Grande Marco !! tenendo conto che ho fatto l'elettricista ( e ancor oggi lo faccio per la mia abitazione ) sono un perito elettrotecnico come estrazione accademica e la mia tesi si basava sul fotovoltaico ( nel 98 ma è valida anche oggi ) ho fatto il mio impianto FV con accumulo ad isola in fai da te, mi piace un sacco vedere i tuoi video, come li spieghi ma soprattutto con che passione e simpatia lo fai, BRAVO !
buon giorno marco,....per me con un buon inverter ibrido cei 021 con uscita di emergenza e con gli appositi collegamenti avresti il top. un apparecchio solo che lo puoi settare con cei 021 oppure lavorare in isola, oppure fin che ce la presenza enel vai con cei021 poi quando manca passi in automatico ad isola. Questo con tutta la casa collegata ovvio. Io porterei la stringa di 250 volt in casa dove ti arriva la linea contatore poi li metti il quadro con le protezioni ed il commutatore automatico ats. Avresti meno dispositivi ,meno dispersioni ed un impianto più efficiente. porti 4 cavi da 4mm (+ terra per struttura tanto visto che lo fai ti tieni aperta la porta x una seconda stringa con i due cavi in piu) da pannelli a casa ove ti entra la linea contatore e li fai tutto. Se lo fai correttamente avrai il risultato che il tuo impianto prima produce per la casa ,poi con eccedenza carica la batteria se aumenti il carico pannelli e batteria lavorano assieme per dare la potenza che ti serve ,se ne chiedi troppa arriva in aiuto il contatore. poi la sera quando la batteria arriva alla soglia minima impostata si stacca e vai con enel senza che te ne accorgi. In caso venga a mancare enel inverter ibrido ti da una uscita (in isola) che tramite il commutatore automatico ti passa tutta la casa in fotovoltaico/batteria. Il tutto con un apparecchio solo e con la certezza di consumare sempre e comunque prima la tua energia e poi quella del contatore qualsiasi cosa attacchi ( auto o altro in casa). Prendi un inverter ibrido grosso (6kw) con 2 ingressi mppt in modo da poterlo espandere in futuro e prendilo Cei021 così potrai optare con lo stesso apparecchio se fare un impianto puro cei021, ad isola oppure misto in base a come lo setti.
ciao, io ho il cinese blu da 2 kw, ma essendo alimentato da batteria da 48 volt lifepo4, non eroga più di 1300w circa..ora sto pensando di aggiungere 2 batterie da 3,2 v per alzare la tensione, solo che devo accertarmi che il caricatore ☀️ arrivi poi a 61v...non tutti ci arrivano.! una domanda? io ho problemi quando in casa ho bassi consumi..per es solo il frigo(169w), l'inverter non eroga costante, continuo a leggere 8 w rimaneti( ok) e poi -80( cessione in rete) e via dicendo...sempre su e giù..se invece aumeta il carico si stabilizza, lasciando un consumo da rete di circa 10 w ..succede anche a te? grazie
Buongiorno Marco, seguo questi tuoi video con interesse. Volevo realizzare un piccolo impianto fotovoltaico, con 2 batterie in serie (quindi 48 V ) e poi un piccolo inverter per ottenere la 220alternata. con questa corrente volevo provare ad alimentare la sola illuminazione interna della casa (pressochè tutta al led) . visto che non sono sicuro che la corrente fornita dalle batterie sia suff per tutta quanta la giornata, volevo sapere il nome tecnico del dispositivo che mi permetta di fruire della AC dell'inverter, fino a quanto disponibile, per poi passare alla "corrente enel " in maniera automatica e continua. Quindi una sorta di scambiatore autimatico, simil UPS. Esiste questo dispositivo? l'istallazione è per la legge come aver immesso energia del fotovoltaico nella rete elettrica e quindi devo seguire le normative e certificazioni apposite? grazie e buona giornata
@@DanieleMassetti il problema dell'ATS è che potrebbe switchare in continuazione quando la batteria è vicina alla tensione minima e siamo in orari di bassa produzione da fotovoltaico, l'inverter smette di produrre AC e l'ATS stacca e passa a rete. Nel frattempo (mattina presto, sera) le batterie riprendono fiato e l'ATS ritorna a inverter . Quindi c'è un continuo attacca e stacca. Si può ovviare con un DVB01 che stacca con un relè stato solido le batterie (se gli ampere non sono troppi per un relè, se no si mette un relè DC/AC sulla fase che esce dall'inverter) fintanto che le batterie non riprendono una carica decente da evitare il continuo passaggio. Da valutare
Ciao. ho seguito tutti i video e siccome vorrei installare un impianto fotovoltaico a casa mia da circa 1Kw, Plug in come i tuoi avrei una domanda, ho visto dai video che la corrente AC esce dai due inverter e tramite una normale spina entra in una presa dell'abitazione, quello che non so e se queste prese sono una linea a se stante proveniente dal quadro elettrico principale oppure se sono prese collegate tra loro in parallelo. In sostanza hai dovuto portare una linea dedicata a queste due prese? Grazie PS condivido con te molti pensieri ed altrettante opinioni su quello che è successo in questi ultimi anni.
Buonasera Marco avrei bisogno di un tuo consiglio... Ho acquistato un inverter cinese simile al tuo ma non so se è quello giusto il venditore mi ha detto che prima di spedirlo è disposto a cambiarlo... Potrei scriverti una mail o un whatsapp ma mi sembra invadente.
Ciao Marco, mi sto cimentando nella realizzazione in fai da te di un impianto FV, ho acquistato, ma non è ancora arrivato, un inverter ibrido della zucchetti. Prima di fare l'acquisto però ho chiesto espressamente alla zucchetti se era possibile impostare la immissione zero anche senza batterie e mi hanno risposto di si e anche che insieme all'inverter cè in dotazione il TA per la limitazione della immissione, però da quello che sento nel video secondo te non si può fare........
@@MarcoRuga ....ok....io mi riferivo al fatto di dover entrare prima nell'iinverter, con la linea, e poi uscire verso il carico.....con lo zucchetti non è così.......
Buongiorno e complimenti per i video,sono davvero interessanti….volevo chiederti se dai pannelli alimenti sia il regolatore per caricare le batteria e l’inverter cinese contemporaneamente ci sarebbero problemi? Grazie
Da quanto ho capito si potrebbe fare e mi è stato suggerito nei commenti però a questo punto mi butterò direttamente sull'ibrido e ci penserà lui. Preferisco non rischiare collegamenti "strani".
Ciao Marco, vendere uno dei 3 pannelli vecchi e prenderne uno altro nuo e fare un 2 pannelli in serie (2 nuovi e due vecchi) messi tar di loro in parallelo
per fornire una chiara informazione in merito ai dubbi degli inverter off-grid che se collegati alla rete devono avere certificazione cei-021 ecco la normativa di riferimento ; Lo dice la Norma CEI 0-21 (articolo 2, campo di applicazione) che è obbligatoria per le connessioni alla rete dei Distributori, secondo quando stabilita dall’ARERA con il TIC (Utenti passivi) e il TICA (Utenti attivi). Norma CEI 0-21 Articolo 2. Campo di applicazione […] La presente Norma si applica agli impianti elettrici degli Utenti dei servizi di distribuzione e di connessione alle reti di distribuzione, nel seguito denominati Utenti della rete (Utenti). Gli Utenti della rete sono i soggetti titolari di: […] impianti di produzione (Utenti attivi) di qualsiasi taglia connessi alla rete di distribuzione dell’energia elettrica riguardanti installazioni fisse, mobili o trasportabili, che convertono ogni forma di energia utile in energia elettrica, COLLEGATI IN PARALLELO ALLA RETE BT in modo continuativo, di breve durata, OPPURE FUNZIONATI IN ISOLA SU UNA RETE DEL PRODUTTORE . E’ necessaria la comunicazione al Distributore (secondo quanto definito nel TICA) e adeguamento delle protezioni secondo quanto dice la Norma CEI 0-21. Interfacciarsi correttamente con la rete di distribuzione non è solo una questione economica, ma anche e soprattutto di sicurezza (delle reti e degli operatori). In alternativa può valutare l’opportunità di scollegarsi dalla rete (impianto utilizzatore e impianto di produzione) e stare “in isola”, sacrificando il backup della rete e non solo. quindi l'inverter deve avere proprio un sezionatore che lo scollega dalla rete
ciao Marco, grazie come sempre per le informazioni super utili che ci dai. L'inverter zucchetti lo utilizzi al limite? credo che il piccolo zucchetti sopporti massimo 1100W. confermi?
