Non mi è dispiaciuto anche se troppo lungo, cosa che ha minato la tradizionale vivacità che ti toglieva il respiro dei classici Indy. Purtroppo era difficile ricreare e riprovare QUELLA Magia, sono cambiati i tempi e siamo cambiati noi. Per me Indy è solo la trilogia. Il quarto non esiste proprio. Il quinto è un buon, onesto film ( cosa rarissima ultimamente con la cinematografia persa nella produzione di tantissima 💩 ad altissimo costo) ma niente più.
A me il film è piaciuto, come ultimo film un Harrison Ford umanizzato dall'età ma nn rassegnato, nn esiste un passaggio di testimone perché la saga si identifica con lui e con lui morirà
Assolutamente d'accordo Marina, alla fine del video ho utilizzato le stesse esatte parole :) P.S. Se ancora non lo hai fatto, non dimenticare di iscriverti al canale, sarebbe di grande aiuto per noI!
Avrò visto la.trilogia almeno 456 volte perché sono capolavori assoluti, poi ho vissuto un incubo quello di aver visto il 4 e ieri mi sono suicidato guardando il.quadrante del destino, l ultimo della saga lo definirei osceno noioso prolisso, dialoghi da soap opera alla un posto al sole, effetti speciali con una cgi fatta malissimo, mi si è scesa la palpebra in alcuni momenti, la trama è la brutta copia dei film precedenti, non c'è più quella magia che avevano i precedenti, quello spirito di avventura, quella.colonna sonora messa a palla, avevano un potenziale e non l hanno saputo sfruttare, deludente
Ahimè, Indiana Jones... meglio pensare che finisca con la trilogia. Perchè il 4 va dimenticato ed il 5 non solo è interconnesso al precedente ma come se non bastasse non gli concede neanche un degno finale. E allora, tanto vale far finta che non esistano!
Purtroppo questo film è come mi aspettavo: uno schifo. Il solito film moderno infarcito di computer grafica e penoso umorismo. Oggi si usa il computer anche per girare la scena di un vecchio seduto su una panchina. Alcuni personaggi sono inutili e irritanti, altri sfruttati male. Le musiche sono anonime e riciclate. Se i film li facessero con meno soldi e più idee, forse verrebbero meglio. Guarda caso i due capitoli di Indiana Jones più costosi, il quarto e il quinto, sono anche i più brutti. I "Predatori dell'Arca perduta" resta di gran lunga il migliore della serie
Sono d'accordo su tutta la linea, salvo solo a precisare una cosa, ossia che tenuto conto dell'inflazione dobbiamo diversificare i costi degli anni 70 con quelli attuali
@@francesco_pat "I predatori dell'Arca perduta" costò circa 20 milioni di dollari all'inizio degli anni '80. Quest'ultimo capitolo di Indiana Jones è costato 300 milioni di dollari. Anche tenendo conto che il valore del denaro cambia nel corso degli anni, il primo capitolo di Indiana Jones costò molto meno dell'ultimo. Facendo un pò di conti, 20 milioni di dollari nel 1980 corrispondevano a circa 100 milioni attuali. Siamo comunque molto lontani dai 300 milioni spesi per girare questo schifo
@@francesco_pat Più che altro l'ho trovata fuori contesto, la vedrei bene in un dramma teatrale o in una sitcom, non certo in un film d'azione come Indiana Jones
@@sportelloadslatisana9020 Ho capito il senso del tuo discorso. Sicuramente la Waller-Bridge è stata molto brava nel portare il personaggio sullo schermo. Parlando invece del personaggio in sè e di come sia scritto, posso solo dire che sono gusti e che tra l'altro io nello specifico sono molto d'accordo con te. Io l'ho trovato snervante. [Chiara]
