E' un piacere ascoltare le riflessioni di Vito è un ben-essere per l'anima e lo spirito. Grazie anche per l'esempio di competenza, professionalità e umiltà insieme.
Grazie Mancuso x la bella persona che è e x il suo valore spirituale. La capacità di ragionamento è libertà,a volte fa anche male la responsabilità mentre é più semplice la superficialità.
Grazie ! l'impirtanza del Lavoro spirituale, energia, laboratorio di responsabilità (lottando contro falsificazioni), dialettica necessaria, " noi siamo la ns.Coscienza" ( elaborare atti cognitivi , res cogitans) e poi la consapevolezza (il segreto) e l'autociscienza, il senso dell'autocreazione libera, dell'Etica (Jung descrisse il processo d' individuazione che includeva anche dialogo profondo con l'inconscio). Prezioso discorso sulla forza della ragione per mantenerci consapevoli, creativi, responsabili ...Diffondiamo
Grazie x questo ascolto di serenità. Queste parole sono diventate rare VORREMMO sentirle ogni giorno da chi ci governa x farci vivere in serenità, invece assistiamo solo a litigi sterili senza senso significa PARTECIPAZIONE amicizia condivisione.
Vito Mancuso arricchisce profondamente giorno dopo giorno la mia anima, il mio cuore, la mia interiorità. Ho bisogno di ascoltarlo come mangiare. È mio pane quotidiano. Grazie ❤
Bravo Vito lo abbiamo provato molti di noiquello che sta dicendo ,la vita non è altro che un imprevisto ogni momento anche se non sappiamo dare una spiegazione .se ci comportiamo bene secondo coscienza stiamo bene .
Quando di notte non dormo la ascolto per ore. Quasi subito mi accorgo di aver già ascoltato quell'intervento. Dopo aver ascoltato e riascoltato ho la certezza che egoisticamente vorrei poterla ascoltare e riascoltare e riascoltare. Non smetterei mai. Forse è per questo che amo sentire le sue parole di notte. In sillenzio e solitudine. Non voglio perdermi una parola. E poi rifletto tra me e me. Ringrazio il conduttore. Bellissime parole che introducono ma non soltanto come 'anticipo' all' intervento del prof. Mancuso. Grazie a lei prezioso compagno di viaggio.
La maggior parte dei potenti è gente vuota e infelice a noi non manca niente ,abbiamo tutto anche non avendo ci muoviamo come il mare e abbiamo la stessa potenza
Mi piace è anche divertente., vengo non so da dove ,sono non so che cosa, , questo è un brutto MOMENTO. Si deve cooperare mi dispiace che non si é sempre giovani.ho 70 anni purtroppo ma dopo di noi ci sono i figli e i nipoti e tutti gli altri nel mondo che chiamiamo invisibili,io in chiesa ci vado poco anche se sono cresciuta con le suore con i preti fino a l età di 15 anni da lì in poi la mia ragione riguardo alla fede ha subito una TRASFORMAZIONE credo nel Vangelo nell amore e nella sacralità.credo in quello che vedo ed è sempre meno bello ,vedere un anziano che cerca nei rifiuti non è bello e non va bene.
Sono isolata ma vorrei tanto essere sola per pensare. Faccio parte di quellle persone che sono isolate perché diversa. Sono in carrozzina perché sono stata investita. Facevo l' infermiera. Ho dato e ricevuto tanto Amore dallle persone di cui mi sono presa cura. Sono sola e mi rendo conto di non essere considerata
Lei non è isolata, è impegnata ( sopratutto a gestire le difficoltà provocate dal trauma subito) in un Lavoro prezioso. all. 2brani 🎶d' una musicista siciliana (subì gravissimo incidente) e di Pierangelo Bertoli auguri ,malgradotutto ua-cam.com/video/8reKtN3MX7/v-deo.html k?si=lRUZMo65CJA1QWYt _____ ua-cam.com/video/nDPVolqGii0/v-deo.htmlsi=vCgczRqWpuWcCoG_
Non è importante essere i migliori ma tendere costantemente ad essere migliori. Sento questo imperativo morale ed egoisticamente il male mi fa stare male e il bene mi fa stare bene. A volte penso di essere una persona che fa del bene soltanto per la letizia che ne deriva e mi sento terribilmente in colpa per questo. Mi sembra che sia ancora troppo poco. Che potrei fare di più e meglio. Ma come posso riuscirci? Mi sento talmente piccola e incapace per quanto faccia! Come posso essere migliore di come sono? Sono presuntuosa? Perché a livello morale mi sento inadeguata? Si prof. Mancuso. Continuamente provo questa dualità tra come sono e come vorrei essere. Il Caso non mi convince. Penso sempre che devo rendere conto al primo posto alla mia Coscienza e questo ogni giorno. In questo è proprio un lavoro continuo. Porsi domande anche se sai che non troverai le risposte. È questa la coscienza morale? Il bisogno di autovalutare se' stessi. Lo sa vero che nella vita quotidiana è molto difficile essere egregi piuttosto che gregari? Perché te la fanno pagare. Incominciano a guardarti con sospetto fino ad odiarti. Mi chiedo se sia una forma di gelosia. Normalmente i gregari portano perennemente una maschera. Che brutta vita!. Mi chiedo se sia l'educazione ma non sono convinta. È possibile che nasciamo con questa scintilla senza che ci venga insegnata in famiglia o a scuola?
