e quello è razzismo contro i sardi dobbiamo cancellarli perché i poveri sardi sono una minoranza la comicità si basa sugli stereotipi però niente ormai tutti si offendon con tutto è snervante
In verità sardi e cinesi si spalleggiano perché fanno parte della lobby dei "diversamente alti" che punta a cancellare il nostro stile di vita per piegarci, letteralmente, ai loro standard.
@@eliagiuliani3497 tu dici che lo abbiano fatto solo per quel motivo? be sarebbe una genialata e al contempo una bastardata commerciale. il bello e il brutto del capitalismo
Sì ma non si può accusare qualcuno di razzismo quando non ce n'è intento alcuno. Se tu vedi del razzismo nelle azioni di qualcuno che non ne ha intenzione, di chi è il razzismo?
Storie dal Fronte di Twitter 11 Aprile A seguito del rilascio di una tracklist di un gruppo kpop, delle fan italiane fanno notare che l'uso "aesthetic" del termine "Mafia" è sbagliato, cercando di spiegare quanto grave sia la situazione di chi vive certe realtà. Le suddette spiegazioni vengono inondate per due giorni di risposte con foto di pizze, spaghetti, Super Mario e altri stereotipi vari, tra cui epiteti razzisti quali "Fredo" e "Guido". Aprendo i profili di questi utenti, si leggono i classici #noracism, #blm, ecc... Stando al parere di questi, a quanto pare, gli italiani - in quanto "bianchi" - "non hanno diritto di lamentarsi poichè non oppressi". Negli USA va in tendenza #italians, hashtag nel quale ci si lamenta della iper sensibilità degli italiani che "vogliono sentirsi oppressi" 14 Aprile Due conduttori italiani fanno una scenetta patetica dove simulano gli occhi a mandorla e usano la L al posto della R. Internet insorge, polemiche all'estero, i conduttori son costretti a scusarsi, e chi fa notare che non c'è una volontà discriminatoria dietro quella scenetta viene messo alla berlina e accusato di razzismo Morale della favola Cancellatevi dai social, che vivrete meglio. Nel mondo reale, la Gen Z non può raggiungervi
@@Esse9. mi pare si chiamino ITZY, ma non so molto di kpop, quindi potrei sbagliarmi. Nel dubbio, cercando #italians e #mafia su twitter dovresti trovare gli strascichi della polemica Il punto è proprio questo, ovvero che nessuno ne ha parlato, e che gli account "woke" italiani l'hanno derubricata a "vaccata"
@@MaterialMenteNo infatti, molte ragazzine hanno provato a spiegare esattamente quello che hai detto tu, e la risposta unanime è stata che gli italiani vogliono essere "poc" e vogliono dirsi oppressi.
Io sono dell’idea che bisognerebbe cercare di capire gli altri e di non rompersi le scatole a vicenda. Il problema é che ormai si gestisce ogni minima sciocchezza come un caso di strupro o peggio. Secondo me va bene il dialogo, anzi lo ritengo necessario. Ma non si puó farme sempre una questione di stato, anche perché si ottiene l’effetto opposto. 😫
Per quanto riguarda la questione delle scuse, allargando anche un po' il discorso, mi manda in bestia il fatto che vengano percepite dai più come un segno di debolezza, quando è completamente l'opposto. Quando sbagli, o fai un torto a qualcuno e rendendoti conto dell'errore ti scusi e magari cerchi pure di rimediare dove possibile, dimostri non solo di avere un cervello che funziona correttamente, ma di avere coscienza di ciò che fai o dici e anche di avere un minimo di empatia. E ci vuole forza per farlo, per ammetterlo prima di tutto a se stessi e poi all'altra o altre persone. Ma purtroppo viene ancora visto come un segno di debolezza, quando invece non scusarsi e non ammettere i propri errori è solo immaturità.
Totalmente d'accordo. Le persone potenzialmente peggiori, a parer mio, sono coloro che non sanno chiedere scusa. In generale, la vedo come una qualità di pochissimi. È l'esempio perfetto di come Internet spesso diventi lo specchio della nostra società, ma privo di quei filtri dati solitamente dell'imbarazzo. Nella realtà ci imbarazzerebbe e non poco continuare davanti a tutti ad accanirci su uno sconosciuto che chiede scusa
Che poi si sono scusati in un contesto che non servivano proprio le scuse, parliamo pur sempre di un programma satirico in cui regnano stereotipi ed ironia con alcuni momenti di serietà, non si tratta mica del TG nazionale. La gente si indigna per le cose più inutili..
Peccato che scusarsi per queste ridicolaggini E' ASSOLUTAMENTE un segno di debolezza e non dovrebbe mai essere fatto (se inizi non finisci più...dai un dito e si prenderanno il braccio). Guarda la figura che sta facendo Hank Azarian in USA per il "caso Apu".
@@dimercamparini ma segno di debolezza perché chiedono scusa? Se io dico una stupidaggine ad una persona e quella si offende e gli chiedo scusa, sinceramente credo di aver fatto una buona cosa perché evito il disagio di quella persona, evidentemente chi si sente debole chiedendo scusa è perché è già debole di suo
@@RinoSss no...se la persona a cui tu chiedi scusa è uno snow-flake che si offende per ogni sciocchezza che gli succede nella vita non avrai mai finito...penserà di aver ragione a comportarsi così e sarà sempre peggio. Meglio far capire alla gente che non può sentirsi offesa per qualsiasi cagata e assecondarli nelle loro inutili indignazioni...onde evitare un escalation di vittimismo che è già ridicolo allo stato attuale...se andiamo avanti così sarà sempre peggio.
Essendo italo-giapponese ho risentito molto di questo tipo di razzismo (esattamente questo) durante la mia infanzia ed anche oltre. Mi fa molto male vedere ancora queste cose. Grazie per aver sollevato la questione.
- ricordare che la metà di noi ascolta in bagno in fondo è inquadrare la situazione di un pubblico privo di vero tempo libero; - la notiziona mi era sfuggita: passo spesso del tempo con mia madre ultimamente ma per lei esistono solo i canali Rai; - la frase sul politically correct la ripeto da anni e la condivido al punto da operare una sorta di esclusione involontaria delle persone che mi circondano e che fanno un uso smodato di quell'espressione. E' proprio così, il più delle volte è una scusa per poter dire e fare ciò che ci pare avendo la consapevolezza che non sarebbe il caso. - anche io mi sono divertita più volte con le imitazioni di alcuni stereotipi etnici e razziali; alcuni di questi mi fanno ridere ancora mentre per altri ho sviluppato una sorta di fastidio che mi fa chiedere "era proprio necessario?". Non considero questo tipo di rappresentazione sbagliata in assoluto ma a mio parere è molto sottile il confine tra la denigrazione e l'espressione comica. Ad esempio ricordo che mi faceva molto ridere l'imitazione del filippino di Marco Mazzocca proprio per quella bizzarra commistione linguistica tra accento filippino e accento romano; in più mi pareva che oltre a prendere in giro gli stereotipi legati agli immigrati filippini in Italia, in gran parte impiegati come domestici nelle case dei ricchi, si prendesse in giro anche i loro datori di lavoro. Concetto esplicitato dallo stesso Mazzocca in collaborazione con Corrado Guzzanti ne "I canti dell'Olgiata" ua-cam.com/video/jnb2Kf1FYeE/v-deo.html
Un po' mi sono rotto le scatole di questa perenne indignazione social. Fare uso di stereotipi non denota razzismo, è il contesto e l'eventuale malizia che contribuisce a definirlo. Usare stereotipi è umano, anche noi italiani all'estero veniamo stereotipati, e va bene così. Io non mi offendo, e anche se lo facessi questo non significherebbe che siamo di fronte ad un'offesa. Il fatto che ci sia un offeso non rende l'offesa necessariamente tale.
Sono d'accordo. Credo che un po' tutti dovremmo seguire il detto "e fatte na risata"....a me sembra che stiamo andando verso una società di individui sempre più permalosi. E l'indignazione perenne non aiuta poi a discernere i reali e fondati casi di razzismo, omofobia e via dicendo, anzi si genera solo una grande confusione
@@mattiaerroi5297 Comincio a nutrire una forte idiosincrasia per questa sinistra ipocrita, e ciò mi preoccupa perchè non voglio diventare uno di quelli che agisce per tifoseria. Ma è altresì vero che non posso che condannare questa patetica convinzione/ideologizzazione secondo cui per cambiare il mondo debba mutare il linguaggio che si usa per narrarlo. Mi ricorda molto il concetto di egemonia culturale di gramsciana memoria, e questo mi fa orrore. Sarà che io sono uno sporco liberale e liberista, eppure non voglio vivere in un mondo (anche solo quello social) in cui ogni azione condotta nei confronti di una minoranza venga "criminalizzata".
Quello che maggiormente mi preoccupa di questa notizia è scoprire che Striscia la Notizia la vedono anche all'estero... Però adesso mi aspetto le scuse di Shy per le sue frasi discriminatorie nei confronti di noi anziani...
Lo scrivo all'inizio così non ci si fraintende: se non siete d'accordo si può provare ad avere una conversazione civile, non dico di avere la verità in mano nel mio commento. "La società cambia, e le linee che delimitano ciò che è accettabile da ciò che non lo è più, si muovono di continuo [...]. E' come se queste linee si muovessero sotto i piedi di 60 milioni di italiani". Secondo me è un po' troppo facile dare la colpa alla società e immaginarie linee che, mosse quasi da coscienza propria, si spostano sotto i nostri piedi, come se noi non avessimo nulla a che fare con questi cambiamenti inevitabili. Se anche non siamo io e te a dare forma alla società in toto (sicuramente la mia influenza è minore della tua che ancora è minore di quella di qualche attore famoso o del presidente di qualche stato), le nostre scelte hanno un peso, non siamo (o non dovremmo) essere schiavi di ciò che la società ci impone, perchè siamo NOI la società. Detto questo, a me personalmente non dà fastidio che lo stereotipo medio dell'italiano all'estero sia pizza, pasta e mamma mia con il gesto della mano inquisitoria. Come tutti gli stereotipi è stupido, riduttivo e un po' magari t'infastidice, ma il gioco degli stereotipi diventa bello proprio quando tutti lo giocano; tu ti becchi la gente che urla "mamma mia!!!" ma ti permetti anche di scherzare allo stesso modo sugli altri. Secondo me, negli ultimi anni ci prendiamo tutti troppo sul serio, siamo diventati delle bamboline di ceramica, fragili e delicate. Abbiamo bisogno di 1000 regole non scritte per dirigere ogni micro-interazione sociale, perchè il sotto caso b-ter della casistica 15 comma 7 è Ok, mentre il comma 6 ha smesso di essere Ok ben 47 minuti fa, a seguito dello smottamento naturale delle linee immaginarie che costituiscono i limiti di ciò che è ok e ciò che non è ok nella società, mi dispiace. Avete presente quando tra amici ci si insulta con i peggiori epiteti ma con la totale consapevolezza di stare scherzando? Si tratta proprio del famoso "non prendersi troppo sul serio", che noi abbiamo completamente dimenticano direi una decina di anni fa, ma ho sparato un numero a caso tanto non ci capisco un cazzo. Penso si possa scherzare su certe cose MA ANCHE rispettarle allo tempo, ma potrei anche sbagliarmi. Dico davvero, magari parlare seriamente di certe cose e rispettarle davvero cozza con lo scherzarci goliardicamente.
Questione politically correct. Credo che l’eccessiva aggressività da parte di individui di super sinistra sui social abbia portato molta gente a valutare il discorso politically correct come un evento oppressivo. La tendenza di alcune persone a ritenersi superiori ad altre solamente perché più sensibili alle questioni razziali ha portato a un estremizzazione del dibattito pubblico
A me sta storia ha fatto cringiare, non Striscia, ma i protestatori... Al di là della gag da boomer, che vabbé, ma la comicità da sempre fa uso bonario di stereotipi e di elementi volutamente esagerati e caricaturali, è la base stessa della comicità, ed avviene in modo trasversale. Le persone con un minimo di intelligenza sanno che la comicità è una dimensione a sé stante, che non ha intenti ideologici o offensivi, ma è ironia e spesso anche autoironia, è un servizio alla nostra persona che ci permette di ridere e stare di buon umore, un mondo senza comicità, senza autoironia, senza leggerezza, è un mondo tetro. Noi italiani da sempre ridiamo alle gag che fanno su di noi: nei film, nei cartoni americani, negli sketch comici, ci rappresentano da secoli in modo caricaturale come mafiosi, corrotti, rumorosi, gesticolatori, baffoni, cuochi, suonatori di mandolino e danzatori di tarantelle. La maggior parte di noi sa che sono stereotipi bonari, e ci facciamo tranquillamente una risata. Ma questo vale anche per gli altri Paesi, e tutte le altre parti sociali che vengono colpire dall’ironia, in primis i politici che sono i più bombardati, spesso anche in modo cattivo. Per non parlare di serie come i Griffin... Questi che si indignano per una mezza gag da boomer da dove sono usciti? Abbiamo vissuto sullo stesso pianeta negli ultimi 2000 anni o vengono da Marte? Cioè, gli unici finora così incapaci di elaborare l’ironia che ho potuto vedere sono gli islamici radicali, se arriviamo anche in Italia a questi livelli siamo messi malissimo... Ora anche Gerry Scotti ha replicato alla faccenda, dicendo che lui per hanno si è sottoposto a gag in cui veniva deriso per l’obesità, la calvizie e l’aspettò in generale, quindi? In questi casi, io propongo sempre il test della “tesi”, quando c’è un argomento controverso. Per chi non è d’accordo con me, lo invito a scrivere una tesi coerente ed organizzata che descriva come dovrebbe essere, in un sistema ideale, la regolamentazione di un certo fenomeno, in questo caso la comicità. Quindi, supponiamo pure che alcune forme di comicità debbano essere abolite, in base a quali criteri scegliamo quale tipo di comicità si può fare e quale no?
