L'uomo medio è un mostro...mi immedesimo in questa frase ogni volta che accendo la tv e sento parlare di sovranismo, populismo e vedo chi eleggiamo. Pasolini è ancora oggi avanti di un secolo 🙏
"Io sono una forza del passato, solo nella tradizione è il mio amore. Vengo dai ruderi, dalle chiese, dalle pale d' altare, dai borghi, dimenticati sugli appennini e sulle prealpi dove sono vissuti i fratelli. Giro per la Tuscolana come un pazzo, per l' Appia come un cane senza padrone o guardo i crepuscoli, le mattine su Roma, sulla ciociaria, sul mondo come i primi atti del dopostoria cui io assisto per privilegio d'anagrafe dall' orlo estremo di qualche età sepolta. Mostruoso è chi è nato dalle viscere di una donna morta e io, feto adulto, mi aggiro piu moderno di ogni moderno a cercare fratelli che non sono più." Poesia di Pasolini
Bellissimo mediometraggio. Ad una lettura superficiale una semplice parodia della crocifissione, in realta' una critica feroce all'uomo medio che vive solo per soddisfare i suoi bisogni primordiali nella societa' dei consumi...
"La ricotta" è il titolo di un cortometraggio diretto da Pasolini nell'ambito di un film ad episodi dal titolo "Ro.Go.Pa.G.", uscito nel 1963 con la prestigiosa partecipazione di altri tre registi molto importanti: Rossellini, Godard e Gregoretti. L'episodio di Pasolini racconta di un film sulla "Passione di Cristo" e scatenò (come già avvenne, del resto, con altre celebri opere cinematografiche e letterarie pasoliniane) accese polemiche ed aspre censure di stampo moralistico. Ma il geniale cortometraggio denuncia la decadenza etico-civile dell'uomo nella società consumistica di massa contemporanea, che oggi è più che mai attuale... *** Giornalista: Cosa pensa della società italiana? Regista: Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d'Europa. Giornalista: Ah! E che cosa pensa della morte? Regista: Come marxista è un fatto che non prendo in considerazione. Giornalista: Qual è la sua opinione sul grande regista Federico Fellini? Regista: Egli danza... Egli danza! Regista: Lei non ha capito niente perché è un uomo medio. È così? Giornalista: Be', sì. Regista: Ma lei non sa cos'è un uomo medio? È un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista. *** Parole sagge e veritiere, oggi più che mai, specie se riferite analizzando l'uomo medio nel mondo contemporaneo... 🎥
@@marcomorellato9505è stato l'ultimo momento di resistenza allo schifo della nostra società, voi lo chiamate degrado perché si predicava la libertà (anche dal sistema industriale)
è terribile capire. o almeno magari non capisco mica niente, e sono un mostro pure io. la normalità ed il buonsenso sono le utopie del contemporaneo, e già all'epoca era così. grazie Pasolini
Troppo tardi... la madre degli "uomini medi", sempre incinta, benché morta... ormai ha invaso il mondo della sua prole. Oggi, temo... sarebbe come parlare agli scolari in cinese
@@dulapeep4157 di Fusco? L'autore non lo sapevo. Cmq è la stessa canzone che si sente, cantata da Mina, come sigla iniziale di "le buttane" di Virzì, mi pare. Cmq a prescindere dall'autore, Virzì con quella canzone riesce (x chi conosce "la ricotta", almeno) a mettere lo spettatore nel giusto mood già dall'inizio.... così come l'uso del bianco e nero, di certo non casuale. Per non parlare dei riferimenti a "accattone". Di una crudeltà straziante, quel film di Virzì
