Finalmente un metodo, a mio avviso molto valido, per trattare il disturbo Borderline con il quale quasi nessuno degli analisti non ha voglia di aver a che fare. Tantissimi complimenti a queste persone
Riconoscersi in questo disturbo di per se è un passo avanti .....bisogna convivere con sbalzi d' umore e senso di inadeguatezza nel prendere decisioni di qualsiasi tipo .....parlo da border ..ma si riesce ad andare avanti essendo a conoscenza di noi stessi che funzioniamo a corrente alternata❤
Per curare il disturbo borderline ci vogliono persone consapevoli come la Lineham, che avevano il disturbo, che collaborino con psicoterapeuti, psichiatri etc. Ci vogliono gli "insider".
Salve la mia ragazza ha il disturbo borderline, e sentendo qui la vostra spiegazione del trattamento get, mi è venuto in mente una domanda da farvi, sto con questa ragazza da un anno, e ha dei crisi di pianto e di tentativi di autolesionismo di se ,ma mi dice che questi crisi non li ha mai avuti prima che non era fidanzata, quando era single La mia domanda è meglio che stia da sola , visto che con me ha le crisi che non ha mai avuto? Io cerco di comprendere il suo disturbo borderline e le sue sofferenze, ma mi viene da pensare che non è meglio che stia da sola e che inizi una cura stando da sola , visto che le crisi non li aveva.
Buona sera è necessario prima valutare il quadro psicologico per vedere se il nostro trattamento è compatibile in modo specifico. È necessario scrivere una mail a raffaele.visintini@associazioneget.it con il suo numero di telefono e verrà contattata per un appuntamento. Grazie. Raffaele Visintini
Se una persona e maggiorenne con questo disturbo e allontanata dalla famiglia e viene seguita da azienda feltrina e loro non comunicano con i familiari Allora noi genitori come possiamo aiutare se non sappiamo dove sta e cosa fa questa figlia non comunicano con noi😭😭😭 Magari se possiamo portare a Milano da voi
A gennaio dovrei avere un appuntamento per i gruppi get, spero con tutto me stesso di avere questa fortuna, voglio uscirne con tutto me stesso. 30 anni così, ora basta. Spero che il dott.Visintini ci sarà. Comunque non mi è mai successo di sentirmi così capito da uno psicologo. Mai successo anzi.
Buongiorno, perché chi soffre di questo disturbo tende ad entrare ed uscire dalla relazione all'infinito...e come intervenite su questo meccanismo?? (capisco che la risposta è complessa)... Grazie
Buonasera a tutti, sto ascoltando con attenzione il video poiché direttamente coinvolta è diagnosticata in adolescenza. Ora ho 49 anni. Mi volevo soffermare sul fatto che spesso sento dire da voi o da Federica di emergenza borderline (che saluto) che 'si guarisce'. Perdonate non voglio sembrare supponente ma per me non è così ed è troppo audace usare questo termine. In base alla mia esperienza che comprende anche dieci anni di tossicodipendenza a seguito dei quali ho fatto a lungo volontariato per una associazione che aiutava ragazzi e famiglie con un problema di droga, mai mi sono permessa di dire 'quando facciamo tutti i tre anni canonici e usciamo, non ci faremo più le pere' perché sarebbe falso e ipocrita. Sempre parlando di me ho rivissuto in una relazione tremenda conclusa pochi mesi fa il mio trauma primario e mi rendo conto che, da sola, sto ripetendo le vecchie abitudini da dsm. Sto chiedendo aiuto e spero di avere un feedback positivo perché ho paura di me. Se è vero che un Border ha due tempi (come dice il Dott Correale) quello dei minuti, giorni, stagioni che passano e quello del ritorno al trauma, cosa vi spinge a dare la certezza di una guarigione? Inutile dirvi che ho bisogno di una risposta che abbia una episteme perché attualmente io mi sento sana rispetto a ciò che vedo fare ogni giorno ai presunti sani.
Con un trattamento specifico e portato a termine la sintomatologia e la necessità di certi comportamenti scompare. La regolazione delle emozioni comincia a funzionare. La terapia permette al se' di maturare e acquisire le competenze non ancora sviluppate perché "bloccato" dalla sofferenza.
