 місяців тому

    Monologo e riflessioni assolutamente condivisibili, peraltro già apprezzate nel video live del 2019. Bravo! A corollario del discorso "dindi" sarebbe interessante valutare un'opzione qui solo sfiorata, ovvero i live... ma non quelli in pompa magna (leggasi palazzetti, stadi, service, etc) bensì quelli più caserecci: in altre parole, l'artista di strada. Nessun intermediario, solo musica e fruitori eventualmente "omaggianti" di un riconoscimento economico esentasse. Le normative a riguardo sono lacunose (ho letto che talvolta bisogna interpellare i vigili urbani e cose così), però sarebbe interessante capire se esiste una modalità per un musicante di suonare (beh, per chi vorrebbe ancora farlo!) la propria musica senza fare i salti mortali tra cavilli burocratici e costi di gestione che non siano quelli di tenere un cappello al suolo... Un caro saluto.

  • @MarioRicciEsc
    @MarioRicciEsc 5 місяців тому

    bellissimo bellissimo intervento!
    bravissimo. davvero interessante.

  • @SebastianoPaparella
    @SebastianoPaparella 5 місяців тому

    Grazie per questo contenuto. Mi fa impazzire sentire ancora gente che si lamenta del mercato musicale dando per scontato che la normalità fosse quella degli anni 60/70/80. Non riesco a capire come si possa pretendere di fare soldi con la musica e allo stesso tempo continuare a trattarla come fosse solo una passione.

  • @uaca_uaca
    @uaca_uaca 5 місяців тому

    Gran video broo !

  • @antonio_arcari
    @antonio_arcari 5 місяців тому

    Sono super d’accordo. Mi piace un sacco il tuo metodo di analisi della realtà che va a scavare nel passato (soprattutto perché sto facendo il conservatorio come hai fatto te e quelle cose le ho studiate fin troppo). Il discorso è che per molti si fa fatica a pensare che il futuro è la monetizzazione attraverso i social, e soprattutto a molti fa schifo sta cosa. Come quelli che si incazzano con il pianista lang lang perché indossa il rolex mentre suona beethoven. Ma vaffanculo fa bene e basta. Sono d’accordo su tutto con te. Purtroppo a meno che qualche pazzo inventi nuovi metodi di monetizzazione siamo costretti a scegliere tra monetizzazione e autoesclusione da social networks ecc, e l’uno esclude l’altro. Bisogna solamente capire come sfruttare il mezzo di monetizzazione senza venir meno alla propria personalità e alle proprie attitudini.

  • @RobertoBrambilla
    @RobertoBrambilla 5 місяців тому

    Personalmente estenderei questa tesi in tutto il periodo della storia della musica (quella con un rapporto economico diretto). Sono cambiati i mezzi e le modalità ma il problema nasce dal pensare di fare musica solo per guadagnare. Ho conosciuto un po' troppi allievi con questa idea, stimolati dalle lusinghe della popolarità. Questo è sì un mondo più complesso, che ti costringe ad avere conoscenze diverse e superiori rispetto al passato tuttavia sono convinto che il ruolo e il rispetto per sè stessi come artisti sia il primo valore da assicurare. Nel mio piccolo esempio personale, io mi occupo di musica "colta" (tra apici perchè è un termine che detesto), o meglio musica scritta, conosco benissimo le meccaniche di interesse dei giovani e dei giovanotti in pensione della mia musica ma so che esiste una Caterina Caselli che da anni si batte e promuove la musica scritta. Ciò significa che possono esistere realtà coerenti e ben differenti alle quali possiamo adattarci sempre e solo se la prima scintilla sia esplorare sè stessi e non la vana gloria.

  • @thetoma88
    @thetoma88 5 місяців тому +1

    Aneddoto drammatico e bellissimo studiato a Storia del Teatro Musicale (=opera) all'università.
    Ai tempi dello Stato Pontificio funzionava più o meno così: il Papa in persona decideva fra i suoi nobili quali dovessero produrre intere stagioni teatrali. Il risultato era ovvio: una volta scelti si doveva fare una cosa in grandissimo stile (te l'aveva detto il Papa, non potevi permetterti di fare brutte figure, metti che poi lui o qualcuno della curia venga a vedere quello che fai) e di grandissima qualità, e quindi tutti i nobili dello Stato Pontificio da un lato si sentivano onorati nel caso venissero scelti e -dall'altro- sapevano benissimo che una stagione teatrale avrebbe potuto portarli a miseria certs.
    Non so perché ma l'ho sempre vista come una potente metafora dell'italianità tout court, non solo di quel pezzo e di quel periodo storico.
    Fine OT