Mettendomi sempre in gioco (ed in dubbio), sono andato a googolare un po' e ti rispondo così: "Torniamo al 2008. Steven Spielberg presenta al mondo Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo. Il film vede il ritorno di Karen Allen nei panni di Marion, il grande amore di Indy fin dalla prima puntata della saga, del 1981. L’errore più grande è stato, tuttavia, l’incorporo di Shia LaBeouf nel ruolo di Henry “Mutt” Jones III, il figlio di Indiana Jones chiamato a subentrare alla leggenda di Hollywood per i film futuri. Un errore di casting per un personaggio che è stato una grossa delusione e una delle tante cause che hanno portato la saga a raffreddarsi per ben 15 anni. Tuttavia, con un ormai ottuagenario Harrison Ford, tutto sembrava indicare che la sua ultima avventura avrebbe visto ancora una volta Shia LaBeouf come “sostituto generazionale” dell’iconico archeologo, perché l’importante ruolo -stiamo pur sempre parlando del figlio dell’archeologo simbolo di più generazioni! - non è qualcosa che può essere ignorato facilmente. Eppure Mutt non è tornato in scena. In questa quinta puntata, ambientata nel 1969, Indy è sull’orlo della pensione e conosciamo il suo aspetto peggiore: è triste, abbattuto e senza voglia di buttarsi in una nuova avventura. È il personaggio stesso a spiegarne il motivo: suo figlio Mutt è morto due anni prima in un conflitto armato e, sebbene nel film non venga menzionata apertamente, è chiaro di quale battaglia si tratti. Il figlio di Indiana Jones è morto nella guerra del Vietnam. Si è arruolato per sfidare suo padre e, inoltre, la sua perdita ha causato la rottura tra Indy e Marion. In questo modo, James Mangold ha ridotto le perdite e ha preferito ricorrere alla fantastica Phoebe Waller-Bridge per dare vita a Helena Shaw, la figlioccia di Indy, piuttosto che contare nuovamente sull’attore di Transformers, o affidare il ruolo di Mutt a un altro attore." FONTE: cinematographe.it
Non mi è dispiaciuto anche se troppo lungo, cosa che ha minato la tradizionale vivacità che ti toglieva il respiro dei classici Indy.
Purtroppo era difficile ricreare e riprovare QUELLA Magia, sono cambiati i tempi e siamo cambiati noi.
Per me Indy è solo la trilogia.
Il quarto non esiste proprio.
Il quinto è un buon, onesto film ( cosa rarissima ultimamente con la cinematografia persa nella produzione di tantissima 💩 ad altissimo costo) ma niente più.
Non ho altro da aggiungere, hai detto tutto tu e sono d'accordo.
Visto il film, in effetti potevano cavalcare meglio la nostalgia...
e non poco! un'occasione sprecata, come detto in video
A me il film è piaciuto, come ultimo film un Harrison Ford umanizzato dall'età ma nn rassegnato, nn esiste un passaggio di testimone perché la saga si identifica con lui e con lui morirà
Assolutamente d'accordo Marina, alla fine del video ho utilizzato le stesse esatte parole :)
P.S.
Se ancora non lo hai fatto, non dimenticare di iscriverti al canale, sarebbe di grande aiuto per noI!
D'accordo su tutto 👍
😄
Avrò visto la.trilogia almeno 456 volte perché sono capolavori assoluti, poi ho vissuto un incubo quello di aver visto il 4 e ieri mi sono suicidato guardando il.quadrante del destino, l ultimo della saga lo definirei osceno noioso prolisso, dialoghi da soap opera alla un posto al sole, effetti speciali con una cgi fatta malissimo, mi si è scesa la palpebra in alcuni momenti, la trama è la brutta copia dei film precedenti, non c'è più quella magia che avevano i precedenti, quello spirito di avventura, quella.colonna sonora messa a palla, avevano un potenziale e non l hanno saputo sfruttare, deludente
Ahimè, Indiana Jones... meglio pensare che finisca con la trilogia. Perchè il 4 va dimenticato ed il 5 non solo è interconnesso al precedente ma come se non bastasse non gli concede neanche un degno finale. E allora, tanto vale far finta che non esistano!
