L'anno scorso Gucci Beauty ha scelto una ragazza con la Sindrome di Down per pubblicizzare il suo nuovo mascara. Io ho pesato "che bello, che bravi, che marchio inclusivo, che coraggio ecc" ma insieme a questi pensieri c'è stata una pioggia di critiche al suon del politicamente corretto. A quel punto è stata l'intervista all'amministratore delegato che mi ha fatto riflettere tantissimo, in sostanza lui ha detto: siete talmente abituati a vedere le solite belle ragazze pubblicizzare i nostri mascara che neanche vi girate più a guardare i nostri cartelloni pubblicitari, con la scelta di questa modella invece siete spronati a girarvi incuriositi dalla sua diversità e in questo momento mi state intervistando e di conseguenza parlando del mio marchio. Dopo aver letto quell'intervista ho capito che il politicamente corretto non c'entrava, l'inclusività e il rispetto delle minoranze non c'entrava, si trattava semplicemente di marketing e pubblicità.
Esatto, hai colto nel segno. Alle aziende non frega niente di nessuno e di nulla, minoranze, disabilità ecc, gli interessa solo vendere i loro prodotti
Generalizzando, ridere di qualcuno è il modo più basso di fare comicità, può essere accettabile solo se quella persona o gruppo detiene o rappresenta una forma di potere sugli altri. La maggior parte della satira ride del modo con cui noi vediamo le persone o delle loro azioni, non delle persone stesse.
Siamo arrivati alla modifica di romanzi classici, ultimo caso su Agatha Christie. Se ho voglia di leggere un suo romanzo o qualsiasi altro classico, lo faccio anche per immergermi in quel momento storico, ma ormai non sarà più possibile, perché le nuove ristampe saranno modificate a immagine e somiglianza del modo di esprimersi di oggi. Un oltraggio all'arte, una cosa assurda a mio parere. Un romanzo classico è un documento storico, modificarlo significa alterarne l'essenza stessa dell'opera, oltre che è una violenza contro il pensiero dell'artista, siamo alla follia.
Sono d'accordissimo su questo. Non credo esista contesto in cui la censura possa essere giusta. Però attenzione nel dire "siamo arrivati a" come se fosse una cosa dell'anno scorso, questa cosa viene fatta purtroppo da sempre
Però non viene distrutto l'originale, quindi non è censura: chiunque può ancora leggere quella storia, solo che pochi lo fanno, perché non risponde più ai gusti dei lettori di oggi. Qui di sì, è anche questa una mossa di marketing, ma è anche un modo per fare sopravvivere l'opera e tramandarla alle future generazioni: le fiabe dei fratelli Grimm quante volte sono state "riscritte"? Chi leggerebbe, oggi, la fiaba di Cenerentola in cui le sorellastre si amputano i piedi ai propri figli piccoli? Quante storie sono andate perdute perché sono rimaste fedeli a una forma che rispondeva a esigenze e sensibilità di una cultura diversa, ormai non più esistente? Noi oggi conosciamo anche la versione originale e splatter di Cenerentola, proprio perché ne abbiamo tramandata anche la versione edulcorata.
A mio parere la cosa che mi dà fastidio di queste manovre commerciali non è il fatto che la Disney (o chi per lei) metta personaggi di varie minoranze nei suoi film ma la gara tra le major a chi fa il prodotto più inclusivo, tralasciando in secondo piano la qualità generale (che a mio parere è data da altri fattori più tecnici, come sceneggiatura, fotografia o recitazione/doppiaggio). Non so perché ma ho la sensazione che in questo periodo si tende a valutare un prodotto più in base alla sua rappresentazione delle minoranze che agli aspetti tecnici dei quali ho parlato sopra. Gli Oscar ne sono un esempio ma anche le testate giornalistiche non scherzano. Sinceramente preferisco un film fatto da dio ma per nulla inclusivo che uno superinclusivo ma tecnicamente fatto con i piedi.
Secondo me, la "gara a voler essere più inclusivi" rientra nelle manovre di marketing, perché può essere facilmente utilizzato per la pubblicità. Qualunque prodotto da sempre ottiene successo in gran parte grazie alla pubblicità, di qualunque tipo, quasi mai solo per le proprie qualità. Aggiungo poi che agli Oscar i film che vincono non sono né i migliori né i più inclusivi, ma quelli prodotti dalle stesse persone che sono unite per amicizia con qualcuno della giuria: da anni si dice che per vincere bisogna andare a fare amicizia con i giudici in delle feste che si svolgono giorni prima. Quindi credo che il vero problema degli Oscar è che siano l'autocelebrazione di Hollywood e che non rappresentano il cinema internazionale.
@@eliascabbio7598 No. Ho detto solo che la maggior parte delle volte le major ragionano così: "Diamo al pubblico il contentino dell'inclusività almeno saranno felici anche se abbiamo fatto una sceneggiatura scritta con i piedi per risparmiare".
@@mattiascali9432 sì, ma è un discorso abbastanza insensato, la qualità del film non è in alcun modo legata all'inclusività. Se il film è di buona qualità, il fatto che sia inclusivo è solo che un valore aggiunto, non penso che una casa produttrice abbassi volutamente la qualità delle produzioni per farci più pubblicità. Se poi una casa produttrice produce una cagata di film e poi ci mette gente di colore e omosessuale per renderlo più attraente per il pubblico, sono scelte di marketing, ma che ci siano o meno queste inserzioni inclusive, la qualità del film rimane la stessa, non penso l'inclusività induca la pigrizia della casa produttrice
Ormai la gente considera "politically correct" qualunque film non abbia come protagonista una persona bianca o etero.. senza cogliere un minimo il significato del film in se, è una parola buttata lì alla cacchio di cane per esprimere quanto rosicano. Basti vedere alcune recensioni mostruose su Turning Red.. ho letto qualcuno lamentarsi del fatto che ci fosse troppa "stregoneria" ( probabilmente riferendosi alla scena del rituale della luna rossa ) quando la magia è praticamente all'ordine del giorno nei film Disney. ._.
Una volta l'assocazione one milion moms ha cercato di far cancellare the owl house perché lo hanno definito "demoniaco" E comunque turning red in Italia si chiama red.
A me quello che fa fastidio del cosiddetto "politicamente corretto" nei film, sono i "contentini", le quote e tutte quelle cose che servono solo a tacitare la coscienza collettiva per dare una parvenza di inclusività ma in pratica seguono una agenda di opinione in maniera forzata, cambiando trame o personaggi di una storia, in barba ai contesti storici e narrativi.
È vero che spesso viene fatto per dare il contentino e, come giustamente dice Enrico, per tornaconto economico (a me da persona LGBT da abbastanza fastidio) ma le rivisitazioni di opere letterarie etc ci sono sempre state, con cambiamento di contesto storico, personaggi femminili interpretati da uomini etc etc e viceversa, soprattutto nel teatro questa cosa è sempre stata fatta tantissimo ma non solo, ci sono tantissimi esempi di riscrittura e reinterpretazione e la vedo come una cosa positiva. La cosa negativa secondo me è che adesso la rappresentazione delle minoranze a livello mediatico viene fatta per fare stare zitte le minoranze in questione, fingendo di includerle e guadagnandoci sopra, quando in realtà a livello politico continuano ad essere discriminate (discriminazione sul posto di lavoro, salari più bassi, difficoltà ad accedere ai concorsi pubblici, etc etc etc)
@@martinaxperia9893 in realtà includere le minoranze fa quasi sempre l'effetto contrario, e di fatti anziché far tacere le critiche, le alimentano, e questa cosa spesso giova al successo del film
Perché la presenza di una minoranza, giustificata semplicemente dal fatto che è giusto mettercela, dovrebbe essere un problema? Nel mondo reale di minoranze ne esistono a palate, riconoscere questa cosa anche nel momento in cui viene scritta la sceneggiatura del film non mi sembra una cattiva idea, stiamo parlando di probabilmente un paio di personaggi su un lunghissimo cast di attori. Cambiare una trama, ripensare un costume, o una scena completamente è inoltre qualcosa che si è sempre fatto e non se n'è mai lamentato troppo nessuno, prendi i film di Thor, l'attore di Heimdal è di colore, ed è una divinità nordica, eppure nessuno se n'è lamentato, però per un elfo di colore negli Anelli del Potere (serie di Amazon basata su Lotr) si muove tutto il mondo di internet
Come ad esempio il fatto che abbiano fatto interpretare Achille ad un attore di colore. È un po' come rappresentante Hitler con gli occhi a mandorla, perde tutta la credibilità a mio parere
Innanzitutto Enrico ti ringrazio per aver fatto luce su cos'è il politicamente corretto e cosa non è. Come hai detto tu l'inclusione delle minoranze nei film e nelle serie TV non è dovuta ad una fantomatica ideologia ma ad un mero stratagemma di mercato. Se posso aggiungere un mio pensiero, direi due cose: 1) Io non sono affatto contrario alla presenza delle minoranze in un film o in una serie TV, ma sono contrario quando il loro inserimento è palesemente forzato e fatto solo per dire "Guarda quanto siamo inclusivi!". In pratica, se l'inserimento è funzionale al contesto va benissimo, se invece è innaturale (tipo cambiare razza o sesso o orientamento sessuale ad un personaggio già esistente solo perché fa tendenza) allora c'è qualche problema. 2) Più che il politicamente corretto, il vero problema è la Cancel Culture, quell'idea malsana secondo la quale tutto ciò che può offendere qualcuno va censurato senza se e senza ma, ad esempio giudicando il passato con i metri morali del presente, vietare la celebrazione di determinate festività, proibire o addirittura distruggere libri "scomodi", proibire o comunque limitare l'insegnamento di certi temi nelle scuole o nelle università, ed infine dichiarare illegali determinate parole. Questo è il vero problema che va combattuto a mio modesto parere.
In che senso "creato"? Non c'è stato l'inventore della bestemmia, semplicemente la lingua si è evoluta (o regredita in questo caso) ed è nato questo tanto bizzarro quanto offensivo modo di dire che ha preso piede nel nostro Paese. La cosa è sfuggita di mano e adesso è multabile. Se vuoi possiamo parlare di quanto tale legge sia ridicola a livello sociale, ma la dinamica mi sembra lineare...
Farò un esempio banalissimo, ma la Rowling che se ne esce col discorso "Hermione può tranquillamente essere nera, non ho mai specificato il suo aspetto".. è un modo per attirare il pubblico di colore, e quindi una bieca mossa di marketing?
Non proprio. Questo commento esce fuori dall'opera teatrale della maledizione dell'erede, dove l'attrice che interpretava Hermione era di colore. Siccome lei ha dichiarato che quell'ora teatrale era canonica, alcuni la hanno accusata di aver cambiato il personaggio di Hermione per bieca integrazione di minoranze. La Rowling in tutta risposta si è difesa nel modo peggiore ovvero dando corda a queste voci, dico il modo peggiore perché non era nella posizione di dare lezioni sui diritti delle minoranze. In sostanza fece scalpore soprattutto perché lei iniziava ad essere un personaggio controverso e quello era qualcosa di facile su cui andarle addosso. Che comunque il fatto che l'attrice dell'opera teatrale fosse di colore non doveva fregar granché a nessuno, è un opera di teatro, non cinema, volendo poteva interpretare Hermione anche un ragazzo giapponese se la sua performance era superiore a quella degli altri.
@@mattiasecci4005 Se sei un consumatore certamente. Puoi decidere di non compare più i suoi libri o di non guardare più i film che derivano da essi. Ma non puoi assolutamente dire cosa avrebbe dovuto fare e cosa avrebbe dovuto dire lei o la sua opera. Se sei invece addirittura uno che si è arricchito con quello che lei ha creato NO non hai proprio quel diritto. Mutismo con passi lunghi e ben distesi.
Immagina essere gay e cercare sempre di nasconderlo o essere continuamente bullizzato per il tuo orientamento per poi entrare su internet e sentire gente che parla dell’”ormai intoccabile, potente e politicamente corretta lobby lgbt” perché hanno messo una coppia lesbica in una pubblicità di caramelle
Prova a dire pubblicamente qualcosa negativo contro i LGBT e poi vienimi a dire se è vero o no quello che dicono. Persone come te vivono in la la land e rifiutano a guardare la realtà. La realtà è che si sta facendo un social engineering dove vogliono distruggere il mondo vecchio per creare una nuova utopia mondiale, la così detta gob0homo, un ordine globale dove qualsiasi perversione è normalizzata. Questo video fatto da questo tizio e una cag@ta totale. La sua logica è che questo non è political correcnes ma marketing perché loro vogliono guadagnare i soldi dalle minoranza, ma a te ti sembra un buon marketing per guadagnare soldi se tu perdi la maggioranza e prendi soldi dalle minoranze? Poi se tu guardi attentamente tutti i film fatti con queste propagande loro perdono soldi invece di guadagnare. Questo significa che di soldi a questi non frega niente ma è tutto un social engineering. Ho perso 14 minuti a guardare un video ridicolo fatto senza minima logica.
Sai ci sono degli studi sociologici che dimostrano che le dittature che perseguono le comunità lgbt sono meno stabili e crollano più velocemente (questo è dovuto al fatto che le persone lgbt sono circa il 10%)
Da gay ti posso assicurare che ormai l'lgbt sta diventando una bella macchina da soldi e anche politica. Stanno fondando veri e propri partiti gay qui in Italia ai quali io per primo sono contrario, anche perché l'orientamento sessuale non può essere ne un'idea politica, ne favorire gusti cinematografici e musicali o comunque di creazione di contenuti multimediali. Sotto molti aspetti cavalcano l'onda LGBT e noi tante volte ci caschiamo
A me da fastidio quando ci si nasconde dietro la sedicente dittatura del politicamente corretto per non prendersi le proprie responsabilità. Vuoi offendere? Vuoi dire cose che se messe in pratica danneggerebbero delle persone? Ok, ma allora non metterti a frignare quando gli altri non ti considerano un angelo paladino della libertà ma per quello che effettivamente dici... Vuoi sentirti una brava persona anche se dici cose sgradevoli? Pazienza, non si può pretendere che gli altri mentano sistematicamente e magari sarebbe il caso di prendersi la responsabilità di ciò che si dice...
Senza internet non esisterebbe il politicamente corretto perché tutti sarebbero costretti a prendersi le proprie responsabilità delle proprie parole o azioni. Il politicamente corretto, per quanto lo trovi esagerato, é una reazione allo schifo di internet e spero che un giorno arriveremo ad una via di mezzo dove le persone saranno più empatiche e responsabili e i media e i social più liberi e senza schemi da seguire
@@mariolauri1921 Peccato che poi le offese e il bullismo (quello vero) è in voga proprio dove puoi mettere nome e cognome. Vi prego, smettetela di vedere questa roba come se fosse una cosa dell'internet o da leoni da tastiera che vent'anni fa il bullo che ti picchiava per strada esisteva veramente e abbiamo soltanto da sollevarci se oggi il bullo di turno si da soltanto a qualche insulto su internet.
@@anonimo6603 trovo entrambe le forme di bullismo molto gravi. Parlo del politicamente corretto e perché é nato. Ora ci sono molte meno ripercussioni per questi bulletti, prima facevi la cazzata e spesso la pagavi, ora passa un po' tutto inosservato
Un sacco di gente si è lamentata per "Superman gay" da amante dei fumetti queste lamentele mi hanno fatto infastidire perché Innanzitutto non è Superman il figlio di superman e non è gay ma bisessuale, poi non è che è diventato bisessuale Ma è stato creato proprio così. Se alla gente da fastidio Un orientamento sessuale di un personaggio immaginario c'è qualcosa che non va e non è politicamente corretto
La cosa brutta della situazione del Superman gay è che 99% dei dementi che si è lamentata non si è neanche andata a informare e ha capito che avessero reso CLARK gay, e non il figlio...quindi si sono lamentati del nulla. Ma anche quelli che lo sapevano hanno rotto le palle, perché secondo questi idioti gay significa poco mascolino.... perché si sa che Superman è sempre stato simbolo di perfezione e mascolinità tamarra, mica un supereroe che rappresenta speranza e bontà...
Finalmente qualcuno lo dice, alle aziende cinematografiche non gliene frega nulla delle minoranze, le sfruttano per profitto spesso facendo rapprentazioni stereotipate. A me vanno bene le minoranze rappresentante ma se fatte bene e che non siano usate come leva di marketing, mi ricordo quando Netflix aveva LGBT come genere a parte, era una roba abominevole e sento ancora dire che "I gay ed i neri stanno rovinando il cinema!1!1!?1" per certa gente pure un solo personaggio omosessuale in un film sarebbe "propaganda gay voluta dai gay brutti e kattivi"
assolutamente non è così, è una percezione. CI sono sicuramente omofobi e razzisti. Ma si puo non essere omofobi e razzisti eppure accorgersi del fatto che ci sono delle forzature. Non è perche netflix toglie quello che hai detto tu, che poi in teoria è un potenziale mercato di profitto di nuovo pubblico, che non può esistere una agenda. Nè ha senso autovittimizzarsi come brutti e cattivi. Se un personaggio è valido, non importa che sia nero o gay. Ma il punto è proprio che questi personaggi spesso sembrano essere non validi. Posso considerare la validita di un film, senza che qualcuno critichi la mia posizione sotto il profilo lgbt? La critica ha investito tante volte anche personaggi etero, semplicemente percheè erano fuori parte, o il loro personaggio non aveva senso in una serie. Succede. Sembra però che nella fretta di individuare omofobi e razzisti, non ve ne accorgiate. Semplicemente ci sono personaggi etero o gay che sono forzati in una storia, e quindi non funzionano. Ma non perche stiamo sempre a guardare i film con questioni di ideologia etero, bianca, o che. Uno neanche ci pensa, uno vuole solo vedere un buon film. Ma poi veramente far sentire tutti rappresentati sta aprendo nuovi mercati e aumentando le vendite? Non mi pare, anzi mi pare il contrario. Quindi vogliamo dire che chi pubblica si sta autosabotando? Mettiamola cosi, a vedere che i cuochi in molte serie sono italiani stereotipati, pensate ai SImpson ma ci sono molti altri esempi, dovrei prenderlo come insulto agli itaiani, capaci solo di cucinare o che pensano sempre al cibo? (tra l altro nel mio caso io penso al cibo 24/24, quindi dovrei offendermi?) Essere giusti va bene, ma invasati di giustizia...non tanto
@@Eternaprimavera73 Purtroppo è un fatto che in molti film (anche se non tutti) gli omosessuali e altre minoranze non sono altro che macchiette scritte male, non penso che sia bello per un omosessuale nel 2022 essere rappresentato come uno che parla da effeminato e che pensa sempre al sesso. Non è solo una "percezione" è la realtà, vari studi provano che i film con più diversità tra i personaggi fanno tendezialmente più soldi perché si rivolgono ad un pubblico maggiore quindi è nell'interesse delle aziende fidelizzare altre parti di pubblico, si chiama marketing Infine io non critico quelli che criticano i personaggi scritti male in generale, ma quelli che criticano un personaggio solo perché sono di una minoranza. PS: La comparazione con gli italiani è senza senso perché non mi pare che gli italiani siano discriminati nel mondo come per gli omosessuali che sono ancora apertamente discriminate in vari paesi del mondo
@@francisboio tutti siamo discriminati, per qualunque cosa. GLi italiani sono discriminati nel senso che ci sono pregiudizi.I pregiudizi possono essere anche positivi, non per forza negativi. Ma restano pregiudizi comunque. A volte veniamo anche discriminati in senso negativo. Puoi non crederci naturalmente. Magari non veniamo bastonati in quanto italiani, perche è un tipo di razzismo che non si spinge fino a questo. I gay in alcuni paesi, ma non in europa non sono discriminati in alcun modo. se cosi fosse, vorrebbe dire che in ogni paese, tutti gli abitanti discriminano i gay, ma sono pochissime minoranze a farlo. quindi usare il termine paese è improprio. In Italia, secondo me, non si puo dire. Ma che esistono gli stronzi che lo fanno, non puo portare a dire che è una caratteristica del paese. Mi pare che concordiamo che molti personaggi gay sono scritti male (ok, parlo da un punto di vista etero). Per quanto riguarda il sesso, e conoscendo qualche gay personalmente, come ha anche detto Enrico, è piu difficile tra loro ritrovarsi, perche sono numericamente meno, e si debbono cercare in luoghi che sono di richiamo proprio per gay, quindi è piu difficile, a differenza dei film dove sia i gay che gli etero sono stereotipati, un gay non ha scritto gay in fronte. O almeno, io non me ne renderei conto. Non so se fra loro si riconoscono. io non ci riesco. Sul fatto che i prodotti inclusivi funzionino, ho i miei dubbi, e te lo dimostra un altro post che ho scritto sotto questo video, con esempi ben precisi di produzioni comics-filmiche e serie televisive. QUelli che percepisci che vendono, probabilmente è perche hanno personaggi scritti bene, e non per l' inclusivita di neri, gay e asiatici in sè. DOve questi personaggi sono messi a forza, creano la reazione opposta, nonostante l inclusivita secondo il tuo ragionamento farebbe presupporre il contrario.
@@Eternaprimavera73 Discriminazione non significa solo pregiudizi, ma anche trattare peggio alcune categorie di persone rispetto ad altre. Quindi gli omosessuali sono infinitamente più discriminati francamente, non nego che alcuni siano razzisti verso gli italiani ma gli omofobi sono sicuramente molti di più. Nei film gli etero sono molto meno stereotipati degli omosessuali che in molte opere sono così bidimensionali che subito si capisce il loro orientamento sessuale Riguardo alle vendite, non è vero che solo i film inclusivi scritti bene sbancano al botteghino, pure un sacco di film mediocri fanno un sacco di soldi per l'inclusività. Degli esempi sono Black Panther e Shang Chi che nonostante siano mediocri hanno fruttato molto alla Marvel, pure videogiochi come l'ultimo COD facevano schifo ma avevano il protagonista di colore quindi ha fatto un sacco di soldi
Io non ho visto il video di Pio e Amedeo ma credo che la frase che abbia portato il pubblico a ridere si stata “Viva la fi**” che porta divertimento all’italiano medio solitamente.
Sempre la Disney che cancella The Owl House (che insieme ad Amphibia sta praticamente trascinando Disney Channel) perché molti personaggi principali e secondari fanno parte della comunità LGBT: *clown noises*
Esatto, mi ha dato un sacco fastidio il fatto che vogliano cancellare The Owl House, un cartone che reputo molto carino, solo per una coppia queer che tra l'altro ha fatto diventare la serie molto piú popolare.
La situazione è più complicata di così.La serie non è stata cancellata ma ridotta,mi spiego meglio : la seconda stagione è piena di elementi LGBT e proprio per questo motivo sia la Disney che la Terrance sapevano che mezzo mondo l'avrebbe censurata ,il ciò comporta molti meno guadagni (basta pensare alla puntata di Steven Universe sul matrimonio di rubino e zaffiro), purtroppo i soldi per la serie non arrivano dal nulla ed un prodotto di Alta qualità come questo richiede davvero un alto budget , quindi la terza stagione della serie è stata ridotta da 20 puntate a 6puntate da 40 minuti. Una cosa per la quale ci si può tranquillamente arrabbiare con Disney è tutto il discorso sul merchandising della serie,riassumo in breve, La Terrance sì è arrabbiata perché la Disney ,quasi di punto in bianco, le dice che la serie non era più consona ai canoni di DisneyXD e che quindi non avrà un merchandising ad essa dedicato. Ciò è vergognoso perché una scelta del genere è calcolata fin da subito ,ed avvisare l'autrice all'ultimo è da cani(considerando che lei aveva in programma molto materiale di merchandising come le novel di Azura ad esempio).Sul motivo per il quale è stato negato il merchandising alla serie ci sta la puzza, perché oltre al "la serie non è consona ai canoni e bla bla bla" la Disney non ha dato nient'altra spiegazione al riguardo e ciò a me personalmente fa arrabbiare perché togli la possibilità a una persona di comprare pupazzetti e altre cose così per sostenere l'autrice. Io personalmente non ho guardato la serie legalmente perché proprio non posso permettermelo (studio e mi tocca pagare quasi tutto dasola con lavori saltuari da fame) ma i pupazzi o roba simile di molte serie me li sono spesso comprata più per supporto che per altro.Se in un futuro (spero prossimo) riuscirò a stabilizzarmi economicamente non ricorrerò più alla pirateria.
