Spero si torni a suonare grezzi come il pane giallo, con chitarra, basso, batteria, synth analogico, piano e voce, tutto rigorosamente dal vivo, senza sequenze, campioni, autotune e compagnia briscola. Allora ci sarà divertimento e buona musica.
in molti campi è però anche una mera espressione tecnica per l'uso di un commento o per sonorizzare ambienti, uno scopo quindi meno nobile ma comunque remunerativo per alcune categorie che vengono ora minacciate da questi sistemi competitivi.
Ciao Jurij bel video, molto interessante, condivido il tuo punto di vista. Io da "vecchio" producer onestamente non sono spaventato dall'IA nel nostro mondo. Chiaramente parlo basandomi sulla mia esperienza personale. Sono convinto che il fattore creatività e fantasia siano gli elementi chiave nell'ambito della produzione musicale, quindi difficilmente riproducibili dall'IA. Per chi lavora come me, poi, prevalentemente nel campo della musica dance sa bene che una traccia che "funziona" in pista da ballo ha bisogno di determinati elementi cardine (melodie, suoni, stesure ecc..) che si possono apprendere solo "sul campo" dopo tanta esperienza. Mi piace molto la tua idea di approfondire questi argomenti, grazie e buon lavoro.
siamo in un tipo di composizioni molto elementari per un esperto di armonia e composizione, sono schemi semplici che rispecchiano un po tutto il panorama musicale attuale, ed in questa semplicità armonica, questa gabbia costruttiva le AI sono in grado di formulare un concetto accettabile. Nei prossimi video vedremo i limiti di questo concetto.
Discussione che trovo interessante fino a un certo punto sinceramente, per una serie di fattori. 1. La production music era entrata in crisi già da prima che arrivasse l'AI. Praticamente tutti gli spot utilizzano brani editi di artisti famosi che vogliono beneficiare della pubblicità. Addirittura ora la tendenza è quella di riscrivere pezzi di brani famosi adattandone il testo, quindi... 2. Credo che coloro che negano che i risultati raggiunti dall'AI siano notevoli manchino un po' di onestà intellettuale. Stiamo parlando oggettivamente di brani che si possono ascoltare senza problemi, e che in alcuni casi sono anche abbastanza piacevoli. 3. Paradossalmente, credo che l'AI permetterà ai produttori che hanno competenza, conoscenza e inventiva di poter fare un upgrade nel proprio lavoro. Bisognerà cercare nuove strade, che potrebbero benissimo convivere con( e sfruttare) l'intelligenza artificiale per arrivare a nuovi risultati. Chi ama la musica, continuerà ad amare la musica fatta dalle persone per le persone. Non c'è modo che l'AI cambi questo 😎
Ciao Molto interessante la tua analisi concordo bel video, inerrogativi che mi sono fatto pure io un po di tempo fà. Devo essre sincero ho riconosciuto subito la prima track che hai messo che era generata da Suno, ho voluto esplorarla, capirla analizzarla nella qualita e nei campioni voce, ho fatto l'abonamento per spingerla in tutte le sue potenzialità, scriverei un romanzo ma in breve: i timbri di voce sono ancora impastati e limitati, qualita audio a 16bit, ho provato anche l'aesprimento usando diverse AI per separare strumenti, voce et etc, processare la voce a parte, ho fatto anche un ibrido essendo un Music Producer hold style e filmmaker, ho prodotto anche dei brani con AI e anche un music viodeo sempre con AI deicata al videomaking, considerando che sono in continua evoluzione con aggiornamenti sempre piu sofisticati si arriverà ad un livello molto alto, ma al momento ti posso dire sapendo anche i codici prompt su come far funzionare Suno al meglio sia come testi che come musica che non arrivano ancora all'anima di quello che vorresti o quanto meno ci devi smanettare tanto per arrivare ad un compromesso accettabile. Concordo con te l'AI almeno per il momento non batte l'essere umano per adesso la vedo come una protesi che ti puo aiutare, per il futuro non saprei dove si arriverà.
Molto interessante. Un grande problema forse insormontabile per i producers di tutto il mondo. Per quelli come me che di lavoro fanno altro è un piacere studiare e applicare quanto appreso godendo dei risultati anche se mediocri ma umani. Per i professionisti è tutto un altro discorso. Più del cosa fare con l'AI sono affascinato del come lo fa. Grazie per il video!
Video molto interessante, la parte che mi è piaciuta di piu è quella intorno al 13 minuto. In ogni caso, spero che la vera creatività rimanga illesa dall AI
Ciao Jurij. Seguo da anni il tuo canale dopo che, grazie a un video che hai fatto in passato, mi è tornata la voglia di comporre. Da allora mi sono fatto un piccolo home studio acquistando anche tra le apparecchiature l'SPL Phonitor One D da te consigliato. Personalmente, vedo L'IA come un parassita silente, in continua crescita, che lentamente divorerà la creatività musicale dei compositori. E poiché questo parassita silente e veloce non arresterà la sua impulsiva crescita credo che dobbiamo in qualche modo combatterlo. Questa battaglia dovrebbe proprio iniziare da seri professionisti come te che riescono già ad intravedere il futuro che ci attende con l'IA. Ogni compositore vivente ha un'anima che elabora le emozioni e li trasmette in musica e tutto questo è qualcosa che avviene dentro di noi, nella nostra parte più profonda dove l'IA, di sicuro, non può arrivare. In conclusione, credo che dobbiamo evitare un qualsiasi approccio con L'IA al fine di evitare l'avvelenamento della nostra creatività musicale a prescindere dalla qualità compositiva dei nostri brani. Ti auguro una buona serata.
personalmente io lo vedo più come uno stimolo a fare di meglio, sento che per troppi anni la musica commerciale soprattutto sia ferma, piatta ad un giro armonico comune per tutti e 2 tonalità in generale. Fosse la volta buona che componiamo qualche cosa di decente :-)
assolutamente condivisibile. seguito con piacere, al momento affrontare un contenuto riguardante l'AI è veramente "distruttivo" per i più, ma come diceva qualcuno, il gusto di suonare non potrà mai essere sostituito dall AI. per chi è Musicista l'AI vale fino al paragrafo 2. Buona Musica
@@JGRStudios è presto detto !! se suoni uno strumento a parer mio lo sei ... se usi LoopPack ... ma non mi esprimo ! la platea di fruitori di LoopPack è più vasta di quanto si possa pensare... e cioòche sentiamo ultimamente lo dimostra.
Esatto della maggior parte dei producers.... l'ia non è in grado di fare quelllo che faccio, e sono felice così si scremano un po dei producer cacca dal mercato
Penso subito a due cose: 1 - non è l'intelligenza artificiale che mina il lavoro, l'arte del music producer, è l'abbandono da anni, da prima che l'AI fosse un fenomeno di massa, del livello qualitativo tecnico-artistico del brano musicale; 2 - se mai ci sarà la fine dei music producer, sarà per quelli di scarso valore. Le cose vanno comunque di pari passo. L'AI può fare tutte le generazioni che vuole, ma il salto di qualità si fa esclusivamente col lavoro umano e con un certo bagaglio. Anche con le canzoni, dato che io stesso uso Suno, che suonano malissimo ma che hanno un che di interessante: le si prendono e si rifanno da zero, tenendo certe parti, migliorandone altre e aggiungendo cosine varie dalla propria cultura e memoria. E lo dico da producer non eccezionale, anzi.
purtroppo il discorso è più complesso di così, anche i produttori scarsi ad oggi muovono mercato, acquistano strumenti, software, corsi etc etc. Tagliando via tutto quel bacino di utenza, rimaranno quelli bravi che lavorano come me e pochi altri perchè le nuove generazioni non vorranno studiare per fare musica visto che le AI la faranno meglio di qualsiasi allievo alle prime armi innescando un processo involutivo e di deculturalizzazione. Le piattaforme di streaming nel frattempo saranno inquinate così tanto da non lasciare più spazio nelle playlist neanche agli artisti più bravi e ci saranno meno introiti per tutti perchè a quel punto nessuno vieterà a spotify stessa di generare musica da cui ricavare altri soldi. Come la giri la giri è un danno.
ti consiglio di vedere anche il video nuovo con Giancarlo del Sordo per capire che accadrà al resto del mercato del lavoro, oltre quindi il nostro artistico.
dovrà necessariamente essere trainata, e purtroppo lo fanno con materiale protetto da copyright perchè manca una legge in proposito per poi rivendere i servizi a pagamento, in questo caso si tratta già di appropriazione indebita del lavoro artistico senza citare alcun tipo di credito all'ideatore originale. Il prossimo passo sarà l'autogenerazione come in questo caso Udio attraverso le gabbie armoniche oltre le quali non si sa muovere. Comporre musica centinaia di volte nello stesso stile e nello stesso giro è semplice e quello che chiamano generativo si ta facendo in questo caso con il risultato di nulla di nuovo sotto l'ombrellone. La logica non segue l'emotività, molti dei nuovi generi musicali degli ultimi 20 anni sono nati da errori, anche nelle fasi di mix, errori che l'uomo ha giudicato gradevoli ed utili per essere utilizzati. Una AI autogenerativa non saprà giudicare se è bello o brutto ma solo se può logicamente essere piacevole a molti o pochi in un processo statistico poco utile all'arte.
grande qualità in questo video, secondo me l'ai funziona bene su alcuni ambiti come già citati tipo pubblicità, video games, documentari etc... cioè dove la parte artistica serve e non perchè le immagini sono più importanti e l'audio passa in secondo piano. Ovviamente nel pop questa cosa forse può minare qualcuno perchè spesso la gente guarda il video più di ascoltare la musica e se questo è il trend la qualità può essere abbassata e sostituita dall'AI. Secondo me rimane a noi trovare il bello il della musica forse il main stream è più crisi ma i settori di nicchia no forse proprio perchè sono nicchie e chi le segue ha altri standard. E' anche vero però che il mercato discografico ha addomesticato l'uomo medio ad una qualità musicale che è facilmente replicabile da un'ai istruita.
credo che questa crisi ridisegnerà un po gli assetti competitivi e si spingerà per sfidarla a fare meglio, fosse la volta buona che usciamo da questo piattume generale.