Riguardo la Giustizia in quanto rettitudine ed equità. Faccio un pasticcio perché salto da un pensiero all'altro. Quando la ascolto scrivo in continuazione! Sto ascoltando questo signore che sta parlando dalla sala. Forse sbaglio tutto ma l'imperativo categorico non è la nostra coscienza? Io mi ritengo fortunata. Per me questo imperativo è un regalo che ho ricevuto senza cercarlo. Non faccio fatica e non è uno sforzo. Mi viene naturale e non mi è stato insegnato da nessuno. Ma non credo sia merito mio perché sono sempre stata così. È molto interessante. Questa storia del bambino con il padre ubriacone che peraltro ho ascoltato altre due volte prima. A parte che quel "maestro" lo picchierei. Se fossi stata presente e con il senno del poi credo che avrei ucciso Hitler. Il problema è che non amo la violenza e poi Hitler non ha fatto tutto da solo e allora avrei dovuto uccidere un po' di person Troppo difficile se non impossibile. Non uccido neanche un insetto. Sono vegetariana per scelta da quando avevo 15 anni e adesso mi sento molto vicina ai jainisti perché cerco di evitare qualsiasi forma di violenza. Non è sempre facile ma non è impossibile. Non voglio certo vivere per mangiare! Posso soltanto concludere dicendo che l'unica o una delle poche cose di cui sono veramente contenta è di non aver rinnegato mai imiei valori che non sono certamente materiali. Ringrazio infinitamente per un regalo così bello.
Vengono così per tenere il piccoli ecu libri per capire le sostanze I amiro a Vito Marcuzzo sa come il spiega e anci tati personaggi i capiscono le parole detto anche une ses ne tati senificante
Le piante sanno. Le pietre sanno... siamo soltanto noi che pensiamo di essere unici. E il dogma cristiano non aiuta a vedere l'insieme. Però l'abito cardinalizio è bellissimo. Non è una battuta per fare l'originale! Hanno molto buon gusto. Anelli e catene d'oro a parte...
L'interiorita' è la parte più bella di noi. Io continuo a chiamarla ANIMA e mi piace molto da sempre. Mi ritrovo. Non potrei essere nichilista ma neanche dogmatica. Chi e cosa sono? Non lo so proprio. Credo e spero di tendere sempre al BENE.
Ti scopro une segreto come si scompare il mondo a intuire tuto co ce Lega come a fato e ralisato e come i capire informazioni nela crescente ne dopo di prima e seconda mondiale il le siamo da 0 ani ce sia iniziata scrittura è le scopre alfabeti ce po scrivere Liber e fare a capire la frase rete e perce si dicono per a rifare ne inteligjeza intellettuale a dare al forma di una energjia di positività per eser oni uno in se
La mia famiglia mi cresciuto con une principio di eser umana verso ai altri e ricevette cuel tipo di cielo ce dai se ne contrario no vai ne copro misto guardi la tua virtù del umano a smontare la parola umana al umani sempre sono divese sinificati umano parla di eser con il principi umano cosa sono cuesti certo no fare male per no ricevere no infamare i altrin no Pergine no ruba e no UCI fino meter le guerre tuti ano une motivo ano tute une enigma del mistero ci mangio come topo e ci mangio Leone semi tuti colpevoli ne cuesta terra consapevoli o no consapevole por si po cambiare per arrivare ne pace e ne modernità basta avere amore per oni cosa ne torno a noi
A un certo punto, verso la fine, da un uomo del pubblico, a Mancuso viene fatta questa domanda: “Supponiamo che esista una persona che dice sempre quello che pensa e quello che pensa è la verità. A prima vista una persona così potrebbe essere considerata un campione di sincerità, ma oggi,e anche in altri tempi sarebbe considerata una persona con problemi sociali e anche mentali. Lei cosa ne pensa?” La risposta, più o meno, con qualche mia scorciatoia, è questa: “Penso che non è consigliabile sempre, sempre fino in fondo, dire quello che si pensa. Anche qui c’è la via di mezzo tra non dire mai quello che si pensa e dire sempre quello che si pensa. Si tralascia la considerazione dell’esito di quello che si dice. Lei diceva che questa persona ritiene che quello che dice oltre a essere quello che pensa è anche la verità. Vorrei commentare: magari quello che dice è una esattezza, è una cosa esatta, reale, esprime una cosa di fatto, ma il concetto di verità, almeno nell’ambito filosofico sapienziale teologico è molto più ampio di quello di esattezza. L’esempio che mi viene in mente è quello di un saggio di Dietrich Bonhoeffer dal titolo “Che cosa significa dire la verità?”, in cui fa l’esempio di un maestro - Germania anni ‘40, oggi non sarebbe più immaginabile - che di fronte a tutta la classe chiede a un bambino:”E’ vero che tuo papà è un ubriacone?”