@@AlessioC97x Ma guarda, non voglio polemizzare, i miei 2 cents sulla vicenda è che, tralasciando pure la questione razzismo, è sempre la solita ""comicità"" Mediaset che proprio non fa ridere, ma, sempre parlo per me, fa cadere le palle. Poi di sicuro non è che perdo il sonno per le cagate che combina Striscia, manco sapevo di questa polemica prima di vedere il video
@@AlessioC97x Che tristezza! Poi con la comicità va a finire che si salvano solo le boiate demenziali che nessuno capisce e si ride perché ci si sente stupidi
_la Ever Given è una nave giapponese, registrata a Panama, prestata a una compagnia taiwanese e gestita da una compagnia tedesca_ *confused unga bunga*
Bloccata in territorio Egiziano, liberata da un rimorchiatore Italiano che ha collaborato alle operazioni di liberazione assegnate ad una società Olandese(ci sarebbe stato bene qualche settimana fa)
Secondo me conta la buona fede. Se un comico straniero recita lo stereotipo italiano "CIAO BELLA PIZZA PASTA MAFIA", gesticolando con un mandolino in mano io mi metterei a ridere e basta. Non li si può accusare di razzismo. Fa ridere anche che chi ha accusato di razzismo Gerry e la Hunziker siano tutti fuorché cinesi.
In realtà la comunità asiatica é fortemente contraria a queste caricature, soprattutto nell'ultimo anno, perché a causa del Covid é aumentato l'odio razziale nei loro confronti, e queste "derisioni" sul loro aspetto non fa che normalizzare la discriminazione. Hanno fatto i loro "ashtag", le loro campagne, eccetera. Quindi: no, mi dispiace, i cinesi, i giapponesi e i coreani hanno già più volte chiesto di smetterla di stirarsi gli occhi, esattamente come la comunità nera ha chiesto di smetterla con la black face.
Proprio ieri facendo zapping sono finita sul 5 e ho seguito qualche minuto di striscia la notizia (cosa che non mi capitava penso dal 2002 😅) e mi sono chiesta se c’era ancora qualcuno a guardarla. Grazie per aver risposto alla mia domanda Shy.
Io la guardavo sempre finché c'era Ficarra e Picone, poi non mi piaceva più ed ho smesso di guardare la tv in generale. Comunque si tratta di un canale satirico, mica di un tg vero e proprio da prendere sul serio, non capisco perché tutti si debbano indignare.. mi sa che non capiscono il contesto.
Penso che il punto della faccenda di Gerry Scotti e della Hunziker stia nel decidere se gli stereotipi siano razzisti o no. L'umorismo di tutto il mondo si basa su stereotipi, Charlie Hebdo ne è un esempio molto spinto (e non mi ricordo mai nessuno che lo accusasse di chissà che). Il punto è che spesso si tende a criticare qualcosa che è satira, di cattivo gusto (perché diciamocelo, le caricature di cinesi che dicono la l non fanno ridere, fanno solo tristezza) perché inseriti in un contesto in cui la gente quelle cose le pensa davvero, magari per razzismo vero e proprio. Io non penso che l'intento di Gerry Scotti o di Michelle Hunziker fosse razzista, ma solo di far ridere tramite uno stereotipo, come potrebbe essere quello del milanese con l'aperitivo o del messicano che mangia tacos.
Esatto. Mi vengono in mente anche "il milanese imbruttito", ma anche "Casa Surace" che sugli stereotipi ci giocano, però se un meridionale prende in giro un meridionale, tutto bene, ma se un settentrionale dice lo stesso di un meridionale "apriti cielo"... Come spiego a mio figlio, bisogna mettersi nei panni degli altri. Oltretutto non sempre la lingua, la cultura radicata, le tradizioni sono spregiative nei confronti di altre culture o persone.
L'esempio di Charlie Hebdo viene fatto in continuazione, come se le loro vignette non fossero mai state criticate. Nessuno si ricorda che la redazione di CH è stata querelata decine di volte? Prima e dopo l'attentato. Anche in Italia esistono istituzioni che promuovono messaggi razzisti più o meno espliciti, o anche satira molto spinta e facilmente equivocabile, ma non rientrano nella categoria di Striscia, che - anche se non penso venga mai presa sul serio - è una trasmissione rivolta a tutta la famiglia e virtualmente tutta la popolazione italiana, e quindi dovrebbe essere uno spazio sicuro e inclusivo. Un altro punto interessante è questo accanimento sul concetto di 'intento' non razzista. In Regno Unito e negli Stati Uniti, per esempio, è comunemente accettato il fatto che intento e conseguenze siano due cose separate. Un atto di questo genere ha delle conseguenze, e sono d'accordo con Alessandro sul fatto che inveire su chi si è scusato sia scorretto, e che in questo caso abbastanza irrilevante basti andare avanti: l'intento non era razzista, qualcuno ha segnalato il fatto che fosse una gag razzista, Mediaset dovrebbe prenderne nota ed evolversi, senza che nessuno vada alla forca. Il vero problema è questa cospicua percentuale di persone che non pensano ci sia niente di male nel rinforzare stereotipi dannosi. Dannosi per chi, come me, ha passato una vita intera in Italia, una vita felice e per cui sono profondamente grata, ma in cui non c'è stato UN solo giorno in cui io sia stata trattata per quello che sono, italiana, o in cui almeno potessi dimenticare il fatto di non avere un aspetto italiano. Ancora, l'esempio di Meridione e Settentrione; entrambe le parti sono consapevoli di condividere centinaia di anni sotto la stessa Costituzione, la stessa lingua, la collocazione geografica. Nessuno in Italia si ricorda del passato coloniale del proprio paese (che è arrivato anche in Cina, tra l'altro); nessuno in Inghilterra passa il tempo a fustigarsi per i bisnonni schiavisti, ma sono tutti coscienti del fatto che il progresso è fatto anche di 'piccole' cose, come per esempio essere consapevoli delle origini del proprio privilegio economico. Continuo a citare l'UK perché vivo qui, e so che gli stereotipi dell'italiano col baffo e col mandolino vengono criticati tanto quanto il gesto derogatorio che è tirarsi gli angoli degli occhi. Non capisco perché l'Italia fatichi tanto a stare al passo coi tempi.
@@SilviaRazakova in realtà il punto del mio discorso era proprio dividere l'intento dalla conseguenza. Sono d'accordo che ognuno debba prendersi le proprie responsabilità per le conseguenze delle sue azioni, ma solo se promuovi discorsi che incitano all'odio. In questo caso era abbastanza chiaro che Gerry Scotti e la Hunziker non intendessero fare del razzismo. Capirei nel caso di una parodia che fa della stupidità altrui la sua forza, come nel caso delle black face anni '20, qualcosa che presuppone una superiorità nei confronti di un'altra etnia. Qui però non era così, era banalmente un umorismo molto infelice su degli stereotipi. Si può fare dell'umorismo migliore? È probabile. Offende qualcuno? Sicuramente. Ma tra quello è dire che è una battuta razzista c'è un mare. Il razzismo è pensare che la tua etnia sia superiore ad un'altra, non fare lo scemo dicendo "glazie" e tirandoti indietro gli occhi. Probabilmente è anche una questione di sensibilità diverse, ma non vedo nel loro gesto un tentativo di ridicolizzare qualcuno, quanto più un'imitazione stereotipata, come ce ne sono tante altre.
@@Andrea-rt2ii Ti rispondo proprio perché mi sembra di parlare con una persona civile e informata (di solito sto alla larga dalle discussioni online). Sono d'accordo sul fatto che ci sia un abisso tra un incitamento all'odio esplicito e uno scherzo ignorante, ma il concetto di razzismo come 'difesa della razza ariana' o simili è un po' datato. Il razzismo è molto più insidioso, ed è ormai un termine che comprende uno spettro molto più vasto di azioni, e non è questione di punti di vista. Anche quando sembra che si faccia polemica su delle briciole, è proprio grazie a questi piccoli passi e miglioramenti che si arriva a una società in cui i gruppi marginalizzati possano integrarsi con facilità, soprattutto se i canali di informazione raggiungono i bambini, che assorbono informazioni e le accettano come veritiere (inclusi i bambini italiani di origini asiatiche, che vedono questa rappresentazione di sé sullo schermo, e nessuno a contraddirla). Sicuramente non sto dicendo che l'aumento statistico di attacchi fisici e verbali alle persone asiatiche in tutti i paesi occidentali sia dovuto a questo tipo di 'umorismo', perché di nuovo entra in gioco il concetto di intento positivo o negativo, ma come processo mentale (il governo cinese è criminale = tutte le persone asiatiche devono pagare; esistono persone asiatiche che non sanno parlare italiano = nessuna persona asiatica capisce l'italiano) è abbastanza simile. Ovviamente, non tutti interpretano così le informazioni, ma non è più tanto chiaro dove sia la maggioranza, e la parte di popolazione più evidente, per ora, non dà grandi speranze.
Se vai da un nero e gli dici: "hey, negro, come butta" non è che poi puoi tirartene fuori dicendo:"eh, ma io non sono mica razzista! Non era mia intenzione esserlo!" Il contesto importa e striscia, una trasmissione TV in prima serata indirizzata a famiglie NON è il contesto giusto per stereotipi razzisti del genere.
non potete capire se non siete cinesi da piccolo quante volte mi hanno preso in giro ho sofferto o pianto o perso amici.. vedere i bambini che ti disprezzano perché guardano programmi come striscia che li imitano ma non sanno che da bambini si è più sensibili e dopo ci dite che non ci integriamo
Caro non è la comicità a creare discriminazioni. La comicità è un patrimonio umano che ci permette di vivere la vita con leggerezza e ridere anche di noi stessi, come io ho sempre fatto per le battute estere sugli italiani (mafiosi, rumorosi, corrotti, cafoni ecc...). Le persone almeno minimamente intelligenti in una società sanno ben distinguere la comicità dal razzismo, e di certo non si mettono a fare razzismo per degli sketch comici. Se vuoi giustamente reclamare il tuo diritto di essere rispettato, lo devi fare contro chi ti discrimina, non contro la comicità.
È incredibile come tu riesca ad aprirmi la mente con la tua capacità di analisi ed a volte nn ti nego, torno indietro nel video per paura di essermi perso qualche passaggio per via dello sciaquone del water..grazie shy
Shy mi trovo in disaccordo, che non faccia ridere è sicuro, ma secondo me è ben lontano dall’essere offensivo. Come hanno detto molti altri nei commenti, imitare stereotipando particolari nazionalità, ma anche dialetti, è diffusissimo e penso lo facciano un po’ tutti nella propria quotidianità, ovviamente non in maniera offensiva. Penso davvero ci sia un eccesso di politically correct e che ognuno si debba fare un attimo di esame di coscienza prima di puntare il dito. Questo comunque è quello che penso io (20 anni), se davvero le persone ritengono razzista questo tipo di contenuto, o sono già troppo vecchio, o sono troppo ingenuo e davvero ci sono cattive intenzioni in questo tipo di contenuto.
No tranquillo, non sei né vecchio né ingenuo, sei solo intelligente per capire cosa è goliardia e cosa è realmente razzismo Se la gente si scandalizza per gli occhi a mandorla, italiani pizza e mandolino, tedeschi crauti e sandali con le calze, sono solo persone tristi (e ipermoraliste del cazzo) che non sanno prendere la vita alla leggera Ormai è un mondo pieno di permalosi, ed è proprio il motivo per il quale c'è tanta tensione nell'aria Che si facessero una risata tutti quanti o se ne sbattessero i coglioni; il mondo sarebbe migliore e un po' più senza problemi
Che lo facciano ancora dubito, cioè ci stiamo orientando come società verso un altro tipo di umorismo. Non fa più ridere lo stereotipo dell'italiano medio con l'accento siciliano che ruba, l'americano medio menefreghista e capitalista o il messicano col sombrero. Davvero vogliamo sacrificare l'evoluzione con una falsa questione di rivendicazione della libertà di pensiero? Come se citassi gli episodi di Casa Vianello che facevano ridere molte generazioni fa, pensando di essere divertente,
@@lostinthefaq Sicuramente, l’ho detto anche io che non quello scambio di battute non faccia assolutamente ridere, ma c’è una bella differenza tra una cosa che non faccia ridere, brutta e anche cringe, da una cosa offensiva è razzista. Ti prendo come esempio Luca Ravenna, un comico monologhista (ha anche partecipato a Lol) che molto spesso imita accento romano, napoletano o anche i cinesi, nessuno ha mai reputato razzisti i suoi sketch, che tra l’altro sono molto simpatici. Questa è sempre la mia opinione, ripeto, ma il “non fa ridere” e il “è razzista” sono due cose lontanissime a parere mio.
Non è un eccesso di politically correct. Gli asiatici, come anche le persone di colore, nella storia sono state spesso oggetto di discriminazioni e soprusi da parte degli occidentali; queste discriminazioni non sono finite, ma avvengono tutt’oggi. La presa in giro di tirarsi gli occhi, è un gesto che deriva da un retaggio storico nel quale si pensava che le popolazioni asiatiche fossero “inferiori”. Puoi ben capire che questo ha un significato maggiore, molto spesso non conosciuto; quindi, un gesto che a te può sembrare scherzoso, può essere estremamente offensivo per qualcun altro. È giusto non offendere i conduttori per un errore di ignoranza, dato che umano è sbagliato.. ma non si può nemmeno minimizzare un gesto razzista al pari di chiamare N...o una persona di colore, dicendo le classiche frasi tipo “eh, sti rompicoglioni paladini del politically correct”. Si può scherzare su milioni di cose, evitando certi gesti e parole che si sanno essere estremamente offensive per altre persone, no?
