Il lavoro a regola d'Arte - Storie di Lavori e CapoLavori
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- Опубліковано 29 бер 2020
- Il tema del lavoro esplorato da tutti i bambini delle scuole primarie di Villafranca e Roncadello (IC9 "Beatrice Portinari" Forlì) e animato ddi alcune classi terze, quarte e quinte, con la partecipazione di: Centro Diego Fabbri, Istituto Angelo Masini, Collezione Verzocchi, Sedicicorto Film Festival, Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia-Romagna nell'ambito del Piano triennale delle Arti, con il patrocinio della SIAE e la colonna sonora originale di Vince Vallicelli, il coro dai bambini delle quinte diretto da Elisa Ridolfi. Regia di Claudio Tedaldi. Riportiamo di seguito il testo della canzone, scritta dai bambini delle quinte con il supporto di Claudio Molinari:
CON LE BRACCIA E CON IL CUORE
(Cun al braz e cun e côr)
Serve il lavoro all'Uomo
come agli uccelli il cielo,
se lo trovi tienlo stretto
come amico da non perdere
cun al tu män e la tu tèsta
egh e fil e t'pu cusìr e mond
com al furmìgh i lavora j' ôman
che in te nid ognôna la j'ha da fe
*(con le tue mani e la tua testa
con ago e file puoi cucire ii mondo
come le formiche lavorano gli uomini
che nel nido ognuna ha da fare)
Lavoro nostro dacci oggi
il pane quotidiano,
soddisfazioni e sacrifici,
a volte è gioia a volte è noia,
coma sintì piänzar un babì
se t'ê da lavuré
(come sentir piangere un bambino
se devi lavorare)
Con le braccia e col pensiero
tu puoi fare quel che vuoi,
se poi metti anche il cuore
completi il j tuo lavoro.
E se t'fe un lavôr ch'u t'pijs
lavuré l'è coma fe un bel zug
me a j'ho incora da dicidar
fra prufesòr e curidòr
(E se fai un lavoro che ti piace
lavorare e come fare un bel gioco
io devo ancora decidere
fra professore e corridore)
Lavora il pescatore al mare
con tempo bello e con burrasca,
nella rete quanti pesci
dai colori inaspettati e strani,
ma i va a fnì tot in padèla
bel e brot l'e l'i-stess.
(ma vanno a finire tutti in padella
belli o brutti è uguale)
Lavorando con passione,
penna e chitarra
il cantante prepara e scrive la canzone,
u - la cänta insén a pianèsta e baterèsta
l'è i - ce che lavuré e dvènta nenc un piasê.
(la canta insieme al pianista e al batterista
è così che lavorare diventa anche un piacere)
(parte musicale)
Chissa se la maestra quando insegna
con nostalgia rivive la sua infanzia,
I dis che a lavuré us trova d'j amigh
se t'de una män e se t'at fe ajuté.
(dicono che a lavorare si trovino degli amici
se dai una mano e se ti fai aiutare)
Lavoro nostro dacci oggi
il pane quotidiano,
soddisfazioni e sacrifici,
a volte è gioia a volte è noia,
coma sintì piänzar un babì
se t'ê da lavuré
(come sentir piangere un bambino
se devi lavorare)
..Um piasréb d'essar un cuntadén
par lavuré e vivar int'la campagna
l'eria la j'e bôna e u - j'è poc armôr
che e piôva o cun e sôl la j'è una vita bèla.
(mi piacerebbe essere un contadino
per lavorare e vivere in campagna
l'aria è buona e c'è poco rumore
che piova o con il sole è una bella vita.)
Sole o pioggia la sua vita
dev'essere bellissima
che e piôva o cun e sôl la j'è una vita bèla.
(che piova o con il sole è una bella vita.)