Condivido a pieno. Aggiungerei che il "politicamente corretto", usato come lo usano i media, non sia altro che una parola per manifestare la propria frustrazione nei confronti di una società che cambia e dei quali mutamenti, chi la usa l'espressione in questa accezione, non riesce a comprendere e condividere. In questo senso la "censura", che queste persone vedono, è il mancato utilizzo e riutilizzo di espressioni oggi ritenute socialmente offensive e discriminatorie. Quindi il "freno" o "blocco" di espressioni, comportamenti e idee non sono imputabili ad una dittatura politica ma al semplice evolversi della società, fortunatamente, sempre più aperta ed inclusiva nei confronti delle minoranze. Con questo commento non voglio difendere i media, anzi, mettere sotto il riflettore come questo vittimismo da "politicamente corretto" non sia altro che l'ennesima forma di conservatorismo tossico riassumibile con "quando c'ero io si stava meglio".
Il tuo commento e' molto chiaro e hai espresso bene il tuo pensiero,quello pero' che non condivido sono come hai detto tu le censure. Con l'abolizione delle parole non si risolvono i problemi. Pensi che una persona razzista non potendo piu' dire neg...o zing.. cambi il suo pensiero? Non credo. Credi che semplicemente non potendo piu' pronunciare una parola quella persona si senta accettata dalla societa'? Se mi alzo dal posto sul bus perche' non voglio stare vicino a un extracomunitario ma non pronuncio le parole non e' che cambi molto.... Stesso discorso per tutte le minoranze. O con i mestieri...molto comico ...non piu spazzino ma operatore ecologico non piu bidello ma ausiliare scolastico non piu barbone ma closhard e cosa e' cambiato? Bisognerebbe cambiare il pensiero non le parole. Quello che mi urta e che se domani qualcuno si inventa o capisce che la parola albero o sedia venga sfruttata per offendere che si fa' non si dice piu' albero o sedia? Mi pare davvero una dittatura antidemocratica che la minoranza decide cosa posso dire . Ah saro' pure come dite voi un boomer ma credimi si stava davvero meglio a 360. E grazie a Dio posso dire io c'ero.
@@cicciopasticcio412 non c'è nessuna minoranza che decide cosa puoi e cosa non puoi dire, semplicemente alcune parole offensive non sono più ammesse dalla società. Perché usare una parola offensiva quando puoi usarne una non offensiva? La società ha trovato altre parole che non offendono, perché non usarle? Perché dire "handicappato" invece di "persona con disabilità"? È una questione di rispetto: so che una parola può offendere, allora magari evito di usarla. Poi può essere che tale parola, dopo anni di oblio, torni in circolazione spogliata del significato offensivo che ha, è successo con parole della sfera sessuale. No, non è lo smettere di usare una parola che cancellerà il razzismo, la xenofiobia, l'odio, ecc. dal mondo, ma almeno dà un'indicazione a chi vuole portare rispetto alle altre persone; ad esempio: sai che se vuoi rivolgerti in modo rispettoso ad una persona gay, magari eviti di chiamarla "frocio". Se uno vuole offendere, una parola la trova, anzi può continuare ad usare quelle parole "censurate dal politicamente corretto", non arriva la swat con gli elicotteri a prenderti per portarti a Guantanamo. Però non si può nemmeno pretendere di offendere senza non subire conseguenze, no?
Io della censura mi lamento poco, principalmente riguardo gli adattamenti tra un paese e un altro e il modo in cui cancellano intere parti di anime (faccio un esempio qua in italia le sailor moon, yu-gi-oh, pokemon, sonic X e tanti altri anime diretti ai ragazzini hanno subito pesanti censure dalla 4kids che ahnno sconvolto la trama) mi arrabbio un po. Cioè non potete prendere una cosa fatta in un modo e cambiarla perche ha delle lesbiche che si trasformano in uomini (nel caso di sailor moon), perche ha del cibo cinese (nel caso di pokemon), perche citano la morte (nel caso di yu-gi-oh) quindi l'unica cosa che dico è: le cose o si fanno bene o non si fanno e piuttosto che portare anime censurati tanto vale rinunciare a portarli nel proprio paese
Una società che cambia non centra nulla se ti comporti cosí in america hanno distrutto le statue di colombo Inoltre la disney censura film senza motivo questa e ipocrisia dovrebbero smettere di sfruttare i paesi poveri. Gli anericani in quasi ogni stato sono ignoranti con case di legno e vivono male solo alcuni stati sono sviluppati dicono stupidaggini infatti in europa certe cose non succedono
In quanto autistico, e facente parte della ODMI (Oligarchia delle Minoranze Italiana), posso assolutamente dire che quest’uomo verrà silenziato entro 24 ore. (Comunque video fantastico Enrico! Spero ritornino le recensioni a film orrendi come “the Emoji Movie”)
Questo video mi ha ricordato perché l'umorismo sugli ebrei fatto da comici ebrei sia più divertente che l'umorismo antisemita: il primo è composto da critiche umoristiche (e spesso anche offensive) verso tradizioni, stili di vita e questioni religiose che gli autori conoscono e che possono anche essere applicate ad altre realtà; il secondo si tratta dei soliti tre o quattro insulti antisemiti e vecchi miti che riflettono l'ideologia di chi li diffonde.
Allora, l'ultimo esempio si è avuto con la prima stagione, seconda serie, di Vikings (valhalla)...con uno Jarl (nobile) nero...anzi, nera. Ora, finche' si tratta di un film di fantascienza mi va bene tutto, ma in un film ( o telefilm) di matrice STORICA, sia che sia stato fatto per politicamente corretto o per ragione di marketing, mi da' estremamente fastidio. La storia non si tocca.
Chissenefrega se ti da fastidio...Sono aziende è giustamente seguono l'odore del proffito..La storia la studi a scuola, università, Wikipedia (Inglese)..Non da aziende private che tutelano i loro interessi🤑.
Concordo che mettere etnie diverse in ambientazioni storiche dove non c'entrano nulla da fastidio pure a me, ma ti assicuro che Vikings o Valhalla sono tutto tranne che serie storiche o accurate storicamente. Per quanto hanno ricostruito discretamente la cultura norrena, con i suoi riti e le sue varie realtà , gli abiti e i personaggi sono proprio tipici dei Fantasy storici alla Xena o alla Got. Quindi li posso giustificare quella scelta perché, a conti fatti, è una serie storica che non pretende di essere accurata storicamente. Se voglio vedere una serie storicamente accurata sul mondo norreno e anglo sassone del tempo, mi vedo The last Kingdom di Netflix che, ironicamente, è più accurata di Vikings.
@@danail_hellcariss Infatti. Al di là della cultura norrena, ovvero le tradizioni religose o le feste tradizionali, che sono effettivamente ben riprodotte (merito anche per il fatto che la serie è stata sponsorizzata da History Channel), i costumi e i personaggi sono chiaramente anti-storici. Già che mi metti dei vichinghi senza elmo, quando era risaputo che nessun norreno andava in guerra senza essere completamente corazzato e coperto in corpo, dovrebbe farti riflettere. Come ho detto, se cercate una serie vichinga più fedele alla storia guardatevi The Last Kingdom.
Pio e Amedeo mi fanno ribrezzo, onestamente. La loro ", comicità" si basa semplicemente su stereotipi o atteggiamenti che strizzano l'occhio a campagne di politici bigotti, perché la loro è "satira" se dicono F o N, però non scherzerebbo mai sulla religione o la Chiesa, su politici etc. Quella non è libertà di espressione, satira, comicità, è solo affiancarsi all'ideale del popolo. Non sono un tipo che si scandalizza facilmente, basti pensare che amo alla follia South Park, con le battute sulla chiesa, minoranze, disabilità (io stesso ho una disabilità). Ma nell'ascoltare quelle battute, ci rido su, non certo me la prendo. E va bene, così, ma solo se rido di tutto, non solo delle cose che acchialappano voti ai politici 😏
La verità? Io penso che oggi viviamo in un mondo dove ogni scusa è buona per fare polemica, come sbrogliarla? Permettendo agli altri di fare la minchia che vogliono senza che debbano preoccuparsi di polemiche relativamente inutili
Da questo punto di vista è interessante. Spillare i soldi a una fetta di pubblico non è considerato da molti. Ottima osservazione, anche se dà fastidio di base, purtroppo veritiera
Ti sei guadagnato un iscritto. Bravo! Aggiungerei che molti film, serie e altri prodotti di intrattenimento hanno "imparato" a evidenziare una maggiore sensibilità proprio perchè raccontano disagi. Raccontare conflitti e disagi è un eccellente modo, se fatto bene magari, oltre che a fare soldi ma anche per dare voce a situazioni un tempo mai cagate di striscio.
Secondo me rendere illegale una parola sarebbe inutile come legge, perché comunque la gente continuerebbe ad usarla, essendo entrata nel linguaggio comune. E non puoi comunque andare a prendere ogni singola persona che dice quella parola per multarla.
basta vedere le bestemmie: bestemmiare Dio e le altre divinità in Italia è sanzionabile Ma prova a bestemmiare in piazza e vedi quanti poliziotti vengono a multarti effettivamente
@@Becix157 Attualmente è illegale la bestemmia alla divinità. Ma se non ricordo male, le Madonne ed i santi non sono sanzionati. Resta il fatto che se qualcuno ce l'ha al posto delle virgole, e non come (ad esempio) esplosione verbale data dalla rabbia, sarà difficile mitigarne o limitarne l'abitudine.
Penso che il suo effetto lo abbia, io per esempio non uso più il termine handicappato, e disabile lo uso solo in maniera ironica. Serve per spostare una parola offensiva dal linguaggio comune alla dimensione privata
Secondo me l'uso di certe parole va contestualizzato all'interno dei media, per esempio, Tarantino nei suoi film usa spesso la N Word, ma non vuol dire che lui sia razzista, anzi, bisogna vedere quale personaggio la dice, in quale contesto e parlando a chi.
@@sassoatomico Non hai capito cosa ho detto. Il problema non è tarantino che usa il termine corretto. Il problema è chi usa il termine N word capisci? Chi usa il termine N word non vuol dire che è un servo del politicamente corretto. E i servi del politicamente corretto si tollerano? Certo che NO.
@@sospiroeterno4110 Ah, vabbè, non capisco cosa ci sia di così sbagliato nel dire N Word per riferirsi a una parola potenzialmente offensiva senza dirla esplicitamente. Poi capisco che possa non piacerti come terminologia, ma non penso ci sia qualcosa di sbagliato nell'utilizzarla
@@sassoatomico Offensiva e razzista per chi? Il termine è quello e se a loro non sta bene non è certo un problema nostro. Occhio a queste cose che cominciano col toglierti una parola e poi ti tolgono tutte le altre.
@@sospiroeterno4110 non usare parole offensive verso le minoranze non è essere schiavi del politicamente corretto, che non c'entra nulla, è rispettare gli altri
Ciao, intanto grazie per aver condiviso la tua opinione e per aver creato questo spazio di confronto. Mi permetto di esporre il mio punto di vista e spero che possa altrettanto invitare alla riflessione, soprattutto i ragazzi più giovani dato che sono quelli che a mio avviso sono la categoria più esposta a questo tipo di violenza, vuoi perché la loro realtà è più virtuale di quella dei nati "anteinternet" e quindi il confine tra quello che viene detto in faccia e quello che si legge su uno schermo è più labile, vuoi perché non hanno ancora affinato gli strumenti utili a filtrare questo tipo di attacchi. Prima di tutto vorrei fare una considerazione di carattere generale: in questo scambio di idee come in ogni altro è necessario il rispetto dell'opinione e dell'espressione altrui, però dobbiamo trovare un terreno comune di comprensione, altrimenti rischiamo di creare fraintendimenti. Questo terreno è la parola. Mi rendo conto che la frase "politicamente corretto" possa avere un significato originale diverso da quello che intendiamo oggi (e credo che anche questo sia causa di corto circuiti cognitivi) ma sostengo che sia necessario accettare che il valore delle parole cambi insieme alla società, analogamente al colore della pelle dei personaggi dei cartoni Disney. (Un problema simile lo riscontro nel termine "democrazia". Senza entrare in merito alla questione, di certo non viviamo in una società democratica se attribuiamo al termine il suo significato originale. Però abbiamo accettato che questo tipo di organizzazione si chiami democrazia, il discorso sarebbe molto interessante e consiglio di andare a cercare la spiegazione del Prof. Barbero che sicuramente è più interessante ed esaustiva della mia.)Tornando al P.C. mi atterrò a quello che a me sembra di capire significhi oggi Politicamente corretto ovvero un'esasperata attenzione all'inclusività che a volte sfocia nel ridicolo. Ad esempio io nello scrivere qui di seguito dirò "mio figlio", parlando in generale. è ovvio che mio figlio potrebbe essere anche mia figlia però non mi è sembrato necessario specificarlo. Se invece uno dice "quel negro di merda", il problema non è il fatto che lo dica. Il problema è che la paura del diverso può prendere anche forme violente, esecrabili. Il compito della società dovrebbe essere quello di formare adulti rispettosi, ma la società siamo noi. Noi genitori, noi fratelli, noi amici. Con chi ce la prendiamo? Io ritengo che per iniziare si debba dare meno peso a quello che gli altri pensano o dicono di noi, sia nel bene che nel male. Altrimenti non si cresce, stiamo sempre li appesi a un like. Aspettando che qualcuno ci dica quanto siamo unici e speciali. Anche perché non basta impedire di usare certe parole, bisogna insegnare il rispetto ai bambini, ma non ne abbiamo la voglia. Non abbiamo tempo, dobbiamo fare l'aperitivo, la partita a padel, vedere se ci hanno messo un like al selfie su instagram. E non ci accorgiamo che nostro figlio sta male perché il mondo è cattivo e senza pietà e gli adulti sono violenti e volgari e i ragazzi li imitano. E non pensiamo che in realtà dovremme dire a nostro figlio che è normale avere paura, perché la paura ci salva dai pericoli. Ma che non dobbiamo abbandonarci alla paura perché possiamo farcela, possiamo diventare grandi e affrontarla. Purtroppo i cambiamenti richiedono tempo, generazioni, ma noi vogliamo vedere il cambiamento subito e soprattutto senza essere disposti a cambiare o a fare un bel cavolo di niente. Non possiamo eliminare la violenza dalle nostre vite. Dobbiamo capirla e domarla. Non si protegge un bambino tenendolo chiuso in casa con le ginocchiere, il casco e il paradenti, gli si insegna a riconoscere i pericoli e a trovare modi per evitarli. Gli si insegna a essere forti e giusti. Spero di non essere frainteso, io so cos'è il razzismo essendo figlio di un immigrato (bella parola eh?!) però ho scelto le persone che mi circondano allontanando chi ha dei valori incompatibili con chi io sono e chi io voglio essere. Non possiamo piacere a tutti e non tutti possono piacerci. Il problema che sollevi è monumentale perché ci sbatte in faccia il fatto che siamo 7 miliardi di persone più o meno tutte interconnesse tra di loro, ognuno con il suo set di valori e la sua idea di un mondo giusto. Spegnete la televisione, vi sporca i pensieri e l'anima. Andatevi a fare una passeggiata con una persona che vi fa sentire bene. O da soli andate a respirare. Lasciate il cellulare a casa, spegnete il computer. Siate sinceri con voi e scegliete persone che lo siano con loro stesse e con gli altri. Abbiate la forza di dire no. Di non far entrare ciò che vi fa stare male. Di non dare agli altri la forza di ferirvi. Create valore. Sarò impopolare ma lo dirò: sticazzi se vi dicono sei un frocio di merda. Non regalate il vostro tempo e le vostre emozioni a chi non le merita. Non cadete nel tranello.
È da almeno dieci anni che la moda impone di essere il più diretto e abrasivo possibile nell esprimere il proprio punto di vista, i tipi più cool fanno a gara a chi spara l opinione più edgy da almeno il 2012 e non c è nulla di più mainstream del politicamente scorretto,eppure c è chi ancora vuol farlo passare come qualcosa di anticonformista e antisistema,qualcosa per pochi coraggiosi eletti, vittimizzati e censurati ,che esprimono opinioni non popolari(così non popolari da essere condivise da almeno un 70% della popolazione)
Personalmente mi reputo contro alle scelte di Disney ed altre aziende più per il fatto che siano fottutamente forzate (certo che puoi fare Ariel nera, però devi rendermela credibile e funzionale), credo che quando alcune persone puntano il dito contro ste cose per il politicamente corretto sia proprio per quella sensazione di forzato. Si vede che non è una scelta nata da un criterio o per gusto estetico ma è lì per fare si che se ne parli, e visto che alle masse piace parlare di robe di cui non sanno davvero tutto solo per il gusto di potersi dire sdegnati (finché l'argomento è sulla cresta dell'onda), ecco che ci ritroviamo con fin troppi film che esistono solo in merito al loro marketing e non al loro valore artistico.
Ciao, riguardo alla sirenetta nera/bianca sarei curiosa di chiederti una cosa, per capire meglio cosa intendi. Considerando che le sirene non esistono e sono delle creature inventate arbitrariamente con metà pesce e metà donna, possiamo dire che non hanno un colore tipico, visto che non esistono. (Non sono di origine greca perché le sirene greche erano diverse, corpo si uccello e testa di donna. Nella tradizione nordica invece erano delle donne che si trasformavano in foche, ma di nuovo si tratta di una versione diversa da quella che stiamo discutendo qui). Inoltre, se ho capito bene il tuo commento, per te il colore della pelle della sirenetta deve avere un senso narrativo. Quindi secondo te che senso narrativo aveva decidere di dare alla sirenetta la pelle arbitrariamente bianca? O, se pensi che si tratti di una scelta che non serve giustificare, perché invece trovi necessaria una giustificazione per la pelle nera? O magari ho capito male io quello che intendevi?
Ma che cagata è sta cosa di Ariel nera che va resa credibile? È una sirena, non è un essere umano, e non venirmi a dire che "la fiaba è danese", perché Ariel rimane una sirena, possono farla di qualunque carnagione vogliano
@@MrExuvia Possono farlo e infatti lo faranno, senza che nessuno di noi possa impedirglielo in nessun modo. E io posso dire che mi appare fuori luogo o forzata (come un pesce fuor d'acqua!! ahah capita la battuta?) in un ambiente scandinavo. Esattamente come mi sarebbe parsa fuori luogo e forzata una sirena bianca e con i capelli rossi in un'ambientazione africana
@@belsa1989 Sirena fuori luogo....ecco la cagata del giorno. Io non posso credere che riesca ad esistere gente come voi che creda a roba del genere quando la scrive. Poi sta cagata che io difendo una scelta di marketing....no, semplicemente ho detto che è una stronzata inutile lamentarsi del fatto che una creatura di FANTASIA abbia una carnagione scura perché...no seriamente, devo ancora capire il motvo
Io mi ricordo quando fu presentato per la prima volta il gioco "my little devil inside" all' E3 di qualche anno fa, in cui si mostravano dei minion nemici che basavano le loro fattezze su alcune tribù africane che indossano grandi maschere voodoo durante i riti. È bastato uno stronzo su Twitter a lamentarsi e ad incitare al razzismo, per far si che uscissero decine di articoli, costringendo (di fatto) gli sviluppatori a delle scuse pubbliche e alla rimozione di quei minion del videogame.
L'hanno rispolverato furbamente adesso proprio perché è il momento più propizio (e perché immagino prima o poi toccasse anche a lui un film, visto che stanno coprendo quasi tutti gli eroi)
Commento a parte per un caso riguardante la censura e addirittura la rimozione della stessa che un sacco di gente ha ignorato e frainteso. In Saludos Amigos, è dal 2005 che la parte del film con Pippo gaucho è stata censurata per togliere la sigaretta a Pippo. Bene, su Disney+ inizialmente c'era la versione censurata ma da luglio 2020 hanno cambiato il video e ripristinato la versione originale con la sigaretta. Ma stranamente non ne parla quasi nessuno! Anzi, ci sono quelli che fanno meme mostrando la scena di Pippo con la sigaretta in mano prima e dopo dichiarando che la censura è stata fatta su Disney+, quando in realtà non solo era stata fatta 15 anni prima ma addirittura su Disney+ l'hanno tolta dopo qualche mese!
Satira dal latino satura/satur ovvero pieno, spazio. in letteratura : genere letterario, inerente alla poesia, che prende in giro con irrisione il modo di fare di una tipologia di persone o anche di una sola (per estensione) monologo che si prefigge di ridicolizzare qualcuno. Una citazione di Moore ci illumina su questo: Una delle funzioni principali della satira è quella di affrontare i problemi scomodi. [...] La satira presume che il pubblico abbia un cervello. Invece parodia dal greco para(contro) odè(canto) che significa componimento in versi di uno già noto....allo scopo di fare satira e smuovere il riso. Magari guardare gli etimi prima... Comunque sul discorso politicamente corretto sono d'accordo quasi in toto. Mi piace il tuo canale, soprattutto quando parli di CARTONI ANIMATI. Sei davvero bravo complimenti.
Appoggio moooolto quello che hai detto e rimani una delle persone che più stimo su YT Italia, ma se hai info puoi controllare se per alcuni premi avevano messo delle clausole di partecipazione. Esplico meglio: per poter partecipare ad alcuni premi tipo oscar avevo letto che una quantità di persone del cast dovevano rientrare in una % in determinate minoranze per poter presentare il film a quel determinato premio. Ora non so se era fake news oppure una proposta mai realizzata oppure se effettivamente da qui a qualche anno sarà così. Comunque ora incuriosito andrò a controllare anche io
Appena iscritto. La mia parte razionale non può che darti ragione su tutta la linea, ma quella sentimentale soffre un po' ad accettare i cambiamenti che stonno facendo ad opere che hanno segnato la mia infanzia. Come dici tu, però, io ho 27 anni e la mia opinio non dovrebbe avere alcuna rilevanza per chi (Disney o altri) si rivolge a bambini o adolescenti. Alla fine è il ciclo della vita: il nonno "ai mie tempi i treni arrivavano in orario" (mai stato vero). Per quanto riguarda il politicamente corretto, che "non esiste" nel cinema (si basa quasi esclusivamente sulla logica di mercato), penso che nasconde la nostra voglia di indignarci davanti a tutto. "Indignazione ovunque". P.S. per il cactus: da ciò che so è normale che quello più altro fiorisca prima. Mi sembra perché contiene più acqua o una cosa del genere. Poi di preciso non so.
E sempre quello che ho detto!! Una volta uno sotto un video recensione su Raya ha scritto "eh ma Namaari è così per colpa del politicamente corretto". NO! Semplicemente la Disney in quel film ha provato a fare un antagonista con delle motivazioni e che poi ha capito i suoi errori. Ma niente, insisteva che era colpa del Politicamente Corretto...
@@aicek Antagonista con delle motivazioni e che poi ha capito i suoi errori. Per lui questo tipo di personaggio è così per colpa del politicamente corretto.