Per me si può scherzare su tutto, ma su questioni che hanno un impatto sociale bisogna farlo con consapevolezza. Le gag sugli stereotipi ci stanno quando si ha già dimostrato un impegno per abbatterli. Allora diventa un modo per non prendersi troppo sul serio. Ma quando non si ha la minima idea di cosa si stia facendo, perché lo si stia facendo e che impatto abbia, allora è meglio lasciar perdere del tutto, soprattutto quando si è su una rete pubblica.
Mi dispiace shy ma questa volta non sono d’accordo con te... ogni paese viene preso in giro per qualcosa (es i tedeschi sono sempre arrabbiati i francesi puzzano gli italiani pasta pizza e mandolino ). Per come la vedo io è stata semplicemente una battuta ma il razzismo è ben altro
Non possiamo mettere a confronto la discriminazione verso una minoranza già fin troppo vessata come quella asiatica con quelli che sono stereotipi: Noi verremo anche presi per il culo per il mandolino e robe, ma loro vengono offesi per il loro aspetto.
Purtroppo è arrivato anche lui a banalizzare tutto stile SJW, così che poi i veri casi gravi vengano confusi nella inutile nuvola di polvere sollevata su tutte le varie cavolate.
@@touya3706 il punto è che loro due sono accusati di razzismo ma il razzismo è ben altro; ricordiamoci che negli anni 60 i neri erano obbligati a stare in fondo al bus e non potevano usare lo stesso bagno dei bianchi. Questo è razzismo non una persona che imita l’aspettò di un popolo
Perfetto, vorrei che lei continuassi gli aggiornamenti sulla questione Ukraine, è molto sottile e rischia di diventare una polveriera pronta ad esplodere. Spero nella pace, amo la Russia e sono mezzo Americano. Spero possa esserci un ponte Arcobaleno tra i 2 paesi un giorno
Non sono un boomer, il razzismo mi fa schifo e non faccio parte di quel target che nel video chiami "Paese reale". Mi fa anche schifo quel tipo di ironia, non è per nulla divertente, ma se un mio connazionale si arrabbiasse per un pezzo in una TV, magari statunitense, in cui viene ritratto un italiano con baffi all'insù che gesticola e dice "Pizza mamma mia!" lo riterrei eccessivamente permaloso e strano
@@Johnny_Savage Attenzione, NON sono stati i cinesi a causare questa shitstorm eh! Sono stati i soliti Social Justice Warrior e influencer di Twitter, in particolare le fan dei BTS, bianchissime.
Gli Stati uniti ... hanno ancora la polizia che prima spara e poi ti chiede le generalità (specie se sei di colore) e poi si preoccupano dei corvi di Dumbo e dei gatti siamesi in Lilly e il vagabondo.
Ciao Shy , piccolo appunto per il discorso Ever Given. Quando salgono a bordo i Piloti , in qualunque parte del mondo , che sia Canale /stretto o Porto , la responsabilità della Nave e del carico è sempre del Comandante in carica. I Piloti , ex Primi Ufficiali di coperta e/o ex Comandanti fungono un ruolo prettamente di "consigliere" perchè esperti del fondale e della zona dove esercitano. Inoltre tutta la verità sia audio che video è contenuta nella scatola nera della Ever Given (VDR).
No, imitare qualcuno senza intento denigratorio non è razzista. Non so se ci rendiamo contro del cul-de-sac ideologico in cui siamo: Limitiamo la libertà di persone non razziste, che fanno cose senza intento razzista, per combattere i razzisti. Ma che cazz? Stiamo praticamente togliendo i coltelli ai cuochi per limitare gli omicidi. Ottimo lavoro society, se nella vita lo incontrerò mi inchinerò al Mastermind. E mi sento di dare un consiglio spassionato a tutti questi guerrieri confusi : Quando avete finito e vi alzate dal gabinetto vi raccomando di non guardare il contenuto, ho paura potreste confonderlo per cioccolato. Ci tengo al mio Water e non vorrei che qualche Newton dormiente sotto un albero di mattoni lo faccia bandire, la turca la trovo scomoda
Mi capita spesso di incontrare ragazzi/e di ogni parte del mondo, di fronte a mix particolarmente belli, incuriosito, chiedo quali sono le loro origini, alcune volte mi è stato fatto presente che la domanda fosse razzista, altre volte invece mi hanno detto che non lo è (tutti americani, quindi stesso “background culturale”, almeno dal punto di vista del politically correct e dell’attenzione alle razze). Porto questo esempio a dimostrazione del fatto che, anche i facenti parte di una minoranza possono o non possono sentirsi offesi o vedere o meno del razzismo dove può o non può esserci, mi chiedo se un asiatico vedendo quello sketch (in cui dicono LAI anziché RAI) ci avrebbe trovato o meno del razzismo, o se sono stati gli haters ad avergli instillato il dubbio nella loro testa. Erano davvero gli asiatici ad essere offesi, o sono stati gli haters a scendere in campo per una battaglia che nessuno gli ha chiesto di combattere? Alle volte mi sembra cerchino “carbonara” su UA-cam solo per andare a lasciare i commenti sul guanciale al posto della pancetta... Mi fa specie, in ultimo, che questa gente si batta per cose anche giuste ma lo fa incitando all’odio, e parlando di “mail bombing” usando gli * per essere inclusivi 🧐
Ti posso dire con assoluta certezza che qualche asiatico si è sentito offeso. In corea hanno fatto un servizio al tg con tanto di traduzione dall'italiano al coreano di quello che gerry e michelle dicevano. Ho visto le foto sui social di una ragazza coreana la quale ha commentato il tutto in modo comprensibilmente molto indignato
@@Julhe_1910 venire a sapere di questa cosa mi fa riflettere perché, ad esempio, i coreani non si fanno problemi ad appropriarsi tante volte della cultura nera (cultural appropriation e non appreciation), a trarne profitto e a riderci su. È veramente una riflessione, non una critica. Penso dipenda soprattutto da come venga vista quella cultura da chi ne fa della comicità. In Italia gli asiatici sono una minoranza, così come i neri in Corea del Sud. Per un qualsiasi tipo di minoranza la vita è già difficile, figuriamoci quando si viene derisi in modo così spicciolo e stupido. Detto questo, penso che la cultura cambi continuamente, ad un certo punto questo tipo di comicità non farà più ridere e, al contrario dei fatalisti che pensano che non si potrà più scherzare su niente, si scherzerà su altre cose.
Questo è letteralmente rigettare la propria identità culturale, quando è oggettivo che un asiatico è un caucasico siano fenotipivamente diversi. Comunque a parti invertite sarebbe uguale!
@@Julhe_1910 Non metto in dubbio che qualcuno si sia offeso in Asia, ma possiamo escludere che sia stata solo la normale risposta a titoli di giornale che definivano Gerry Scotti un membro del parlamento e si limitavano a dire che in tv in Italia era andata in onda uno sketch razzista? Io personalmente ci ho messo un bel po’ prima di riuscire a trovare un video della stupida scenetta (e sono Italiano), mi chiedo se gli omini dal tasto “indignati” facile hanno avuto la stessa voglia di approfondire che avevo io
@@andrea_6405 ne dubito! Tutto sta negli occhi di chi guarda, ovviamente anche nelle intenzioni di chi agisce, ma in questo caso è evidente non ci fosse una volontà di offendere
8:45 siamo arrivati a quel punto (non specifico se sono d'accordo o no) ma mi ha fatto pensare questa cosa che la gente usa il Politically correct per scusa, e anche se potresti avere ragione, fa riflettere perché a me sembra una cosa importante dal punto di vista epocale. ciò vale anche per il black humor che potrebbe essere usato per mascherare il razzismo. Ed ormai sta diventando così in certi casi...
E la soluzione sarebbe bloccare ogni sorta di parodia, anche quelle genuinamente innocenti? Perche' e' questo che fa il politically correct. Sarebbe come mettere tutti i neri e gli arabi in carcere preventivo... L'approccio e' lo stesso.
@@jorehir non ho detto questo. Non c'è bisogno di fare di tutta l'erba un fascio. Personalmente a me il black humor fa molto ridere e piace, ciò non toglie che adesso si sta iniziando ad usarlo un come scusa e non sempre è chiaro quando viene fatto per offendere realmente. Riguardo alla storia del "cinese" (razzista o non) fa vedere quanto sia scadente la televisione italiana che come ha detto shy: certe cose le ho fatte fino alla prima elementare, perché semplicemente non fa ridere per niente
È bello grazie a te rimanere aggiornati sulle cose importanti che accadono nel mondo, e le gag razziste di striscia, pensavo fosse una puntata di tir invece no. Abbandonare ogni altro social escluso you tube è particolare come condizione di vita
Circa la questione Hunziker-scotti mi sto sentendo molto stupido: shy fa riferimento al fatto che una certa età anagrafica ti porta a non comprendere più cosa oggi sia giusto o sbagliato. Io in tutto questo ho 25 anni ma non riesco a capire dove stia il razzismo in questo evento e vorrei che qualcuno me lo spiegasse. Cioè é stata fatta una battuta (che in questo caso specifico ritengo cringe e poco divertente) che utilizza uno stereotipo basato su dei tratti somatici di un certo popolo, dove sta il razzismo in tutto questo? Considero lo stereotipo degli occhi a mandorla come quello degli inglesi con il thè e i denti storti, i russi sempre ubriachi con un AK in mano, gli Italiani che gesticolano con l'accento strano ecc ecc
Infatti il razzismo non c'entra (parere mio) Però il mondo social è pieno di gente che non vede l'ora di indossare l'armatura e partire per la "guerra di qualcun altro", ovviamente come arma la tastiera. Nel sacro fuoco della furiosa indignazione portano all'estremo questioni di minima importanza perdendo di vista il problema centrale
@@jansojele289 il razzismo esiste. Ma non è quello di scherzare qualcuno, bensì di sentirsi culturalmente superiori. Se hai seguito la battuta, gerry e Michelle hanno voluto fare i superiori sulla RAI, non sugli asiatici
@@francescazecchini3710 non sono d'accordo, essere razzisti non vuol dire solo sentirsi superiori Se io penso "i bianchi valgono quanto i neri ma comunque non sarei mai amico di un nero" sono razzista, non mi sento superiore ma rimango razzista Ovviamente Gerry Scotti e la Hunziker non sono razzisti, non sto parlando di quello Sto solo dicendo che gli steriotipi hanno un limite e possono alimentare il razzismo Non è vero che si nasce razzisti e si nasce non razzisti, tutti potremmo diventarlo se veniamo educati male e dobbiamo evitarlo il più possibile
@@jansojele289 Gli stereotipi negativi possono alimentare il razzismo. Il problema è che qui lo stereotipo sono gli occhi a mandorla, che non sono negativi o positivi... sono una caratteristica e basta. La battuta è stupida, e dire anche facilmente offensiva. Ma non tutto ciò che è di cattivo gusto o offensivo e basato su tratti etnici diventa automaticamente razzista.
Totalmente inconsapevole di cosa sia successo, mi pare ieri, sento Scotti fare un monologo lungo ore su quanto striscia non sia razzista. Lì ho capito che dovevano pararsi il mento da qualcosa.
Ma scusate ma a voi il poliziotto dei simpson che parla napoletano, è un panzone e non lavora ecc.. Ma tutto questo vi da fastidio? No perché a me neanche un po'.. Ma perché lo so che è uno stereotipo.. una maschera.. e non penso minimamente che un americano pensi che un italiano sia così.. Non lo penso minimamente! Così come non mi approccerei ad un irlandese con in mente lo stereotipo di willy (il bidello dei Simpson.. ).. secondo me basta un'intelligenza e una cultura media per avere la sensibilità di capirlo.. poi che striscia la notizia sia un programma penoso e la scenetta non faccia ridere sono d accordo, ma solo io non la trovo razzista? Ho 28 anni..
Emmm guarda che il poliziotto dei simpson non ha niente a che fare con l'Italia, anzi è irlandese. Tutte le voci dialettali e gli stereotipi che vedi sull'Italia, sono invenzioni fatte qui in Italia dai doppiatori.
@E Oh ma che fastidiosi che siete tutti quanti. Ma chissenefrega di questi dettagli. Riccardo Caccia vi ha fatto notare una cosa seria e voi sapete solo dire: - sei un boomer - il doppiaggio non è quello originale (come se cambiasse qualcosa, dalla prospettiva di un italiano è pur sempre uno stereotipo) - l'Italia non è il centro del mondo. La verità è che Riccardo Caccia ha smontato in poche righe tutto il discorso di Shy...
Io non capisco cosa ci sia di razzista nell’imitare persone che oggettivamente hanno gli occhi a mandorla e che oggettivamente hanno difficoltà a pronunciare la lettera “R”. I milanesi si offendono se un barese li imita facendo il loro accento? Non credo. Poi che la scenetta non faccia ridere è un’altra storia.
- Non è razzismo, è uno stereotipo stupido con l'uso di umorismo becero. Impariamo a dare il giusto significato alle parole, se tutto è razzismo allora nulla è razzismo. - Essere pronti ad offendersi non è sinonimo di essere sensibili, il più delle volte è sinonimo di stupidità.
È un po' facile dare degli stupidi a minoranze prese di mira quando si è parte di una maggioranza, non ti pare? E poi che cosa è il razzismo se non il perpetuare l'idea che una categoria di persone sia particolarmente caricaturale, ridicola o pericolosa?
