Ogni lavoro dei Pooh va letto, ascoltato contestualizzandoli al tempo in cui è nato. Ogni lavoro vede il massimo impegno e fotografa artisticamente la band e ad essa il primo Pooh.. Valerio. I suoni di Giorni Infiniti sono figli di un percorso artistico e crescita personale che si proietta nel gruppo.. che ne esalta l'insieme. Come disse il maestro Battaglia: "singolarmente i Pooh valgono molto meno che assieme". I veri fan conoscono questa evoluzione e la loro storia proprio perché siamo cresciuti con loro. Non in ultimo e meno importante, ogni album o brano arriva in un momento della nostra vita e ne diventa la colonna sonora.. come ci ha insegnato il maestro Facchinetti. Grazie Valerio, Roby, Dodi, Stefano e Red.
Bello, bello, bello. Forse il mio preferito anni 80, pecca solo per quella drum machine un po' troppo digitale, ma l'album fu un passo avanti rispetto alla trilogia tropicale precedente non all'altezza del gruppo.Bello il vinile bianco che aveva una resa sonora spettacolare, cosi come il packaging che si apriva . Le piu' belle sono quelle meno note, I bambini ci guardano, Terry B, C'e' difficile...Amore e dintorni.Qui inizia la collaborazione con Fio Zanotti che si occupera' anche dei due album successivi, concludendo l'ennesima trilogia. Interessante l'uso per la prima volta dei fiati, che li portera' ad un tour magnifico celebrato con un bel triplo album live. Una rinascita.
Non ho mai amato molto la pur preziosa "intromissione" di altri musicisti nei dischi del gruppo. Però è naturalmente un mio gusto, del tutto personale.
Mah...a me i 3 dischi precedenti non dispiacciono affatto, forse le sonorità erano troppo elettroniche un po artificiali, era il periodo, ma pezzi come Passaporto Per Le Stelle ,Lettera Da Berlino Est ,Selvaggio, Il Giorno Prima ,sono dei gran pezzoni
@@luciomingon3342 sono dischi nati sotto l influenza dei computer che non della creatività vera. Se Francesco farà i video ne parlerò su ogni singolo album.
E' un buon disco secondo me, dopo Asia non Asia un ritorno a sonorità piu' classiche. L' aggiunta dei fiati come novità. E un gran marketing per i 20 anni. Dal 45 giri in omaggio con la rivista "Tutto" al vinile bianco, con apertura particolare e nelle prime copie il logo P20H in omaggio. Il brano di apertura è forte e bellissimo. Cosa che manca nei tre album precedenti e nei due successivi. C'è ancora un pezzetto degli anni 70 nell'intro di Terry B. che eseguivano ai tempi di Viva in tour, come strumentale. La frase "ho aspettato il mattino dal lato sbagliato" secondo me significa che ha fatto nottata e si è pentito... Ciao Francesco, grazie e alla prossima!
@francescofranceschini781 si, certamente. Nei precedenti album c'erano dei pezzi migliori che in giorni infiniti, come Grandi speranze , lettera da Berlino est, il giorno prima. Invece come brano di apertura del disco, credo che la canzone Giorni infiniti sia una delle migliori della loro carriera.
Giorni infiniti,amore e dintorni,laltra parte del cielo, Terry B e goodbye i pezzi che preferisco,poi con i fiati e con gli arrangiamenti di fio Zanotti lo rendono un nell'album.
Il disco del ventennale, con l'omonimo brano che gli farà compagnia sino alla fine, mentre tutti gli altri saranno dimenticati. La perla del disco, secondo me, è Terry B. un pezzo con un testo sopra le righe del solito Negrini, una bellissima musica di Facchinetti e l'intro e la coda spaziali con il fretless di Canzian a creare un'atmosfera surreale. Ci sono altri brani carini, fra i quali Più amo e più ti amo (che credo sia dedicato all'ultima moglie di Facchinetti), Non si può rifare il mondo in due, Venti, Amore e dintorni, L'altra parte del cielo. Goodbye divenne per qualche anno la sigla di chiusura dei concerti, come in precedenza lo era stato Ancora tra un anno. Ma il disco nel suo complesso non è a livello dei precedenti, come dichiarò Battaglia diversi anni più tardi. Resta comunque un buon lavoro appartenente ai mitici anni '80 che personalmente ascolto sempre volentieri.