@@DM006 secondo me, lo diceva unicamente per via del sottinteso fra Raya e Namari. Insomma, non è difficile capire che le due sono ben più di una coppia di amiche, ex rivali. Più che per il personaggio che sbaglia e poi si ravvede.
@@DM006 sì, mi sono limitato ad ipotizzare il vero motivo per cui quest'utente avrebbe affermato ciò. Comunque, per quel che mi riguarda, potrebbero anche fare tutto un film (animato o meno) con i personaggi che vogliono...ma se la trama non mi prende e i personaggi non sono ben caratterizzati, c'è poco da fare. Non mi sto riferendo a Raya (che, ad ogni modo, mi ha abbastanza annoiato, tanto da non spingermi a finire di vederlo...proprio a pelle non è un film che guarderei, se non con forza di volontà), ma più che altro ai live action che vengono prodotti negli ultimi tempi.
Bel video, mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti che non avevo valutato, soprattutto sul discorso di Pio e Amedeo. Un fatto del politicamente corretto che mi ha lasciato interdetto è stata la censura dei cioccolatini Moretti dai supermercati Migros a causa del loro nome
Più che altro, io sono stufa di sentire da ambo le parti che una cosa sia troppo sessista/omotransfobo o buonista, specie ultimamente nel campo dei giochi di ruolo. Al tavolo alla fine si fa ciò che meglio si crede e si affrontano temi con il consenso del gruppo, e se c'è qualcosa che non va se ne discute da persone mature.
Oddio, questa mi mancava. In che senso? Più che altro, in che giochi di ruolo? Perché in quello classico, tendenzialmente cartaceo, puoi essere il personaggio peggiore al mondo, ma è comunque l'interpretazione di qualcuno che non sei (o almeno si spera🤣). Nei videogame GDR, credo sia più o meno la stessa cosa... A che episodio ti riferisci?
Non so con chi tu stia giocando, ma penso sia un problema legato al tuo tavolo o a un paio di persone nello specifico, io da persona queer ho giocato in Sine Requie dove quelli come me li appendono a testa in giù
Come al solito i tuoi video mi cambiano la visione del mondo. Io facevo parte di quella schiera di persone che imputavano tutto al politicamente corretto, invece vuol dire tutt'altro. E il fatto che molte scelte siano fatte per soldi mi da ancora più fastidio, perché prima mi sentivo quasi in colpa a lamentarmi di alcune cose, ma se lo fanno per soldi non trovo nemmeno più il senso per cui lo fanno e per difenderli. ad esempio, voglio essere onesta, la scelta dell'attrice che fa la sirenetta (così come biancaneve, olivastra, che se si chiava Biancaneve perché è bianca come la neve, ma vabeh; o alcune scelte del casting della prima stagione di Brigerton, dove te li sei visti i reali in epoca regency non bianchi e rigorosamente inglesi di stirpe) io non la condivido a pieno, semplicemente perché non ha senso con la storia, poi le attrici saranno bravissime ci mancherebbe, perché come fa una che abita nel profondo dell'abbisso, per altro la storia è ambientata in nord europ, ad essere di colore) però non è colpa del politically correct, e per dar andare più persone di colore a vedere il film, e questo è ancora peggio. Perché prima mi sentivo in colpa a sindacare per questo, dato che sembra un discorso razzista, e quindi evitavo e avevo la giustificazione che lo facevano per includere tutti, ma se la motivazione è i soldi, mamma mia che schifo. Per il cancellare una parola con una legge per me non ha senso, Poi avviane il contrario, un po' come nel periodo del proibizionismo americano, vietato alcol e fumo, ma questi circolavano più di prima facendo arricchire le mafie. Se tu vieti Totalmente una cosa le persone ne vogliono di più, come i bambini, e poi il significato di determinate parole dipende dal contesto della frase. Ah ecco forse potrei avere un esempio che risponde alla tua ultima domanda, prima girando su ig, su una pagina di gossip dicevano che era scoppiata la polemica perché sangiovanni aveva usato la n-word in una canzone, ma in realtà se vai a leggere il testo, okay l'ha usata, ma non per prendere in giro le persone di colore, anzi, la parte incriminata cita "Semmai andrò in prigione è perché ho detto n***o in tele Mentre il politico razzista rappresenta il mio paese", e tutta la canzone parla di stereotipi che vengono mantenuti. A furia di mistificare una parola avviene questo, che le persone nemmeno leggono il contesto e vanno contro a chi l'ha usata, figuriamoci se fosse proibita per legge.
151eg video chiarissimo e utile, volevo solo farti notare un errore di battitura sull'area di testo di quando parlavi dei gatti: "sia" che è diventato "Sisa"
Chiedo venia per la domanda non inerente alle tematiche del video in questione, che anzi ho apprezzato molto, come al solito con la tua cultura hai fatto chiarezza sull'ignoranza generale; ma vorrei sapere dove sei andato a vivere e perché sei uscito dall'Italia (non so se l'hai spiegato e me lo sono perso, nel dubbio mi dispiace)
Grazie di esistere, è da anni che cerco di far capire all persone in cui mi imbatto che il "politicamente corretto" di cui parlano non esiste visto che lo hanno reso un termine ombrello che comprenderebbe fin troppe cose (anche discordanti tra loro) Ma la gente preferisce lamentarsi di chi si lamenta piuttosto che aprire le orecchie
Applausi. Un esempio di "è politicamente corretto" che mi ha fatto molto ridere sono state le critiche a X-Men 1997. In quel caso non è che ci fosse un'inclusività inventata, semplicemente era da sempre al centro delle storie dei mutanti e se ne sono accorti solo l'altro giorno
Non concordo che l'inserimento di attori di diverse etnie sia per soddisfare l'esigenza di interessare il pubblico globale fuori dagli USA..Ma di più per un esigenza verso il pubblico interno e alle sue minoranze (afroamericano,sino americano ecc..). Nel mercato cinese il più grande incasso di un film USA è The Fate of the Furious (2017) in cui non è presente nessun attore cinese. Mentre il grande successo di Black Panther è dovuto al pubblico nero americano, non alle nazioni nere del mondo
Quanti spunti interessanti in questo video! Sarebbe bello un approfondimento per ognuno. A me capita di non cogliere al volo su ogni cosa del perché si può o non si può più dire e fare. Però, prima di giudicare, cerco di ampliare il mio punto di vista cercando informazioni magari da chi fa attivismo in quel settore. A volte comprendo, a volte no, però si dice che se non si coglie il problema è per via del nostro privilegio, quindi mi astengo da giudizi. Però mi rimane un senso di perplessità su alcune tematiche, ad essere sincera. Ma sarà colpa del mio privilegio. Tipo quando ho trovato un articolo in cui si parlava del foxy eyes makeup e si diceva che fosse appropriazione culturale e quindi che fosse sbagliato proporlo.
I tuoi commenti sono sempre molto interessanti anche quando non sono perfettamente d'accordo con te come in questo caso, ma ti seguo volentieri anche per questo. Quindi ti faccio i complimenti perché comunque hai sempre una capacità di analisi fuori dal comune. (per esempio: da un tuo video ho capito perfettamente il senso di Encanto, che fino a quel momento non avevo afferrato bene... Rivedendolo una seconda volta invece l'ho apprezzato moltissimo)
Premesso che ho apprezzato finora tutti i tuoi video, questa volta mi trovi completamente in disaccordo . Tu hai ragione quando dici: " la disney inserisce le minoranze nei suoi film , per accaparrarsi nuove quote di pubblico " ; e quindi è mossa da meri interessi economici. Tuttavia stai guardando il particolare , tralasciando il generale . Ovvero stai tralasciando la pressante e costante volontà di " convertire " la totalità della popolazione ( europea / americana ) ad una ideologia " giusta " . Una vera e propria omologazione del pensiero che vede , qualsiasi deviazione da esso come un crimine . L assioma di tale pensiero: " è che siamo tutti uguali " . Tale assioma però non indica una pari dignità ma bensì una virtuale ( e voluta ) identicità a favore della quale è proibita ogni sorta di differenziazione . Ed è questa " censura ideologica " che IO ( ma non penso solo io ) viene identificata come censura del politicamente corretto. Ti faccio un esempio. Questa ideologia vuole l uomo identico alla donna. Negado le oggettive differenze . Per ciò in America atlete trans competono e vincono in molti sport. Negare che siano biologicamente ugiali alle donne ( loro avversarie ) è proibito ( da grande parte dei media e pubblico) . Stesso discorso per il presunto maschilismo . Eclatante il caso di Alessandro strumia fisico licenziato per aver dimostrato che a parità di pubblicazioni si tendeva a dar risalto ad una donna piuttosto che ad un uomo . E che lo scarso interesse delle donne per la fisica , non è causato da chissà quale residuo patriarcale; ma dal semplice disinteresse della maggior parte di esse. Questo atteggiamento censorio c è anche quando si evidenzia che la condizione di " gay " ( e so che mi odierai per quello che so per dire ) implica l impossibilità di avere dei figli , a meno che non si sopperisca tramite escamotage poco etici ( adozione surrogata , farsi mettere incinta e poi crescere il bambino con la compagna etc ) . Ora il principio del : siamo tutti uguali ( principio fondante del politicamente corretto) , e strumentale ad una società che ci vuole meri consumatori intercambiabili. Trova grande apprezzamento nella maggioranza della popolazione specie nelle nuove generazione , indottrinate con questi principi .quindi ( arrivo all animazione) non puoi negare che stiamo assistendo alla produzione di opere atte a veicolare questi messaggi. Ti devo citare i remake disney come la bella e la bestia ? Nel quale viene esaltato un FINTO femminismo e una distorta omosessualità? Matrix revolution nel quale viene elevata trinity al ruolo di " nuova eletta " equiparandola a Neo ( in quanto donna non poteva essergli inferiore). Hai presente poi a tanti film di netflix volti ad esautorare la cultura europea dei suoi miti ? Rendendo ad esempio la serenetta di colore ( qua sto parlando per sentito dire, non le ho viste le ho evitate di proposito ). Quindi il politicamente corretto c è ed è pompato in tutti i modi possibili. Ogni stereotipo è proibito. Non si può dire che la cultura europea e più avanzata di quelle arabe che prevedono ancora precetti quali : " la superiorità del uomo sulla donna , l omosessualità come reato etc " . Non si può dire che gli stai europei sono più evoluti di quelli africani. Che l uomo e la donna sono diversi ( senza implicare la superiorità dell uno sull altra ) . In parole povere per me questa è la dittatura del politicamente corretto . La volontà di proibire ogni pensiero che si contrappone a questa omologazione. Ps hai sopravvalutato i pubblico di pio e amedeo . L oro hanno riso per la frase " viva la figa " . Come i bambini che ridono sentendo la parola " cacca " . Ps2 ho scritto questo commento mentre cucinavo prima di andare al lavoro. Spero sia passato il pensiero nonostante la forma sicuramente sia deficitaria dal punto di vista ortografico e sintattico .
Ti ringrazio infinitamente. In realtà mi trovi d'accordo, anche se con misure e preoccupazioni diverse noto anch'io queste dinamiche e sarebbe il caso, prima o poi, di discuterne. Però non vedo uno scontro con ciò che ho detto. Questa cosa sta accadendo e non è legata a un rapporto di causa-effetto con il politicamente corretto o la presenza di più minoranze nei media. Certamente nel modo in cui queste minoranze sono inserite abbiamo una manifestazione proprio di quello che hai detto. Il punto è che non vorrei fraintendere ciò che mi vuoi dire, quindi ti chiedo quale sia il rapporto tra questi ideali e il mio discorso in questo video
Parli di questo indottrinamento culturale come se fosse voluto da qualche potere forte, quando in realtà penso un'azienda abbia come unico interesse quello di vendere il proprio prodotto il più possibile, e per gli artisti che ci lavorano dietro fare in modo che sia il più possibile apprezzato
Penso che l'ideologia dell'uguaglianza tra le persone venga dal basso, dalla società, non dall'alto, ossia dalle grandi aziende e istituzioni, si limitano semplicemente a seguire l'opinione pubblica, dopotutto è il loro lavoro
@@151eg premesso che l ho guardato di fretta ( preparando da mangiare prima di andare al lavoro etc) ... mi era parso di capire ( e nel dubbio l avevo guardato due volte ) , che sostenessi che nelle " nuove " opere d animazione ci fosse un mero interesse economico alla base di determinate scelte. E che non fosse presente una " dittatura del politicamente corretto " . Mentre per me quelle scelte, non sono mosse da mere ragioni economiche ma da un intento finto pedagogico volto a far passare messaggi voluti : identicità tra uomo / donna . Identicità tra l amore uomo/donna e fratello/ sorella etc ... Ps * sto scrivendo questo messaggio tornando a casa , e come prima non mi preoccupi della correttezza ortografica/ sintattica .
@@eliascabbio7598 col rischio di dire una cazzata ( ma non credo) . Storicamente le nuove dottrine o i nuovi valori, partono sempre dai ceti dominanti e non viceversa dal popolo . Ad esempio i nuovi ideali della rivoluzione francese, erano propagandati dalla classe emergente ( borghese ) a danno della vecchia classe dominante in decadenza ( nobiltà) . E solo successivamente furono abbracciati dal " popolo " . Quindi si , penso che questa nuova ideologia ( come le vecchie: medievale / religiosa etc ) sia funzionale alla classe dominante che la sta imponendo al popolo . Personalmente trovo che il fine ultimo sia quello di slegare gli individui dalla loro storia e dal loro passato. Rendendoli più controllabili .
Fantastico questo video grazie, ce n'era davvero bisogno! A volte mi capita di essere in disaccordo con te su questi temi (per esempio alcune piccole cosine sul video degli errori della comunità LGBT, o in quello su Walt Disney uomo del suo tempo) e anche in questo video su alcune cose non sono d'accordo ma in generale super ben fatto complimenti Per quanto riguarda la censura delle singole parole: secondo me dipende dal contesto Io per esempio non uso mai la N word, non uso mai parole come troia, puttana etc e credo che chi non fa parte di una determinata minoranza non debba usarle; non genericamente per non offendere (è praticamente impossibile non offendere mai nessuno quando si parla, anche se si sta attentissim* magari c'è qualcosa che in quel momento ci sfugge/a cui non avevamo pensato!) ma perché queste parole hanno una connotazione storica ben precisa e utilizzarle significa reiterare una gerarchia di potere Ad esempio: se io, bianca, chiamo "negr*" una persona nera, sto reiterando il concetto che quella persona sia inferiore a me in quanto nera. ATTENZIONE: questo vale nel contesto della comunicazione fra le persone, diverso è se io sto spiegando dei fatti storici, non posso spiegarteli e farteli comprendere se non uso le parole specifiche. (e questo vale per tutti gli insulti specifici legati alle minoranze). Per quanto riguarda i film, le opere letterarie etc io penso sia giusto fare dei disclaimer all'inizio dei film e spiegare a* bambin* che questi film sono stati fatti in una determinata epoca storica in cui si credevano determinate cose e spiegare che certe cose adesso sono state superate e adesso sarebbe meglio non farle etc. Detto ció ci si puó tranquillamente godere il film, semplicemente credo sia importante accompagnare * bambin* in questo ma come si fa con tutto, del resto. Per quanto riguarda invece i libri, i film etc che vengono prodotti adesso secondo me ha senso prestare attenzione a determinate cose ma secondo me viene più spontaneo nel momento in cui la sensibilità comune è cambiata quindi non la vedo come una cosa "imposta" p.s.: anch'io discalculica, mi ha fatto super piacere vedere tutti i tuoi video a riguardo è sempre bello sentire esperienze simili alle proprie
Molte persone con cui ho discusso pensano che la Disney faccia queste scelte sulle minoranze perchè gli interessa davvero il rispetto di queste minoranze invece dei loro soldi....
Star Trek é uno dei programmi pionieristici in questo, uno dei pochi programmi televisivi anni 60 che affrontava il razzismo di petto, oggi invece si parla di politicamente corretto perché vengono inseriti personaggi nuovi gay di cui però non si conosce il percorso relazionale di innamoramento, e comunque essere gay non influenza la trama, mentre spesso in star Trek succede che proprio per qualcosa di normale si montava uno scontro morale come quelli che abbiamo oggi.
Ricordo ancora la puntata della serie classica con i tizi mezzi neri dalla "parte sbagliata", o quella di Next Generation con la razza di genere neutro che discriminava chi decideva di essere maschio o femmina. Però quando in Discovery saltano fuori il dottore e il capo macchinista con la relazione omo, tutti pronti a dare contro alla "Nuova era di Star Trek" e alla loro "agenda politica". 🖖
@@-maxveleno- Esattamente bravissimo gli esempi perfetti, o anche il cogenitore in enterprise, o anche solo le dinamiche con i Trill che fanno riflettere. A me di discovery non piace la messa in scena direi, cioè la protagonista é brava ma ha troppo spazio é un continuo io, io, io, io...e magari si perdono dei buoni personaggi per strada , e ci sono (grazie al cielo c'è SARU il primo capitano alieno in una serie di startrek). Per un certo verso però le polemiche vanno capite, noi: il mondo non siamo mai pronti per niente...dai altri 5 minuti...
Sono d'accordo solo sul fatto che il termine "politicamente corretto" sia generico. Oggi spesso si usano parole come appunto politicamente corretto, cultura/controcultura woke, cancel culture ecc ma nessuna di essa ha una definizione univoca. Detto questo, Pio e Amedeo hanno fatto delle battute e (critiche social a parte) non hanno avuto conseguenze. Ma questo in Italia, negli Stati Uniti l'avrebbero pagata carissima. In america o nel Regno Unito non sono poche le persone che sono finite licenziate o peggio (tipo sotto scorta della polizia) perchè additate (spesso a torto) come omofobe/trasfobiche o razziste. E la cosa peggiore è che se sei "marchiato" non esiste modo di discolparsi, anche se quel marchio è frutto di un malinteso. Un esempio pratico. Poco tempo fa ha fatto notizia le performance di Lia Thomas, nuotatrice trasgender, nata uomo e che ora gareggia con le donne. Praticamente distrugge ogni record, se vedete una sua foro capirete subito perché. Ebbene, moltissime ragazze avrebbero da ridire sulla questione, ma poche hanno il coraggio di parlare. Il perché è stato spiegato benissimo da una di loro, hanno una paura matta di essere accusate di transfobia. Intervistata, la ragazza in questione ha risposto che se lascia una dichiarazione oggi che la qualificherebbe come transfobica un domani potrebbe non trovare lavoro. Ed in Usa succede eccome che un post di 10 anni fa di rovini la vita oggi. la dittatura del politicamente corretto non esisterà in Italia, ma altrove esiste eccome.
In verità in verità voglio risponderti dicendo che quella legge è letteralmente "don't Say Gay" visto il fatto che dice che nelle scuole non verrà più insegnata cos è l'omosessualità e in generale LGBTQ+ lasciando ai genitori l'insegnamento e basta che il genitore sia omofobo e abbiamo fatto il quadro di questa legge che è palesemente fatta per favorire l'omofobia aggiungendo anche il fatto che l'avvocato che ha fatto la legge è apertamente omofobo e vualà "Don't Say Gay"
@@gabrielelepore364 Nemmeno l'eterosessualità, a dire il vero. Nemmeno l'autoerotismo. Il che, se quanto ho detto non è una stronzata, fa fare una brutta figura rispondere con un "c'è l'hanno con i GAAAAY" quando la cosa colpisce tutti, pure gli eterosessuali (se vogliamo vederla in questo modo).
@@anonimo6603 mah guardi sconosciuto la devo correggere perché: 1)il motivo per cui l'eterosessualità non viene insegnata a scuola perché la maggioranza della gente è eterosessuale quindi è più "facile" comprendersi ma ovviamente con l'omosessualità è un po' più complicato ed è per questo che serve una spiegazione di che cosa è per avere un accettazione maggiore 2) l'autoerotismo non viene insegnato a scuola e quindi? Quindi anche l'omosessualità non andrebbe insegnata a scuola? È come dire che per il fatto che non viene insegnata educazione civica al liceo scientifico applicato allora non si può inserire latino (per dire e per fare l'esempio) capisci? Comprì?
Pur essendo un fan di pio e Amedeo sono d'accordo con te sulla storia della battuta dell'"etero pride" in quel caso hanno tirato uno strafalcione. Detto questo sono d'accordo con quello che hai detto, nonostante su altri video abbiamo idee diverse posso dire che sei un bravo ragazzo educato ed intelligente e ti seguo con piacere ☺️
non fraintendetemi non ho visto la scena , ma non è che magari voleva essere una parodia per prendere in giro gli omofobi che parlano di "etero pride" venuta male?
Il gay pride non viene preso in giro perché sfilano delle persone gay, ma perché una gran parte di quelli che sfilano si truccano come per un carnevale brasiliano e lo trasformano in una pagliacciata. Sono convinto che se tutti i partecipanti indossassero gli abiti di tutti i giorni e non dei costumi esagerati e carnevaleschi come spesso si vede, sarebbe considerata da tutti una sfilata per i diritti dei gay e non una cosa folkloristica di cui ridere.
ho paura che il discorso di Pio e Amedeo sia stato terribilmente mal interpretato. Mi sembra che loro abbiano semplicemente criticato il Gay pride come la censura della N Word come dire "se diamo per scontato che tutti abbiamo pari diritti, non ha senso creare schieramenti". Il loro errore forse è parlare come se non ci fossero già più discriminazioni e bullismo... forse.
La censura è sempre e comunque un problema ed è sbagliata, anche perché se dovessimo censurare tutto perché ci sarà sempre qualcosa che offenderà qualcuno
Questo video mi è stato più utile del previsto. Detto ciò, toglimi un dubbio: sei davvero sicuro che il fatto che sia una questione economica escluda il fatto che sia politicamente corretta? Perché, secondo me, ci sono casi (mi verrebbe da dire parecchi, ma potrebbe essere un errore di percezione) nei quali i due aspetti si accavallano
Secondo me proibire le parole è sempre sbagliato non perché sono giuste ma perché 1.È difficile decidere per via categorica cosa si può dire è non dire, 2.Dare ad un governo il potere di censurare delle parole è troppo potente 3.Si potranno sempre inventare nuove parole per insultare. Inoltre, la discriminazione non si basa sulle parole ma sulle azioni di base che definirei come culturali, quindi ovviamente ritorna l'utilizzo dell'educazione e sensibilizzazione delle genti. Per risolvere la situazione secondo me quando si parla di vera violenza psicologica o fisica oppure discriminazione provata (quindi passando per vie legali), l'utilizzo di parole sensibili o discriminanti possono essere considerate come degli aggravanti
Corretto, tutto corretto. Pur tuttavia ci deve pur essere una ragione per cui "I racconti dello zio Tom (Song from the South)" non si vede nel catalogo di Disney+, nemmeno col disclaimer...
Il motivo c'è, ma non ha nulla a che fare con il politicamente corretto ma con, effettivamente, la paura della compagnia nel trattare quel film. Ci sono elementi effettivamente molto gravi che potrebbero far perdere loro lo stesso pubblico nero che hanno cercato di avvicinare con tanta fatica
@@151eg capisco il suo punto di vista ma, dal momento che buona parte della comunità afro americana ha lodato quel film, non credo si possa ridurre tutto ad una bieca questione di denaro. O meglio, i soldi sono certamente una motivazione ed una discriminante ma non sono l'unica spiegazione per cui si possa affermare con estrema sicumera che il politicamente corretto non esista. Diciamo che, personalmente, vedo le cose in maniera un tantino più sfumata.