@@sergiobuschi4201 non lo conosco. Cmq, certo... Antonioni, di per sé, già dice tutto. L'incomunicabilità, il modo di affrontare temi del genere, e gli stessi temi, che affrontava; Non so immaginare in che tipo di contesto Antonioni possa averla inserita, di certo è una di quelle prime canzoni di Mina, coi capelli ancora neri, x capirci, tipo "una zebra a pois", insomma; un testo in sé allegro e spensierato, una "canzonetta leggera da spiaggia"; era la voce di Mina in sé, e il suo modo di cantare, che la rendeva bella; poi, tornando al discorso, è l'associarla a determinati contesti, e immagini, che fa l'effetto che fa: Pasolini la usa in un modo micidiale, feroce, come gli è proprio: far vedere quelle comparse vestite di scena da putti e angeli, con tanto di tromba, che ballano lo swing... da un senso di osceno perfino ad un ateo come me; sa di insulto alla cultura fatto da degli ignoranti... di decadenza, di basso impero; come lasciare una bottiglia di birra e uno scarabocchio di bomboletta sulla Pietà di Michelangelo
Leggendo in genere fra i commenti vedo che si parla di "borgata" ignorando che lo stesso termine richiama la "borghesia", non sono ai miei occhi in opposizione, semmai questa opposizione la potrei vedere come l' uno lo specchio dell' altro: il lato in luce e il lato in ombra. La borgata e i borghi sono piccole istituzioni in quella piu grande che è la borghesia; la borgata non è lo stesso delle periferie, della gente ai margini: questa la gente più autentica! Anche se spesso priva di energie per creare dei centri...le borgate invece fanno centri, coalizioni, e in queste è vero che ci puo essere qualche ribelle con le energie giuste per sopravvivere e vivere anche, o restando o eventualmente emigrando, ma quanti borgatari passando a miglior vita diventano borghesotti al pari se non peggiori di chi ci è nato! Sono i ribelli (quelli veri) la parte genuina, non chi si lamenta del proprio degrado di borgata e anzichè lottare si schiera con il mondo borghese e consumistico.
Nel film però no, solo in queste battute sembra esserne simile ma se ci fai caso, sorride quando si definisce "cattolico" e poi del resto dice che non contempla la morte che è evidentemente contradditorio rispetto al cattolicesimo.
@@stanconato5047 impara a leggere, testa di cazzo. Era riferito all'uomo medio, non che non fosse un crimine. Che poi il colonialismo neanche è un crimine, se non ti comporti da criminale con le popolazioni colonizzate. Anzi, a diverse latitudini il colonialismo produttivo e non depredatore è utile anche per la nazione colonizzata, almeno potrà avviare un processo di evoluzione interna. E non mi citate quella truffa all'umanità chiamata "autodeterminazione dei popoli" perchè: 1- è stata una truffa retorica congegnata da Woodrow Wilson a fine Prima Guerra Mondiale per togliere potere alle nazioni europee. Lo stesso concetto lui non lo ha applicato in Messico, Nicaragua ed Haiti negli anni del suo mandato; 2- ci sono popolazioni, specialmente nell'Africa Subsahariana, che non sanno minimamente svilupparsi nè tantomeno autodeterminarsi da se. Sempre in continua lite fra tribù, corruzione ai massimi livelli, infrastrutture inesistenti, classe politica a braccetto con i colonizzatori e contro i bisogni del popolo.
+Matteo Lunghi Prego! se ti interessa approfondire, molto fruibile il libro di Tomaso Subini, "la Ricotta" . Insegna storia e critica del cinema all'Università degli Studi di Milano.