- Bonhoeffer dice: era vero, il padre di quel bambino era un alcolizzato, ma il bambino nega, di fronte alla classe e al maestro dice:”No, il mio papà non beve, non è un ubriacone.” e Bonhoeffer commenta: nella bugia di quel bambino c’è più verità rispetto alla esattezza del riconoscimento se avesse detto:”Sì, signor maestro, mio padre è un ubriacone.” - c’è più verità nella negazione perché salva l’onore della famiglia, del padre e soprattutto tiene a distanza il maestro nel suo intromettersi in un ambito del tutto personale, riservato, ché semmai avrebbe dovuto chiedere al bambino da solo e aiutarlo. A volte si spiattella la verità, si butta in faccia la verità come fosse una freccia, un’arma, una pugnalata - è un uso cinico della verità. Non dire la verità, a volte - per esempio quando si vede una persona malata e si vedono i segni della malattia non si dice.”Ma come stai male! Come sei messo male!”…- Non sono menzogne queste, sono forme che comprendono che la verità non è una esattezza, non è un dato ma una relazione… Il cuore pulsante della vita è la relazione e più noi serviamo la relazione, più mettiamo energia positiva, a volte dicendo una bugia, più noi siamo nella verità. Per questo Gesù dice:”Chi fa la verità viene alla luce.”: la verità non è una cosa che si dice, è una cosa che si fa. Noi siamo abituati a dire la verità, scoprire la verità, proclamare la verità, e sembra che la verità sia una formula, invece se non ci metti la tua creatività, la tua azione, la tua responsabilità, la tua energia positiva, la tua inventiva, il tuo calore umano non c’è verità, c’è il riconoscimento di qualcosa di reale, sì, questi fiori sono gialli, va bene, un’esattezza, questi altri sono rossi… “No, signor maestro, il mio papà non è un ubriacone.”…. “ ________________ Bello, forte. Ma attenzione alle parole - c’è uno spostamento di significati (da “verità” a “giustezza morale”/”opportunità”) e dopo lo spostamento l’uso della logica come se si stesse ragionando sul primo concetto (si fa una azione giusta, buona, opportuna anche dicendo una bugia- non si fa la verità che due più due fa quattro o cinque, non si fa la verità che il padre del bambino del racconto è un ubriacone o un astemio). Non c’è bisogno di spostare il significato della parola “vero” e sovrapporlo a quello delle parole “giusto”o “buono”. E’ vero, nel racconto, che il padre del bambino è ubriacone, e il bambino nel negare fa una cosa giusta contrapponendosi alla violenza della domanda del maestro. La sua risposta è giusta anche se purtroppo non è vera - istintivamente si difende dall’intrusività adulta, ricorrendo a una bugia: c’è da sperare per lui che sappia mantenere la distinzione tra verità e bugia, e sappia dire la verità in una situazione opportuna con una persona degna e capace. Non è necessario fare quello che fa Mancuso con uno scivolamento di parole e loro significati arrivando a dire che il bambino “fa” la verità - il bambino fa una cosa giusta, non la verità, anzi si allontana dalla verità che suo padre è un ubriacone e apre la possibilità di leggere la situazione da un punto di vista diverso in cui è decisiva la risposta alla domanda: è giusto che il maestro chieda al bambino se suo padre è un ubriacone? Dalla domanda: “E’ vero che…?” alla domanda: “E’ giusto che si chieda se è vero che…?” Oltre a due più due che fa sempre quattro (posso “fare la verità “diversa solo sotto effetto di una droga abbastanza potente o sotto una minaccia che mi convinca dell’opportunità di mentire), la verità è una corrispondenza tra un pensiero e la realtà a cui si riferisce quel pensiero. Il pensiero “Il cane scodinzola” è vero se corrisponde alla realtà di un cane che scodinzola. La verità non si fa. E’ storicamente vero che la verità tendono a farla i vincitori, i potenti, i manipolatori, i capi religiosi e i capi politici, gli adulti e non i bambini - insomma quelli che impongono, infine, la loro versione dei fatti, la loro lettura della realtà. Ma la verità non si fa, si riconosce. Si riconosce, si verifica, che la relazione tra un pensiero/affermazione, e la realtà è una relazione corrispondente, esatta, vera. La verità che si fa è pericolosamente retaggio dei potenti e dei prepotenti, i violenti spesso, perché non sempre vincono i giusti - anzi. La verità è relazione tra mente e realtà, mente e atto. La verità si muove inizialmente nella dimensione del pensiero, poi può trasformarsi in azione, in parola e comportamento e sarà un fare/dire secondo verità o secondo bugia - a seconda del pensiero che guida il dire e il fare. Verità è relazione tra ciò che sono/penso e ciò che dico e faccio. Nel racconto la commozione, la nostra partecipazione al vissuto immaginabile del bambino, ci portano a non vedere uno spostamento di significati non necessario: basta dire che il bambino fa bene a contrastare la violenza della domanda del maestro negando la verità, e che con questo comportamento entra in una dimensione diversa da quella della verità. Non c’è bisogno di dire che la verità si fa, anzi il farlo è pericoloso: che la verità venga “fatta” è soltanto il riconoscimento di una realtà di violenza a cui, quando ci si riesce, occorre contrapporre una realtà di giustizia in cui la verità venga “riconosciuta”.