@@doriangray2001 credo (ma posso sbagliarmi) che si riferisse al fatto che la comicità basata sull'esasperazione delle caratteristiche fisiche e/o comportamentali esista da così tanto tempo che oramai é diventata quasi consuetudine e quindi pochi si indignano per questo. Da che ho memoria infatti ho sempre sentito battute che scimmiottavano diverse etnie, ma anche battute che scimmiottavano magari obesi, calvi, addirittura disabili di vario tipo, ma non ricordo scalpore di tale portata (ma, di nuovo, potrei sbagliarmi)
Sono stereotipi razzisti stupidi e fuori luogo. Se non sei convinto vai a leggerti la definizione. Ed io (cinese) sono rimasto offeso non perché sono “stupido” ma perché l’ho provato sulla mia pelle , e ti assicuro che non è bello essere derisi sin dall’infanzia con frasi tipo “ cin ciun Cian , mangia riso di m..a , palale italano? Muso giallo del c...o” mentre con le mani fanno gli occhi a mandorla. E guardando il video di striscia mi ha fatto venire la pelle d’oca perché ancora oggi (22 anni studente di medicina) dopo 15 anni , è considerato normale persino dagli adulti. Io sono stato forte ed ho sempre ignorato queste situazioni anche se ad essere sincero faceva male ugualmente, ed è inaccettabile che siano ancora presenti casi del genere.. e in più la pandemia ha peggiorato la situazione .. vedi gli asiatici in USA picchiati per strada , episodi del genere capitano purtroppo anche qua , tipo i ragazzini che mi sputarono in faccia perché secondo loro io gli ho portato il virus. Peace✌️
@@krisz99 ciao ti rispondo volentieri. Razzismo è sostenere che una razza sia superiore ad un altra. Sorvolando sul fatto che le razze umane nemmeno esistano, quella ignobile scenetta era una caricatura. Ovviamente il tuo passato ti ha reso giustamente molto sensibile a tale tema, ciò non vuol dire che una cosa che ti ferisce sia razzista. Vuol dire che purtroppo hai incontrato persone di merda. Sforziamoci anche di capire CHI dice o fa COSA, contestualizzare è molto spesso una buona cosa.
Hai davvero centrato il punto sui social e sulla questione affossare qualcuno se ha sbagliato qualcosa, anche se si è scusato e ha cercato di recuperare
L'intera trasmissione striscia la notizia é imbarazzante e stupida, e penso che il suo target sia un pubblico che non ha la sensibilità per capire qual é il problema sollevato in questa caso. Stiamo parlando di una trasmissione in cui ci sono il gabibbo, le battute di ezio greggio e un tipo con uno sturalavandini in testa
Una precisazione riguardo alla Ever Given: un pilota non assume mai la responsabilità della manovra della nave, che rimane sempre e comunque in capo al comandante
Il famoso gesto della mano a coppetta coi polpastrelli che toccano il pollice è tipico quando una persona estera vuole imitare un italiano e personalmente non mi sono mai sognato di considerarla razzista o discriminatoria, seppur sia ben certo che sono in tanti a farlo più per questo che per innocente ilarità. È folle, davvero folle pensare che i conduttori di un programma satirico (che poi possa piacere o meno, a me non piace per esempio) vengano etichettati come razzisti per una parodia, siamo letteralmente nello spettro estremo della valutazione delle cose rispetto alla sensibilità. Certamente un punto di vista che mi ha stupito ascoltare da una persona mite e bilanciata come te. Mi ritengo fortunato di non essere oscillato così tanto verso un pensiero estremo, perché finché esisterà la diversità, a meno di istituire regimi dittatoriali, queste cose esisteranno sempre e fanno parte del gioco. Ribadisco: gli italiani vengono costantemente ridicolizzati all'estero tramite gesti e modi di fare, ma prendersela è ridicolo, perché è solo un modo per affacciarsi a qualcosa di diverso, mentre chi lo fa per descriminazione lancia solo nel mucchio sperando di azzeccare quella giusta e va sempre ignorato.
Grazie. Onestamente sono rimasto sorpreso anch'io dall'opinione di Shy in merito. Secondo me è sempre un problema di educazione e di capacità di valutare il contesto. Non è mai il gesto in sé il problema, bensì l'intento della persona che ne fa uso. Poi che uno si possa offendere ci sta (un po' come se un mio amico mi prendesse bonariamente in giro su una mia stranezza), ma da qui a definire la cosa "razzista" ce ne passa.
@@Romores200 Quindi un programma in prima serata per famiglie è il contesto giusto per mostrare stereotipi razzisti per fare comicità? Per cortesia non diciamo minchiate.
@@Romores200 Metto subito le mani avanti e specifico che non ne voglio parlar male né assolutamente far partire una polemica al riguardo, anche perché lo seguo felicemente da anni e sono soddisfatto del suo lavoro per il sociale e l'informazione, ma negli ultimi tempi trovo che Shy si sia molto irrigidito sulle sue posizioni. È una costante caccia alle streghe e va sempre più verso la tendenza a trovare una parte fondamentalmente più giusta dell'altra, dimenticando che non esistono concetti universalistici e che il dibattito serve a trovare il punto di equilibrio. Ultimamente ho commentato spesso rispetto a queste sue tendenze, ma cerco di giocare la mia parte da suo supporter nonostante sia ben consapevole che non essendo iscritto al Club conto poco o nulla.
D'accordo con quasi tutto il tuo discrso di apertura ed in paticolar modo sulla chiusa, tranne per la puntualizzazione sull'etá, non si tratta di un fattore di etá ma di esperienze di vita.
Non sono d'accordo su quanto dici. Gli stereotipi, se non usati per discriminare qualcuno, possono fare ridere (non nel caso di striscia la notizia) oppure essere usati per caratterizzare personaggi. Il texano ha sempre la pistola in tasca ed il cappello da cowboy, l'italiano gira sempre la canottiera bianca con la collana tra i peli del petto, il milanese è sempre un fighetto, il cinese è giallo con gli occhi a mandorla, il boomer ha 50 anni dice "signora mia qui una volta era tutta campagna". Persino tu lo usi. Fa ridere perché lo dici in un contesto non discriminatorio e non offensivo, come penso stessero cercando di fare a striscia. Mi fa pena la comicità di striscia, ma gli stereotipi sono usati da qualsiasi comico, e quindi non vedo perché un conduttore televisivo si debba scusare per quel gesto, quando invece a teatro si pagano 30 euro per vedere la stessa cosa fatta da uno stand up comedian (magari con meno trash e battute più costruite)
Purtroppo le persone non contestualizzano certe dinamiche arrivando subito alle conclusioni. Una cosa è dire una frase razzista e un'altra è fare comicità (più o meno divertente). Personalmente ritengo la satira/comicità come uno strumento per informare e sensibilizzare le persone oltre a farle ridere.
@Nicoletta Di Bella La penso anche io così. L’unica cosa che non mi è chiara è che anche SHY più volte in molti video ha parlato di “contesto” e “contesto”. Per questo mi aspettavo un ragionamento diverso in questo video, ma può darsi che abbia interpretato male io ciò che ha detto
Questo è proprio l'esempio di "il paese non ci segue su questo argomento". A noi Italiani non ci tocca, non vediamo l'offesa, perché non sappiamo metterci nei panni di chi viene offeso. Forse fra qualche anno capiremo meglio.
@@lukix83 Non sono d'accordo, potrei fare decine di esempi in cui sono gli Italiani ad essere stereotipati. I mafiosi dei Simpson sono italiani, nel film contro il razzismo Green Book (2019) uno dei protagonisti è lo stereotipo dell'italiano (quindi il film contro il razzismo è a sua volta razzista?). A me sembra una presa in giro etichettare come razzismo quello di striscia, quando su rete 4 ci sono programmi come fuori dal coro, quinta colonna etc. dove il razzismo c'è davvero, e lì sì che gli stereotipi sono usati per discriminare anziché per ridere. Come si fa a non vedere la differenza? Se decidiamo di eliminare tutti gli stereotipi dalla tv, ci rimane ben poco, prendiamo di nuovo i Simpson: dovremmo togliere Apu perché stereotipo indiano, i mafiosi stereotipo dell'italiano, gli irlandesi stereotipati perché sono sempre a bere, i contadini perché stereotipati come bifolchi, Marge perché la moglie nel 2021 dovrebbe lavorare ed a casa con i bambini potrebbe starci Homer. Cosa otterremmo? Avremmo tolto l'anima di una serie per delle boiate, quando sul canale di fianco c'è la gente con le Mazze da Baseball in mano (Giordano). Non mi interessa Striscia, ma temo che questi atteggiamenti siano il punto di partenza per iniziare a storpiare delle altre opere solo per evitare che qualsiasi gesto minimamente controverso tocchi la sensibilità di qualcuno.
Io continuo a non vederci nulla di male, scherzare su uno stereotipo, é la base della comicità... Chi si offende non ha l'intelligenza per differenziare uno scherzo e una cosa veramente offensiva
Due cose mi scioccano più delle altre: 1. Come è possibile che Striscia la Notizia esista ancora 2. Come è possibile che una scena del genere non sia stata tagliata? È in diretta?
Dovrebbe essere registrato Striscia... purtroppo mio padre é stato chiamato a registrare un pezzetto mentre imitava il Gabibbo... (ancora oggi non ci credo).. e mi ha riferito che la puntata é un insieme di pezzoni provati e riprovati, poi montati insieme ai vari servizi. Quindi sono consapevoli della mediocrità degli sketch fatti per un target di persone nello specifico...
E' registrato. Il problema è che autori, registi e anche i presentatori sono rimasti agli anni '80 come sketch. Ecco cosa succede a voler fare i giovani quando si è dei boomer (a livello intellettuale).
leggendo questi commenti ho perso un po' le speranze per l'Italia futura. volevo mettermi a spiegare la questione degli stereotipi comici e il loro impatto sulle minoranze, ma poi ho capito che alla gente puoi dire anche cose giuste, però non si può insegnare l'empatia. quella o c'è o non c'è.
Premetto che sono una ragazza italiana di origini cinesi ma la tv non la guardo da anni quindi da questo punto di vista sicuramente ho un po' di bias: ho visto più volte in questi giorni il video in questione e sinceramente sono abbastanza delusa ma di certo non sorpresa. Più che dal video, che ritengo abbastanza di cattivo gusto (eppure io sono la prima che scherza sulle proprie origini con amici e parenti eh, semplicemente in questo caso non faceva manco ridere anzi era parecchio cringe e mi ha riportato agli anni delle elementari quando i ragazzini di 7-8 anni facevano queste minchiate per prenderti in giro), sono rimasta delusa dai commenti delle persone che normalizzano episodi del genere che per quanto possano sembrare "innocui", non lo sono. Perché un conto è se fai una battutina in privato con gente che sai che non è deficiente o facilmente influenzabile, un altro se viene visto da mezza nazione e ancora peggio, in un periodo in cui l'asian hate sta volando. Sapeste tutte le volte in cui camminando tranquillamente per strada mi sono sentita fare battutine , se non peggio, al mio passaggio, o anche sui mezzi pubblici, o da qualsiasi altra parte, e fidatevi, la prima volta può essere divertente, magari pure la seconda, ma alla trecentesima volta rompe il cazzo e basta perché non è possibile che totalmente a caso uno sconosciuto si senta in diritto di prendersi tutta questa confidenza e fare battute del cazzo in cui io personalmente manco mi ritrovo. Eppure nonostante siamo nel 2021, ancora troppe volte la gente si stupisce seriamente quando faccio notare a queste persone di sapere perfettamente l'italiano con tanto di r e accento romano prepotente, anche se spesso vorrei rispondere per le righe. E non parliamo di gennaio-febbraio dell'anno scorso in cui mi vedevano come un'appestata al punto tale che io avevo paura di prendere i mezzi perché metti caso uno è fuori di testa e mi mena per il solo fatto di avere origini asiatiche. Quindi no, si può scherzare assolutamente su tutto ma nei contesti e con le persone giuste, anche perché una battuta è divertente quando tutti ridono, compreso il diretto interessato. Un esempio che mi viene in mente è quello del black humor che io ADORO, ma un conto è se ti metti a scherzare sulla morte con uno che ha appena perso una persona cara, lì non si tratta più di uno scherzo ma di essere degli stronzi insensibli. Detto questo perdonate il commento un po' lungo ma ci tenevo a dare la mia visione da persona che spesso è all'altro capo della vicenda.
Ti ringrazio per il tuo commento, meraviglioso. Poi scritto benissimo 👋👋 Non rispondere a Fernando dx (dx sta per destra) è un troll provocatore. Non merita risposta credimi
@@dmdx6723 In primis caro ITALIANO, io sono cittadina italiana ufficialmente riconosciuta, in secundis non concordo affatto con quello che dici perché l'Italia non è solo questo, anzi, è anche e soprattutto la gente normale che ho avuto il piacere di incontrare negli anni: dagli amici che magari dopo avermi conosciuto si sono ricreduti sugli stereotipi e che ogni tanto mi chiedono cose sull'altra mia cultura, alla "nonna" che abita qualche piano sopra il mio che mi fa le lasagne come se fossi una sua nipotina, al vecchietto incontrato dal tabaccaio che invece di partire a 300 con la battuta razzista mi ha semplicemente chiesto di dove fossi, etc etc etc
Ciao Alessia, sono una ragazza italo-giapponese e ti capisco perfettamente perché nelle tue parole rivedo molte delle mie esperienze. Vorrei aggiungere che il problema è che secondo me la gente non riesce a comprendere le conseguenze della normalizzazione di questi commenti. Il fatto che gli sconosciuti mi facciano "complimenti per il mio italiano" quando anch'io ho un'evidente calata romana oppure che si rivolgano a me in inglese è frutto della convinzione che gli asiatici non siano proprio fisicamente in grado di parlare bene.
@@AF-tu7vg Esatto hahahah, che poi molti lo facciano nelle migliori delle intenzioni è indiscutibile, semplicemente dopo un po' ti ferisce perché sei tipo "uhh grazie per i complimenti ma è tipo la mia madrelingua, cioè se non la parlassi bene sarebbe un problema"
Posto il fatto che la gag non può essere OGGETTIVAMENTE razzista dal momento che 1. Non ha una matrice diffamatoria (gli stereotipi culturali non sono mai tali, al massimo danno fastidio poiché non “veri”) e 2. Non si riferisce ad un’etnia con un trascorso storico che possa richiamare il razzismo (come per gli afroamericani in USA). Mi spiace shy, ma questo è proprio quel “politically correct” che spinge senza criterio, e non lo dico per moda. Si sta sparando a zero su tutto per il semplice gusto di ODIARE. Posto il fatto che scherzare sugli stereotipi faccia ridere solo qualche boomer, limitarlo e mettere in croce chi si rende “colpevole” è il primo passo verso la dittatura del pensiero. Ideologicamente ogni cosa deve avere spazio, in modo che si possa discutere ed eventualmente “scartare”, ma non si può proibire, esattamente come l’informazione. Se una battuta è razzista e di cattivo gusto, che venga fatta. Farà ridere la prima, ma magari non la seconda volta, e alla terza non verrà più fatta. I tempi e l’educazione devono guidare i contenuti, non una guerriglia armata che auto-decide cosa sia giusto e cosa no. A me ste gogne pubbliche che scattano al primo capello fanno imbestialire.