Pasolini odiava profondamente quello che chiamava "l'uomo medio" amava invece - in tutti i sensi - il borgataro che lui oltretutto non era e non voleva essere. Le parole di Wells sono sue. Pubblicate e poi riportate nel copione. E Wells è il regista così come Pasolini nel suo delirio voleva essere "Il regista". Della realtà. L'uomo autentico dunque sarebbe il borgataro. Che non deve evolversi altrimenti perderebbe la sua "innocenza". Quindi un nugolo di ignoranti, di povera gente come le pecorelle di un novello Cristo. Certamente il suo messaggio ha prodotto. Una nazione di ignoranti. L'Italia attuale si è forgiata anche sulle tesi di Pasolini. Uomo confuso. Ricolmo di contraddizioni irrisolte. Sembra intelligente ma lavorava per sé. Il risultato non ha nulla di intelligente. La Ricotta è un film molto bello. Forse il migliore che ha fatto. Ma va guardato con estremo distacco. Non è altro che un film. E contro il consumo del predicatore Pasolini va invece consumato. Perchè anche Pasolini alimentava il consumo di cui viveva. Mi fermo qui. Ma vedere tutti questi commenti di "uomini" probabilisticamente "medi" - perchè non è una colpa ma è inevitabile che in una gaussiana il maggior numero sia nella media - contro sè stessi è interessante. Pasolini non voleva le code dei migliori ma quelle dei peggiori. E' ora di metabolizzare quell'insieme di cazzate.
Se Pasolini era un uomo confuso, gli uomini di oggi come devono essere definiti? La cosa divertente è che gente come Pasolini non avrebbe di certo assecondato la possibilità di poter lasciare commenti sotto i suoi lavori. Quindi il suo giudizio, come il mio del resto, vale 0. Poiché lo spettatore non deve dare giudizi.
@@edoardo-ll2hb Che uno spettatore non dia giudizi è un suo strano concetto. Tutti quelli che non guardano Pasolini ma guardano altro facendo una scelta danno un giudizio. Lo relegano nel silenzio. Altro che "Pasolini non avrebbe di certo assecondato.... " che dice di lei e non di lui che era un polemista e avrebbe litigato con chiunque e dovunque. Anche con sè stesso tanto era confuso. Lui è una parte consistente della confusione attuale dell'italiano. Però va studiato mica che bastino quattro parole. Consideri solo che oggi sia un mito bipartisan: lo usano anche i fascisti. Perchè lui salva il fascismo sostenendo che il vero fascismo fosse quella democrazia in cui viveva. Li vede i danni?
Un modo vecchio di contestarlo: produci per il consumo stesso che critichi. Purtroppo, non c'è altro modo, è la ragione per cui Pasolini non si è mai candidato in politica, l'arte è espressione di contraddizioni che in politica non sarebbero permesse. Non c'era e pure l'hanno ammazzato. Per certi versi, fu l'opposto di Moro sul piano ideologico e, come lui, personaggio scomodo. Proprio vero, l'uomo medio non merita borghesi illuminati come Pasolini.
Vespa, a parte la "parte" che recita (alla perfezione), non è un "uomo medio" come il giornalista del film... è un gran paraculo, invece. Uno a cui mi verrebbe di paragonarlo, forse, è più Fazio... nomen omen, proprio il caso di dirlo. Ma "sveglio" come Vespa certo no; un gran bel "tappetino", piuttosto; appunto come il giornalista de "la ricotta" che capisce "molto", dice... "...vago per la Tuscolana..." Ecco, bravo: vaga, vaga... tu, Fazio, e tutti gli uomini medi perfettamente integrati come voi. Facessero un mondo a parte, per conto loro. Tra gente media si capiscono bene, perché... sono proprio tutti "dello stesso stampo"
Secondo me il risolino è tipico della gran parte dei giornalisti nostrani che si chiamino vespa mentana fazio ecc ecc non fa'differenza è la tecnica collaudata del Ciampa nei confronti di Beatrice nel berretto a sonagli di Pirandello " vede signora non ci vuole molto a farla passare per pazza basta sostenerlo ridendole in faccia...."
Ma Pasolini non fa critica asettica alla borghesia ma direi molto di più, egli DENUNCIA, cioè mette in guardia l' uomo dal proprio stato di incoscienza nonché avvisa gli altri, chi è più cosciente di sé, di come stanno le cose, di non concentrarsi molto nella critica inutile e barbara sugli altri ma di cercare un proprio centro, senza dipendere dal sistema e senza dall' altra parte morirne: "nè obbediente nè disobbediente" una frase che troviamo nel film "PORCILE"..quindi una persona capace di avere un proprio centro, un proprio mondo ed è vero che non tutti riescono a farcela, occorre avere infondo qualche seguace, sostenitori importanti per la propria missione.