Splendido video (come sempre). Hanno vietato la parola "negro" ma vedo offendere le persone di colore anche senza l'uso di questa. es cioccolatino, Balotell ecc.
Premetto che ho solo visto lo spezzone dello spettacolo che hai citato e non l’intero discorso, e sinceramente posso comprendere ciò che dici ed è sensato ma non la trovo l’unica lettura della scena. Perché la gente rideva? Sono sicuro che parte del pubblico, come hai detto tu, stesse prendendo in giro i gay. Ma allo stesso tempo altri potrebbero essersi immaginati una scena di qualcuno vestito in modo “desueto” che sventolando una bandiera con una vagina in piazza urlasse “Viva la figa!”. E, che tu sia d’accordo o meno, questa scena può suscitare ilarità anche da una persona che non ha niente contro i gay, giusto per quanto sembri assurda. Con ciò non voglio dire che la scena non potesse essere fatta meglio o non avesse lo scopo ultimo di denigrare una massa, ma voglio solo puntualizzare che è molto facile ridere di una scena simile senza alcuna malizia. Per quanto riguarda la censura di una parola, io non sarò mai d’accordo a censurare niente, semplicemente per il fatto che reprimere un qualcosa (come è successo ai gay per secoli) non la farà scomparire. Io sono molto più inclinato per lasciare la possibilità alle persone di utilizzare certi termini in certi contesti ed essere giudicati per ciò che si dice, come accade adesso. Non è di certo liberandoci di alcuni termini che faremo sparire il razzismo o l’omofobia, e anche se il rendessero illegali, le persone troverebbero altre parole da usare. Pensa a la brutta connotazione che ha preso la parola “extracomunitario” in pochi anni, se negassero le parole con F o N se ne inventerebbero di altre in un loop infinito. Tutto sta all’educare le persone a rispettarsi.
Giusto.Lo stesso pensiero lo si potrebbe applicare alla bufera mediatica quando hanno abolito il blackface.Il solo fatto che un tempo (e fatto anche male per giunta) fosse denigratoria non vuol dire che lo sia tutt'oggi.Semplicemente ci si ancora al passato per giustificare certe proteste senza reale senso.
Il punto è che è molto poco probabile. Si ride nell'istante in cui la "battuta" (orribile) finisce. È così corta che non hai nemmeno il tempo di farti tutto quel film mentale di cui hai parlato. E non c'è nessun indizio che può fare pensare a ciò che hai detto. Per questo è bullismo.
@@Void-io6gm Scusa della risposta in ritardo, ho solo visto adesso il commento. E comunque non sono d’accordo, io ho fatto un esempio dei tanti che uno potrebbe immaginarsi, e il cervello elabora dati così velocemente che per creare uno scenario simile gli bastano 1/2 secondi, tutto sta all’immaginazione del singolo, poi possiamo discutere sul fatto che la battuta sia fatta a scopo di denigrazione sociale, ma subito giudicarla come bullismo non lo trovo giusto ugualmente. Io posso fare una battuta riferita a un certo evento che un gruppo di persone svolge regolarmente se sono dell’opinione che non sia una grande idea o che faccia più danni che altro, ciò non significa che io ce l’abbia con il suddetto gruppo di persone, ma semplicemente con l’evento in se. Poi, ripeto, io ho visto solo quello spezzone, se poi hanno continuato con battute spicciole a cercare di denigrare il suddetto gruppo non posso fare altro che trovarlo triste e anche patetico.
guardavo il tuo video è mi sono trovato d'accordo, ma poi mi è venuto da mettere in dubbio altre "performance comiche" che pensavo essere "sane" potrebbero non esserlo da un punto di vista "accademico" o "tecnico", mi viene in mente Gabriel Iglesias, (se ti è utilie o ti sembra una bella idea) potresti portare degli esempi di quando una parodia/satira è corretta e quando è bullismo, e magari un esempio su un tema che più persone possono capire, per poi fare il paragone e spiegare anche temi più complessi (se invece non ti sembra una bella idea bel video✌🌱)
Assolutamente! Fluffy fa caricature e parodie, quasi mai satira. Non scadono nel bullismo grazie alle sue chiare intenzioni e grazie al fatto che ogni volta si prenda la briga di filtrare tutto tramite sé stesso. A far ridere non è il fatto che gli indiani siano ridicoli, ma che Fluffy in un'altra cultura si trovi a disagio e si metta un situazioni sfortunate. Non stai mai ridendo di qualcuno con lui, nemmeno dei potenti. Stai sempre ridendo di Fluffy
Non c'entra molto ma volevo farti una domanda, che ne pensi della legge "Don't say gay"? E' una legge applicata in Florida a cui la gente si è ribellata senza sapere cosa fosse scritto in questa legge, e nessuno ha capito, così hanno iniziato a deriderla sui social, mi è venuta in mente durante il video perché anche lì mi sembra sia entrata in gioca questa cosa del politicamente corretto
Secondo te è politicamente corretetto sventolare una bandiera arcobaleno per il proprio orientamento sessuale? Milk ha creato il pride per fare festa per mostrare e celebrare amore e divertimento oppure è stato creato per combattere i diritti del proprio orientamento sessuale contro i governi del mondo ed essere liberi essendo persone uguali a tutti senza nascondersi?
Secondo me rendere illegale una singola parola, per quanto offensiva, è controproducente, perché non considera il contesto in cui quella parola è pronunciata, in particolar modo in ambito divulgativo. Io posso anche essere d'accordo che "parola X" è offensiva per un determinato gruppo di persone, ma come faccio a spiegare a mio padre/madre/zia/sorella/fratello/amico ecc che quella parola è offensiva se io per primo non posso usarla? Come faccio ad avviare un discorso costruttivo sul significato della parola, sulla sua storia, sulle ragioni per cui un determinato gruppo di persone la ritiene offensiva, se io per primo non posso usarla? È come pretendere di parlare di un film o di un libro senza poterne citare il titolo, oppure pretendere di parlare di una persona senza citarne il nome. L'intento dietro l'uso che si fa di una parola e il contesto in cui questa viene usata sono importanti, e se si elimina tout court la possibilità di usarla, a prescindere dal contesto, allora si nega anche la possibilità di creare spazi di dialogo e di confronto in cui magari proprio quei gruppi offesi possono far valere la propria esperienza e la propria visione del mondo. E per quanto riguarda invece il resto del discorso, sono d'accordo con te. Le motivazioni alla base sono sempre di tipo economico, senza considerare le implicazioni ideologiche e culturali che inevitabilmente derivano da tali scelte. E il problema sta proprio qui. Per fare un esempio, l'altro giorno mi sono trovato in una conversazione sul race swapping (la pratica di cambiare l'etnia di un personaggio: Ariel nera e simili). In quel contesto ho espresso l'opinione secondo cui il race swapping per me è, oltre che una mossa di bieco marketing, un segno di pigrizia e scarsa creatività da parte degli autori, perché si cerca di rendere inclusivi dei prodotti basati su storie, concetti e personaggi già ben radicati nella cultura popolare. In altre parole, si cerca di promuovere un messaggio di inclusività sfruttando la popolarità già acquisita dal personaggio originale come cassa di risonanza, invece di sforzarsi di creare nuove storie e nuovi personaggi, magari basati anche su storie, culture e tradizioni diverse da quella tipicamente "bianca" e "occidentale". Ma appunto le motivazioni alla base sono principalmente economiche, quindi è altamente probabile che le grandi aziende non se li pongano nemmeno tutte queste questioni sulle implicazioni delle loro azioni. Finché c'è la possibilità di un guadagno, seguiranno sempre la strada più economicamente razionale
Lui (scusami ti seguo da un sacco ma ho la memoria di un fagiolo e non ricordo se hai detto il tuo nome in video): fa un video interessante e perfettamente logico dove spiega fatti contemporanei Sempre lui: spero che questo cactus non esploda Giuro ti adoro e mi sento tu che parli di piate traumatiche e non prima di dormire😂 (cmq ho messo like!)
ho una domanda, secondo te la disney guadagna di più o di meno aggiungendo così tanti personaggi lgbt+? perché in molti paesi a quanto so i film vengono anche bannati per queste ragioni, togliendo gran parte del pubblico che credo sia maggiore rispetto al pubblico lgbt+ che andrà a guardarli
Vero ma consideriamo questi film: La Bella E La Bestia del 2017 nonostante i bandi ha incassato 500 milioni in America e oltre 1 Miliardo e mezzo nel mondo, Doctor Strange 2? In nemmeno una settimana ha già fatto mezzo miliardo di dollari. Invece Eternals è un caso diverso perchè è il film stesso ad essere poco fruibile al grande pubblico e poi conta il fattore covid che non ha giovato per nulla. Per dire che nonostante tutto la Disney sa come fare soldi nonostante e se sbaglia impara subito come fare più soldi
8:24 premettendo che personalmente penso sia necessario fino a quando non si arriverà a un certo equilibrio nella società, non mi è piaciuta questa distorsione della loro frase, anche nella spiegazione della battuta che hai fatto vedere precedentemente non dicono che i gay non hanno il diritto di fare il gay-pride, ma che per loro è ridicolo per una serie di ragioni e quindi è superfluo e inutile, ripeto non mi trovo d’accordo comunque con loro, ma è già un opinione molto più sensata di “non è hanno il diritto”. Edit 8:48 … ti giuro che sono abbastanza sicuro che come detto nella spiegazione il motivo per cui la gente ride è “viva la figa” sono abbastanza sicuro che molta gente che segue Amedeo sia a un tale livello di italiano medio, che sentire soltanto la parola figa in qualsiasi frase gli farebbe ridere.
son d'accordo col discorso, però me lo ricordo bene che delle puntate di scrubs e the office son state eliminate perché furono accusate di black face, quello magari non è politicamente corretto ma comunque è una censura e privano all'utente la visione in toto di un prodotto.
Qualcuno può, per l'amor di Dio, spiegarmi che cosa c'è di offensivo negli Aristogatti Perché è da quando ho 4 anni che scherzo con i miei amici di infanzia col "sentiti oca" e non ho idea di che parte del film possa offendere qualcuno
@@domilaw944 Tutti i gatti sono volutamente delle caricature delle varie razze. L'italiano il russo ecc. E grazie a Dio che è così. Il merdaio che c'è adesso all'epoca non esisteva.
@@domilaw944 ma ché davvero!? Chi diamine si può offendere per una cazzata del genere è come se mi ritenessi offeso perché nella stessa scena c'è un gatto con il fazzoletto la bombetta e l'accento italiano
Una cosa che non ho mai capito è perché c'è la necessità di dover inserire, esempio, personaggi asiatici in un film per venderlo in asia. Come dire che in italia si vendessero solo film dove ci sono personaggi italiani. In ogni caso bel video 👍
Perché è una questione di etnia. Quando tu guardi un film americano, tendenzialmente molti personaggi sono caucasici come gli italiani, quindi la rappresentazione "visiva" c'è (tra l'altro nei film stranieri gli italiani sono spesso stereotipati). Se invece appartieni ad un'altra etnia (asiatica, latina, centrafricana, aborigena ecc.), in un certo senso, "non ti senti rappresentato", o comunque non al 100%. Per questo si inseriscono minoranze "evidenti" nei media, basti pensare a tutte le bambine nere che si sono commosse vedendo che Ariel, nel live-action, era come loro.
Una volta lessi un articolo di un giornale online che diceva:"harry potter fa più numeri rispetto a mirabel la maghetta politically correct" o una cosa simile. ero scioccato. In che senso politically correct? solo perché la protagonista non è bianca? seriamente? a questa gente semplicemente dà fastidio vedere persone non bianche protagoniste in dei film.
Oh si! Ricordo quell’articolo. Diceva che HP ha fatto piu numeri perché ai ragazzini interessa avere una bella storia e non quanto questa sia politicamente corretta. C’era anche una cosa del tipo “la protagonista di encanto non è certo uno sventolona” ma sul serio?
Yo anche io leggo Fumettologica! Se anche tu ami i fumetti, oltre ai film d'animazione, ogni tanto potresti parlarne, credo che sarebbe interessante! Sul politicamente corretto anche Gio Pizzi ha fatto un video qualche tempo fa che spiega perché non c'è una dittatura ma sono le persone privilegiate che temono di perdere i loro privilegi ad auto-vittimizzarsi.
Una parola di per se non può mai essere considerata negativa o offensiva qualunque essa sia. Assume un valore e un significato diverso a seconda del contesto del momento e perfino del tono di voce con cui la di pronuncia. Sia un coltello che un cuscino paradossalmente possono contemporaneamente essere un oggetto di utilizzo comune e un arma utilizzabile per ammazzare una persona, il peso o il significato alle azioni o alle parole lo da esclusivamente chi le compie o le proferisce
Piccola precisione su ciò che dici, non si fa il gay pride, ma il pride, infatti se vai a vedere i vari manifesti non chiedono diritti solo per i gay a non essere discriminati, ma categorie più ampie come le persone nobinary, gli intersex, gli asessuali, o le persone trans eterosessuali, le persone di colore, le famiglie arcobaleno... Motivo per cui molti sindacati e associazioni femministe intersezioni partecipano al pride... Ti chiedo per tanto di non svilire il mondo LGBT+ con la semplice parola Gay...
Sulla questione dei disclaimer di Disney+ ricordo sempre la questione sui social che ho vissuto dal 2019 a oggi sui disclaimer per i contenuti dei film. 2019: A inizio 2019 si inizia a parlare di Disney+ e gira una voce: su streaming un sacco di film sarebbero stati censurati per tagliare le scene con elementi controversi, citando come esempi i corvi di Dumbo e i gatti siamesi di Lilli e il Vagabondo (cosa che mi fa pensare col senno di poi si riferisse alla rimozione/modifica di tali soggetti nei remake in live action dei due film sopra citati che è stata male interpretata). Un sacco di gente si lamenta ovviamente, e alcuni tirano in ballo il fatto che da molti anni la Warner Bros mette nei propri DVD i disclaimer per i contenuti che a oggi sarebbero considerati offensivi dicendo "ecco, la Disney dovrebbe fare questo" 2020: in seguito a varie vicissitudini, varie case (Disney compresa ma non solo - ricordiamo il caso di Via col Vento su HBO Max) iniziano a mettere i disclaimer per i contenuti davanti al materiale che a oggi può essere considerato razzista o comunque offensivo. La reazione che ho visto? "Eh ma questa è censura, pensano che siamo tutti scemi e abbiamo bisogno di farci spiegare che la scena dei gatti siamesi che cantano in Lilli e il Vagabondo non significa che alla Disney odiano i cinesi?" Magari detto dagli stessi che l'anno prima elogiavano la Warner Bros come paladini della libertà di parola per aver fatto la stessa identica cosa da almeno 15 anni fa.
Piccola cosa vi siete accorti che moltissimi personaggi che in originale avevano i capelli rossi sono stati sostituiti da persone di colore ? È buffo.😂
Dopo averti ascoltato: Pensavo che la battuta invece era per "confortare" noi eterosessuali, perché vedendo qualcuno fare una parata per loro ma noi non la facciamo per noi ci sentiamo insicuri... non può essere quello? E si ride d'imbarazzo perché insicuri, oppure gelosi perché la vorremmo fare anche noi ma non osiamo. Io l'ho sempre vista così, ma devo dire che spesso io interpreto, capisco, vedo le cose moooolto differentemente di quasi tutti. I malintesti al lavoro o nella vita di tutti i giorni! Ma piano piano inizio a capire. Anche grazie ai tuoi video.
12:55 Onestamente reputo molto più importante la possibilità di esprimersi che offendere qualcuno. Il punto è che questa cosa sfugge di mano quando qualcosa è chiaramente fatta per offendere qualcuno, non quando qualcuno presume di ritenersi offeso. La libertà di esprimersi è un problema personale che ognuno esercita secondo i suoi principi, ed è completamente distaccata dalla libertà in senso individuale. Se è vero che i concetti possono essere sfruttati come arma, il problema non è tanto che dobbiamo prima finire di civilizzarci, perché ogni ideale è un concetto e in definitiva una potenziale arma. La formula "ALL INCLUSIVE" che si utilizza al giorno d'oggi è una bellissima cosa, ma anche le belle cose se imposte degenerano e creano un fenomeno che è l'esatto opposto di inclusività, cioè divisione. Troppe volte ho letto articoli di persone che usano questi concetti come arma per trarne beneficio personale, ed in questi casi come ci si dovrebbe comportare? Cosa è "giusto" fare? Perché se basta sentirsi offesi, o giurare con trenta denari in mano di sentirsi offesi, per rovinare la vita al prossimo allora l'umanità è arrivata alla frutta.
Non si può basare ogni produzione, ogni film o ogni battuta in base alle sensibilità del singolo. Altrimenti muore l'arte. PS per quanto non mi piacciano Pio e Amedeo, non decidi tu cosa sia una battuta e cosa no. E no, si possono anche prendere in giro le persone di una minoranza. Se poi te la prendi, amen. Per rispondere alla domanda finale, censurare non solo è stupido, ma è pure inutile. Tu puoi non dire più certe parole su certi siti, ma la gente continuerà ad usarla altrove.
Attenzione a quello che dico nel video. Non c'è argomento su cui non si possa fare una battuta. Quello che ti ho detto è che in quella frase, quella che ho preso come esempio, una battuta non c'è. C'è solo una cattiveria. C'è una frase detta già da tutti per insultare e screditare una comunità e ripetuta su un palco. C'è differenza tra quando la gente ride a una battuta e ride a un insulto. "come ci stanno 100 ebrei in una Smart? Nel posacenere" Questa è una battuta "ancora con sta storia di Anna Frank, non hanno smesso di frignare 'sti ebrei?" Questo è un insulto Nel primo esempio stai ridendo di un gioco di intesi basato su una tragedia, nel secondo dimmi tu di che cosa stiamo ridendo. Che cosa fa ridere? "ecco un piatto tipico Africano: il piatto vuoto" o "dovrebbero affrondare i barconi, così arriverebbero pronti per le olimpiadi" Una battuta sul pride può essere "quando faremo l'etero pride useremo i glitter Blu che quelli rosa sono da femmina" E non "non dovrebbe esistere il gay pride (opinione politica) noi etero mica facciamo l'etero pride (frase molto comune in ambienti omofobi) immagina me all'estero pride che grido (base per una potenziale battuta) viva la figa! (imitazione di uno stereotipo" Non è l'argomento il problema. È il fatto che non ci sia nessuna battuta. Sempre nel video specifico che non intendo censurarli, quindi quale morte dell'arte? Semplicemente reputo normale che la gente si offenda. No, non sarebbe normale offendersi per una battuta. Questa non era una battuta.
@@151eg Non ti accusavo di uccidere la comicità, era un discorso generale. Credo poi che una battuta possa essere tale anche se non ha la forma precisa che intendi. Se poi ho frainteso delle parti, mi scuso. Alla fine entrambi vogliamo un mondo più libero ed aperto anche verso gli omosessuali, le donne o altre categorie oggi svantaggiate (si pensi ai diritti mancanti!). Però, se si scelgono come bersagli da abbattere delle battute innocenti si finisce per sembrare insopportabili. L'episodio del tweet razzista di Brian dei Griffin è profetico in tal senso.
L'anno scorso Gucci Beauty ha scelto una ragazza con la Sindrome di Down per pubblicizzare il suo nuovo mascara. Io ho pesato "che bello, che bravi, che marchio inclusivo, che coraggio ecc" ma insieme a questi pensieri c'è stata una pioggia di critiche al suon del politicamente corretto. A quel punto è stata l'intervista all'amministratore delegato che mi ha fatto riflettere tantissimo, in sostanza lui ha detto: siete talmente abituati a vedere le solite belle ragazze pubblicizzare i nostri mascara che neanche vi girate più a guardare i nostri cartelloni pubblicitari, con la scelta di questa modella invece siete spronati a girarvi incuriositi dalla sua diversità e in questo momento mi state intervistando e di conseguenza parlando del mio marchio. Dopo aver letto quell'intervista ho capito che il politicamente corretto non c'entrava, l'inclusività e il rispetto delle minoranze non c'entrava, si trattava semplicemente di marketing e pubblicità.
non concordo che "ogni pubblicità, buona o cattiva," sia "comunque pubblicità"
Esatto, hai colto nel segno. Alle aziende non frega niente di nessuno e di nulla, minoranze, disabilità ecc, gli interessa solo vendere i loro prodotti
La differenza tra Bullsimo e Satira è mooolto importante, molta gente dovrebbe imparare la differenza tra comicità e offesa. Grazie signor 151;)
Come? Stai dicendo che non possiamo più offenderci per battute che in realtà nemmeno mi offendono? Sai che noia…!
@@irategiraffe4715 haha lol. Esatto 😈🔥
Non capisco se gli stai dando contro o gli stai dando ragione
@@Jasmine_the_magnificent sarcasmo amico;)
Generalizzando, ridere di qualcuno è il modo più basso di fare comicità, può essere accettabile solo se quella persona o gruppo detiene o rappresenta una forma di potere sugli altri. La maggior parte della satira ride del modo con cui noi vediamo le persone o delle loro azioni, non delle persone stesse.
Siamo arrivati alla modifica di romanzi classici, ultimo caso su Agatha Christie. Se ho voglia di leggere un suo romanzo o qualsiasi altro classico, lo faccio anche per immergermi in quel momento storico, ma ormai non sarà più possibile, perché le nuove ristampe saranno modificate a immagine e somiglianza del modo di esprimersi di oggi. Un oltraggio all'arte, una cosa assurda a mio parere. Un romanzo classico è un documento storico, modificarlo significa alterarne l'essenza stessa dell'opera, oltre che è una violenza contro il pensiero dell'artista, siamo alla follia.
Sono d'accordissimo su questo. Non credo esista contesto in cui la censura possa essere giusta.
Però attenzione nel dire "siamo arrivati a" come se fosse una cosa dell'anno scorso, questa cosa viene fatta purtroppo da sempre
Ogni cosa viene modificata dall'anticristo
Però non viene distrutto l'originale, quindi non è censura: chiunque può ancora leggere quella storia, solo che pochi lo fanno, perché non risponde più ai gusti dei lettori di oggi. Qui di sì, è anche questa una mossa di marketing, ma è anche un modo per fare sopravvivere l'opera e tramandarla alle future generazioni: le fiabe dei fratelli Grimm quante volte sono state "riscritte"? Chi leggerebbe, oggi, la fiaba di Cenerentola in cui le sorellastre si amputano i piedi ai propri figli piccoli? Quante storie sono andate perdute perché sono rimaste fedeli a una forma che rispondeva a esigenze e sensibilità di una cultura diversa, ormai non più esistente? Noi oggi conosciamo anche la versione originale e splatter di Cenerentola, proprio perché ne abbiamo tramandata anche la versione edulcorata.
sono d'accordo, Rhapsody
A mio parere la cosa che mi dà fastidio di queste manovre commerciali non è il fatto che la Disney (o chi per lei) metta personaggi di varie minoranze nei suoi film ma la gara tra le major a chi fa il prodotto più inclusivo, tralasciando in secondo piano la qualità generale (che a mio parere è data da altri fattori più tecnici, come sceneggiatura, fotografia o recitazione/doppiaggio).
Non so perché ma ho la sensazione che in questo periodo si tende a valutare un prodotto più in base alla sua rappresentazione delle minoranze che agli aspetti tecnici dei quali ho parlato sopra. Gli Oscar ne sono un esempio ma anche le testate giornalistiche non scherzano.
Sinceramente preferisco un film fatto da dio ma per nulla inclusivo che uno superinclusivo ma tecnicamente fatto con i piedi.