Purtroppo questo film è come mi aspettavo: uno schifo. Il solito film moderno infarcito di computer grafica e penoso umorismo. Oggi si usa il computer anche per girare la scena di un vecchio seduto su una panchina. Alcuni personaggi sono inutili e irritanti, altri sfruttati male. Le musiche sono anonime e riciclate. Se i film li facessero con meno soldi e più idee, forse verrebbero meglio. Guarda caso i due capitoli di Indiana Jones più costosi, il quarto e il quinto, sono anche i più brutti. I "Predatori dell'Arca perduta" resta di gran lunga il migliore della serie
Sono d'accordo su tutta la linea, salvo solo a precisare una cosa, ossia che tenuto conto dell'inflazione dobbiamo diversificare i costi degli anni 70 con quelli attuali
@@francesco_pat "I predatori dell'Arca perduta" costò circa 20 milioni di dollari all'inizio degli anni '80. Quest'ultimo capitolo di Indiana Jones è costato 300 milioni di dollari. Anche tenendo conto che il valore del denaro cambia nel corso degli anni, il primo capitolo di Indiana Jones costò molto meno dell'ultimo. Facendo un pò di conti, 20 milioni di dollari nel 1980 corrispondevano a circa 100 milioni attuali. Siamo comunque molto lontani dai 300 milioni spesi per girare questo schifo
@@user-bn7qy2nt5x si certo, ma come ti avevo detto sono d’accordo. Volevo solo precisare il valore inflazionistico di quei 20 milioni :)
Fantastica Waller Bridge, una drammaturga inglese in Indiana Jones ci sta come i cavoli a merenda !
L'hai trovata scritta un po' troppo sopra le righe?
@@francesco_pat Più che altro l'ho trovata fuori contesto, la vedrei bene in un dramma teatrale o in una sitcom, non certo in un film d'azione come Indiana Jones
@@sportelloadslatisana9020 Ho capito il senso del tuo discorso. Sicuramente la Waller-Bridge è stata molto brava nel portare il personaggio sullo schermo. Parlando invece del personaggio in sè e di come sia scritto, posso solo dire che sono gusti e che tra l'altro io nello specifico sono molto d'accordo con te. Io l'ho trovato snervante. [Chiara]
A me è piaciuto molto.. ma sarà stato un po l'effetto nostalgia 😢 sono cresciuta con Indiana Jones ❤
Capisco benissimo, anche a noi è piaciuto tanto, anche grazie all'affetto per il personaggio :)
Il quarto film non ha tentato affatto il passaggio di testimone. Forse dovresti rivedere il finale che toglie ogni dubbio.
Mettendomi sempre in gioco (ed in dubbio), sono andato a googolare un po' e ti rispondo così:
"Torniamo al 2008. Steven Spielberg presenta al mondo Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo. Il film vede il ritorno di Karen Allen nei panni di Marion, il grande amore di Indy fin dalla prima puntata della saga, del 1981. L’errore più grande è stato, tuttavia, l’incorporo di Shia LaBeouf nel ruolo di Henry “Mutt” Jones III, il figlio di Indiana Jones chiamato a subentrare alla leggenda di Hollywood per i film futuri. Un errore di casting per un personaggio che è stato una grossa delusione e una delle tante cause che hanno portato la saga a raffreddarsi per ben 15 anni. Tuttavia, con un ormai ottuagenario Harrison Ford, tutto sembrava indicare che la sua ultima avventura avrebbe visto ancora una volta Shia LaBeouf come “sostituto generazionale” dell’iconico archeologo, perché l’importante ruolo -stiamo pur sempre parlando del figlio dell’archeologo simbolo di più generazioni! - non è qualcosa che può essere ignorato facilmente. Eppure Mutt non è tornato in scena. In questa quinta puntata, ambientata nel 1969, Indy è sull’orlo della pensione e conosciamo il suo aspetto peggiore: è triste, abbattuto e senza voglia di buttarsi in una nuova avventura. È il personaggio stesso a spiegarne il motivo: suo figlio Mutt è morto due anni prima in un conflitto armato e, sebbene nel film non venga menzionata apertamente, è chiaro di quale battaglia si tratti. Il figlio di Indiana Jones è morto nella guerra del Vietnam. Si è arruolato per sfidare suo padre e, inoltre, la sua perdita ha causato la rottura tra Indy e Marion.
In questo modo, James Mangold ha ridotto le perdite e ha preferito ricorrere alla fantastica Phoebe Waller-Bridge per dare vita a Helena Shaw, la figlioccia di Indy, piuttosto che contare nuovamente sull’attore di Transformers, o affidare il ruolo di Mutt a un altro attore."
FONTE: cinematographe.it
Capolavoro 💖❤️
Capisco benissimo, anche a noi è piaciuto tanto, anche grazie all'affetto per il personaggio :)