@eil4 Ogni cultura ha i propri tratti fisici peculiari stereotipati. Gli italiani sono grassi e con i baffi, i tedeschi sono tutti biondi, i messicani sono bassi, tozzi e mulatti ed i cinesi hanno gli occhi a mandorla. È la realtà?! Ovviamente no. Si è mai considerata razzista una cosa del genere? MAI. È tutto partito dalla blackface, che ha un significato PARTICOLARISSIMO SOLO NEGLI USA e che adesso si sta estendendo AD OGNI COSA dato che, non sorprende visto il ritardo mentale che caratterizza il paese (altro stereotipo sugli USA), è lì che vivono i maggiori esponenti del politically correct. Se prendi un tuo standard e lo estendi per confirmation bias a cose che non hanno NULLA A CHE FARE con il suddetto standard, stai facendo l'errore di porti al centro dell'universo e di non capire quello che hai davanti. La blackface sarà razzista nel tuo paese, ma questo non significa che uno stereotipo fisico-etnico di qualsiasi tipo debba conseguentemente esserlo. Che poi, per esperienza OGNI straniero (soprattutto americano) con cui ho fatto amicizia all'estero mi ha sempre preso per il culo in ogni modo stereotipandomi, se ci fosse DAVVERO coerenza con questo modo di pensare anti-etnico non esisterebbe nemmeno la macchietta dell'italo-americano mafioso (figura che ad oggi IMPESTA il medium americano).
@eil4 Che Jerry o la Hunziker siano razzisti o meno non me ne può fregare niente. Mia madre è razzista, come il 70% dei boomer in italia, Non cambieranno e dobbiamo farcene una ragione. Tra 20 anni saremo iper-globalizzati e la maggior parte dei boomer saranno in sedia a rotelle. A me interessa la generazione ATTUALE. PROIBIRE e GIUDICARE uno scherzo così innocente (per quanto non faccia ridere) È SBAGLIATO. Danneggia i giovani di ADESSO. È un durissimo colpo al pensiero critico. Per me questo è l'aspetto più grave. Di una generazione in via di estinzione non me ne frega un cazzo. Il cambiamento richiede tempo, soprattutto se culturale. Il problema è quando è il cambiamento stesso a lordarsi.
@eil4 Se prendi una cultura e gli assegni un tratto di qualsiasi tipo, che sia fisico o ideologico, ottieni uno stereotipo. Questo sovra-attaccamento al lato fisico (che oddiooo non si può cambiareee quindi accettami per come sonoooo) è un'etichetta classica del politically correct. Non so se lo sapevi, ma anche la forma mentis spesso è quasi impossibile da cambiare. Mente e corpo sono quasi la stessa cosa per molte culture sai? Hai mai sentito il detto greco kalos kai agathos?
Shy scusami... ma credo che qui si sta facendo confusione tra razzismo e stereotipo. Uno stereotipo può essere negativo o positivo (raramente neutro). Il razzismo è la tendenza a sentirsi superiori ad altri per questioni raziali e discriminare queste. E' vero il razzismo usa sempre degli stereotipi (negativi verso gli altri e positivi nei confronti propri), ma chi usa stereotipi a pare mio non li usa sempre con lo scopo di discriminare gli altri. Questo non toglie il fatto che la "gag" dei due non fosse minimante divertente. Sono le polemiche nate sui social a parer mio esagerate, da ambo le parti, ma capisco comunque il tuo pensiero. Diciamo che potevano evitarsela tranquillamente. Riguardo il political correct... hai ragione. E' stato usato talmente tante volte che ha perso il suo significato. Anche in situazioni in cui non centrava nulla. Uno dei casi eclatanti e recenti è stata l'uscita sulla serie di Netflix di Lupin. La scelta di Omar Sy fu interpreta come una scelta dettata dal political correct nel mettere un persona di colore in un ruolo Arsenio Lupin. MA se la gente si fosse informata giusto avrebbe scoperto che l'attore non interpretava Arsenio Lupin... ma un personaggio completamente diverso che si ispirava a questo ( motivo del nome della serie). E si. Viene purtroppo usato molto e da molte figure "conservatrici" per dare addosso a qualsiasi cosa. Questo non toglie che in certe cose il problema ci sia. Perché anche dall'altra mi sembra che si è diventati più permalosi che sensibili su certe questioni. Ovvio che non mi aspetto che oggi vengano fuori gag di una volta (tipo l'esempio dell'uomo tinto di nero e con l'osso tra i capelli), perché diciamolo... non fa ridere. Oramai questa immagine non ha più senso. E' decaduta. Si sa che gli africani non sono così. Così come l'immagine del cinese con il cappello di paia e i denti sporgenti. Non farebbe ridere. Andare a ritroso però e voler cancellare tutto quanto come se non fosse mai esistito, mi pare molto esagerato. Io sono cresciuto con l'immagine suddetta del cinese... ma non mi sono mai azzardato a rivolgermi a una persona orientale usando la L al posto della R, convinto di andargli incontro (anche se spesso mi sono capitati e mi capitano orientali che parlano proprio così). Io sono cresciuto anche con l'immagine del francese vestito a righe, il fazzoletto rosso e la baguette sotto l'ascella. Quando andai a Parigi non mi aspettavo minimamente di vederli... però ricordo che ci rimasi quando vidi la gente andare in giro davvero con la baguette avvolta nel giornale sotto l'ascella. Li pigliavo in giro? No. Perché mi hanno insegnato che viviamo in un mondo con tante culture diverse e che vanno rispettate. Me lo hanno insegnato persone che sono cresciute con le stesse gag citate sopra, su cui hanno riso allora... ma che se mi fossi azzardato a imitare queste gag davanti a persone di queste culture per fare lo spiritoso, sta pur certo che mi sarebbe arrivato uno scappellotto. Oggi non puoi fare nulla... che sui social si scatena il putiferio (interessante a proposito il tuo discorso sul fare le ). E si corre il rischio davvero che quando arriva il lupo, quello vero e prossimo, nessuno ti viene in soccorso tanto si è saturi degli allarmi. Interessante il tuo discorso sul fare le scuse sui social. E si l'internet è pieno di persone disturbate. XD Non sapevo invece nulla dei marinai bloccati ancora in Egitto. Li davvero pensavo che la cosa si fosse chiusa. A parte sulla questione su chi dovesse pagare il danno. Li quando hai elencato tutte le varie nazionalità legate alla nave in un qualche modo ho avuto il mal di testa (non è complicato... è proprio un casino). Interessante molto il discorso sull'Afganistan e sul Donbass. Su quest'ultimo cerco sempre di seguire ogni notizia perché non la vedo proprio bene. Hai ragione tu probabilmente. Ne i russi e ne gli americani vogliono lo scontro diretto... ma i protagonisti sul campo sono dello stesso avviso? Magari ci sperano invece in un intervento diretto di uno dei. Fino forse a voler proprio forzargli la mano, incuranti delle conseguenze possibili ( e magari non se ne rendono proprio conto).
Una battuta ha bisogno di un solido contesto per essere socialmente accettata. Se io sono con un amico ebreo e in confidenza gli dico di smettere "di fare l'ebreo" inteso come tirchio è ok(se so che accetta questo genere di discorsi), tuttavia in pubblico non è accettabile. Questo genere di stereotipi razzisti non sono accettabili in programmi come striscia perché il contesto non annulla, spiega, compensa il lato razzista dello stereotipo.
fatemi capire... esce il video "marcello... what u doin?" e tutti dobbiamo ridere perché è solo ironia ma se uno fa il cinese con gli occhi deve essere cancellato dalla faccia della terra
Semplicemente perchè noi non veniamo discriminati e vessati per i nostri tratti somatici; chi non è di quella minoranza, in questo caso quella asiatica, non potrà mai capire quanta vergogna ed indignazione si può provare nel vedere il proprio aspetto sputtanato. Quello che mostrano degli italiani sono degli stereotipi, quello che fanno sugli asiatici è discriminazione.
@@touya3706 mi intrometto soltanto per dire che mi fa sorridere l'idea che noi italiani (visto il nostro punto di vista) riteniamo le persone asiatiche una minoranza. La Cina è il paese più popoloso al mondo e stessa cosa vale per il continente asiatico. Direi che siamo noi una minoranza più semplice da infilare dentro uno o due stereotipi
Posso dire che ci sta offendendo per il nulla? Ho vissuto per mesi a Torino, ed essendo di Brescia molte persone mi scimmiottavano per il mio accento. Non l'ho mai trovato offensivo, anzi ci ridevo sopra tranquillamente perché so quanto suoni greve a chi non è abituato a sentirlo. Mi sembra un po' troppo offendersi per una imitazione. Non è che si sono messi a dire che i cinesi sono criminali...o roba simile che chiaramente sarebbe stata pregiudizievole e veramente offensiva. Sembra che ci sia una gara a chi si offende di più per inezie.
Pensa che io sono di Napoli... Ti lascio immaginare quante volte sia capitato a me... Ormai non ci faccio manco più caso guarda, non mi curo di loro, ma guardo e passo
@eil4 immagino che dall'alto della tua sapienza tu sappia cosa significa essere un bresciano a Torin, invece... Comunque ogni regione e città è scimmiottata in TV in sketch comici che vanno per la maggiore ancora adesso: il milanese, il napoletano, il calabrese, il siciliano, ma anche stranieri come i tedeschi (per quest'ultimi basti vedere una famosa gag di Aldo Giovanni e Giacomo); nessuno si è mai offeso e né ne ha fatto un dramma. Sai perchè? Ti svelo un piccolo segreto? E' comicità. Non ti fa ridere non guardarla. Un po' di autoironia non ha mai fatto male a nessuno.
@eil4 Aggiungo anche un'altra cosa. Cosa dovremmo pensare di film come il Padrino e Quei Bravi Ragazzi? Che non sono capolavori perché dipingono gli italiani come degli assassini mafiosi... direi di no. Pensi che non mi sia mai capitato di sentirmi dire all'estero "Italia, Mafia, Spaghedi, Mussolini"? Non pensare di essere speciale. Che l'imitazione del cinese a Striscia non faccia ridere penso siamo tutti d'accordo, ma mettere in croce due persone per un'imitazione, ripeto, è troppo.
Praticamente sempre d'accordo con te. Stavolta no. A parte che la cattiveria sta anche nell'occhio di chi guarda, gli asiatici hanno gli occhi a mandorla, è un fatto. Un fatto. E' l'animus con cui lo si vuole far notare. Bisogna, secondo me, andare alla "fonte" dei comportamenti più che giudicare la singola parola o il singolo gesto. Altrimenti non si potrà mai più dire niente. Potremo solo fare dei grandi asterischi, come (secondo me molto stupidamente) è in "tendenza" fare per uomin* e donn*. Assurdo no?
No, il lupo non è “indubitabilmente lì”. Gli occhi a mandorla sono innegabilmente una caratteristica dei cinesi, così come la sostituzione della “r” con la “l” (almeno per chi di loro non è nato e cresciuto qui). Nel primo caso, la caratteristica somatica è generalmente apprezzata, direi invidiata; nel secondo non può che risultare comica per gli autoctoni ma, di sicuro (e salvo gravi problemi psichici), nulla per cui l’eventuale bersaglio possa sentirsi davvero bullizzato. Non siamo più in grado di finire al centro di qualche risata senza sentirci offesi, ci prendiamo troppo seriamente. Giustamente Shy ha sottolineato che troppo spesso si grida al lupo al lupo, ma non sembra capace di comprendere esattamente cosa significhi davvero razzismo. O forse dà per scontato che nell’imitazione degli occhi a mandorla ci sia un sottinteso significato di inferiorità. Non vedo nemmeno discriminazione nel sottolineare differenze reali come la pronuncia. Nei paesi anglofoni sicuramente (e giustamente) prenderanno in giro l’italiano medio per la pronuncia del l’inglese, ma dov’è lo scandalo nella rappresentazione della realtà? Le caratteristiche esotiche, poi, tendono ad essere apprezzate, se non altro perché rare qui. Quindi, come si può pensare che vengano interpretate negativamente? Ad un certo punto si è parlato di evoluzione ma queste sterili polemiche mostrano solo un’involuzione.
Alessandro ho la tua stessa età ma non mi abitueró mai a questo cambio di valori. Fatico ad accettare questa anglosassonizzazione dei nostri modi. Qui 2000 anni fa avevamo i nordafricani imperatori romani e negli stati uniti 50 anni fa avevano gli autobus segregati tra bianchi e neri. Non possiamo vivere col terrore di varcare limiti che nella nostra tradizione non esistono. E peraltro ci focalizziamo sui problemi "sbagliati": in larga parte dell'Italia il "diverso" (e non accettato) sono gli individui LGBT (ad esempio). Dobbiamo crescere ma attenti a focalizzarci sui problemi che non abbiamo. Capisco che internet sia connetta tutto il mondo e gli conferisca una matrice anglosassone ma acquisire i tabú da altri paesi e farli propri mi sembra autolesionismo.
