Se nella fase di attaccamento primario viene a mancare il rispecchiamento emotivo con la figura di riferimento possono innestarsi delle fragilità strutturali nello sviluppo del Sé. In particolare per i ragazzi con tratti effemminati è mancato il rispecchiamento con la figura maschile di riferimento, per cui il senso dell'identità, dell' Io, tende ad essere fragile. Questo cosiddetto approccio affermativo arbitrariamente nega questa realtà profonda dell'essere umano, l'esigenza quindi di essere amati ed individuati, cosa che avviene necessariamente nella relazione, in particolare con le figure di attaccamento primario. Non solo quindi non ci si prende realmente cura di questi ragazzi, aiutandoli a riconciliarsi con sé stessi e con le proprie radici, ma li strumentalizza, sacrificandoli sull'altare del proprio delirio di onnipotenza ideologico. L'oscuramento della Fede (inteso come sistema di valori, senso profondo dell'Essere e del Vivere, senza la quale l'umanità si riduce a bestiame e le azioni delle masse, non essendo finalizzate, sono alla mercé dei gruppi di potere) e della Ragione (l'intelletto guidato alla ricerca del Bene superiore, della Verità, del Buono e del Giusto) sta generando mostri...
Aggiungerei che la mentalità dietro questo tipo di approccio, non solo nega la profondità della psiche umana (anche se direi che più che negare, non gli importa nulla di indagare), ma impacchetta e inscatola gli individui affibbiandogli un etichetta sulla base di pregiudizi non troppo dissimili da quelli usati da quel tipo di persone da cui dicono di voler proteggere questi ragazzi. Così non si fa altro che concentrarsi sugli effetti e non sulle cause del problema.
Questo è uno dei motivi per cui trovo davvero pericolosa la propaganda che vorrebbe mettere sullo stesso piano l'omogenitorialità con la genitorialità biologica.
Vorrei capire una cosa: chi ha detto che sempre e comunque chi nasce biologicamente di sesso maschile debba identificarsi con il padre, e invece chi nasce biologicamente di sesso femminile con la madre? Il vostro ragionamento di fondo è fallace perché presuppone una fede incrollabile (questa si, forse, avente dei tratti ideologici) nel determinismo biologico, ossia nel fatto che la biologia ed i ruoli sociali debbano essere inscindibilmente legati. Non è sempre così, perché ci sono persone che dalla nascita non si riconoscono nel ruolo di genere assegnato in base al sesso biologico, e questo non significa che siano "sbagliate". Semplicemente siete voi a farle sentire sbagliate perché pretendete a tutti i costi che si adeguino alla vostra visione che prevede solo il bianco ed il nero, quindi si basa sulla cisnormatività
@@winterfuryita2 siete contro gli stereotipi di genere, ma di fatto sostenete la visione binaria del genere basata sul sesso biologico, perché affermare che il bambino, crescendo, deve sempre e comunque identificarsi con il padre, altrimenti va considerato come un malato psichiatrico non mi sembra affatto una visione scevra da stereotipi di genere. Senza contare il fatto che demonizzando il riconoscimento dell'identità di genere (considerata a livello nazionale ed internazionale come un diritto fondamentale della persona), di fatto vorreste impedire alle persone di uscire fuori dagli stereotipi in cui la società pretende di ingabbiarli dalla nascita, impedendo loro di vivere una vita serena
Avevo già detto in precedenza di aver avuto un passato di disturbi alimentari, anoressia, una malattia lunga che mi ha lasciato cicatrici ovunque. Ascolto le storie dei detransitioner e delle persone critiche dell'ideologie gender e rivedo da capo il mio percorso psicologico ed emotivo. Nessuno a quei tempi mi avrebbe mai affermata come "grassa" dandomi quindi anfetamine o altri farmaci per dimagrire. Eppure le somiglianze tra i disturbi alimentari e i disagi che questi ragazzi raccontano sono gli stessi. Per me è inquietante, triste e doloroso rivivere tutto questo da capo. Mi dispiace per queste persone, famiglie e genitori. Ringrazio di non avere figli, perché farli crescere in questo contesto, mi farebbe impazzire e non certo perché non sarei in grado di accettare la sua identità di genere, qualunque fosse. Come ho detto ci sono passata anch'io, so che cosa significa. La categoria degli psicologi dovrebbe vergognarsi.
