Non c'è niente da fare: Barbero è formidabile, riesce a collegare tutti i concetti. Ci sono storici italiani sicuramente competenti come Barbero ma non ne hanno l'eloquenza e la straordinaria capacità comunicativa. Bellissima tutta la lezione ma è veramente una chicca il passaggio che spiega la particolare numerosità dei comuni nei territori Piemontesi e Liguri rispetto al resto d'Italia come dovuta in qualche misura ad un retaggio feudale. Certo è che il Piemonte guidato dai Savoia possedeva una mentalità industriale ma non ha avuto una predisposizione commerciale, mercantile , artistica come Lombardia, Venezia, Liguria Toscana ed umanistica come Campania e Sicilia.
Aggiungerei che la Liguria romana fu conquistata dopo la pianura padana . Infatti la Gallia cisalpina inizialmente non includeva il territorio della Liguria romana che era l' attuale Liguria con annessee pianure del sud Piemonte . Alcuni liguri resistettero ai romani per duecento anni .
L italia ai tempi della conqista della transpadana non andava da roma in giu ma dalla toscana allo stretto di messina . Non era italia anche la corsica e la sardegna . All interno dell italia solo alcune citta erano considerate amiche di roma . Altre suddite . Quindi le citta' non amiche di roma non venivano intese fscenti parte della propria nazione anche se erano in italia .i romani erano semplicemente gli abitanti di roma . Gli altri erano stranieri anche se abitavano a pochi km da roma . Fu la cittadinanza romana prima concessa alle citta vicine e amiche . ( Guerre sociiali ). Poi allargate alla gallia cisalpina un po alla volta ( pompeo ) ed in maniera definitiva da Cesare . Roma accoglie immigrati dall italia , sicilia , Sardegna e gallia cisalpina . Se questi popoli si sentissero italiani e' tutto da dimostrare . I sanniti dopo secoli sotto roma non si reputavano amici di roma ne tanto meno appartenenti ad una nazione italiana . Nazione italiana e' un nostro concetto moderno .
Sono un grande estimatore del Prof. Barbero. Devo dire che però stavolta sono rimasto sorpreso dal fatto che, nel resoconto di tutta la storia del Piemonte, non abbia avuto modo di nominare neanche di striscio l'Ossola, né l'intero VCO. Sembrerebbe avvalorare (lo dico scherzosamente) la tesi per cui per i "Piemontesi" la loro regione finisce a Novara. O al massimo a Borgomanero.
Perché Novara, VCO, Tortona e Alessandria sono diventate "Piemonte" solo dal Settecento in poi. Infatti la prima cosa che nota chi ci mette piede è l'incredibile vitalità. =D (ghigni)
Molto bello ed istruttivo; mi picco di essre un appassionato di storia, ma sono rimasto a bocca aperta per tutta la durata della conferenza. Il Piemonte mi era completamente sfuggito. Forse per questa sua storia poco "comunale"? Avrei una curiosità, non so se potrà essere possibile soddisfarla: i cognomi del nord generalmente sono in "i" ( la derivazione dal genitivo è evidente, "Carli" ad esempio significa "di Carlo" ecc), e i cognomi in "o" del Piemonte (Pautasso e Barbero e altri)? Grazie.
Dipende. Alcuni cognomi piemontesi derivano dal luogo in cui sono nati i tuoi antenati (come Rivera, che indica le persone nate vicino ai corsi d'acqua e in Piemonte è un cognome tutto alessandrino), mentre invece i cognomi come, appunto, Barbero, hanno una storia diversa. Infatti derivano dal mestiere che facevano gli antenati (per esempio Ferrero deriva dal mestiere dei fabbri). Spero di esserti stato utile, comunque il professore a riguardo ha fatto un intervento che ti invito a guardare
I cognomi del nord in relatà sono molto variegati. Innanzitutto ce ne sono tantissimi, come in tutta Italia del resto, poi dipende molto anche dalla regione, per cui i cognomi piemontesi sono un po' diversi da quelli lombardi, da qualli veneti, friuliani ecc. La terminazione in -i è sicuramente più diffusa al centro e al nord rispetto al sud, ma ci sono tantissime eccezioni. Il mio per esmpio è un cognome lombardo e termina in -a.