Ai parlato di Etica cosa cuezta paràrola e molto significato Etica essenziale teuria integrare capacità analizzare dove ti portento le corde di dare armonia o ni cose por mia fato sentire Jeri la preside dell consiljo ce parla male a la share fori il driti di ci vjen da fori e sbaljon no lavore ne etica Posen fare male seza pesero
I minerali sono vivi. L"ho provato toccando un masso all'interno di una grotta. Sono passati tantissimi anni ma non lo dimenticherò mai. Quellla pietra ero io. Si è creata una simbiosi assoluta. Non parli male dei lupi. Sono molto più belli di noi. Noi non siamo al centro. Esistono tutte le creature. Non ho questa fiducia nell'umanita'. Mi dispiace. Lo dico perché vedo troppe cose che non mi piacciono per niente.
Ti sicura ce no toca ne filosofi ne Trullo ne ne psicologia se ne frase no vengono capito si fa la domanda da ci posimo a dio legare il concetto della parola per sfigurare la senificato
Beh, la questione del caso è un po'più complessa. Ci sono probabilità (cosa diversa dal caso), interazioni e leggi evoluzionistiche. Comunque alla fine dei conti concordo sul non poter dare prove x credere o non credere e sul fatto che non c'è un disegno già fatto ma piuttosto un disegno che si fa nel momento stesso in cui le cose accadono.
Se il umanita no trova cuele 3 parole il umanisemo no po trovare la via del amore o deto deto cuele 3 pare por ne suno a svilupato per eser umano cule parole ano un svilup del bene a creder ce no ce una cosa piu belo ce cuele tre parole ano profitato a modificato ceumanita stare nzito
E stupendo il suo parlare e il suo giocare lontano dall’abisso che lei controlla e contiene e ci dona . Grazie, un abbraccio
Mancuso aiuta a riflettere e mi fa crescere. Grazie
Grazie Vito mancuso avevo bisogno di sentire qst preziose e bellissime parole
Grazie Vito, quanta saggezza, quanti insegnamenti nelle tue parole
Ascolto ammirata
La Vita è un lavoro continuo. Che bella immagine ci ha donato. Homo hominis Deus ma anche l'esatto contrario.
Sempre meraviglioso ascoltare Professor Mancuso, grande!!!❤
Ascoltare le parole di questo grande uomo mi commuove
E' un piacere ascoltare le riflessioni di Vito è un ben-essere per l'anima e lo spirito. Grazie anche per l'esempio di competenza, professionalità e umiltà insieme.
Condivido 100,%
Grazie Mancuso x la bella persona che è e x il suo valore spirituale. La capacità di ragionamento è libertà,a volte fa anche male la responsabilità mentre é più semplice la superficialità.
Grazie Vito Mancuso x esserci con i nostri incontri
Grazie ! l'impirtanza del Lavoro spirituale, energia, laboratorio di responsabilità (lottando contro falsificazioni), dialettica necessaria, " noi siamo la ns.Coscienza" ( elaborare atti cognitivi , res cogitans) e poi la consapevolezza (il segreto) e l'autociscienza, il senso dell'autocreazione libera, dell'Etica (Jung descrisse il processo d' individuazione che includeva anche dialogo profondo con l'inconscio). Prezioso discorso sulla forza della ragione per mantenerci consapevoli, creativi, responsabili ...Diffondiamo
Grazie x questo ascolto di serenità. Queste parole sono diventate rare VORREMMO sentirle ogni giorno da chi ci governa x farci vivere in serenità, invece assistiamo solo a litigi sterili senza senso significa PARTECIPAZIONE amicizia condivisione.
