Early Warning sismici e responsabilità Nuove sfide e nuovi volti del Diritto Penale

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  • Опубліковано 15 жов 2024
  • A cura di Cecilia Valbonesi (UnitelmaSapienza Università di Roma)
    I sistemi di early warning sismico rappresentano oggi uno strumento di primaria importanza destinato ad assicurare una protezione dei cittadini dalle conseguenze più immediate di terremoti di media e forte intensità.
    Una sfida scientifica tanto importante, ove calata nel contesto italiano, deve però misurarsi con un sistema legislativo e giudiziario impreparato ad accogliere e comprendere gli esatti presupposti che accompagnano il progresso scientifico.
    Il problema dell’incontro fra scienza e diritto nasce da un profondo cambiamento culturale che da tempo caratterizza la società contemporanea nel contesto della quale si assiste ad una autentica responsabilizzazione dell’uomo per ogni evento “di natura” e soprattutto per le conseguenze che ne derivano.
    In un’epoca nella quale si ritiene così ciecamente che la natura possa essere antropizzata e controllata, davanti alle conseguenze nefaste di un fenomeno naturale, si risponde chiedendosi sempre “di chi è la colpa?”.
    Questo processo di penalizzazione della gestione del rischio naturale finisce per relegare il rimprovero colposo a mero strumento di composizione sociale.
    Una tale deriva non è accettabile e deve essere contrastata attraverso la riflessione sugli strumenti giuridici nazionali ed internazionali che offrano spunti di riflessione e strumenti concreti per assicurare agli scienziati e ai tecnici una maggiore serenità davanti a sfide essenziali come quella dell’introduzione dei EEWS in Italia e in Europa.
    Dunque, in previsione dell’operatività dei sistemi di EEW nel nostro Paese occorre:
    1. volgere lo sguardo alle soluzioni legislative e tecniche adottate da alcuni degli ordinamenti internazionali che da maggior tempo offrono ai cittadini questo servizio, come il Giappone, la California, il Messico, fra gli altri.
    2. ricostruire il quadro regolamentare internazionale ed europeo che promuove l’introduzione dei sistemi di EW quali strumenti salvifici per la salvaguardia del diritto alla vita e comprendere se e come questi testi normativi possano imporre nei confronti dell’ordinamento italiano un obbligo di sviluppo degli EEWS;
    3. comprendere quali responsabilità potrebbero essere ascritte agli scienziati e ai tecnici deputati a gestire gli EEWS in Italia;
    4. E infine riflettere sugli insegnamenti che il nostro ordinamento dovrà trarre dagli altri Paesi quando darà attuazione ai sistemi di EEW.
    Queste riflessioni consentono di rispondere ad alcuni quesiti centrali in ordine a:
    1. Se vi sono e quali sono le fonti internazionali che evidenziano la necessità di recepire, a livello nazionale, gli EEWS come uno strumento fondamentale per la riduzione dell’impatto dannoso dei terremoti;
    2. Se, in ossequio ai doveri di tutela dei diritti umani vi siano degli obblighi di recepimento di questi sistemi in capo agli Stati;
    3. Se anche in assenza di un recepimento ufficiale di questi sistemi, il tenore delle fonti internazionali che li prevedono, obbliga i tecnici e gli scienziati a sviluppare tali sistemi di natura salvifica e se la mancata attuazione di questa prescrizione possa comportare conseguenze giudiziarie nel caso in cui un terremoto cagioni danni a cose o a persone.
    Occorre infatti comprendere da un lato, se queste prescrizioni pongano un obbligo anche per l’Italia di tutelare questi beni giuridici attraverso l’introduzione e lo sviluppo di sistemi di EEW e dall’altro, se questa disciplina possa comunque influire sull’ordinamento statuale e sulla determinazione delle responsabilità di scienziati e tecnici deputati a svolgere funzioni di protezione civile in occasione di un terremoto.
    Solo la presenza di una disciplina tecnica positivizzata e di un quadro giuridico altrettanto chiaro consentirà di raggiungere il giusto equilibrio fra la tutela della popolazione e la salvaguardia degli scienziati e dei tecnici dalle responsabilità delle quali sono talvolta indiscriminatamente gravati.

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