Secondo me, la "gara a voler essere più inclusivi" rientra nelle manovre di marketing, perché può essere facilmente utilizzato per la pubblicità. Qualunque prodotto da sempre ottiene successo in gran parte grazie alla pubblicità, di qualunque tipo, quasi mai solo per le proprie qualità. Aggiungo poi che agli Oscar i film che vincono non sono né i migliori né i più inclusivi, ma quelli prodotti dalle stesse persone che sono unite per amicizia con qualcuno della giuria: da anni si dice che per vincere bisogna andare a fare amicizia con i giudici in delle feste che si svolgono giorni prima. Quindi credo che il vero problema degli Oscar è che siano l'autocelebrazione di Hollywood e che non rappresentano il cinema internazionale.
Loro seguono i soldi..Giustamente.
Sembra come se tu stia affermando che per creare un film inclusivo sia necessario ridurre la qualità
@@eliascabbio7598 No. Ho detto solo che la maggior parte delle volte le major ragionano così: "Diamo al pubblico il contentino dell'inclusività almeno saranno felici anche se abbiamo fatto una sceneggiatura scritta con i piedi per risparmiare".
@@mattiascali9432 sì, ma è un discorso abbastanza insensato, la qualità del film non è in alcun modo legata all'inclusività. Se il film è di buona qualità, il fatto che sia inclusivo è solo che un valore aggiunto, non penso che una casa produttrice abbassi volutamente la qualità delle produzioni per farci più pubblicità.
Se poi una casa produttrice produce una cagata di film e poi ci mette gente di colore e omosessuale per renderlo più attraente per il pubblico, sono scelte di marketing, ma che ci siano o meno queste inserzioni inclusive, la qualità del film rimane la stessa, non penso l'inclusività induca la pigrizia della casa produttrice
Ormai la gente considera "politically correct" qualunque film non abbia come protagonista una persona bianca o etero.. senza cogliere un minimo il significato del film in se, è una parola buttata lì alla cacchio di cane per esprimere quanto rosicano. Basti vedere alcune recensioni mostruose su Turning Red.. ho letto qualcuno lamentarsi del fatto che ci fosse troppa "stregoneria" ( probabilmente riferendosi alla scena del rituale della luna rossa ) quando la magia è praticamente all'ordine del giorno nei film Disney. ._.
Una volta l'assocazione one milion moms ha cercato di far cancellare the owl house perché lo hanno definito "demoniaco"
E comunque turning red in Italia si chiama red.
Si a noi si chiama rosso ma negli altri stati diventare rosso
Pure 20 anni fa orde Di cristiani Americani cercavani di censurare harry potter in quanto la stregoneria era peccato 😅😂
A me quello che fa fastidio del cosiddetto "politicamente corretto" nei film, sono i "contentini", le quote e tutte quelle cose che servono solo a tacitare la coscienza collettiva per dare una parvenza di inclusività ma in pratica seguono una agenda di opinione in maniera forzata, cambiando trame o personaggi di una storia, in barba ai contesti storici e narrativi.
È vero che spesso viene fatto per dare il contentino e, come giustamente dice Enrico, per tornaconto economico (a me da persona LGBT da abbastanza fastidio) ma le rivisitazioni di opere letterarie etc ci sono sempre state, con cambiamento di contesto storico, personaggi femminili interpretati da uomini etc etc e viceversa, soprattutto nel teatro questa cosa è sempre stata fatta tantissimo ma non solo, ci sono tantissimi esempi di riscrittura e reinterpretazione e la vedo come una cosa positiva. La cosa negativa secondo me è che adesso la rappresentazione delle minoranze a livello mediatico viene fatta per fare stare zitte le minoranze in questione, fingendo di includerle e guadagnandoci sopra, quando in realtà a livello politico continuano ad essere discriminate (discriminazione sul posto di lavoro, salari più bassi, difficoltà ad accedere ai concorsi pubblici, etc etc etc)
@@martinaxperia9893 in realtà includere le minoranze fa quasi sempre l'effetto contrario, e di fatti anziché far tacere le critiche, le alimentano, e questa cosa spesso giova al successo del film
Perché la presenza di una minoranza, giustificata semplicemente dal fatto che è giusto mettercela, dovrebbe essere un problema? Nel mondo reale di minoranze ne esistono a palate, riconoscere questa cosa anche nel momento in cui viene scritta la sceneggiatura del film non mi sembra una cattiva idea, stiamo parlando di probabilmente un paio di personaggi su un lunghissimo cast di attori.
Cambiare una trama, ripensare un costume, o una scena completamente è inoltre qualcosa che si è sempre fatto e non se n'è mai lamentato troppo nessuno, prendi i film di Thor, l'attore di Heimdal è di colore, ed è una divinità nordica, eppure nessuno se n'è lamentato, però per un elfo di colore negli Anelli del Potere (serie di Amazon basata su Lotr) si muove tutto il mondo di internet
Come ad esempio il fatto che abbiano fatto interpretare Achille ad un attore di colore.
È un po' come rappresentante Hitler con gli occhi a mandorla, perde tutta la credibilità a mio parere
Si ma questo fatto delle quote non rientra nel politicamente corretto
Innanzitutto Enrico ti ringrazio per aver fatto luce su cos'è il politicamente corretto e cosa non è. Come hai detto tu l'inclusione delle minoranze nei film e nelle serie TV non è dovuta ad una fantomatica ideologia ma ad un mero stratagemma di mercato. Se posso aggiungere un mio pensiero, direi due cose:
1) Io non sono affatto contrario alla presenza delle minoranze in un film o in una serie TV, ma sono contrario quando il loro inserimento è palesemente forzato e fatto solo per dire "Guarda quanto siamo inclusivi!". In pratica, se l'inserimento è funzionale al contesto va benissimo, se invece è innaturale (tipo cambiare razza o sesso o orientamento sessuale ad un personaggio già esistente solo perché fa tendenza) allora c'è qualche problema.
2) Più che il politicamente corretto, il vero problema è la Cancel Culture, quell'idea malsana secondo la quale tutto ciò che può offendere qualcuno va censurato senza se e senza ma, ad esempio giudicando il passato con i metri morali del presente, vietare la celebrazione di determinate festività, proibire o addirittura distruggere libri "scomodi", proibire o comunque limitare l'insegnamento di certi temi nelle scuole o nelle università, ed infine dichiarare illegali determinate parole. Questo è il vero problema che va combattuto a mio modesto parere.
Tuttora mi pare assurdo vivere nel paese che ha letteralmente creato le bestemmie, ma che le ha anche rese multabili
In che senso "creato"? Non c'è stato l'inventore della bestemmia, semplicemente la lingua si è evoluta (o regredita in questo caso) ed è nato questo tanto bizzarro quanto offensivo modo di dire che ha preso piede nel nostro Paese.
La cosa è sfuggita di mano e adesso è multabile. Se vuoi possiamo parlare di quanto tale legge sia ridicola a livello sociale, ma la dinamica mi sembra lineare...
Farò un esempio banalissimo, ma la Rowling che se ne esce col discorso "Hermione può tranquillamente essere nera, non ho mai specificato il suo aspetto".. è un modo per attirare il pubblico di colore, e quindi una bieca mossa di marketing?
Se contiamo poi la sua transfobia? Per me si. Stessa cosa vale per Silente che diceva che era omosessuale
Che poi in un passo del libro lo dice pure che è bianca
-Andrea
@@sospiroeterno4110 Quindi non posso dire che trovo stupide le sue scelte?
Non proprio. Questo commento esce fuori dall'opera teatrale della maledizione dell'erede, dove l'attrice che interpretava Hermione era di colore. Siccome lei ha dichiarato che quell'ora teatrale era canonica, alcuni la hanno accusata di aver cambiato il personaggio di Hermione per bieca integrazione di minoranze.
La Rowling in tutta risposta si è difesa nel modo peggiore ovvero dando corda a queste voci, dico il modo peggiore perché non era nella posizione di dare lezioni sui diritti delle minoranze. In sostanza fece scalpore soprattutto perché lei iniziava ad essere un personaggio controverso e quello era qualcosa di facile su cui andarle addosso.
Che comunque il fatto che l'attrice dell'opera teatrale fosse di colore non doveva fregar granché a nessuno, è un opera di teatro, non cinema, volendo poteva interpretare Hermione anche un ragazzo giapponese se la sua performance era superiore a quella degli altri.
@@mattiasecci4005 Se sei un consumatore certamente. Puoi decidere di non compare più i suoi libri o di non guardare più i film che derivano da essi. Ma non puoi assolutamente dire cosa avrebbe dovuto fare e cosa avrebbe dovuto dire lei o la sua opera.
Se sei invece addirittura uno che si è arricchito con quello che lei ha creato NO non hai proprio quel diritto. Mutismo con passi lunghi e ben distesi.
Immagina essere gay e cercare sempre di nasconderlo o essere continuamente bullizzato per il tuo orientamento per poi entrare su internet e sentire gente che parla dell’”ormai intoccabile, potente e politicamente corretta lobby lgbt” perché hanno messo una coppia lesbica in una pubblicità di caramelle
Prova a dire pubblicamente qualcosa negativo contro i LGBT e poi vienimi a dire se è vero o no quello che dicono. Persone come te vivono in la la land e rifiutano a guardare la realtà. La realtà è che si sta facendo un social engineering dove vogliono distruggere il mondo vecchio per creare una nuova utopia mondiale, la così detta gob0homo, un ordine globale dove qualsiasi perversione è normalizzata. Questo video fatto da questo tizio e una cag@ta totale. La sua logica è che questo non è political correcnes ma marketing perché loro vogliono guadagnare i soldi dalle minoranza, ma a te ti sembra un buon marketing per guadagnare soldi se tu perdi la maggioranza e prendi soldi dalle minoranze? Poi se tu guardi attentamente tutti i film fatti con queste propagande loro perdono soldi invece di guadagnare. Questo significa che di soldi a questi non frega niente ma è tutto un social engineering. Ho perso 14 minuti a guardare un video ridicolo fatto senza minima logica.
Sai ci sono degli studi sociologici che dimostrano che le dittature che perseguono le comunità lgbt sono meno stabili e crollano più velocemente (questo è dovuto al fatto che le persone lgbt sono circa il 10%)
E immagina doverlo spiegare 😂😂😂
Da gay ti posso assicurare che ormai l'lgbt sta diventando una bella macchina da soldi e anche politica. Stanno fondando veri e propri partiti gay qui in Italia ai quali io per primo sono contrario, anche perché l'orientamento sessuale non può essere ne un'idea politica, ne favorire gusti cinematografici e musicali o comunque di creazione di contenuti multimediali. Sotto molti aspetti cavalcano l'onda LGBT e noi tante volte ci caschiamo
@@mariolauri1921 esempio?
A me da fastidio quando ci si nasconde dietro la sedicente dittatura del politicamente corretto per non prendersi le proprie responsabilità.
Vuoi offendere? Vuoi dire cose che se messe in pratica danneggerebbero delle persone?
Ok, ma allora non metterti a frignare quando gli altri non ti considerano un angelo paladino della libertà ma per quello che effettivamente dici...
Vuoi sentirti una brava persona anche se dici cose sgradevoli? Pazienza, non si può pretendere che gli altri mentano sistematicamente e magari sarebbe il caso di prendersi la responsabilità di ciò che si dice...
Ti amo
Senza internet non esisterebbe il politicamente corretto perché tutti sarebbero costretti a prendersi le proprie responsabilità delle proprie parole o azioni. Il politicamente corretto, per quanto lo trovi esagerato, é una reazione allo schifo di internet e spero che un giorno arriveremo ad una via di mezzo dove le persone saranno più empatiche e responsabili e i media e i social più liberi e senza schemi da seguire
@@mariolauri1921 Peccato che poi le offese e il bullismo (quello vero) è in voga proprio dove puoi mettere nome e cognome. Vi prego, smettetela di vedere questa roba come se fosse una cosa dell'internet o da leoni da tastiera che vent'anni fa il bullo che ti picchiava per strada esisteva veramente e abbiamo soltanto da sollevarci se oggi il bullo di turno si da soltanto a qualche insulto su internet.
@@anonimo6603 trovo entrambe le forme di bullismo molto gravi. Parlo del politicamente corretto e perché é nato. Ora ci sono molte meno ripercussioni per questi bulletti, prima facevi la cazzata e spesso la pagavi, ora passa un po' tutto inosservato
@@anonimo6603 comunque non giustifico il politicamente corretto, mi fa altamente schifo e lo trovo una forma di censura
Un sacco di gente si è lamentata per "Superman gay" da amante dei fumetti queste lamentele mi hanno fatto infastidire perché Innanzitutto non è Superman il figlio di superman e non è gay ma bisessuale, poi non è che è diventato bisessuale Ma è stato creato proprio così. Se alla gente da fastidio Un orientamento sessuale di un personaggio immaginario c'è qualcosa che non va e non è politicamente corretto
Sono sicuro che se avessero fatto "Batman Gay", nessuno si sarebbe lamentato...
@@EA1989XXX perché?
La cosa brutta della situazione del Superman gay è che 99% dei dementi che si è lamentata non si è neanche andata a informare e ha capito che avessero reso CLARK gay, e non il figlio...quindi si sono lamentati del nulla. Ma anche quelli che lo sapevano hanno rotto le palle, perché secondo questi idioti gay significa poco mascolino.... perché si sa che Superman è sempre stato simbolo di perfezione e mascolinità tamarra, mica un supereroe che rappresenta speranza e bontà...
@@EA1989XXX riferimento ai Simpson? 😂
@@mark4727 Diciamo che è stereotipo comune una love story tra Batman e Robin... Sembrerebbe nato da un errore di stampa di un fumetto...
Finalmente qualcuno lo dice, alle aziende cinematografiche non gliene frega nulla delle minoranze, le sfruttano per profitto spesso facendo rapprentazioni stereotipate. A me vanno bene le minoranze rappresentante ma se fatte bene e che non siano usate come leva di marketing, mi ricordo quando Netflix aveva LGBT come genere a parte, era una roba abominevole e sento ancora dire che "I gay ed i neri stanno rovinando il cinema!1!1!?1" per certa gente pure un solo personaggio omosessuale in un film sarebbe "propaganda gay voluta dai gay brutti e kattivi"
Esattamente, ma certa gente non vuole proprio capirlo e sentendo ragionamenti come questi si permettono anche di darti dell'omofobo a gratis.
assolutamente non è così, è una percezione.
CI sono sicuramente omofobi e razzisti.
Ma si puo non essere omofobi e razzisti eppure accorgersi del fatto che ci sono delle forzature.
Non è perche netflix toglie quello che hai detto tu, che poi in teoria è un potenziale mercato di profitto di nuovo pubblico, che non può esistere una agenda.
Nè ha senso autovittimizzarsi come brutti e cattivi.
Se un personaggio è valido, non importa che sia nero o gay.
Ma il punto è proprio che questi personaggi spesso sembrano essere non validi.
Posso considerare la validita di un film, senza che qualcuno critichi la mia posizione sotto il profilo lgbt?
La critica ha investito tante volte anche personaggi etero, semplicemente percheè erano fuori parte, o il loro personaggio non aveva senso in una serie.
Succede.
Sembra però che nella fretta di individuare omofobi e razzisti, non ve ne accorgiate.
Semplicemente ci sono personaggi etero o gay che sono forzati in una storia, e quindi non funzionano.
Ma non perche stiamo sempre a guardare i film con questioni di ideologia etero, bianca, o che.
Uno neanche ci pensa, uno vuole solo vedere un buon film.
Ma poi veramente far sentire tutti rappresentati sta aprendo nuovi mercati e aumentando le vendite?
Non mi pare, anzi mi pare il contrario.
Quindi vogliamo dire che chi pubblica si sta autosabotando?
Mettiamola cosi, a vedere che i cuochi in molte serie sono italiani stereotipati, pensate ai SImpson ma ci sono molti altri esempi, dovrei prenderlo come insulto agli itaiani, capaci solo di cucinare o che pensano sempre al cibo? (tra l altro nel mio caso io penso al cibo 24/24, quindi dovrei offendermi?)
Essere giusti va bene, ma invasati di giustizia...non tanto
@@Eternaprimavera73 Purtroppo è un fatto che in molti film (anche se non tutti) gli omosessuali e altre minoranze non sono altro che macchiette scritte male, non penso che sia bello per un omosessuale nel 2022 essere rappresentato come uno che parla da effeminato e che pensa sempre al sesso.
Non è solo una "percezione" è la realtà, vari studi provano che i film con più diversità tra i personaggi fanno tendezialmente più soldi perché si rivolgono ad un pubblico maggiore quindi è nell'interesse delle aziende fidelizzare altre parti di pubblico, si chiama marketing
Infine io non critico quelli che criticano i personaggi scritti male in generale, ma quelli che criticano un personaggio solo perché sono di una minoranza.
PS: La comparazione con gli italiani è senza senso perché non mi pare che gli italiani siano discriminati nel mondo come per gli omosessuali che sono ancora apertamente discriminate in vari paesi del mondo
@@francisboio tutti siamo discriminati, per qualunque cosa.
GLi italiani sono discriminati nel senso che ci sono pregiudizi.I pregiudizi possono essere anche positivi, non per forza negativi. Ma restano pregiudizi comunque.
A volte veniamo anche discriminati in senso negativo. Puoi non crederci naturalmente. Magari non veniamo bastonati in quanto italiani, perche è un tipo di razzismo che non si spinge fino a questo.
I gay in alcuni paesi, ma non in europa non sono discriminati in alcun modo. se cosi fosse, vorrebbe dire che in ogni paese, tutti gli abitanti discriminano i gay, ma sono pochissime minoranze a farlo. quindi usare il termine paese è improprio.
In Italia, secondo me, non si puo dire. Ma che esistono gli stronzi che lo fanno, non puo portare a dire che è una caratteristica del paese.
Mi pare che concordiamo che molti personaggi gay sono scritti male (ok, parlo da un punto di vista etero).
Per quanto riguarda il sesso, e conoscendo qualche gay personalmente, come ha anche detto Enrico, è piu difficile tra loro ritrovarsi, perche sono numericamente meno, e si debbono cercare in luoghi che sono di richiamo proprio per gay, quindi è piu difficile, a differenza dei film dove sia i gay che gli etero sono stereotipati, un gay non ha scritto gay in fronte.
O almeno, io non me ne renderei conto. Non so se fra loro si riconoscono. io non ci riesco.
Sul fatto che i prodotti inclusivi funzionino, ho i miei dubbi, e te lo dimostra un altro post che ho scritto sotto questo video, con esempi ben precisi di produzioni comics-filmiche e serie televisive.
QUelli che percepisci che vendono, probabilmente è perche hanno personaggi scritti bene, e non per l' inclusivita di neri, gay e asiatici in sè. DOve questi personaggi sono messi a forza, creano la reazione opposta, nonostante l inclusivita secondo il tuo ragionamento farebbe presupporre il contrario.
@@Eternaprimavera73 Discriminazione non significa solo pregiudizi, ma anche trattare peggio alcune categorie di persone rispetto ad altre. Quindi gli omosessuali sono infinitamente più discriminati francamente, non nego che alcuni siano razzisti verso gli italiani ma gli omofobi sono sicuramente molti di più.
Nei film gli etero sono molto meno stereotipati degli omosessuali che in molte opere sono così bidimensionali che subito si capisce il loro orientamento sessuale
Riguardo alle vendite, non è vero che solo i film inclusivi scritti bene sbancano al botteghino, pure un sacco di film mediocri fanno un sacco di soldi per l'inclusività. Degli esempi sono Black Panther e Shang Chi che nonostante siano mediocri hanno fruttato molto alla Marvel, pure videogiochi come l'ultimo COD facevano schifo ma avevano il protagonista di colore quindi ha fatto un sacco di soldi
Io non ho visto il video di Pio e Amedeo ma credo che la frase che abbia portato il pubblico a ridere si stata “Viva la fi**” che porta divertimento all’italiano medio solitamente.
Oddio grazie, io non so più come spiegarlo, ogni volta mi vengono i nervi quando sento usare questa espressione
Sempre la Disney che cancella The Owl House (che insieme ad Amphibia sta praticamente trascinando Disney Channel) perché molti personaggi principali e secondari fanno parte della comunità LGBT: *clown noises*
Esatto, mi ha dato un sacco fastidio il fatto che vogliano cancellare The Owl House, un cartone che reputo molto carino, solo per una coppia queer che tra l'altro ha fatto diventare la serie molto piú popolare.
La situazione è più complicata di così.La serie non è stata cancellata ma ridotta,mi spiego meglio : la seconda stagione è piena di elementi LGBT e proprio per questo motivo sia la Disney che la Terrance sapevano che mezzo mondo l'avrebbe censurata ,il ciò comporta molti meno guadagni (basta pensare alla puntata di Steven Universe sul matrimonio di rubino e zaffiro), purtroppo i soldi per la serie non arrivano dal nulla ed un prodotto di Alta qualità come questo richiede davvero un alto budget , quindi la terza stagione della serie è stata ridotta da 20 puntate a 6puntate da 40 minuti. Una cosa per la quale ci si può tranquillamente arrabbiare con Disney è tutto il discorso sul merchandising della serie,riassumo in breve, La Terrance sì è arrabbiata perché la Disney ,quasi di punto in bianco, le dice che la serie non era più consona ai canoni di DisneyXD e che quindi non avrà un merchandising ad essa dedicato. Ciò è vergognoso perché una scelta del genere è calcolata fin da subito ,ed avvisare l'autrice all'ultimo è da cani(considerando che lei aveva in programma molto materiale di merchandising come le novel di Azura ad esempio).Sul motivo per il quale è stato negato il merchandising alla serie ci sta la puzza, perché oltre al "la serie non è consona ai canoni e bla bla bla" la Disney non ha dato nient'altra spiegazione al riguardo e ciò a me personalmente fa arrabbiare perché togli la possibilità a una persona di comprare pupazzetti e altre cose così per sostenere l'autrice. Io personalmente non ho guardato la serie legalmente perché proprio non posso permettermelo (studio e mi tocca pagare quasi tutto dasola con lavori saltuari da fame) ma i pupazzi o roba simile di molte serie me li sono spesso comprata più per supporto che per altro.Se in un futuro (spero prossimo) riuscirò a stabilizzarmi economicamente non ricorrerò più alla pirateria.
@@nataliapirvu9727 Grazie mille per la spiegazione, la Disney ha fatto proprio una ca**ata
@@daisvki3206 prego :)
Condivido a pieno. Aggiungerei che il "politicamente corretto", usato come lo usano i media, non sia altro che una parola per manifestare la propria frustrazione nei confronti di una società che cambia e dei quali mutamenti, chi la usa l'espressione in questa accezione, non riesce a comprendere e condividere. In questo senso la "censura", che queste persone vedono, è il mancato utilizzo e riutilizzo di espressioni oggi ritenute socialmente offensive e discriminatorie. Quindi il "freno" o "blocco" di espressioni, comportamenti e idee non sono imputabili ad una dittatura politica ma al semplice evolversi della società, fortunatamente, sempre più aperta ed inclusiva nei confronti delle minoranze. Con questo commento non voglio difendere i media, anzi, mettere sotto il riflettore come questo vittimismo da "politicamente corretto" non sia altro che l'ennesima forma di conservatorismo tossico riassumibile con "quando c'ero io si stava meglio".
Il tuo commento e' molto chiaro e hai espresso bene il tuo pensiero,quello pero' che non condivido sono come hai detto tu le censure. Con l'abolizione delle parole non si risolvono i problemi.
Pensi che una persona razzista non potendo piu' dire neg...o zing.. cambi il suo pensiero? Non credo.
Credi che semplicemente non potendo piu' pronunciare una parola quella persona si senta accettata dalla societa'?
