Corbetta, perquisizioni alla Magneti Marelli per il caso ''dieselgate''

Una delle inchieste più rilevanti degli ultimi decenni potrebbe avere una soluzione anche grazie ad un’azienda di Corbetta. Il cosiddetto dieselgate, sulla produzione di alcuni modelli di auto più inquinanti del dichiarato ha portato a cercare informazioni anche alla Magneti Marelli di Corbetta.
La guardia di finanza ha eseguito la perquisizione disposta dalla Procura di Torino che era alla ricerca di documenti relativi ai rapporti tra la allora Fca, Magneti Marelli e Suzuki.
I magistrati subalpini hanno preso l’iniziativa, come previsto dalle norme sulla cooperazione giudiziaria internazionale, su richiesta della procura di Francoforte, da cui è partita l’inchiesta.
In una nota, Eurojust ha fatto sapere che stava assistendo le autorità di Germania, Italia e Ungheria in una serie di perquisizioni per contrastare l’uso di dispositivi di emissione difettosi nei motori usati in auto di un produttore giapponese. Nella nota, in cui si sottolinea che i dispositivi sarebbero stati montati nei motori diesel di fabbricazione italiana di un gran numero di auto e successivamente assemblati in vari modelli della casa automobilistica in uno stabilimento di produzione ungherese, si precisa che in Italia le perquisizioni sono eseguite dalla Guardia di Finanza di Torino e Milano.
A questo proposito la società fa sapere che “mentre non commentiamo nel dettaglio, confermiamo la piena collaborazione con le autorità nella loro investigazioni. Marelli è convinta di aver operato sempre nel pieno rispetto delle normative”.