Non è la morte che temiamo. E' il Nulla che segue dopo di essa. Paura di scomparire. Paura di aver sprecato tempo costruendo con sforzo e fatica un'identità e una vita che poi svanisce come polvere senza perdurare.
Grazie dottor Gamba, questa è la paura più difficile da integrare nella coscienza . Forse solo accettando che il limite da’ un senso alle cose, si può superare.
Da quando sono in remissione da un grave disturbo di personalità ho iniziato ad aver paura di morire. Una paura immotivata. Ma non ho paura delle malattie ho terrore anche all'idea di invecchiare. Bho passerà, se sono guarita dal disturbo significa che tutto passa. Grazie dottore 🙏🙏
Molte volte mi sono chiesta se la mia ricerca affannosa di tutta una esistenza della "verità ", sul dopo morte, accostandomi a varie scuole di pensiero soprattutto orientali, nascondesse la grande paura della morte che ho avuto fin da piccola (forse collegata a grosse sofferenze, traumi e abbandoni). Una ricerca a volte ossessiva soprattutto sul karma e la reincarnazione...ho avuto periodi di terrore quasi tanatofobia di morire all'improvviso. Ora che ho una eta' avanzata la paura cresce e anche la paura di non sprecare il tempo che mi rimane... (come esprime anche Battiato che seguo dal 1972) e questo mi crea ansia. Il voler recuperare alla ricerca del tempo perduto). ..La mia vita con questa paura di sottofondo e' stata vissuta a metà e mai intensamente gustsndomi il momento presente...e anche questo penso possa aumentare la mia paura..il fatto di sentire di non avere mai realmente vissuto....e anche la paura che muoia il mio compagno, la solitudine....faccio qualche tecnica yoga e uso benzodiazepine (ho sospeso antidepressivo). Ho anche intrapreso più psicoterapie più che altro per la dipendenza che avevo coi.miei che peraltro, non per colpa loro (siamo tutti vittime delle vittime) mi hanno arrecato danni. Giravano molti giornali di cronaca nera a casa mia e ho visto fotografie che mi hanno spaventato anche inconsciamente. Mi sento a terra, senza energia, piango spesso ma a 66 anni non voglio più fare terapie psicologiche. Cosa fare? Grazie se mi rispondera'...un abbraccio ♥️🌺⚘ n.b. bisognerebbe prepararsi alla morte in serenita', anche questo e' un concetto importante. In occidente ti mettono il terrore di morire non c'è una vera cultura della morte anzi solo terrorismo mediatico in tante forme diverse. In molte culture antiche si rideva quando uno moriva e si piangeva quando nasceva qualcuno che avrebbe dovuto affrontare le inevitabili sofferenze della vita...
E si Lorena, l’aspetto culturale è molto importante e il nostro sistema di credo ancora di più. Per poterla aiutare dovrei conoscerla. Si tratterebbe di comprendere il perché di una paura così intensa. I motivi possono essere diversi.
@@dr.enricogamba e lo so...tanti possono essere i motivi... qualcosa che forse ho rimosso nell'inconscio e seguendo la teoria della reincarnazione qualcosa di gia" vissuto che ovviamente non ricordo...non facile da scoprire...forse una regressione fatta bene ma non so se attendibile....grazie comunque della sua gentile risposta!👩🏭⚘
@@lorenapasquetti8627 sincera a me non piace neanche la reincarnazione,che da " cattolica "credo resurrezione della carne x niente ma nel mio Io ,nn so xk ma mi sento che veramente siamo eterni e di là si sta meglio che di qua .
Per 22 anni ho vissuto secondo i dettami dei miei genitori. Da quando ho iniziato a meditare la mia coscienza ha iniziato a svegliarsi. Ho capito che devo mollare gli studi e tornare a lavorare, cosa che non sta bene ai miei ma sta bene a me. Le mie giornate da quando ho acquisito consapevolezza sono magnifiche. Prima non avevo paura della morte. Ora sì. Coincidenze? Non credo. La vita è breve vivetela bene!