Un buon disco, certamente. Non hanno mai fatto io credo dischi veramente brutti. O meglio, forse l'unico che può essere definito brutto a me sembra "Un posto felice".
Giorni Infiniti è il disco del ventennale dei Pooh, non è male ma non è senz'altro uno dei loro migliori album in assoluto e soprattutto degli anni ottanta. A parte Stop e Buona Fortuna che sono di un altra categoria i successivi IL Colore dei Pensieri e Oasi sono una spanna sopra. Non pagano secondo me l'eccessivo utilizzo dei fiati a discapito soprattutto delle chitarre di Dodi e la debolezza di alcuni brani. Ma non è tutto da buttare oltre a Giorni Infiniti che da il titolo all'album(trovo migliori le versioni Live degli ultimi 15 anni) vorrei citare Venti la canzone più energica dell'album non a caso scritta da Dodi e Negrini che fa di questo parallelismo tra i venti in senso atmosferico e temporale la sua trama tra le sfumature della vita e le vicissitudini della band qui preferisco di più la versione in studio che quella successiva live in Goodbye(troppi fiati che affievoliscono le chitarre di Dodi). Ovviamente come non annotare Terry B, l'ennesimo colpo di pennello di Valerio su quel fatto di cronaca paradossale. E infine mi piace annotare una delle ballate dei Pooh più sottovalutate L'Altra Parte del Cielo, un brano che potrebbe sembrare scontato, ma che invece con la sua spontaneità tocca le giuste corde dei pensieri,ma è la parte musicale che mi affasnina di più, musicalmente potrebbe ricordare anche un arrangiamento stile Vasco Rossi di quegli stessi anni, non a caso è lo stesso periodo della collaborazione tra lo stesso Vasco e Dodi per alcuni dei suoi brani,i fiati e lo sfumare della chitarra finale sono tanta roba.
Secondo me L'altra parte del cielo è un brano dedicato alla Musica! Cioè l' altra parte del cielo è la musica! E' un disco fresco dopo tre dischi di una noia mortale!
Le prime copie di giorni infiniti contenevano una spilla con il logo P20h. Purtroppo l'ho persa e mai più ritrovata! Però conservo ancora l'orsetto contenuto nella raccolta 1978/81.
Recensione e analisi dei testi che non condivido su parecchi punti. Giorni Infiniti è un album che ha lasciato un segno importante la cui tournee darà vita ad un Live incredibile! Preferisco il lato B ma i testi sono tutti stupendi. Il tema del tempo che passa e del mutare delle emozioni è prevalente. Loro erano cresciuti e la fase della riflessione iniziava a prendere posto all'entusiasmo dei dischi esteri. Amore e dintorni è un brano musicalmente forte, stile Genesis o Pink Floyd. Non era facile fare bei dischi negli 80's elettronici! Vinile e busta graficamente eccezionali a dimostrazione della loro cura dei dettagli!
@@pierenricodissegna8170 Ho in effetti in progetto di parlare di Viva, anche perché ho trovato una cosa curiosa a riguardo su un vecchio numero di Topolino. Alla prossima!
Non ho mai davvero amato questo disco, a differenza del precedente che invece mi piace moltissimo. Inoltre lo sento poco "Pooh", sonorità abbastanza diverse da ciò che si sente prima e dopo, ci sono si della canzoni che mi piacciono, la già citata Terry B., la title track, i Bambini ci guardano, Venti, e Goodbye. Le altre solitamente non le ascolto...
