Il docente, per spiegare il tema principale, solleva molte questioni con un linguaggio reso talvolta incomprensibile, con molti rimandi, perché segue vie tortuose e, alla fine, non conclude in modo chiaro e distinto. Sarebbe utile che lo stesso docente riascoltare la lezione per comprendere che non mi ha fornito lo strumento per spiegare che cosa è un'opera d'arte ad uno studente che deve esprimersi davanti ad una commissione d'esame. Comunque grazie. Sicuramente la riascoltato più volte.
Nell'Origine dell'opera d'arte Heidegger conduce una faticosa e confusa ricerca che come sempre appare davvero come un "sentiero interrotto" ( il saggio apparve appunto in questa raccolta) , nel senso che quando ci incamminiamo nella lettura ben presto perdiamo il filo e ci smarriamo. Nel mare della Verità (che presume esista) emerge l'opera d'arte come qualcosa che si sottrae al funzionamento per aprirsi ad un mondo carico di significati . (Le scarpe del contadino rappresentate da Van Gogh). In definitiva a me è sembrato che soprattutto si voglia sottrarsi al mondo della tecnica e affermare un mondo inafferrabile nel suo funzionamento ma afferrabile come atto artistico gratuito e insieme rappresentativo di una mondo che quasi non esisterebbe per la coscienza consapevole se non ci fosse un artista a rappresentarlo.
Il docente, per spiegare il tema principale, solleva molte questioni con un linguaggio reso talvolta incomprensibile, con molti rimandi, perché segue vie tortuose e, alla fine, non conclude in modo chiaro e distinto. Sarebbe utile che lo stesso docente riascoltare la lezione per comprendere che non mi ha fornito lo strumento per spiegare che cosa è un'opera d'arte ad uno studente che deve esprimersi davanti ad una commissione d'esame. Comunque grazie. Sicuramente la riascoltato più volte.
Nell'Origine dell'opera d'arte Heidegger conduce una faticosa e confusa ricerca che come sempre appare davvero come un "sentiero interrotto" ( il saggio apparve appunto in questa raccolta) , nel senso che quando ci incamminiamo nella lettura ben presto perdiamo il filo e ci smarriamo. Nel mare della Verità (che presume esista) emerge l'opera d'arte come qualcosa che si sottrae al funzionamento per aprirsi ad un mondo carico di significati . (Le scarpe del contadino rappresentate da Van Gogh). In definitiva a me è sembrato che soprattutto si voglia sottrarsi al mondo della tecnica e affermare un mondo inafferrabile nel suo funzionamento ma afferrabile come atto artistico gratuito e insieme rappresentativo di una mondo che quasi non esisterebbe per la coscienza consapevole se non ci fosse un artista a rappresentarlo.