Ho dato uno sguardo ieri sera, con un misto di curiosità e sconcerto. Ovviamente il valore del singolo pezzo in sé calerà ulteriormente MA è possibile che possa esserci un aumento dal punto di vista qualitativo...uno dei problemi odierni della produzione musicale è l'aver facilitato la produzione di musica spazzatura abbattendone i costi (classico caso del trapper che scarica una traccia preconfezionata e ci butta sopra le prime fesserie che gli vengono in mente). In questo contesto, presupponendo che la AI renda in futuro la composizione più malleabile, è possibile che autori seri possano avere migliaia di spunti in pochissimo tempo e avere a disposizione un prodotto che necessita di pochi ulteriori aggiustamenti, vista la qualità di registrazione già di buon livello. Questo in teoria, ovviamente, come sarà nella realtà lo scopriremo solo vivendo. P.S. Un difetto che ho notato è la scarsa attitudine alla mescolanza tra generi, ho fatto qualche tentativo mischiando il diavolo e l'acqua santa, ovvero la trap/reggaeton e il metal (decidete voi quale sia il diavolo...) e non riesce a ibridare i due generi, verosimilmente perché la AI non può fare altro che sfornare un numero infinito di torte, ma tutte fatte con ricette già note.
Hai centrato il punto, in realtà anche l'uomo agisce in questo modo, esce un brano di successo e giu tutti a fare pezzi simili cercando di raggiungere quel successo, nel 95% dei casi nessuno desidera fare qualche cosa di meglio o di originale perchè il mainstream ti da l'illusione che il successo sia un traguardo necessario per gratificare l'uomo. E questo è un discorso più filosofico da affrontare in altri video. Ossia il perchè tendiamo a voler avere successo imitando chi lo ha avuto. Quello che faccio notare nel video in modo molto chiaro è che l'aumento della qualità compositiva, sonora e canora delle AI è esponenziale a differenza di quella umana che ha una curva di apprendimento più lineare. Il mese scorso quello che hai sentito oggi non era possibile, e avendo già visto le preview delle prossime "innovazioni" già so che andrà peggio. Saremo in grado di manipolare più profondamente i contenuti e si sono d'accordo con te quando dici che nelle mie mani e nelle mani di altri professionisti questi strumenti sono di assoluto aiuto e aumentano la capacità di ricevere spunti o input nella fase compositiva. Sono meno convinto della filosofia della "democratizzazione dell'arte" che tanti professano ma ne parlerò in un altro video.
@@JGRStudios Per la stragrande maggioranza sarà un giocattolino del quale si stuferanno presto. In ogni caso chi ha già delle conoscenze in ambito musicale parte con un vantaggio competitivo impossibile da recuperare nel breve termine.
@@davidrope81 anche dell'auto tune dicevano che sarebbe sparito dopo Cher e gli Eiffel65 ma sta ancora li a macinare "artsisti" perchè ogni strumento o giocattolo in questo caso, che da una sensazione di "democratizzazione" a tutti ci vende il sogno di saper comporre ed entrare nelle playlist delle piattaforme di streaming. UA-cam come la SIAE al momento non sanno come distinguere i brani prodotti dalle AI e quindi vengono monetizzati allo stesso modo di quelli "umani". Chi ha già competenze acquisite lo sfrutterà per aumentare il vantaggio competitivo.
@@JGRStudios Sono cresciuto con una filosofia punk, quindi non mi scandalizza il fatto che musicisti o performer colmino le proprie lacune tecniche ricorrendo a trucchi (questo non significa che non mi piaccia il virtuosismo, ma solo che non sia la parte più importante, ci tengo a precisarlo). Perciò l'autotune mi crea disgusto più per la timbrica che non per il motivo astratto che raddrizzi il cantato, la storia della musica commerciale è stracolma di ottimi autori che non necessariamente erano buoni cantanti, del resto gran parte del lavoro in studio è sempre servito a catturare performance superiori alla media dell'artista. Ciò che conta per me è il risultato finale, per questo mi auguro che l'utilizzo di questi tool possa aiutare a colmare il divario esistente a livello di costi tra le produzioni qualitativamente alte e quelle di bassa qualità al momento dominanti.
@@davidrope81 la tua risposta è interessante e l'ho esprolarata in un video che ho fatto con Alex Brunori e che farà parte di questa serie JGR Cafe, chi vende queste tecnologie fa proprio questo, vuole rendere "democratico" l'uso dei tools creativi, da un lato sembra bello perchè tutti possono usare tools che soppiantano attrezzature, studi di registrazione, librerie etc etc tutta una serie di strumenti che servono a fare musica di qualità, dall'altro ti instillano la cultura che la musica sia fatta di strumenti. Su questo canale come su altri, mostro spesso software e hardware che mi aiuta nel lavoro, ma non vuol dire che io non sappia farlo anche con altro o con strumenti e tools dal costo inferiore. Si guadagna quindi l'idea che tutto sia più accessibile e possibile ma si perde quello che effettivamente serve all'arte, il tempo di metabolizzare e far nascere dentro di noi una coscienza artistica in grado di renderci unici. Ci sarà chi si accontenta di fare i brani in stile A o in stile B, e chi invece non vede l'ora di poter esprime se stesso nel più alto del significato che questa parola ha. Alla fine sarà la AI ad essere simile a noi o il contrario?
Non so, sicuramente il risultato è sorprendente, MA...siamo ben lontani dalla perfezione. Secondo me, al momento sono degli aiutanti eccezionali per velocizzarti il lavoro, niente di più... Quindi velocizzartelo e farti guadagnare di più. Come sottofondi vanno alla grande già così, ma anche per fare pubblicazioni in massa, come esperimenti. Ma come produzioni principali, considerarle definitive secondo me è assai azzardato. Per carità il V3 ha fatto passi da gigante rispetto al V2, ma il mix è assai precario, ci sono errori di tempo spesso, di armonia e correlazioni non sempre ottimali tra gli strumenti. Però se ci lavori sopra, è come se ti avessero fatto il 60% del lavoro, quindi...solo il futuro ci potrà dire. Per il momento lo trovo un ottimo strumento. Pericolo? Sono sincero, non saprei. Prendiamoci le opportunità intanto, poi quando le cose cambieranno seriamente, studieremo per trovare una soluzione.
Ottima questa serie che si preannuncia. Seguo da un qualche tempo lo sviluppo dell'A.I. e aggiungo qualche considerazione: 1) Quelle "aperte al pubblico" sono ancora dei giocattoli: pensate quando sarà possibile avere in uscita tracce, stems, midi e FX chain per fare il nostro rework nella DAW, specificare più parametri di dettaglio in generazione, fornire una nostra melodia e dirgli di cantarci sopra o integrarla nel brano, chiedere reloop sul lavoro specificando "più espressivo il cantato, questa parte con chitarra metal, qui metti un piano, qui un solo in F#-, usa lo stile dei Queen periodo 1975-1977...". Allora sarà un vero game changer (credo comunque sia già fattibile, solo noi "pubblico" non abbiamo l'accesso). 2) l'A.I. non è un tool ma un "parificatore musicale". Non aiuta i geni, ma alza il livello dei mediocri. In un mondo dove ormai si sfornano 20 milioni di brani all'anno, chi li ascolterà? Sprofonderà tutto in questo mare di release, emergeranno solo bravi performer/personaggi con ottima promozione dietro. 3) Label con pochi scrupoli etici ed accesso ad AI del punto 1 avranno a disposizione un generatore infinto di pezzi che potranno ri-editare ed adattare in studio e far cantare all'Annalisa di turno. Forse dovrebbe essere Dardust a preoccuparsi più di noi :)
credo che le potenzialità siano già pronte, una volta generato quello che abbiamo sentito fornire gli stems sarà il prossimo passo a pagamento del sistema come anche poter inserire nostre melodie all'interno e risentirlo tutto cantato e finito. La progressione quindi la velocità di adattamento e sviluppo è impressionante se pensiamo ad un mese fa, il prossimo mese sarà già migliore di quello che hai sentito.
Tutti che prevedete che le Labels cattive useranno queste AI per levare lavoro ai poveri musicisti. Io non la vedo cosi. In quanto anche le Labels, o gli Editori, o Gestori di Music Libraries, etc etc, non avranno piu' motivo di esistere, saranno le prime a crollare , visto che il loro scopo cessa di esistere definitivamente. Se veramente va in maniera cosi apocalittica come immaginate ( e non e' detto ) , allora il problema non sara' nemmeno la LABEL o pincopalla, che usa queste AI per fare soldi a discapito di musicisti, compositori etc etc....perche' NESSUNO ci guadagnera' piu', nemmeno le Labels stesse, perche' non avranno motivo di esistere . Perche' l'utente o il cliente, deve ascoltare/scegliere musica fatta da altri distribuita da SONY? da UNIVERSAL? Su Spotify? O Scelta dai cataloghi di Labels varie, quando puo' farsela da solo? E Per generare Royalties? Su cosa poi? Visto che non ce' un diritto d'autore e non puo' esserci, da normativa Europea ( e non solo ) sul materiale prodotto da AI? Ognuno potra' crearsi la propria musica, non ci sara' bisogno di nessun INTERMEDIARIO, e si ascoltera' o usera', alla fine, per narcisismo, solo la propria' musica. che propria non e' visto che io posso tranquillamente fottere la musica creata da qualcun 'altro generata con un AI ( e questo e' un altro grosso problema, in settori professionali ) Questo generera alla fine, ' un crollo d'interesse totale verso le cose prodotte da altri,... e dopo un po' anche verso le cose prodotte da se stessi.... visto che il tutto portera' ad una NOIA TOTALE, e nessuno ascoltara' piu' nulla. Questo portera' al crollo stesso dell'interesse verso questi sistemi di AI visto che a nessuno freghera' un cacchio di quello che si produce con questa monnezza, visto che TUTTI potranno fare TUTTI LE STESSE COSE E ALLO STESSO LIVELLO, senza nessuna sfida personale, e questo generera' una mancanza d'interesse Totale. E nel frattempo il mondo sara' totalmente cambiato...con problemi che vanno ben oltre il mondo della musica, se questo e' lo scenario. Ma non e' detto... Inoltre potrebbe anche darsi che tutta questa rivoluzione portera' a nuove forme di creativita' che oggi facciamo fatica ad immaginare.... dove il talento umano sara' determinante proprio per EMERGERE dalla massa di cose generate senza senso da tutti, che alla lunga manifesteranno tutta la loro freddezza e insensatezza, e per cui chi avra' talento ( come oggi del resto ) riuscira' cmq ad imporsi.