  • @david-zx7md
    @david-zx7md 5 місяців тому

    @REAPERIANI , concordo con quello che dici hai fatto un bel discorso

  • @Scraccovibes
    @Scraccovibes 5 місяців тому

    Bel video ed ho apprezzato la professionalità nell'esporre molti concetti, tuttavia (parere personale)se oggi sono in aumento esponenziale i venditori di corsi musicali, un motivo ci sarà...
    È possibile che uno dei motivi principali sia anche perché il mercato dello streaming musicale è troppo saturo, tanto che gli algoritmi stessi di tutto il sistema spesso sono a livelli paradossali..
    E quindi hai voglia di sbatterti sui social quanto vuoi , ma se non sei prima già conosciuto dal popolo essendo un produttore singolo autonomo o se non sei "un Maranza"(è una battuta), puoi fare musica solo per passione ma non per sperare di camparci con essa guadagnando...
    Insomma ci sono molti punti di vista controversi, ma in dato di fatto ormai per la maggioranza dei casi è più facile campare vendendo "altro" ma non solo musica, ad eccezione se si lavora in un gruppo poiché l'unione fa la forza..

  • @DixMusicStudio
    @DixMusicStudio 5 місяців тому

    Verissimo Francesco!👏👏

  • @77hangar
    @77hangar 5 місяців тому

    Ciao, Fra. Video molto interessante. Sono daccordo su tutta la linea anche se mi rimane un buco nero... ma un artista che compone musica non dovrebbe campare anche solo componendo? Cioé, prima di spingere i giovani artisti ad accettare di diventare anche influencer (motivo tra l'altro che spesso è la causa dell'abbassamento di qualità nella musica in quanto se sei figo puoi anche scrivere della merda e purtroppo funziona), non sarebbe meglio capire bene come sfruttare e far rispettare le leggi sul Diritto D'autore? Sarei felice se tu potessi fare un video spiegando quali sono le nuove strade per proteggere la propria musica e chi dovrebbe controllare e chiedere più fee alle grandi piattaforme di streaming. Ho sempre pensato che è l'opera d'arte che passa alla storia, non la bella faccia che la presenta. Sempre meno roba passa alla storia. Grazie per i tuoi servizi, sei fantastico e di grande compagnia. Buon lavoro

  • @bgianmarco
    @bgianmarco 5 місяців тому

    Condivido in pieno il discorso. Si può fare il paragone con l'ambito della ricerca universitaria in cui lavoro (ingegneria meccanica). Anche in questo campo sarebbe bello fare ricerca e focalizzarsi solo su quello, ma ahimé tocca fare anche altro tipo di lavori (meno "nobili"). Per vari motivi... ad esempio recuperare fondi per nuove attrezzature, oppure per fare network. Insomma, le stesse cose che dice Fra per i musicisti.

  • @Fraend
    @Fraend 5 місяців тому

    Non so perché quando è uscita la foto di Gigi con successivamente la gun io ho riso troppo😂 grande Fra

  • @carlo-sacchi
    @carlo-sacchi 5 місяців тому +17

    Col CD c'era un costo di produzione minore a fronte di un prezzo a scaffale maggiore.

    • @Chyappology
      @Chyappology 5 місяців тому +1

      Mi permetto di dissentire. Fare il CD costava, turnisti e affitto studio di registrazione, i produttori,la pubblicità. Costava tanto fare il long playing

    • @davidecorda7392
      @davidecorda7392 5 місяців тому +1

      Sì, ma c'era una buona possibilità di recuperare le spese (erano 20€ a copia, non dimentichiamolo) oltreché di poterci quantomeno campare con qualche decina di migliaia di copie. E non va dimenticato l'incentivo di sognare di fare il botto, spremendosi le meningi.

    • @Chyappology
      @Chyappology 5 місяців тому +1

      Vero ma ti faccio un esempio. Nel 77 i Pooh rinnovarono il loro contratto e gli veniva garantito un minimo di 333000 copie vendute. La casa discografica riusciva a garantire, nonostante i costi, dei buoni guadagni

    • @carlo-sacchi
      @carlo-sacchi 5 місяців тому +1

      @@Chyappology parlo di produzione del supporto, mica di fare un album

    • @davidrope81
      @davidrope81 5 місяців тому +1

      ​@@carlo-sacchi Sono andato a cercare gli estremi di un contratto tra REM e Warner del '96 che ricordavo vagamente (avevo 15 anni). Al di là dell'ingaggio alla band venivano garantiti 2.50$ a copia. Anche senza aggiustare per l'inflazione fate voi le varie moltiplicazioni.