il contratto di fornitura del distributore è una cosa produzione inverter un altra , dei monofase solitamente la potenza massima in commercio sono 6 kw ce frenius mi pare che fa 8 kw se no devi passare al trifase, allora se fai una cosa certificata ovvero con connessione in rete con pratica burocratica con tutte le certificazioni se non superi la potenza di prelievo puoi fare pratica semplificata se superi la potenza di prelievo potresti avere 3 kw in prelievo e 6 in immissione devi fare la pratica normale piu costosa e lunga , ma siccome qui nessuno fa la parte burocratica ti conviene prendere un inverter ibrido da 6 kw il costo non è elevato rispetto al 3 kw ci metti il limitatore di potenza quindi non immette e ci attacchi i pannelli che vuoi in teoria un 6 kw ha due stringhe di immissione ci puo i collegare fino a 8 kw in ingresso ma lui piu che 6 kw in uscita non produce , in inverno piu pannelli possono servire , degli 8 kw se hai le batterie una parte la dirotta sulle batterie , nel caso di Marco il suo inverter prevede di gestire in autonomia l'immissione ovvero ha le priorità solare batteria rete quindi per il tuo carico prima usa il solare se non basta prende dalle batterie se non basta prende dalla rete , nel caso del voltronic o similari cinesi ma non ne sono sicuro non so se è certificato cei-021 per cui se non lo fosse per la normativa vigente non puo essere collegato direttamente alla rete cosa che invece fa per prelevare la parte che dovesse integrare , poi ciascuno fa come vuole , diciamo che un inverter certificato cei-021 col limitatore per non immettere in rete in futuro si puo regolarizzare con la burocrazia un inverter non certificato cei-021 o lo usi a isola completamente staccato dalla rete se no non lo puoi regolarizzare sempre se per qualche motivo qualcuno viene a farti le pulci
un altra cosa in aggiunta se superate i 3kw con il fotovoltaico bisogna fare attenzione alla sezione cavi impianto elettrico della casa , qui e un discorso tecnico nella maggior parte dei casi la sezione dei cavi è 2,5 mm per cui la corrente ideale è 6 ampere per 1 mmq di sezione filo, per cui 2,5 mm sono 15/16 ampere che è la potenza standard erogata dal contatore poi salta il magnetotermico ,per cui attenzione se immettete piu potenza va verificata la sezione dei cavi se in ingresso avete gia cavi di 4 mm o 6 che vanno al magnetotermico generale va bene altrimenti va verificato se il magnetotermico supporta la potenza maggiore e se l'impianto ha piu linee per dividere la potenza su sezioni piu piccole e comunque se un cavo è da 2,5 mm va protetto con un magnetotermico da 16 a se no se passa piu corrente si puo bruciare il cavo
@@giuseppemoia1982 grazie per la risposta Giuseppe. avrei due domande: 1- se con un inverter ibrido passa tutto dal medesimo, avendo un contartto enel da 3000w è il caso che non vada sotto questo valore...altrimenti mi limiterei la potenza massiam, giusto? 2- secondo te un ibrido può essere installato dentro un appartamento lontano dalla zona giorno e camere? non so quanto rumore facciano le ventole e se di notte possono7devono girare anche senza sole! saluti!
Ciao Marco, Ho acquistato un inverter ibrido, ho ancora bisogno di un limitatore? Ho sentito dire che con un ibrido inverter posso collegare l'enel ad esso e bypassa automaticamente, grazie per i video, sono di grande aiuto.
@@MarcoRuga Non tutti gli ibridi ,nel senso che un ibrido è considerato tale perche puoi avere collegato le batterie , ci sono ibridi che immettono in rete perche sono certificati cei-021 e sono la maggior parte degli inverter usati per impianti con contratto di immissione in rete con batterie e questi per non farli immettere devi mettere il limitatore , poi ci sono diciamo i voltronic o similari che sono una terra di nessuno o meglio vengono dichiarati come off-grid quindi come inverter ad isola ma che di fatto essendo collegati alla rete non sono a norma per la legislazione italiana perchè per la normativa un inverter off grid non puo essere collegato alla rete elettrica , ma questo ce lo siamo detto molte volte , per cui questi inverter utilizzano solare, batteria se collegata e rete elettrica per integrare o come generatore se non c'è il solare o batteria e non immettono in rete anche se non è cosi leggevo stamattina su un forum di un utente che si lamentava che il suo inverter voltronic immetteva www.energeticambiente.it/fonti-di-energia-rinnovabile/fotovoltaico/tecnica-componentistica-e-installazione/2211247-voltronic-axpert-max-7200w-problema io non voglio criminalizzare nessuno ma cerco di informarmi e dire le cose come stanno poi ciascuno è libero di fare quello che vuole
Purtroppo io dell'inverter ibrido cinese non riesco a fidarmi... È un mio limite.... Come lo è per le batterie al litio in cantina.. (da smanettone come te e da ex vigile del fuoco io le metterei fuori, ma è solo un mio parere personale). Ciao!
SI le batterie hanno un minimo di rischio d'incendio anche se ormai con l'elettronica se ne controlla ogni cella proprio per evitare questi rischi , in piu i pacchi batterie al litio devono stare in un range di temperatura di funzionamento e non puoi lasciarle al freddo o al sole bollente se no muoiono sono abbastanza delicate,
@@marco82tn ho sistemato l'impianto di mia mamma, fatto anni fa da ditta "specializzata"... Cavi da tetto a inverter "fortemente sottodimensionati" bollenti, niente sezionatori ovvero cavi che dal tetto direttamente in inverter, niente diodi per isolare le stringhe, niente scaricatori e niente fusibili. Io ho cambiato i cavi, aggiunto magnetotermici specifici per cc, scaricatori, fusibili e diodo su ogni stringa, cambiato l'inverter da scambio a ibrido e due merdose batterie agm da 100 ah in serie. Risultato che l'impianto produce di più (diodi e cavi più grossi) più sicuro (scaricatori, magnetotermici e fusibili) e più economico (consumo irrisorio da rete). Tutto questo con pannelli di oltre 10 anni marca xgroup (fallita, ci lavoravo) ... Non l'avevo mai guardato, quando l'ho controllato mi sono messo le mani nei capelli. I cavi lavoravano oltre i 90°C, l'isolamento era diventato rigido... Pazzesco
Ciao. I tuoi video sono sempre interessanti. Mi sai dire se con l'acquisto diretto e l'installazione fai da te è possibile scaricare in dichiarazione dei redditi? Ammiro il tuo entusiasmo, complimenti!
Direi di no dal punto di vista normativo l'istallazione o qualsiasi modifica dell'impianto elettrico deve essere fatta da un elettricista che certifica e rilascia il certificato di conformità, anche per la normativa italiana qualsiasi inverter collegato alla rete distributore quindi on grid anche se non immette è considerato un generatore e deve seguire le normative cei-021 e deve essere dichiarato al distributore energia, discorso diverso per gli inverter a isola o off-grid ma di fatto non possono essere collegati alla rete elettrica in maniera diretta , invece l'unica cosa che puoi avere se sei un privato è acquistare i materiali con iva al 10%
Chiedi al tuo commercialista, a seconda dell'interpretazione ti dicono di sì o di no. Io non scaricherò il materiale, per evitare iter burocratici complessi. Con i costi attuali dell'energia in due o tre anni recupero comunque la spesa.
Il contributo 110 o inferiore è strettamente correlato al fatto che l'impianto deve essere collegato a rete con scambio. Off_Grid o isola qualsivoglia non sono soluzioni contemplate dalla legge anche se facilmente aggirabili, di fatto basta cambiare l'inverter. Resta il fatto che il 110 è ormai tardi e che i materiali per fare impianti "Ufficiali" costano 4 volte più un esosa manodopera, per poi vedere lavori alla membro di cane (visti personalmente) Con il fai da te in pratica usi solo l'iva agevolata, devi avere un minimo di nozioni di elettrotecnica, un po'di manualità, e puoi farti degli off grid estremamente validi e funzionali da 5 kW con 2000/3000 euro (molto dipende da quanto e come vuoi fare accumulo) mentre un impianto equivalente fatto da ditta specializzata con scambio che ti pagano noccioline ti costa over 12.000. Vero che puoi scaricare, ma dato che il 110 va a morire e che i watt ceduti al gestore non rendono un piffero diventa più economico il fai da te off grid. È borderline come legge? Si soprattutto in caso di incendio, cosa non così improbabile se si fanno dei pasticci senza rispettare le regole base di elettrotecnica (a riguardo ci sono molti impianti mostrati sul UA-cam che mi fanno venire i brividi, dovrebbero essere bannati). Soluzioni via di mezzo prendersi tutti i pezzi con fattura in Italia e farseli installare da elettricista amico che rilascia fattura manodopera e lavoro eseguito a regola d'arte , in caso di incendio se si è assicurati l'assicurazione risponde. NB. Fare un quadro DC e un quadro AC con tutti i suoi bei componenti, cablaggi e collegamento a inverter sono 5/6 ore di lavoro se si ha uno schema in mano (e gli schemi sono sempre quelli). Il dimensionamento dei cavi lo trovi in qualsiasi manuale di elettrotecnica. Alla fine, ipotizzando un costo di 50€ ora un bravo elettricista ti potrà chiedere 300/400 € sempre sia disponibile a non guadagnarci sui componenti (punto dolente). Nel caso dell'elettricista esso potrà verificare la corretta messa a terra dell'impianto, pertanto la funzionalità degli scaricatori (ci sono delle regole ben precise sulla barra comune ove tutti gli scaricatori vanno collegati e sulla messa a terra dell'edificio). Avere ben chiaro cosa si sta facendo vuol dire saper installare correttamente un magnetotermico 4 poli per DC, ove ogni polo passa due volte nel magnetotermico, sapere cos'è la fase e il neutro, i codici colore giallo verde, azzurro, nero, marrone, rosa(e si esiste pure il rosa....) dimensionare correttamente cavi e fusibili, sapere che un fusibile adatto a DC è autospegnente per la brutta particolarità della DC di creare archi, crimpare a regola d'arte i capicorda ecc. Tutte cose non difficili ma che devono essere fatte BENE. Eppoi avere sempre in mente che 300 Volts in DC sono MORTALI (e infatti la sostituzione dei cavi DC in un impianto che ho sistemato l'ho fatta ben dopo il tramonto, quando i pannelli non producono)... Altre cosa , creare una linea "d'avvio" con una grossa resistenza, in modo da non dare bruscamente tensione all'inverter dal fotovoltaico ma caricare un po' alla volta i condensatori, ecco che si evita "legnate" all'inverter. La cosa è molto semplice basta mettere in parallelo una linea del positivo, anche con un cavo di piccola sezione, alla linea principale, e prima di dare tensione all'inverter collegando ambedue i poli collegare solo il negativo, poi il positivo sotto resistenza e dopo qualche secondo il positivo vero e proprio (si può fare anche con il negativo, il succo non cambia) ... Questo se si stacca il FV in pieno giorno e poi si vuole ridare tensione DC; un quadro DC ben fatto dovrebbe contemplare questa possibilità
Ciao Marco hai mai pensato di mettere delle batterie al piombo per esempio della 4Klift, sono batterie per i muletti, hanno amperaggi altissimi e sono previsti di galleggianti per il riempimento dell'acqua distillata, durano una vita e li colleghi direttemente come le tue batterie
Ciao Marco, per quanto riguada la pericolosità di un tipo di corrente rispetto ad un'altra, da quanto leggo su wikipedia sulla pagina folgorazione, si considera la AC avere delle soglie di pericolosità di tensione e corrente molto più basse rispetto alla DC. Le soglie di pericolosità della tensione sono 120v DC, 50V AC, anche perché la frequenza della AC può provocare spasmi muscolari e fibrillazioni cardiache. Per quanto riguarda gli effetti dovrebbero essere gli stessi indipendentemente dal tipo di corrente. Comunque sulla pagina wiki è spiegata la normativa e ci sono i numeri precisi. C'è da dire che superata la soglia di pericolosità della tensione, per correnti maggiori di 0.5A, la pericolosità è massima in quasiasi caso, quindi bisogna sempre prestare molta attenzione.