Suno “canta” sorprendentemente bene anche in Italiano, e in effetti genera canzoni apprezzabili a volte preferibili a molte di quelle che si sentono in giro. Nello specifico avevo il sospetto che fossero tutte made in AI, con la certezza assoluta su Neon skies (Se nel titolo c’e’ Neon stai pur certo che c’è Suno di mezzo ;-) comunque interessanti le considerazioni a latere, che vanno un po’ oltre il solito “le IA ci ruberanno il lavoro”.
la serie di video successiva affronterà anche più dettagliatamente le differenze tra reti neurali e esseri umani, per capire fino dove ci possiamo spingere e come trarre vantaggio senza cadere nella trappola affrontata in questo video. A mio avviso ci sarà da competere più di prima. Se volete fare una serata a tema io ci sono fatemi sapere :-)
@@JGRStudios senz'altro, magari pure allargando il tema alle altre arti, qualcosa tipo: Arte e IA: conflitto o collaborazione... al riguardo coinvolgerei pure il buon Costarelli che ha idee piuttosto nette al riguardo ;-) ... la butto li, visto che ho un buco nella "programmazione": tu come sei messo già questo lunedì sera? (29 Aprile) potresti essere disponibile ?
Io mi sono divertito a far generare canzoni anche in dialetto (veneto, ligure romano e siciliano)... ci si avvicina abbastanza. Nel ligure ci ha messo pure un "belin" 🤣🤣🤣🤣 Vero, neon.
La mia opinione è che l’lntelligenza Artificiale è pur sempre un derivato dell’intelligenza umana, e in quanto tale ne riproduce anche la difettosità congenita, esprimibile con una parola, in campo artistico: banalità. I pezzi ascoltati sono perfetti tecnicamente, ma anche banali esteticamente. Quindi per una funzionalità commerciale sicuramente daranno filo da torcere ai più, ma il genio musicale non sarà toccato. Il creatore è sempre da più della creatura. Ciò che vale da un punto di visto metafisico analogamente vale nel rapporto fra noi e le nostre macchine.
Perdonami, ma senza scomodare le AI, allo stato attuale il 98% della musica umana è "banale". Questo ha abbassato così tanto gli standard qualitativi da rendere la AI competitiva e non il contrario. :-) Chi ha competenze armoniche saprà sfruttare questi tools gli altri si accontenteranno ma affronteremo questo discorso nel prossimo episodio :-)
Boh... Io continuerò ad ascoltare quel che mi colpisce davvero e probabilmente non di così apparentemente perfetto. Non credo queste sequenze possano colpirmi più di tanto, anzi. Manca qualcosa di "umano" Non scherzo: in me non lasciano alcun segno emotivo. Per quanto riguarda il metal, lo lascio a chi piace sfondarsi i timpani. Preferisco i Desecration prima generazione...
Sono un compositore professionista, classe ‘72. Vorrei capire che fine farebbero i colossi quali Native Instruments, Spirfire Audio, Universal Audio e molti altri…tra le quali Arturia. Senza contare BMI, ASCAP e tutto il carrozzone a seguito. Includiamo anche tutte le grandi piattaforme di music licensing? Artlist, MusicBed, MusicVine, Soundstripe? Io smetterò di produrre musica orchestrale, classica e neoclassica per film e video e andrò a vendere ciarpame…ma non sarò il solo. Compresi tutti gli altri che ho menzionato sopra.
Si, me ne sono accorto dalle continue newsletter sui prezzi stracciati di plugins importanti. Il discorso è molto complesso, perché potrebbe accadere che la musica umanamente composta e prodotta verrà certificata in qualche modo. Se così fosse, ci sarebbe una rivalutazione verso l’alto di queste figure professionali. Resta però da capire se il mercato sarebbe disposto a sborsare più quattrini per vendere un prodotto con musica “fatta a mano”. Non credo, visto il trend attuale. Comunque sia, questi colossi software hanno tanta colpa. Tu prevedi un loro tavolo di discussione a livello internazionale sul tema? In ogni caso grazie per aver avviato la discussione, ti seguirò anche per questo.
@@marcomartinicomposer infatti dipende dal tipo di mercato, quello delle sonorizzazioni di qualsiasi genere è praticamente distrutto, dall'altro lato sale la concorrenza di aziende e compositori che prima non potevano accedere a certi skills, software, realizzazioni che prima richiedevano enormi sforzi ora sono alla portata di una casalinga in vena di fare prompt ed ottenere quello che ha noi ha richiesto anni di studio e sacrifici. In questa ottica proprio i plugin e le librerie sembrano destinati all'oblio. Ci saranno sempre compositori con DAW più evolute con cui dialogare direttamente chiedendo cosa volere con un comando vocale, fammi la batteria, fammi un basso che ricorda etc etc. Cambierà il modo di comporre, ma aumenteranno a dismisura i compositori dell'ultima ora fino a far collassare tutto il mercato peggio di come siamo ora. In questo momento di far west totale ogni scenario è aperto e la maggior parte non sono rassicuranti anzi.
si sente che sono brani fatti in AI solo perchè sembrano mp3 in bassa qualità. (pecialmente per alcuni glitch sulla voce). Entro un paio d'anni e saranno del tutto indistinguibili da un prodotto fatto da un umano. Per tutto il resto concordo sulla difficoltà di entrare nel mercato top level dei big. Io sono un producer e autore e solo dopo ANNI ho pubblicato per nomi a livello nazionale ( renga nek, ecc). e ancora non mi posso dire arrivato. E non nego che queste nuove tecnologie stanno mettendo a dura prova tutta la mia costanza e impegno in questo lavoro...
considera che sono passato da uno stream ad un altro e questo ha degradato ancora di più la qualità, ti assicuro che in studio qui suonano egregiamente e sono perfetti per gli scopi di cui sopra, non sono paragonabili a brani di levatura artistica ma per alcuni scopi sono più che sufficienti anzi. Nei prossimi video vedremo come affrontare il problema ed uscirne sani :-)
Visto che una AI potrà letteralmente seppellire migliaia di producer, che ne sarà di tutte le grandi aziende produttrici di software, plugin, librerie ecc.? Li venderanno alla AI? Non che mi preoccupi del loro fatturato sia chiaro, ma credo che anche loro siano un po' preoccupati e sarei curioso di conoscere il loro punto di vista a riguardo.
in questo momento specifico non sono preoccupati, sono terrorizzati. Le aziende che non sapranno integrare queste tecnologie all'interno dei loro prodotti sono destinate già a sparire ed i tools che abbiamo acquistato con tanto sacrificio e speriamo di ammortizzare diventeranno spazzatura. Già i prossimi processori stanno per arrivare con AI integrata, se il software non si adegua sparirà.
Chi vive nel settore musicale fanno muraglia. Comprese le piattaforme che si ritrovano un quantitativo mondiale da gestire.Sono ditte esterne a quel mondo che provano ad entrare.
@@JGRStudios finché è creata da loro. Più aumenta il volume della musica più loro devono sborsare a fronte di un costo abbonamento fisso. Anche se spotify non credo sia l'entrata princip rispetto alle altre piattaforme a pagamento
Il problema non è la tecnologia. La tecnologia produce un’arte nuova che prenderà il suo corso con un nuovo linguaggio. La differenza è che le tecnologie che precedevano le intelligenze artificiali, cioè i sintetizzatori, le librerie, ecc., avevano bisogno comunque sempre di un addetto ai lavori. Adesso, con le intelligenze artificiali, chiunque o quasi può far uscire brani più che decenti, quanto basta per essere digeriti dal 95% degli utenti. Così i produttori possono fare a meno di pagare musicisti , pagare i diritti, ecc…
questo sta già accadendo, e nuove compagnie che prima dovevano assumere responsabili musicali, musicisti, fonici etc ora possono emergere senza sforzo ed arrivare a competere con quelli che hanno costi più alti. Certo c'è un discorso di semplicità compositiva ma entriamo in ginepraio culturale difficile da spiegare, lo vedremo in un prossimo video dove ho intervistato dei creator professionisti a livello mondiale.
Immaginate l'AI all'interno di una DAW potente come Cubase che vi programma il MIDI canale per canale, interagisce con i parametri del VST e mixa tutto in modo impeccabile. Quindi non ci sarebbe una quality loss come quella su SUNO ma sarebbe di qualità cristallina. 🙄
a che pro? se ci servisse qualcuno che fa il lavoro al posto nostro perchè non chiamare un'altro professionista direttamente? Tanto se lo fa la AI noi non impareremo mai nulla.... e andrà continuamente in quella direzione.
@@zerogives a quel punto Suno farà tutto insieme a spotify lasciando fuori dal mercato ogni tipo di artista. In quello scenario dove venissero rilasciate milioni di canzoni al giorno come potresti emergere anche avendo gli stessi strumenti a disposizione :-)
@@JGRStudios Mi piace la tua riflessione e mi trovi d'accordo :). Ci tengo a precisare che il mio primo commento era uno spunto per poter argomentare, dato che è un argomento trigger per tutti noi musicisti/producers/engineers. Tuttavia immaginando uno scenario in cui le DAW consegnano un prodotto cristallino mi spaventa dal punto di vista lavorativo, della mia carriera. Dal punto di vista dell'esperienza di creazione musicale preferisco costruire la mia canzone mattone per mattone.