  • @brandon0099
    @brandon0099 5 місяців тому

    SEMPLICISSIMO! Finché c'è gente che crede di suonare mentre solo fa rumore, o addirittura solamente ascolta musica altrui (o canticchia) è grave! Il problema è che non è solo un problema di paga al musicista ma anche a lavoratori e fornitori "veri" nel senso di beni di prima necessità. Probabilmente l'autorità è andata a persone che non discernono tra chi fa e chi ha. IMMAGINA una porcheria del genere applicata alla socialità, invii un messaggio o un commento e non arriva invii una chiamata e non arriva nonostante hai già pagato smartphone, connessione elettricità ecc...

  • @VercelliRockSchool
    @VercelliRockSchool 5 місяців тому

    Ciao e complimenti per questo video!
    Secondo me NON SIAMO ANCORA PRONTI per tornare all'era pre-supporto!
    Nonostante la ciclicità sia un fatto e non un opinione, prima o poi certamente ripartiremo da lì.
    La vera differenza è che al tempo non c'era la percezione di gratuità che abbiamo oggi nei confronti della musica.
    Ed ecco la domanda: Ma perché non si reintroduce il CD? il CD sembra buffo? perché i lettori CD sono stati tolti dalle autoradio? chi ci ha guadagnato a far diventare questo supporto obsoleto?
    Per fortuna con i libri queste "operazioni percettive" non hanno funzionato (o hanno funzionato in parte) sennò probabilmente oggi non leggerebbe più nessuno. come invece è successo per i dischi..
    SE L'ASCOLTATORE POTESSE SCEGLIERE DAVVERO TORNEREBBE AL CD!
    poi ci sono "dettagli" da non sottovalutare quali:
    1) il CD si sente da DIO e non stanca!
    2) è quello che economicamente funziona di più per gli artisti (il grafico è chiaro!).
    3) Le etichette discografiche, quelle credibili, quelle indipendenti sarebbero degli ottimi filtri qualitativi di proposte musicali, quelle a cui vale la pena di dare una chance, anziché essere BOMBARDATI da nuove uscite senza senso tutti i giorni!
    è ovvio che questo discorso non è per tutti! ma è solo per chi vuole ascoltare musica sul serio! chi invece vuole solo giocare a fare su e giù con il player di spotify o di youtube deve essere liberissimo di continuare a farlo.
    Oggi nessuno sta ascoltando realmente nessuno! e soprattutto: smettetela di fidarvi troppo di voi stessi quando promovete la vostra musica almeno finché non fate i conti sul serio con altri stati di coscienza!
    Beppe

  • @francescocolla5720
    @francescocolla5720 5 місяців тому

    Super interessante. Grazie

  • @LorenzoLeonardini
    @LorenzoLeonardini 5 місяців тому +1

    Da quel che so la descrizione che hai fatto sul metodo di distribuzione di denaro "in base a quello che ascolti tu" ( 6:40 ) è il sistema attuale in uso da youtube premium e youtube music. e devo dire che con i pochissimi dati in mio possesso dai miei 4 ascolti in croce su distrokid, un ascolto su yt music paga mediamente di più di un ascolto su spotify (ma l'abbonamento anche costa di più quindi non saprei)

    • @REAPERIANI
      @REAPERIANI  5 місяців тому +1

      Quella sarà una grande rivoluzione

  • @leonardotroiani458
    @leonardotroiani458 5 місяців тому

    Severissimo, ma altrettanto giusto. Te vorrei abbraccia, sei un grande

  • @michelangelodigennaro265
    @michelangelodigennaro265 5 місяців тому

    Sul fatto che magari un artista a suo modo attraverso i social, deve riuscire a ricavare un possibile guadagno posso anche essere d'accordo, anche se mettendomi dei panni di uno che appena inizia ci sono aspetti da gestire in più che rendono il tutto più complicato. Poi per quanto riguarda il sostenere l'artista.... chi lo fa? Il tuo esempio, come anche quello che faccio io ogni tanto acquistando degli album, è molto ristretto e non è può essere preso come un vero indice di possibile guadagno, la maggioranza delle persone penso si fermi a spotify. Paragonare Spotify alla radio mi pare anche piuttosto ambizioso, vista la notevole differenza nella libertà di ascolto. Infine ritengo che progresso nell'arte non deve essere spostare l'asticella maggiormente (o nella sua totalità) verso la commercializzazione, e se evoluzione nella musica vuol dire "creare brani per tik tok" datemi pure del boomer ma non mi pare corretto. Se c'è una tendenza peggiorativa nelle cose, non bisogna per forza adattarsi, ritengo che chi ha paggiore influenza (quindi in questo caso gli artisti più seguite) debba evidenziare le problematiche e renderle note affinchè inizi un dibattito che magari porti a una soluzione. E in questo caso non penso sia assolutamente come dici te cioè quello di "fare l'album e starsene fermi" ma piuttosto di un giusto compromesso con queste piattaforme, oltre a un sistema più etico nel gestire gli artisti e nell'educare anche l'ascoltatore finale per fargli capire che la musica non sono fazzoletti per pulirsi il naso.