Vivo la stessa situazione emotiva ma purtroppo mio figlio ha già iniziato il percorso ormonale da tre mesi. Ogni giorno che passa, io sono sempre meno convinta. Lui mi sembra felice ma ha il supporto di una specialista di un centro che appare sempre più, come dice Maria, solo di affermazione. Ora non so come proporgli di provare uno specialista diverso. Ci sentiamo genitori soli e ingabbiati. Sento di non aver fatto abbastanza io. Ma non c'è nessuno che ti indirizzi veramente, esistono solo e soprattutto centri per persone trans. Se non sai che pesci prendere, ti aggrappi alla prima cosa che ti accoglie. La nostra paura è che per essere accettato dalla società, scelga di distruggersi con il benestare di un paio di specialisti, psicologa ed endocrinologo. Siamo terrorizzati.
"Sento di non aver fatto abbastanza io." No, non sono un genitore ma purtroppo IMHO non ci si può far nulla, l'unica è fare contropropaganda per le future generazioni.
Il consiglio che mi sento di darvi è di sostenere il/la vostro figlio/a senza farci influenzare da paure e dai giudizi della gente! Qui mi pare di capire che molta gente parli a vanvera senza minimamente conoscere la realtà delle persone trans
@@alessandromeroni2978 imporsi come, imponendo le antiscientifiche "terapie riparative" e magari cacciando di casa il/la figlio/a se non accetta di sottoporvisi?
La gender theory è conservatrice perchè rafforza gli stereotipi di genere. Non a caso in Iran gli omosessuali sono perseguitati mentre la transizione chirurgica è favorita (imposta) e pagata dalla sanità pubblica.
Bravo ragazzo , per aver riflettuto , con l' aiuto della mamma . Quelli che non riflettono sono i " Dotti medici e sapienti " come cantava E . Bennato .
È evidente che la signora rifiuti la condizione di sua figliA,che a sua volta è influenzata dall'atteggiamento della madre, per piú motivi. Ha 16 anni, tra un paio di anni farà ciò che veramente vuole fare, la madre avrà solo reso un po'piú complicato il percorso, sicuramente a fin di bene, non lo metto in dubbio. È importante garantire un supporto psicologico ai ragazzi, ma snche ai genitori. No, non c'è un'altra strada, se il figlio soffre di disforia di genere, deve essere intrapreso il percorso, non ci sono alternative. Auguri alla figlia della signora, che possa un giorno sentirsi libera di essere ciò che si sente.
Mia nipote vive in Irlanda e sta facendo un percorso di transizione. É una tragedia, che ha spaccato la famiglia. Mia sorella è stata rifiutata e respinta dalla figlia perché non condivide questa sua scelta. Il peggio è che mia nipote rientra nel più becero stereotipo di femmina! Eppure ha trovato psicologi e dottori che le hanno confermato la sua disforia di genere, perché anche se molto femminile come carattere e interessi, vuole apparire maschio. Me lo spiegava singhiozzando (é molto sensibile ed emotiva) che lei é un uomo! E questo non ha niente a che fare con il sesso o il genere, ma solo con l'autopercezione di sé e di come si vuole apparire.
@@stefaniazanon4770Mi dispiace per quello che state vivendo. Ho sempre pensato, e continuo a pensare, che ci sono tanti modi di essere femmina, tanti quante sono le donne sulla terra, ognuna con la sua femminilità unica e irripetibile,con aspetti in comune con le altre donne e aspetti che divergono. Essere " maschiaccio " è uno dei tanti modi di essere donna, non è un voler essere maschio. Purtroppo, questa nuova ideologia sta utilizzando alcuni modi di essere donna per manovrarlo, manipolarlo e trasformare chirurgicamente chi esprime femminilità in modo non" ortodosso ". Senza sapere che non basta prendere ormoni, farsi togliere alcuni organi per metterne altri...... si è donna in ogni singola cellula. Quando una donna guida un camion, lo fa sempre per dare vita a qualcosa di nuovo, così come quando ricama o partorisce, perché noi donne abbiamo il " dare la vita e nutrirla" nel DNA. Perciò, si rimane donna anche facendo cose " da maschi", perché le motivazioni alla base sono diverse.Tua nipote può realizzare i suoi sogni ed essere felice anche, e soprattutto, restando donna, a patto di impegnarsi in ciò che la appassiona, perché niente ci è regalato. Cercate di convincerla almeno ad aspettare.