@@zerogives come dicevo quando si arriverà a quella qualità e ci si arriverà sarà inutile utilizzare una DAW come la usiamo oggi. Le piattaforme saranno in grado di crearsi le playlist e noi come artisti, produttori etc non potremo più accedervi, per attendere che gli ascoltatori abbandonino lo streaming ci vorrà un po di tempo, nel frattempo l'unica alternativa possibile è il live.
Per chi fa musica di merda si...se si producono canzoni di plastica può essere...se fai arte ...no...ma l'arte e la vera musica sta in mezzo alla gente e non in rete o su social...in questi ambiti entrerà l,AI...nella musica vera,come nella vita vera resterà fuori.
putroppo non fa proprio musica di merda, anzi in alcune song è pure piacevole, confrontandola alla vera musica di merda qui siamo in un livello di utilità e decenza, adatta a sottofondi e colonne sonore che ora non sono più pagate ai musicisti, agli autori, ai compositori e ai fonici. Ci sarà sempre musica splendida che non è in grado di essere fatta dalle AI, capolavori artistici che si esprimeranno per sempre, ma intanto parte del mercato è stato intaccato e tra poco distrutto facendo male anche agli studi che lavoravano con musica meno "elevata". Il prossimo passo sono gli audio libri ed il doppiaggio. Poi toccherà ai revisori, ai traduttori, ai correttori di bozze, agli sceneggiatori etc etc, fino ad arrivare ai commercialisti, avvocati, agenzie di viaggio, siti di viaggi, e tutta una serie di lavori automatizzabili ed addirittura empatici ed emotivi come Clode3. L'economia per come la conosciamo oggi subirà un cambiamento epocale.
Può darsi...io faccio arte e mi occupo di emozioni e di anime... vedremo.... sembra poi che sarà il nostro futuro... è semplice... basta non usarla...io spesso lascio il telefono a casa...ho vissuto più della vita in maniera analogica.... morirò così...non userò mai AI...so suonare la chitarra acustica...legno e corde...e anima...il resto?non mi interessa
@@gioguitarneri infatti molti come noi faranno ancora così, è come quando arrivò photoshop e tanti illustratori si rifiutarono di utilizzarlo perchè la matita la carta etc etc. Loro sono tutti morti ma photoshop è ancora qui.....è una rivoluzione a mio avviso, la AI va capita, perchè c'è ancora tanta confusione, va studiata ed utilizzata cum grano salis.
L'AI mi tange poco, suono e mixo (tento) per passione e grazie anche ai tuoi video, ma credo possa rappresentare realmente un grosso problema per chi ne ha fatto una professione, anche perché l'ignoranza del pubblico è ancora tanta...
esattamente, il focus di questo video e dei prossimi non riguarda chi lo fa per passione ma per chi si troverà a lavorare in un settore artistico sempre più stretto in futuro.
@@JGRStudiosanzi direi che chi lo fa per passione può sfruttare questi servizi per autoprodursi, spero che nasca una serie di VST che renda facile creare ritmiche e accompagnamento (una evoluzione degli attuali "virtual guitarist" & co)
@@ambrogiocomposer esistono già questi VST, da Stylus, passando per Addictive Drums, Drummer di Logic, o le librerie di Drums di Kontakt di Native. Molti dei brani che ho prodotto sono fatti così già da decenni.
@@JGRStudios certo anche io le uso ma non sono immediate come sumo & co. quindi imho sicuramente le svilupperanno meglio, faranno una via di mezzo tra quello che già esiste e una produzione (o preproduzione) assistita... ad esempio tenendo la traccia accordi del sequencer e quindi tenendo i cambi di tempo etc. ti forniranno 10-100 tracce di drums/chitarra/piano/basso/pad/synth tra i quali fare un comping tra le varie scelte in base al tuo gusto... o almeno io se fossi uno sviluppatore di plugins farei qualcosa del genere ma prima o poi qualcuno lo farà (in informatica se pensi sia fattibile qualcuno ci ha già lavorato sopra 😉) in effetti VST arranger non ne ho mai visti molti...
@@JGRStudios Di questo passo non ci sarà piu' lavoro per nessuno, tra 100 anni lavoreranno solo i Robot e saremo tutti quanti a spasso.... E forse i Robot ci soppianteranno anche. Come diceva in un romanzo lungimirante il grande scrittore ISAAC ASIMOV.
@@gennarorusso2225 quasi sicuramente il sistema economico mondiale deve essere destrutturato e ricostruito su questo nuovo modello evolutivo, inutile nascondere la testa sotto la sabbia, far finta di niente, o pensare di contrastarlo, a mio avviso stiamo assistendo ad una rivoluzione vicina all'arrivo dell'industrializzazione a fine 800.
@@JGRStudios Ci stiamo autodistruggendo (vedi guerre varie ed inquinamento della Terra). Siamo l'animale più stupido che l'evoluzione delle specie abbia prodotto. Non abbiamo capito che un altro pianeta Terra (se esiste) è per noi irragiungibile, e lo stiamo affossando giorno dopo giorno inquinandolo a più non posso. La sete di potere E DI DENARO che ci portiamo dentro sarà la nostra condanna.
ottimi i tuoi video e questo non fa eccezione... Ai per fare canzoni...una label che utilizzerà l' AI per aumentare introiti tagliando sulle spese (musicisti) credo che avrà vita breve...
ho paura che senza regolamentazioni e leggi la vita di queste tecnologie si stia allungando ad una velocità spaventosa. Noi musicisti non possiamo fare nulla se non assistere al cambiamento o sfruttarlo fin quando ci verrà dato modo di farlo.
@@JGRStudios concordo sulle leggi, ma credo che l’Ai nel campo musicale non abbia futuro, nel senso che, a chi piace fare fare musica , non utilizzerà l’Ai perché non è divertente, a chi ascolta di musica, non piacerà l’Ai perché non c’è l’artista in carne ed ossa…per un’utilizzo come sottofondo a documentari etc, magari si ma per il resto non credo….se domani mettono un assistente virtuale al tuo posto, più bravo, più veloce, più interattivo, io comunque seguo te, e questo vale per tutti gli artisti ,non solo nel campo musicale…ao, almeno spero😜
@@kennybizzarro516 il futuro lo ha già preso, non è più una questione se abbia o meno futuro, nel campo lavorativo di servizio, colonne soronore, sigle, spot, etc ha già spazzato via una enorme filiera di lavoro che aiutava gli studi di registrazione, il discorso artistico è un'altro ed in quel caso ti do ragione, ci sarà sempre chi vorrà seguire i propri artisti o vorrà suonare, ma non avrà modo di guadagnare dallo streaming che è già invaso di materiale fake convincente che fa alzare la marea di melma musicale in cui dovremmo nuotare per emergere. E' un vantaggio per i creativi sicuramente nell'uso di tools e ispirazione per altri ma al contempo sta danneggiando un intero settore come un cancro. Pensa a quante softwarehouse chiuderanno, se non ti serve saper cantare neanche acquisterai un mic, o un pre, o la scheda audio, negli altri campi si riverserà in problemi diversi ma analoghi. nei prossimi video vedremo come affrontare la cosa, li sto già montando.
Anche io sono un semplice appassionato in procinto di andare in pensione, mi piacerebbe usare una suite di plug ins con tanto di AI per masterizzare per puro uso personale delle compilation di miei dischi per riversarli su CD con suoni piu' moderni e sopratutto che suoni omogeneo.....quale mi consigli tra i vari plug in per solo mastering di brani gia masterizzati in questo caso ?
@@JGRStudios Grazie per la risposta, approfitto della tua gentilezza per chiederti se tra i vostri corsi c'e' qualcosa per i profani come il sottoscrito ( ovviamente data l' eta' non mi interessa un eventuale diploma ad uso lavorativo, voglio solo imparare i rudimenti del mastering per mero uso personale )😉..... complimenti per il canale altamente illuminante.
@@mauriziopaolini5367 I corsi sono basati su Studio One e partono dal Basic al pro. Puoi scegliere il primo step Studio One prime e poi una volta terminato passare ai corsi successivi scontando il prezzo pagato per il corso precedente. In alternativa nel corso pro c'è un lungo corso sul mastering al suo interno ma richiede esperienza per poter essere compreso al meglio.
@@JGRStudios Di nuovo grazie per la cortese risposta, da quel che ho capito quel che fa per me e' il primo step studio one, nonostante l ' eta' in questo settore sono ultra basic😁.....ma d altronde imparare cose nuove da adulti mantiene il cervello giovane, sono soldi spesi bene🙂
@@mauriziopaolini5367 la versione prime del corso fa al caso tuo, inizia proprio da sotto zero. puoi consultare le lezioni prima di valutare l'acquisto.
Spero si torni a suonare grezzi come il pane giallo, con chitarra, basso, batteria, synth analogico, piano e voce, tutto rigorosamente dal vivo, senza sequenze, campioni, autotune e compagnia briscola. Allora ci sarà divertimento e buona musica.
La musica è una forma d'arte e come tale è soprattutto un'esigenza espressiva del musicista.
Non credo ci sia bisogno di di aggiungere altro.
in molti campi è però anche una mera espressione tecnica per l'uso di un commento o per sonorizzare ambienti, uno scopo quindi meno nobile ma comunque remunerativo per alcune categorie che vengono ora minacciate da questi sistemi competitivi.
Ciao Jurij bel video, molto interessante, condivido il tuo punto di vista. Io da "vecchio" producer onestamente non sono spaventato dall'IA nel nostro mondo. Chiaramente parlo basandomi sulla mia esperienza personale. Sono convinto che il fattore creatività e fantasia siano gli elementi chiave nell'ambito della produzione musicale, quindi difficilmente riproducibili dall'IA. Per chi lavora come me, poi, prevalentemente nel campo della musica dance sa bene che una traccia che "funziona" in pista da ballo ha bisogno di determinati elementi cardine (melodie, suoni, stesure ecc..) che si possono apprendere solo "sul campo" dopo tanta esperienza. Mi piace molto la tua idea di approfondire questi argomenti, grazie e buon lavoro.