@eil4 Ho vissuto tutta la vita nella periferia di Milano con asiatici e nordAfricani di seconda generazione nelle scuole che ho frequentato; ho visto ragazzini presi in giro perché meridionali, altri perché integralmente milanesi (eravamo 2 su 25), alcuni perché neri... magari abbiamo tutti sofferto un po' ma mi pare che la cosa iniziasse e finisse lì. L'unica cosa che ci si portava davvero a casa erano i problemi economici, quello ben più di inutili tabù su fatti estetici evidenti e puramente naturali facevano la differenza. Siamo ormai al livello che incontrare uno per strada e dirgli "Ué, biondo" è di cattivo gusto. Non credo sia un passo avanti per la società in cui viviamo. Sogno un mondo come il campetto da calcio argentino dove "El flaco", "El gordo", "El mono", "El chino" y "El negro" giocano tutti assieme e nessuno si sogna di vietare i soprannomi perché discriminano.
@eil4 Troviamo un punto comune: la gag di Hunziker e Scotti fa schifo. E non è perché discriminatoria quanto perché è proprio quella che farebbe un bambino di 7 anni e non fa ridere. Ma se la gag non fa ridere, chi pretende le scuse è un "integralista", quindi un idiota. Meglio non ridere e limitarsi a quello. Se non ridi dopo un po' smettono.
Momento momento, "non hai, probabilmente anche per ragioni anagrafiche, la sensibilità per comprendere etcetc" è intesa come incapacità di capire la situazione del mondo attuale o intesa in linea generale come il fatto di non avere la sensibilità di capire perchém qualcosa è offensivo? Perche nel secondo caso ho già sentito sta retorica e non tiene. Ma potrei aver travisato
Tutta la questione è una cazzata, tutto questo casino perché la solita manciata di idioti si è sentita offesa andando a guardare un programma estero che neanche capiscono
Provo a farti un esempio, a te non fanno un po' schifo come i film degli anni 60-70-80 trattavano le figure femminili in certi film di serie B? A me che ho una sensibilità diversa quando vedo un attore forzarsi su una ragazza mezza svestita invece che sorridere fa schifo, ai miei genitori invece sembra normalissimo "perché è un film". La sensibilità cambia nel corso del tempo, la violenza sulle donne è un esempio, il razzismo un altro. I giovani hanno spesso una sensibilità diversa dalle generazioni precedenti. Allo stesso modo vedere in prima serata uno stereotipo razziale mi fa un po' schifo.
@@rapsody230 grazie per l'esempio ma la domanda era semplicemente se Shy intendesse la prima opzione, la seconda o una terza che forse non ho compreso. Che il cambiamento ci sia è innegabile, ma che poi tutto possa essere ridotto a "non hai la sensibilità per capirlo" no.
Credo che quando sei vittima di molestie o vieni picchiato SOLO a causa dei lineamenti del viso, questo tipo di gesto mimato acquisisce un peso MOLTO più considerevole rispetto a qualsiasi stereotipo sdrammatizzato, secondo me. Per fortuna non ci sono casi quotidiani/gravi di violenza verso italiani che gesticolano con le mani o che mangiano la pizza con il baffetto alla super Mario. Forse il problema che sentenziamo con leggerezza qualcosa che NON conosciamo oppure, siccome lo riteniamo insignificante, ci sentiamo giustificati a compiere determinati gesti o a ritenerli non offensivi. Non per questo ritengo Gerry o la Hunziker dei razzisti da condannare al rogo, ovviamente..ma non considero questo gesto mimato un semplice stereotipo "stupido e frivolo".
@Emanuele Marchese sono della filosofia: vivi e lascia vivere CHIUNQUE. Ti posso assicurare che molti italiani con origini orientali che hanno subito bullismo a scuola per gli occhi a mandorla o che sono stati molestati per strada da gente sconosciuta che li infastidisce imitando lo sketch di striscia, tutto questo ha delle FORTI e CONCRETE ripercussioni/disagi sociali..non hanno diritto di vivere la loro cavolo di vita in pace?! Non è che magari la TV, con il suo forte potere mediatico, accentua tutto questo, o ne giustifica involontariamente i comportamenti?!. Siamo liberi di fare/ dire quello che vogliamo ma sempre nel sacro santo rispetto degli altri. PUNTO.
@Emanuele Marchese sono d'accordo su tutto il tuo ragionamento, davvero. Purtroppo ti assicuro che ci sono molti adulti, se tali si possono definire, (paesino di 5.000 abitanti come il mio) che replicano questi atteggiamenti per strada o basta vedere i video pubblicati dai ragazzi con lineamenti orientali ma nativi in qualsiasi nazione occidentale. Ragazzina che scappa piangendo perché un uomo di 60 anni continua a molestarla allungando gli occhi e facendo la vocina..una ragazza che voleva bere un drink in pace con le amiche o passaggiare tranquillamente per strada. No mi dispiace questo non lo accetto e mi manda in bestia che sia cinese, di colore, o un ragazzo in carne o una ragazza bruttina, il mio discorso vale per tutti. E non sei "tu" a decidere cosa offende o non offende una persona perché ognuno è fatto a modo suo e con il proprio carattere. Di gente idiota né è pieno il mondo, si sà ma spero sempre in futuro più open mind come l'hai descritto tu ma sempre rispettoso degli altri, chiunque sia.
@Calamari in the net mi snerva il fatto che viene normalizzato e considerata "una semplice stronzata" quando le cose purtroppo sono cambiate. Soprattutto in questo ultimo periodo dove la presenza del covid e della pandemia ha notevolmente incrementato la discriminazione nei loro confronti, nel dubbio, si poteva semplicemente evitare. Urlare a un bambino italiano con lineamenti orientali "EHI CORONAVIRUS STAMMI LONTANO" mimando gli occhi a mandorla e vederlo piangere in classe, ti posso assicurare che non diventa più una semplice battuta. E sfido chiunque a dire "ma fattela na risata, che noia''
Gli stereotipi a me vanno benissimo se non sono aggressivi. C'è un intero filone di comicità in film e telefilm e stand up comedy su ebrei taccagni, tedeschi nazisti, italiani mafiosi o che cercano di truffarti. A volte sono fatti dalle stesse parti in causa a volte no. Ad alcuni piace ed a altri no e molto dipende da come è fatto. Il vero problema è una generazione di giovani che non sa andare oltre il sentirsi offesa. Che non sa apprezzare le sfumature e che vuole raggiungere un appiattimento dove al tempo stesso tutti sono teoricamente eguali (ed uguali) ma nessuno può permettersi di entrare nella sfera altrui in base a categorie arbitrarie che sono di per se già discriminatorie. E' la "cancel culture", cancellare invece di capire ed eventualmente criticare. Per quanto riguarda il caso specifico è davvero troppo stupido perfino per commentarlo. Ad ogni modo è una comicità stupida ma innocua, un po' come un film di Alvaro Vitali
Vedi, qui il contesto è giusto. Qui non c'è nessun problema a fare battute del cazzo. Ma in prima serata in un programma per famiglie? no, sarebbe da evitare.
Io mi chiedo se questa fetta di gente che si indigna pesantemente per una cosa del genere sia davvero così rilevante e grossa da fare chiedere scusa ai due e a impedire di fargli fare ancora una battuta del genere. Perché 10/20/30 Mila fanatici hanno così tanto potere a confronto di milioni di persone a cui non frega un cazzo?
Ma Aldo Giovanni e Giacomo che fanno i sardi? Non conosco nessuno qui in Sardegna che lo trovi un atto offensivo, è chiaramente una cosa fatta per ridere. Capirei se fosse una cosa fatta da due skinhead per strada, ma quella è Striscia, l'apice del cringe italiano comune in TV, non ci vedo nulla di "malvagio".
Sai qual è la vera differenza? Che lo sketch dei sardi fa ridere (può non far ridere ovviamente, ma ha un suo umorismo) questo degli occhi a mandorla e la l al posto della r non ha umorismo
@@jansojele289 l'hai deciso tu che fa ridere, ad altri può benissimo dar fastidio. Il fatto che l'intero discorso di selezione di ciò che va bene e ciò che no sia basato su gusti personali è la base dei timori generalizzati sulle limitazioni della possibilità di espressione
Mi piace che tu abbia utilizzato questo esempio: l'imitazione del sardo fatta da Giovanni (se noti è solo lui a farla e Aldo e Giacomo in quegli sketch sono più spalle) deriva dalla sua esperienza in prima persona e non attinge dagli stereotipi beceri dei continentali né dalle caratteristiche fisiche del sardo medio. E si vede. Un sardo (bonus se conosce la lingua sarda) ride e in parte si riconosce con gli sketch di Giovanni perché non mancano di rispetto e non sono ignoranti. La chiave è questa.
ciao Shy e complimenti per i tuoi video che seguo sempre. Trovo un po' esagerato chiamare "razzismo" quello fatto da hunziker e scotti. Fenomeni come per esempio la black face sono cose che non appartengono al nostro paese (come la carbonara non appartiene agli stati uniti) e non capisco il voler trovare l'indignazione proprio come in america. E' brutto a volte non poter fare battute o ridere su alcuni argomenti. Fare battute su un omosessuale o su un'altra etnia non fa di te un omofobo o un razzista. In fondo, è ponendosi dei limiti che si conferma una diversità (che sia di etnia, orientamento sessuale, ecc..)
Esattamente, non capisco questa cosa di importazione dell'indignazione dagli usa (che poi è solo unilaterale, guarda cosa è successo con il kpop e la mafia)
Il punto è che ormai certe categorie sono diventate delle specie protette. Solo alcune, non certo tutte le categorie e tutte le minoranze. E il problema è che questo, secondo me, è un processo diametralmente opposto all'inclusione sociale che questi gruppi vogliono ottenere 🤷🏻♀️
Ma invece di indignarsi per qualunque cosa e cercare di mettere il polistirolo in ogni spigolo dell'essere umano per non fare la bua a nessuno, non sarebbe più costruttivo sopportarsi di più?
Qualcuno mi spieghi la differenza tra "papadapupi", "pizza mandolino", "mamma mia" con tanto di mano a carciofo e una semplice imitazione dell'accento cinese con gli occhi semichiusi a mandorla.
1 - Il contesto completamente differente; 2 - La satira intelligente dei Griffin usa gli stereotipi razzisti per criticare lo stesso razzismo: quando Peter fa "papidipupi" è volutamente ridicolo, assolutamente fuori posto, e c'è Brian con lui che si vergogna da morire. E' come la scena è sceneggiata e girata che fa ridere, non il semplice stereotipo razzista buttato lì a caso come hanno fatto Hunziker e Scotti. Spero di esserti stato di aiuto.
@@Over.The.Hills.And.Far.Away. 1- il contesto è lo stesso: show comico 2 - quello sketch che hai riportato tu è solo uno. Esiste un'intera filmografia mondiale, pubblicità comprese, che non segue questa tua logica.
Per far ridere alle volte si esagerano dei tratti e si tende ad affidarsi a stereotipi. Non ci vedo razzismo in questo. Viene fatto indifferentemente su chiunque. Sui Carabinieri, sugli alunni, sui professori, sugli amici al bar, sugli omosessuali, su qualsiasi etnia e religione.
Mi dispiace tanto aver sentito che per Shy (che non leggerà mai, purtroppo), i boomer non sono abbastanza sensibili da capire cosa ci sia di sbagliato negli "occhi cinesi di striscia la notizia". La verità è che nel razzismo, quello vero, c'è sempre la volontà di ferire. Se questa volontà viene a mancare, resta una battuta...che può essere di cattivo gusto (come gran parte del palinsesto italiano), non lo nego, ma resta una battuta. L'esempio perfetto sono le black face di Scrubs, incolpate e rimosse dalla serie quando erano semplicemente una battuta del protagonista...letteralmente innamorato del suo amico di colore. Dai, iniziamo tutti a prenderci un po' meno seriamente e a colpire i veri episodi di razzismo.
Onestamente mi chiedo perché questo tipo di stereotipo sia visto come offensivo (e con tutta la ragione del mondo), mentre inglesi e tedeschi che ci chiamano “pizza, spaghetti, mafia e mandolino” sia globalmente più accettato. Ah, e in ogni caso questa volta il video l’ho visto asciugandomi i capelli, non sul water.
Non so, secondo me facciamo - al solito - tanto rumore per nulla. Indifferentemente dal contesto, l'unica domanda che andrebbe posta è: ciò che viene detto ha lo scopo - oggettivamente - di insultare, di creare odio verso quel particolare argomento? Perché il confine con la misantropia è sottilissimo e finisce che una frase - per quanto becera, imbarazzante, per niente divertente - venga distorta e piegata con lo scopo ultimo di creare attrito, per separare indifese vittime da sanguinari colpevoli, per attirare attenzione verso un tema (omosessualità, gender, razzismo, religione, ecc) che mai come oggi ha bisogno di essere accettato/assorbito tra i costumi di tutti gli strati della società, ma che mai come oggi trova nel vittimismo misantropico il suo unico, più acerrimo rivale. L'altro nemico, l'ignoranza in tutte le sue forme, si supera tranquillamente con una risata e una buona dose di ironia. Ovvio, se la risposta alla mia domanda è SI', quello che viene detto ha lo scopo di odiare/distruggere, quello è tutto un altro paio di maniche. Ma non mi pare che le parole infelici di quei due intrattenitori fossero indirizzate a quello scopo. O sì?
Ciao Shy, se può interessarti chiarire: la velocità di una nave si esprime in nodi, perché data una certa velocità di rotazione delle eliche, la velocità effettiva della nave può variare a causa proprio di venti e correnti. Mentre le assicurazioni per questo tipo di incidenti si chiamano P&I (protection and indemnity) e sono dei club costituiti dagli armatori, nei quali versano una quota annuale, proprio per far fronte a questi eventi. Le navi sono assicurate con compagnie di assicurazioni “classiche” solo per corpo e macchina, cioè lo scafo ed il motore.