  • @davidecorda7392
    @davidecorda7392 5 місяців тому +1

    Il grafico sugli introiti aggregati ha una pecca fondamentale: il peso enorme della musica prodotta negli scorsi decenni che ne prende una fetta enorme. Anche in passato si trovavano gli album vecchi negli scaffali dei negozi, ma in misura estremamente ridotta.

  • @svennilsson8719
    @svennilsson8719 5 місяців тому

    Come al solito, una chiacchierata al caminetto eccellente e ben argomentata. C'è un altro elemento che potrebbe alterare la vita dei musicisti e di tutti gli altri in modo imprevisto e piuttosto duro: semplicemente, la crisi energetica e climatica che avrà un impatto su quella che è diventata la musica just-in-time e sui suoi effetti collaterali pubblicitari. Le scorte e le collezioni di vinili e CD diventeranno preziose come i libri di carta e altri beni non virtuali. Non mi piacciono la collassologia e il declinismo, ma questo non ci impedisce di pensare, immaginare e agire, come fa la vostra affascinante serie di video. Sono tempi strani e vorticosi quelli in cui viviamo.

  • @mikael_compo
    @mikael_compo 5 місяців тому

    Sono totalmente d'accordo con James Blake. Il fatto che le cose siano differenti dal passato non significa che è giusto così. Dal mio piccolo cerco tutte le volte che mi è possibile di acquistare la copia digitale degli Album che amo, dato che sono consapevole che gli streaming prodotti sulle piattaforme musicali valgono pochissimo.

  • @MixedByDCAlien
    @MixedByDCAlien 5 місяців тому

    Grazie.

  • @TizianaVarisco
    @TizianaVarisco 4 місяці тому

    Ed inoltre mancano tante versioni degli anni 70/80 , tanti concerti live , la discografia un po' più ricercata , mentre ultimamente sono presenti tanti sconosciuti che non so come si sono inseriti. Poi c' è il fenomeno delle playlist - in linea di massima vige la legge del denaro.Quindi direi che Spotify non è rappresentativa di TUTTA LA MUSICA ASCOLTABILE. A volte si 😂 trovano più brani su youtube.

  • @TermoSimone03
    @TermoSimone03 5 місяців тому +2

    Il problema ,come sottolinea James Blake, è il fatto di essere un modello che rende virale neanche una canzone ,ma un segmento di pochi secondi di un pezzo,il che non porterà un artista a poter fare tour ,perché i 1 hit wonder di Tiktok non creano un affiliazione che supporta questo tipo di passione verso gli artisti

    • @REAPERIANI
      @REAPERIANI  5 місяців тому

      Makeba é tornata a girare in radio grazie a pochi secondi su tiktok.
      Aurora con 10 secondi é esplosa e ora è in tutti i festival mondiali...
      Non lo so non mi convince sto discorso che non c'è scoperta musicale su tiktok.

  • @epuxstudio7574
    @epuxstudio7574 5 місяців тому +2

    Tutto giusto con dei però importanti che aprono una riflessione molto più ampia all'interno del quale però ricade anche la musica. In primis progresso dell'umanità e innovazione tecnologica sono 2 cose ben distinte, sbagli ad intendere la seconda come se corrisponda alla prima. Ma soprattutto l'uomo oggi è costretto a reinventarsi costantemente durante la propria esistenza e dover sempre inseguire un contesto che muta velocissimamente. Tutto ciò è disumano, ed è una condizione che ben si confà alla macchina, molto meno all'essere umano. Questo è il punto che differenzia la congiuntura attuale rispetto a tutte quelle del passato da te citate. Infatti siamo tutti schizzati e alienati mentre arranchiamo in un inseguimento continuo delle milioni e continue innovazioni tecnologiche che ci permettono di stare al passo nel nostro lavoro. La musica in quanto arte che spazio può trovare all'interno di questo contesto? Lo spazio di qualcosa di inevitabilmente marginale, che appaga un momento e dura quel momento che appena arriva è già passato. Si compone per durare 10 minuti, a differenza dell'arte che è per sempre. Questo è il dramma vero, e il problema musica non è che un piccolo risvolto di questo dramma.