Che scena Impressionante per la sua verità e attualità ❤ pazzesco Pasolini
L'uomo medio è un mostro...mi immedesimo in questa frase ogni volta che accendo la tv e sento parlare di sovranismo, populismo e vedo chi eleggiamo. Pasolini è ancora oggi avanti di un secolo 🙏
"Io sono una forza del passato, solo nella tradizione è il mio amore. Vengo dai ruderi, dalle chiese, dalle pale d' altare, dai borghi, dimenticati sugli appennini e sulle prealpi dove sono vissuti i fratelli.
Giro per la Tuscolana come un pazzo, per l' Appia come un cane senza padrone o guardo i crepuscoli, le mattine su Roma, sulla ciociaria, sul mondo come i primi atti del dopostoria cui io assisto per privilegio d'anagrafe dall' orlo estremo di qualche età sepolta.
Mostruoso è chi è nato dalle viscere di una donna morta e io, feto adulto, mi aggiro piu moderno di ogni moderno a cercare fratelli che non sono più." Poesia di Pasolini
Bellissimo mediometraggio. Ad una lettura superficiale una semplice parodia della crocifissione, in realta' una critica feroce all'uomo medio che vive solo per soddisfare i suoi bisogni primordiali nella societa' dei consumi...
Ecco perché era un genio!
Infiniti spunti di riflessione
Immenso Pasolini
grande grandissimo.....quanto manca
Anticipò di 40 anni quello che sarebbe accaduto.
Grazie Pasolini❤
profetico
Evocativo!!!
immenso Pasolini
"La ricotta" è il titolo di un cortometraggio diretto da Pasolini nell'ambito di un film ad episodi dal titolo "Ro.Go.Pa.G.", uscito nel 1963 con la prestigiosa partecipazione di altri tre registi molto importanti: Rossellini, Godard e Gregoretti. L'episodio di Pasolini racconta di un film sulla "Passione di Cristo" e scatenò (come già avvenne, del resto, con altre celebri opere cinematografiche e letterarie pasoliniane) accese polemiche ed aspre censure di stampo moralistico. Ma il geniale cortometraggio denuncia la decadenza etico-civile dell'uomo nella società consumistica di massa contemporanea, che oggi è più che mai attuale...
***
Giornalista: Cosa pensa della società italiana?
Regista: Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d'Europa.
Giornalista: Ah! E che cosa pensa della morte?
Regista: Come marxista è un fatto che non prendo in considerazione.
Giornalista: Qual è la sua opinione sul grande regista Federico Fellini?
Regista: Egli danza... Egli danza!
Regista: Lei non ha capito niente perché è un uomo medio. È così?
Giornalista: Be', sì.
Regista: Ma lei non sa cos'è un uomo medio? È un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista.
***
Parole sagge e veritiere, oggi più che mai, specie se riferite analizzando l'uomo medio nel mondo contemporaneo... 🎥
E con quattro risposte ha detto anche troppo. Tant'è che la versione intera de la ricotta è sparita da youtube e dalle altre piattaforme... :-(
+Lorenzo Massagrande www.dailymotion.com/video/x3xn36_pier-paolo-pasolini-la-ricotta-1963_shortfilms
ua-cam.com/video/wv3_ly8r02M/v-deo.html
ua-cam.com/video/pMNZLBBuZFY/v-deo.html
1963, da allora sempre peggio! L'umanità è alla sua fine: solo l'arte e la cultura ci può salvare, educare al bello contro il degrado che avanza...
Soprattutto nel ‘68 si è raggiunto il limite del degrado….