Vito Mancuso arricchisce profondamente giorno dopo giorno la mia anima, il mio cuore, la mia interiorità.
Ho bisogno di ascoltarlo come mangiare. È mio pane quotidiano. Grazie ❤
Dobbiamo compiere il Bene. Non è un' imposizione ma una Necessità
Ogni cosa fuori e soprattutto dentro di noi è lavoro!
Con questa inquetudine : io .GRAZIE
Carissimo Vito. Lei tocca la nostra Anima o gni volta che parla
" Fairness", una parola da non dimenticare.
Grazie. M. R. Macchi ( M. Litt. Oxford )
Bravo Vito lo abbiamo provato molti di noiquello che sta dicendo ,la vita non è altro che un imprevisto ogni momento anche se non sappiamo dare una spiegazione .se ci comportiamo bene secondo coscienza stiamo bene .
Il cielo stellato mi fa provare una grande felicità nellla piccolezza del mio essere
È un grande !
Splendido dibattito splendide tematiche. Grazie
Quando di notte non dormo la ascolto per ore. Quasi subito mi accorgo di aver già ascoltato quell'intervento. Dopo aver ascoltato e riascoltato ho la certezza che egoisticamente vorrei poterla ascoltare e riascoltare e riascoltare. Non smetterei mai. Forse è per questo che amo sentire le sue parole di notte. In sillenzio e solitudine. Non voglio perdermi una parola. E poi rifletto tra me e me. Ringrazio il conduttore. Bellissime parole che introducono ma non soltanto come 'anticipo' all' intervento del prof. Mancuso. Grazie a lei prezioso compagno di viaggio.
Mancuso un faro, grazie
Siamo nati x questo mica x niente ,ogni persona ha il suo disegno come lo fa un bambino ,non è mai uguale.
Professore Mancuso, grande Maestro. La ascolto ogni qual volta ho un po di tempo disponibile. Medicina per il mio spirito tanto debole. Grazie
La maggior parte dei potenti è gente vuota e infelice a noi non manca niente ,abbiamo tutto anche non avendo ci muoviamo come il mare e abbiamo la stessa potenza
Gran bella persona 😘
Mi piace è anche divertente., vengo non so da dove ,sono non so che cosa, , questo è un brutto MOMENTO. Si deve cooperare mi dispiace che non si é sempre giovani.ho 70 anni purtroppo ma dopo di noi ci sono i figli e i nipoti e tutti gli altri nel mondo che chiamiamo invisibili,io in chiesa ci vado poco anche se sono cresciuta con le suore con i preti fino a l età di 15 anni da lì in poi la mia ragione riguardo alla fede ha subito una TRASFORMAZIONE credo nel Vangelo nell amore e nella sacralità.credo in quello che vedo ed è sempre meno bello ,vedere un anziano che cerca nei rifiuti non è bello e non va bene.
Sono pienamente d'accordo.
Grazie 🙂
Il denaro è soltanto un mezzo. Non è buono e non è cattivo. L'importante è che non sia un fine!
Grazie. Vito...cerchiamo. Di sopravvivere....grazie....tu. Ci. Stai. Aiutando.... Resisti. Che. Resistiamo....
Aiuta a pensare, a crescere, a smantellare tante credenze senza logica
Sono isolata ma vorrei tanto essere sola per pensare. Faccio parte di quellle persone che sono isolate perché diversa. Sono in carrozzina perché sono stata investita. Facevo l' infermiera. Ho dato e ricevuto tanto Amore dallle persone di cui mi sono presa cura. Sono sola e mi rendo conto di non essere considerata
Lei non è isolata, è impegnata ( sopratutto a gestire le difficoltà provocate dal trauma subito) in un Lavoro prezioso.
all. 2brani 🎶d' una musicista siciliana (subì gravissimo incidente) e di Pierangelo Bertoli auguri ,malgradotutto
ua-cam.com/video/8reKtN3MX7/v-deo.html
k?si=lRUZMo65CJA1QWYt
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ua-cam.com/video/nDPVolqGii0/v-deo.htmlsi=vCgczRqWpuWcCoG_
Si.voglio essere Libera ma anche Giusta
Non è importante essere i migliori ma tendere costantemente ad essere migliori. Sento questo imperativo morale ed egoisticamente il male mi fa stare male e il bene mi fa stare bene. A volte penso di essere una persona che fa del bene soltanto per la letizia che ne deriva e mi sento terribilmente in colpa per questo. Mi sembra che sia ancora troppo poco. Che potrei fare di più e meglio. Ma come posso riuscirci? Mi sento talmente piccola e incapace per quanto faccia! Come posso essere migliore di come sono? Sono presuntuosa? Perché a livello morale mi sento inadeguata? Si prof. Mancuso. Continuamente provo questa dualità tra come sono e come vorrei essere. Il Caso non mi convince. Penso sempre che devo rendere conto al primo posto alla mia Coscienza e questo ogni giorno. In questo è proprio un lavoro continuo. Porsi domande anche se sai che non troverai le risposte. È questa la coscienza morale? Il bisogno di autovalutare se' stessi. Lo sa vero che nella vita quotidiana è molto difficile essere egregi piuttosto che gregari? Perché te la fanno pagare. Incominciano a guardarti con sospetto fino ad odiarti. Mi chiedo se sia una forma di gelosia. Normalmente i gregari portano perennemente una maschera. Che brutta vita!. Mi chiedo se sia l'educazione ma non sono convinta. È possibile che nasciamo con questa scintilla senza che ci venga insegnata in famiglia o a scuola?