QUELLO CHE PIU' MI CONFONDE Non è Il Canto ,SONO I SOTTOFONDI Complessi
siamo in un tipo di composizioni molto elementari per un esperto di armonia e composizione, sono schemi semplici che rispecchiano un po tutto il panorama musicale attuale, ed in questa semplicità armonica, questa gabbia costruttiva le AI sono in grado di formulare un concetto accettabile. Nei prossimi video vedremo i limiti di questo concetto.
Discussione che trovo interessante fino a un certo punto sinceramente, per una serie di fattori.
1. La production music era entrata in crisi già da prima che arrivasse l'AI. Praticamente tutti gli spot utilizzano brani editi di artisti famosi che vogliono beneficiare della pubblicità. Addirittura ora la tendenza è quella di riscrivere pezzi di brani famosi adattandone il testo, quindi...
2. Credo che coloro che negano che i risultati raggiunti dall'AI siano notevoli manchino un po' di onestà intellettuale. Stiamo parlando oggettivamente di brani che si possono ascoltare senza problemi, e che in alcuni casi sono anche abbastanza piacevoli.
3. Paradossalmente, credo che l'AI permetterà ai produttori che hanno competenza, conoscenza e inventiva di poter fare un upgrade nel proprio lavoro. Bisognerà cercare nuove strade, che potrebbero benissimo convivere con( e sfruttare) l'intelligenza artificiale per arrivare a nuovi risultati.
Chi ama la musica, continuerà ad amare la musica fatta dalle persone per le persone. Non c'è modo che l'AI cambi questo 😎
Ne parleremo nei prossimi video in modo più approfondito mano mano che entreremo nel discorso
Non avevo letto nessun commento quando ho scritto il mio, ma vedo che la pensiamo allo stesso modo. Bene.
Ciao Molto interessante la tua analisi concordo bel video, inerrogativi che mi sono fatto pure io un po di tempo fà.
Devo essre sincero ho riconosciuto subito la prima track che hai messo che era generata da Suno, ho voluto esplorarla, capirla analizzarla nella qualita e nei campioni voce, ho fatto l'abonamento per spingerla in tutte le sue potenzialità, scriverei un romanzo ma in breve: i timbri di voce sono ancora impastati e limitati, qualita audio a 16bit, ho provato anche l'aesprimento usando diverse AI per separare strumenti, voce et etc, processare la voce a parte, ho fatto anche un ibrido essendo un Music Producer hold style e filmmaker, ho prodotto anche dei brani con AI e anche un music viodeo sempre con AI deicata al videomaking, considerando che sono in continua evoluzione con aggiornamenti sempre piu sofisticati si arriverà ad un livello molto alto, ma al momento ti posso dire sapendo anche i codici prompt su come far funzionare Suno al meglio sia come testi che come musica che non arrivano ancora all'anima di quello che vorresti o quanto meno ci devi smanettare tanto per arrivare ad un compromesso accettabile. Concordo con te l'AI almeno per il momento non batte l'essere umano per adesso la vedo come una protesi che ti puo aiutare, per il futuro non saprei dove si arriverà.
Molto interessante. Un grande problema forse insormontabile per i producers di tutto il mondo. Per quelli come me che di lavoro fanno altro è un piacere studiare e applicare quanto appreso godendo dei risultati anche se mediocri ma umani. Per i professionisti è tutto un altro discorso. Più del cosa fare con l'AI sono affascinato del come lo fa. Grazie per il video!
Video molto interessante, la parte che mi è piaciuta di piu è quella intorno al 13 minuto. In ogni caso, spero che la vera creatività rimanga illesa dall AI
cambierà il modo in cui vedremo la creatività sicuramente.
Ciao Jurij. Seguo da anni il tuo canale dopo che, grazie a un video che hai fatto in passato, mi è tornata la voglia di comporre. Da allora mi sono fatto un piccolo home studio acquistando anche tra le apparecchiature l'SPL Phonitor One D da te consigliato. Personalmente, vedo L'IA come un parassita silente, in continua crescita, che lentamente divorerà la creatività musicale dei compositori. E poiché questo parassita silente e veloce non arresterà la sua impulsiva crescita credo che dobbiamo in qualche modo combatterlo. Questa battaglia dovrebbe proprio iniziare da seri professionisti come te che riescono già ad intravedere il futuro che ci attende con l'IA. Ogni compositore vivente ha un'anima che elabora le emozioni e li trasmette in musica e tutto questo è qualcosa che avviene dentro di noi, nella nostra parte più profonda dove l'IA, di sicuro, non può arrivare. In conclusione, credo che dobbiamo evitare un qualsiasi approccio con L'IA al fine di evitare l'avvelenamento della nostra creatività musicale a prescindere dalla qualità compositiva dei nostri brani. Ti auguro una buona serata.
personalmente io lo vedo più come uno stimolo a fare di meglio, sento che per troppi anni la musica commerciale soprattutto sia ferma, piatta ad un giro armonico comune per tutti e 2 tonalità in generale. Fosse la volta buona che componiamo qualche cosa di decente :-)
C’è da riflettere.. Grazie JURJ per la tua mega professionalità e competenza
assolutamente condivisibile. seguito con piacere, al momento affrontare un contenuto riguardante l'AI è veramente "distruttivo" per i più, ma come diceva qualcuno, il gusto di suonare non potrà mai essere sostituito dall AI. per chi è Musicista l'AI vale fino al paragrafo 2.
Buona Musica
secondo me è l'occasione per ridefinire la categoria musicista
@@JGRStudios è presto detto !! se suoni uno strumento a parer mio lo sei ... se usi LoopPack ... ma non mi esprimo !
la platea di fruitori di LoopPack è più vasta di quanto si possa pensare... e cioòche sentiamo ultimamente lo dimostra.
Esatto della maggior parte dei producers.... l'ia non è in grado di fare quelllo che faccio, e sono felice così si scremano un po dei producer cacca dal mercato
Penso subito a due cose: 1 - non è l'intelligenza artificiale che mina il lavoro, l'arte del music producer, è l'abbandono da anni, da prima che l'AI fosse un fenomeno di massa, del livello qualitativo tecnico-artistico del brano musicale; 2 - se mai ci sarà la fine dei music producer, sarà per quelli di scarso valore. Le cose vanno comunque di pari passo.
L'AI può fare tutte le generazioni che vuole, ma il salto di qualità si fa esclusivamente col lavoro umano e con un certo bagaglio. Anche con le canzoni, dato che io stesso uso Suno, che suonano malissimo ma che hanno un che di interessante: le si prendono e si rifanno da zero, tenendo certe parti, migliorandone altre e aggiungendo cosine varie dalla propria cultura e memoria.
E lo dico da producer non eccezionale, anzi.
purtroppo il discorso è più complesso di così, anche i produttori scarsi ad oggi muovono mercato, acquistano strumenti, software, corsi etc etc. Tagliando via tutto quel bacino di utenza, rimaranno quelli bravi che lavorano come me e pochi altri perchè le nuove generazioni non vorranno studiare per fare musica visto che le AI la faranno meglio di qualsiasi allievo alle prime armi innescando un processo involutivo e di deculturalizzazione. Le piattaforme di streaming nel frattempo saranno inquinate così tanto da non lasciare più spazio nelle playlist neanche agli artisti più bravi e ci saranno meno introiti per tutti perchè a quel punto nessuno vieterà a spotify stessa di generare musica da cui ricavare altri soldi. Come la giri la giri è un danno.
ti consiglio di vedere anche il video nuovo con Giancarlo del Sordo per capire che accadrà al resto del mercato del lavoro, oltre quindi il nostro artistico.
Ottimo video, mi sono anche iscritto!
Quando l'IA non eseguirà più contenuti sulla base dei campioni e database sarà passata ad un livello superiore, userà la persuasione emotiva e logica
dovrà necessariamente essere trainata, e purtroppo lo fanno con materiale protetto da copyright perchè manca una legge in proposito per poi rivendere i servizi a pagamento, in questo caso si tratta già di appropriazione indebita del lavoro artistico senza citare alcun tipo di credito all'ideatore originale. Il prossimo passo sarà l'autogenerazione come in questo caso Udio attraverso le gabbie armoniche oltre le quali non si sa muovere. Comporre musica centinaia di volte nello stesso stile e nello stesso giro è semplice e quello che chiamano generativo si ta facendo in questo caso con il risultato di nulla di nuovo sotto l'ombrellone. La logica non segue l'emotività, molti dei nuovi generi musicali degli ultimi 20 anni sono nati da errori, anche nelle fasi di mix, errori che l'uomo ha giudicato gradevoli ed utili per essere utilizzati. Una AI autogenerativa non saprà giudicare se è bello o brutto ma solo se può logicamente essere piacevole a molti o pochi in un processo statistico poco utile all'arte.
grande qualità in questo video, secondo me l'ai funziona bene su alcuni ambiti come già citati tipo pubblicità, video games, documentari etc... cioè dove la parte artistica serve e non perchè le immagini sono più importanti e l'audio passa in secondo piano. Ovviamente nel pop questa cosa forse può minare qualcuno perchè spesso la gente guarda il video più di ascoltare la musica e se questo è il trend la qualità può essere abbassata e sostituita dall'AI.
Secondo me rimane a noi trovare il bello il della musica forse il main stream è più crisi ma i settori di nicchia no forse proprio perchè sono nicchie e chi le segue ha altri standard. E' anche vero però che il mercato discografico ha addomesticato l'uomo medio ad una qualità musicale che è facilmente replicabile da un'ai istruita.
credo che questa crisi ridisegnerà un po gli assetti competitivi e si spingerà per sfidarla a fare meglio, fosse la volta buona che usciamo da questo piattume generale.