L' intervista è una chiara montatura, come la maggior parte di ciò che si vede e sente su questo blog . Mi pare che in sostanza non solo non si sa bene di cosa si stia parlando, ma neanche lo si sta facendo con gli interessati. Notevoli le imbeccate date per ottenere un certo tipo di risposte.
Questa signora ha raccontato la sua storia non senza difficoltà e con paura di essere riconosciuta. Poi deve venire qui a leggere che è tutto una montatura e a sentir cianciare di "imbeccate". Vergognati.
Ma come fai a dire che è tutta una montatura??.....è normale secondo te il periodo che si sta vivendo dove se un ragazzo dice di essere trans dopo 10 min ha la prescrizione di farmaci molto dannosi??.....ti devi vergognare
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Se nella fase di attaccamento primario viene a mancare il rispecchiamento emotivo con la figura di riferimento possono innestarsi delle fragilità strutturali nello sviluppo del Sé. In particolare per i ragazzi con tratti effemminati è mancato il rispecchiamento con la figura maschile di riferimento, per cui il senso dell'identità, dell' Io, tende ad essere fragile. Questo cosiddetto approccio affermativo arbitrariamente nega questa realtà profonda dell'essere umano, l'esigenza quindi di essere amati ed individuati, cosa che avviene necessariamente nella relazione, in particolare con le figure di attaccamento primario. Non solo quindi non ci si prende realmente cura di questi ragazzi, aiutandoli a riconciliarsi con sé stessi e con le proprie radici, ma li strumentalizza, sacrificandoli sull'altare del proprio delirio di onnipotenza ideologico. L'oscuramento della Fede (inteso come sistema di valori, senso profondo dell'Essere e del Vivere, senza la quale l'umanità si riduce a bestiame e le azioni delle masse, non essendo finalizzate, sono alla mercé dei gruppi di potere) e della Ragione (l'intelletto guidato alla ricerca del Bene superiore, della Verità, del Buono e del Giusto) sta generando mostri...
Aggiungerei che la mentalità dietro questo tipo di approccio, non solo nega la profondità della psiche umana (anche se direi che più che negare, non gli importa nulla di indagare), ma impacchetta e inscatola gli individui affibbiandogli un etichetta sulla base di pregiudizi non troppo dissimili da quelli usati da quel tipo di persone da cui dicono di voler proteggere questi ragazzi. Così non si fa altro che concentrarsi sugli effetti e non sulle cause del problema.
Questo è uno dei motivi per cui trovo davvero pericolosa la propaganda che vorrebbe mettere sullo stesso piano l'omogenitorialità con la genitorialità biologica.
Vorrei capire una cosa: chi ha detto che sempre e comunque chi nasce biologicamente di sesso maschile debba identificarsi con il padre, e invece chi nasce biologicamente di sesso femminile con la madre? Il vostro ragionamento di fondo è fallace perché presuppone una fede incrollabile (questa si, forse, avente dei tratti ideologici) nel determinismo biologico, ossia nel fatto che la biologia ed i ruoli sociali debbano essere inscindibilmente legati. Non è sempre così, perché ci sono persone che dalla nascita non si riconoscono nel ruolo di genere assegnato in base al sesso biologico, e questo non significa che siano "sbagliate". Semplicemente siete voi a farle sentire sbagliate perché pretendete a tutti i costi che si adeguino alla vostra visione che prevede solo il bianco ed il nero, quindi si basa sulla cisnormatività
@@FrancescoAz95 trippone per dire che non c'hai capito un cazzo senza dire che non c'hai capito un cazzo. Siamo contro gli stereotipi di genere.