D'accordissimo. Piu che paura della morte è il distacco da persone care specie se figli. Il resto si nasce ,si cresce e tutto si trasforma e se nn si trasforma non sentiamo niente x cui . Viviamo il momento ma se il momento si vive male con l'angoscia, l'ansia, depressione di morire ,siamo già morti Grazie dr ❤
Preciso che sono in cura proprio ora per superare questa paura e la paura anche del dopo però Ascoltandola lei ha ragione. Dobbiamo cambiare il modo di vedere le cose. Facendo come dice lei nel video la vita sembrerà veramente molto lunga
Non è la morte che temiamo. E' il Nulla che segue dopo di essa. Paura di scomparire. Paura di aver sprecato tempo costruendo con sforzo e fatica un'identità e una vita che poi svanisce come polvere senza perdurare.
Dottor Gamba buonasera volevo domandarle dopo una terapia cognitivo comportamentale , quanto tempo ci vuole in media per saper gestire o guarire dalla tanatofobia? Grazie mille
... il problema è che si parla sempre quando si sta bene... La morte non può essere una compagna perché è sofferenza sia fisica ma soprattutto mentale... soprattutto In una società come la nostra dove difficilmente ti accolgono anche in ospedale con una neoplasia... Devi lottare innanzitutto contro i medici che non ti vogliono più tra le palle, per loro sei solo un defunto che ancora consuma risorse sociali... E poi tutto il problema del dopo, eterna incognita... Ho visto tutto questo e molto altro avendo assistito mia madre fino alla fine... Io non sono assolutamente d'accordo nel dire la verità al malato... Credo che debba aver modo di sperare fino all'ultimo momento... È così che ho fatto con mia madre
Ho vissuto la stessa cosa con mia mamma 👀 ... l'hanno trovata già terminale per una leucemia ma solo per un caso durante alcune analisi ...in seguito è stata ricoverata per una settimana ...io ero convinto sarebbe tornata presto a casa invece non è andata così ...in quei giorni andavamo infatti 2 volte al giorno per le visite dei familiari e gli infermieri non erano per niente educati ( trattavano chiunque con grande arroganza e superficialità senza troppe distinzioni ) ...la cosa peggiore però è stato che i miei parenti sapevano ma non mi hanno detto nulla ...e cioè che non sarebbe più tornata a casa ...ho saputo la verità solo quando era già mancata da alcuni giorni e non potevo più tornare indietro ... infatti dicendoci la menzogna che trattavasi di un forte anemia non potevo sapere che in realtà era una leucemia addirittura allo studio terminale ...io gli sono stato comunque vicino e con tanto amore ma avessi saputo la verità quella vera sarebbe stato ancora diverso (anche se non potevo cambiare il suo destino) ... insomma oltre il lutto da affrontare mi sono sentito profondamente tradito ed escluso da una questione delicata come vita e morte in un contesto familiare dove invece il dolore andrebbe condiviso e non nascosto in materia infantile parlando di adulti ...ora a distanza di alcuni anni le cose hanno trovato un equilibrio diverso ma il vuoto lasciato è sempre un incognita se penso al futuro ...non aggiungo che solo un mese dopo mia mamma che ci ha lasciati ho dovuto subito assistere un mio fratello per 2 anni consecutivi per una malattia genetica che a oggi ancora non ha cura ...e infatti ora da 8 familiari siamo rimasti in 6 ... insomma le famiglie numerose oggi sono rare dall'esterno poi può apparire anche una cosa bella ...in realtà invece almeno per me non l'ho vissuta così perché ho sempre sentito il bisogno per anni e anni di uno spazio privato (cosa impossibile ai tempi) ...senza contare che fra fratelli e sorelle non c'era un vero legame affettivo ma un clima di intolleranza generale quotidiano ...in breve mia mamma era l'angelo del focolare domestico era sola e i suoi parenti troppo lontani per aiutarla e mio padre invece pur avendo un buon lavoro sperperava tutto compreso gli assegni familiari ...mia mamma era ed è stata tutto per noi figli ...per me invece era l'unica persona che ho amato senza riserve ...ora non ho idea del futuro e della gente incontrerò ...forse finirò a fare l'eremita in qualsiasi angolo del mondo contemplando il piacere del vivere finalmente da solo chissà 🤦🏻♂️🙋🏻♂️🙂🙄
La mia più che altro è paura della sofferenza, di una mia morte dopo lunga sofferenza, egualmente pensando che i miei cari possano soffrire morendo e magari rendendosi conto di questo. Dovrei forse essere ottimista che la morte mia e degli altri non sarà sofferente? Oppure che sarà un tipo di sofferenza che affroneteremo bene? Sigh...