Ricorda che quelle tensioni di pericolosità si riferiscono a parametri standard definite da altre normative. In realtà la nostra pelle oppone una certa resistenza al passaggio della corrente purché essa sia asciutta in un ambiente asciutto. Se hai le mani sudate e ti trovi in un ambiente umido, bastano 80VDC per portarti all'altro mondo Se ti trovi in un ambiente salino (acqua di mare) e hai le mani bagnate, la resistenza della pelle scende quasi a zero e qualsiasi tensione ti potrebbe ammazzare (anche 12V) La corrente DC ti uccide portando in ebollizione sangue e muscoli (muori per un misto di trombosi dei vasi sanguigni, necrosi dei tessuti muscolari ed embolia gassosa) La corrente AC ti uccide portando i battiti del cuore alla sua stessa frequenza (fibrillazione) che in Italia è di 50Hertz al secondo. Il tuo cuore si spappolerà battendo 50volte al secondo (3.000 battiti al minuto) anziché i classici 70 battiti al minuto
Ciao ti seguo da un po e sei un grande! Continua così!! Ti andrebbe di valutare le proposte su amazon? così tutti noi possiamo farci un idea di cosa potremmo prendere per l'impiantino un saluto 👋
Secondo me la scelta del 200v in continua mi sembra un po' troppo pericolosa io avrei scelto una soluzione a 80/90v che garantisce un minimo di sicurezza ( nel mio settore, i carrelli elevatori è la tensione massima di utilizzo) ma come dici tu lo fai a tuo rischio e pericolo . Personalmente sceglierei di raddoppiare la sezione del cavo e stare più al sicuro ... Mia opinione personale
Buongiorno Marco. Sono sconvolto, e spiego perchè. Ero arrivato alla conclusione (leggendo libri, e online) che per le condizioni climatiche di dove vivo (per 5 mesi il cielo è coperto) fossero meglio i policristallini perché vero che producono meno per m2 ma producono anche con cielo coperto. E costano meno.. Ottimo, dico, mi cerco subito i pannelli. Introvabili. O, meglio, i "poli" non si trovano, se non piccini, da camper e flessibili, mentre i mono li ho cercati su eBay, su AliExpress, Amazon..... I prezzi oscillano tantissimo, 4kw di pannelli li puoi pagare 3,4,5,6,7,8,9mila... Non avevo pretese, 4-5kw, un regolatore di carica (anche qui si va dai 50€ forse un po' poco e i 1500€ forse un po' troppo), inverter (stesso discorso), batterie che inizialmente vorrei fossero da camion a 24V piombo, e accessori (stacca batterie, interruttori/fusibili pannelli, ecc. Perché se in teoria è ciò che trovi come necessario in qualsiasi testo rivista o manuale poi , nella pratica, c'è quel delirio che cito sopra? Poi, io ammetto di non essere un'aquila ma ho deciso per il fai da te dopo che un grosso installatore mi ha chiesto 29mila +15mila per l'accumulo. "Ma Tesla, sa? "
@@maurotivolesi i policristallini sono introvabili dal 2022 in poi. Prima li trovavi facilmente nei negozi che vendevano materiale elettrico. Il motivo è la crisi delle materie prime che ha fatto triplicare i costi delle aziende che di conseguenza si sono concentrate a produrre i prodotti più costosi cioè i monocristallini da 400Wp-500Wp a 200-250€ a pannello contro 85€ di un pannello policristallino da 290Wp
Scusa, l'installatore ti ha chiesto 29.000€ + 15.000€ di batteria ma alla fine che impianto ti dava e con quanto accumulo? io, col fai da te, con 3.600€ di batteria + 4.400€ (tot. 8.000€) ho installato un impianto da 11,3kWp di fotovoltaico e 31kWh di accumulo al litio con 5kW di inverter ad onda sinusoidale pura
Puoi usare un contattore al contatore Enel per attivare o disattivare la 220v AC e puoi usare la posizione dove hai posizionato l'inverter ora senza modificare l'impianto elettrico. In rete ci sono video di chi lo sta usando.
@@MarcoRuga a livello di semplicità ti do ragione, per affidabilità "ni". Comunque ti consiglio (e lo consiglio anche ai miei clienti, sono nel settore elettrico da molti anni) di aggiungere un commutatore in ingresso verso l'inverter, per poter bypassarlo in caso di guasto, cosa molto saggia se, nel mentre succede, tu non sei a casa,e nessuno sarebbe in grado di intervenire, ciò vorrebbe dire rimanere senza corrente.
@Michele Non ho capito. Puoi pubblicare un link ad uno dei video a cui ti riferisci? Se uno deve pagare l'energia che transita attraverso il contatore, anche quella immessa, sarebbe utile un sistema automatico che interrompa automaticamente il collegamento col contatore, quando c'è un eccesso di produzione fotovoltaica. Grazie.
@@carlocavagnero1792il link del video di chi lo ha fatto lo ho già messo vallo a vedere è spiegato con parole semplici fornitore energie e impianto sono sempre divisi o il fornitore o l'impianto quando ha energia dal sole o dalle batterie.
L'inverter non gestisce le stringhe ma un ingresso che ha un max di volt, un max di ampere e un max di watt. I parametri sono 3 e non 2 perché la massima combinazione Volt X Ampere potrebbe essere superiore al massimo valore di Watt accettabili. Detto questo la combinazione di serie e serie-parallelo deve rispettare questi valori di targa, cercando di stare sulla fascia alta della vdc di lavoro accettata dall'inverter, se dotato di regolatore MPPT (preferibile). L'inverter di fatto ha solo un ingresso, le stringhe vanno gestite preferibilmente in un apposito quadro DC/CC.
@@danysmart1972 l'ho chiesto perché alcuni ibridi gestiscono 2 stringhe in maniera separata. E se mette altri pannelli con esposizioni diverse sarebbe un problema senza ottimizzatori
@@Autocentrante interessante, allora hai un inverter di fascia medio alta con doppio MPPT , in pratica è come fossero due inverter. È una tecnica efficace, ma costosa, gli inverter di fascia 500/600 euro non gestiscono più stringhe, ma si può ovviare al problema con A) ottimizzatori B) diodo di blocco C) inverter paralleli Per impianti piccoli io propendo per B) semplice efficace e poco costosa, per impianti più importanti la C) in quanto A) costa più di C) ed è meno affidabile. La tua soluzione è rara sugli ibridi, di solito si trova su inverter connessi a rete con scambio (In Grid). Personalmente con semplici diodi di blocco ho visto aumenti dal 10% al 15% sull'impianto da me "rifatto", anche se un inverter con MPPT multiplo o più inverter paralleli sono le soluzioni tecnicamente migliori.
Marco ruga occhio che questi inverter ad alta frequenza non hanno isolamento tra fv e rete perciò sul lato fv avrai tensione anche di notte , quando ci lavorerai devi disalimentare tutto.. fv, in e out dell'ibrido
Premetto che in materia sono nuovo e ne so poco.... Ho 600w di pannelli Sapresti consigliarmi un inverter 12vcon limitatore, che decida lui se usare corrente dai pannelli o direttamente dall' enel in modo da non regalare neanche un watt al gestore così evito anche pratiche burocratiche.
Quello che noto è che le ventole fanno un bel rumore, il zucchetti mi sembra molto silenzioso. Inverter ibridi se ne trovano anche a basso prezzo, ma tutti con le ventole. Zucchetti e Growatt hanno anche inverter ibridi senza ventole ma il prezzo sale molto. Per dove voglio mettere il l'inverter mi serve il silenzio!!! Un inverter economico senza ventole ibrido esiste???
300-400 € per 1-1,5kw cei con zero immissione senza ventole (si può aggiungere esterna a 220 in estate) è una soluzione valida e forse preferibile del cinesone... il cinesone da batterie arriva a 650 max 700 w di picco, semmai la questione è che non essendo previsti per u uso con fv 24v i grid cei hanno tensioni minime dc superiori ai 50/55 v... tuttavia gli inverter commerciali cinesi cei sono leggermente più efficienti anche di oltre il 5%... se misuratore è lontano da inverter ci sono modelli che utilizzano bus dati che regge anche 100 e più mt, mentre quelli analogici devono restare vicini... il cinesone c'è anche da 2000w ma ovviamente 48 v da batterie e più alta di fv poichè elettronica simile... per i cavi meglio fare conti precisi, ogni perdita è energia perduta... per questo nel fv commerciale sono in serie oltre che per semplificare inverter partendo da tensioni più alte
Io ho messo 10 pannelli da 405 watt sopra la pensilina davanti casa, combiner box con scaricatore di terra indipendente, ed inverter ibrido da 5 kW.. non immetto nulla in rete perché l'inverter non lo permette, per ora farò autoconsumo.. a gennaio, metterò 5 kwh di lifepo4 assemblata da me a 48v... L'unico accorgimento, è stato mettere un deviatore all'ingresso, per bypassare tutto l'impianto ed escluderlo totalmente in caso di guasto.. Ho risparmiato un pochino sugli attacchi non usando quelli specifici, ma rigettando degli angolari.. Spesa totale 3200€ tutto compreso..
Ottima idea quella del deviatore, ci stavo appunto pensando. Che cosa hai usato? In caso di blackout ho letto che occorrerebbe comunque una batteria per evitare di rovinare l'inverter oppure usare un interruttore che stacca il solare se non c'è la rete.