Il problema è sempre a cosa si è esposti. Io per dire ho 35 anni e la fortuna di vivere all'estero in un contesto internazionale da anni. Eppure è successo anche a me di dire una cosa che magari dal mio punto di vista era una battuta innocente, che è stata invece percepita come offensiva da altri. Il punto è sempre riflettere su ciò che è successo e porsi dal punto di vista dell'altra persona. Ad esempio, io cerco sempre di spiegare ai miei colleghi e amici stranieri che fare la classica battuta sull'italiano mafioso va anche bene se lo fanno bonariamente con me, ma è bene anche riflettere che la mafia è una piaga della societá italiana e non c'è proprio un cazzo da ridere su quei morti e sulle conseguenze che la mafia ha causato. Alla fine il problema è sempre il solito, serve investire sull'educazione e avere un minimo di equilibrio, separando le scivolate in buona fede da chi, come giustamente hai detto tu, di questi problemi semplicemente se ne frega.
@Emanuele Marchese Ma infatti il punto è che dipende molto dal contesto in cui una cosa è detta. Una battuta pesante fatta in un contesto è accettabile, in un altro non lo è. Sta all'intelligenza della persona capire quando è il caso e quando invece no. E questo per dire vale anche tra le zone d'Italia. Io sono toscano e se saluto un amico offendendogli pesantemente la mamma si ride. Se lo faccio con un altro di un'altra regione non è percepito nello stesso modo. Capire queste sfumature e comportarsi diversamente a seconda del contesto è fondamentale.
Plot Twist: Stavano imitando i sardi
e quello è razzismo contro i sardi dobbiamo cancellarli perché i poveri sardi sono una minoranza la comicità si basa sugli stereotipi però niente ormai tutti si offendon con tutto è snervante
E Willy dei Simpson? 😁
In verità sardi e cinesi si spalleggiano perché fanno parte della lobby dei "diversamente alti" che punta a cancellare il nostro stile di vita per piegarci, letteralmente, ai loro standard.
Era Lillo....
@@nurgiachi9211 Commento underrated
"mettersi il cappello e i dentoni per fare il cinese" è letteralmente quello che fanno bonolis e laurenti ad "Avanti un altro" più o meno ogni puntata
Bella questa
infatti che schifo
si ma nessuno di loro rappresenta un rischio di concorrenza a Prada, cosa che fanno la Hunziker e Dolce & Gabbana
@@eliagiuliani3497 tu dici che lo abbiano fatto solo per quel motivo? be sarebbe una genialata e al contempo una bastardata commerciale. il bello e il brutto del capitalismo
infatti non riesco a capire come possa essere considerato "razzista". Cazzo, ma razzista sapete che significa?
Shy, avevo fatto ben attenzione ad evitare ogni possibile infomazione legata a questa notizia, ora per colpa tua ne so qualcosa .
ti giuro sarà che questa settimana sono stato occupato e i social li ho frequentati meno del solito poco, ma io ne vengo a conoscenza stasera ahaha
@@emanuelechelini5163 Idem hahaha
@@emanuelechelini5163 idem
Ora per colpa sua so chi tiene striscia la notizia
Sì ma non si può accusare qualcuno di razzismo quando non ce n'è intento alcuno.
Se tu vedi del razzismo nelle azioni di qualcuno che non ne ha intenzione, di chi è il razzismo?
"...Statisticamente la metà di voi in questo momento sarà seduta sul water"
*Io sul water: 👁👄👁
Pure io ahahahah
Stavo cercando questo commento ahahahahahahahah
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH SO FUNNY 😐
Mi sento spiato
A quante pare siamo in molti ahahahah
Mi hai messo paura, mi stavo pulendo il culo quando hai detto che metà di noi si trovi sul water mentre guarda i tuoi video.
Confermo
Io sono al cesso in questo momento ahah
Anche io mi sono spaventato, perché lo ha detto mentre mi usciva lo stronzo dal culo.
@@deym0s702 Onesto
Same here
MI ha fatto molto ridere come hai pronunciato "badi" positivity e "bodi" shaming uno dopo l'altro.
Lo stereotipo degli asiatici non sono più gli occhi tirati all'indietro ma i colpi di tosse
Etciù!
@@ilnumero1234 Salute!
Fazzoletto? 🧻
Razzista!1!1!1!1!1!1!1!11!
Dovrebbe essere lo stereotipo di tutto il mondo allora 🤣
@@rosamariadevita3164 ma è iniziato da lì
Storie dal Fronte di Twitter
11 Aprile
A seguito del rilascio di una tracklist di un gruppo kpop, delle fan italiane fanno notare che l'uso "aesthetic" del termine "Mafia" è sbagliato, cercando di spiegare quanto grave sia la situazione di chi vive certe realtà.
Le suddette spiegazioni vengono inondate per due giorni di risposte con foto di pizze, spaghetti, Super Mario e altri stereotipi vari, tra cui epiteti razzisti quali "Fredo" e "Guido". Aprendo i profili di questi utenti, si leggono i classici #noracism, #blm, ecc...
Stando al parere di questi, a quanto pare, gli italiani - in quanto "bianchi" - "non hanno diritto di lamentarsi poichè non oppressi".
Negli USA va in tendenza #italians, hashtag nel quale ci si lamenta della iper sensibilità degli italiani che "vogliono sentirsi oppressi"
14 Aprile
Due conduttori italiani fanno una scenetta patetica dove simulano gli occhi a mandorla e usano la L al posto della R.
Internet insorge, polemiche all'estero, i conduttori son costretti a scusarsi, e chi fa notare che non c'è una volontà discriminatoria dietro quella scenetta viene messo alla berlina e accusato di razzismo
Morale della favola
Cancellatevi dai social, che vivrete meglio. Nel mondo reale, la Gen Z non può raggiungervi
come si chiama il gruppo?
perché non riesco a trovare questa notizia
Fa ridere soprattutto perché gli italiani sono diventati "white" di recente, e in altri contesti non è detto che siano ritenuti tali.
@@Esse9. mi pare si chiamino ITZY, ma non so molto di kpop, quindi potrei sbagliarmi.
Nel dubbio, cercando #italians e #mafia su twitter dovresti trovare gli strascichi della polemica
Il punto è proprio questo, ovvero che nessuno ne ha parlato, e che gli account "woke" italiani l'hanno derubricata a "vaccata"
@@MaterialMenteNo infatti, molte ragazzine hanno provato a spiegare esattamente quello che hai detto tu, e la risposta unanime è stata che gli italiani vogliono essere "poc" e vogliono dirsi oppressi.
Io sono dell’idea che bisognerebbe cercare di capire gli altri e di non rompersi le scatole a vicenda. Il problema é che ormai si gestisce ogni minima sciocchezza come un caso di strupro o peggio. Secondo me va bene il dialogo, anzi lo ritengo necessario. Ma non si puó farme sempre una questione di stato, anche perché si ottiene l’effetto opposto. 😫
Occhio shy, penso tu abbia anche un gran numero di persone che ti ascolta mentre lava i piatti(me compreso)
Entrambe le cose, entrambe le cose
Ale? Sei tu? Ahahaha!
Per quanto riguarda la questione delle scuse, allargando anche un po' il discorso, mi manda in bestia il fatto che vengano percepite dai più come un segno di debolezza, quando è completamente l'opposto.
Quando sbagli, o fai un torto a qualcuno e rendendoti conto dell'errore ti scusi e magari cerchi pure di rimediare dove possibile, dimostri non solo di avere un cervello che funziona correttamente, ma di avere coscienza di ciò che fai o dici e anche di avere un minimo di empatia. E ci vuole forza per farlo, per ammetterlo prima di tutto a se stessi e poi all'altra o altre persone. Ma purtroppo viene ancora visto come un segno di debolezza, quando invece non scusarsi e non ammettere i propri errori è solo immaturità.
Totalmente d'accordo. Le persone potenzialmente peggiori, a parer mio, sono coloro che non sanno chiedere scusa. In generale, la vedo come una qualità di pochissimi. È l'esempio perfetto di come Internet spesso diventi lo specchio della nostra società, ma privo di quei filtri dati solitamente dell'imbarazzo. Nella realtà ci imbarazzerebbe e non poco continuare davanti a tutti ad accanirci su uno sconosciuto che chiede scusa
Che poi si sono scusati in un contesto che non servivano proprio le scuse, parliamo pur sempre di un programma satirico in cui regnano stereotipi ed ironia con alcuni momenti di serietà, non si tratta mica del TG nazionale.
La gente si indigna per le cose più inutili..
Peccato che scusarsi per queste ridicolaggini E' ASSOLUTAMENTE un segno di debolezza e non dovrebbe mai essere fatto (se inizi non finisci più...dai un dito e si prenderanno il braccio).
Guarda la figura che sta facendo Hank Azarian in USA per il "caso Apu".
@@dimercamparini ma segno di debolezza perché chiedono scusa? Se io dico una stupidaggine ad una persona e quella si offende e gli chiedo scusa, sinceramente credo di aver fatto una buona cosa perché evito il disagio di quella persona, evidentemente chi si sente debole chiedendo scusa è perché è già debole di suo
@@RinoSss no...se la persona a cui tu chiedi scusa è uno snow-flake che si offende per ogni sciocchezza che gli succede nella vita non avrai mai finito...penserà di aver ragione a comportarsi così e sarà sempre peggio.
Meglio far capire alla gente che non può sentirsi offesa per qualsiasi cagata e assecondarli nelle loro inutili indignazioni...onde evitare un escalation di vittimismo che è già ridicolo allo stato attuale...se andiamo avanti così sarà sempre peggio.
Essendo italo-giapponese ho risentito molto di questo tipo di razzismo (esattamente questo) durante la mia infanzia ed anche oltre. Mi fa molto male vedere ancora queste cose. Grazie per aver sollevato la questione.
Concordo! Anche io ho vissuto una situazione simile!
- ricordare che la metà di noi ascolta in bagno in fondo è inquadrare la situazione di un pubblico privo di vero tempo libero;
- la notiziona mi era sfuggita: passo spesso del tempo con mia madre ultimamente ma per lei esistono solo i canali Rai;
- la frase sul politically correct la ripeto da anni e la condivido al punto da operare una sorta di esclusione involontaria delle persone che mi circondano e che fanno un uso smodato di quell'espressione. E' proprio così, il più delle volte è una scusa per poter dire e fare ciò che ci pare avendo la consapevolezza che non sarebbe il caso.
- anche io mi sono divertita più volte con le imitazioni di alcuni stereotipi etnici e razziali; alcuni di questi mi fanno ridere ancora mentre per altri ho sviluppato una sorta di fastidio che mi fa chiedere "era proprio necessario?". Non considero questo tipo di rappresentazione sbagliata in assoluto ma a mio parere è molto sottile il confine tra la denigrazione e l'espressione comica. Ad esempio ricordo che mi faceva molto ridere l'imitazione del filippino di Marco Mazzocca proprio per quella bizzarra commistione linguistica tra accento filippino e accento romano; in più mi pareva che oltre a prendere in giro gli stereotipi legati agli immigrati filippini in Italia, in gran parte impiegati come domestici nelle case dei ricchi, si prendesse in giro anche i loro datori di lavoro. Concetto esplicitato dallo stesso Mazzocca in collaborazione con Corrado Guzzanti ne "I canti dell'Olgiata" ua-cam.com/video/jnb2Kf1FYeE/v-deo.html
Ma c’è ancora qualcuno che guarda Striscia la notizia?
Milioni di boomer
Un po' mi sono rotto le scatole di questa perenne indignazione social. Fare uso di stereotipi non denota razzismo, è il contesto e l'eventuale malizia che contribuisce a definirlo. Usare stereotipi è umano, anche noi italiani all'estero veniamo stereotipati, e va bene così. Io non mi offendo, e anche se lo facessi questo non significherebbe che siamo di fronte ad un'offesa. Il fatto che ci sia un offeso non rende l'offesa necessariamente tale.
Sono d'accordo. Credo che un po' tutti dovremmo seguire il detto "e fatte na risata"....a me sembra che stiamo andando verso una società di individui sempre più permalosi. E l'indignazione perenne non aiuta poi a discernere i reali e fondati casi di razzismo, omofobia e via dicendo, anzi si genera solo una grande confusione
@@mattiaerroi5297 Comincio a nutrire una forte idiosincrasia per questa sinistra ipocrita, e ciò mi preoccupa perchè non voglio diventare uno di quelli che agisce per tifoseria. Ma è altresì vero che non posso che condannare questa patetica convinzione/ideologizzazione secondo cui per cambiare il mondo debba mutare il linguaggio che si usa per narrarlo. Mi ricorda molto il concetto di egemonia culturale di gramsciana memoria, e questo mi fa orrore.
Sarà che io sono uno sporco liberale e liberista, eppure non voglio vivere in un mondo (anche solo quello social) in cui ogni azione condotta nei confronti di una minoranza venga "criminalizzata".
Concordo
Quello che maggiormente mi preoccupa di questa notizia è scoprire che Striscia la Notizia la vedono anche all'estero... Però adesso mi aspetto le scuse di Shy per le sue frasi discriminatorie nei confronti di noi anziani...
Lo scrivo all'inizio così non ci si fraintende: se non siete d'accordo si può provare ad avere una conversazione civile, non dico di avere la verità in mano nel mio commento.
"La società cambia, e le linee che delimitano ciò che è accettabile da ciò che non lo è più, si muovono di continuo [...]. E' come se queste linee si muovessero sotto i piedi di 60 milioni di italiani".
Secondo me è un po' troppo facile dare la colpa alla società e immaginarie linee che, mosse quasi da coscienza propria, si spostano sotto i nostri piedi, come se noi non avessimo nulla a che fare con questi cambiamenti inevitabili.
Se anche non siamo io e te a dare forma alla società in toto (sicuramente la mia influenza è minore della tua che ancora è minore di quella di qualche attore famoso o del presidente di qualche stato), le nostre scelte hanno un peso, non siamo (o non dovremmo) essere schiavi di ciò che la società ci impone, perchè siamo NOI la società.