Sono in disaccordo sull'idea che ai border sia mancata una figura vicina, e di conseguenza gli è mancata un'identità, (così dice al minuto 23) a me sembra che la figura ci sia stata, solo in modo estremamente conflittuale, provocatorio, da lì la necessità di buttarsi in nuovi incontri identitari per separarsi da quella violenza
La mancanza della costanza d'oggetto andrebbe quindi a indicare non che l'oggetto certe volte non c'è, piuttosto che a volte c'è in modo controproducente
Riguardo poi a quello che ha detto lo psicoanalista multifamiliare, quella simbiosi col genitore che limita l'individuazione è un apparente paradosso rispetto al genitore traumatico, ma di fatto è il figlio che si auto risarcisce dei torti che sente di aver subito riducendo la figura genitoriale in una figura assistenziale, con la quale continua un rapporto comunque ambivalente, e qui possiamo vedere un godimento nel sintomo
@@carlochimisso941 questo di cui lei ha appena parlato rappresenta appieno il mio rapporto coi genitori e in particolare con mia madre. Lei è psicoterapeuta? Wow, mi ha confermato ipotesi che avevo già fatto anni fa. Grazie.
@@enteblu6799 troppo gentile, sono uno studente di psicologia ma psicoterapeuta ci voglio diventare 💪 È sempre bello vedere che chi ha dei sintomi (come noi tutti) si appassiona alle teorie, imbocca al lupo
tutto molto bello però vedo una visione troppo meccanicistica, il cervello è un esecutore il cervello non ha emozioni se non ci sono danni biologici non vedo il motivo per focalizzarsi solo su di esso anzi mi sembra una visione troppo semplicistica dell'uomo il discorso dell'ipotrofia dell'amigdala si maniffesta anche nelle surrenali per esempio sempre dovuto ad un aumento dello stress.Allora suppuniamo di vivere un esperienza traumatica da piccoli dove il bambino percepisce una mancanza di aiuto che puo essere da parte di un genitore o cmq potrebbe essere anche un fratello sorella ,allora cosa fa lei propio parla va di identita e fusione per foirza che ce questa reazione il bambino vede che tu non vai da lui e lui cosa fa cerca di venire da te e come lo puo fare se gli è impedito?
Finalmente un metodo, a mio avviso molto valido, per trattare il disturbo Borderline con il quale quasi nessuno degli analisti non ha voglia di aver a che fare. Tantissimi complimenti a queste persone
Riconoscersi in questo disturbo di per se è un passo avanti .....bisogna convivere con sbalzi d' umore e senso di inadeguatezza nel prendere decisioni di qualsiasi tipo .....parlo da border ..ma si riesce ad andare avanti essendo a conoscenza di noi stessi che funzioniamo a corrente alternata❤
Mi chiedo come riusciate a distinguere l'organizzazione Borderline dal trauma complesso (C-PTSD).
Quanto si sta male.....solo chi è border lo sa ... Disregolazione emotiva o tempesta emotiva....non sai come ripararti....
Per curare il disturbo borderline ci vogliono persone consapevoli come la Lineham, che avevano il disturbo, che collaborino con psicoterapeuti, psichiatri etc. Ci vogliono gli "insider".
Buongiorno Dott. visintini, volevo sapere come mettermi in contatto con lei. Urgente, grazie e cordiali saluti.
Salve la mia ragazza ha il disturbo borderline, e sentendo qui la vostra spiegazione del trattamento get, mi è venuto in mente una domanda da farvi, sto con questa ragazza da un anno, e ha dei crisi di pianto e di tentativi di autolesionismo di se ,ma mi dice che questi crisi non li ha mai avuti prima che non era fidanzata, quando era single
La mia domanda è meglio che stia da sola , visto che con me ha le crisi che non ha mai avuto? Io cerco di comprendere il suo disturbo borderline e le sue sofferenze, ma mi viene da pensare che non è meglio che stia da sola e che inizi una cura stando da sola , visto che le crisi non li aveva.
Esiste qualche struttura pubblica che in Umbria tratta con il metodo GET?
Buonasera, nelle comunità trattate solo ragazzi minorenni?
Dove posso andare per fare il metodo GET
Buona sera è necessario prima valutare il quadro psicologico per vedere se il nostro trattamento è compatibile in modo specifico. È necessario scrivere una mail a raffaele.visintini@associazioneget.it con il suo numero di telefono e verrà contattata per un appuntamento. Grazie.
Raffaele Visintini
Magari se possiamo ma abbiamo le mani legate da azienda feltrina bl
Se una persona e maggiorenne con questo disturbo e allontanata dalla famiglia e viene seguita da azienda feltrina e loro non comunicano con i familiari
Allora noi genitori come possiamo aiutare se non sappiamo dove sta e cosa fa questa figlia non comunicano con noi😭😭😭
Magari se possiamo portare a Milano da voi
A gennaio dovrei avere un appuntamento per i gruppi get, spero con tutto me stesso di avere questa fortuna, voglio uscirne con tutto me stesso. 30 anni così, ora basta. Spero che il dott.Visintini ci sarà. Comunque non mi è mai successo di sentirmi così capito da uno psicologo. Mai successo anzi.