@@MarcoRuga Commutatore hager 2P, 40A I-0-II 31€ su Amazon.. in totale una decina di ore di lavoro perché la pensilina non era calpestabile.. L'unico neo.. è a 15 gradi di tilt.. Ma appena riscende il prezzo dell'alluminio, aggiungerò degli attuatori lineari.. che alzerà o abbasseranno i pannelli automaticamente.. tanto sono rivolti perfettamente a sud e non ho bisogno di ulteriori aggiustamenti..
@@MarcoRuga ho fatto delle prove staccando il contatore.. nel frattempo avevo boiler, asciugatrice e lavatrice accese.. L'inverter che ho preso usa la rete solo quando il solare è assente, o mixando le 2 fonti..
Se aumenti l'accumulo aggiungere qualche pannello avrebbe un senso ma senza accumulo a sufficienza l'energia prodotta in ecceso dei pannelli viene persa tutta, i regolatori di carica servono propio per proteggere le batterie da scarica e carica eccessiva, per cui quando è carica non c'è più assorbimento da parte della batteria, potrebbe rendersi utile ulteriori pannelli in più durante un consumo istantaneo elevato, aiuterebbero le batterie ad alimentere l'inverter fornendo loro buona parte di energia in eccesso, ma senza carico, e accumulo sufficiente l'energia viene persa tutta quella in eccesso.
@@MarcoRuga se disponi di 6 kw di pannelli con 13 hwh di accumulo di cui disponi, durante le ore in cui i pannelli sono più produttivi butti almeno il 60% di energia, per una miriade di motivi che pochi considerno o ignorano. In primis per la necessità di non distruggere le batterie dopo una settimana dall'acquisto non devono scendere oltre una certa soglia quando scariche e non possono fisicamente andare oltre la loro energia massima, questo accade con qualsiasi tipo di batteria dalla piu performante ad alta densità di energia tipo litio, che a quelle al piombo ovviamente meno performanti per cui tutti i tipi di caricatori dai migliori ai peggiori provvedono a spegnere l'alimentazione all'inverter quando scariche o sganciare l'alimentazione quando cariche. Per fare un esempio se lavoriamo a 48 volt, le batterie caricheremo fino a 54 volt circa e si sganceranno a 45 volt. Questo purtroppo riducono la potenza totale espressa in kwh del 50% / 60% almeno per cui si che dentro le battere ci sono 13 kwh, ma quella utizabile realmente si riduce a 6 / 7 kwh, altrimenti se le sfruttiamo forzando i parametri dell'inverter 2 o 10 volte a secondo del tipo ce le giochiamo. Per recuperare il più possibile energia si debbono effettuare consumi intelligenti, lavare con la lavatrice, usare il forno, il ferro da stiro, il boiler elettrico, durante la produzione massima, per cui le ore centrali sono le più adatte. Poi magari non ho capito bene ma non ti ho sentito calcolare la potenza nel modo corretto, in parallelo sommi la potenza e in serie il voltaggio, per cui ad esempio se lavori a 24 volt e ai 4 batterie da 100 Ah le batterie in parallelo a 2 a 2 poi in serie, così ottieni 200 Ah per 24 volt = 4800 watt ovvero 4,8 kwh, o semplicemente 12x 100 = 1200 x 4 = 4.800, se consideri che poi utilizzarne solo il 50 % reali scendono 2,4 kwh. Comunque con 6 kw di pannelli un'ccumulo ideale sarebbe almeno 25 kwh almeno da ottenere 13 circa, ma è sempre meglio sfruttarla sempre nell'immediato
@@MarcoRuga non vuole essere una critica, non ho visto tutti i tuoi video, per cui non conosco le tue conoscenze tecniche, e con 50 anni di esperienza pensavo che qualche informazione supplementare potesse aiutare, eppure non penso che qualcuno abbia ancora capito cosa realmente puo prelevare da una batteria, e tu in questo video non ne hai accennato, per cui fornire un'informazione importante mi sembrava lecito. Scusa cestina pure tutto come non detto.
@@freespirit7772 Non mi sono offeso, semplicemente quello che hai scritto sono un po' le considerazioni che ho fatto negli ultimi due anni di evoluzione dell'impianto. Questo è un vecchio video, ottobre 2022.
P.S. Antonio Pellegrini ha ragione sulla pericolosità maggiore della CA, si ricordi la "guerra" Edison Vs Tesla" poi chiaramente Tesla aveva ragioni fisico/matematiche che Edison poteva solo sognare ( e forse neanche ) e fortunatamente oggi usiamo la CA per la grande distribuzione. Grandissimo anche Tesla !! 🙂
Ma perché qualcuno dice che non serve più il calore del sole ma basta la luce anche in una giornata uggiosa (dicono che abbiamo superato i pannelli solari). Invece da per tutto TV internet si continua parlare di pannelli solari.
Non direi ... gli inverter x impianti ad isola funzionano anche in assenza di linea, di certo con le batterie ...senza non ne sono sicuro. In quelli a spina vai al buio, ma anche nei "classici" on-grid. Solo ultimamente gli inverter on-grid hanno la funzione di backup ... ma alcuni su linea secondaria, ed in quel caso devi prevedere uno switch.
con un inverter mi sa che svolti ma la suocera che dice .... Mi sa che ti stai facendo prendere la mano .... Un inverter ibrido cmq costa poco ... Speriamo bene dai
Ma da quel che dice il suo inverter ibrido è un voltronic noto per il costo contenuto se preso su aliexpress un po rumoroso e scalda rendimento non elevato ma per gli smanettoni va bene , in piu gli puoi attaccare batterie di qualsiasi tipo , diciamo che inverter ibrido tipo quello che ha della zcs da 5000 costa piu di 2000 euro poi ci sono i sofar solar che sono gli stessi della ZCS che trovi all'estero direi francia a un prezzo piu basso, poi ci sono gli huawei che un 5/6 li trovi a 1200/1300 e anche i growatt ad esempio il min 6000 tl-xh che trovi all'estero a 1000 euro , questi ultimi hanno un rendimento del 98% senza ventole silenziosi ma hanno batterie ad alta tensione che non puoi attaccaci qualsiasi batterie ma sei un po limitato sotto questo aspetto ma funzionano anche senza batterie
@@carmelofischetti4951 si le batterie si possono mettere in serie e aumentare la tensione ma nel caso di Huawei e growatt hanno una loro elettronica sono garantite 10 anni e scaricano il 100% li colleghi con due cavi e sono semplici da gestire per cui non puoi attaccagli le batterie che vuoi per il discorso elettronica che li gestisce magari per growatt ci saranno in futuro altre marche che le faranno per huawei iniialmente usava le lg poi ha fatto le sue è il rovescio della medaglia le luna200 della huawei un 5 kw costano sui 3000 euro le growatt sono moduli da 2,56 kw costano sui 1500 euro tieni presente che se prendi le litio dalla cina e le assembli arrivi a 200/300 euro al kw ma vanno assemblate collegate al bms messe in morsetti se no si gonfiano o comunque nel loro cassettone e la garanzia è speriamo che durino e anche vero che ci sono diverse persone che le usano ma anche li e un fai da te non semplicissimo
Marco, mi scuso ma non mi è ben chiara una cosa: con il vecchio schema sceglievi se alimentare con i pannelli l’inverter per avere subito la corrente oppure il regolatore con le batterie, per ricaricarle. Inoltre potevi decidere di alimentare l’inverter con le batterie e non con i pannelli quando non c’era luce. Con il nuovo schema i pannelli e le batterie sono sempre collegati contemporaneamente all’inverter che però sfrutta solo al massimo 35A di corrente (se ce ne è di più) e con il resto si caricano le batterie? Non devi più scegliere che alimentazione dare all’inverter, batterie o pannelli secondo il caso?
Grande Marco !! tenendo conto che ho fatto l'elettricista ( e ancor oggi lo faccio per la mia abitazione ) sono un perito elettrotecnico come estrazione accademica e la mia tesi si basava sul fotovoltaico ( nel 98 ma è valida anche oggi ) ho fatto il mio impianto FV con accumulo ad isola in fai da te, mi piace un sacco vedere i tuoi video, come li spieghi ma soprattutto con che passione e simpatia lo fai, BRAVO !
Grazie a te per seguire un improvvisato come me
Giorgio dato che sei elettrotecnico ogni tuo intervento è oro colato.
buon giorno marco,....per me con un buon inverter ibrido cei 021 con uscita di emergenza e con gli appositi collegamenti avresti il top. un apparecchio solo che lo puoi settare con cei 021 oppure lavorare in isola, oppure fin che ce la presenza enel vai con cei021 poi quando manca passi in automatico ad isola. Questo con tutta la casa collegata ovvio. Io porterei la stringa di 250 volt in casa dove ti arriva la linea contatore poi li metti il quadro con le protezioni ed il commutatore automatico ats. Avresti meno dispositivi ,meno dispersioni ed un impianto più efficiente. porti 4 cavi da 4mm (+ terra per struttura tanto visto che lo fai ti tieni aperta la porta x una seconda stringa con i due cavi in piu) da pannelli a casa ove ti entra la linea contatore e li fai tutto. Se lo fai correttamente avrai il risultato che il tuo impianto prima produce per la casa ,poi con eccedenza carica la batteria se aumenti il carico pannelli e batteria lavorano assieme per dare la potenza che ti serve ,se ne chiedi troppa arriva in aiuto il contatore. poi la sera quando la batteria arriva alla soglia minima impostata si stacca e vai con enel senza che te ne accorgi. In caso venga a mancare enel inverter ibrido ti da una uscita (in isola) che tramite il commutatore automatico ti passa tutta la casa in fotovoltaico/batteria. Il tutto con un apparecchio solo e con la certezza di consumare sempre e comunque prima la tua energia e poi quella del contatore qualsiasi cosa attacchi ( auto o altro in casa). Prendi un inverter ibrido grosso (6kw) con 2 ingressi mppt in modo da poterlo espandere in futuro e prendilo Cei021 così potrai optare con lo stesso apparecchio se fare un impianto puro cei021, ad isola oppure misto in base a come lo setti.