@@marcomorellato9505è stato l'ultimo momento di resistenza allo schifo della nostra società, voi lo chiamate degrado perché si predicava la libertà (anche dal sistema industriale)
è terribile capire. o almeno magari non capisco mica niente, e sono un mostro pure io.
la normalità ed il buonsenso sono le utopie del contemporaneo, e già all'epoca era così.
grazie Pasolini
"Egli danza"
Condiviso come materiale di studio
Da proiettare nelle scuole
Troppo tardi... la madre degli "uomini medi", sempre incinta, benché morta... ormai ha invaso il mondo della sua prole. Oggi, temo... sarebbe come parlare agli scolari in cinese
Non lo farebbero mai
Oltre al Twist di Rustichelli, cosa ascoltiamo a partire dal minuto 2:18? :)
paolo venafro “Eclisse Twist” di Giovanni Fusco se non erro (:
@@dulapeep4157 di Fusco? L'autore non lo sapevo. Cmq è la stessa canzone che si sente, cantata da Mina, come sigla iniziale di "le buttane" di Virzì, mi pare.
Cmq a prescindere dall'autore, Virzì con quella canzone riesce (x chi conosce "la ricotta", almeno) a mettere lo spettatore nel giusto mood già dall'inizio.... così come l'uso del bianco e nero, di certo non casuale.
Per non parlare dei riferimenti a "accattone".
Di una crudeltà straziante, quel film di Virzì
@@mssmmgnn compare la prima volta nel film "l'Eclisse" (Antonioni)
@@sergiobuschi4201 non lo conosco. Cmq, certo... Antonioni, di per sé, già dice tutto. L'incomunicabilità, il modo di affrontare temi del genere, e gli stessi temi, che affrontava;
Non so immaginare in che tipo di contesto Antonioni possa averla inserita, di certo è una di quelle prime canzoni di Mina, coi capelli ancora neri, x capirci, tipo "una zebra a pois", insomma; un testo in sé allegro e spensierato, una "canzonetta leggera da spiaggia"; era la voce di Mina in sé, e il suo modo di cantare, che la rendeva bella; poi, tornando al discorso, è l'associarla a determinati contesti, e immagini, che fa l'effetto che fa: Pasolini la usa in un modo micidiale, feroce, come gli è proprio: far vedere quelle comparse vestite di scena da putti e angeli, con tanto di tromba, che ballano lo swing... da un senso di osceno perfino ad un ateo come me; sa di insulto alla cultura fatto da degli ignoranti... di decadenza, di basso impero; come lasciare una bottiglia di birra e uno scarabocchio di bomboletta sulla Pietà di Michelangelo
@@mssmmgnn le buttane è di Grimaldi.
...addio
Leggendo in genere fra i commenti vedo che si parla di "borgata" ignorando che lo stesso termine richiama la "borghesia", non sono ai miei occhi in opposizione, semmai questa opposizione la potrei vedere come l' uno lo specchio dell' altro: il lato in luce e il lato in ombra. La borgata e i borghi sono piccole istituzioni in quella piu grande che è la borghesia; la borgata non è lo stesso delle periferie, della gente ai margini: questa la gente più autentica! Anche se spesso priva di energie per creare dei centri...le borgate invece fanno centri, coalizioni, e in queste è vero che ci puo essere qualche ribelle con le energie giuste per sopravvivere e vivere anche, o restando o eventualmente emigrando, ma quanti borgatari passando a miglior vita diventano borghesotti al pari se non peggiori di chi ci è nato! Sono i ribelli (quelli veri) la parte genuina, non chi si lamenta del proprio degrado di borgata e anzichè lottare si schiera con il mondo borghese e consumistico.