  • @LCMUSICSTUDIOS
    @LCMUSICSTUDIOS 5 місяців тому

    Cavolo Fra è inutile è anche per questo video che ti seguo da oltre 6 anni! Cioè io ringrazio reaper per avermi fatto conoscere te e non viceversa! 🤣🤣🤣

  • @musichette.
    @musichette. 5 місяців тому

    Ottimo spunto di riflessione, dico la mia, per quel che conta:
    Tempo fa quando vivevo a Berlino c'era un locale di musica live dove ogni band, che si alternava sul palco, a fine esibizione passava tra gli spettatori con il cappello in mano, si, il buon vecchio cappello in mano. La soluzione era, e credo lo sia anche adesso, ripartire dagli spazi fisici dove esibirsi senza dover delegare i propri compensi a proprietari di locali, discografici, promoter o Jeff Bezos di turno.
    I miei 2 cents ;)

  • @EnricoMarazzi
    @EnricoMarazzi 5 місяців тому

    Sono d’accordo con la tua analisi sul fatto che l’AI non rimpiazzerà l’artista. Penso che però rimpiazzerà (sicuramente in parte), il musicista in quanto persona capace di suonare uno strumento. Avremo “artisti musicali” che sapranno trasmettere emozioni via AI senza sapere suonare una nota, non molto differente comunque della prima rivoluzione DJ/synth vs strumenti musicali più convenzionali che abbiamo vissuto negli anni 90/2000

  • @marcob7108
    @marcob7108 5 місяців тому +1

    Rifacendomi a quello che dicevi giustamente tu in quel meeting in conservatorio, pur capendo la "frustrazione" del buon Blake, purtroppo queste cose non sono più scindibili se si vuole mantenere un alto livello di presenza nella testa dei consumatori, e tutti i musicisti della sua generazione ne hanno e ne traggono un grande vantaggio, che piaccia o no. Detto questo io tornerei anche domani alle fanze e ai negozi di dischi, ma sono un cazzo di 50enne e ho altre idee.

    • @REAPERIANI
      @REAPERIANI  5 місяців тому +2

      Quello che piu mi manca del negozio di dischi sono i consigli del proprietario e degli altri frequentatori del negozio. La scoperta musicale per consiglio tra esseri umani non ha prezzo

    • @marcob7108
      @marcob7108 5 місяців тому

      @@REAPERIANI Vero, era emozionante. Sembra sia passata un'era geologica ed è piuttosto triste.

    • @marcob7108
      @marcob7108 5 місяців тому

      D'altronde coi ritmi di pubblicazione che hanno da anni gli artisti, se non fosse per social e quant'altro, probabilmente verrebbero bruciati in un nanosecondo nella memoria della gente. Annissimi fa ti ricordi che era quasi la normalità pubblicare un album all'anno? Erano più ispirati o semplicemente era l'unico modo per essere in pista? Entrambi magari..

  • @Denistanzi92
    @Denistanzi92 5 місяців тому

    Una live con Silvestrin sarebbe momto interessante avete idee simili su certi punti e molto diverse su altre , si potrebbe fare?

  • @zap168
    @zap168 5 місяців тому

    Discorso AI: d'accordissimo con te su tutto il discorso.Penso pero' che ci sara' anche spazio, ogni tanto, per progetti come Gerry Christmas.Un bellissimo esempio secondo me dove sono stati coinvolti musicisti veri per gli arrangiamenti e l'AI e' stata usata solo per far cantare Gerry Scotti che comunque ha dovuto dare il suo contributo 😁

  • @algorix8420
    @algorix8420 5 місяців тому

    Il fatto di dividere l'idea dal pagare i servizi di streaming e il pagare l'artista stesso è una cosa a cui non avevo mai pensato. E' un concetto semplice ma di grande impatto secondo me, se dovessi scommettere il futuro (come hai detto anche tu) sarà proprio quello per gli artisti del 2050.
    Grazie Francesco sempre per questi video con belle riflessioni, 25 minuti di video in cui non sei mai banale

  • @luigiatzori849
    @luigiatzori849 5 місяців тому +2

    Ho sempre pensato che i pagamenti agli artisti devono essere diretti, se io pago 8 euro, e tolte le tasse, ascolto solo 1 artista, i soldi devono andare SOLO all'artista che io ho ascoltato

  • @michelecimino9012
    @michelecimino9012 5 місяців тому

    Bravo !!💯👌

  • @foruncolo74
    @foruncolo74 5 місяців тому

    Mai sopportato il product placement.Comunque, riguardo ai live, i cachet sono alti, io organizzo un festival a ingresso libero con piccoli sponsor e senza alcun supporto da comune e regione da 11 anni e vi assicuro che sono alti, in particolare sono saliti molto negli ultimi 10 anni, quelli che si lamentano sono quelli che chiedono cachet esorbitanti, di conseguenza faranno meno date e più consone al cachet (grandi eventi con biglietto e prevendite), se chiedi meno suonerai di più perché più organizzatori potranno permetterselo. Nel 2024 secondo me i soldi li fai principalmente con il live, se non sei Drake. Supportare gli artisti direttamente è ancora la cosa più nobile e se sei un vero appassionato di musica lo fai automaticamente, per me acquistare il supporto fisico (cd, vinile o cassetta) o altro merch è il motivo principale per cui prediligo Bandcamp a Spotify.