…sempre più desideroso di cambiar casa! Avessi un tetto tutto mio….😢
Grazie per l’ennesimo video utile!!
ciao, io ho il cinese blu da 2 kw, ma essendo alimentato da batteria da 48 volt lifepo4, non eroga più di 1300w circa..ora sto pensando di aggiungere 2 batterie da 3,2 v per alzare la tensione, solo che devo accertarmi che il caricatore ☀️ arrivi poi a 61v...non tutti ci arrivano.!
una domanda? io ho problemi quando in casa ho bassi consumi..per es solo il frigo(169w), l'inverter non eroga costante, continuo a leggere 8 w rimaneti( ok) e poi -80( cessione in rete) e via dicendo...sempre su e giù..se invece aumeta il carico si stabilizza, lasciando un consumo da rete di circa 10 w ..succede anche a te? grazie
No, così oscillante no, più che altro ho proprio un delta di imprecisone di circa 40-50W dovuto ai 30 metri di cavo
Buongiorno Marco, seguo questi tuoi video con interesse. Volevo realizzare un piccolo impianto fotovoltaico, con 2 batterie in serie (quindi 48 V ) e poi un piccolo inverter per ottenere la 220alternata. con questa corrente volevo provare ad alimentare la sola illuminazione interna della casa (pressochè tutta al led) . visto che non sono sicuro che la corrente fornita dalle batterie sia suff per tutta quanta la giornata, volevo sapere il nome tecnico del dispositivo che mi permetta di fruire della AC dell'inverter, fino a quanto disponibile, per poi passare alla "corrente enel " in maniera automatica e continua. Quindi una sorta di scambiatore autimatico, simil UPS. Esiste questo dispositivo? l'istallazione è per la legge come aver immesso energia del fotovoltaico nella rete elettrica e quindi devo seguire le normative e certificazioni apposite? grazie e buona giornata
Esiste
ua-cam.com/video/ATlusJqTBPA/v-deo.html
@@danysmart1972 molte grazie, è quello che cercavo
@@DanieleMassetti il problema dell'ATS è che potrebbe switchare in continuazione quando la batteria è vicina alla tensione minima e siamo in orari di bassa produzione da fotovoltaico, l'inverter smette di produrre AC e l'ATS stacca e passa a rete. Nel frattempo (mattina presto, sera) le batterie riprendono fiato e l'ATS ritorna a inverter . Quindi c'è un continuo attacca e stacca. Si può ovviare con un DVB01 che stacca con un relè stato solido le batterie (se gli ampere non sono troppi per un relè, se no si mette un relè DC/AC sulla fase che esce dall'inverter) fintanto che le batterie non riprendono una carica decente da evitare il continuo passaggio. Da valutare
Ciao, Marco
Metteremo anche noi i pannelli solari. Il papà è d'accordo
Buona serata, caro Marco!!!!!
Fate benissimo
Ciao Marco volevo sapere se al sensore di immissione sei andato con un cavetto normale o schermato.
Schermato
Ciao .domanda .perché non usi 2 panelli da 500 watt .meno spazio più resa. Sto pensando di prendere 2 da 500 e occupo meno spazio che ne dicci ?
Ciao. ho seguito tutti i video e siccome vorrei installare un impianto fotovoltaico a casa mia da circa 1Kw, Plug in come i tuoi avrei una domanda, ho visto dai video che la corrente AC esce dai due inverter e tramite una normale spina entra in una presa dell'abitazione, quello che non so e se queste prese sono una linea a se stante proveniente dal quadro elettrico principale oppure se sono prese collegate tra loro in parallelo. In sostanza hai dovuto portare una linea dedicata a queste due prese?
Grazie
PS condivido con te molti pensieri ed altrettante opinioni su quello che è successo in questi ultimi anni.
Si sono due linee separate
Buonasera Marco avrei bisogno di un tuo consiglio... Ho acquistato un inverter cinese simile al tuo ma non so se è quello giusto il venditore mi ha detto che prima di spedirlo è disposto a cambiarlo... Potrei scriverti una mail o un whatsapp ma mi sembra invadente.
Ciao Marco, mi sto cimentando nella realizzazione in fai da te di un impianto FV, ho acquistato, ma non è ancora arrivato, un inverter ibrido della zucchetti.
Prima di fare l'acquisto però ho chiesto espressamente alla zucchetti se era possibile impostare la immissione zero anche senza batterie e mi hanno risposto di si e anche che insieme all'inverter cè in dotazione il TA per la limitazione della immissione, però da quello che sento nel video secondo te non si può fare........
Si che si può, il problema è che il mio zucchetti ha una tensione minima di lavoro di 50V per cui è troppo alta per le batterie (48V)
@@MarcoRuga ....ok....io mi riferivo al fatto di dover entrare prima nell'iinverter, con la linea, e poi uscire verso il carico.....con lo zucchetti non è così.......
Buongiorno e complimenti per i video,sono davvero interessanti….volevo chiederti se dai pannelli alimenti sia il regolatore per caricare le batteria e l’inverter cinese contemporaneamente ci sarebbero problemi? Grazie
Da quanto ho capito si potrebbe fare e mi è stato suggerito nei commenti però a questo punto mi butterò direttamente sull'ibrido e ci penserà lui. Preferisco non rischiare collegamenti "strani".
Ciao Marco, vendere uno dei 3 pannelli vecchi e prenderne uno altro nuo e fare un 2 pannelli in serie (2 nuovi e due vecchi) messi tar di loro in parallelo
Per collegare l inverter al sensore un filo?
per fornire una chiara informazione in merito ai dubbi degli inverter off-grid che se collegati alla rete devono avere certificazione cei-021 ecco la normativa di riferimento ;
Lo dice la Norma CEI 0-21 (articolo 2, campo di applicazione) che è obbligatoria per le connessioni alla rete dei Distributori, secondo quando stabilita dall’ARERA con il TIC (Utenti passivi) e il TICA (Utenti attivi).
Norma CEI 0-21
Articolo 2. Campo di applicazione
[…] La presente Norma si applica agli impianti elettrici degli Utenti dei servizi di distribuzione e di connessione alle reti di distribuzione, nel seguito denominati Utenti della rete (Utenti). Gli Utenti della rete sono i soggetti titolari di:
[…] impianti di produzione (Utenti attivi) di qualsiasi taglia connessi alla rete di distribuzione dell’energia elettrica riguardanti installazioni fisse, mobili o trasportabili, che convertono ogni forma di energia utile in energia elettrica, COLLEGATI IN PARALLELO ALLA RETE BT in modo continuativo, di breve durata, OPPURE FUNZIONATI IN ISOLA SU UNA RETE DEL PRODUTTORE .
E’ necessaria la comunicazione al Distributore (secondo quanto definito nel TICA) e adeguamento delle protezioni secondo quanto dice la Norma CEI 0-21. Interfacciarsi correttamente con la rete di distribuzione non è solo una questione economica, ma anche e soprattutto di sicurezza (delle reti e degli operatori). In alternativa può valutare l’opportunità di scollegarsi dalla rete (impianto utilizzatore e impianto di produzione) e stare “in isola”, sacrificando il backup della rete e non solo.
quindi l'inverter deve avere proprio un sezionatore che lo scollega dalla rete
Grazie delle info
ciao Marco, grazie come sempre per le informazioni super utili che ci dai. L'inverter zucchetti lo utilizzi al limite? credo che il piccolo zucchetti sopporti massimo 1100W. confermi?
Sì, confermo
Ciao marco una domanda: come mai hai preso un inverte ur ibrido da 5kw? Io che ho un contratto da 3 kW mi conviene andare oltre a questa portata?
il contratto di fornitura del distributore è una cosa produzione inverter un altra , dei monofase solitamente la potenza massima in commercio sono 6 kw ce frenius mi pare che fa 8 kw se no devi passare al trifase, allora se fai una cosa certificata ovvero con connessione in rete con pratica burocratica con tutte le certificazioni se non superi la potenza di prelievo puoi fare pratica semplificata se superi la potenza di prelievo potresti avere 3 kw in prelievo e 6 in immissione devi fare la pratica normale piu costosa e lunga , ma siccome qui nessuno fa la parte burocratica ti conviene prendere un inverter ibrido da 6 kw il costo non è elevato rispetto al 3 kw ci metti il limitatore di potenza quindi non immette e ci attacchi i pannelli che vuoi in teoria un 6 kw ha due stringhe di immissione ci puo i collegare fino a 8 kw in ingresso ma lui piu che 6 kw in uscita non produce , in inverno piu pannelli possono servire , degli 8 kw se hai le batterie una parte la dirotta sulle batterie , nel caso di Marco il suo inverter prevede di gestire in autonomia l'immissione ovvero ha le priorità solare batteria rete quindi per il tuo carico prima usa il solare se non basta prende dalle batterie se non basta prende dalla rete , nel caso del voltronic o similari cinesi ma non ne sono sicuro non so se è certificato cei-021 per cui se non lo fosse per la normativa vigente non puo essere collegato direttamente alla rete cosa che invece fa per prelevare la parte che dovesse integrare , poi ciascuno fa come vuole , diciamo che un inverter certificato cei-021 col limitatore per non immettere in rete in futuro si puo regolarizzare con la burocrazia un inverter non certificato cei-021 o lo usi a isola completamente staccato dalla rete se no non lo puoi regolarizzare sempre se per qualche motivo qualcuno viene a farti le pulci
un altra cosa in aggiunta se superate i 3kw con il fotovoltaico bisogna fare attenzione alla sezione cavi impianto elettrico della casa , qui e un discorso tecnico nella maggior parte dei casi la sezione dei cavi è 2,5 mm per cui la corrente ideale è 6 ampere per 1 mmq di sezione filo, per cui 2,5 mm sono 15/16 ampere che è la potenza standard erogata dal contatore poi salta il magnetotermico ,per cui attenzione se immettete piu potenza va verificata la sezione dei cavi se in ingresso avete gia cavi di 4 mm o 6 che vanno al magnetotermico generale va bene altrimenti va verificato se il magnetotermico supporta la potenza maggiore e se l'impianto ha piu linee per dividere la potenza su sezioni piu piccole e comunque se un cavo è da 2,5 mm va protetto con un magnetotermico da 16 a se no se passa piu corrente si puo bruciare il cavo
@@giuseppemoia1982 grazie per la risposta Giuseppe. avrei due domande: 1- se con un inverter ibrido passa tutto dal medesimo, avendo un contartto enel da 3000w è il caso che non vada sotto questo valore...altrimenti mi limiterei la potenza massiam, giusto? 2- secondo te un ibrido può essere installato dentro un appartamento lontano dalla zona giorno e camere? non so quanto rumore facciano le ventole e se di notte possono7devono girare anche senza sole! saluti!
