La cosa che mi ha colpito di più di questa intervista è quando cerri parla delle ricognizioni che duravano 15 giorni. Quando ero ragazzino aspettavamo i muletti che iniziavi a sentire da 2 km. Inseguivamo I piloti fino a fine ps per fare foto e richiedere autografi. Era tutto bellissimo, e la passione nasceva anche da quelle cose. Oggi quando si fanno le ricognizioni non c'è più nessuno ad aspettare i piloti.
Emocionante entrevista sólo hay que ver lo pausado que es al hablar y la expresión de sus ojos y de su cara para saber lo que siente cuando recuerda tantas y tantas cosas en fin bellísimo
ha ragione quando parla di cambiamento, secondo me manca l'umanità che c'era una volta ,la socialità dei piloti, la disponibilità dei team a concedere tutto questo ,non c'è più quell'amalgama tra loro e i tifosi, oggi è tutto e solo business, è uno sport senz'anima , solo profitto tantè che ha perso tanto in fatto di tifoseria , almeno qui dove vivo io, hanno ucciso i rally, ma in fondo è quello che si vuole ossia eliminare l'auto e le sue derivazioni sportive !
Condivido pienamente quello che hai scritto. Ricognizioni 15 giorni prima della gara e si aspettavano all"uscita del paese i passaggi degli equipaggi che ogni tanto ci regalavano adesivi e con i quali ci si scambiavano quattro chiacchiere. A volte anche durante le ricognizioni sostava il camion assistenza con il gruppo di meccanici...Un altra era che non tornerà più.
@@pierfelicepiredda9298 Io sono di Modena e sulle nostre colline si correva il Rally citta di modena valevole per il campionato italiano con partenza da Modena centro più precisamente Piazza D'Armi o Novi Sad per raggiundere in trasferimento le nostre colline con riordino in centro a Serramazzoni ricordo i camion assistenza parcheggiati con i vari team e si poteva andare a vedere mentre riparavano le auto di ritorno dalle prove speciali ,che bei tempi, le nottate con le coperte ad aspettare i vari passaggi ,bei tempi ciao
@@Scleroful hai avuto la fortuna di seguire i rally negli anni migliori che purtroppo non tornano più. Nel mio paese si correva il rally città di Sassari poi rinominato Golfo dell'Asinara su terra. Si correvano due ps . Una di 17 km partiva dal paese davanti alle scuole elementari l'altra di 7 km partiva a poca distanza dal fine prova della prima. Ricordo tutto come fosse ieri. 🙋♂️
Da ex copilota (1977 - 1983) non professionista sono abbastanza d’accordo con il contenuto dell’intervista, purtroppo non ho mai avuto il piacere di incontrare Piloti e Copiloti professionisti come Cerri, perche’ vivevano una realta’ differente e partivano almeno mezz’ora prima di noi peones. Mi dispiace notare che sia stato menzionato il tragico incidente di Toivonen e Cresto e non quello di Attilio Bettega. Infine : il marchio Lancia, che tanto ha lasciato nel mondo dell’automobilismo sportivo oggi e’ praticamente dimenticato. Noi italIani abbiamo una virale necessità di idoli per appassionarci ad uno sport, anche solo da spettatori: se vince Tomba o Sinner diventiamo immediatamente sciatori o tennisti. Le automobili fanno parte di un’epoca passata, che non tornera’ piu’ e forse e’ giusto cosi’. Grazie per avermi fatto ricordare dei bei tempi andati.
Bravo Marco, l'amore per questo sport non deve mai smorzarsi! La storia continua a vivere e a tramandarsi attraverso gli appassionati come noi. Continua a seguirci e a sostenerci ;)
La cosa che mi ha colpito di più di questa intervista è quando cerri parla delle ricognizioni che duravano 15 giorni. Quando ero ragazzino aspettavamo i muletti che iniziavi a sentire da 2 km. Inseguivamo I piloti fino a fine ps per fare foto e richiedere autografi. Era tutto bellissimo, e la passione nasceva anche da quelle cose. Oggi quando si fanno le ricognizioni non c'è più nessuno ad aspettare i piloti.