Ammiro sempre moltissimo Barbero, perché dice tante cose interessanti, ma qui ha fatto anche un po' di errori. 2:50 "Novara 200 anni fa era in Lombardia", falso era Regno di Sardegna già dal 1738. Anche oggi a Novara "pensano un po' di essere in Lombardia", boh... No, non credo! 6:37 In realtà gli antichi Liguri "sono dei Galli, dei Celti, anche loro come tutti gl'altri", non ho mai sentito nessuno definire i Liguri in tale maniera. Se lo dici ad un identarista nizzardo ti sgozza! Semmai i Liguri erano celtizzati, ma non Celti tout court, vi furono sicuramente insediamenti liguri anche in Nord Piemonte e anche sulle Alpi Cozie, Marittime e Liguri, non solo sull'Appennino. 9:48 il Po semmai era un confine comodo da difendere a livello militare, poi divenuto confine amministrativo, ma quale fosse il limite settentrionale degli insediamenti liguri in Piemonte nessuno lo sa, né gli storici attuali, né gli antichi storici romani. 11:05 Gli Insubri da Milano a Vercelli?? Questa è un'affermazione azzardata, per non dire infondata. Forse voleva dire da Milano a Como, non lo so... Non credo che ci siano molte testimonianze di insediamenti Insubri a ovest del fiume Ticino. A Vercelli viveno i Libici, tribù celto-ligure (c.v.d.), e nell'Ossola i mitici Leponzi. 11:48 "Il Ticino non è un confine per niente, perché ci sono gli stessi popoli da una parte e dall'altra", beh secondo Barbero è così, ma questa è una conclusione errata che deriva da un presupposto errato. Vedi sopra. 12:38 Altro errore: a nord del Po si chiamava (non "Cisalpina"), mentre a sud era Liguria, ed entrambe facevano parte della Gallia Cisalpina; che poi di fatto era considerata Italia, quindi dire che Nord Piemonte e Sud Piemonte fossero "due Paesi diversi" è un po' una forzatura. Inoltre le Alpi Occidentali (Marittime, Cozie e Graie) furono per lungo tempo 3 entità (province) più o meno autonome rispetto all'impero Romano, che direi che non erano né Gallia Transalpina, né Gallia Cisalpina (Italia). 19:20 "All'inizio i Savoia sono francesi addirittura(?), vengono dalla Savoia, sono francesi e parlano francese", in realtà la dinastia dei Savoia ha origini misteriose, che risalgono ad un periodo in cui la lingua francese non era molto in voga, quindi probabilmente parlavano il latino, il volgare provenzale e/o il volgare locale, ma non direi che fossero "francesi". 20:15 In realtà in una prima accezione i Savoia chiamano Piemonte solo quel territorio pianeggiante compreso tra Torino e Cuneo (escluso il Marchesato di Saluzzo). In alcune cartine è riportato come Piemonte Proprio, in contrapposizione ad altre aree come Canavese, Valle di Susa, Pinerolese, Valdaosta, Langhe ecc. che non fanno parte del Piemonte Proprio. Nell'insieme loro li considerano possedimenti "italiani" o "lombardi", solo più tardi la parola "Piemonte" designerà tutti i territori sabaudi al di qua (o di là) delle Alpi. 20:42 "Usanza che è durata fino alla fine".. Nì, cioè non esattamente, dopo la proclamazione del Regno d'Italia il titolo (senza trono) di Principe di Piemonte venne assegnato ai primogeniti, in alternanza però con quello di Principe di Napoli. E poi niente... Tutto il resto mi pare corretto! ;)
Il problema italiano è sempre la preclusione mentale del Nord contro l'Italia del Sud e si capisce benissimo da questa lezione. E con l'autonomia differenziata studiata da poco il GAP tra nord e Sud salirà ancora, e la questione meridionale a 170 anni dall'unità d'Italia non è ancora risolta. Altro che unità d'Italia. La gente perbene del Sud purtroppo viene penalizzata da troppo tempo da tutti i suoi politici e dallo Stato centrale che ci ritiene indegni di stare in Italia. Purtroppo è questa la realtà attuale caro professore Barbero, discendente dai Barbari che avevate i cognomi prima di noi.... 🤣🤣🤣🤣
La Gallia cisalpina e' diventata Italia quando Cesare diede ai Galli cisalpini la cittadinanza romana come conseguenza delle legioni cisalpine che come governatore della Gallia cisalpina Cesare aveva guidato nella conquista della Gallia francese . Similmente Sicilia Sardegna e Corsica diventarono Italia quando ebbero la cittadinanza romana . Quindi la gallia cisalpina divenne Italia nove secoli dopo la fondazione di Roma . Ma il concetto Italia e' nostro moderno . I popoli si chiamavano coi loro nomi . Non avevano il concetto di fare parte di una nazione . Ma piuttosto di appartenere ad una tribù o al territorio vicino ad una città .
Mi sanguinavano le orecchie nel sentire dire che nel '60 sella arrivò al pareggio di bilancio, dunque stavano meglio di noi. A quell'epoca non esisteva la moneta Fiat (giunta oltre un secolo dopo), dunque al tempo avere debiti significava avere realmente debiti, non si parlava di debito pubblico nei confronti di un'emissione monetaria non basata su alcun bene materiale reale. Oggi l'Italia è un avanzo primario da oltre 20 anni (lo stato prende molto più di quanto immette) dunque siamo fattualmente come se non peggio di come Sella riduceva i popoli, ma al tempo i veri creditori non applicavano gli interessi che applica la BCE, con tutto che i creditori avevano prestato soldi veri, sudati e reali (corrispondenti a quantitativi aurei).
@@wallynov66 ma non voglio dire che quello fi raggiunto in modo corretti, ovviamente no, voglio dire che quelli erano veri debiti, non quelli di oggi. Fare oggi il pareggio di bilancio, ha un solo scopo, impoverire il popolo.