Ciao Marco, Ho acquistato un inverter ibrido, ho ancora bisogno di un limitatore? Ho sentito dire che con un ibrido inverter posso collegare l'enel ad esso e bypassa automaticamente, grazie per i video, sono di grande aiuto.
no, con l'ibrido niente limitatore
@@MarcoRuga Non tutti gli ibridi ,nel senso che un ibrido è considerato tale perche puoi avere collegato le batterie , ci sono ibridi che immettono in rete perche sono certificati cei-021 e sono la maggior parte degli inverter usati per impianti con contratto di immissione in rete con batterie e questi per non farli immettere devi mettere il limitatore , poi ci sono diciamo i voltronic o similari che sono una terra di nessuno o meglio vengono dichiarati come off-grid quindi come inverter ad isola ma che di fatto essendo collegati alla rete non sono a norma per la legislazione italiana perchè per la normativa un inverter off grid non puo essere collegato alla rete elettrica , ma questo ce lo siamo detto molte volte , per cui questi inverter utilizzano solare, batteria se collegata e rete elettrica per integrare o come generatore se non c'è il solare o batteria e non immettono in rete anche se non è cosi leggevo stamattina su un forum di un utente che si lamentava che il suo inverter voltronic immetteva www.energeticambiente.it/fonti-di-energia-rinnovabile/fotovoltaico/tecnica-componentistica-e-installazione/2211247-voltronic-axpert-max-7200w-problema io non voglio criminalizzare nessuno ma cerco di informarmi e dire le cose come stanno poi ciascuno è libero di fare quello che vuole
Purtroppo io dell'inverter ibrido cinese non riesco a fidarmi... È un mio limite.... Come lo è per le batterie al litio in cantina.. (da smanettone come te e da ex vigile del fuoco io le metterei fuori, ma è solo un mio parere personale). Ciao!
Io ho un cinese marchiato italiano da 2 anni, problemi zeri... L'importante è fare un,impianto con tutte le protezioni adeguate
Ho visto impianti fatto da "professionisti" che erano a rischio di incendio perché fatti con il deretano
SI le batterie hanno un minimo di rischio d'incendio anche se ormai con l'elettronica se ne controlla ogni cella proprio per evitare questi rischi , in piu i pacchi batterie al litio devono stare in un range di temperatura di funzionamento e non puoi lasciarle al freddo o al sole bollente se no muoiono sono abbastanza delicate,
@@giuseppemoia1982 io penso alla cantina perché la temperatura è abbastanza costante, non troppo freddo in inverno ma neanche troppo caldo in estate
@@marco82tn ho sistemato l'impianto di mia mamma, fatto anni fa da ditta "specializzata"... Cavi da tetto a inverter "fortemente sottodimensionati" bollenti, niente sezionatori ovvero cavi che dal tetto direttamente in inverter, niente diodi per isolare le stringhe, niente scaricatori e niente fusibili. Io ho cambiato i cavi, aggiunto magnetotermici specifici per cc, scaricatori, fusibili e diodo su ogni stringa, cambiato l'inverter da scambio a ibrido e due merdose batterie agm da 100 ah in serie. Risultato che l'impianto produce di più (diodi e cavi più grossi) più sicuro (scaricatori, magnetotermici e fusibili) e più economico (consumo irrisorio da rete). Tutto questo con pannelli di oltre 10 anni marca xgroup (fallita, ci lavoravo) ... Non l'avevo mai guardato, quando l'ho controllato mi sono messo le mani nei capelli. I cavi lavoravano oltre i 90°C, l'isolamento era diventato rigido... Pazzesco
Scusa ancora se ti disturbo ,per il sensore basta un filo non bipolare ?
Il cavo è bipolare
Ciao. I tuoi video sono sempre interessanti. Mi sai dire se con l'acquisto diretto e l'installazione fai da te è possibile scaricare in dichiarazione dei redditi? Ammiro il tuo entusiasmo, complimenti!
Direi di no dal punto di vista normativo l'istallazione o qualsiasi modifica dell'impianto elettrico deve essere fatta da un elettricista che certifica e rilascia il certificato di conformità, anche per la normativa italiana qualsiasi inverter collegato alla rete distributore quindi on grid anche se non immette è considerato un generatore e deve seguire le normative cei-021 e deve essere dichiarato al distributore energia, discorso diverso per gli inverter a isola o off-grid ma di fatto non possono essere collegati alla rete elettrica in maniera diretta , invece l'unica cosa che puoi avere se sei un privato è acquistare i materiali con iva al 10%
Chiedi al tuo commercialista, a seconda dell'interpretazione ti dicono di sì o di no. Io non scaricherò il materiale, per evitare iter burocratici complessi. Con i costi attuali dell'energia in due o tre anni recupero comunque la spesa.
@@giuseppemoia1982 Ok. Grazie buono a sapersi!
@@MarcoRuga Giusto, il costo energia è un fattore determinante e tutto sommato è meglio avere meno grattacapi burocratici! Grazie
Il contributo 110 o inferiore è strettamente correlato al fatto che l'impianto deve essere collegato a rete con scambio. Off_Grid o isola qualsivoglia non sono soluzioni contemplate dalla legge anche se facilmente aggirabili, di fatto basta cambiare l'inverter. Resta il fatto che il 110 è ormai tardi e che i materiali per fare impianti "Ufficiali" costano 4 volte più un esosa manodopera, per poi vedere lavori alla membro di cane (visti personalmente)
Con il fai da te in pratica usi solo l'iva agevolata, devi avere un minimo di nozioni di elettrotecnica, un po'di manualità, e puoi farti degli off grid estremamente validi e funzionali da 5 kW con 2000/3000 euro (molto dipende da quanto e come vuoi fare accumulo) mentre un impianto equivalente fatto da ditta specializzata con scambio che ti pagano noccioline ti costa over 12.000.
Vero che puoi scaricare, ma dato che il 110 va a morire e che i watt ceduti al gestore non rendono un piffero diventa più economico il fai da te off grid. È borderline come legge? Si soprattutto in caso di incendio, cosa non così improbabile se si fanno dei pasticci senza rispettare le regole base di elettrotecnica (a riguardo ci sono molti impianti mostrati sul UA-cam che mi fanno venire i brividi, dovrebbero essere bannati).
Soluzioni via di mezzo prendersi tutti i pezzi con fattura in Italia e farseli installare da elettricista amico che rilascia fattura manodopera e lavoro eseguito a regola d'arte , in caso di incendio se si è assicurati l'assicurazione risponde. NB. Fare un quadro DC e un quadro AC con tutti i suoi bei componenti, cablaggi e collegamento a inverter sono 5/6 ore di lavoro se si ha uno schema in mano (e gli schemi sono sempre quelli). Il dimensionamento dei cavi lo trovi in qualsiasi manuale di elettrotecnica. Alla fine, ipotizzando un costo di 50€ ora un bravo elettricista ti potrà chiedere 300/400 € sempre sia disponibile a non guadagnarci sui componenti (punto dolente). Nel caso dell'elettricista esso potrà verificare la corretta messa a terra dell'impianto, pertanto la funzionalità degli scaricatori (ci sono delle regole ben precise sulla barra comune ove tutti gli scaricatori vanno collegati e sulla messa a terra dell'edificio). Avere ben chiaro cosa si sta facendo vuol dire saper installare correttamente un magnetotermico 4 poli per DC, ove ogni polo passa due volte nel magnetotermico, sapere cos'è la fase e il neutro, i codici colore giallo verde, azzurro, nero, marrone, rosa(e si esiste pure il rosa....) dimensionare correttamente cavi e fusibili, sapere che un fusibile adatto a DC è autospegnente per la brutta particolarità della DC di creare archi, crimpare a regola d'arte i capicorda ecc. Tutte cose non difficili ma che devono essere fatte BENE. Eppoi avere sempre in mente che 300 Volts in DC sono MORTALI (e infatti la sostituzione dei cavi DC in un impianto che ho sistemato l'ho fatta ben dopo il tramonto, quando i pannelli non producono)... Altre cosa , creare una linea "d'avvio" con una grossa resistenza, in modo da non dare bruscamente tensione all'inverter dal fotovoltaico ma caricare un po' alla volta i condensatori, ecco che si evita "legnate" all'inverter. La cosa è molto semplice basta mettere in parallelo una linea del positivo, anche con un cavo di piccola sezione, alla linea principale, e prima di dare tensione all'inverter collegando ambedue i poli collegare solo il negativo, poi il positivo sotto resistenza e dopo qualche secondo il positivo vero e proprio (si può fare anche con il negativo, il succo non cambia) ... Questo se si stacca il FV in pieno giorno e poi si vuole ridare tensione DC; un quadro DC ben fatto dovrebbe contemplare questa possibilità
Ciao Marco hai mai pensato di mettere delle batterie al piombo per esempio della 4Klift, sono batterie per i muletti, hanno amperaggi altissimi e sono previsti di galleggianti per il riempimento dell'acqua distillata, durano una vita e li colleghi direttemente come le tue batterie
Sì, ci ho pensato, però a questo punto preferisco puntare direttamente sulle LiFePO4
Ciao Marco, per quanto riguada la pericolosità di un tipo di corrente rispetto ad un'altra, da quanto leggo su wikipedia sulla pagina folgorazione, si considera la AC avere delle soglie di pericolosità di tensione e corrente molto più basse rispetto alla DC.