Se mi alzo dal posto sul bus perche' non voglio stare vicino a un extracomunitario ma non pronuncio le parole non e' che cambi molto....
Stesso discorso per tutte le minoranze.
O con i mestieri...molto comico ...non piu spazzino ma operatore ecologico non piu bidello ma ausiliare scolastico non piu barbone ma closhard e cosa e' cambiato?
Bisognerebbe cambiare il pensiero non le parole.
Quello che mi urta e che se domani qualcuno si inventa o capisce che la parola albero o sedia venga sfruttata per offendere che si fa' non si dice piu' albero o sedia?
Mi pare davvero una dittatura antidemocratica che la minoranza decide cosa posso dire .
Ah saro' pure come dite voi un boomer ma credimi si stava davvero meglio a 360. E grazie a Dio posso dire io c'ero.
@@cicciopasticcio412 non c'è nessuna minoranza che decide cosa puoi e cosa non puoi dire, semplicemente alcune parole offensive non sono più ammesse dalla società.
Perché usare una parola offensiva quando puoi usarne una non offensiva? La società ha trovato altre parole che non offendono, perché non usarle? Perché dire "handicappato" invece di "persona con disabilità"?
È una questione di rispetto: so che una parola può offendere, allora magari evito di usarla. Poi può essere che tale parola, dopo anni di oblio, torni in circolazione spogliata del significato offensivo che ha, è successo con parole della sfera sessuale.
No, non è lo smettere di usare una parola che cancellerà il razzismo, la xenofiobia, l'odio, ecc. dal mondo, ma almeno dà un'indicazione a chi vuole portare rispetto alle altre persone; ad esempio: sai che se vuoi rivolgerti in modo rispettoso ad una persona gay, magari eviti di chiamarla "frocio".
Se uno vuole offendere, una parola la trova, anzi può continuare ad usare quelle parole "censurate dal politicamente corretto", non arriva la swat con gli elicotteri a prenderti per portarti a Guantanamo.
Però non si può nemmeno pretendere di offendere senza non subire conseguenze, no?
Io della censura mi lamento poco, principalmente riguardo gli adattamenti tra un paese e un altro e il modo in cui cancellano intere parti di anime (faccio un esempio qua in italia le sailor moon, yu-gi-oh, pokemon, sonic X e tanti altri anime diretti ai ragazzini hanno subito pesanti censure dalla 4kids che ahnno sconvolto la trama) mi arrabbio un po. Cioè non potete prendere una cosa fatta in un modo e cambiarla perche ha delle lesbiche che si trasformano in uomini (nel caso di sailor moon), perche ha del cibo cinese (nel caso di pokemon), perche citano la morte (nel caso di yu-gi-oh) quindi l'unica cosa che dico è: le cose o si fanno bene o non si fanno e piuttosto che portare anime censurati tanto vale rinunciare a portarli nel proprio paese
Una società che cambia non centra nulla se ti comporti cosí in america hanno distrutto le statue di colombo
Inoltre la disney censura film senza motivo questa e ipocrisia dovrebbero smettere di sfruttare i paesi poveri.
Gli anericani in quasi ogni stato sono ignoranti con case di legno e vivono male solo alcuni stati sono sviluppati dicono stupidaggini infatti in europa certe cose non succedono
@@leonardomarconato463 in realta si possono usare e vengono usate in molti posti
In quanto autistico, e facente parte della ODMI (Oligarchia delle Minoranze Italiana), posso assolutamente dire che quest’uomo verrà silenziato entro 24 ore.
(Comunque video fantastico Enrico! Spero ritornino le recensioni a film orrendi come “the Emoji Movie”)
?
Questo video mi ha ricordato perché l'umorismo sugli ebrei fatto da comici ebrei sia più divertente che l'umorismo antisemita: il primo è composto da critiche umoristiche (e spesso anche offensive) verso tradizioni, stili di vita e questioni religiose che gli autori conoscono e che possono anche essere applicate ad altre realtà; il secondo si tratta dei soliti tre o quattro insulti antisemiti e vecchi miti che riflettono l'ideologia di chi li diffonde.
Ti ho visto anche sotto il video di Jem :)
Qualcuno deve essere per forza ebreo?
Il problema è che il pubblico non ebreo non le capisce, per me quella comicità ha valore solo culturale, non di intrattenimento...
Allora, l'ultimo esempio si è avuto con la prima stagione, seconda serie, di Vikings (valhalla)...con uno Jarl (nobile) nero...anzi, nera. Ora, finche' si tratta di un film di fantascienza mi va bene tutto, ma in un film ( o telefilm) di matrice STORICA, sia che sia stato fatto per politicamente corretto o per ragione di marketing, mi da' estremamente fastidio. La storia non si tocca.
Chissenefrega se ti da fastidio...Sono aziende è giustamente seguono l'odore del proffito..La storia la studi a scuola, università, Wikipedia (Inglese)..Non da aziende private che tutelano i loro interessi🤑.
Concordo che mettere etnie diverse in ambientazioni storiche dove non c'entrano nulla da fastidio pure a me, ma ti assicuro che Vikings o Valhalla sono tutto tranne che serie storiche o accurate storicamente. Per quanto hanno ricostruito discretamente la cultura norrena, con i suoi riti e le sue varie realtà , gli abiti e i personaggi sono proprio tipici dei Fantasy storici alla Xena o alla Got. Quindi li posso giustificare quella scelta perché, a conti fatti, è una serie storica che non pretende di essere accurata storicamente. Se voglio vedere una serie storicamente accurata sul mondo norreno e anglo sassone del tempo, mi vedo The last Kingdom di Netflix che, ironicamente, è più accurata di Vikings.
Bruh, già definire "storica" una serie come Vikings è fantascienza. E' talmente tanto astorica che avere una Jarl donna e nera ha quasi senso :v
@@danail_hellcariss Infatti. Al di là della cultura norrena, ovvero le tradizioni religose o le feste tradizionali, che sono effettivamente ben riprodotte (merito anche per il fatto che la serie è stata sponsorizzata da History Channel), i costumi e i personaggi sono chiaramente anti-storici. Già che mi metti dei vichinghi senza elmo, quando era risaputo che nessun norreno andava in guerra senza essere completamente corazzato e coperto in corpo, dovrebbe farti riflettere. Come ho detto, se cercate una serie vichinga più fedele alla storia guardatevi The Last Kingdom.
Pio e Amedeo mi fanno ribrezzo, onestamente. La loro ", comicità" si basa semplicemente su stereotipi o atteggiamenti che strizzano l'occhio a campagne di politici bigotti, perché la loro è "satira" se dicono F o N, però non scherzerebbo mai sulla religione o la Chiesa, su politici etc. Quella non è libertà di espressione, satira, comicità, è solo affiancarsi all'ideale del popolo.
Non sono un tipo che si scandalizza facilmente, basti pensare che amo alla follia South Park, con le battute sulla chiesa, minoranze, disabilità (io stesso ho una disabilità). Ma nell'ascoltare quelle battute, ci rido su, non certo me la prendo. E va bene, così, ma solo se rido di tutto, non solo delle cose che acchialappano voti ai politici 😏
A me invece fa cagare South Park, ma sul resto concordo.
La verità? Io penso che oggi viviamo in un mondo dove ogni scusa è buona per fare polemica, come sbrogliarla? Permettendo agli altri di fare la minchia che vogliono senza che debbano preoccuparsi di polemiche relativamente inutili
Da questo punto di vista è interessante. Spillare i soldi a una fetta di pubblico non è considerato da molti. Ottima osservazione, anche se dà fastidio di base, purtroppo veritiera
Ti sei guadagnato un iscritto. Bravo!
Aggiungerei che molti film, serie e altri prodotti di intrattenimento hanno "imparato" a evidenziare una maggiore sensibilità proprio perchè raccontano disagi. Raccontare conflitti e disagi è un eccellente modo, se fatto bene magari, oltre che a fare soldi ma anche per dare voce a situazioni un tempo mai cagate di striscio.
Secondo me rendere illegale una parola sarebbe inutile come legge, perché comunque la gente continuerebbe ad usarla, essendo entrata nel linguaggio comune. E non puoi comunque andare a prendere ogni singola persona che dice quella parola per multarla.
basta vedere le bestemmie: bestemmiare Dio e le altre divinità in Italia è sanzionabile
Ma prova a bestemmiare in piazza e vedi quanti poliziotti vengono a multarti effettivamente
sono dell'idea che si ottengono effetti contrari. meglio che certe parole vengano usate allo sproposito finché non perdono totalmente di senso
@@Becix157 Attualmente è illegale la bestemmia alla divinità. Ma se non ricordo male, le Madonne ed i santi non sono sanzionati. Resta il fatto che se qualcuno ce l'ha al posto delle virgole, e non come (ad esempio) esplosione verbale data dalla rabbia, sarà difficile mitigarne o limitarne l'abitudine.
Penso che il suo effetto lo abbia, io per esempio non uso più il termine handicappato, e disabile lo uso solo in maniera ironica. Serve per spostare una parola offensiva dal linguaggio comune alla dimensione privata
@@eliascabbio7598 Esattamente, la sposti di contesto, facendo in modo che lì non sia percepita/percepibile come insulto.
La censura non dovrebbe esistere, nel caso di pio e amedeo la gente può così vedere quanto sono deficienti. Anche se sembrano andarne fieri.
Io li ho conosciuti
E sono persone ragionevoli ovviamente in televisione ricoprono "un personaggio"
@@roberto3084 Questo spiegherebbe tante cose
@@SidDARKtha sono persone che si sono rese conto che quello è il modo per fare soldi
Secondo me l'uso di certe parole va contestualizzato all'interno dei media, per esempio, Tarantino nei suoi film usa spesso la N Word, ma non vuol dire che lui sia razzista, anzi, bisogna vedere quale personaggio la dice, in quale contesto e parlando a chi.
@@sospiroeterno4110 vabbè ma Tarantino la usa in contesti o addirittura epoche diverse
@@sassoatomico Non hai capito cosa ho detto. Il problema non è tarantino che usa il termine corretto. Il problema è chi usa il termine N word capisci? Chi usa il termine N word non vuol dire che è un servo del politicamente corretto. E i servi del politicamente corretto si tollerano? Certo che NO.
@@sospiroeterno4110 Ah, vabbè, non capisco cosa ci sia di così sbagliato nel dire N Word per riferirsi a una parola potenzialmente offensiva senza dirla esplicitamente. Poi capisco che possa non piacerti come terminologia, ma non penso ci sia qualcosa di sbagliato nell'utilizzarla
@@sassoatomico Offensiva e razzista per chi? Il termine è quello e se a loro non sta bene non è certo un problema nostro. Occhio a queste cose che cominciano col toglierti una parola e poi ti tolgono tutte le altre.
@@sospiroeterno4110 non usare parole offensive verso le minoranze non è essere schiavi del politicamente corretto, che non c'entra nulla, è rispettare gli altri
Ciao, intanto grazie per aver condiviso la tua opinione e per aver creato questo spazio di confronto. Mi permetto di esporre il mio punto di vista e spero che possa altrettanto invitare alla riflessione, soprattutto i ragazzi più giovani dato che sono quelli che a mio avviso sono la categoria più esposta a questo tipo di violenza, vuoi perché la loro realtà è più virtuale di quella dei nati "anteinternet" e quindi il confine tra quello che viene detto in faccia e quello che si legge su uno schermo è più labile, vuoi perché non hanno ancora affinato gli strumenti utili a filtrare questo tipo di attacchi. Prima di tutto vorrei fare una considerazione di carattere generale: in questo scambio di idee come in ogni altro è necessario il rispetto dell'opinione e dell'espressione altrui, però dobbiamo trovare un terreno comune di comprensione, altrimenti rischiamo di creare fraintendimenti. Questo terreno è la parola. Mi rendo conto che la frase "politicamente corretto" possa avere un significato originale diverso da quello che intendiamo oggi (e credo che anche questo sia causa di corto circuiti cognitivi) ma sostengo che sia necessario accettare che il valore delle parole cambi insieme alla società, analogamente al colore della pelle dei personaggi dei cartoni Disney. (Un problema simile lo riscontro nel termine "democrazia". Senza entrare in merito alla questione, di certo non viviamo in una società democratica se attribuiamo al termine il suo significato originale. Però abbiamo accettato che questo tipo di organizzazione si chiami democrazia, il discorso sarebbe molto interessante e consiglio di andare a cercare la spiegazione del Prof. Barbero che sicuramente è più interessante ed esaustiva della mia.)Tornando al P.C. mi atterrò a quello che a me sembra di capire significhi oggi Politicamente corretto ovvero un'esasperata attenzione all'inclusività che a volte sfocia nel ridicolo. Ad esempio io nello scrivere qui di seguito dirò "mio figlio", parlando in generale. è ovvio che mio figlio potrebbe essere anche mia figlia però non mi è sembrato necessario specificarlo. Se invece uno dice "quel negro di merda", il problema non è il fatto che lo dica. Il problema è che la paura del diverso può prendere anche forme violente, esecrabili. Il compito della società dovrebbe essere quello di formare adulti rispettosi, ma la società siamo noi. Noi genitori, noi fratelli, noi amici. Con chi ce la prendiamo? Io ritengo che per iniziare si debba dare meno peso a quello che gli altri pensano o dicono di noi, sia nel bene che nel male. Altrimenti non si cresce, stiamo sempre li appesi a un like. Aspettando che qualcuno ci dica quanto siamo unici e speciali. Anche perché non basta impedire di usare certe parole, bisogna insegnare il rispetto ai bambini, ma non ne abbiamo la voglia. Non abbiamo tempo, dobbiamo fare l'aperitivo, la partita a padel, vedere se ci hanno messo un like al selfie su instagram. E non ci accorgiamo che nostro figlio sta male perché il mondo è cattivo e senza pietà e gli adulti sono violenti e volgari e i ragazzi li imitano. E non pensiamo che in realtà dovremme dire a nostro figlio che è normale avere paura, perché la paura ci salva dai pericoli. Ma che non dobbiamo abbandonarci alla paura perché possiamo farcela, possiamo diventare grandi e affrontarla. Purtroppo i cambiamenti richiedono tempo, generazioni, ma noi vogliamo vedere il cambiamento subito e soprattutto senza essere disposti a cambiare o a fare un bel cavolo di niente. Non possiamo eliminare la violenza dalle nostre vite. Dobbiamo capirla e domarla. Non si protegge un bambino tenendolo chiuso in casa con le ginocchiere, il casco e il paradenti, gli si insegna a riconoscere i pericoli e a trovare modi per evitarli. Gli si insegna a essere forti e giusti. Spero di non essere frainteso, io so cos'è il razzismo essendo figlio di un immigrato (bella parola eh?!) però ho scelto le persone che mi circondano allontanando chi ha dei valori incompatibili con chi io sono e chi io voglio essere. Non possiamo piacere a tutti e non tutti possono piacerci. Il problema che sollevi è monumentale perché ci sbatte in faccia il fatto che siamo 7 miliardi di persone più o meno tutte interconnesse tra di loro, ognuno con il suo set di valori e la sua idea di un mondo giusto. Spegnete la televisione, vi sporca i pensieri e l'anima. Andatevi a fare una passeggiata con una persona che vi fa sentire bene. O da soli andate a respirare. Lasciate il cellulare a casa, spegnete il computer. Siate sinceri con voi e scegliete persone che lo siano con loro stesse e con gli altri. Abbiate la forza di dire no. Di non far entrare ciò che vi fa stare male. Di non dare agli altri la forza di ferirvi. Create valore. Sarò impopolare ma lo dirò: sticazzi se vi dicono sei un frocio di merda. Non regalate il vostro tempo e le vostre emozioni a chi non le merita. Non cadete nel tranello.
È da almeno dieci anni che la moda impone di essere il più diretto e abrasivo possibile nell esprimere il proprio punto di vista, i tipi più cool fanno a gara a chi spara l opinione più edgy da almeno il 2012 e non c è nulla di più mainstream del politicamente scorretto,eppure c è chi ancora vuol farlo passare come qualcosa di anticonformista e antisistema,qualcosa per pochi coraggiosi eletti, vittimizzati e censurati ,che esprimono opinioni non popolari(così non popolari da essere condivise da almeno un 70% della popolazione)
Personalmente mi reputo contro alle scelte di Disney ed altre aziende più per il fatto che siano fottutamente forzate (certo che puoi fare Ariel nera, però devi rendermela credibile e funzionale), credo che quando alcune persone puntano il dito contro ste cose per il politicamente corretto sia proprio per quella sensazione di forzato. Si vede che non è una scelta nata da un criterio o per gusto estetico ma è lì per fare si che se ne parli, e visto che alle masse piace parlare di robe di cui non sanno davvero tutto solo per il gusto di potersi dire sdegnati (finché l'argomento è sulla cresta dell'onda), ecco che ci ritroviamo con fin troppi film che esistono solo in merito al loro marketing e non al loro valore artistico.
Ciao, riguardo alla sirenetta nera/bianca sarei curiosa di chiederti una cosa, per capire meglio cosa intendi. Considerando che le sirene non esistono e sono delle creature inventate arbitrariamente con metà pesce e metà donna, possiamo dire che non hanno un colore tipico, visto che non esistono. (Non sono di origine greca perché le sirene greche erano diverse, corpo si uccello e testa di donna. Nella tradizione nordica invece erano delle donne che si trasformavano in foche, ma di nuovo si tratta di una versione diversa da quella che stiamo discutendo qui). Inoltre, se ho capito bene il tuo commento, per te il colore della pelle della sirenetta deve avere un senso narrativo. Quindi secondo te che senso narrativo aveva decidere di dare alla sirenetta la pelle arbitrariamente bianca? O, se pensi che si tratti di una scelta che non serve giustificare, perché invece trovi necessaria una giustificazione per la pelle nera? O magari ho capito male io quello che intendevi?
Ma che cagata è sta cosa di Ariel nera che va resa credibile? È una sirena, non è un essere umano, e non venirmi a dire che "la fiaba è danese", perché Ariel rimane una sirena, possono farla di qualunque carnagione vogliano
@@MrExuvia Possono farlo e infatti lo faranno, senza che nessuno di noi possa impedirglielo in nessun modo.
E io posso dire che mi appare fuori luogo o forzata (come un pesce fuor d'acqua!! ahah capita la battuta?) in un ambiente scandinavo. Esattamente come mi sarebbe parsa fuori luogo e forzata una sirena bianca e con i capelli rossi in un'ambientazione africana
@@MrExuvia Rimane una SIRENA fuori luogo...
Cmq oh, è lodevole con quanto fervore tu difenda una scelta di marketing
@@belsa1989 Sirena fuori luogo....ecco la cagata del giorno. Io non posso credere che riesca ad esistere gente come voi che creda a roba del genere quando la scrive. Poi sta cagata che io difendo una scelta di marketing....no, semplicemente ho detto che è una stronzata inutile lamentarsi del fatto che una creatura di FANTASIA abbia una carnagione scura perché...no seriamente, devo ancora capire il motvo
Io mi ricordo quando fu presentato per la prima volta il gioco "my little devil inside" all' E3 di qualche anno fa, in cui si mostravano dei minion nemici che basavano le loro fattezze su alcune tribù africane che indossano grandi maschere voodoo durante i riti. È bastato uno stronzo su Twitter a lamentarsi e ad incitare al razzismo, per far si che uscissero decine di articoli, costringendo (di fatto) gli sviluppatori a delle scuse pubbliche e alla rimozione di quei minion del videogame.
Twitter è il male
Ma Shan-chi è un personaggio Marvel che esiste da decenni... Certo, non se lo fila nessuno, ma c'è da tanto tempo
L'hanno rispolverato furbamente adesso proprio perché è il momento più propizio (e perché immagino prima o poi toccasse anche a lui un film, visto che stanno coprendo quasi tutti gli eroi)
@@Symonch_ Si, è proprio questo. Peccato che South Park ha fatto una satiria dei cinesi già da decenni
Commento a parte per un caso riguardante la censura e addirittura la rimozione della stessa che un sacco di gente ha ignorato e frainteso.
In Saludos Amigos, è dal 2005 che la parte del film con Pippo gaucho è stata censurata per togliere la sigaretta a Pippo. Bene, su Disney+ inizialmente c'era la versione censurata ma da luglio 2020 hanno cambiato il video e ripristinato la versione originale con la sigaretta. Ma stranamente non ne parla quasi nessuno! Anzi, ci sono quelli che fanno meme mostrando la scena di Pippo con la sigaretta in mano prima e dopo dichiarando che la censura è stata fatta su Disney+, quando in realtà non solo era stata fatta 15 anni prima ma addirittura su Disney+ l'hanno tolta dopo qualche mese!
La notizia non farebbe click
Satira dal latino satura/satur ovvero pieno, spazio. in letteratura : genere letterario, inerente alla poesia, che prende in giro con irrisione il modo di fare di una tipologia di persone o anche di una sola
(per estensione) monologo che si prefigge di ridicolizzare qualcuno.
Una citazione di Moore ci illumina su questo: Una delle funzioni principali della satira è quella di affrontare i problemi scomodi. [...] La satira presume che il pubblico abbia un cervello.
Invece parodia dal greco para(contro) odè(canto) che significa componimento in versi di uno già noto....allo scopo di fare satira e smuovere il riso.
Magari guardare gli etimi prima...
Comunque sul discorso politicamente corretto sono d'accordo quasi in toto.
Mi piace il tuo canale, soprattutto quando parli di CARTONI ANIMATI. Sei davvero bravo complimenti.
Sei molto profondo e condivido tutto🙂...Sai cosa noto intorno a me?Un'ipocrisia ed un buonismo che mi fanno ribrezzo!!
Appoggio moooolto quello che hai detto e rimani una delle persone che più stimo su YT Italia, ma se hai info puoi controllare se per alcuni premi avevano messo delle clausole di partecipazione.
Esplico meglio: per poter partecipare ad alcuni premi tipo oscar avevo letto che una quantità di persone del cast dovevano rientrare in una % in determinate minoranze per poter presentare il film a quel determinato premio.
Ora non so se era fake news oppure una proposta mai realizzata oppure se effettivamente da qui a qualche anno sarà così. Comunque ora incuriosito andrò a controllare anche io
Appena iscritto. La mia parte razionale non può che darti ragione su tutta la linea, ma quella sentimentale soffre un po' ad accettare i cambiamenti che stonno facendo ad opere che hanno segnato la mia infanzia. Come dici tu, però, io ho 27 anni e la mia opinio non dovrebbe avere alcuna rilevanza per chi (Disney o altri) si rivolge a bambini o adolescenti.
Alla fine è il ciclo della vita: il nonno "ai mie tempi i treni arrivavano in orario" (mai stato vero).
Per quanto riguarda il politicamente corretto, che "non esiste" nel cinema (si basa quasi esclusivamente sulla logica di mercato), penso che nasconde la nostra voglia di indignarci davanti a tutto.
"Indignazione ovunque".
P.S. per il cactus: da ciò che so è normale che quello più altro fiorisca prima. Mi sembra perché contiene più acqua o una cosa del genere. Poi di preciso non so.
E sempre quello che ho detto!!
Una volta uno sotto un video recensione su Raya ha scritto "eh ma Namaari è così per colpa del politicamente corretto". NO! Semplicemente la Disney in quel film ha provato a fare un antagonista con delle motivazioni e che poi ha capito i suoi errori. Ma niente, insisteva che era colpa del Politicamente Corretto...
Così come?
@@aicek Antagonista con delle motivazioni e che poi ha capito i suoi errori.
Per lui questo tipo di personaggio è così per colpa del politicamente corretto.