In effetti è forse il primo disco davvero controverso dei Pooh: forse le aspettative erano troppo alte, loro stessi vollero fare qualcosa di eccezionale per il ventennale e il troppo entusiasmo a volte è controproducente.
Ho amato molto questo disco , anche se secondo me i 3 dischi precedenti avevano quell"armosfera "pooh" in più che questo non hai. Lo ritengo però un dissco piuttosto "solare", dove tutti i temi delle canzoni vengono trattati in modo più ottimistico e leggero rispetto a quanto fatto in precedenze. Rimane sempre un mio personale punto di vista
Assolutamente d'accordo sul fatto che Giorni infiniti non sia un disco all'altezza della fama dei Pooh; secondo me fino ad Aloha ci sono stati grandi pezzi pop che in certi casi sfioravano il progressive, da Asia non Asia e lo stesso Giorni infiniti è stata presa la parabola discendente
Non credo che sia l'album meno riuscito dei Pooh, anzi. E' un disco molto sperimentale, sotto il punto di vista delle sonorità. Ci sono pezzi meravigliosi, tipo "Terry B." che rilancerà la voglia dei pooh di raccontare la storia quotidiana (che poi rivedremo in uomini soli in quel capolavoro che è "Città Proibita"). Giorni infiniti ricorda molto "Io sono vivo", come tipologia di musica. Certo, ci sono pezzi non eccelsi, ma di pezzi schifosi non ne vedo. Per me l'apotesi della bruttezza della loro musica la ritroviamo in "donne italiane", sempre dell'album "Uomini soli".
Ma infatti non l'ho definito l'album meno riuscito di tutti, solo meno riuscito di altri e c'è differenza. Di bruttezza in relazione alle canzoni dei Pooh ho in animo di parlare in un prossimo video.
mmmmh disco che da inizio alla parabola discendente secondo me; terryB, giorni infiniti, amore e dintorni..il resto almeno a mio avviso è mediocre; troppi riempitivi. Tour però bellissimo, visti a parma nel 1986 e scaletta spettacolare;
Disco troppo autocelebrativo, arrangiamenti a volte eleganti, Terry b., c'est difficile..., a volte banali, testi sotto la media di Valerio, fiati appiccicati con scotch alle musiche, più fresco del precedente, plasticoso, una fase incerta, senza una direzione precisa, dischi di mestiere con pochi acuti...
@@francescofranceschini781 certo, quando escono i dischi si è più coinvolti emotivamente, a distanza di tempo si è più distaccati, le cose si vedono e si sentono meglio.
@@francescofranceschini781 io sono del 64, da Boomerang in poi imparavo tutte le canzoni a memoria, e poi anche a ritroso, da Opera prima, ora ho la testa occupata da tante cose, riesco ad ascoltare con attenzione e piacere meno di prima, poi, con gli anni, ascolto molte più cose, ma soprattutto la musica italiana.
Ogni lavoro dei Pooh va letto, ascoltato contestualizzandoli al tempo in cui è nato. Ogni lavoro vede il massimo impegno e fotografa artisticamente la band e ad essa il primo Pooh.. Valerio. I suoni di Giorni Infiniti sono figli di un percorso artistico e crescita personale che si proietta nel gruppo.. che ne esalta l'insieme. Come disse il maestro Battaglia: "singolarmente i Pooh valgono molto meno che assieme". I veri fan conoscono questa evoluzione e la loro storia proprio perché siamo cresciuti con loro. Non in ultimo e meno importante, ogni album o brano arriva in un momento della nostra vita e ne diventa la colonna sonora.. come ci ha insegnato il maestro Facchinetti.
Grazie Valerio, Roby, Dodi, Stefano e Red.