👏🏻👏🏻👏🏻
Non sapevo che Orson Wells fosse l'alter ego di Pasolini
L'aveva preceduto nella denuncia della propaganda che imperversava in USA ben prima che in Italia
Nel film però no, solo in queste battute sembra esserne simile ma se ci fai caso, sorride quando si definisce "cattolico" e poi del resto dice che non contempla la morte che è evidentemente contradditorio rispetto al cattolicesimo.
sul "conformista" e sullo "schiavista" gli do ragione al 100%
Probabilmente il resto ti tocca troppo da vicino…
@@fuocofatuo3717 evidentemente non ritengo che sia un delinquente colonialista e razzista di base.
@@massimilianocarta447bravo il coglione, razzista e colonialista sono criminali
@@stanconato5047 impara a leggere, testa di cazzo. Era riferito all'uomo medio, non che non fosse un crimine. Che poi il colonialismo neanche è un crimine, se non ti comporti da criminale con le popolazioni colonizzate. Anzi, a diverse latitudini il colonialismo produttivo e non depredatore è utile anche per la nazione colonizzata, almeno potrà avviare un processo di evoluzione interna. E non mi citate quella truffa all'umanità chiamata "autodeterminazione dei popoli" perchè:
1- è stata una truffa retorica congegnata da Woodrow Wilson a fine Prima Guerra Mondiale per togliere potere alle nazioni europee. Lo stesso concetto lui non lo ha applicato in Messico, Nicaragua ed Haiti negli anni del suo mandato;
2- ci sono popolazioni, specialmente nell'Africa Subsahariana, che non sanno minimamente svilupparsi nè tantomeno autodeterminarsi da se. Sempre in continua lite fra tribù, corruzione ai massimi livelli, infrastrutture inesistenti, classe politica a braccetto con i colonizzatori e contro i bisogni del popolo.
@@massimilianocarta447
Ecce homo medius
La cosa che fa davvero arrabbiare è che Welles qui parla italiano....eh niente.....l'hanno doppiato...
Sì, ma è doppiato da Giorgio Bassani, mica male no?
Welles si offrì di recitare in italiano, che conosceva abbastanza, ma il suo accento non piacque, non si sa a chi. Lui se ne rammaricò molto.
E Fellini, muto!
Su Fellini: "gira e musica si fa" G.N.
da che film è tratto?
+Matteo Lunghi E' il terzo episodio di Rogopag, 1963. "4 racconti di 4 autori", Rossellini, Godard, Pasoini e Gregoretti
+Sabrina Riboldi grazie mille era da un po lo cercavo
+Matteo Lunghi Prego! se ti interessa approfondire, molto fruibile il libro di Tomaso Subini, "la Ricotta" . Insegna storia e critica del cinema all'Università degli Studi di Milano.
+Sabrina Riboldi ah va bene lo cercherò ;)
La ricotta di P.P.Pasolini 1963
Pasolini odiava profondamente quello che chiamava "l'uomo medio" amava invece - in tutti i sensi - il borgataro che lui oltretutto non era e non voleva essere. Le parole di Wells sono sue. Pubblicate e poi riportate nel copione. E Wells è il regista così come Pasolini nel suo delirio voleva essere "Il regista". Della realtà.
L'uomo autentico dunque sarebbe il borgataro. Che non deve evolversi altrimenti perderebbe la sua "innocenza". Quindi un nugolo di ignoranti, di povera gente come le pecorelle di un novello Cristo. Certamente il suo messaggio ha prodotto. Una nazione di ignoranti.
L'Italia attuale si è forgiata anche sulle tesi di Pasolini. Uomo confuso. Ricolmo di contraddizioni irrisolte.
Sembra intelligente ma lavorava per sé. Il risultato non ha nulla di intelligente.
La Ricotta è un film molto bello. Forse il migliore che ha fatto. Ma va guardato con estremo distacco. Non è altro che un film. E contro il consumo del predicatore Pasolini va invece consumato. Perchè anche Pasolini alimentava il consumo di cui viveva.
Mi fermo qui.
Ma vedere tutti questi commenti di "uomini" probabilisticamente "medi" - perchè non è una colpa ma è inevitabile che in una gaussiana il maggior numero sia nella media - contro sè stessi è interessante. Pasolini non voleva le code dei migliori ma quelle dei peggiori.