@@DM006 secondo me, lo diceva unicamente per via del sottinteso fra Raya e Namari. Insomma, non è difficile capire che le due sono ben più di una coppia di amiche, ex rivali. Più che per il personaggio che sbaglia e poi si ravvede.
@@Toshiro93 Bah. Personalmente non ci ho visto niente. Anche perché la loro interazione è stata molto veloce.
Però comunque io di PC ci ho visto 0.
@@DM006 sì, mi sono limitato ad ipotizzare il vero motivo per cui quest'utente avrebbe affermato ciò. Comunque, per quel che mi riguarda, potrebbero anche fare tutto un film (animato o meno) con i personaggi che vogliono...ma se la trama non mi prende e i personaggi non sono ben caratterizzati, c'è poco da fare.
Non mi sto riferendo a Raya (che, ad ogni modo, mi ha abbastanza annoiato, tanto da non spingermi a finire di vederlo...proprio a pelle non è un film che guarderei, se non con forza di volontà), ma più che altro ai live action che vengono prodotti negli ultimi tempi.
Bel video, mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti che non avevo valutato, soprattutto sul discorso di Pio e Amedeo. Un fatto del politicamente corretto che mi ha lasciato interdetto è stata la censura dei cioccolatini Moretti dai supermercati Migros a causa del loro nome
Lo fanno per amore
"Spero che non esploda."
Sono capottato ahahahah! 😂
Bel video ed ottima analisi, come sempre d'altronde.
Finalmente qualcuno ha fatto capire la differenza tra il concetto di satira e ironia e il concetto di insultare o prendere in giro qualcuno.
Più che altro, io sono stufa di sentire da ambo le parti che una cosa sia troppo sessista/omotransfobo o buonista, specie ultimamente nel campo dei giochi di ruolo.
Al tavolo alla fine si fa ciò che meglio si crede e si affrontano temi con il consenso del gruppo, e se c'è qualcosa che non va se ne discute da persone mature.
Oddio, questa mi mancava. In che senso? Più che altro, in che giochi di ruolo? Perché in quello classico, tendenzialmente cartaceo, puoi essere il personaggio peggiore al mondo, ma è comunque l'interpretazione di qualcuno che non sei (o almeno si spera🤣). Nei videogame GDR, credo sia più o meno la stessa cosa... A che episodio ti riferisci?
Non so con chi tu stia giocando, ma penso sia un problema legato al tuo tavolo o a un paio di persone nello specifico, io da persona queer ho giocato in Sine Requie dove quelli come me li appendono a testa in giù
Come al solito i tuoi video mi cambiano la visione del mondo. Io facevo parte di quella schiera di persone che imputavano tutto al politicamente corretto, invece vuol dire tutt'altro. E il fatto che molte scelte siano fatte per soldi mi da ancora più fastidio, perché prima mi sentivo quasi in colpa a lamentarmi di alcune cose, ma se lo fanno per soldi non trovo nemmeno più il senso per cui lo fanno e per difenderli. ad esempio, voglio essere onesta, la scelta dell'attrice che fa la sirenetta (così come biancaneve, olivastra, che se si chiava Biancaneve perché è bianca come la neve, ma vabeh; o alcune scelte del casting della prima stagione di Brigerton, dove te li sei visti i reali in epoca regency non bianchi e rigorosamente inglesi di stirpe) io non la condivido a pieno, semplicemente perché non ha senso con la storia, poi le attrici saranno bravissime ci mancherebbe, perché come fa una che abita nel profondo dell'abbisso, per altro la storia è ambientata in nord europ, ad essere di colore) però non è colpa del politically correct, e per dar andare più persone di colore a vedere il film, e questo è ancora peggio. Perché prima mi sentivo in colpa a sindacare per questo, dato che sembra un discorso razzista, e quindi evitavo e avevo la giustificazione che lo facevano per includere tutti, ma se la motivazione è i soldi, mamma mia che schifo.
Per il cancellare una parola con una legge per me non ha senso, Poi avviane il contrario, un po' come nel periodo del proibizionismo americano, vietato alcol e fumo, ma questi circolavano più di prima facendo arricchire le mafie. Se tu vieti Totalmente una cosa le persone ne vogliono di più, come i bambini, e poi il significato di determinate parole dipende dal contesto della frase. Ah ecco forse potrei avere un esempio che risponde alla tua ultima domanda, prima girando su ig, su una pagina di gossip dicevano che era scoppiata la polemica perché sangiovanni aveva usato la n-word in una canzone, ma in realtà se vai a leggere il testo, okay l'ha usata, ma non per prendere in giro le persone di colore, anzi, la parte incriminata cita "Semmai andrò in prigione è perché ho detto n***o in tele
Mentre il politico razzista rappresenta il mio paese", e tutta la canzone parla di stereotipi che vengono mantenuti. A furia di mistificare una parola avviene questo, che le persone nemmeno leggono il contesto e vanno contro a chi l'ha usata, figuriamoci se fosse proibita per legge.
So che sei malato, mi spiace aver scritto un papiro, magari non lo leggerai mai. Ma volevo scriverlo
151eg video chiarissimo e utile, volevo solo farti notare un errore di battitura sull'area di testo di quando parlavi dei gatti: "sia" che è diventato "Sisa"
Chiedo venia per la domanda non inerente alle tematiche del video in questione, che anzi ho apprezzato molto, come al solito con la tua cultura hai fatto chiarezza sull'ignoranza generale; ma vorrei sapere dove sei andato a vivere e perché sei uscito dall'Italia (non so se l'hai spiegato e me lo sono perso, nel dubbio mi dispiace)
Grazie per gli spunti di riflessione 👍👍👍
Grazie di esistere, è da anni che cerco di far capire all persone in cui mi imbatto che il "politicamente corretto" di cui parlano non esiste visto che lo hanno reso un termine ombrello che comprenderebbe fin troppe cose (anche discordanti tra loro)
Ma la gente preferisce lamentarsi di chi si lamenta piuttosto che aprire le orecchie
Applausi.
Un esempio di "è politicamente corretto" che mi ha fatto molto ridere sono state le critiche a X-Men 1997. In quel caso non è che ci fosse un'inclusività inventata, semplicemente era da sempre al centro delle storie dei mutanti e se ne sono accorti solo l'altro giorno
Nella mia classe c'erano sti "conoscenti di classe" che parlavano e ridevano appena uno diceva gay pride
Bella spiegazione.
Anche se il tono e la velocità della prima metà del video mi fa salire l'ansia.
Questo video è *ORO*
Non concordo che l'inserimento di attori di diverse etnie sia per soddisfare l'esigenza di interessare il pubblico globale fuori dagli USA..Ma di più per un esigenza verso il pubblico interno e alle sue minoranze (afroamericano,sino americano ecc..). Nel mercato cinese il più grande incasso di un film USA è The Fate of the Furious (2017) in cui non è presente nessun attore cinese. Mentre il grande successo di Black Panther è dovuto al pubblico nero americano, non alle nazioni nere del mondo
Ciao Enrico, grazie di cuore perché fai sempre dei video così interessanti. Un abbraccio ❤️
Discorso assolutamente perfetto!!!
Quanti spunti interessanti in questo video! Sarebbe bello un approfondimento per ognuno.
A me capita di non cogliere al volo su ogni cosa del perché si può o non si può più dire e fare. Però, prima di giudicare, cerco di ampliare il mio punto di vista cercando informazioni magari da chi fa attivismo in quel settore. A volte comprendo, a volte no, però si dice che se non si coglie il problema è per via del nostro privilegio, quindi mi astengo da giudizi. Però mi rimane un senso di perplessità su alcune tematiche, ad essere sincera. Ma sarà colpa del mio privilegio.
Tipo quando ho trovato un articolo in cui si parlava del foxy eyes makeup e si diceva che fosse appropriazione culturale e quindi che fosse sbagliato proporlo.
I tuoi commenti sono sempre molto interessanti anche quando non sono perfettamente d'accordo con te come in questo caso, ma ti seguo volentieri anche per questo. Quindi ti faccio i complimenti perché comunque hai sempre una capacità di analisi fuori dal comune. (per esempio: da un tuo video ho capito perfettamente il senso di Encanto, che fino a quel momento non avevo afferrato bene... Rivedendolo una seconda volta invece l'ho apprezzato moltissimo)
Premesso che ho apprezzato finora tutti i tuoi video, questa volta mi trovi completamente in disaccordo . Tu hai ragione quando dici: " la disney inserisce le minoranze nei suoi film , per accaparrarsi nuove quote di pubblico " ; e quindi è mossa da meri interessi economici. Tuttavia stai guardando il particolare , tralasciando il generale . Ovvero stai tralasciando la pressante e costante volontà di " convertire " la totalità della popolazione ( europea / americana ) ad una ideologia " giusta " . Una vera e propria omologazione del pensiero che vede , qualsiasi deviazione da esso come un crimine . L assioma di tale pensiero: " è che siamo tutti uguali " . Tale assioma però non indica una pari dignità ma bensì una virtuale ( e voluta ) identicità a favore della quale è proibita ogni sorta di differenziazione . Ed è questa " censura ideologica " che IO ( ma non penso solo io ) viene identificata come censura del politicamente corretto.
Ti faccio un esempio. Questa ideologia vuole l uomo identico alla donna. Negado le oggettive differenze . Per ciò in America atlete trans competono e vincono in molti sport. Negare che siano biologicamente ugiali alle donne ( loro avversarie ) è proibito ( da grande parte dei media e pubblico) . Stesso discorso per il presunto maschilismo . Eclatante il caso di Alessandro strumia fisico licenziato per aver dimostrato che a parità di pubblicazioni si tendeva a dar risalto ad una donna piuttosto che ad un uomo . E che lo scarso interesse delle donne per la fisica , non è causato da chissà quale residuo patriarcale; ma dal semplice disinteresse della maggior parte di esse. Questo atteggiamento censorio c è anche quando si evidenzia che la condizione di " gay " ( e so che mi odierai per quello che so per dire ) implica l impossibilità di avere dei figli , a meno che non si sopperisca tramite escamotage poco etici ( adozione surrogata , farsi mettere incinta e poi crescere il bambino con la compagna etc ) . Ora il principio del : siamo tutti uguali ( principio fondante del politicamente corretto) , e strumentale ad una società che ci vuole meri consumatori intercambiabili. Trova grande apprezzamento nella maggioranza della popolazione specie nelle nuove generazione , indottrinate con questi principi .quindi ( arrivo all animazione) non puoi negare che stiamo assistendo alla produzione di opere atte a veicolare questi messaggi. Ti devo citare i remake disney come la bella e la bestia ? Nel quale viene esaltato un FINTO femminismo e una distorta omosessualità? Matrix revolution nel quale viene elevata trinity al ruolo di " nuova eletta " equiparandola a Neo ( in quanto donna non poteva essergli inferiore). Hai presente poi a tanti film di netflix volti ad esautorare la cultura europea dei suoi miti ? Rendendo ad esempio la serenetta di colore ( qua sto parlando per sentito dire, non le ho viste le ho evitate di proposito ). Quindi il politicamente corretto c è ed è pompato in tutti i modi possibili. Ogni stereotipo è proibito. Non si può dire che la cultura europea e più avanzata di quelle arabe che prevedono ancora precetti quali : " la superiorità del uomo sulla donna , l omosessualità come reato etc " . Non si può dire che gli stai europei sono più evoluti di quelli africani. Che l uomo e la donna sono diversi ( senza implicare la superiorità dell uno sull altra ) . In parole povere per me questa è la dittatura del politicamente corretto . La volontà di proibire ogni pensiero che si contrappone a questa omologazione.
Ps hai sopravvalutato i pubblico di pio e amedeo . L oro hanno riso per la frase " viva la figa " . Come i bambini che ridono sentendo la parola " cacca " .
Ps2 ho scritto questo commento mentre cucinavo prima di andare al lavoro. Spero sia passato il pensiero nonostante la forma sicuramente sia deficitaria dal punto di vista ortografico e sintattico .
Ti ringrazio infinitamente. In realtà mi trovi d'accordo, anche se con misure e preoccupazioni diverse noto anch'io queste dinamiche e sarebbe il caso, prima o poi, di discuterne.
Però non vedo uno scontro con ciò che ho detto. Questa cosa sta accadendo e non è legata a un rapporto di causa-effetto con il politicamente corretto o la presenza di più minoranze nei media. Certamente nel modo in cui queste minoranze sono inserite abbiamo una manifestazione proprio di quello che hai detto.
Il punto è che non vorrei fraintendere ciò che mi vuoi dire, quindi ti chiedo quale sia il rapporto tra questi ideali e il mio discorso in questo video
Parli di questo indottrinamento culturale come se fosse voluto da qualche potere forte, quando in realtà penso un'azienda abbia come unico interesse quello di vendere il proprio prodotto il più possibile, e per gli artisti che ci lavorano dietro fare in modo che sia il più possibile apprezzato
Penso che l'ideologia dell'uguaglianza tra le persone venga dal basso, dalla società, non dall'alto, ossia dalle grandi aziende e istituzioni, si limitano semplicemente a seguire l'opinione pubblica, dopotutto è il loro lavoro
@@151eg premesso che l ho guardato di fretta ( preparando da mangiare prima di andare al lavoro etc) ... mi era parso di capire ( e nel dubbio l avevo guardato due volte ) , che sostenessi che nelle " nuove " opere d animazione ci fosse un mero interesse economico alla base di determinate scelte. E che non fosse presente una " dittatura del politicamente corretto " . Mentre per me quelle scelte, non sono mosse da mere ragioni economiche ma da un intento finto pedagogico volto a far passare messaggi voluti : identicità tra uomo / donna . Identicità tra l amore uomo/donna e fratello/ sorella etc ...
Ps * sto scrivendo questo messaggio tornando a casa , e come prima non mi preoccupi della correttezza ortografica/ sintattica .
@@eliascabbio7598 col rischio di dire una cazzata ( ma non credo) . Storicamente le nuove dottrine o i nuovi valori, partono sempre dai ceti dominanti e non viceversa dal popolo . Ad esempio i nuovi ideali della rivoluzione francese, erano propagandati dalla classe emergente ( borghese ) a danno della vecchia classe dominante in decadenza ( nobiltà) . E solo successivamente furono abbracciati dal " popolo " . Quindi si , penso che questa nuova ideologia ( come le vecchie: medievale / religiosa etc ) sia funzionale alla classe dominante che la sta imponendo al popolo . Personalmente trovo che il fine ultimo sia quello di slegare gli individui dalla loro storia e dal loro passato. Rendendoli più controllabili .
Fantastico questo video grazie, ce n'era davvero bisogno! A volte mi capita di essere in disaccordo con te su questi temi (per esempio alcune piccole cosine sul video degli errori della comunità LGBT, o in quello su Walt Disney uomo del suo tempo) e anche in questo video su alcune cose non sono d'accordo ma in generale super ben fatto complimenti
Per quanto riguarda la censura delle singole parole: secondo me dipende dal contesto
Io per esempio non uso mai la N word, non uso mai parole come troia, puttana etc e credo che chi non fa parte di una determinata minoranza non debba usarle; non genericamente per non offendere (è praticamente impossibile non offendere mai nessuno quando si parla, anche se si sta attentissim* magari c'è qualcosa che in quel momento ci sfugge/a cui non avevamo pensato!) ma perché queste parole hanno una connotazione storica ben precisa e utilizzarle significa reiterare una gerarchia di potere
Ad esempio: se io, bianca, chiamo "negr*" una persona nera, sto reiterando il concetto che quella persona sia inferiore a me in quanto nera.
ATTENZIONE: questo vale nel contesto della comunicazione fra le persone, diverso è se io sto spiegando dei fatti storici, non posso spiegarteli e farteli comprendere se non uso le parole specifiche. (e questo vale per tutti gli insulti specifici legati alle minoranze).
Per quanto riguarda i film, le opere letterarie etc io penso sia giusto fare dei disclaimer all'inizio dei film e spiegare a* bambin* che questi film sono stati fatti in una determinata epoca storica in cui si credevano determinate cose e spiegare che certe cose adesso sono state superate e adesso sarebbe meglio non farle etc. Detto ció ci si puó tranquillamente godere il film, semplicemente credo sia importante accompagnare * bambin* in questo ma come si fa con tutto, del resto.
Per quanto riguarda invece i libri, i film etc che vengono prodotti adesso secondo me ha senso prestare attenzione a determinate cose ma secondo me viene più spontaneo nel momento in cui la sensibilità comune è cambiata quindi non la vedo come una cosa "imposta"
p.s.: anch'io discalculica, mi ha fatto super piacere vedere tutti i tuoi video a riguardo è sempre bello sentire esperienze simili alle proprie
Amo il fatto che tu mi segua nonostante sia in disaccordo su diverse questioni. Non hai idea di quanti ti dovrebbero prendere da esempio.
Non lo faccio indiscriminatamente, ma se una persona mi sembra intellettualmente onesta
Molte persone con cui ho discusso pensano che la Disney faccia queste scelte sulle minoranze perchè gli interessa davvero il rispetto di queste minoranze invece dei loro soldi....
Star Trek é uno dei programmi pionieristici in questo, uno dei pochi programmi televisivi anni 60 che affrontava il razzismo di petto,
oggi invece si parla di politicamente corretto perché vengono inseriti personaggi nuovi gay di cui però non si conosce il percorso relazionale di innamoramento, e comunque essere gay non influenza la trama, mentre spesso in star Trek succede che proprio per qualcosa di normale si montava uno scontro morale come quelli che abbiamo oggi.
Ricordo ancora la puntata della serie classica con i tizi mezzi neri dalla "parte sbagliata", o quella di Next Generation con la razza di genere neutro che discriminava chi decideva di essere maschio o femmina.
Però quando in Discovery saltano fuori il dottore e il capo macchinista con la relazione omo, tutti pronti a dare contro alla "Nuova era di Star Trek" e alla loro "agenda politica".
🖖
@@-maxveleno- Esattamente bravissimo gli esempi perfetti, o anche il cogenitore in enterprise, o anche solo le dinamiche con i Trill che fanno riflettere. A me di discovery non piace la messa in scena direi, cioè la protagonista é brava ma ha troppo spazio é un continuo io, io, io, io...e magari si perdono dei buoni personaggi per strada , e ci sono (grazie al cielo c'è SARU il primo capitano alieno in una serie di startrek). Per un certo verso però le polemiche vanno capite, noi: il mondo non siamo mai pronti per niente...dai altri 5 minuti...
Sono d'accordo solo sul fatto che il termine "politicamente corretto" sia generico. Oggi spesso si usano parole come appunto politicamente corretto, cultura/controcultura woke, cancel culture ecc ma nessuna di essa ha una definizione univoca.
Detto questo, Pio e Amedeo hanno fatto delle battute e (critiche social a parte) non hanno avuto conseguenze. Ma questo in Italia, negli Stati Uniti l'avrebbero pagata carissima. In america o nel Regno Unito non sono poche le persone che sono finite licenziate o peggio (tipo sotto scorta della polizia) perchè additate (spesso a torto) come omofobe/trasfobiche o razziste. E la cosa peggiore è che se sei "marchiato" non esiste modo di discolparsi, anche se quel marchio è frutto di un malinteso.
Un esempio pratico.
Poco tempo fa ha fatto notizia le performance di Lia Thomas, nuotatrice trasgender, nata uomo e che ora gareggia con le donne. Praticamente distrugge ogni record, se vedete una sua foro capirete subito perché. Ebbene, moltissime ragazze avrebbero da ridire sulla questione, ma poche hanno il coraggio di parlare. Il perché è stato spiegato benissimo da una di loro, hanno una paura matta di essere accusate di transfobia. Intervistata, la ragazza in questione ha risposto che se lascia una dichiarazione oggi che la qualificherebbe come transfobica un domani potrebbe non trovare lavoro. Ed in Usa succede eccome che un post di 10 anni fa di rovini la vita oggi.
la dittatura del politicamente corretto non esisterà in Italia, ma altrove esiste eccome.
Vogliamo parlare della fake news sulla presunta legge del “non dire gay” in Florida, queste bufale non fanno bene alla community anzi...
Non è vero?
@@fabiofuoco non è che non è vero, è solo che la gente si è subito scandalizzata senza nemmeno leggere, secondo me, cosa c'è scritto
In verità in verità voglio risponderti dicendo che quella legge è letteralmente "don't Say Gay" visto il fatto che dice che nelle scuole non verrà più insegnata cos è l'omosessualità e in generale LGBTQ+ lasciando ai genitori l'insegnamento e basta che il genitore sia omofobo e abbiamo fatto il quadro di questa legge che è palesemente fatta per favorire l'omofobia aggiungendo anche il fatto che l'avvocato che ha fatto la legge è apertamente omofobo e vualà "Don't Say Gay"
@@gabrielelepore364 Nemmeno l'eterosessualità, a dire il vero. Nemmeno l'autoerotismo.
Il che, se quanto ho detto non è una stronzata, fa fare una brutta figura rispondere con un "c'è l'hanno con i GAAAAY" quando la cosa colpisce tutti, pure gli eterosessuali (se vogliamo vederla in questo modo).
@@anonimo6603 mah guardi sconosciuto la devo correggere perché:
1)il motivo per cui l'eterosessualità non viene insegnata a scuola perché la maggioranza della gente è eterosessuale quindi è più "facile" comprendersi ma ovviamente con l'omosessualità è un po' più complicato ed è per questo che serve una spiegazione di che cosa è per avere un accettazione maggiore
2) l'autoerotismo non viene insegnato a scuola e quindi? Quindi anche l'omosessualità non andrebbe insegnata a scuola? È come dire che per il fatto che non viene insegnata educazione civica al liceo scientifico applicato allora non si può inserire latino (per dire e per fare l'esempio) capisci? Comprì?
Pur essendo un fan di pio e Amedeo sono d'accordo con te sulla storia della battuta dell'"etero pride" in quel caso hanno tirato uno strafalcione. Detto questo sono d'accordo con quello che hai detto, nonostante su altri video abbiamo idee diverse posso dire che sei un bravo ragazzo educato ed intelligente e ti seguo con piacere ☺️
non fraintendetemi non ho visto la scena , ma non è che magari voleva essere una parodia per prendere in giro gli omofobi che parlano di "etero pride" venuta male?
Guardala e capirai che no....
@@cent0x può anche essere che si siano espressi male ma insomma hanno tirato uno strafalcione in quel caso ecco 😅
Il gay pride non viene preso in giro perché sfilano delle persone gay, ma perché una gran parte di quelli che sfilano si truccano come per un carnevale brasiliano e lo trasformano in una pagliacciata. Sono convinto che se tutti i partecipanti indossassero gli abiti di tutti i giorni e non dei costumi esagerati e carnevaleschi come spesso si vede, sarebbe considerata da tutti una sfilata per i diritti dei gay e non una cosa folkloristica di cui ridere.
@@Amala-bk6bx in parole povere, le intenzioni erano buone ma mal espresse
ho paura che il discorso di Pio e Amedeo sia stato terribilmente mal interpretato. Mi sembra che loro abbiano semplicemente criticato il Gay pride come la censura della N Word come dire "se diamo per scontato che tutti abbiamo pari diritti, non ha senso creare schieramenti". Il loro errore forse è parlare come se non ci fossero già più discriminazioni e bullismo... forse.
@Falso Cristo il vero fraintendimento, è considerare Pio e Amedeo due comici...
La censura è sempre e comunque un problema ed è sbagliata, anche perché se dovessimo censurare tutto perché ci sarà sempre qualcosa che offenderà qualcuno
Questo video mi è stato più utile del previsto.