Bello, bello, bello. Forse il mio preferito anni 80, pecca solo per quella drum machine un po' troppo digitale, ma l'album fu un passo avanti rispetto alla trilogia tropicale precedente non all'altezza del gruppo.Bello il vinile bianco che aveva una resa sonora spettacolare, cosi come il packaging che si apriva . Le piu' belle sono quelle meno note, I bambini ci guardano, Terry B, C'e' difficile...Amore e dintorni.Qui inizia la collaborazione con Fio Zanotti che si occupera' anche dei due album successivi, concludendo l'ennesima trilogia. Interessante l'uso per la prima volta dei fiati, che li portera' ad un tour magnifico celebrato con un bel triplo album live. Una rinascita.
Non ho mai amato molto la pur preziosa "intromissione" di altri musicisti nei dischi del gruppo. Però è naturalmente un mio gusto, del tutto personale.
Mah...a me i 3 dischi precedenti non dispiacciono affatto, forse le sonorità erano troppo elettroniche un po artificiali, era il periodo, ma pezzi come Passaporto Per Le Stelle ,Lettera Da Berlino Est ,Selvaggio, Il Giorno Prima ,sono dei gran pezzoni
@@luciomingon3342 Sì sono d'accordo, le sonorità sono un po' artificiali e le melodie forse eccessivamente "facili", tipo "Ragazzi del mondo".
@@luciomingon3342 sono dischi nati sotto l influenza dei computer che non della creatività vera. Se Francesco farà i video ne parlerò su ogni singolo album.
Il mio album preferito degli anni 80 insieme ad Oasi.
E' un buon disco secondo me, dopo Asia non Asia un ritorno a sonorità piu' classiche.
L' aggiunta dei fiati come novità.
E un gran marketing per i 20 anni. Dal 45 giri in omaggio con la rivista "Tutto" al vinile bianco, con apertura particolare e nelle prime copie il logo P20H in omaggio.
Il brano di apertura è forte e bellissimo. Cosa che manca nei tre album precedenti e nei due successivi.
C'è ancora un pezzetto degli anni 70 nell'intro di Terry B. che eseguivano ai tempi di Viva in tour, come strumentale.
La frase "ho aspettato il mattino dal lato sbagliato" secondo me significa che ha fatto nottata e si è pentito...
Ciao Francesco, grazie e alla prossima!
Tuttavia anche negli album precedenti c'era qualche pezzo importante, tipo Comuni desideri o Mezzanotte per te. Ciao, un caro saluto, alla prossima.
@francescofranceschini781 si, certamente. Nei precedenti album c'erano dei pezzi migliori che in giorni infiniti, come Grandi speranze , lettera da Berlino est, il giorno prima. Invece come brano di apertura del disco, credo che la canzone Giorni infiniti sia una delle migliori della loro carriera.
Giorni infiniti,amore e dintorni,laltra parte del cielo, Terry B e goodbye i pezzi che preferisco,poi con i fiati e con gli arrangiamenti di fio Zanotti lo rendono un nell'album.
Indubbiamente, forse non un capolavoro ma un disco importante.
Il disco del ventennale, con l'omonimo brano che gli farà compagnia sino alla fine, mentre tutti gli altri saranno dimenticati. La perla del disco, secondo me, è Terry B. un pezzo con un testo sopra le righe del solito Negrini, una bellissima musica di Facchinetti e l'intro e la coda spaziali con il fretless di Canzian a creare un'atmosfera surreale. Ci sono altri brani carini, fra i quali Più amo e più ti amo (che credo sia dedicato all'ultima moglie di Facchinetti), Non si può rifare il mondo in due, Venti, Amore e dintorni, L'altra parte del cielo. Goodbye divenne per qualche anno la sigla di chiusura dei concerti, come in precedenza lo era stato Ancora tra un anno.
Ma il disco nel suo complesso non è a livello dei precedenti, come dichiarò Battaglia diversi anni più tardi. Resta comunque un buon lavoro appartenente ai mitici anni '80 che personalmente ascolto sempre volentieri.