  • @cajflod
    @cajflod 5 місяців тому +2

    Tutto molto bello ma se invece di supportare l’artista con patreon, che differenza fa se lo supporto comprando l’album x, y o z?

    • @REAPERIANI
      @REAPERIANI  5 місяців тому

      Ma cosa compri il cd? I file? Il vinile?
      Chi usa più i file? Troppa poca gente.
      Questo era il discorso! Manca il mezzo!

    • @cajflod
      @cajflod 5 місяців тому

      @@REAPERIANI Il mezzo c'é già e da mo! parlo appunto di un supporto fisico (cd, vinile o per i più arditi, cassetta).
      Solo che la gente si é disabituata tutto qui. Perché dovrei supportare un artista comprandogli una maglietta o "patronizzandolo" e non comprando invece il suo disco (che magari appunto mi ascolto senza cazzi su spotify)? Per me non ha molto senso. Comunque capisco benissimo cosa dici e per certi versi sono anche in accordo. Ma secondo me in parte occorre adeguarsi al "mercato" ma in parte anche opporsi e formarlo in altro modo. Altrimenti si subisce e basta.

    • @coolborndj
      @coolborndj 5 місяців тому

      @@cajflod Semplicemente perché la maggior parte delle persone non usa il supporto fisico e vorrei ben vedere, la musica liquida è la più comoda ed è un ottimo compromesso rispetto al CD, vinile ecc.. se non addirittura meglio.

    • @cajflod
      @cajflod 5 місяців тому

      @@coolborndjquesta é un opinione tutta tua

    • @coolborndj
      @coolborndj 5 місяців тому

      @@cajflod Può anche darsi, ma le persone vanno dove c'è comodità. Io amo i CD, i vinili e le cassette, solo che obbiettivamente parlando sono più scomodi, c'è meno possibilità di ricerca e molte volte suonano peggio dei file ad alta risoluzione.

  • @ghstnt_music
    @ghstnt_music 5 місяців тому

    Bellissimo video

  • @2448Music
    @2448Music 5 місяців тому

    Ottima base di ragionamento. Noi abbiamo fatto un video sul nostro canale dal titolo "Pensa ai Soldi" riferito al musicista medio. C'e' un pero', occhio che si sta' poco a spostare tutto il focus nel fare l'influencer e tutto il lavoro di admin che un musicista deve gestirsi al giorno d'oggi, piuttosto che sul fare musica e sull'avere un percorso di crescita a livello artistico. Questo e' il problema fondamentale: la musica sta' diventando "l"ultimo" dei problemi da gestire per il musicista medio proprio perche' per guadagnare deve compromettere quelle energie che potrebbe dedicare a fare musica verso il fare l'influencer e l'avere sempre piu' presenza social...quindi, certamente, basta lamentarsi testa bassa e lavorare ma occhio che stando sempre e solo con la testa bassa si perde orizzonte di pensiero.

  • @zap168
    @zap168 5 місяців тому

    Francesco se non erro Sporify gia' da tempo utilizza i nostri client come fonte di stream per alleggerire i propri server.Almeno cosi' e'stato detto, se ricordo bene, nella serie dedicata alla sua storia

  • @intothemusic7121
    @intothemusic7121 5 місяців тому

    Tutto interessante, lucidissimo e foriero di riflessioni stimolanti, si potrebbero aprire innumerevoli altri ragionamenti. Peccato per Trump però, lo percepisco come pericoloso. Possibile che tu non sia a disagio ad averlo alle spalle?

  • @StefanoNozza
    @StefanoNozza 5 місяців тому

    FIco e molto interessante!

  • @antoniocirino8444
    @antoniocirino8444 5 місяців тому

    spotify memorizza in cache in base agli ascolti e all´algoritmo. c´è anche la funzione download. il torrenting è un problema perché metterebbero in crisi le reti mobili perché non sono fatte per l´upload.
    il broadcasting invece è più fattibile per le live, invece gli operatori lavorano in unicast, il problema è più degli operatori di rete che i server.

  • @feltz9922
    @feltz9922 5 місяців тому

    Ciao Francesco, Blake ha appena lanciato the Vault, una piattaforma di streaming che ha lo scopo di finanziare direttamente l'artista con un pagamento mensile; di fatto ciò che tu hai ipotizzato in un'eventuale evoluzione virtuosa di Spotify & co.
    Ciò detto, io perché ti conosco? Perché conosco il tuo canale di divulgazione, le tue doti da influencer, ma non in quanto artista. È legittimo che un artista non abbia il minimo interesse ad aprire un patreon o diventare un brand. Se James Blake avesse avuto questo tipo di atteggiamento, sarebbe stato capace di scrivere musica con la stessa audacia e sensibilità? Una mente imprenditoriale difficilmente è in grado di essere davvero innovativa in campo musicale.
    Per me se tutti si adeguassero a questo tipo di logica non sarebbe un traguardo, ma una catastrofe.