Io sono di Robecchetto, primo paese al di qua del ticino, e in effetti molti novaresi fanno i finti bauscia. Poi, ovviamente, non si può generalizzare, peró ce l'abbiamo tutti l'amico novarese che ha un accento milanese che manco il dogui degli anni 80 😂😂😂😂😂
Cit Barbero: io in copertina avrei messo una brigata partigiana o un officina della Fiat.Che considerazione del nostro amor proprio Piemontese,va bene essere di sinistra ma non a tal punto da sminuire il nostro valore,grazie!
In verità era cispadana la terra a sud del Po . Transpadana la terra a nord del Po ma nella parte ovest . A nord del Po nella parte est era venetia et histria . Quindi prima si costituisce la Gallia cispadana . Poi la Gallia transpadana ( con capitale Milano 222 ) ed in ultimo la venetia et histria . Tutte insieme formano un nuovo stato subalterno a Roma col nome di Gallia cisalpina . ( Ricordiamoci che per i romani la prima Gallia furono le marche con i galli senoni ) . Il massacro non so se ci fu perché il DNA delle popolazioni della pianura padana mostra una relativa continuità dal 1200 a. C. E quella degli antichi liguri e' migliaia di anni più vecchia di quella degli indeuropei padani ( di pianura ) che presentano il DNA y maschile r1b u152 appunto presente da circa il 1200 a. C. Inoltre quando i romani ebbero conquistato la Gallia transpadana , i popoli transpadani si misero d'accordo con Annibale , lo aiutarono nella discesa dai monti piemontesi e si arruolarono in massa nelle schiere di Annibale infliggendo cospicue perdite ai romani . Cosa che non poteva fare un popolo sterminato . Nel periodo di Annibale la transpadana e la cispadana uscirono dal controllo di Roma . Si resero indipendenti . Finite le guerre annibaliche la gallia cispadana e quella transpadana ritornarono ad essere province romane ma a quel punto dubito che àrrivarono dall' Italia così tanti coloni dal momento che le guerre annibaliche avevano creato un sacco di morti sia da parte cisalpina che da parte italiana . Sicuramente i romani conquistate le città principali vi ponevano un presidio di soldati con le loro famiglie . Questi ricevevano terre da coltivare e vivevano in una cittadella costruita a ridosso della città ( che noi chiamiamo castrum ) . Difficilmente quelli che vi andavano erano romani di roma perché i romani godevano i diritti che gli offriva il diritto romano a Roma . Più facilmente erano socii senza particolari diritti che arruolandosi nell' esercito speravano di avere un pezzo di terra . I soldati romani di Roma finita la guerra tornavano a Roma dove vivevano meglio con più diritti . Anzi allargando il diritto romano ai socii che avevano combattuto nell' esercito romano , era Roma che attraeva i socio del centro Italia perché per esercitare i privilegi del diritto romano i socio centro italici dovevano andare ad abitare a Roma .
Il nome cisalpina a logica e' stato dato dopo che i romani conquistarono la Francia meridionale . Non avrebbe logica chiamare Gallia al di qua delle Alpi senza avere una Gallia al di là delle alpi . Rispecchia il nome transpadano che esiste solo se c' e un cispadano . Cioè ho la Gallia al di là del Po se ho una Gallia al di qua del Po . Come fu per i romani . Ovviamente i popoli dal loro punto di vista chiamavano i popoli vicini coi loro nomi levii , Taurini , insubri , genuat , intimelli Papua etc non cispadani o transpadani che sembra più una mera divisione geografica dal punto di vista romano .
@@MrAlexilalas ne dubito. A quei tempi gli ufficiali tanti problemi a combattere non se li facevano. I piemontesi fecero anche una discreta figura in battaglia. Certo fu una guerra durissima.
@@dreams9667 Mia nonna (che da giovane si divertiva a disegnare alberi genealogici) non me ne ha detto nè il nome nè il cognome, ma è stata molto precisa nel conto delle generazioni: era un mio "quadrisnonno". Finì la carriera come colonnello e portò diversi cimeli dalla Crimea. Non so bene come si siano distribuiti; so di certe pregevoli "coperte turche" ricevute da certi lontani cugini. Quando sono arrivato io, c'era soltanto un rotolo polveroso, che riportava una sua immagine (in cui scorgo qualche lineamento familiare), ricavata con qualche tecnica dell'epoca. L'ho fatta incorniciare e sta tutt'ora su una parete di casa mia. Quando (circa 40 anni fà) raccontai queste cose a una mia fidanzata americana, lei (con un cognome di origine irlandese) aggiunse ironicamente (anche se aveva una nonna nata a Roma e un nonno nato a Napoli) "... e tu adesso ne vai molto orgoglioso".
Se la Svizzera è ricca, chissà cosa sarebbe oggi il Regno di Sardegna con la Nizza e la Savoia. Se ce l'ha fatta la Svizzera a rimanere indipendente ce l'avrebbe potuta fare anche il Regno di Sardegna, del resto i Savoia si barcamenavano già da 850 anni per restare indipendenti, invece di prendersi quella zavorra che è il resto d'Italia con cui, almeno io, mi sento sempre meno affine.