Grazie
Ho dato uno sguardo ieri sera, con un misto di curiosità e sconcerto. Ovviamente il valore del singolo pezzo in sé calerà ulteriormente MA è possibile che possa esserci un aumento dal punto di vista qualitativo...uno dei problemi odierni della produzione musicale è l'aver facilitato la produzione di musica spazzatura abbattendone i costi (classico caso del trapper che scarica una traccia preconfezionata e ci butta sopra le prime fesserie che gli vengono in mente). In questo contesto, presupponendo che la AI renda in futuro la composizione più malleabile, è possibile che autori seri possano avere migliaia di spunti in pochissimo tempo e avere a disposizione un prodotto che necessita di pochi ulteriori aggiustamenti, vista la qualità di registrazione già di buon livello. Questo in teoria, ovviamente, come sarà nella realtà lo scopriremo solo vivendo.
P.S. Un difetto che ho notato è la scarsa attitudine alla mescolanza tra generi, ho fatto qualche tentativo mischiando il diavolo e l'acqua santa, ovvero la trap/reggaeton e il metal (decidete voi quale sia il diavolo...) e non riesce a ibridare i due generi, verosimilmente perché la AI non può fare altro che sfornare un numero infinito di torte, ma tutte fatte con ricette già note.
Hai centrato il punto, in realtà anche l'uomo agisce in questo modo, esce un brano di successo e giu tutti a fare pezzi simili cercando di raggiungere quel successo, nel 95% dei casi nessuno desidera fare qualche cosa di meglio o di originale perchè il mainstream ti da l'illusione che il successo sia un traguardo necessario per gratificare l'uomo. E questo è un discorso più filosofico da affrontare in altri video. Ossia il perchè tendiamo a voler avere successo imitando chi lo ha avuto. Quello che faccio notare nel video in modo molto chiaro è che l'aumento della qualità compositiva, sonora e canora delle AI è esponenziale a differenza di quella umana che ha una curva di apprendimento più lineare. Il mese scorso quello che hai sentito oggi non era possibile, e avendo già visto le preview delle prossime "innovazioni" già so che andrà peggio. Saremo in grado di manipolare più profondamente i contenuti e si sono d'accordo con te quando dici che nelle mie mani e nelle mani di altri professionisti questi strumenti sono di assoluto aiuto e aumentano la capacità di ricevere spunti o input nella fase compositiva. Sono meno convinto della filosofia della "democratizzazione dell'arte" che tanti professano ma ne parlerò in un altro video.
@@JGRStudios Per la stragrande maggioranza sarà un giocattolino del quale si stuferanno presto. In ogni caso chi ha già delle conoscenze in ambito musicale parte con un vantaggio competitivo impossibile da recuperare nel breve termine.
@@davidrope81 anche dell'auto tune dicevano che sarebbe sparito dopo Cher e gli Eiffel65 ma sta ancora li a macinare "artsisti" perchè ogni strumento o giocattolo in questo caso, che da una sensazione di "democratizzazione" a tutti ci vende il sogno di saper comporre ed entrare nelle playlist delle piattaforme di streaming. UA-cam come la SIAE al momento non sanno come distinguere i brani prodotti dalle AI e quindi vengono monetizzati allo stesso modo di quelli "umani". Chi ha già competenze acquisite lo sfrutterà per aumentare il vantaggio competitivo.
@@JGRStudios Sono cresciuto con una filosofia punk, quindi non mi scandalizza il fatto che musicisti o performer colmino le proprie lacune tecniche ricorrendo a trucchi (questo non significa che non mi piaccia il virtuosismo, ma solo che non sia la parte più importante, ci tengo a precisarlo). Perciò l'autotune mi crea disgusto più per la timbrica che non per il motivo astratto che raddrizzi il cantato, la storia della musica commerciale è stracolma di ottimi autori che non necessariamente erano buoni cantanti, del resto gran parte del lavoro in studio è sempre servito a catturare performance superiori alla media dell'artista. Ciò che conta per me è il risultato finale, per questo mi auguro che l'utilizzo di questi tool possa aiutare a colmare il divario esistente a livello di costi tra le produzioni qualitativamente alte e quelle di bassa qualità al momento dominanti.
@@davidrope81 la tua risposta è interessante e l'ho esprolarata in un video che ho fatto con Alex Brunori e che farà parte di questa serie JGR Cafe, chi vende queste tecnologie fa proprio questo, vuole rendere "democratico" l'uso dei tools creativi, da un lato sembra bello perchè tutti possono usare tools che soppiantano attrezzature, studi di registrazione, librerie etc etc tutta una serie di strumenti che servono a fare musica di qualità, dall'altro ti instillano la cultura che la musica sia fatta di strumenti. Su questo canale come su altri, mostro spesso software e hardware che mi aiuta nel lavoro, ma non vuol dire che io non sappia farlo anche con altro o con strumenti e tools dal costo inferiore. Si guadagna quindi l'idea che tutto sia più accessibile e possibile ma si perde quello che effettivamente serve all'arte, il tempo di metabolizzare e far nascere dentro di noi una coscienza artistica in grado di renderci unici. Ci sarà chi si accontenta di fare i brani in stile A o in stile B, e chi invece non vede l'ora di poter esprime se stesso nel più alto del significato che questa parola ha. Alla fine sarà la AI ad essere simile a noi o il contrario?
Non so, sicuramente il risultato è sorprendente, MA...siamo ben lontani dalla perfezione.
Secondo me, al momento sono degli aiutanti eccezionali per velocizzarti il lavoro, niente di più...
Quindi velocizzartelo e farti guadagnare di più.
Come sottofondi vanno alla grande già così, ma anche per fare pubblicazioni in massa, come esperimenti.
Ma come produzioni principali, considerarle definitive secondo me è assai azzardato.
Per carità il V3 ha fatto passi da gigante rispetto al V2, ma il mix è assai precario, ci sono errori di tempo spesso, di armonia e correlazioni non sempre ottimali tra gli strumenti.
Però se ci lavori sopra, è come se ti avessero fatto il 60% del lavoro, quindi...solo il futuro ci potrà dire.
Per il momento lo trovo un ottimo strumento. Pericolo? Sono sincero, non saprei.
Prendiamoci le opportunità intanto, poi quando le cose cambieranno seriamente, studieremo per trovare una soluzione.
Ottima questa serie che si preannuncia. Seguo da un qualche tempo lo sviluppo dell'A.I. e aggiungo qualche considerazione:
1) Quelle "aperte al pubblico" sono ancora dei giocattoli: pensate quando sarà possibile avere in uscita tracce, stems, midi e FX chain per fare il nostro rework nella DAW, specificare più parametri di dettaglio in generazione, fornire una nostra melodia e dirgli di cantarci sopra o integrarla nel brano, chiedere reloop sul lavoro specificando "più espressivo il cantato, questa parte con chitarra metal, qui metti un piano, qui un solo in F#-, usa lo stile dei Queen periodo 1975-1977...". Allora sarà un vero game changer (credo comunque sia già fattibile, solo noi "pubblico" non abbiamo l'accesso).
2) l'A.I. non è un tool ma un "parificatore musicale". Non aiuta i geni, ma alza il livello dei mediocri. In un mondo dove ormai si sfornano 20 milioni di brani all'anno, chi li ascolterà? Sprofonderà tutto in questo mare di release, emergeranno solo bravi performer/personaggi con ottima promozione dietro.
3) Label con pochi scrupoli etici ed accesso ad AI del punto 1 avranno a disposizione un generatore infinto di pezzi che potranno ri-editare ed adattare in studio e far cantare all'Annalisa di turno. Forse dovrebbe essere Dardust a preoccuparsi più di noi :)
credo che le potenzialità siano già pronte, una volta generato quello che abbiamo sentito fornire gli stems sarà il prossimo passo a pagamento del sistema come anche poter inserire nostre melodie all'interno e risentirlo tutto cantato e finito. La progressione quindi la velocità di adattamento e sviluppo è impressionante se pensiamo ad un mese fa, il prossimo mese sarà già migliore di quello che hai sentito.
Tutti che prevedete che le Labels cattive useranno queste AI per levare lavoro ai poveri musicisti. Io non la vedo cosi. In quanto anche le Labels, o gli Editori, o Gestori di Music Libraries, etc etc, non avranno piu' motivo di esistere, saranno le prime a crollare , visto che il loro scopo cessa di esistere definitivamente. Se veramente va in maniera cosi apocalittica come immaginate ( e non e' detto ) , allora il problema non sara' nemmeno la LABEL o pincopalla, che usa queste AI per fare soldi a discapito di musicisti, compositori etc etc....perche' NESSUNO ci guadagnera' piu', nemmeno le Labels stesse, perche' non avranno motivo di esistere . Perche' l'utente o il cliente, deve ascoltare/scegliere musica fatta da altri distribuita da SONY? da UNIVERSAL? Su Spotify? O Scelta dai cataloghi di Labels varie, quando puo' farsela da solo? E Per generare Royalties? Su cosa poi? Visto che non ce' un diritto d'autore e non puo' esserci, da normativa Europea ( e non solo ) sul materiale prodotto da AI? Ognuno potra' crearsi la propria musica, non ci sara' bisogno di nessun INTERMEDIARIO, e si ascoltera' o usera', alla fine, per narcisismo, solo la propria' musica. che propria non e' visto che io posso tranquillamente fottere la musica creata da qualcun 'altro generata con un AI ( e questo e' un altro grosso problema, in settori professionali ) Questo generera alla fine, ' un crollo d'interesse totale verso le cose prodotte da altri,... e dopo un po' anche verso le cose prodotte da se stessi.... visto che il tutto portera' ad una NOIA TOTALE, e nessuno ascoltara' piu' nulla. Questo portera' al crollo stesso dell'interesse verso questi sistemi di AI visto che a nessuno freghera' un cacchio di quello che si produce con questa monnezza, visto che TUTTI potranno fare TUTTI LE STESSE COSE E ALLO STESSO LIVELLO, senza nessuna sfida personale, e questo generera' una mancanza d'interesse Totale. E nel frattempo il mondo sara' totalmente cambiato...con problemi che vanno ben oltre il mondo della musica, se questo e' lo scenario. Ma non e' detto... Inoltre potrebbe anche darsi che tutta questa rivoluzione portera' a nuove forme di creativita' che oggi facciamo fatica ad immaginare.... dove il talento umano sara' determinante proprio per EMERGERE dalla massa di cose generate senza senso da tutti, che alla lunga manifesteranno tutta la loro freddezza e insensatezza, e per cui chi avra' talento ( come oggi del resto ) riuscira' cmq ad imporsi.