  • @XEVIAN360
    @XEVIAN360 5 місяців тому

    Applausi

  • @markofoddisi7196
    @markofoddisi7196 5 місяців тому

    Ciaoooo... Grazie ❤❤ senti ma Fiver? Sta funzionando? Come sta andando come piattaforma.. cioè se uno non è e non vuole essere un influencer??🙄🙄

  • @canziolucianonelli
    @canziolucianonelli 5 місяців тому

    Fra, tutto giusto tranne un piccolo appunto
    io sono un appassionato di scacchi e ti posso dire che esiste il campionato del mondo di "motori scacchistici" e ha anche un grossissimo seguito, si fanno centinaia di ore di analisi sulle soluzioni e su le partite tra motori, essendo i computer a un livello di gioco oggettivamente inarrivabile per gli umani (esiste un valore elo che misura la forza di uno scacchista e il massimo umano è stato 2900 mentre gli attuali motori sono sopra i 3600, praticamente il campione del mondo è un principiante al confronto), competizioni umano/computer ufficiali non si fanno dagli anni 90 (sono superflue) e il gioco degli scacchi è cambiato completamente (aumentando di livello) proprio a causa di questi "motori".
    La realtà è che sono ormai 2 sport diversi gli scacchi umani e gli scacchi computer e hai perfettamente ragione nel dire che le sfide umane hanno molto più fascino e seguito grazie ai "personaggi" che tirano il pubblico con il loro carisma o le loro storie (tra l'altro tutti i migliori scacchisti del mondo fanno anche gli streamer o fanno tantissime partite o analisi in video online per vendere il loro "influenceraggio") forse, anche nella musica si creeranno queste distinzioni di genere, dove esisterà musica IA e musica umana e andranno di pari passo e forse, proprio come negli scacchi, potremo imparare qualcosa di nuovo proprio da un computer che troverà qualche soluzione nuova o più funzionale alla creazione di musica.
    Scusa il pippone e la lungaggine ma ho cercato di esprimere il concetto al meglio.

  • @Parkins-music
    @Parkins-music 5 місяців тому

    Ottima analisi.

  • @guglielmonigro
    @guglielmonigro 5 місяців тому

    A parte che hai chiamato James Blake in tutti i modi possibili 😂 le riflessioni che poni sono molto concrete e utili. Quello che mi chiedo è... Forse James Blake si pone il problema perché capisce che fare i musicisti e fare gli influencer sono due lavori diversi che richiedono capacità diverse. Penso che il punto vero sia qui.

  • @lorispalmierisaatbaar1246
    @lorispalmierisaatbaar1246 4 місяці тому

    il punto reale è che per fare musica bene serve impegno e tempo, allora un artista deve fare l 'artista non puoi fare un lavoro normale e poi nel tempo libero fare il cantante perché non lo fara mai bene se non ci dedica tempo. quindi se il sistema non cambia morirà la musica e tutta l'arte dietro

  • @lvca.avellino
    @lvca.avellino 5 місяців тому

    Sei un mito. ❤

  • @pietroa.3062
    @pietroa.3062 5 місяців тому

    Spotify utilizza già il Peer to Peer, anche se in maniera molto limitata. Sulla questione dei concerti in realtà il 99% degli artisti (esclusi i più grossi) ha un contratto con un promoter che vende le sue date agli organizzatori locali. In sostanza l'artista guadagna un prezzo già fissato prima che il tour cominci.

  • @davidecorda7392
    @davidecorda7392 5 місяців тому +1

    Un diverso modello di business, a metà strada tra quello attuale e quello del pagamento del singolo autore sarebbe il pagamento per singolo ascolto, ipotizziamo 1cent ad ascolto (ok, dei quali solo 0,70 andrebbero all'autore, pur sempre il doppio degli introiti attuali). Oggi di fatto chi ascolta poco paga per chi ascolta molto, ingenerando oltretutto la svalutazione del singolo ascolto. In altre parole: si pagherebbe a pacchetti di ascolti (1€ 100 ascolti, 10€ 1000 ascolti).

    • @mammasantissima678
      @mammasantissima678 5 місяців тому

      Molto interessante. Una sorta di sistema a crediti/prepagata ricaricabile.