La Svizzera é ricca oggi ma fino al 900 fu assai misera. La neutralità nei due conflitti mondiali spinse i ricchi a portare lí al sicuro i loro quattrini, senza considerare lo scabroso episodio dell'oro ebraico confiscato dai nazisti, portato nei sicuri forzieri svizzeri e poi mai completamente restituito ai proprietari.
@@massimilianomencacci2510 sì, tra cantoni protestanti e cattolici - il Sonderbund nel 1847. Di fatto i cantoni cattolici lamentavano di essere trattati come delle colonie, l'esito del conflitto seppur a favore dei cantoni protestanti portò alla forma di governo attuale L'entità del conflitto fu molto limitata, in tutto i caduti furono un centinaio.
Secondo il Professore la Cina ha fatto del bene al Tibet perché ha portato le strade, l'industria e le ferrovie. A me piace sentire Barbero raccontare la Storia e lo ritengo un ottimo storico, ma non sono per niente d'accordo con la sua visione del mondo dal 1789 in poi. Anche gli americani che avevano fatto la guerra agli inglesi e si erano convertiti nel primo paese democratico erano terrificati dalla prospettiva di un governo plenipotenziario e onnipotente, ed è perciò che il Bill of Rights è la salvaguardia del cittadino contro la Costituzione. La guerra contro i Borboni assomiglia tantissimo sia alla Guerra Civile americana o la guerra di Juárez contro Massimiliano, c'è troppa propaganda e poco studio serio.
Invito tutti a informarsi sugli episodi di quel periodo. C’è una vasta letteratura in merito, parlando di saggistica. Leggetela così scoprirete che Barbero ha ragione
Non mi risulta che dopo l'annessione del Regno di Napoli siano successe le seguenti cose: - arresto con conseguente esilio e/o esecuzione delle élite politiche e culturali del Mezzogiorno - distruzione di luoghi legati al culto e alle tradizioni locali - massiccia immigrazione dal resto d'Italia programmata dallo Stato nel Meridione con annessa riduzione dei diritti per gli abitanti autoctoni - proibizione dell'uso dell lingua locale negli atti ufficiali e nella letteratura - appropriazione forzosa delle proprietà terriere ed immobiliari locali con esecuzione di chi si opponeva - arrogazione da parte della forza occupante del diritto di scegliere i leader religiosi locali - divieto di insegnare la storia delle proprie terre se non come parte del nuovo stato - ecc. Potrei continuare la lista per due ore, ma credo che il punto sia chiaro. Quindi la prossima volta, invece di fare queste figure meschine, vada a studiare.
Caro barbero la tua eloquenza dimostra che hai studiato molto la materia storica ma quando arrivi all unità d’Italia sei come quegli arbitri nelle partite in cui c’è la Juventus
Meraviglioso. Ci saranno storici più "studiosi" ma nessuno supera Barbero nella capacità di divulgazione.
Non sono piemontese, non sapevo quasi nulla del Piemonte, ma ascoltare il prof Barbero è sempre un piacere. Grazie di esserci prof !
È sempre molto piacevole ascoltarla Professore
Non c'è niente da fare: Barbero è formidabile, riesce a collegare tutti i concetti. Ci sono storici italiani sicuramente competenti come Barbero ma non ne hanno l'eloquenza e la straordinaria capacità comunicativa.
Bellissima tutta la lezione ma è veramente una chicca il passaggio che spiega la particolare numerosità dei comuni nei territori Piemontesi e Liguri rispetto al resto d'Italia come dovuta in qualche misura ad un retaggio feudale.
Certo è che il Piemonte guidato dai Savoia possedeva una mentalità industriale ma non ha avuto una predisposizione commerciale, mercantile , artistica come Lombardia, Venezia, Liguria Toscana ed umanistica come Campania e Sicilia.
Geniale,eccellente,coinvolgente,simpaticissimo..PATRIMONIO,Grazie Professore❤
Molto interessante! Sarebbe bellissima una lezione sulla storia di Asti!
Non ho ancora ascoltato ma dalla breve lettura dei commenti ringrazio per la messa a disposizione di questo intervento
Ho h
Alessandro Barbero al festival della tosse, ma, si sa, ognuno contribuisce come può, questo è pacifico ❤🍀
Magnifico intervento!! Grazie Prufesur Barbero!!
Che racconto meraviglioso
Interessante e chiaro grazie.
Io sono di Beura-Cardezza, paesino vicino a Domodossola, il Piemonte è parte di me
Ottimo
oh mi raccomando, quando si registrano sti bootleg, mettetevi sempre accanto a un tisico
ahahahahahahahahah
Ma non lo so è una povera bambina che ha un po' di tosse, ma perfavore va, un sacco di barbari ci sono anche nell'Italia di oggi...
😂😂
Se c'è un qualcuno di insopportabile è il moccioso che si lamenta dei servizi gratuiti offerti dagli altri, dopo averne usufruito.
