Marty e il jab

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  • Опубліковано 8 лют 2025
  • Iniziamo con l’elaborazione della tecnica.
    Definiamo la tecnica da imparare, correggere, migliorare e ci concentriamo su quella; in questo caso vediamo il jab, il pugno diretto portato con il braccio anteriorizzato, tecnica in generale ed in maniera immotivata, un po’ trascurata che rappresenta comunque una competenza in più, un’arma in più da avere nel proprio bagaglio tecnico. In genera-le cerchiamo sempre di lavorare in questo in senso; sicuramente curiamo e manteniamo quelle tecniche che definiscono il singolo atleta ma contempora-neamente ci dedichiamo allo sviluppo di altre competenze poiché il fare bene uno o due cose funziona forse per un po’ ma arriva sempre il momento in cui non basta più.
    Verificato che il pugno sia biomeccanicamente funzionale, verifichiamo rapidità e potenza e il ritmo esecutivo. Funziona tutto? Sì, possiamo passare alla costruzione della sequenza tecnica quindi all’applicazione del gesto in un potenziale contesto di gara. L’atleta deve imparare, deve sapere costruire la propria azione, quindi, sarà lei a dirmi cosa vuole fare seppur io mi permetta di apporre un piccolo vincolo (in questo caso yeopchagi come tattica di parten-za). Di fatto non penso esistano combinazioni sbagliate o combinazioni giuste in assoluto; quindi, qualsiasi proposta dell’atleta è valida per ampliare il suo bagaglio tecnico, in rispetto al mio obbiettivo che consta, appunto nel tirare fuori dai ragazzi, tutto quello che possono esprimere in termini di espressione tecnica. Tenendo in considerazione che lavorando con colpitore mobile funziona tutto a prescindere, nel caso rilevassi che nella proposta ci sia un ingranaggio difettoso, lascio che l’atleta lo scopra e lo sostituisca da sé conducendolo in tal senso durante le prime prove dalla stessa. Funziona ancora tutto, abbiamo corretto eventuali difetti? Sì, possiamo dunque passare all’applicazione dei gesti nel contesto bioenergetico in aderenza alla periodizzazione che, nel caso specifico ci vede a quattro settimane dalla gara, per cui gli intervalli di la-voro saranno orientati prevalentemente sulla potenza alattacida (tra i 6s e i 10s).
    Detto ciò, godetevi il video e soprattutto la classe di Marty.
    State allenati.
    A
    Angelo Capozza (1981)
    Federazione Italiana Taekwondo FITA
    Cintura nera 4° dan
    Tecnico 1° livello - Allenatore
    WT International Coach 1° livello
    Udg Combattimento Forme terza classe
    Federazione Italiana Pesistica Olimpica FIPE
    Tecnico 3° livello, Maestro.
    Strength Coach Master\Sport Specialist - Specialista nell’allenamento della forza e del condizionamento fisico per gli sport.
    Autore di "Taekwondo: dal modello di prestazione, al tatami.
    Introduzione alla fisiologia e all'organizzazione dell'allenamento sul tatami" disponibile su Amazon al link: amzn.eu/d/cn2J6oF
    Social:
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    Contatti:
    angiestrengthcoachmaster@gmail.com
    angelocapozza@outlook.it
    Riprese effettuate presso Strength and Kicks, studio di preparazione atletica di Asd Scuola di Taekwondo Genova del M° Pietro Fugazza 8° Dan

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