Bravi bello bellissimo vedere e ascoltare queste interviste
tempi bellissimi e indimenticabili..complimenti
"I muri si spostavano quando arrivavamo noi con la Delta S4". Non credo ci sia più altro da aggiungere sull'argomento
Emocionante entrevista sólo hay que ver lo pausado que es al hablar y la expresión de sus ojos y de su cara para saber lo que siente cuando recuerda tantas y tantas cosas en fin bellísimo
Bellissimo documentario
ha ragione quando parla di cambiamento, secondo me manca l'umanità che c'era una volta ,la socialità dei piloti, la disponibilità dei team a concedere tutto questo ,non c'è più quell'amalgama tra loro e i tifosi, oggi è tutto e solo business, è uno sport senz'anima , solo profitto tantè che ha perso tanto in fatto di tifoseria , almeno qui dove vivo io, hanno ucciso i rally, ma in fondo è quello che si vuole ossia eliminare l'auto e le sue derivazioni sportive !
che nostalgia..
Che bella persona che sei Geppi
I veri Rally che avete corso voi purtroppo non li rivedremo mai più...
Condivido pienamente quello che hai scritto. Ricognizioni 15 giorni prima della gara e si aspettavano all"uscita del paese i passaggi degli equipaggi che ogni tanto ci regalavano adesivi e con i quali ci si scambiavano quattro chiacchiere. A volte anche durante le ricognizioni sostava il camion assistenza con il gruppo di meccanici...Un altra era che non tornerà più.
@@pierfelicepiredda9298
Io sono di Modena e sulle nostre colline si correva il Rally citta di modena valevole per il campionato italiano con partenza da Modena centro più precisamente Piazza D'Armi o Novi Sad per raggiundere in trasferimento le nostre colline con riordino in centro a Serramazzoni ricordo i camion assistenza parcheggiati con i vari team e si poteva andare a vedere mentre riparavano le auto di ritorno dalle prove speciali ,che bei tempi, le nottate con le coperte ad aspettare i vari passaggi ,bei tempi ciao
@@Scleroful hai avuto la fortuna di seguire i rally negli anni migliori che purtroppo non tornano più.
Nel mio paese si correva il rally città di Sassari poi rinominato Golfo dell'Asinara su terra. Si correvano due ps . Una di 17 km partiva dal paese davanti alle scuole elementari l'altra di 7 km partiva a poca distanza dal fine prova della prima. Ricordo tutto come fosse ieri. 🙋♂️
bellissimo altri tempi
È vero il fatto che i rally sono finiti quando sono finite le ricognizioni pre gara!!!
Da ex copilota (1977 - 1983) non professionista sono abbastanza d’accordo con il contenuto dell’intervista, purtroppo non ho mai avuto il piacere di incontrare Piloti e Copiloti professionisti come Cerri, perche’ vivevano una realta’ differente e partivano almeno mezz’ora prima di noi peones. Mi dispiace notare che sia stato menzionato il tragico incidente di Toivonen e Cresto e non quello di Attilio Bettega. Infine : il marchio Lancia, che tanto ha lasciato nel mondo dell’automobilismo sportivo oggi e’ praticamente dimenticato. Noi italIani abbiamo una virale necessità di idoli per appassionarci ad uno sport, anche solo da spettatori: se vince Tomba o Sinner diventiamo immediatamente sciatori o tennisti. Le automobili fanno parte di un’epoca passata, che non tornera’ piu’ e forse e’ giusto cosi’. Grazie per avermi fatto ricordare dei bei tempi andati.
...... io sono uno di quelli che va con i figli a farsi fare gli autografi sulle foto scattate in quegli anni........ :-) :-):-):-)
Bravo Marco, l'amore per questo sport non deve mai smorzarsi! La storia continua a vivere e a tramandarsi attraverso gli appassionati come noi. Continua a seguirci e a sostenerci ;)
❤❤❤
Giorgio Faletti e Cerri li ho visti ad una tappa del san remo tappa di Gubbio...