Un buon disco, certamente. Non hanno mai fatto io credo dischi veramente brutti. O meglio, forse l'unico che può essere definito brutto a me sembra "Un posto felice".
@francescofranceschini781 io voto per musicadentro (definito anche da loro stessi il disco meno riuscito)
Giorni Infiniti è il disco del ventennale dei Pooh, non è male ma non è senz'altro uno dei loro migliori album in assoluto e soprattutto degli anni ottanta.
A parte Stop e Buona Fortuna che sono di un altra categoria i successivi IL Colore dei Pensieri e Oasi sono una spanna sopra.
Non pagano secondo me l'eccessivo utilizzo dei fiati a discapito soprattutto delle chitarre di Dodi e la debolezza di alcuni brani.
Ma non è tutto da buttare oltre a Giorni Infiniti che da il titolo all'album(trovo migliori le versioni Live degli ultimi 15 anni) vorrei citare Venti la canzone più energica dell'album non a caso scritta da Dodi e Negrini che fa di questo parallelismo tra i venti in senso atmosferico e temporale la sua trama tra le sfumature della vita e le vicissitudini della band qui preferisco di più la versione in studio che quella successiva live in Goodbye(troppi fiati che affievoliscono le chitarre di Dodi).
Ovviamente come non annotare Terry B, l'ennesimo colpo di pennello di Valerio su quel fatto di cronaca paradossale.
E infine mi piace annotare una delle ballate dei Pooh più sottovalutate L'Altra Parte del Cielo, un brano che potrebbe sembrare scontato, ma che invece con la sua spontaneità tocca le giuste corde dei pensieri,ma è la parte musicale che mi affasnina di più, musicalmente potrebbe ricordare anche un arrangiamento stile Vasco Rossi di quegli stessi anni, non a caso è lo stesso periodo della collaborazione tra lo stesso Vasco e Dodi per alcuni dei suoi brani,i fiati e lo sfumare della chitarra finale sono tanta roba.
Secondo me L'altra parte del cielo è un brano dedicato alla Musica! Cioè l' altra parte del cielo è la musica!
E' un disco fresco dopo tre dischi di una noia mortale!
Non sono così convinto che sia dedicato alla musica, però può essere: sarebbe una metafora niente male.
@francescofranceschini781 capita ogni tanto una notte di strada per improvvisarmi lontano dal cuore: ma c è lei
@@alessandrol.1922 mmh, mi hai messo una pulce nell'orecchio
Complimenti. Come sempre interessanti i tuoi commenti.
Grazie Vincenzo.
Le prime copie di giorni infiniti contenevano una spilla con il logo P20h. Purtroppo l'ho persa e mai più ritrovata! Però conservo ancora l'orsetto contenuto nella raccolta 1978/81.
La spilla me la ricordo: temo di averla persa anche io.
Recensione e analisi dei testi che non condivido su parecchi punti.
Giorni Infiniti è un album che ha lasciato un segno importante la cui tournee darà vita ad un Live incredibile!
Preferisco il lato B ma i testi sono tutti stupendi. Il tema del tempo che passa e del mutare delle emozioni è prevalente.
Loro erano cresciuti e la fase della riflessione iniziava a prendere posto all'entusiasmo dei dischi esteri.
Amore e dintorni è un brano musicalmente forte, stile Genesis o Pink Floyd.
Non era facile fare bei dischi negli 80's elettronici!
Vinile e busta graficamente eccezionali a dimostrazione della loro cura dei dettagli!
Non essere d'accordo è il sale della dialettica, altrimenti ci annoieremmo.
@francescofranceschini781 indiscutibile! Alla prossima recensione, aspettando Viva o uno degli Lp esteri !
@@pierenricodissegna8170 Ho in effetti in progetto di parlare di Viva, anche perché ho trovato una cosa curiosa a riguardo su un vecchio numero di Topolino. Alla prossima!
