Certamente una bella lezione su Nietzsche, erudita e ben presentata. Tuttavia oggi ritengo che sia necessario riconoscere il limite profondo della filosofia genealogica e del prospettivismo, con le sue derivazioni ermeneutiche, decostruttivistiche, post-strutturalistiche novecentesche. Oggi infatti la "metafisica" è tornata profondamente a caratterizzare il dibattito speculativo: sia nella filosofia analitica del linguaggio, sia nelle varie forme di ontologismo critico, e in generale non da ultimo nel ritorno agli studi sulla grande metafisica classica di Platone e Aristotele (si pensi agli studi di Enrico Berti: in particolare anche sulla cosiddetta "riabilitazione" della filosofia pratica aristotelica). Insomma un pensiero che si definisca oggi "anti-metafisico", e che al tempo stesso intenda essere ancora un pensiero "filosofico", oggi è molto difficile da sostenere e fondare.
PERCHÉ SU OGNI QUESTIONE LA VOLONTÀ DI POTENZA È DECISIVA. - Per far valere qualsiasi tipo di ragione, giusta o ingiusta che sia: si deve sempre averne la forza! Per questo nel mondo dilaga una giustizia alternamente ingiusta. La giustizia come tutti gli altri valori, non si impone per una morale idealmente immutabile, ma si regola consequenzialmente dai rapporti di forza in quel momento dalle parti stabiliti. (Davide Giannelli)
Riflessioni molto interessanti e importanti su Nietzsche che analizzano come intendesse la morale il filosofo cioè in senso pragmatico come si suol dire : la medicina o in senso di adattamento ad una parte du società prevalente o dominante o in senso relativistico relativo a diversi modi d'intendere la morale da parte di gentile diverse MS anche l'esposizione suggerisce di diverso grado di conoscenza e di evoluzione dei costumi , benché la parola evoluzione non sia citata , il pluralismo può essere accolto un poco come faceva in parte l 'Impero Romano . Alla base però mi sembra che in Lui c'è in cima il rifiuto della Legge del Vecchio Testamento trasmessa da Mosè e che è alla base nonostante tutto ancora alla base della nostra morale anche perché concorda stranamente con la visione pragmatica delle società umane a parte qualche differenza . Credo che l'analisi del filosofo sia oggettivamente ragionevole in senso pratico ma non spiega il perché filosofico di stabilire valori morali assoluti sia connaturata profondamente alla filosofia e metafisica a cui per questo egli forse si oppone . Non dimentichiamo l'aspetto psicologico in Nietzsche che aveva avuto dissidi forse anche in questo senso col padre che era se non sbaglio , un pastore protestante come anche altri due altri importanti filosofo di quel secolo . Anche la filosofia dei filosofi è legata a sua volta ai fattori giustamente indicati come influenti su come si stabiliscono e varia la morale , sempre necessaria , però . 😊😊
Certamente una bella lezione su Nietzsche, erudita e ben presentata. Tuttavia oggi ritengo che sia necessario riconoscere il limite profondo della filosofia genealogica e del prospettivismo, con le sue derivazioni ermeneutiche, decostruttivistiche, post-strutturalistiche novecentesche.
Oggi infatti la "metafisica" è tornata profondamente a caratterizzare il dibattito speculativo: sia nella filosofia analitica del linguaggio, sia nelle varie forme di ontologismo critico, e in generale non da ultimo nel ritorno agli studi sulla grande metafisica classica di Platone e Aristotele (si pensi agli studi di Enrico Berti: in particolare anche sulla cosiddetta "riabilitazione" della filosofia pratica aristotelica).
Insomma un pensiero che si definisca oggi "anti-metafisico", e che al tempo stesso intenda essere ancora un pensiero "filosofico", oggi è molto difficile da sostenere e fondare.
Bellissima lezione! 👏👏👏
PERCHÉ SU OGNI QUESTIONE LA VOLONTÀ DI POTENZA È DECISIVA.
- Per far valere qualsiasi tipo di ragione, giusta o ingiusta che sia: si deve sempre averne la forza! Per questo nel mondo dilaga una giustizia alternamente ingiusta. La giustizia come tutti gli altri valori, non si impone per una morale idealmente immutabile, ma si regola consequenzialmente dai rapporti di forza in quel momento dalle parti stabiliti.
(Davide Giannelli)
Riflessioni molto interessanti e importanti su Nietzsche che analizzano come intendesse la morale il filosofo cioè in senso pragmatico come si suol dire : la medicina o in senso di adattamento ad una parte du società prevalente o dominante o in senso relativistico relativo a diversi modi d'intendere la morale da parte di gentile diverse MS anche l'esposizione suggerisce di diverso grado di conoscenza e di evoluzione dei costumi , benché la parola evoluzione non sia citata , il pluralismo può essere accolto un poco come faceva in parte l 'Impero Romano . Alla base però mi sembra che in Lui c'è in cima il rifiuto della Legge del Vecchio Testamento trasmessa da Mosè e che è alla base nonostante tutto ancora alla base della nostra morale anche perché concorda stranamente con la visione pragmatica delle società umane a parte qualche differenza . Credo che l'analisi del filosofo sia oggettivamente ragionevole in senso pratico ma non spiega il perché filosofico di stabilire valori morali assoluti sia connaturata profondamente alla filosofia e metafisica a cui per questo egli forse si oppone . Non dimentichiamo l'aspetto psicologico in Nietzsche che aveva avuto dissidi forse anche in questo senso col padre che era se non sbaglio , un pastore protestante come anche altri due altri importanti filosofo di quel secolo . Anche la filosofia dei filosofi è legata a sua volta ai fattori giustamente indicati come influenti su come si stabiliscono e varia la morale , sempre necessaria , però . 😊😊