Aggiungerei che la Liguria romana fu conquistata dopo la pianura padana . Infatti la Gallia cisalpina inizialmente non includeva il territorio della Liguria romana che era l' attuale Liguria con annessee pianure del sud Piemonte . Alcuni liguri resistettero ai romani per duecento anni .
Intorno al min 28:30 - In tutti i paesi monarchici il primo dovere di un nobile è sempre stato prestare il servizio militare, per il Re.
L italia ai tempi della conqista della transpadana non andava da roma in giu ma dalla toscana allo stretto di messina . Non era italia anche la corsica e la sardegna . All interno dell italia solo alcune citta erano considerate amiche di roma . Altre suddite . Quindi le citta' non amiche di roma non venivano intese fscenti parte della propria nazione anche se erano in italia .i romani erano semplicemente gli abitanti di roma . Gli altri erano stranieri anche se abitavano a pochi km da roma . Fu la cittadinanza romana prima concessa alle citta vicine e amiche . ( Guerre sociiali ). Poi allargate alla gallia cisalpina un po alla volta ( pompeo ) ed in maniera definitiva da Cesare . Roma accoglie immigrati dall italia , sicilia , Sardegna e gallia cisalpina . Se questi popoli si sentissero italiani e' tutto da dimostrare . I sanniti dopo secoli sotto roma non si reputavano amici di roma ne tanto meno appartenenti ad una nazione italiana . Nazione italiana e' un nostro concetto moderno .
Sono un grande estimatore del Prof. Barbero. Devo dire che però stavolta sono rimasto sorpreso dal fatto che, nel resoconto di tutta la storia del Piemonte, non abbia avuto modo di nominare neanche di striscio l'Ossola, né l'intero VCO. Sembrerebbe avvalorare (lo dico scherzosamente) la tesi per cui per i "Piemontesi" la loro regione finisce a Novara. O al massimo a Borgomanero.
Perché Novara, VCO, Tortona e Alessandria sono diventate "Piemonte" solo dal Settecento in poi. Infatti la prima cosa che nota chi ci mette piede è l'incredibile vitalità. =D (ghigni)
Molto bello ed istruttivo; mi picco di essre un appassionato di storia, ma sono rimasto a bocca aperta per tutta la durata della conferenza. Il Piemonte mi era completamente sfuggito. Forse per questa sua storia poco "comunale"?
Avrei una curiosità, non so se potrà essere possibile soddisfarla: i cognomi del nord generalmente sono in "i" ( la derivazione dal genitivo è evidente, "Carli" ad esempio significa "di Carlo" ecc), e i cognomi in "o" del Piemonte (Pautasso e Barbero e altri)?
Grazie.
Dipende. Alcuni cognomi piemontesi derivano dal luogo in cui sono nati i tuoi antenati (come Rivera, che indica le persone nate vicino ai corsi d'acqua e in Piemonte è un cognome tutto alessandrino), mentre invece i cognomi come, appunto, Barbero, hanno una storia diversa. Infatti derivano dal mestiere che facevano gli antenati (per esempio Ferrero deriva dal mestiere dei fabbri). Spero di esserti stato utile, comunque il professore a riguardo ha fatto un intervento che ti invito a guardare
@@teomondoscrofalo6052 hai mica il link dell'intervento cui ti riferisci? Non riesco a trovarlo. Grazie
@@pieroguadagni1670 ua-cam.com/video/uMYCIE5qifc/v-deo.html
in piemontese la vocale alla fine del cognome non si pronuncia , perchè non esiste . e' stata inserita per italianizzare il cognome stesso
I cognomi del nord in relatà sono molto variegati.
Innanzitutto ce ne sono tantissimi, come in tutta Italia del resto, poi dipende molto anche dalla regione, per cui i cognomi piemontesi sono un po' diversi da quelli lombardi, da qualli veneti, friuliani ecc.
La terminazione in -i è sicuramente più diffusa al centro e al nord rispetto al sud, ma ci sono tantissime eccezioni.
Il mio per esmpio è un cognome lombardo e termina in -a.
2022.07.12 A bis
Ammiro sempre moltissimo Barbero, perché dice tante cose interessanti, ma qui ha fatto anche un po' di errori.
2:50 "Novara 200 anni fa era in Lombardia", falso era Regno di Sardegna già dal 1738. Anche oggi a Novara "pensano un po' di essere in Lombardia", boh... No, non credo!
6:37 In realtà gli antichi Liguri "sono dei Galli, dei Celti, anche loro come tutti gl'altri", non ho mai sentito nessuno definire i Liguri in tale maniera. Se lo dici ad un identarista nizzardo ti sgozza! Semmai i Liguri erano celtizzati, ma non Celti tout court, vi furono sicuramente insediamenti liguri anche in Nord Piemonte e anche sulle Alpi Cozie, Marittime e Liguri, non solo sull'Appennino.
9:48 il Po semmai era un confine comodo da difendere a livello militare, poi divenuto confine amministrativo, ma quale fosse il limite settentrionale degli insediamenti liguri in Piemonte nessuno lo sa, né gli storici attuali, né gli antichi storici romani.