Non ho mai davvero amato questo disco, a differenza del precedente che invece mi piace moltissimo. Inoltre lo sento poco "Pooh", sonorità abbastanza diverse da ciò che si sente prima e dopo, ci sono si della canzoni che mi piacciono, la già citata Terry B., la title track, i Bambini ci guardano, Venti, e Goodbye. Le altre solitamente non le ascolto...
In effetti è forse il primo disco davvero controverso dei Pooh: forse le aspettative erano troppo alte, loro stessi vollero fare qualcosa di eccezionale per il ventennale e il troppo entusiasmo a volte è controproducente.
Ah e anche io avevo telefonato me lo ricordo benissimo. Si poteva anche lasciare il messaggio in segreteria!!! Incredibile a pensarci adesso
Vero, per l'epoca era fantascienza.
Ho amato molto questo disco , anche se secondo me i 3 dischi precedenti avevano quell"armosfera "pooh" in più che questo non hai. Lo ritengo però un dissco piuttosto "solare", dove tutti i temi delle canzoni vengono trattati in modo più ottimistico e leggero rispetto a quanto fatto in precedenze. Rimane sempre un mio personale punto di vista
Assolutamente d'accordo sul fatto che Giorni infiniti non sia un disco all'altezza della fama dei Pooh; secondo me fino ad Aloha ci sono stati grandi pezzi pop che in certi casi sfioravano il progressive, da Asia non Asia e lo stesso Giorni infiniti è stata presa la parabola discendente
Aggiungo, Massimo, che la percezione che avevamo della qualità di un disco all'epoca è per forza di cose differente da quella che possiamo avere oggi.
Non credo che sia l'album meno riuscito dei Pooh, anzi.
E' un disco molto sperimentale, sotto il punto di vista delle sonorità.
Ci sono pezzi meravigliosi, tipo "Terry B." che rilancerà la voglia dei pooh di raccontare la storia quotidiana (che poi rivedremo in uomini soli in quel capolavoro che è "Città Proibita").
Giorni infiniti ricorda molto "Io sono vivo", come tipologia di musica.
Certo, ci sono pezzi non eccelsi, ma di pezzi schifosi non ne vedo.
Per me l'apotesi della bruttezza della loro musica la ritroviamo in "donne italiane", sempre dell'album "Uomini soli".
Ma infatti non l'ho definito l'album meno riuscito di tutti, solo meno riuscito di altri e c'è differenza. Di bruttezza in relazione alle canzoni dei Pooh ho in animo di parlare in un prossimo video.
mmmmh disco che da inizio alla parabola discendente secondo me; terryB, giorni infiniti, amore e dintorni..il resto almeno a mio avviso è mediocre; troppi riempitivi. Tour però bellissimo, visti a parma nel 1986 e scaletta spettacolare;
Disco troppo autocelebrativo, arrangiamenti a volte eleganti, Terry b., c'est difficile..., a volte banali, testi sotto la media di Valerio, fiati appiccicati con scotch alle musiche, più fresco del precedente, plasticoso, una fase incerta, senza una direzione precisa, dischi di mestiere con pochi acuti...
Sono sostanzialmente d'accordo ma all'epoca ero più indulgente.
A me piace molto lo trovo tra i migliori. Poi il vinile bianco è spettacolare
@@francescofranceschini781 certo, quando escono i dischi si è più coinvolti emotivamente, a distanza di tempo si è più distaccati, le cose si vedono e si sentono meglio.
@@mariodenicolais2444 credo sia così
@@francescofranceschini781 io sono del 64, da Boomerang in poi imparavo tutte le canzoni a memoria, e poi anche a ritroso, da Opera prima, ora ho la testa occupata da tante cose, riesco ad ascoltare con attenzione e piacere meno di prima, poi, con gli anni, ascolto molte più cose, ma soprattutto la musica italiana.