@@winterfuryita2 siete contro gli stereotipi di genere, ma di fatto sostenete la visione binaria del genere basata sul sesso biologico, perché affermare che il bambino, crescendo, deve sempre e comunque identificarsi con il padre, altrimenti va considerato come un malato psichiatrico non mi sembra affatto una visione scevra da stereotipi di genere.
Senza contare il fatto che demonizzando il riconoscimento dell'identità di genere (considerata a livello nazionale ed internazionale come un diritto fondamentale della persona), di fatto vorreste impedire alle persone di uscire fuori dagli stereotipi in cui la società pretende di ingabbiarli dalla nascita, impedendo loro di vivere una vita serena
Avevo già detto in precedenza di aver avuto un passato di disturbi alimentari, anoressia, una malattia lunga che mi ha lasciato cicatrici ovunque. Ascolto le storie dei detransitioner e delle persone critiche dell'ideologie gender e rivedo da capo il mio percorso psicologico ed emotivo. Nessuno a quei tempi mi avrebbe mai affermata come "grassa" dandomi quindi anfetamine o altri farmaci per dimagrire. Eppure le somiglianze tra i disturbi alimentari e i disagi che questi ragazzi raccontano sono gli stessi. Per me è inquietante, triste e doloroso rivivere tutto questo da capo.
Mi dispiace per queste persone, famiglie e genitori. Ringrazio di non avere figli, perché farli crescere in questo contesto, mi farebbe impazzire e non certo perché non sarei in grado di accettare la sua identità di genere, qualunque fosse. Come ho detto ci sono passata anch'io, so che cosa significa.
La categoria degli psicologi dovrebbe vergognarsi.
❤
Questa è tanto decantata oggettività della Scienzah
Vivo la stessa situazione emotiva ma purtroppo mio figlio ha già iniziato il percorso ormonale da tre mesi.
Ogni giorno che passa, io sono sempre meno convinta.
Lui mi sembra felice ma ha il supporto di una specialista di un centro che appare sempre più, come dice Maria, solo di affermazione.
Ora non so come proporgli di provare uno specialista diverso. Ci sentiamo genitori soli e ingabbiati.
Sento di non aver fatto abbastanza io. Ma non c'è nessuno che ti indirizzi veramente, esistono solo e soprattutto centri per persone trans.
Se non sai che pesci prendere, ti aggrappi alla prima cosa che ti accoglie.
La nostra paura è che per essere accettato dalla società, scelga di distruggersi con il benestare di un paio di specialisti, psicologa ed endocrinologo.
Siamo terrorizzati.
"Sento di non aver fatto abbastanza io." No, non sono un genitore ma purtroppo IMHO non ci si può far nulla, l'unica è fare contropropaganda per le future generazioni.
imponetevi, è il vostro ruolo di genitori! ne va del suo bene, del suo futuro!
Se posso, quanti anni ha?
Il consiglio che mi sento di darvi è di sostenere il/la vostro figlio/a senza farci influenzare da paure e dai giudizi della gente! Qui mi pare di capire che molta gente parli a vanvera senza minimamente conoscere la realtà delle persone trans
@@alessandromeroni2978 imporsi come, imponendo le antiscientifiche "terapie riparative" e magari cacciando di casa il/la figlio/a se non accetta di sottoporvisi?
La gender theory è conservatrice perchè rafforza gli stereotipi di genere. Non a caso in Iran gli omosessuali sono perseguitati mentre la transizione chirurgica è favorita (imposta) e pagata dalla sanità pubblica.
Bravo ragazzo , per aver riflettuto , con l' aiuto della mamma . Quelli che non riflettono sono i " Dotti medici e sapienti " come cantava E . Bennato .
È evidente che la signora rifiuti la condizione di sua figliA,che a sua volta è influenzata dall'atteggiamento della madre, per piú motivi. Ha 16 anni, tra un paio di anni farà ciò che veramente vuole fare, la madre avrà solo reso un po'piú complicato il percorso, sicuramente a fin di bene, non lo metto in dubbio.
È importante garantire un supporto psicologico ai ragazzi, ma snche ai genitori.
No, non c'è un'altra strada, se il figlio soffre di disforia di genere, deve essere intrapreso il percorso, non ci sono alternative.