Vexrai che ne vieni fuori perché si evince che hai testa e palle😂 in bocca al lupo
Buongiorno, perché chi soffre di questo disturbo tende ad entrare ed uscire dalla relazione all'infinito...e come intervenite su questo meccanismo?? (capisco che la risposta è complessa)... Grazie
Tendenzialmente no in realtà. Anzi noi border temiamo molto l’abbandono, magari per l’instabilità…
Perché il sé deve maturare e quindi gestire le emozioni e gli affetti con più capacità
Scusate e con adulti che si comportano così cosa bisogna fare se loro scattano al improvisosenza alcun mottivo
Vi prego aiutatemi 🙏🙏🙏🙏🙏
Buonasera a tutti, sto ascoltando con attenzione il video poiché direttamente coinvolta è diagnosticata in adolescenza. Ora ho 49 anni. Mi volevo soffermare sul fatto che spesso sento dire da voi o da Federica di emergenza borderline (che saluto) che 'si guarisce'. Perdonate non voglio sembrare supponente ma per me non è così ed è troppo audace usare questo termine. In base alla mia esperienza che comprende anche dieci anni di tossicodipendenza a seguito dei quali ho fatto a lungo volontariato per una associazione che aiutava ragazzi e famiglie con un problema di droga, mai mi sono permessa di dire 'quando facciamo tutti i tre anni canonici e usciamo, non ci faremo più le pere' perché sarebbe falso e ipocrita. Sempre parlando di me ho rivissuto in una relazione tremenda conclusa pochi mesi fa il mio trauma primario e mi rendo conto che, da sola, sto ripetendo le vecchie abitudini da dsm. Sto chiedendo aiuto e spero di avere un feedback positivo perché ho paura di me. Se è vero che un Border ha due tempi (come dice il Dott Correale) quello dei minuti, giorni, stagioni che passano e quello del ritorno al trauma, cosa vi spinge a dare la certezza di una guarigione? Inutile dirvi che ho bisogno di una risposta che abbia una episteme perché attualmente io mi sento sana rispetto a ciò che vedo fare ogni giorno ai presunti sani.
Con un trattamento specifico e portato a termine la sintomatologia e la necessità di certi comportamenti scompare. La regolazione delle emozioni comincia a funzionare. La terapia permette al se' di maturare e acquisire le competenze non ancora sviluppate perché "bloccato" dalla sofferenza.
A noi genitori non è stato spiegato nulla prima dell’inserimento in Comunità, ci siamo fidati ed affidati senza alcuna restituzioni
??
Noi siamo a Feltre BL
Sono in disaccordo sull'idea che ai border sia mancata una figura vicina, e di conseguenza gli è mancata un'identità, (così dice al minuto 23) a me sembra che la figura ci sia stata, solo in modo estremamente conflittuale, provocatorio, da lì la necessità di buttarsi in nuovi incontri identitari per separarsi da quella violenza
La mancanza della costanza d'oggetto andrebbe quindi a indicare non che l'oggetto certe volte non c'è, piuttosto che a volte c'è in modo controproducente
Riguardo poi a quello che ha detto lo psicoanalista multifamiliare, quella simbiosi col genitore che limita l'individuazione è un apparente paradosso rispetto al genitore traumatico, ma di fatto è il figlio che si auto risarcisce dei torti che sente di aver subito riducendo la figura genitoriale in una figura assistenziale, con la quale continua un rapporto comunque ambivalente, e qui possiamo vedere un godimento nel sintomo
@@carlochimisso941 questo di cui lei ha appena parlato rappresenta appieno il mio rapporto coi genitori e in particolare con mia madre. Lei è psicoterapeuta? Wow, mi ha confermato ipotesi che avevo già fatto anni fa. Grazie.
@@enteblu6799 troppo gentile, sono uno studente di psicologia ma psicoterapeuta ci voglio diventare 💪
È sempre bello vedere che chi ha dei sintomi (come noi tutti) si appassiona alle teorie, imbocca al lupo
Noi come genitori non abbiamo avuto notizie dopo i test
tutto molto bello però vedo una visione troppo meccanicistica, il cervello è un esecutore il cervello non ha emozioni se non ci sono danni biologici non vedo il motivo per focalizzarsi solo su di esso anzi mi sembra una visione troppo semplicistica dell'uomo il discorso dell'ipotrofia dell'amigdala si maniffesta anche nelle surrenali per esempio sempre dovuto ad un aumento dello stress.Allora suppuniamo di vivere un esperienza traumatica da piccoli dove il bambino percepisce una mancanza di aiuto che puo essere da parte di un genitore o cmq potrebbe essere anche un fratello sorella ,allora cosa fa lei propio parla va di identita e fusione per foirza che ce questa reazione il bambino vede che tu non vai da lui e lui cosa fa cerca di venire da te e come lo puo fare se gli è impedito?