11:05 Gli Insubri da Milano a Vercelli?? Questa è un'affermazione azzardata, per non dire infondata. Forse voleva dire da Milano a Como, non lo so... Non credo che ci siano molte testimonianze di insediamenti Insubri a ovest del fiume Ticino. A Vercelli viveno i Libici, tribù celto-ligure (c.v.d.), e nell'Ossola i mitici Leponzi.
11:48 "Il Ticino non è un confine per niente, perché ci sono gli stessi popoli da una parte e dall'altra", beh secondo Barbero è così, ma questa è una conclusione errata che deriva da un presupposto errato. Vedi sopra.
12:38 Altro errore: a nord del Po si chiamava (non "Cisalpina"), mentre a sud era Liguria, ed entrambe facevano parte della Gallia Cisalpina; che poi di fatto era considerata Italia, quindi dire che Nord Piemonte e Sud Piemonte fossero "due Paesi diversi" è un po' una forzatura.
Inoltre le Alpi Occidentali (Marittime, Cozie e Graie) furono per lungo tempo 3 entità (province) più o meno autonome rispetto all'impero Romano, che direi che non erano né Gallia Transalpina, né Gallia Cisalpina (Italia).
19:20 "All'inizio i Savoia sono francesi addirittura(?), vengono dalla Savoia, sono francesi e parlano francese", in realtà la dinastia dei Savoia ha origini misteriose, che risalgono ad un periodo in cui la lingua francese non era molto in voga, quindi probabilmente parlavano il latino, il volgare provenzale e/o il volgare locale, ma non direi che fossero "francesi".
20:15 In realtà in una prima accezione i Savoia chiamano Piemonte solo quel territorio pianeggiante compreso tra Torino e Cuneo (escluso il Marchesato di Saluzzo). In alcune cartine è riportato come Piemonte Proprio, in contrapposizione ad altre aree come Canavese, Valle di Susa, Pinerolese, Valdaosta, Langhe ecc. che non fanno parte del Piemonte Proprio. Nell'insieme loro li considerano possedimenti "italiani" o "lombardi", solo più tardi la parola "Piemonte" designerà tutti i territori sabaudi al di qua (o di là) delle Alpi.
20:42 "Usanza che è durata fino alla fine".. Nì, cioè non esattamente, dopo la proclamazione del Regno d'Italia il titolo (senza trono) di Principe di Piemonte venne assegnato ai primogeniti, in alternanza però con quello di Principe di Napoli.
E poi niente... Tutto il resto mi pare corretto! ;)
sarebbe bello se il prof. facesse una conferenza sulla Sicilia gallo italica
Anche nel Lazio ogni 5-10 chilometri c'è un comune.
Molto brutta la nota sulla periferia di Napoli. Mi meraviglio del Professor Barbero. Per il resto, sempre strepitoso.
Dovrebbe darti speranza questo paragone. Sai mai
Il problema italiano è sempre la preclusione mentale del Nord contro l'Italia del Sud e si capisce benissimo da questa lezione.
E con l'autonomia differenziata studiata da poco il GAP tra nord e Sud salirà ancora, e la questione meridionale a 170 anni dall'unità d'Italia non è ancora risolta.
Altro che unità d'Italia.
La gente perbene del Sud purtroppo viene penalizzata da troppo tempo da tutti i suoi politici e dallo Stato centrale che ci ritiene indegni di stare in Italia. Purtroppo è questa la realtà attuale caro professore Barbero, discendente dai Barbari che avevate i cognomi prima di noi.... 🤣🤣🤣🤣
La Gallia cisalpina e' diventata Italia quando Cesare diede ai Galli cisalpini la cittadinanza romana come conseguenza delle legioni cisalpine che come governatore della Gallia cisalpina Cesare aveva guidato nella conquista della Gallia francese . Similmente Sicilia Sardegna e Corsica diventarono Italia quando ebbero la cittadinanza romana . Quindi la gallia cisalpina divenne Italia nove secoli dopo la fondazione di Roma . Ma il concetto Italia e' nostro moderno . I popoli si chiamavano coi loro nomi . Non avevano il concetto di fare parte di una nazione . Ma piuttosto di appartenere ad una tribù o al territorio vicino ad una città .
Mi sanguinavano le orecchie nel sentire dire che nel '60 sella arrivò al pareggio di bilancio, dunque stavano meglio di noi.
A quell'epoca non esisteva la moneta Fiat (giunta oltre un secolo dopo), dunque al tempo avere debiti significava avere realmente debiti, non si parlava di debito pubblico nei confronti di un'emissione monetaria non basata su alcun bene materiale reale.
Oggi l'Italia è un avanzo primario da oltre 20 anni (lo stato prende molto più di quanto immette) dunque siamo fattualmente come se non peggio di come Sella riduceva i popoli, ma al tempo i veri creditori non applicavano gli interessi che applica la BCE, con tutto che i creditori avevano prestato soldi veri, sudati e reali (corrispondenti a quantitativi aurei).