Auguri alla figlia della signora, che possa un giorno sentirsi libera di essere ciò che si sente.
In questa associazione ci sono anche dei professionisti che aiutano i ragazzi ad accettarsi così come sono?
Questo ragazzo potrebbe essere semplicemente gay, come nella grande maggioranza di casi analoghi.
Ma è stato ripostato o sbaglio? L'avevo già ascoltato ieri...
sì, perché non si era oscurata abbastanza l'invitata. Così hanno spiegato sul profilo fb.
@@arboletra Ah ok grazie mille!
Mia nipote vive in Irlanda e sta facendo un percorso di transizione. É una tragedia, che ha spaccato la famiglia. Mia sorella è stata rifiutata e respinta dalla figlia perché non condivide questa sua scelta. Il peggio è che mia nipote rientra nel più becero stereotipo di femmina! Eppure ha trovato psicologi e dottori che le hanno confermato la sua disforia di genere, perché anche se molto femminile come carattere e interessi, vuole apparire maschio. Me lo spiegava singhiozzando (é molto sensibile ed emotiva) che lei é un uomo! E questo non ha niente a che fare con il sesso o il genere, ma solo con l'autopercezione di sé e di come si vuole apparire.
Che vuol dire "becero stereotipo di femmina?"
Purtroppo, non solo le ragazze maschiaccio si possono identificare nel sesso maschile, ma anche quelle più femminili. 😢
@@stefaniazanon4770Mi dispiace per quello che state vivendo. Ho sempre pensato, e continuo a pensare, che ci sono tanti modi di essere femmina, tanti quante sono le donne sulla terra, ognuna con la sua femminilità unica e irripetibile,con aspetti in comune con le altre donne e aspetti che divergono. Essere " maschiaccio " è uno dei tanti modi di essere donna, non è un voler essere maschio. Purtroppo, questa nuova ideologia sta utilizzando alcuni modi di essere donna per manovrarlo, manipolarlo e trasformare chirurgicamente chi esprime femminilità in modo non" ortodosso ". Senza sapere che non basta prendere ormoni, farsi togliere alcuni organi per metterne altri...... si è donna in ogni singola cellula. Quando una donna guida un camion, lo fa sempre per dare vita a qualcosa di nuovo, così come quando ricama o partorisce, perché noi donne abbiamo il " dare la vita e nutrirla" nel DNA. Perciò, si rimane donna anche facendo cose " da maschi", perché le motivazioni alla base sono diverse.Tua nipote può realizzare i suoi sogni ed essere felice anche, e soprattutto, restando donna, a patto di impegnarsi in ciò che la appassiona, perché niente ci è regalato. Cercate di convincerla almeno ad aspettare.
Elisa verresti a parlare in provincia di Pisa?
Sono all'ottavo mese di gravidanza 😅 Non mi sposto almeno fino all'autunno per ovvi motivi.
@@IlMondoNuovo20 Auguri
@@IlMondoNuovo20 Complimenti !! Auguri 💪🏻💪🏻
@@IlMondoNuovo20 auguri
@@IlMondoNuovo20 Auguri!!
L' intervista è una chiara montatura, come la maggior parte di ciò che si vede e sente su questo blog .
Mi pare che in sostanza non solo non si sa bene di cosa si stia parlando, ma neanche lo si sta facendo con gli interessati.
Notevoli le imbeccate date per ottenere un certo tipo di risposte.
Questa signora ha raccontato la sua storia non senza difficoltà e con paura di essere riconosciuta. Poi deve venire qui a leggere che è tutto una montatura e a sentir cianciare di "imbeccate".
Vergognati.
Immagino tu abbia delle solide prove per affermare che sia tutto finto, lo dici in base a..?
Che problemi hai?
Ma come fai a dire che è tutta una montatura??.....è normale secondo te il periodo che si sta vivendo dove se un ragazzo dice di essere trans dopo 10 min ha la prescrizione di farmaci molto dannosi??.....ti devi vergognare
GOMBLODDO11! Ma vai a quel paese. Non conosci la realtà di tante famiglie disperate.
Questo è un incubo.