Di certo aver fiducia di essere in grado di affrontare ciò che la vita ci offre è una gran conquista. D’altro canto passare la vita a temere per qualcosa che ancora non è accaduto è uno spreco..
Non c'e mai una fine esatto, io non ho paura, mi fanno solo paura le malattie, il come sarà la morte fisica, la sofferenza, ecco questo mi fa paura 🥺 sarebbe bello mettersi a dormire e non svegliarsi più come è successo a mia madre 🙏❤️
Io sento sempre parlare di morte in tv nel telefono sembra una parola che mi perseguita e nn mi lascia da un po nn sono stata bene ho una sinusite poi ho anche una cervicale muscolo intensiva e ho avuto mal di testa e ho avuto paura domani inuzio la mia fisioterapia ma sono ansiosa ho paura nonostante so quello che ho me forse sono negativa della mia vita che nn e proprio come vorrei e quandi forse vedo tutto negativo spero passerà questo periodo lei dottore mi puo consigliare un modo x poterne uscire fuori
Il problema è che la società non aiuta a superarlo 🙋🏻♂️ proprio perché si continua a fingere non esista affatto ...da ciò scaturisce il fatto che non si vive più intensamente inteso come coscienza collettiva di una società del consumismo ... ciò proprio perché si nega la sua esistenza cioè l'esistenza della fine ... egoismo e individualismo generali poi creano un ambiente inospitale un muro che non è assolutamente favorevole a vivere intensamente ...in tal senso sarebbe utile fare delle scelte obbligate dato che è impossibile per il singolo individuo pretendere di cambiare "il pensiero unico dominante" di una società in continua corsa per soddisfare le esigenze primarie o peggio sopravvivere ...per il singolo sarà un compito assurdo perché le alternative sono molto limitate es "trovare un rifugio" nelle comunità religiose no profit o oasi autogestite ... insomma gente con cui vivere intensamente come stai dicendo 👍🤦🏻♂️🌈✨👀
credo sia la paura di arrivarci non paura della morte in se stessa.... tutti psi ma mai una risposta esatta.. appunto 1,53 bene. la paura tutta legata ad arrivare a quel processo , questa ella paura, no quella della morte stessa. tutti parlate e non dite niente, aiutateci sul serio e no con le belle parole , quelle se le porta via il vento. allora: paura di arrivare al processo morte. lavorate su questa psicologia se davvero volete risolverci il problema, e no solo per qualche like una condivisione e anche un iscrizione, per quanto? 0,01. eur a visualizzazione? lavorate col cuore e no per la cassaforte. distinti saluti
Bel video :) noi invece abbiamo appena parlato di morte con un tanatologo :) se ti interessa, questo è il video: ua-cam.com/video/ajivE-MOzCQ/v-deo.html
Non è la morte che temiamo.
E' il Nulla che segue dopo di essa.
Paura di scomparire.
Paura di aver sprecato tempo costruendo con sforzo e fatica un'identità e una vita che poi svanisce come polvere senza perdurare.
Ci sarà un motivo in senso del xk
Io sostengo la stessa cosa
@@marcociana4343 secondo me quello che faccimao qui ci serve per l altra parte. Come andare a scuola
Grazie dottor Gamba, questa è la paura più difficile da integrare nella coscienza . Forse solo accettando che il limite da’ un senso alle cose, si può superare.
🙏🏻
Da quando sono in remissione da un grave disturbo di personalità ho iniziato ad aver paura di morire. Una paura immotivata. Ma non ho paura delle malattie ho terrore anche all'idea di invecchiare. Bho passerà, se sono guarita dal disturbo significa che tutto passa. Grazie dottore 🙏🙏
Forza Silvia! Spesso i disturbi nascondono proprio le nostre paure. Affrontarle ci aiuta a guarire fino in fondo..