Quando si ascolta Mancuso si esperimenta proprio la comunicazione delle anime di cui lui parla,che bellezza!
Possiamo recuperare la figura del lupo? Tra l'altro bellissima creatura! I lupi sono tra noi e siamo NOI!
HUMANITAS? Dove si trova? Sull'isola che non c'è? Purtroppo non ho una barchetta.
Io ho studiato ETICA e ne sono felicissima
Riguardo la Giustizia in quanto rettitudine ed equità. Faccio un pasticcio perché salto da un pensiero all'altro. Quando la ascolto scrivo in continuazione! Sto ascoltando questo signore che sta parlando dalla sala. Forse sbaglio tutto ma l'imperativo categorico non è la nostra coscienza? Io mi ritengo fortunata. Per me questo imperativo è un regalo che ho ricevuto senza cercarlo. Non faccio fatica e non è uno sforzo. Mi viene naturale e non mi è stato insegnato da nessuno. Ma non credo sia merito mio perché sono sempre stata così.
È molto interessante. Questa storia del bambino con il padre ubriacone che peraltro ho ascoltato altre due volte prima. A parte che quel "maestro" lo picchierei. Se fossi stata presente e con il senno del poi credo che avrei ucciso Hitler. Il problema è che non amo la violenza e poi Hitler non ha fatto tutto da solo e allora avrei dovuto uccidere un po' di person Troppo difficile se non impossibile. Non uccido neanche un insetto. Sono vegetariana per scelta da quando avevo 15 anni e adesso mi sento molto vicina ai jainisti perché cerco di evitare qualsiasi forma di violenza. Non è sempre facile ma non è impossibile. Non voglio certo vivere per mangiare! Posso soltanto concludere dicendo che l'unica o una delle poche cose di cui sono veramente contenta è di non aver rinnegato mai imiei valori che non sono certamente materiali. Ringrazio infinitamente per un regalo così bello.
Mi scusi Pierluigi. Al momento temevo di poter sbagliare il suo nome. Adesso ne sono certa. Grazie
Vengono così per tenere il piccoli ecu libri per capire le sostanze I amiro a Vito Marcuzzo sa come il spiega e anci tati personaggi i capiscono le parole detto anche une ses ne tati senificante
Le piante sanno. Le pietre sanno... siamo soltanto noi che pensiamo di essere unici. E il dogma cristiano non aiuta a vedere l'insieme. Però l'abito cardinalizio è bellissimo. Non è una battuta per fare l'originale! Hanno molto buon gusto. Anelli e catene d'oro a parte...
L'interiorita' è la parte più bella di noi. Io continuo a chiamarla ANIMA e mi piace molto da sempre. Mi ritrovo. Non potrei essere nichilista ma neanche dogmatica. Chi e cosa sono? Non lo so proprio. Credo e spero di tendere sempre al BENE.
Bello cuela parola la mica da Juncker perce cuesta parola a une seno del le metafore a tanti frecature
Riascoltare ogni tanto queste parole è come assumere una dose di farmaco miracoloso per la propria interiorità.Non ne avrò mai abbastanza...
Ascolto sempre molto volentieri le relazioni di vito Mancuso, mi danno energia alla mia ricerca interiore.