Si, come no. Pareggio raggiunto con la tassa sul macinato e le cannonate di Bava Beccaris contro i poveretti in fila per il pane.
@@wallynov66 ma non voglio dire che quello fi raggiunto in modo corretti, ovviamente no, voglio dire che quelli erano veri debiti, non quelli di oggi. Fare oggi il pareggio di bilancio, ha un solo scopo, impoverire il popolo.
Giusto..fai Soros di cognome e ambisci ad una manovra speculativa contro il debito pubblico italiano?
2020.07.14 A
Novara non è consisiderata piemontese quindi non se ne parla
Io sono di Novara e mi considero assolutamente piemontese, come penso anche buona parte dei novaresi.
@@riccardocorsano9774 anch io sono di Novara e la mia era una amara constatazione
@@luigibrustia9060 Ahahah 🤣👍
Io sono di Robecchetto, primo paese al di qua del ticino, e in effetti molti novaresi fanno i finti bauscia. Poi, ovviamente, non si può generalizzare, peró ce l'abbiamo tutti l'amico novarese che ha un accento milanese che manco il dogui degli anni 80 😂😂😂😂😂
Peccato non aver saputo al tempo di questo incontro....ascoltato molto volentieri
Ma puoi ascoltarlo qua'. Non c'e' differenza.
Cit Barbero: io in copertina avrei messo una brigata partigiana o un officina della Fiat.Che considerazione del nostro amor proprio Piemontese,va bene essere di sinistra ma non a tal punto da sminuire il nostro valore,grazie!
In verità era cispadana la terra a sud del Po . Transpadana la terra a nord del Po ma nella parte ovest . A nord del Po nella parte est era venetia et histria . Quindi prima si costituisce la Gallia cispadana . Poi la Gallia transpadana ( con capitale Milano 222 ) ed in ultimo la venetia et histria . Tutte insieme formano un nuovo stato subalterno a Roma col nome di Gallia cisalpina . ( Ricordiamoci che per i romani la prima Gallia furono le marche con i galli senoni ) . Il massacro non so se ci fu perché il DNA delle popolazioni della pianura padana mostra una relativa continuità dal 1200 a. C. E quella degli antichi liguri e' migliaia di anni più vecchia di quella degli indeuropei padani ( di pianura ) che presentano il DNA y maschile r1b u152 appunto presente da circa il 1200 a. C. Inoltre quando i romani ebbero conquistato la Gallia transpadana , i popoli transpadani si misero d'accordo con Annibale , lo aiutarono nella discesa dai monti piemontesi e si arruolarono in massa nelle schiere di Annibale infliggendo cospicue perdite ai romani . Cosa che non poteva fare un popolo sterminato . Nel periodo di Annibale la transpadana e la cispadana uscirono dal controllo di Roma . Si resero indipendenti . Finite le guerre annibaliche la gallia cispadana e quella transpadana ritornarono ad essere province romane ma a quel punto dubito che àrrivarono dall' Italia così tanti coloni dal momento che le guerre annibaliche avevano creato un sacco di morti sia da parte cisalpina che da parte italiana . Sicuramente i romani conquistate le città principali vi ponevano un presidio di soldati con le loro famiglie . Questi ricevevano terre da coltivare e vivevano in una cittadella costruita a ridosso della città ( che noi chiamiamo castrum ) . Difficilmente quelli che vi andavano erano romani di roma perché i romani godevano i diritti che gli offriva il diritto romano a Roma . Più facilmente erano socii senza particolari diritti che arruolandosi nell' esercito speravano di avere un pezzo di terra . I soldati romani di Roma finita la guerra tornavano a Roma dove vivevano meglio con più diritti . Anzi allargando il diritto romano ai socii che avevano combattuto nell' esercito romano , era Roma che attraeva i socio del centro Italia perché per esercitare i privilegi del diritto romano i socio centro italici dovevano andare ad abitare a Roma .
Barbero é bravissimo ma quando parla del piemonte é un po' troppo casalingo e spesso sconfina nell'agiografia !!!
la bravura consiste anche nel capire ed adeguarsi alla platea che hai…
Il nome cisalpina a logica e' stato dato dopo che i romani conquistarono la Francia meridionale . Non avrebbe logica chiamare Gallia al di qua delle Alpi senza avere una Gallia al di là delle alpi . Rispecchia il nome transpadano che esiste solo se c' e un cispadano . Cioè ho la Gallia al di là del Po se ho una Gallia al di qua del Po . Come fu per i romani . Ovviamente i popoli dal loro punto di vista chiamavano i popoli vicini coi loro nomi levii , Taurini , insubri , genuat , intimelli Papua etc non cispadani o transpadani che sembra più una mera divisione geografica dal punto di vista romano .
A barbero i Savoia stanno parecchio sulle scatole.
Probabilmente anche al mio antenato che ha fatto la guerra di Crimea come capitano dei bersaglieri...
@@MrAlexilalas ne dubito. A quei tempi gli ufficiali tanti problemi a combattere non se li facevano. I piemontesi fecero anche una discreta figura in battaglia. Certo fu una guerra durissima.