Grazie dott. Gamba, sara ma solo sentendo questo discorso, mi sento meglio😇
🙏🏻🙏🏻 mi fa piacere!
Molte volte mi sono chiesta se la mia ricerca affannosa di tutta una esistenza della "verità ", sul dopo morte, accostandomi a varie scuole di pensiero soprattutto orientali, nascondesse la grande paura della morte che ho avuto fin da piccola (forse collegata a grosse sofferenze, traumi e abbandoni). Una ricerca a volte ossessiva soprattutto sul karma e la reincarnazione...ho avuto periodi di terrore quasi tanatofobia di morire all'improvviso. Ora che ho una eta' avanzata la paura cresce e anche la paura di non sprecare il tempo che mi rimane... (come esprime anche Battiato che seguo dal 1972) e questo mi crea ansia. Il voler recuperare alla ricerca del tempo perduto). ..La mia vita con questa paura di sottofondo e' stata vissuta a metà e mai intensamente gustsndomi il momento presente...e anche questo penso possa aumentare la mia paura..il fatto di sentire di non avere mai realmente vissuto....e anche la paura che muoia il mio compagno, la solitudine....faccio qualche tecnica yoga e uso benzodiazepine (ho sospeso antidepressivo). Ho anche intrapreso più psicoterapie più che altro per la dipendenza che avevo coi.miei che peraltro, non per colpa loro (siamo tutti vittime delle vittime) mi hanno arrecato danni. Giravano molti giornali di cronaca nera a casa mia e ho visto fotografie che mi hanno spaventato anche inconsciamente. Mi sento a terra, senza energia, piango spesso ma a 66 anni non voglio più fare terapie psicologiche. Cosa fare? Grazie se mi rispondera'...un abbraccio ♥️🌺⚘ n.b. bisognerebbe prepararsi alla morte in serenita', anche questo e' un concetto importante. In occidente ti mettono il terrore di morire non c'è una vera cultura della morte anzi solo terrorismo mediatico in tante forme diverse. In molte culture antiche si rideva quando uno moriva e si piangeva quando nasceva qualcuno che avrebbe dovuto affrontare le inevitabili sofferenze della vita...
E si Lorena, l’aspetto culturale è molto importante e il nostro sistema di credo ancora di più. Per poterla aiutare dovrei conoscerla. Si tratterebbe di comprendere il perché di una paura così intensa. I motivi possono essere diversi.
@@dr.enricogamba e lo so...tanti possono essere i motivi... qualcosa che forse ho rimosso nell'inconscio e seguendo la teoria della reincarnazione qualcosa di gia" vissuto che ovviamente non ricordo...non facile da scoprire...forse una regressione fatta bene ma non so se attendibile....grazie comunque della sua gentile risposta!👩🏭⚘
@@lorenapasquetti8627 sincera a me non piace neanche la reincarnazione,che da " cattolica "credo resurrezione della carne x niente ma nel mio Io ,nn so xk ma mi sento che veramente siamo eterni e di là si sta meglio che di qua .
Per 22 anni ho vissuto secondo i dettami dei miei genitori. Da quando ho iniziato a meditare la mia coscienza ha iniziato a svegliarsi. Ho capito che devo mollare gli studi e tornare a lavorare, cosa che non sta bene ai miei ma sta bene a me. Le mie giornate da quando ho acquisito consapevolezza sono magnifiche. Prima non avevo paura della morte. Ora sì. Coincidenze? Non credo. La vita è breve vivetela bene!
🙏🏻
Qualunque argomento lei tratti trasmette una grande serenità Grazie
Grazie Catalda!
D'accordissimo.
Piu che paura della morte è il distacco da persone care specie se figli.
Il resto si nasce ,si cresce e tutto si trasforma e se nn si trasforma non sentiamo niente x cui .
Viviamo il momento ma se il momento si vive male con l'angoscia, l'ansia, depressione di morire ,siamo già morti
Grazie dr ❤
🙏🏻
Un tema interessante e che meriterebbe, sicuramente, un’attenzione maggiore!
Grazie!
Grazie Federico, si, è importante.
Domanda sai percaso quello che sta dopo la morte?