Più ascolto e più prendo coscienza della mia finitezza
Ti scopro une segreto come si scompare il mondo a intuire tuto co ce Lega come a fato e ralisato e come i capire informazioni nela crescente ne dopo di prima e seconda mondiale il le siamo da 0 ani ce sia iniziata scrittura è le scopre alfabeti ce po scrivere Liber e fare a capire la frase rete e perce si dicono per a rifare ne inteligjeza intellettuale a dare al forma di una energjia di positività per eser oni uno in se
La mia famiglia mi cresciuto con une principio di eser umana verso ai altri e ricevette cuel tipo di cielo ce dai se ne contrario no vai ne copro misto guardi la tua virtù del umano a smontare la parola umana al umani sempre sono divese sinificati umano parla di eser con il principi umano cosa sono cuesti certo no fare male per no ricevere no infamare i altrin no Pergine no ruba e no UCI fino meter le guerre tuti ano une motivo ano tute une enigma del mistero ci mangio come topo e ci mangio Leone semi tuti colpevoli ne cuesta terra consapevoli o no consapevole por si po cambiare per arrivare ne pace e ne modernità basta avere amore per oni cosa ne torno a noi
A un certo punto, verso la fine, da un uomo del pubblico, a Mancuso viene fatta questa domanda:
“Supponiamo che esista una persona che dice sempre quello che pensa e quello che pensa è la verità. A prima vista una persona così potrebbe essere considerata un campione di sincerità, ma oggi,e anche in altri tempi sarebbe considerata una persona con problemi sociali e anche mentali. Lei cosa ne pensa?”
La risposta, più o meno, con qualche mia scorciatoia, è questa:
“Penso che non è consigliabile sempre, sempre fino in fondo, dire quello che si pensa. Anche qui c’è la via di mezzo tra non dire mai quello che si pensa e dire sempre quello che si pensa. Si tralascia la considerazione dell’esito di quello che si dice. Lei diceva che questa persona ritiene che quello che dice oltre a essere quello che pensa è anche la verità. Vorrei commentare: magari quello che dice è una esattezza, è una cosa esatta, reale, esprime una cosa di fatto, ma il concetto di verità, almeno nell’ambito filosofico sapienziale teologico è molto più ampio di quello di esattezza. L’esempio che mi viene in mente è quello di un saggio di Dietrich Bonhoeffer dal titolo “Che cosa significa dire la verità?”, in cui fa l’esempio di un maestro - Germania anni ‘40, oggi non sarebbe più immaginabile - che di fronte a tutta la classe chiede a un bambino:”E’ vero che tuo papà è un ubriacone?”- Bonhoeffer dice: era vero, il padre di quel bambino era un alcolizzato, ma il bambino nega, di fronte alla classe e al maestro dice:”No, il mio papà non beve, non è un ubriacone.” e Bonhoeffer commenta: nella bugia di quel bambino c’è più verità rispetto alla esattezza del riconoscimento se avesse detto:”Sì, signor maestro, mio padre è un ubriacone.” - c’è più verità nella negazione perché salva l’onore della famiglia, del padre e soprattutto tiene a distanza il maestro nel suo intromettersi in un ambito del tutto personale, riservato, ché semmai avrebbe dovuto chiedere al bambino da solo e aiutarlo. A volte si spiattella la verità, si butta in faccia la verità come fosse una freccia, un’arma, una pugnalata - è un uso cinico della verità. Non dire la verità, a volte - per esempio quando si vede una persona malata e si vedono i segni della malattia non si dice.”Ma come stai male! Come sei messo male!”…- Non sono menzogne queste, sono forme che comprendono che la verità non è una esattezza, non è un dato ma una relazione… Il cuore pulsante della vita è la relazione e più noi serviamo la relazione, più mettiamo energia positiva, a volte dicendo una bugia, più noi siamo nella verità. Per questo Gesù dice:”Chi fa la verità viene alla luce.”: la verità non è una cosa che si dice, è una cosa che si fa. Noi siamo abituati a dire la verità, scoprire la verità, proclamare la verità, e sembra che la verità sia una formula, invece se non ci metti la tua creatività, la tua azione, la tua responsabilità, la tua energia positiva, la tua inventiva, il tuo calore umano non c’è verità, c’è il riconoscimento di qualcosa di reale, sì, questi fiori sono gialli, va bene, un’esattezza, questi altri sono rossi… “No, signor maestro, il mio papà non è un ubriacone.”…. “
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Bello, forte. Ma attenzione alle parole - c’è uno spostamento di significati (da “verità” a “giustezza morale”/”opportunità”) e dopo lo spostamento l’uso della logica come se si stesse ragionando sul primo concetto (si fa una azione giusta, buona, opportuna anche dicendo una bugia- non si fa la verità che due più due fa quattro o cinque, non si fa la verità che il padre del bambino del racconto è un ubriacone o un astemio).
Non c’è bisogno di spostare il significato della parola “vero” e sovrapporlo a quello delle parole “giusto”o “buono”. E’ vero, nel racconto, che il padre del bambino è ubriacone, e il bambino nel negare fa una cosa giusta contrapponendosi alla violenza della domanda del maestro. La sua risposta è giusta anche se purtroppo non è vera - istintivamente si difende dall’intrusività adulta, ricorrendo a una bugia: c’è da sperare per lui che sappia mantenere la distinzione tra verità e bugia, e sappia dire la verità in una situazione opportuna con una persona degna e capace. Non è necessario fare quello che fa Mancuso con uno scivolamento di parole e loro significati arrivando a dire che il bambino “fa” la verità - il bambino fa una cosa giusta, non la verità, anzi si allontana dalla verità che suo padre è un ubriacone e apre la possibilità di leggere la situazione da un punto di vista diverso in cui è decisiva la risposta alla domanda: è giusto che il maestro chieda al bambino se suo padre è un ubriacone? Dalla domanda: “E’ vero che…?” alla domanda: “E’ giusto che si chieda se è vero che…?”