Suno “canta” sorprendentemente bene anche in Italiano, e in effetti genera canzoni apprezzabili a volte preferibili a molte di quelle che si sentono in giro. Nello specifico avevo il sospetto che fossero tutte made in AI, con la certezza assoluta su Neon skies (Se nel titolo c’e’ Neon stai pur certo che c’è Suno di mezzo ;-)
comunque interessanti le considerazioni a latere, che vanno un po’ oltre il solito “le IA ci ruberanno il lavoro”.
la serie di video successiva affronterà anche più dettagliatamente le differenze tra reti neurali e esseri umani, per capire fino dove ci possiamo spingere e come trarre vantaggio senza cadere nella trappola affrontata in questo video. A mio avviso ci sarà da competere più di prima. Se volete fare una serata a tema io ci sono fatemi sapere :-)
@@JGRStudios senz'altro, magari pure allargando il tema alle altre arti, qualcosa tipo: Arte e IA: conflitto o collaborazione... al riguardo coinvolgerei pure il buon Costarelli che ha idee piuttosto nette al riguardo ;-) ... la butto li, visto che ho un buco nella "programmazione": tu come sei messo già questo lunedì sera? (29 Aprile) potresti essere disponibile ?
Io mi sono divertito a far generare canzoni anche in dialetto (veneto, ligure romano e siciliano)... ci si avvicina abbastanza. Nel ligure ci ha messo pure un "belin" 🤣🤣🤣🤣
Vero, neon.
Bravo frate❤
La mia opinione è che l’lntelligenza Artificiale è pur sempre un derivato dell’intelligenza umana, e in quanto tale ne riproduce anche la difettosità congenita, esprimibile con una parola, in campo artistico: banalità.
I pezzi ascoltati sono perfetti tecnicamente, ma anche banali esteticamente.
Quindi per una funzionalità commerciale sicuramente daranno filo da torcere ai più, ma il genio musicale non sarà toccato.
Il creatore è sempre da più della creatura. Ciò che vale da un punto di visto metafisico analogamente vale nel rapporto fra noi e le nostre macchine.
Perdonami, ma senza scomodare le AI, allo stato attuale il 98% della musica umana è "banale". Questo ha abbassato così tanto gli standard qualitativi da rendere la AI competitiva e non il contrario. :-) Chi ha competenze armoniche saprà sfruttare questi tools gli altri si accontenteranno ma affronteremo questo discorso nel prossimo episodio :-)
Per quello che si produce adesso è fin troppo... nel senso che non mi fanno più schifo del resto della bubbazza fatta da umanoidi
Boh...
Io continuerò ad ascoltare quel che mi colpisce davvero e probabilmente non di così apparentemente perfetto.
Non credo queste sequenze possano colpirmi più di tanto, anzi.
Manca qualcosa di "umano"
Non scherzo: in me non lasciano alcun segno emotivo.
Per quanto riguarda il metal, lo lascio a chi piace sfondarsi i timpani.
Preferisco i Desecration prima generazione...
Ottima osservazione, grazie !!!
Sono un compositore professionista, classe ‘72.
Vorrei capire che fine farebbero i colossi quali Native Instruments, Spirfire Audio, Universal Audio e molti altri…tra le quali Arturia. Senza contare BMI, ASCAP e tutto il carrozzone a seguito. Includiamo anche tutte le grandi piattaforme di music licensing? Artlist, MusicBed, MusicVine, Soundstripe? Io smetterò di produrre musica orchestrale, classica e neoclassica per film e video e andrò a vendere ciarpame…ma non sarò il solo. Compresi tutti gli altri che ho menzionato sopra.
Lo puoi gia vedere, NI ha accorpato altre compagnie e sta gia in crisi, UA svende tutti i plugs e gli utenti dell’anno scorso sono avvelenati….
Si, me ne sono accorto dalle continue newsletter sui prezzi stracciati di plugins importanti. Il discorso è molto complesso, perché potrebbe accadere che la musica umanamente composta e prodotta verrà certificata in qualche modo. Se così fosse, ci sarebbe una rivalutazione verso l’alto di queste figure professionali. Resta però da capire se il mercato sarebbe disposto a sborsare più quattrini per vendere un prodotto con musica “fatta a mano”. Non credo, visto il trend attuale. Comunque sia, questi colossi software hanno tanta colpa. Tu prevedi un loro tavolo di discussione a livello internazionale sul tema? In ogni caso grazie per aver avviato la discussione, ti seguirò anche per questo.
@@marcomartinicomposer infatti dipende dal tipo di mercato, quello delle sonorizzazioni di qualsiasi genere è praticamente distrutto, dall'altro lato sale la concorrenza di aziende e compositori che prima non potevano accedere a certi skills, software, realizzazioni che prima richiedevano enormi sforzi ora sono alla portata di una casalinga in vena di fare prompt ed ottenere quello che ha noi ha richiesto anni di studio e sacrifici. In questa ottica proprio i plugin e le librerie sembrano destinati all'oblio. Ci saranno sempre compositori con DAW più evolute con cui dialogare direttamente chiedendo cosa volere con un comando vocale, fammi la batteria, fammi un basso che ricorda etc etc. Cambierà il modo di comporre, ma aumenteranno a dismisura i compositori dell'ultima ora fino a far collassare tutto il mercato peggio di come siamo ora. In questo momento di far west totale ogni scenario è aperto e la maggior parte non sono rassicuranti anzi.
si sente che sono brani fatti in AI solo perchè sembrano mp3 in bassa qualità. (pecialmente per alcuni glitch sulla voce). Entro un paio d'anni e saranno del tutto indistinguibili da un prodotto fatto da un umano. Per tutto il resto concordo sulla difficoltà di entrare nel mercato top level dei big. Io sono un producer e autore e solo dopo ANNI ho pubblicato per nomi a livello nazionale ( renga nek, ecc). e ancora non mi posso dire arrivato. E non nego che queste nuove tecnologie stanno mettendo a dura prova tutta la mia costanza e impegno in questo lavoro...
considera che sono passato da uno stream ad un altro e questo ha degradato ancora di più la qualità, ti assicuro che in studio qui suonano egregiamente e sono perfetti per gli scopi di cui sopra, non sono paragonabili a brani di levatura artistica ma per alcuni scopi sono più che sufficienti anzi. Nei prossimi video vedremo come affrontare il problema ed uscirne sani :-)
Visto che una AI potrà letteralmente seppellire migliaia di producer, che ne sarà di tutte le grandi aziende produttrici di software, plugin, librerie ecc.? Li venderanno alla AI? Non che mi preoccupi del loro fatturato sia chiaro, ma credo che anche loro siano un po' preoccupati e sarei curioso di conoscere il loro punto di vista a riguardo.
in questo momento specifico non sono preoccupati, sono terrorizzati. Le aziende che non sapranno integrare queste tecnologie all'interno dei loro prodotti sono destinate già a sparire ed i tools che abbiamo acquistato con tanto sacrificio e speriamo di ammortizzare diventeranno spazzatura. Già i prossimi processori stanno per arrivare con AI integrata, se il software non si adegua sparirà.
ho affrontato meglio questo discorso in un prossimo video che ho girato ieri, rimani sintonizzato.
Chi vive nel settore musicale fanno muraglia. Comprese le piattaforme che si ritrovano un quantitativo mondiale da gestire.Sono ditte esterne a quel mondo che provano ad entrare.
Si è scoperto che anche spotify stessa crea auto playlist con materiale AI generato da loro
@@JGRStudios finché è creata da loro. Più aumenta il volume della musica più loro devono sborsare a fronte di un costo abbonamento fisso. Anche se spotify non credo sia l'entrata princip rispetto alle altre piattaforme a pagamento
Il problema non è la tecnologia. La tecnologia produce un’arte nuova che prenderà il suo corso con un nuovo linguaggio. La differenza è che le tecnologie che precedevano le intelligenze artificiali, cioè i sintetizzatori, le librerie, ecc., avevano bisogno comunque sempre di un addetto ai lavori. Adesso, con le intelligenze artificiali, chiunque o quasi può far uscire brani più che decenti, quanto basta per essere digeriti dal 95% degli utenti. Così i produttori possono fare a meno di pagare musicisti , pagare i diritti, ecc…
questo sta già accadendo, e nuove compagnie che prima dovevano assumere responsabili musicali, musicisti, fonici etc ora possono emergere senza sforzo ed arrivare a competere con quelli che hanno costi più alti. Certo c'è un discorso di semplicità compositiva ma entriamo in ginepraio culturale difficile da spiegare, lo vedremo in un prossimo video dove ho intervistato dei creator professionisti a livello mondiale.
Immaginate l'AI all'interno di una DAW potente come Cubase che vi programma il MIDI canale per canale, interagisce con i parametri del VST e mixa tutto in modo impeccabile. Quindi non ci sarebbe una quality loss come quella su SUNO ma sarebbe di qualità cristallina. 🙄
a che pro? se ci servisse qualcuno che fa il lavoro al posto nostro perchè non chiamare un'altro professionista direttamente? Tanto se lo fa la AI noi non impareremo mai nulla.... e andrà continuamente in quella direzione.
@@JGRStudios A nessun pro, sono d'accordo con te.
@@zerogives a quel punto Suno farà tutto insieme a spotify lasciando fuori dal mercato ogni tipo di artista. In quello scenario dove venissero rilasciate milioni di canzoni al giorno come potresti emergere anche avendo gli stessi strumenti a disposizione :-)
@@JGRStudios Mi piace la tua riflessione e mi trovi d'accordo :). Ci tengo a precisare che il mio primo commento era uno spunto per poter argomentare, dato che è un argomento trigger per tutti noi musicisti/producers/engineers. Tuttavia immaginando uno scenario in cui le DAW consegnano un prodotto cristallino mi spaventa dal punto di vista lavorativo, della mia carriera. Dal punto di vista dell'esperienza di creazione musicale preferisco costruire la mia canzone mattone per mattone.
