Io se fossi Gaber [Intervista 1985] - Giorgio Gaber
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- Опубліковано 13 вер 2024
- Il febbraio 1985 segna un punto cruciale nel percorso musicale e teatrale di Giorgio Gaber. Con lo spettacolo Io, se fossi Gaber (247 repliche in 91 teatri) Gaber opta definitivamente per una forma di recital in cui il ruolo dei musicisti alle sua spalle diventa fondamentale, sia come presenza scenica che come fonte di nuove sonorità. Insomma, la musica e gli arrangiamenti, prendono uno sviluppo decisivo. Ciò non toglie che rimanga lalternanza fra canzoni e monologhi e che qui, nel pieno dei banali anni 80 e della celebrazione delleffimero, i testi di Gaber e di Luporini si concentrino in particolare, come rivela questa intervista, sul fenomeno della massificazione, del rapporto fra individuo e massa.
I grandi uomini sono così un grande senso dello humour e malinconici allo stesso tempo
Immenso G.G
Il tentativo riuscitissimo di imporre le cose che ti piacciono..
L’Onestà intellettuale di questo ricercatore dell’Uomo, questo osservatore Attento Critico delle ipocrisie..
Ma anche “invischiato nei nostri sfaceli”..
Un Uomo che ha fatto del farci riflettere la sua vita..
Grazie Signor G
❤
Io come persona
Una sensibilità ed una capacità espressiva unica...la malinconia nasce quando non sopporti l'ipocrisia e capisci che sei circondato...
Grande Gaber!mente straordinaria che sbatteva la verità al pubblico su temi che oggi sono di attualità!il suo sogno secondo me era che il suo messaggio arrivasse al pubblico in modo che aprissero gli occhi!Persone come Gaber io non ne vedo nemmeno uno,non aveva peli sulla lingua,mentre quelli che ci sono oggi non hanno peli a forza di leccare il culo!
Gaber autore della canzone piu meravigliosamente giusta. IO SE FOSSI DIO. Uomo compositore e pensatore decisamente unico. L'unico che puo stargli vicino e' e fu il grande Fabrizio. Gaber sei grandissimo e ci manchi
Inteligenza differnte e superiore
Non smetterò mai, mai di ascoltarti…
Grazie Signor G
per chi ama Gaber ,raccontero' un aneddoto, e fu anche l'ultima volta che lo vidi. Era il 1993, Teatro Puccinii Firenze,Lui incontrava il pubblico.Ero in prima fila ,era tutto illuminato Chiunque poteva fargli una domanda. Lo inseguivo con gli occhi. ma la timidezza mi paralizzo'. le ultime due domande che gli fecero furono"Cosa avresti fatto se non avessi fatto questo mestiere?"Risposta"Questa e' un po una domanda alla ,Marzullo,qualche cosa avrei fatto,.ho un diploma in ragioneria"la seconfa fu "Quale e' il tuo rapporto con tua ,moglie? "Lui rispose di getto "oh ecco. era proprio la domanda che speravo mi facessero.Con Ombretta noi abbiamo fatto un patto di sangue,molti anni fa,e quello,il patto di sangue,non l'abbiamo tradito, mai"Mi pento ancora oggi, di non avergli fatto neanche mezza domanda .
la migliore cosa che abbia letto su Gaber . spontanea , vera , grazie mille.
@@diegorossi8080 mi hai commosso,grazie a te
@@donatellavespucci5292 grazie a te Donatella , ma grazie davvero , con il cuore per quello che hai scritto , mi hai fatto commuovere tu.
Complimenti Donatella.. non esserne mortificata o dispiaciuta con Te stessa.. già il fatto di aver condiviso questo Tuo pensiero è importante. Dona .. autenticità.. merce rarissima.
"Molti non vogliono passare alla Storia,vogliono passare alla cassa"
L''intenzione di Gaber non e' mai stata quella di passare alla cassa Le sue canzoni sono uniche.E' passato,infatti,alla storia
Hai fatto un analisi perfetta comlimenti
Due fuori classe del loro mestiere: Grandi 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Che dire due giganti affianco l'uno all'altro
Oggi più che mai, la voglia e necessità di ascoltarti.
Un genio 👏👏
♾️
terribile il montaggio con Gaber che parla su Gaber
E Vero il montaggio almeno il primo pezzo fa davvero schifo......Musica troppo alta e non si capisce bene quando GABER parla,potevano farlo meglio ma resta comunque una bellissima intervista una delle mie preferite.
1984
L'intervista con Gianni Minà è del 1983
L' Umorismo è tragico-comico, è la sua caratteristica...di ride per compensare la tragedia.
Per me il Successo come dice la stessa parola è quslcosa che arriva e già non c'è più, è successa, come una meteora, quindi non bisogna dargli molto credito, bisogna viverlo finchè dura ma ricordando che è un illusione averlo davvero, che potrebbe finire come neve al sole per qualsiasi motivo...
Chi piu chi meno lo abbiamo sperimentato ed è bastato aver deviato ad averlo perso, quindi bisogna tenerselo, non è così tanto un dono come si puo credere, ecco perché molti artisti hanno paura a individuarsi troppo, a non curare i loro aspetti "selvaggi" che gli servono per creare ma così facendo sacrificando la vera vita e sè stessi: non è lo sballo e le licenziosità la vita, come molti si auto ingannano...tra cui mi viene in mente Oscar White, è solo un modo di vivere ma non è la vita per eccellenza come ostentano non a caso perché non ci credono manco loro ma odioso quando artisti moralisti come Whait devono imporlo confrontandi e sminuendo il mondo...
Un moralista artista e fra l'altro un ossimoro, in contrasto tra loro.
Gaber e altri veri artisti sì, hanno riscattato la gente non favorita dalla sorte "CONTRO TUTTI, PERSINO CONTRO IL P4DRE 3TERNO"...senza ammiccare coi tiranni dell' uomo che si trovano ovunque.