@@MrAlexilalas anche il mio ha fatto la guerra di Crimea come bersagliere!!!da giovanissimo aveva forse 17 anni.
@@dreams9667 Mia nonna (che da giovane si divertiva a disegnare alberi genealogici) non me ne ha detto nè il nome nè il cognome, ma è stata molto precisa nel conto delle generazioni: era un mio "quadrisnonno". Finì la carriera come colonnello e portò diversi cimeli dalla Crimea. Non so bene come si siano distribuiti; so di certe pregevoli "coperte turche" ricevute da certi lontani cugini. Quando sono arrivato io, c'era soltanto un rotolo polveroso, che riportava una sua immagine (in cui scorgo qualche lineamento familiare), ricavata con qualche tecnica dell'epoca. L'ho fatta incorniciare e sta tutt'ora su una parete di casa mia. Quando (circa 40 anni fà) raccontai queste cose a una mia fidanzata americana, lei (con un cognome di origine irlandese) aggiunse ironicamente (anche se aveva una nonna nata a Roma e un nonno nato a Napoli) "... e tu adesso ne vai molto orgoglioso".
Dopo l' unita' il Sud fu oggetto di politiche fiscali durissime
Se la Svizzera è ricca, chissà cosa sarebbe oggi il Regno di Sardegna con la Nizza e la Savoia. Se ce l'ha fatta la Svizzera a rimanere indipendente ce l'avrebbe potuta fare anche il Regno di Sardegna, del resto i Savoia si barcamenavano già da 850 anni per restare indipendenti, invece di prendersi quella zavorra che è il resto d'Italia con cui, almeno io, mi sento sempre meno affine.
Opinioni.
La Svizzera é ricca oggi ma fino al 900 fu assai misera. La neutralità nei due conflitti mondiali spinse i ricchi a portare lí al sicuro i loro quattrini, senza considerare lo scabroso episodio dell'oro ebraico confiscato dai nazisti, portato nei sicuri forzieri svizzeri e poi mai completamente restituito ai proprietari.
@@wallynov66 in quel periodo ci fu anche una guerra civile in Svizzera
@@massimilianomencacci2510 sì, tra cantoni protestanti e cattolici - il Sonderbund nel 1847. Di fatto i cantoni cattolici lamentavano di essere trattati come delle colonie, l'esito del conflitto seppur a favore dei cantoni protestanti portò alla forma di governo attuale
L'entità del conflitto fu molto limitata, in tutto i caduti furono un centinaio.
Zavorra? A me sembra il contrario. Quando hai un problema da 160 anni e non lo hai risolto, vuol dire che hai un vantaggio a tenerti quel problema.
Secondo il Professore la Cina ha fatto del bene al Tibet perché ha portato le strade, l'industria e le ferrovie. A me piace sentire Barbero raccontare la Storia e lo ritengo un ottimo storico, ma non sono per niente d'accordo con la sua visione del mondo dal 1789 in poi. Anche gli americani che avevano fatto la guerra agli inglesi e si erano convertiti nel primo paese democratico erano terrificati dalla prospettiva di un governo plenipotenziario e onnipotente, ed è perciò che il Bill of Rights è la salvaguardia del cittadino contro la Costituzione. La guerra contro i Borboni assomiglia tantissimo sia alla Guerra Civile americana o la guerra di Juárez contro Massimiliano, c'è troppa propaganda e poco studio serio.
Invito tutti a informarsi sugli episodi di quel periodo. C’è una vasta letteratura in merito, parlando di saggistica. Leggetela così scoprirete che Barbero ha ragione
Qual è la conferenza in cui Barbero parla del Tibet? Sono curioso..
Non mi risulta che dopo l'annessione del Regno di Napoli siano successe le seguenti cose:
- arresto con conseguente esilio e/o esecuzione delle élite politiche e culturali del Mezzogiorno
- distruzione di luoghi legati al culto e alle tradizioni locali
- massiccia immigrazione dal resto d'Italia programmata dallo Stato nel Meridione con annessa riduzione dei diritti per gli abitanti autoctoni
- proibizione dell'uso dell lingua locale negli atti ufficiali e nella letteratura
- appropriazione forzosa delle proprietà terriere ed immobiliari locali con esecuzione di chi si opponeva
- arrogazione da parte della forza occupante del diritto di scegliere i leader religiosi locali
- divieto di insegnare la storia delle proprie terre se non come parte del nuovo stato
- ecc.
Potrei continuare la lista per due ore, ma credo che il punto sia chiaro.
Quindi la prossima volta, invece di fare queste figure meschine, vada a studiare.
@@unochepassava1403 magari la prossima volta legga quello che c'è scritto, io il paragone l'ho fatto col Messico e gli USA
@@d.l.r. Quello che c'è scritto tipo: "Secondo il Professore la Cina ha fatto del bene al Tibet"?
Caro barbero la tua eloquenza dimostra che hai studiato molto la materia storica ma quando arrivi all unità d’Italia sei come quegli arbitri nelle partite in cui c’è la Juventus
Ma vai a studiare