@@zerogives come dicevo quando si arriverà a quella qualità e ci si arriverà sarà inutile utilizzare una DAW come la usiamo oggi. Le piattaforme saranno in grado di crearsi le playlist e noi come artisti, produttori etc non potremo più accedervi, per attendere che gli ascoltatori abbandonino lo streaming ci vorrà un po di tempo, nel frattempo l'unica alternativa possibile è il live.
Per chi fa musica di merda si...se si producono canzoni di plastica può essere...se fai arte ...no...ma l'arte e la vera musica sta in mezzo alla gente e non in rete o su social...in questi ambiti entrerà l,AI...nella musica vera,come nella vita vera resterà fuori.
putroppo non fa proprio musica di merda, anzi in alcune song è pure piacevole, confrontandola alla vera musica di merda qui siamo in un livello di utilità e decenza, adatta a sottofondi e colonne sonore che ora non sono più pagate ai musicisti, agli autori, ai compositori e ai fonici. Ci sarà sempre musica splendida che non è in grado di essere fatta dalle AI, capolavori artistici che si esprimeranno per sempre, ma intanto parte del mercato è stato intaccato e tra poco distrutto facendo male anche agli studi che lavoravano con musica meno "elevata". Il prossimo passo sono gli audio libri ed il doppiaggio. Poi toccherà ai revisori, ai traduttori, ai correttori di bozze, agli sceneggiatori etc etc, fino ad arrivare ai commercialisti, avvocati, agenzie di viaggio, siti di viaggi, e tutta una serie di lavori automatizzabili ed addirittura empatici ed emotivi come Clode3. L'economia per come la conosciamo oggi subirà un cambiamento epocale.
Può darsi...io faccio arte e mi occupo di emozioni e di anime... vedremo.... sembra poi che sarà il nostro futuro... è semplice... basta non usarla...io spesso lascio il telefono a casa...ho vissuto più della vita in maniera analogica.... morirò così...non userò mai AI...so suonare la chitarra acustica...legno e corde...e anima...il resto?non mi interessa
@@gioguitarneri infatti molti come noi faranno ancora così, è come quando arrivò photoshop e tanti illustratori si rifiutarono di utilizzarlo perchè la matita la carta etc etc. Loro sono tutti morti ma photoshop è ancora qui.....è una rivoluzione a mio avviso, la AI va capita, perchè c'è ancora tanta confusione, va studiata ed utilizzata cum grano salis.
Anche i testi son creati da AI ?
si anche quelli, ma puoi inserire i tuoi e provare a vedere che succede :-)
È la fine… nessuna regolamentazione, nessun limite. La musica non ha più nessun valore.
Questo è ciò che ci vogliono far credere, nei prossimi video ne vedremo i limiti
Spero con tutto il mio cuore che tu abbia una soluzione 😅. Da qui a due anni ci ritroveremo a vendere tutta la nostra strumentazione😣😫.
@@alessiolaplaca7326 la soluzione c'è sarà congiunta e la analizzeremo prossimamente
@@JGRStudios 🤞🙏
L'AI mi tange poco, suono e mixo (tento) per passione e grazie anche ai tuoi video, ma credo possa rappresentare realmente un grosso problema per chi ne ha fatto una professione, anche perché l'ignoranza del pubblico è ancora tanta...
esattamente, il focus di questo video e dei prossimi non riguarda chi lo fa per passione ma per chi si troverà a lavorare in un settore artistico sempre più stretto in futuro.
@@JGRStudiosanzi direi che chi lo fa per passione può sfruttare questi servizi per autoprodursi, spero che nasca una serie di VST che renda facile creare ritmiche e accompagnamento (una evoluzione degli attuali "virtual guitarist" & co)
@@ambrogiocomposer esistono già questi VST, da Stylus, passando per Addictive Drums, Drummer di Logic, o le librerie di Drums di Kontakt di Native. Molti dei brani che ho prodotto sono fatti così già da decenni.
@@JGRStudios certo anche io le uso ma non sono immediate come sumo & co. quindi imho sicuramente le svilupperanno meglio, faranno una via di mezzo tra quello che già esiste e una produzione (o preproduzione) assistita... ad esempio tenendo la traccia accordi del sequencer e quindi tenendo i cambi di tempo etc. ti forniranno 10-100 tracce di drums/chitarra/piano/basso/pad/synth tra i quali fare un comping tra le varie scelte in base al tuo gusto... o almeno io se fossi uno sviluppatore di plugins farei qualcosa del genere ma prima o poi qualcuno lo farà (in informatica se pensi sia fattibile qualcuno ci ha già lavorato sopra 😉)
in effetti VST arranger non ne ho mai visti molti...
@@ambrogiocomposer staremo a vedere, necessariamente dovranno integrarle al loro interno e generare anche un nuovo tipo di workflow.
...purtroppo è la fine ragazzi....
Non è detto ! Nei prossimi video vedremo perché
@@JGRStudios Di questo passo non ci sarà piu' lavoro per nessuno, tra 100 anni lavoreranno solo i Robot e saremo tutti quanti a spasso.... E forse i Robot ci soppianteranno anche. Come diceva in un romanzo lungimirante il grande scrittore ISAAC ASIMOV.
@@gennarorusso2225 quasi sicuramente il sistema economico mondiale deve essere destrutturato e ricostruito su questo nuovo modello evolutivo, inutile nascondere la testa sotto la sabbia, far finta di niente, o pensare di contrastarlo, a mio avviso stiamo assistendo ad una rivoluzione vicina all'arrivo dell'industrializzazione a fine 800.
@@JGRStudios Ci stiamo autodistruggendo (vedi guerre varie ed inquinamento della Terra). Siamo l'animale più stupido che l'evoluzione delle specie abbia prodotto. Non abbiamo capito che un altro pianeta Terra (se esiste) è per noi irragiungibile, e lo stiamo affossando giorno dopo giorno inquinandolo a più non posso. La sete di potere E DI DENARO che ci portiamo dentro sarà la nostra condanna.
Solo la razza umana in nome del denaro può spararsi nelle palle da soli
ottimi i tuoi video e questo non fa eccezione... Ai per fare canzoni...una label che utilizzerà l' AI per aumentare introiti tagliando sulle spese (musicisti) credo che avrà vita breve...
ho paura che senza regolamentazioni e leggi la vita di queste tecnologie si stia allungando ad una velocità spaventosa. Noi musicisti non possiamo fare nulla se non assistere al cambiamento o sfruttarlo fin quando ci verrà dato modo di farlo.
@@JGRStudios concordo sulle leggi, ma credo che l’Ai nel campo musicale non abbia futuro, nel senso che, a chi piace fare fare musica , non utilizzerà l’Ai perché non è divertente, a chi ascolta di musica, non piacerà l’Ai perché non c’è l’artista in carne ed ossa…per un’utilizzo come sottofondo a documentari etc, magari si ma per il resto non credo….se domani mettono un assistente virtuale al tuo posto, più bravo, più veloce, più interattivo, io comunque seguo te, e questo vale per tutti gli artisti ,non solo nel campo musicale…ao, almeno spero😜
@@kennybizzarro516 il futuro lo ha già preso, non è più una questione se abbia o meno futuro, nel campo lavorativo di servizio, colonne soronore, sigle, spot, etc ha già spazzato via una enorme filiera di lavoro che aiutava gli studi di registrazione, il discorso artistico è un'altro ed in quel caso ti do ragione, ci sarà sempre chi vorrà seguire i propri artisti o vorrà suonare, ma non avrà modo di guadagnare dallo streaming che è già invaso di materiale fake convincente che fa alzare la marea di melma musicale in cui dovremmo nuotare per emergere. E' un vantaggio per i creativi sicuramente nell'uso di tools e ispirazione per altri ma al contempo sta danneggiando un intero settore come un cancro. Pensa a quante softwarehouse chiuderanno, se non ti serve saper cantare neanche acquisterai un mic, o un pre, o la scheda audio, negli altri campi si riverserà in problemi diversi ma analoghi. nei prossimi video vedremo come affrontare la cosa, li sto già montando.
@@JGRStudios sui punti sopra ti do ragione…seguirò i prossimi video con interesse!!!!
La tre e ai
La prima e ai
Anche io sono un semplice appassionato in procinto di andare in pensione, mi piacerebbe usare una suite di plug ins con tanto di AI per masterizzare per puro uso personale delle compilation di miei dischi per riversarli su CD con suoni piu' moderni e sopratutto che suoni omogeneo.....quale mi consigli tra i vari plug in per solo mastering di brani gia masterizzati in questo caso ?
Se non sai dove mettere mani Ozone di Izotope fa al caso tuo!!
@@JGRStudios Grazie per la risposta, approfitto della tua gentilezza per chiederti se tra i vostri corsi c'e' qualcosa per i profani come il sottoscrito ( ovviamente data l' eta' non mi interessa un eventuale diploma ad uso lavorativo, voglio solo imparare i rudimenti del mastering per mero uso personale )😉..... complimenti per il canale altamente illuminante.
@@mauriziopaolini5367 I corsi sono basati su Studio One e partono dal Basic al pro. Puoi scegliere il primo step Studio One prime e poi una volta terminato passare ai corsi successivi scontando il prezzo pagato per il corso precedente. In alternativa nel corso pro c'è un lungo corso sul mastering al suo interno ma richiede esperienza per poter essere compreso al meglio.
@@JGRStudios Di nuovo grazie per la cortese risposta, da quel che ho capito quel che fa per me e' il primo step studio one, nonostante l ' eta' in questo settore sono ultra basic😁.....ma d altronde imparare cose nuove da adulti mantiene il cervello giovane, sono soldi spesi bene🙂
@@mauriziopaolini5367 la versione prime del corso fa al caso tuo, inizia proprio da sotto zero. puoi consultare le lezioni prima di valutare l'acquisto.