Detto ciò, toglimi un dubbio: sei davvero sicuro che il fatto che sia una questione economica escluda il fatto che sia politicamente corretta? Perché, secondo me, ci sono casi (mi verrebbe da dire parecchi, ma potrebbe essere un errore di percezione) nei quali i due aspetti si accavallano
Beh il ricevere molto consenso e vendere di più sono aspetti che inevitabilmente si accavallano
Secondo me proibire le parole è sempre sbagliato non perché sono giuste ma perché 1.È difficile decidere per via categorica cosa si può dire è non dire, 2.Dare ad un governo il potere di censurare delle parole è troppo potente 3.Si potranno sempre inventare nuove parole per insultare. Inoltre, la discriminazione non si basa sulle parole ma sulle azioni di base che definirei come culturali, quindi ovviamente ritorna l'utilizzo dell'educazione e sensibilizzazione delle genti. Per risolvere la situazione secondo me quando si parla di vera violenza psicologica o fisica oppure discriminazione provata (quindi passando per vie legali), l'utilizzo di parole sensibili o discriminanti possono essere considerate come degli aggravanti
Ti faccio i complimenti per aver realizzato un video che tocca questo argomento.
Flashback del video della censura
Quando metterai le live sul Decameron sul secondo canale?
Sul serio grazie Enrico, serviva un video del genere
Corretto, tutto corretto.
Pur tuttavia ci deve pur essere una ragione per cui "I racconti dello zio Tom (Song from the South)" non si vede nel catalogo di Disney+, nemmeno col disclaimer...
Il motivo c'è, ma non ha nulla a che fare con il politicamente corretto ma con, effettivamente, la paura della compagnia nel trattare quel film. Ci sono elementi effettivamente molto gravi che potrebbero far perdere loro lo stesso pubblico nero che hanno cercato di avvicinare con tanta fatica
@@151eg capisco il suo punto di vista ma, dal momento che buona parte della comunità afro americana ha lodato quel film, non credo si possa ridurre tutto ad una bieca questione di denaro.
O meglio, i soldi sono certamente una motivazione ed una discriminante ma non sono l'unica spiegazione per cui si possa affermare con estrema sicumera che il politicamente corretto non esista.
Diciamo che, personalmente, vedo le cose in maniera un tantino più sfumata.
Gina Cardano è stata licenziata dalla serie Mandalorian per le sue idee non erano politicamente corrette con quelle della disney (e di Hollywood)
Splendido video (come sempre). Hanno vietato la parola "negro" ma vedo offendere le persone di colore anche senza l'uso di questa. es cioccolatino, Balotell ecc.
Premetto che ho solo visto lo spezzone dello spettacolo che hai citato e non l’intero discorso, e sinceramente posso comprendere ciò che dici ed è sensato ma non la trovo l’unica lettura della scena. Perché la gente rideva? Sono sicuro che parte del pubblico, come hai detto tu, stesse prendendo in giro i gay. Ma allo stesso tempo altri potrebbero essersi immaginati una scena di qualcuno vestito in modo “desueto” che sventolando una bandiera con una vagina in piazza urlasse “Viva la figa!”. E, che tu sia d’accordo o meno, questa scena può suscitare ilarità anche da una persona che non ha niente contro i gay, giusto per quanto sembri assurda. Con ciò non voglio dire che la scena non potesse essere fatta meglio o non avesse lo scopo ultimo di denigrare una massa, ma voglio solo puntualizzare che è molto facile ridere di una scena simile senza alcuna malizia.
Per quanto riguarda la censura di una parola, io non sarò mai d’accordo a censurare niente, semplicemente per il fatto che reprimere un qualcosa (come è successo ai gay per secoli) non la farà scomparire. Io sono molto più inclinato per lasciare la possibilità alle persone di utilizzare certi termini in certi contesti ed essere giudicati per ciò che si dice, come accade adesso. Non è di certo liberandoci di alcuni termini che faremo sparire il razzismo o l’omofobia, e anche se il rendessero illegali, le persone troverebbero altre parole da usare. Pensa a la brutta connotazione che ha preso la parola “extracomunitario” in pochi anni, se negassero le parole con F o N se ne inventerebbero di altre in un loop infinito.
Tutto sta all’educare le persone a rispettarsi.
Giusto.Lo stesso pensiero lo si potrebbe applicare alla bufera mediatica quando hanno abolito il blackface.Il solo fatto che un tempo (e fatto anche male per giunta) fosse denigratoria non vuol dire che lo sia tutt'oggi.Semplicemente ci si ancora al passato per giustificare certe proteste senza reale senso.
Infatti mi sarei aspettato che prendesse entrambe le interpretazioni invece di focalizzarsi solamente su una.
@@Adam_88 idem
Il punto è che è molto poco probabile. Si ride nell'istante in cui la "battuta" (orribile) finisce. È così corta che non hai nemmeno il tempo di farti tutto quel film mentale di cui hai parlato. E non c'è nessun indizio che può fare pensare a ciò che hai detto. Per questo è bullismo.
@@Void-io6gm Scusa della risposta in ritardo, ho solo visto adesso il commento. E comunque non sono d’accordo, io ho fatto un esempio dei tanti che uno potrebbe immaginarsi, e il cervello elabora dati così velocemente che per creare uno scenario simile gli bastano 1/2 secondi, tutto sta all’immaginazione del singolo, poi possiamo discutere sul fatto che la battuta sia fatta a scopo di denigrazione sociale, ma subito giudicarla come bullismo non lo trovo giusto ugualmente. Io posso fare una battuta riferita a un certo evento che un gruppo di persone svolge regolarmente se sono dell’opinione che non sia una grande idea o che faccia più danni che altro, ciò non significa che io ce l’abbia con il suddetto gruppo di persone, ma semplicemente con l’evento in se. Poi, ripeto, io ho visto solo quello spezzone, se poi hanno continuato con battute spicciole a cercare di denigrare il suddetto gruppo non posso fare altro che trovarlo triste e anche patetico.
guardavo il tuo video è mi sono trovato d'accordo, ma poi mi è venuto da mettere in dubbio altre "performance comiche" che pensavo essere "sane" potrebbero non esserlo da un punto di vista "accademico" o "tecnico", mi viene in mente Gabriel Iglesias, (se ti è utilie o ti sembra una bella idea) potresti portare degli esempi di quando una parodia/satira è corretta e quando è bullismo, e magari un esempio su un tema che più persone possono capire, per poi fare il paragone e spiegare anche temi più complessi (se invece non ti sembra una bella idea bel video✌🌱)
Assolutamente! Fluffy fa caricature e parodie, quasi mai satira. Non scadono nel bullismo grazie alle sue chiare intenzioni e grazie al fatto che ogni volta si prenda la briga di filtrare tutto tramite sé stesso. A far ridere non è il fatto che gli indiani siano ridicoli, ma che Fluffy in un'altra cultura si trovi a disagio e si metta un situazioni sfortunate. Non stai mai ridendo di qualcuno con lui, nemmeno dei potenti. Stai sempre ridendo di Fluffy
@@151eg grazie mille della risposta ✨
Dovrebbero smetterla con questo politically correct stanno rovinando il cinema insieme a quelle parodie marvel.
Non è il "politically correct" a rovinare i film, ma scrittori sempre più propensi a fare soldi e non creare opere ben scritte
@Meat Chips beh oddio è vero che molti scrittori sono mediocri, ma in parte anche il politicamente corretto è troppo abusato nelle serie e nei cinema
Non c'entra molto ma volevo farti una domanda, che ne pensi della legge "Don't say gay"? E' una legge applicata in Florida a cui la gente si è ribellata senza sapere cosa fosse scritto in questa legge, e nessuno ha capito, così hanno iniziato a deriderla sui social, mi è venuta in mente durante il video perché anche lì mi sembra sia entrata in gioca questa cosa del politicamente corretto
Interpretazione parecchio fantasiosa della questione
Secondo te è politicamente corretetto sventolare una bandiera arcobaleno per il proprio orientamento sessuale? Milk ha creato il pride per fare festa per mostrare e celebrare amore e divertimento oppure è stato creato per combattere i diritti del proprio orientamento sessuale contro i governi del mondo ed essere liberi essendo persone uguali a tutti senza nascondersi?
Ok, non sono tanto le parole ma l'intenzione, as always, lo strumento in sé non reca offesa idk (anyway nice cactus, come si chiamaOwO)
Secondo me rendere illegale una singola parola, per quanto offensiva, è controproducente, perché non considera il contesto in cui quella parola è pronunciata, in particolar modo in ambito divulgativo. Io posso anche essere d'accordo che "parola X" è offensiva per un determinato gruppo di persone, ma come faccio a spiegare a mio padre/madre/zia/sorella/fratello/amico ecc che quella parola è offensiva se io per primo non posso usarla? Come faccio ad avviare un discorso costruttivo sul significato della parola, sulla sua storia, sulle ragioni per cui un determinato gruppo di persone la ritiene offensiva, se io per primo non posso usarla? È come pretendere di parlare di un film o di un libro senza poterne citare il titolo, oppure pretendere di parlare di una persona senza citarne il nome. L'intento dietro l'uso che si fa di una parola e il contesto in cui questa viene usata sono importanti, e se si elimina tout court la possibilità di usarla, a prescindere dal contesto, allora si nega anche la possibilità di creare spazi di dialogo e di confronto in cui magari proprio quei gruppi offesi possono far valere la propria esperienza e la propria visione del mondo.
E per quanto riguarda invece il resto del discorso, sono d'accordo con te. Le motivazioni alla base sono sempre di tipo economico, senza considerare le implicazioni ideologiche e culturali che inevitabilmente derivano da tali scelte. E il problema sta proprio qui. Per fare un esempio, l'altro giorno mi sono trovato in una conversazione sul race swapping (la pratica di cambiare l'etnia di un personaggio: Ariel nera e simili). In quel contesto ho espresso l'opinione secondo cui il race swapping per me è, oltre che una mossa di bieco marketing, un segno di pigrizia e scarsa creatività da parte degli autori, perché si cerca di rendere inclusivi dei prodotti basati su storie, concetti e personaggi già ben radicati nella cultura popolare. In altre parole, si cerca di promuovere un messaggio di inclusività sfruttando la popolarità già acquisita dal personaggio originale come cassa di risonanza, invece di sforzarsi di creare nuove storie e nuovi personaggi, magari basati anche su storie, culture e tradizioni diverse da quella tipicamente "bianca" e "occidentale". Ma appunto le motivazioni alla base sono principalmente economiche, quindi è altamente probabile che le grandi aziende non se li pongano nemmeno tutte queste questioni sulle implicazioni delle loro azioni. Finché c'è la possibilità di un guadagno, seguiranno sempre la strada più economicamente razionale
Lui (scusami ti seguo da un sacco ma ho la memoria di un fagiolo e non ricordo se hai detto il tuo nome in video): fa un video interessante e perfettamente logico dove spiega fatti contemporanei
Sempre lui: spero che questo cactus non esploda
Giuro ti adoro e mi sento tu che parli di piate traumatiche e non prima di dormire😂 (cmq ho messo like!)
ho una domanda, secondo te la disney guadagna di più o di meno aggiungendo così tanti personaggi lgbt+? perché in molti paesi a quanto so i film vengono anche bannati per queste ragioni, togliendo gran parte del pubblico che credo sia maggiore rispetto al pubblico lgbt+ che andrà a guardarli
Vero ma consideriamo questi film: La Bella E La Bestia del 2017 nonostante i bandi ha incassato 500 milioni in America e oltre 1 Miliardo e mezzo nel mondo, Doctor Strange 2? In nemmeno una settimana ha già fatto mezzo miliardo di dollari. Invece Eternals è un caso diverso perchè è il film stesso ad essere poco fruibile al grande pubblico e poi conta il fattore covid che non ha giovato per nulla. Per dire che nonostante tutto la Disney sa come fare soldi nonostante e se sbaglia impara subito come fare più soldi
Bella la citazione a zerocalcare continua così!!
8:24 premettendo che personalmente penso sia necessario fino a quando non si arriverà a un certo equilibrio nella società, non mi è piaciuta questa distorsione della loro frase, anche nella spiegazione della battuta che hai fatto vedere precedentemente non dicono che i gay non hanno il diritto di fare il gay-pride, ma che per loro è ridicolo per una serie di ragioni e quindi è superfluo e inutile, ripeto non mi trovo d’accordo comunque con loro, ma è già un opinione molto più sensata di “non è hanno il diritto”. Edit 8:48 … ti giuro che sono abbastanza sicuro che come detto nella spiegazione il motivo per cui la gente ride è “viva la figa” sono abbastanza sicuro che molta gente che segue Amedeo sia a un tale livello di italiano medio, che sentire soltanto la parola figa in qualsiasi frase gli farebbe ridere.
son d'accordo col discorso, però me lo ricordo bene che delle puntate di scrubs e the office son state eliminate perché furono accusate di black face, quello magari non è politicamente corretto ma comunque è una censura e privano all'utente la visione in toto di un prodotto.
No no, quello era politicamente corretto. Si tratta di uno dei casi specifici in cui lo è.
Qualcuno può, per l'amor di Dio, spiegarmi che cosa c'è di offensivo negli Aristogatti
Perché è da quando ho 4 anni che scherzo con i miei amici di infanzia col "sentiti oca" e non ho idea di che parte del film possa offendere qualcuno
Penso che il problema sia il gatto siamese che è disegnato come una caricatura degli asiatici dell'est (i denti sporgenti per esempio)
@@domilaw944 Tutti i gatti sono volutamente delle caricature delle varie razze. L'italiano il russo ecc. E grazie a Dio che è così. Il merdaio che c'è adesso all'epoca non esisteva.
@thanos asparagus monkey condom gamimg per dumbo penso che si riferisca ai corvi che sembrano una caricatura degli afro americani
@@domilaw944 ma ché davvero!? Chi diamine si può offendere per una cazzata del genere è come se mi ritenessi offeso perché nella stessa scena c'è un gatto con il fazzoletto la bombetta e l'accento italiano
@@valeriosantoboni817 chiedilo ai diretti interessati invece di provare ad immaginartelo tu
Una cosa che non ho mai capito è perché c'è la necessità di dover inserire, esempio, personaggi asiatici in un film per venderlo in asia. Come dire che in italia si vendessero solo film dove ci sono personaggi italiani.
In ogni caso bel video 👍
Perché è una questione di etnia. Quando tu guardi un film americano, tendenzialmente molti personaggi sono caucasici come gli italiani, quindi la rappresentazione "visiva" c'è (tra l'altro nei film stranieri gli italiani sono spesso stereotipati). Se invece appartieni ad un'altra etnia (asiatica, latina, centrafricana, aborigena ecc.), in un certo senso, "non ti senti rappresentato", o comunque non al 100%. Per questo si inseriscono minoranze "evidenti" nei media, basti pensare a tutte le bambine nere che si sono commosse vedendo che Ariel, nel live-action, era come loro.
Una volta lessi un articolo di un giornale online che diceva:"harry potter fa più numeri rispetto a mirabel la maghetta politically correct" o una cosa simile. ero scioccato. In che senso politically correct? solo perché la protagonista non è bianca? seriamente? a questa gente semplicemente dà fastidio vedere persone non bianche protagoniste in dei film.
Oh si! Ricordo quell’articolo. Diceva che HP ha fatto piu numeri perché ai ragazzini interessa avere una bella storia e non quanto questa sia politicamente corretta. C’era anche una cosa del tipo “la protagonista di encanto non è certo uno sventolona” ma sul serio?
Quando hanno reso Rhoedy Rhoedes il nuovo Iron Man (per un breve periodo) ma non mi pare che sia stato etichettato come "politicamente corretto" .
nei film di marvel l'attore di james rhoedes fu cambiato nel secondo perché voleva più soldi (l'attore del primo film)
Yo anche io leggo Fumettologica! Se anche tu ami i fumetti, oltre ai film d'animazione, ogni tanto potresti parlarne, credo che sarebbe interessante! Sul politicamente corretto anche Gio Pizzi ha fatto un video qualche tempo fa che spiega perché non c'è una dittatura ma sono le persone privilegiate che temono di perdere i loro privilegi ad auto-vittimizzarsi.
A lui non piacciono i fumetti
E se l'ha detto Ciccio pizzi deve essere così...
Una parola di per se non può mai essere considerata negativa o offensiva qualunque essa sia. Assume un valore e un significato diverso a seconda del contesto del momento e perfino del tono di voce con cui la di pronuncia. Sia un coltello che un cuscino paradossalmente possono contemporaneamente essere un oggetto di utilizzo comune e un arma utilizzabile per ammazzare una persona, il peso o il significato alle azioni o alle parole lo da esclusivamente chi le compie o le proferisce
Piccola precisione su ciò che dici, non si fa il gay pride, ma il pride, infatti se vai a vedere i vari manifesti non chiedono diritti solo per i gay a non essere discriminati, ma categorie più ampie come le persone nobinary, gli intersex, gli asessuali, o le persone trans eterosessuali, le persone di colore, le famiglie arcobaleno... Motivo per cui molti sindacati e associazioni femministe intersezioni partecipano al pride... Ti chiedo per tanto di non svilire il mondo LGBT+ con la semplice parola Gay...
Grazie per aver messo il preside PC al minuto 1.15
Sulla questione dei disclaimer di Disney+ ricordo sempre la questione sui social che ho vissuto dal 2019 a oggi sui disclaimer per i contenuti dei film.
2019: A inizio 2019 si inizia a parlare di Disney+ e gira una voce: su streaming un sacco di film sarebbero stati censurati per tagliare le scene con elementi controversi, citando come esempi i corvi di Dumbo e i gatti siamesi di Lilli e il Vagabondo (cosa che mi fa pensare col senno di poi si riferisse alla rimozione/modifica di tali soggetti nei remake in live action dei due film sopra citati che è stata male interpretata). Un sacco di gente si lamenta ovviamente, e alcuni tirano in ballo il fatto che da molti anni la Warner Bros mette nei propri DVD i disclaimer per i contenuti che a oggi sarebbero considerati offensivi dicendo "ecco, la Disney dovrebbe fare questo"
2020: in seguito a varie vicissitudini, varie case (Disney compresa ma non solo - ricordiamo il caso di Via col Vento su HBO Max) iniziano a mettere i disclaimer per i contenuti davanti al materiale che a oggi può essere considerato razzista o comunque offensivo. La reazione che ho visto? "Eh ma questa è censura, pensano che siamo tutti scemi e abbiamo bisogno di farci spiegare che la scena dei gatti siamesi che cantano in Lilli e il Vagabondo non significa che alla Disney odiano i cinesi?" Magari detto dagli stessi che l'anno prima elogiavano la Warner Bros come paladini della libertà di parola per aver fatto la stessa identica cosa da almeno 15 anni fa.
Questo ci fa capire quanto certa gente spesso si lamenta non perché effettivamente c'è qualcosa di cui lamentarsi, ma per aprire bocca e dargli fiato.
Ottimo approfondimento. Grazie come sempre per i tuoi contenuti, sempre interessanti.
Piccola cosa vi siete accorti che moltissimi personaggi che in originale avevano i capelli rossi sono stati sostituiti da persone di colore ? È buffo.😂
Come su scooby doo Melma diventa lesbica Dafny anche e si limonano a vicenda e Shaggy cambia skin diventando afro
secondo canale??? Potresti linkarlo?? Grazie
ua-cam.com/channels/VK8kbbyUaudTCttzFYS7FQ.html
Dopo averti ascoltato: Pensavo che la battuta invece era per "confortare" noi eterosessuali, perché vedendo qualcuno fare una parata per loro ma noi non la facciamo per noi ci sentiamo insicuri... non può essere quello? E si ride d'imbarazzo perché insicuri, oppure gelosi perché la vorremmo fare anche noi ma non osiamo. Io l'ho sempre vista così, ma devo dire che spesso io interpreto, capisco, vedo le cose moooolto differentemente di quasi tutti. I malintesti al lavoro o nella vita di tutti i giorni! Ma piano piano inizio a capire. Anche grazie ai tuoi video.
12:55 Onestamente reputo molto più importante la possibilità di esprimersi che offendere qualcuno. Il punto è che questa cosa sfugge di mano quando qualcosa è chiaramente fatta per offendere qualcuno, non quando qualcuno presume di ritenersi offeso. La libertà di esprimersi è un problema personale che ognuno esercita secondo i suoi principi, ed è completamente distaccata dalla libertà in senso individuale. Se è vero che i concetti possono essere sfruttati come arma, il problema non è tanto che dobbiamo prima finire di civilizzarci, perché ogni ideale è un concetto e in definitiva una potenziale arma. La formula "ALL INCLUSIVE" che si utilizza al giorno d'oggi è una bellissima cosa, ma anche le belle cose se imposte degenerano e creano un fenomeno che è l'esatto opposto di inclusività, cioè divisione. Troppe volte ho letto articoli di persone che usano questi concetti come arma per trarne beneficio personale, ed in questi casi come ci si dovrebbe comportare? Cosa è "giusto" fare? Perché se basta sentirsi offesi, o giurare con trenta denari in mano di sentirsi offesi, per rovinare la vita al prossimo allora l'umanità è arrivata alla frutta.
Non si può basare ogni produzione, ogni film o ogni battuta in base alle sensibilità del singolo. Altrimenti muore l'arte.
PS per quanto non mi piacciano Pio e Amedeo, non decidi tu cosa sia una battuta e cosa no.
E no, si possono anche prendere in giro le persone di una minoranza. Se poi te la prendi, amen.
Per rispondere alla domanda finale, censurare non solo è stupido, ma è pure inutile. Tu puoi non dire più certe parole su certi siti, ma la gente continuerà ad usarla altrove.
Attenzione a quello che dico nel video.
Non c'è argomento su cui non si possa fare una battuta. Quello che ti ho detto è che in quella frase, quella che ho preso come esempio, una battuta non c'è. C'è solo una cattiveria. C'è una frase detta già da tutti per insultare e screditare una comunità e ripetuta su un palco.
C'è differenza tra quando la gente ride a una battuta e ride a un insulto.
"come ci stanno 100 ebrei in una Smart? Nel posacenere"
Questa è una battuta
"ancora con sta storia di Anna Frank, non hanno smesso di frignare 'sti ebrei?"
Questo è un insulto
Nel primo esempio stai ridendo di un gioco di intesi basato su una tragedia, nel secondo dimmi tu di che cosa stiamo ridendo.
Che cosa fa ridere?
"ecco un piatto tipico Africano: il piatto vuoto"
o
"dovrebbero affrondare i barconi, così arriverebbero pronti per le olimpiadi"
Una battuta sul pride può essere
"quando faremo l'etero pride useremo i glitter Blu che quelli rosa sono da femmina"
E non
"non dovrebbe esistere il gay pride (opinione politica) noi etero mica facciamo l'etero pride (frase molto comune in ambienti omofobi) immagina me all'estero pride che grido (base per una potenziale battuta) viva la figa! (imitazione di uno stereotipo"
Non è l'argomento il problema. È il fatto che non ci sia nessuna battuta.
Sempre nel video specifico che non intendo censurarli, quindi quale morte dell'arte? Semplicemente reputo normale che la gente si offenda.
No, non sarebbe normale offendersi per una battuta. Questa non era una battuta.
@@151eg Non ti accusavo di uccidere la comicità, era un discorso generale. Credo poi che una battuta possa essere tale anche se non ha la forma precisa che intendi. Se poi ho frainteso delle parti, mi scuso. Alla fine entrambi vogliamo un mondo più libero ed aperto anche verso gli omosessuali, le donne o altre categorie oggi svantaggiate (si pensi ai diritti mancanti!). Però, se si scelgono come bersagli da abbattere delle battute innocenti si finisce per sembrare insopportabili. L'episodio del tweet razzista di Brian dei Griffin è profetico in tal senso.