@@viniaghy5111 una vita più bella di questa così dice il mio Io e un motivo ci sarà .🙏❣️
Verissimo e più una questione di cultura ...stessi genitori che hanno troppe paure quindi te le trasmettono
E si..
Sai percaso quello che sta dopo la morte?
@@viniaghy5111 cosa c'entra con ciò che sta spiegando
@@viniaghy5111dopo la vita non c'è niente, come non c'era niente prima, è così lampante
Preciso che sono in cura proprio ora per superare questa paura e la paura anche del dopo però Ascoltandola lei ha ragione. Dobbiamo cambiare il modo di vedere le cose. Facendo come dice lei nel video la vita sembrerà veramente molto lunga
🙏🏻🙏🏻
Super interessante questo argomento , grazie 🙏
Grazie! Mi fa piacere.
Scusa sai percaso quello che sta dopo la morte?
Bellissimo argomento purtroppo viviamo nella paura perenne di morire .
Si, per questo è così importante parlarne.
Non è la morte che temiamo.
E' il Nulla che segue dopo di essa.
Paura di scomparire.
Paura di aver sprecato tempo costruendo con sforzo e fatica un'identità e una vita che poi svanisce come polvere senza perdurare.
Dottor Gamba buonasera volevo domandarle dopo una terapia cognitivo comportamentale , quanto tempo ci vuole in media per saper gestire o guarire dalla tanatofobia? Grazie mille
Dipende.. ogni storia è diversa. Si tratta di capirne l’origine e di lavorarci su.
Ma si parla approssimativamente anche più di un anno? Non credo
... il problema è che si parla sempre quando si sta bene...
La morte non può essere una compagna perché è sofferenza sia fisica ma soprattutto mentale... soprattutto In una società come la nostra dove difficilmente ti accolgono anche in ospedale con una neoplasia... Devi lottare innanzitutto contro i medici che non ti vogliono più tra le palle, per loro sei solo un defunto che ancora consuma risorse sociali... E poi tutto il problema del dopo, eterna incognita... Ho visto tutto questo e molto altro avendo assistito mia madre fino alla fine... Io non sono assolutamente d'accordo nel dire la verità al malato... Credo che debba aver modo di sperare fino all'ultimo momento... È così che ho fatto con mia madre
Ho vissuto la stessa cosa con mia mamma 👀 ... l'hanno trovata già terminale per una leucemia ma solo per un caso durante alcune analisi ...in seguito è stata ricoverata per una settimana ...io ero convinto sarebbe tornata presto a casa invece non è andata così ...in quei giorni andavamo infatti 2 volte al giorno per le visite dei familiari e gli infermieri non erano per niente educati ( trattavano chiunque con grande arroganza e superficialità senza troppe distinzioni ) ...la cosa peggiore però è stato che i miei parenti sapevano ma non mi hanno detto nulla ...e cioè che non sarebbe più tornata a casa ...ho saputo la verità solo quando era già mancata da alcuni giorni e non potevo più tornare indietro ... infatti dicendoci la menzogna che trattavasi di un forte anemia non potevo sapere che in realtà era una leucemia addirittura allo studio terminale ...io gli sono stato comunque vicino e con tanto amore ma avessi saputo la verità quella vera sarebbe stato ancora diverso (anche se non potevo cambiare il suo destino) ... insomma oltre il lutto da affrontare mi sono sentito profondamente tradito ed escluso da una questione delicata come vita e morte in un contesto familiare dove invece il dolore andrebbe condiviso e non nascosto in materia infantile parlando di adulti ...ora a distanza di alcuni anni le cose hanno trovato un equilibrio diverso ma il vuoto lasciato è sempre un incognita se penso al futuro ...non aggiungo che solo un mese dopo mia mamma che ci ha lasciati ho dovuto subito assistere un mio fratello per 2 anni consecutivi per una malattia genetica che a oggi ancora non ha cura ...e infatti ora da 8 familiari siamo rimasti in 6 ... insomma le famiglie numerose oggi sono rare dall'esterno poi può apparire anche una cosa bella ...in realtà invece almeno per me non l'ho vissuta così perché ho sempre sentito il bisogno per anni e anni di uno spazio privato (cosa impossibile ai tempi) ...senza contare che fra fratelli e sorelle non c'era un vero legame affettivo ma un clima di intolleranza generale quotidiano ...in breve mia mamma era l'angelo del focolare domestico era sola e i suoi parenti troppo lontani per aiutarla e mio padre invece pur avendo un buon lavoro sperperava tutto compreso gli assegni familiari ...mia mamma era ed è stata tutto per noi figli ...per me invece era l'unica persona che ho amato senza riserve ...ora non ho idea del futuro e della gente incontrerò ...forse finirò a fare l'eremita in qualsiasi angolo del mondo contemplando il piacere del vivere finalmente da solo chissà 🤦🏻♂️🙋🏻♂️🙂🙄
La mia più che altro è paura della sofferenza, di una mia morte dopo lunga sofferenza, egualmente pensando che i miei cari possano soffrire morendo e magari rendendosi conto di questo. Dovrei forse essere ottimista che la morte mia e degli altri non sarà sofferente? Oppure che sarà un tipo di sofferenza che affroneteremo bene? Sigh...