  • @AgrumeAcid
    @AgrumeAcid 5 місяців тому +3

    Respirare è diventata una roba costosa....Finché non si risolve questo, tutto il resto sarà una tragedia e pure irrilevante. Avoja a dire che la gente non va più al cinema, la gente non compra più dischi, la gente non va più ai concerti....Diciamo anche che la gente è già tanto se riesce a pagare le bollette e avere il frigorifero pieno a un quarto...Spotify vuole i soldi, Netflix vuole i soldi, Prime vuole i soldi, UA-cam Music vuole i soldi, i bambini in Africa vogliono i soldi, Bergoglio vuole i soldi, il prete del mio paese vuole i soldi, il comune vuole i soldi, Trenitalia vuole i soldi per delle multe di quando avevo 13 anni, qui tutti vogliono i soldi, per campare servirebbero 50mila euro al mese e forse manco bastano, la gente campa con 600 euro se va bene, mi sembra ovvio e normale che non si comprano dischi, non si va ai concerti, non si va al cinema...il mio semplicissimo ragionamento da ratto squattrinato è: se esiste un'app (ed esiste) che mi consente di avere Spotify e UA-cam Music messi assieme, gratis e senza pubblicità...Perché non dovrei usarla e pagare due abbonamenti? Ho scritto "scemo" in fronte? Se esiste un sito (ed esiste) che mi permette di guardare qualunque cosa gratis chiudendo qualche pubblicità, perché dovrei pagare altri abbonamenti? Con 7,99€ di connessione al mese, ho tutto il resto gratis, perché non approfittarne? "Perché se lo fanno tutti la ruota non gira più" .. ma magari, è esattamente quello che spero, che venga giù tutto e che si ricostruisca da zero, magari meglio...o lasciamo anche tutto giù...Lasciamo gli artisti liberi di esibirsi dove e quando vogliono, direttamente davanti alla gente che se è interessata mette letteralmente i soldi in tasca all'artista e non gli fa fare il giro del mondo per poi magari fargli arrivare solo un euro...La ruota è marcia nelle fondamenta, per me non ha nessun senso che continui a girare...
    E lo dico sia da fan, stanco di "supportare artisti" supportando in realtà mille persone dietro di loro ma quasi mai l'artista...
    Sia da artista che si sente LADRO a "chiedere" soldi a persone che a malapena campano...non c'è nulla di giusto in come gira il meccanismo.

    • @coat.thik1
      @coat.thik1 5 місяців тому +1

      Ma allora esiste gente come me rattusa che ratta l'impossibile 😅 uniamoci sotto la stessa bandiera, se ci sono pochi soldi per noi ce ne saranno pochi per gli artisti. That's it

    • @brandon0099
      @brandon0099 5 місяців тому +2

      Sì, soldi per cosa? E la realtà è che nel "mio piccolo" ho caricato circa (ma per davvero) 6500 tonnellate (a mano) di prodotti di prima necessità, non sono l'unico ma parlo del "mio piccolo". Se muore il lavoratore è scandalo ma SE È STREMATO non frega un cazzo a nessuno/a! Questo è il problema. Perché si da per "scontato" che "tanto ce n'è un altro" eh sì ma anche nella musica io di nuovi Mozart o Giuseppe Verdi non ne vedo! Il problema è pure questo, sembra quasi che prima ti obblighino a guadagnare e poi a spendere, si ma respirare è gratis eh! Altroché "diritto alla vita" se sei assassino o ladro sin dal principio non ti puoi reinventare un diritto che c'è sempre stato

  • @elios633
    @elios633 5 місяців тому

    secondo me come il podcast 2.0 dove vale il principio "value x value " .. per ogni secondo che ascolti ti fanno un Satoshi per esempio , pagando solo all' uso. Fountain funziona più o meno così

  • @ThomasPrioli
    @ThomasPrioli 5 місяців тому

    Spotify utilizza già le connessioni degli utenti vicini a te a discapito della qualità, è scritto chiaramente nel contratto ma in molti non ci fanno caso.
    La cosa peggiore è che la qualità massima dichiarata è 320 kbts, ma oscilla parecchio in base a quanta banda spotify condivide agli altri utenti vicini che ascoltano la stessa canzone... d'altronde loro non hanno server 🤷‍♂️

  • @lucapiazzon-B1
    @lucapiazzon-B1 5 місяців тому

    Io, nel passato, ho lavorato nel settore per anni (anche se sono scarso). Oggi, nonostante tutti possano fare musica nella propria cambretta, le possibilità di emergere sono pari a 0. Al tempo solo chi era disposto a rinunciare a molto poteva emergere, si dovevano investire un botto di soldi e imparare da altri. Quindi c’era una sorta di selezione naturale che tagliava fuori chi non era abbastanza motivato e determinato. Quindi, se da una parte è bellissimo che tutti possano accedere a questo mondo, il prezzo da pagare è l’oblio. Questo è il mio pensiero.