𝐉𝐔𝐑𝐀𝐍𝐄𝐖𝐒 - 𝐋𝐄 𝐒𝐈𝐍𝐓𝐄𝐒𝐈 𝐆𝐈𝐔𝐑𝐈𝐒𝐏𝐑𝐔𝐃𝐄𝐍𝐙𝐈𝐀𝐋𝐈 | Edizione 9 aprile 2024

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  • Опубліковано 27 вер 2024
  • Ecco i titoli di questa edizione:
    - L'audizione del minore nei procedimenti
    L'ascolto del minore non è un atto automatico, ma un diritto da tutelare.
    La Corte di Cassazione ha stabilito che l'audizione del minore nei procedimenti minorili non è un adempimento da eseguire in ogni fase o istanza. Si tratta infatti di un diritto del minore stesso, garantito dal giudice, che non può essere messo in discussione dalle parti in causa.
    Corte Suprema di Cassazione - Sezione Prima Civile - Ordinanza n. 9071 del 5 aprile 2024
    Per approfondire: juranews.it/do...
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    - Danno morale da inadempimento contrattuale con reato
    La Corte di Cassazione stabilisce che l'inadempimento contrattuale può causare un danno morale, soprattutto se associato a un reato.
    La novità della sentenza risiede nel fatto che essa riconosce il diritto al risarcimento del danno morale anche in caso di reato. In altre parole, se l'inadempimento contrattuale è commesso con dolo o colpa grave, e configura un reato, la parte lesa ha diritto non solo al risarcimento del danno patrimoniale subito, ma anche al risarcimento del danno morale.
    Corte Suprema di Cassazione - Sezione Sesta Penale - Sentenza n. 14028 del 5 aprile 2024
    Per approfondire: juranews.it/do...
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    - Misure alternative alla detenzione: non basta l'assenza di indici negativi
    La concessione di una misura alternativa alla detenzione, come l'affidamento in prova al servizio sociale, richiede più che la semplice assenza di precedenti penali e il rispetto dei limiti di pena. Secondo la Corte di Cassazione, sono necessari anche elementi positivi che dimostrino un percorso di riabilitazione e un basso rischio di recidiva.
    Non basta l'assenza di ostacoli: la mera mancanza di indici negativi, come la non violazione dei limiti di pena o l'assenza di reati ostativi, non è sufficiente per ottenere una misura alternativa. Occorre dimostrare un reale processo di cambiamento e un impegno concreto verso il reinserimento sociale.
    Corte Suprema di Cassazione - Sezione Prima Penale - Sentenza n. 14002 del 5 aprile 2024
    Per approfondire: juranews.it/do...
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    - Gelosia come aggravante nei reati
    La Corte di Cassazione ha stabilito che la gelosia può essere considerata un'aggravante nei reati, quando assume un carattere abietto o futile.
    Nello specifico, la Cassazione ha precisato che la gelosia non è aggravante solo quando è espressione di un'abnorme possessività verso la vittima o un terzo, ma anche quando è sintomo di uno spirito punitivo alimentato da reazioni emotive esagerate a comportamenti della vittima percepiti come atti di insubordinazione.
    Un passo avanti nella tutela delle vittime di questo tipo di reati.
    Corte Suprema di Cassazione - Sezione Prima Penale - Sentenza n. 13987 del 5 aprile 2024
    Per approfondire: juranews.it/do...

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