E' ora di metabolizzare quell'insieme di cazzate.
Se Pasolini era un uomo confuso, gli uomini di oggi come devono essere definiti?
La cosa divertente è che gente come Pasolini non avrebbe di certo assecondato la possibilità di poter lasciare commenti sotto i suoi lavori. Quindi il suo giudizio, come il mio del resto, vale 0. Poiché lo spettatore non deve dare giudizi.
@@edoardo-ll2hb Che uno spettatore non dia giudizi è un suo strano concetto. Tutti quelli che non guardano Pasolini ma guardano altro facendo una scelta danno un giudizio. Lo relegano nel silenzio. Altro che "Pasolini non avrebbe di certo assecondato.... " che dice di lei e non di lui che era un polemista e avrebbe litigato con chiunque e dovunque. Anche con sè stesso tanto era confuso.
Lui è una parte consistente della confusione attuale dell'italiano. Però va studiato mica che bastino quattro parole.
Consideri solo che oggi sia un mito bipartisan: lo usano anche i fascisti.
Perchè lui salva il fascismo sostenendo che il vero fascismo fosse quella democrazia in cui viveva.
Li vede i danni?
Un modo vecchio di contestarlo: produci per il consumo stesso che critichi. Purtroppo, non c'è altro modo, è la ragione per cui Pasolini non si è mai candidato in politica, l'arte è espressione di contraddizioni che in politica non sarebbero permesse. Non c'era e pure l'hanno ammazzato. Per certi versi, fu l'opposto di Moro sul piano ideologico e, come lui, personaggio scomodo. Proprio vero, l'uomo medio non merita borghesi illuminati come Pasolini.
secondo me è Vespa ... secondo me è Vespa. (il giornalista intendo)
Vespa, a parte la "parte" che recita (alla perfezione), non è un "uomo medio" come il giornalista del film... è un gran paraculo, invece.
Uno a cui mi verrebbe di paragonarlo, forse, è più Fazio... nomen omen, proprio il caso di dirlo. Ma "sveglio" come Vespa certo no; un gran bel "tappetino", piuttosto; appunto come il giornalista de "la ricotta" che capisce "molto", dice... "...vago per la Tuscolana..."
Ecco, bravo: vaga, vaga... tu, Fazio, e tutti gli uomini medi perfettamente integrati come voi.
Facessero un mondo a parte, per conto loro.
Tra gente media si capiscono bene, perché... sono proprio tutti "dello stesso stampo"
@@mssmmgnn Vespa all'inizio della carriera XD
@@Suonateletrombe sì, quando ancora non aveva imparato a fregarsi le mani. Poi, ha imparato altro, che quello...
Secondo me il risolino è tipico della gran parte dei giornalisti nostrani che si chiamino vespa mentana fazio ecc ecc non fa'differenza è la tecnica collaudata del Ciampa nei confronti di Beatrice nel berretto a sonagli di Pirandello " vede signora non ci vuole molto a farla passare per pazza basta sostenerlo ridendole in faccia...."
Ma Pasolini non fa critica asettica alla borghesia ma direi molto di più, egli DENUNCIA, cioè mette in guardia l' uomo dal proprio stato di incoscienza nonché avvisa gli altri, chi è più cosciente di sé, di come stanno le cose, di non concentrarsi molto nella critica inutile e barbara sugli altri ma di cercare un proprio centro, senza dipendere dal sistema e senza dall' altra parte morirne: "nè obbediente nè disobbediente" una frase che troviamo nel film "PORCILE"..quindi una persona capace di avere un proprio centro, un proprio mondo ed è vero che non tutti riescono a farcela, occorre avere infondo qualche seguace, sostenitori importanti per la propria missione.
ua-cam.com/video/hfayLS0MBpQ/v-deo.html PASOLINEIDE L'avventura romana di Pier Paolo Pasolini
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