Oltre a due più due che fa sempre quattro (posso “fare la verità “diversa solo sotto effetto di una droga abbastanza potente o sotto una minaccia che mi convinca dell’opportunità di mentire), la verità è una corrispondenza tra un pensiero e la realtà a cui si riferisce quel pensiero.
Il pensiero “Il cane scodinzola” è vero se corrisponde alla realtà di un cane che scodinzola.
La verità non si fa. E’ storicamente vero che la verità tendono a farla i vincitori, i potenti, i manipolatori, i capi religiosi e i capi politici, gli adulti e non i bambini - insomma quelli che impongono, infine, la loro versione dei fatti, la loro lettura della realtà. Ma la verità non si fa, si riconosce. Si riconosce, si verifica, che la relazione tra un pensiero/affermazione, e la realtà è una relazione corrispondente, esatta, vera. La verità che si fa è pericolosamente retaggio dei potenti e dei prepotenti, i violenti spesso, perché non sempre vincono i giusti - anzi.
La verità è relazione tra mente e realtà, mente e atto. La verità si muove inizialmente nella dimensione del pensiero, poi può trasformarsi in azione, in parola e comportamento e sarà un fare/dire secondo verità o secondo bugia - a seconda del pensiero che guida il dire e il fare. Verità è relazione tra ciò che sono/penso e ciò che dico e faccio.
Nel racconto la commozione, la nostra partecipazione al vissuto immaginabile del bambino, ci portano a non vedere uno spostamento di significati non necessario: basta dire che il bambino fa bene a contrastare la violenza della domanda del maestro negando la verità, e che con questo comportamento entra in una dimensione diversa da quella della verità. Non c’è bisogno di dire che la verità si fa, anzi il farlo è pericoloso: che la verità venga “fatta” è soltanto il riconoscimento di una realtà di violenza a cui, quando ci si riesce, occorre contrapporre una realtà di giustizia in cui la verità venga “riconosciuta”.
Siamo sicuri che siamo il meglio? Da quello che si sa non mi sembra proprio!
Introduzione troppo lunga, la parola va data all'ospite dopo poche parole senza conclusioni e giudizi. 15:33
Ai parlato di Etica cosa cuezta paràrola e molto significato Etica essenziale teuria integrare capacità analizzare dove ti portento le corde di dare armonia o ni cose por mia fato sentire
Jeri la preside dell consiljo ce parla male a la share fori il driti di ci vjen da fori e sbaljon no lavore ne etica Posen fare male seza pesero
Introduzione troppo lunga, la parola va data all'ospite dopo poche parole senza conclusioni e giudizi.
I minerali sono vivi. L"ho provato toccando un masso all'interno di una grotta. Sono passati tantissimi anni ma non lo dimenticherò mai. Quellla pietra ero io. Si è creata una simbiosi assoluta. Non parli male dei lupi. Sono molto più belli di noi. Noi non siamo al centro. Esistono tutte le creature. Non ho questa fiducia nell'umanita'. Mi dispiace. Lo dico perché vedo troppe cose che non mi piacciono per niente.
Ti sicura ce no toca ne filosofi ne Trullo ne ne psicologia se ne frase no vengono capito si fa la domanda da ci posimo a dio legare il concetto della parola per sfigurare la senificato
Beh, la questione del caso è un po'più complessa. Ci sono probabilità (cosa diversa dal caso), interazioni e leggi evoluzionistiche. Comunque alla fine dei conti concordo sul non poter dare prove x credere o non credere e sul fatto che non c'è un disegno già fatto ma piuttosto un disegno che si fa nel momento stesso in cui le cose accadono.
Ma il MISTERO non è l'enima. C'è un'abisso!
Se il umanita no trova cuele 3 parole il umanisemo no po trovare la via del amore o deto deto cuele 3 pare por ne suno a svilupato per eser umano cule parole ano un svilup del bene a creder ce no ce una cosa piu belo ce cuele tre parole ano profitato a modificato ceumanita stare nzito
... a parte il pippone iniziale...
Acuilio no credo nei Poli
Dimenticavo: croci d'oro a parte. Povero Gesù!
La forza di essere migliori chissà come mai mi evoca un certo senso di nazismo 🤔🙈 ma poi migliore di chi🤔