Le soglie di pericolosità della tensione sono 120v DC, 50V AC, anche perché la frequenza della AC può provocare spasmi muscolari e fibrillazioni cardiache. Per quanto riguarda gli effetti dovrebbero essere gli stessi indipendentemente dal tipo di corrente. Comunque sulla pagina wiki è spiegata la normativa e ci sono i numeri precisi.
C'è da dire che superata la soglia di pericolosità della tensione, per correnti maggiori di 0.5A, la pericolosità è massima in quasiasi caso, quindi bisogna sempre prestare molta attenzione.
Come ho detto molte volte, c'è da stare molto attenti, il fotovoltaico non è comunque per tutti.
Ricorda che quelle tensioni di pericolosità si riferiscono a parametri standard definite da altre normative.
In realtà la nostra pelle oppone una certa resistenza al passaggio della corrente purché essa sia asciutta in un ambiente asciutto.
Se hai le mani sudate e ti trovi in un ambiente umido, bastano 80VDC per portarti all'altro mondo
Se ti trovi in un ambiente salino (acqua di mare) e hai le mani bagnate, la resistenza della pelle scende quasi a zero e qualsiasi tensione ti potrebbe ammazzare (anche 12V)
La corrente DC ti uccide portando in ebollizione sangue e muscoli (muori per un misto di trombosi dei vasi sanguigni, necrosi dei tessuti muscolari ed embolia gassosa)
La corrente AC ti uccide portando i battiti del cuore alla sua stessa frequenza (fibrillazione) che in Italia è di 50Hertz al secondo.
Il tuo cuore si spappolerà battendo 50volte al secondo (3.000 battiti al minuto) anziché i classici 70 battiti al minuto
@@zarbonida Fantastico, viva l'ottimismo
Ciao ti seguo da un po e sei un grande! Continua così!! Ti andrebbe di valutare le proposte su amazon? così tutti noi possiamo farci un idea di cosa potremmo prendere per l'impiantino
un saluto 👋
Difficile valutare senza provare, eventualmente potremmo fare una diretta vedendo insieme un po' di prodotti valutando i dati tecnici
Secondo me la scelta del 200v in continua mi sembra un po' troppo pericolosa io avrei scelto una soluzione a 80/90v che garantisce un minimo di sicurezza ( nel mio settore, i carrelli elevatori è la tensione massima di utilizzo) ma come dici tu lo fai a tuo rischio e pericolo . Personalmente sceglierei di raddoppiare la sezione del cavo e stare più al sicuro ... Mia opinione personale
La connessione dell'inverter ibrido basta che la metti in parallelo su un quadro elettrico di casa, non serve tirare la doppia linea.
ne approfitto per un'altra domanda: esistono smart meter per immissione zero in wifi?
Sì mi sembra che era già stato chiesto. Comunque seguo
sarebbe interessante avere un link o maggiori info
Buongiorno Marco.
Sono sconvolto, e spiego perchè. Ero arrivato alla conclusione (leggendo libri, e online) che per le condizioni climatiche di dove vivo (per 5 mesi il cielo è coperto) fossero meglio i policristallini perché vero che producono meno per m2 ma producono anche con cielo coperto. E costano meno..
Ottimo, dico, mi cerco subito i pannelli.
Introvabili. O, meglio, i "poli" non si trovano, se non piccini, da camper e flessibili, mentre i mono li ho cercati su eBay, su AliExpress, Amazon..... I prezzi oscillano tantissimo, 4kw di pannelli li puoi pagare 3,4,5,6,7,8,9mila...
Non avevo pretese, 4-5kw, un regolatore di carica (anche qui si va dai 50€ forse un po' poco e i 1500€ forse un po' troppo), inverter (stesso discorso), batterie che inizialmente vorrei fossero da camion a 24V piombo, e accessori (stacca batterie, interruttori/fusibili pannelli, ecc.
Perché se in teoria è ciò che trovi come necessario in qualsiasi testo rivista o manuale poi , nella pratica, c'è quel delirio che cito sopra? Poi, io ammetto di non essere un'aquila ma ho deciso per il fai da te dopo che un grosso installatore mi ha chiesto 29mila +15mila per l'accumulo. "Ma Tesla, sa? "
Video e discussioni sono fatte apposta per aiutare nella scelta delle componenti. Ovviamente non è così facile come sembra.
@@MarcoRuga no, per niente ahahah
@@maurotivolesi i policristallini sono introvabili dal 2022 in poi.
Prima li trovavi facilmente nei negozi che vendevano materiale elettrico.
Il motivo è la crisi delle materie prime che ha fatto triplicare i costi delle aziende che di conseguenza si sono concentrate a produrre i prodotti più costosi cioè i monocristallini da 400Wp-500Wp a 200-250€ a pannello contro 85€ di un pannello policristallino da 290Wp
Scusa, l'installatore ti ha chiesto 29.000€ + 15.000€ di batteria ma alla fine che impianto ti dava e con quanto accumulo?
io, col fai da te, con 3.600€ di batteria + 4.400€ (tot. 8.000€) ho installato un impianto da 11,3kWp di fotovoltaico e 31kWh di accumulo al litio con 5kW di inverter ad onda sinusoidale pura
@@zarbonida me ne sono accorto...
Puoi usare un contattore al contatore Enel per attivare o disattivare la 220v AC e puoi usare la posizione dove hai posizionato l'inverter ora senza modificare l'impianto elettrico. In rete ci sono video di chi lo sta usando.
Preferisco l'ibrido, è la soluzione più semplice per chi non è esperto come me
@@MarcoRuga a livello di semplicità ti do ragione, per affidabilità "ni". Comunque ti consiglio (e lo consiglio anche ai miei clienti, sono nel settore elettrico da molti anni) di aggiungere un commutatore in ingresso verso l'inverter, per poter bypassarlo in caso di guasto, cosa molto saggia se, nel mentre succede, tu non sei a casa,e nessuno sarebbe in grado di intervenire, ciò vorrebbe dire rimanere senza corrente.
@Michele Non ho capito. Puoi pubblicare un link ad uno dei video a cui ti riferisci? Se uno deve pagare l'energia che transita attraverso il contatore, anche quella immessa, sarebbe utile un sistema automatico che interrompa automaticamente il collegamento col contatore, quando c'è un eccesso di produzione fotovoltaica.
Grazie.
@@carlocavagnero1792il link del video di chi lo ha fatto lo ho già messo vallo a vedere è spiegato con parole semplici fornitore energie e impianto sono sempre divisi o il fornitore o l'impianto quando ha energia dal sole o dalle batterie.
Parli di mettere in futuro altri pannelli in altri posti, ma l'ibrido che hai preso quante stringhe gestisce?
L'inverter non gestisce le stringhe ma un ingresso che ha un max di volt, un max di ampere e un max di watt. I parametri sono 3 e non 2 perché la massima combinazione Volt X Ampere potrebbe essere superiore al massimo valore di Watt accettabili. Detto questo la combinazione di serie e serie-parallelo deve rispettare questi valori di targa, cercando di stare sulla fascia alta della vdc di lavoro accettata dall'inverter, se dotato di regolatore MPPT (preferibile). L'inverter di fatto ha solo un ingresso, le stringhe vanno gestite preferibilmente in un apposito quadro DC/CC.
5kW, per cui posso aggiungere almeno altri 8 pannelli
@@danysmart1972 l'ho chiesto perché alcuni ibridi gestiscono 2 stringhe in maniera separata. E se mette altri pannelli con esposizioni diverse sarebbe un problema senza ottimizzatori
@@MarcoRuga se non hai una esposizione identica non rischi che ti rendano pochissimo? La stringa si adatterebbe al pannello che produce meno
@@Autocentrante interessante, allora hai un inverter di fascia medio alta con doppio MPPT , in pratica è come fossero due inverter. È una tecnica efficace, ma costosa, gli inverter di fascia 500/600 euro non gestiscono più stringhe, ma si può ovviare al problema con
A) ottimizzatori
B) diodo di blocco
C) inverter paralleli
Per impianti piccoli io propendo per B) semplice efficace e poco costosa, per impianti più importanti la C) in quanto A) costa più di C) ed è meno affidabile.
La tua soluzione è rara sugli ibridi, di solito si trova su inverter connessi a rete con scambio (In Grid). Personalmente con semplici diodi di blocco ho visto aumenti dal 10% al 15% sull'impianto da me "rifatto", anche se un inverter con MPPT multiplo o più inverter paralleli sono le soluzioni tecnicamente migliori.
Ciao dove compri i pannelli?
vedi link i descrizione
ciao per essere sicuro dovesti montare un ATS
È quello che farò, vedi video
Marco ruga occhio che questi inverter ad alta frequenza non hanno isolamento tra fv e rete perciò sul lato fv avrai tensione anche di notte , quando ci lavorerai devi disalimentare tutto.. fv, in e out dell'ibrido
Premetto che in materia sono nuovo e ne so poco....
Ho 600w di pannelli Sapresti consigliarmi un inverter 12vcon limitatore, che decida lui se usare corrente dai pannelli o direttamente dall' enel in modo da non regalare neanche un watt al gestore così evito anche pratiche burocratiche.
Un ibrido da almeno 3 kW di produzione di rete
Quello che noto è che le ventole fanno un bel rumore, il zucchetti mi sembra molto silenzioso. Inverter ibridi se ne trovano anche a basso prezzo, ma tutti con le ventole. Zucchetti e Growatt hanno anche inverter ibridi senza ventole ma il prezzo sale molto. Per dove voglio mettere il l'inverter mi serve il silenzio!!! Un inverter economico senza ventole ibrido esiste???