Di certo aver fiducia di essere in grado di affrontare ciò che la vita ci offre è una gran conquista. D’altro canto passare la vita a temere per qualcosa che ancora non è accaduto è uno spreco..
Non c'e mai una fine esatto, io non ho paura, mi fanno solo paura le malattie, il come sarà la morte fisica, la sofferenza, ecco questo mi fa paura 🥺 sarebbe bello mettersi a dormire e non svegliarsi più come è successo a mia madre 🙏❤️
Sai percaso quello che sta dopo la morte?Comunque bel video
E' un discorso complesso..
Io sento sempre parlare di morte in tv nel telefono sembra una parola che mi perseguita e nn mi lascia da un po nn sono stata bene ho una sinusite poi ho anche una cervicale muscolo intensiva e ho avuto mal di testa e ho avuto paura domani inuzio la mia fisioterapia ma sono ansiosa ho paura nonostante so quello che ho me forse sono negativa della mia vita che nn e proprio come vorrei e quandi forse vedo tutto negativo spero passerà questo periodo lei dottore mi puo consigliare un modo x poterne uscire fuori
Mi spiace Ilaria, per aiutarla dovrei conoscerla. Per ciascuno è diverso..
Il problema è che la società non aiuta a superarlo 🙋🏻♂️ proprio perché si continua a fingere non esista affatto ...da ciò scaturisce il fatto che non si vive più intensamente inteso come coscienza collettiva di una società del consumismo ... ciò proprio perché si nega la sua esistenza cioè l'esistenza della fine ... egoismo e individualismo generali poi creano un ambiente inospitale un muro che non è assolutamente favorevole a vivere intensamente ...in tal senso sarebbe utile fare delle scelte obbligate dato che è impossibile per il singolo individuo pretendere di cambiare "il pensiero unico dominante" di una società in continua corsa per soddisfare le esigenze primarie o peggio sopravvivere ...per il singolo sarà un compito assurdo perché le alternative sono molto limitate es "trovare un rifugio" nelle comunità religiose no profit o oasi autogestite ... insomma gente con cui vivere intensamente come stai dicendo 👍🤦🏻♂️🌈✨👀
🙏🏻
8bmesi fa "non si parla mai di morte" 2 mesi dopo Covid 300morti
credo sia la paura di arrivarci
non paura della morte in se stessa....
tutti psi ma mai una risposta esatta..
appunto 1,53 bene.
la paura tutta legata ad arrivare a quel processo , questa ella paura, no quella della morte stessa.
tutti parlate e non dite niente, aiutateci sul serio e no con le belle parole , quelle se le porta via il vento.
allora:
paura di arrivare al processo morte.
lavorate su questa psicologia se davvero volete risolverci il problema, e no solo per qualche like una condivisione e anche un iscrizione, per quanto? 0,01. eur a visualizzazione?
lavorate col cuore e no per la cassaforte.
distinti saluti
Bel video :) noi invece abbiamo appena parlato di morte con un tanatologo :) se ti interessa, questo è il video: ua-cam.com/video/ajivE-MOzCQ/v-deo.html