300-400 € per 1-1,5kw cei con zero immissione senza ventole (si può aggiungere esterna a 220 in estate) è una soluzione valida e forse preferibile del cinesone... il cinesone da batterie arriva a 650 max 700 w di picco, semmai la questione è che non essendo previsti per u uso con fv 24v i grid cei hanno tensioni minime dc superiori ai 50/55 v... tuttavia gli inverter commerciali cinesi cei sono leggermente più efficienti anche di oltre il 5%... se misuratore è lontano da inverter ci sono modelli che utilizzano bus dati che regge anche 100 e più mt, mentre quelli analogici devono restare vicini... il cinesone c'è anche da 2000w ma ovviamente 48 v da batterie e più alta di fv poichè elettronica simile... per i cavi meglio fare conti precisi, ogni perdita è energia perduta... per questo nel fv commerciale sono in serie oltre che per semplificare inverter partendo da tensioni più alte
Io ho messo 10 pannelli da 405 watt sopra la pensilina davanti casa, combiner box con scaricatore di terra indipendente, ed inverter ibrido da 5 kW.. non immetto nulla in rete perché l'inverter non lo permette, per ora farò autoconsumo.. a gennaio, metterò 5 kwh di lifepo4 assemblata da me a 48v...
L'unico accorgimento, è stato mettere un deviatore all'ingresso, per bypassare tutto l'impianto ed escluderlo totalmente in caso di guasto..
Ho risparmiato un pochino sugli attacchi non usando quelli specifici, ma rigettando degli angolari..
Spesa totale 3200€ tutto compreso..
Ottima idea quella del deviatore, ci stavo appunto pensando. Che cosa hai usato? In caso di blackout ho letto che occorrerebbe comunque una batteria per evitare di rovinare l'inverter oppure usare un interruttore che stacca il solare se non c'è la rete.
@@MarcoRuga Commutatore hager 2P, 40A I-0-II 31€ su Amazon.. in totale una decina di ore di lavoro perché la pensilina non era calpestabile..
L'unico neo.. è a 15 gradi di tilt..
Ma appena riscende il prezzo dell'alluminio, aggiungerò degli attuatori lineari.. che alzerà o abbasseranno i pannelli automaticamente.. tanto sono rivolti perfettamente a sud e non ho bisogno di ulteriori aggiustamenti..
@@MarcoRuga ho fatto delle prove staccando il contatore.. nel frattempo avevo boiler, asciugatrice e lavatrice accese..
L'inverter che ho preso usa la rete solo quando il solare è assente, o mixando le 2 fonti..
Se aumenti l'accumulo aggiungere qualche pannello avrebbe un senso ma senza accumulo a sufficienza l'energia prodotta in ecceso dei pannelli viene persa tutta, i regolatori di carica servono propio per proteggere le batterie da scarica e carica eccessiva, per cui quando è carica non c'è più assorbimento da parte della batteria, potrebbe rendersi utile ulteriori pannelli in più durante un consumo istantaneo elevato, aiuterebbero le batterie ad alimentere l'inverter fornendo loro buona parte di energia in eccesso, ma senza carico, e accumulo sufficiente l'energia viene persa tutta quella in eccesso.
Sono arrivato a 6kW di pannelli e 13.5 kWh di batterie
@@MarcoRuga se disponi di 6 kw di pannelli con 13 hwh di accumulo di cui disponi, durante le ore in cui i pannelli sono più produttivi butti almeno il 60% di energia, per una miriade di motivi che pochi considerno o ignorano.
In primis per la necessità di non distruggere le batterie dopo una settimana dall'acquisto non devono scendere oltre una certa soglia quando scariche e non possono fisicamente andare oltre la loro energia massima, questo accade con qualsiasi tipo di batteria dalla piu performante ad alta densità di energia tipo litio, che a quelle al piombo ovviamente meno performanti per cui tutti i tipi di caricatori dai migliori ai peggiori provvedono a spegnere l'alimentazione all'inverter quando scariche o sganciare l'alimentazione quando cariche. Per fare un esempio se lavoriamo a 48 volt, le batterie caricheremo fino a 54 volt circa e si sganceranno a 45 volt. Questo purtroppo riducono la potenza totale espressa in kwh del 50% / 60% almeno per cui si che dentro le battere ci sono 13 kwh, ma quella utizabile realmente si riduce a 6 / 7 kwh, altrimenti se le sfruttiamo forzando i parametri dell'inverter 2 o 10 volte a secondo del tipo ce le giochiamo. Per recuperare il più possibile energia si debbono effettuare consumi intelligenti, lavare con la lavatrice, usare il forno, il ferro da stiro, il boiler elettrico, durante la produzione massima, per cui le ore centrali sono le più adatte. Poi magari non ho capito bene ma non ti ho sentito calcolare la potenza nel modo corretto, in parallelo sommi la potenza e in serie il voltaggio, per cui ad esempio se lavori a 24 volt e ai 4 batterie da 100 Ah le batterie in parallelo a 2 a 2 poi in serie, così ottieni 200 Ah per 24 volt = 4800 watt ovvero 4,8 kwh, o semplicemente 12x 100 = 1200 x 4 = 4.800, se consideri che poi utilizzarne solo il 50 % reali scendono 2,4 kwh. Comunque con 6 kw di pannelli un'ccumulo ideale sarebbe almeno 25 kwh almeno da ottenere 13 circa, ma è sempre meglio sfruttarla sempre nell'immediato
@@freespirit7772 Dai un'occhiata alle decine di video che ho fatto negli ultmi due anni...
@@MarcoRuga non vuole essere una critica, non ho visto tutti i tuoi video, per cui non conosco le tue conoscenze tecniche, e con 50 anni di esperienza pensavo che qualche informazione supplementare potesse aiutare, eppure non penso che qualcuno abbia ancora capito cosa realmente puo prelevare da una batteria, e tu in questo video non ne hai accennato, per cui fornire un'informazione importante mi sembrava lecito. Scusa cestina pure tutto come non detto.
@@freespirit7772 Non mi sono offeso, semplicemente quello che hai scritto sono un po' le considerazioni che ho fatto negli ultimi due anni di evoluzione dell'impianto. Questo è un vecchio video, ottobre 2022.
P.S. Antonio Pellegrini ha ragione sulla pericolosità maggiore della CA, si ricordi la "guerra" Edison Vs Tesla" poi chiaramente Tesla aveva ragioni fisico/matematiche che Edison poteva solo sognare ( e forse neanche ) e fortunatamente oggi usiamo la CA per la grande distribuzione. Grandissimo anche Tesla !! 🙂
Ma perché qualcuno dice che non serve più il calore del sole ma basta la luce anche in una giornata uggiosa (dicono che abbiamo superato i pannelli solari). Invece da per tutto TV internet si continua parlare di pannelli solari.
Amico mio ho voluto seguire le tuo orme
Ma poi ho dovuto cambiare tutto con un inverter ibrido senza batterie con comando wifi
Inverter ibrido anche per me, a breve
questa volta ci ho capito un po meno
lo riguardo un altro paio di volte e poi ricommento
ciao
PS inverter 5kw
Aprofitta dell'incentivo 80 % per prendere una wallbox
mi in formerò ma con il carica batterie domestico non ho proprio problemi
Il problema degli impianti a spina od ad isola è che se va via corrente sei al buio
Sì, infatti questo è il motivo principale del mio passaggio all'ibrido
Non direi ... gli inverter x impianti ad isola funzionano anche in assenza di linea, di certo con le batterie ...senza non ne sono sicuro.
In quelli a spina vai al buio, ma anche nei "classici" on-grid.
Solo ultimamente gli inverter on-grid hanno la funzione di backup ... ma alcuni su linea secondaria, ed in quel caso devi prevedere uno switch.
con un inverter mi sa che svolti ma la suocera che dice .... Mi sa che ti stai facendo prendere la mano .... Un inverter ibrido cmq costa poco ... Speriamo bene dai
Ma da quel che dice il suo inverter ibrido è un voltronic noto per il costo contenuto se preso su aliexpress un po rumoroso e scalda rendimento non elevato ma per gli smanettoni va bene , in piu gli puoi attaccare batterie di qualsiasi tipo , diciamo che inverter ibrido tipo quello che ha della zcs da 5000 costa piu di 2000 euro poi ci sono i sofar solar che sono gli stessi della ZCS che trovi all'estero direi francia a un prezzo piu basso, poi ci sono gli huawei che un 5/6 li trovi a 1200/1300 e anche i growatt ad esempio il min 6000 tl-xh che trovi all'estero a 1000 euro , questi ultimi hanno un rendimento del 98% senza ventole silenziosi ma hanno batterie ad alta tensione che non puoi attaccaci qualsiasi batterie ma sei un po limitato sotto questo aspetto ma funzionano anche senza batterie
sono fiducioso
@@giuseppemoia1982 ma per le batterie ad alta tensione, non si potrebbero assemblare piuù pacchi in serie per arrivare al voltaggio desiderato?
@@carmelofischetti4951 si le batterie si possono mettere in serie e aumentare la tensione ma nel caso di Huawei e growatt hanno una loro elettronica sono garantite 10 anni e scaricano il 100% li colleghi con due cavi e sono semplici da gestire per cui non puoi attaccagli le batterie che vuoi per il discorso elettronica che li gestisce magari per growatt ci saranno in futuro altre marche che le faranno per huawei iniialmente usava le lg poi ha fatto le sue è il rovescio della medaglia le luna200 della huawei un 5 kw costano sui 3000 euro le growatt sono moduli da 2,56 kw costano sui 1500 euro tieni presente che se prendi le litio dalla cina e le assembli arrivi a 200/300 euro al kw ma vanno assemblate collegate al bms messe in morsetti se no si gonfiano o comunque nel loro cassettone e la garanzia è speriamo che durino e anche vero che ci sono diverse persone che le usano ma anche li e un fai da te non semplicissimo
Marco, mi scuso ma non mi è ben chiara una cosa: con il vecchio schema sceglievi se alimentare con i pannelli l’inverter per avere subito la corrente oppure il regolatore con le batterie, per ricaricarle. Inoltre potevi decidere di alimentare l’inverter con le batterie e non con i pannelli quando non c’era luce.
Con il nuovo schema i pannelli e le batterie sono sempre collegati contemporaneamente all’inverter che però sfrutta solo al massimo 35A di corrente (se ce ne è di più) e con il resto si caricano le batterie? Non devi più scegliere che alimentazione dare all’inverter, batterie o pannelli secondo il caso?