Detto questo, a me personalmente non dà fastidio che lo stereotipo medio dell'italiano all'estero sia pizza, pasta e mamma mia con il gesto della mano inquisitoria. Come tutti gli stereotipi è stupido, riduttivo e un po' magari t'infastidice, ma il gioco degli stereotipi diventa bello proprio quando tutti lo giocano; tu ti becchi la gente che urla "mamma mia!!!" ma ti permetti anche di scherzare allo stesso modo sugli altri.
Secondo me, negli ultimi anni ci prendiamo tutti troppo sul serio, siamo diventati delle bamboline di ceramica, fragili e delicate. Abbiamo bisogno di 1000 regole non scritte per dirigere ogni micro-interazione sociale, perchè il sotto caso b-ter della casistica 15 comma 7 è Ok, mentre il comma 6 ha smesso di essere Ok ben 47 minuti fa, a seguito dello smottamento naturale delle linee immaginarie che costituiscono i limiti di ciò che è ok e ciò che non è ok nella società, mi dispiace.
Avete presente quando tra amici ci si insulta con i peggiori epiteti ma con la totale consapevolezza di stare scherzando? Si tratta proprio del famoso "non prendersi troppo sul serio", che noi abbiamo completamente dimenticano direi una decina di anni fa, ma ho sparato un numero a caso tanto non ci capisco un cazzo.
Penso si possa scherzare su certe cose MA ANCHE rispettarle allo tempo, ma potrei anche sbagliarmi. Dico davvero, magari parlare seriamente di certe cose e rispettarle davvero cozza con lo scherzarci goliardicamente.
Non si può più dire: "Non si può dire niente!" (cit.)
Questione politically correct. Credo che l’eccessiva aggressività da parte di individui di super sinistra sui social abbia portato molta gente a valutare il discorso politically correct come un evento oppressivo.
La tendenza di alcune persone a ritenersi superiori ad altre solamente perché più sensibili alle questioni razziali ha portato a un estremizzazione del dibattito pubblico
Ma succede da sempre, da ogni parte, pensa che volevano boicottare Far Cry 5 perché i nemici del gioco sono redneck
Anche secondo me, che poi è un po' quello che è la cancel culture
A me sta storia ha fatto cringiare, non Striscia, ma i protestatori...
Al di là della gag da boomer, che vabbé, ma la comicità da sempre fa uso bonario di stereotipi e di elementi volutamente esagerati e caricaturali, è la base stessa della comicità, ed avviene in modo trasversale.
Le persone con un minimo di intelligenza sanno che la comicità è una dimensione a sé stante, che non ha intenti ideologici o offensivi, ma è ironia e spesso anche autoironia, è un servizio alla nostra persona che ci permette di ridere e stare di buon umore, un mondo senza comicità, senza autoironia, senza leggerezza, è un mondo tetro.
Noi italiani da sempre ridiamo alle gag che fanno su di noi: nei film, nei cartoni americani, negli sketch comici, ci rappresentano da secoli in modo caricaturale come mafiosi, corrotti, rumorosi, gesticolatori, baffoni, cuochi, suonatori di mandolino e danzatori di tarantelle.
La maggior parte di noi sa che sono stereotipi bonari, e ci facciamo tranquillamente una risata.
Ma questo vale anche per gli altri Paesi, e tutte le altre parti sociali che vengono colpire dall’ironia, in primis i politici che sono i più bombardati, spesso anche in modo cattivo.
Per non parlare di serie come i Griffin...
Questi che si indignano per una mezza gag da boomer da dove sono usciti? Abbiamo vissuto sullo stesso pianeta negli ultimi 2000 anni o vengono da Marte?
Cioè, gli unici finora così incapaci di elaborare l’ironia che ho potuto vedere sono gli islamici radicali, se arriviamo anche in Italia a questi livelli siamo messi malissimo...
Ora anche Gerry Scotti ha replicato alla faccenda, dicendo che lui per hanno si è sottoposto a gag in cui veniva deriso per l’obesità, la calvizie e l’aspettò in generale, quindi?
In questi casi, io propongo sempre il test della “tesi”, quando c’è un argomento controverso.
Per chi non è d’accordo con me, lo invito a scrivere una tesi coerente ed organizzata che descriva come dovrebbe essere, in un sistema ideale, la regolamentazione di un certo fenomeno, in questo caso la comicità.
Quindi, supponiamo pure che alcune forme di comicità debbano essere abolite, in base a quali criteri scegliamo quale tipo di comicità si può fare e quale no?
@@AlessioC97x Ma guarda, non voglio polemizzare, i miei 2 cents sulla vicenda è che, tralasciando pure la questione razzismo, è sempre la solita ""comicità"" Mediaset che proprio non fa ridere, ma, sempre parlo per me, fa cadere le palle. Poi di sicuro non è che perdo il sonno per le cagate che combina Striscia, manco sapevo di questa polemica prima di vedere il video
@@AlessioC97x Che tristezza! Poi con la comicità va a finire che si salvano solo le boiate demenziali che nessuno capisce e si ride perché ci si sente stupidi
_la Ever Given è una nave giapponese, registrata a Panama, prestata a una compagnia taiwanese e gestita da una compagnia tedesca_
*confused unga bunga*
Bloccata in territorio Egiziano, liberata da un rimorchiatore Italiano che ha collaborato alle operazioni di liberazione assegnate ad una società Olandese(ci sarebbe stato bene qualche settimana fa)
molto spesso è così in ambito nautico
Stai facendo razzismo verso i neanderthal
Secondo me conta la buona fede. Se un comico straniero recita lo stereotipo italiano "CIAO BELLA PIZZA PASTA MAFIA", gesticolando con un mandolino in mano io mi metterei a ridere e basta. Non li si può accusare di razzismo. Fa ridere anche che chi ha accusato di razzismo Gerry e la Hunziker siano tutti fuorché cinesi.
In realtà la comunità asiatica é fortemente contraria a queste caricature, soprattutto nell'ultimo anno, perché a causa del Covid é aumentato l'odio razziale nei loro confronti, e queste "derisioni" sul loro aspetto non fa che normalizzare la discriminazione. Hanno fatto i loro "ashtag", le loro campagne, eccetera.
Quindi: no, mi dispiace, i cinesi, i giapponesi e i coreani hanno già più volte chiesto di smetterla di stirarsi gli occhi, esattamente come la comunità nera ha chiesto di smetterla con la black face.
@@vale461mitoMedia A rispettarci?
Faresti male, è uno stereotipo del cazzo e non dovremmo farlo passare senza dire nulla.
Proprio ieri facendo zapping sono finita sul 5 e ho seguito qualche minuto di striscia la notizia (cosa che non mi capitava penso dal 2002 😅) e mi sono chiesta se c’era ancora qualcuno a guardarla.
Grazie per aver risposto alla mia domanda Shy.
Io la guardavo sempre finché c'era Ficarra e Picone, poi non mi piaceva più ed ho smesso di guardare la tv in generale.
Comunque si tratta di un canale satirico, mica di un tg vero e proprio da prendere sul serio, non capisco perché tutti si debbano indignare.. mi sa che non capiscono il contesto.
"Sul 5" non lo sento dal '97, la bonanima di mia nonna
La società: "Non puoi più fare battute sugli stereotipi razzisti".
Io: "Zi badrone"
Badrone
Sei un professionista?
Shy: dice al quaeda
UA-cam: Is time to demonetizzare
demon(et)izzare
Non sa quello che dice 🤦
Penso che il punto della faccenda di Gerry Scotti e della Hunziker stia nel decidere se gli stereotipi siano razzisti o no. L'umorismo di tutto il mondo si basa su stereotipi, Charlie Hebdo ne è un esempio molto spinto (e non mi ricordo mai nessuno che lo accusasse di chissà che). Il punto è che spesso si tende a criticare qualcosa che è satira, di cattivo gusto (perché diciamocelo, le caricature di cinesi che dicono la l non fanno ridere, fanno solo tristezza) perché inseriti in un contesto in cui la gente quelle cose le pensa davvero, magari per razzismo vero e proprio. Io non penso che l'intento di Gerry Scotti o di Michelle Hunziker fosse razzista, ma solo di far ridere tramite uno stereotipo, come potrebbe essere quello del milanese con l'aperitivo o del messicano che mangia tacos.
Esatto. Mi vengono in mente anche "il milanese imbruttito", ma anche "Casa Surace" che sugli stereotipi ci giocano, però se un meridionale prende in giro un meridionale, tutto bene, ma se un settentrionale dice lo stesso di un meridionale "apriti cielo"... Come spiego a mio figlio, bisogna mettersi nei panni degli altri. Oltretutto non sempre la lingua, la cultura radicata, le tradizioni sono spregiative nei confronti di altre culture o persone.
L'esempio di Charlie Hebdo viene fatto in continuazione, come se le loro vignette non fossero mai state criticate. Nessuno si ricorda che la redazione di CH è stata querelata decine di volte? Prima e dopo l'attentato. Anche in Italia esistono istituzioni che promuovono messaggi razzisti più o meno espliciti, o anche satira molto spinta e facilmente equivocabile, ma non rientrano nella categoria di Striscia, che - anche se non penso venga mai presa sul serio - è una trasmissione rivolta a tutta la famiglia e virtualmente tutta la popolazione italiana, e quindi dovrebbe essere uno spazio sicuro e inclusivo.
Un altro punto interessante è questo accanimento sul concetto di 'intento' non razzista. In Regno Unito e negli Stati Uniti, per esempio, è comunemente accettato il fatto che intento e conseguenze siano due cose separate. Un atto di questo genere ha delle conseguenze, e sono d'accordo con Alessandro sul fatto che inveire su chi si è scusato sia scorretto, e che in questo caso abbastanza irrilevante basti andare avanti: l'intento non era razzista, qualcuno ha segnalato il fatto che fosse una gag razzista, Mediaset dovrebbe prenderne nota ed evolversi, senza che nessuno vada alla forca. Il vero problema è questa cospicua percentuale di persone che non pensano ci sia niente di male nel rinforzare stereotipi dannosi. Dannosi per chi, come me, ha passato una vita intera in Italia, una vita felice e per cui sono profondamente grata, ma in cui non c'è stato UN solo giorno in cui io sia stata trattata per quello che sono, italiana, o in cui almeno potessi dimenticare il fatto di non avere un aspetto italiano.
Ancora, l'esempio di Meridione e Settentrione; entrambe le parti sono consapevoli di condividere centinaia di anni sotto la stessa Costituzione, la stessa lingua, la collocazione geografica. Nessuno in Italia si ricorda del passato coloniale del proprio paese (che è arrivato anche in Cina, tra l'altro); nessuno in Inghilterra passa il tempo a fustigarsi per i bisnonni schiavisti, ma sono tutti coscienti del fatto che il progresso è fatto anche di 'piccole' cose, come per esempio essere consapevoli delle origini del proprio privilegio economico. Continuo a citare l'UK perché vivo qui, e so che gli stereotipi dell'italiano col baffo e col mandolino vengono criticati tanto quanto il gesto derogatorio che è tirarsi gli angoli degli occhi. Non capisco perché l'Italia fatichi tanto a stare al passo coi tempi.
@@SilviaRazakova in realtà il punto del mio discorso era proprio dividere l'intento dalla conseguenza. Sono d'accordo che ognuno debba prendersi le proprie responsabilità per le conseguenze delle sue azioni, ma solo se promuovi discorsi che incitano all'odio. In questo caso era abbastanza chiaro che Gerry Scotti e la Hunziker non intendessero fare del razzismo. Capirei nel caso di una parodia che fa della stupidità altrui la sua forza, come nel caso delle black face anni '20, qualcosa che presuppone una superiorità nei confronti di un'altra etnia. Qui però non era così, era banalmente un umorismo molto infelice su degli stereotipi. Si può fare dell'umorismo migliore? È probabile. Offende qualcuno? Sicuramente. Ma tra quello è dire che è una battuta razzista c'è un mare. Il razzismo è pensare che la tua etnia sia superiore ad un'altra, non fare lo scemo dicendo "glazie" e tirandoti indietro gli occhi. Probabilmente è anche una questione di sensibilità diverse, ma non vedo nel loro gesto un tentativo di ridicolizzare qualcuno, quanto più un'imitazione stereotipata, come ce ne sono tante altre.
@@Andrea-rt2ii Ti rispondo proprio perché mi sembra di parlare con una persona civile e informata (di solito sto alla larga dalle discussioni online).
Sono d'accordo sul fatto che ci sia un abisso tra un incitamento all'odio esplicito e uno scherzo ignorante, ma il concetto di razzismo come 'difesa della razza ariana' o simili è un po' datato. Il razzismo è molto più insidioso, ed è ormai un termine che comprende uno spettro molto più vasto di azioni, e non è questione di punti di vista. Anche quando sembra che si faccia polemica su delle briciole, è proprio grazie a questi piccoli passi e miglioramenti che si arriva a una società in cui i gruppi marginalizzati possano integrarsi con facilità, soprattutto se i canali di informazione raggiungono i bambini, che assorbono informazioni e le accettano come veritiere (inclusi i bambini italiani di origini asiatiche, che vedono questa rappresentazione di sé sullo schermo, e nessuno a contraddirla).
Sicuramente non sto dicendo che l'aumento statistico di attacchi fisici e verbali alle persone asiatiche in tutti i paesi occidentali sia dovuto a questo tipo di 'umorismo', perché di nuovo entra in gioco il concetto di intento positivo o negativo, ma come processo mentale (il governo cinese è criminale = tutte le persone asiatiche devono pagare; esistono persone asiatiche che non sanno parlare italiano = nessuna persona asiatica capisce l'italiano) è abbastanza simile. Ovviamente, non tutti interpretano così le informazioni, ma non è più tanto chiaro dove sia la maggioranza, e la parte di popolazione più evidente, per ora, non dà grandi speranze.
Se vai da un nero e gli dici: "hey, negro, come butta" non è che poi puoi tirartene fuori dicendo:"eh, ma io non sono mica razzista! Non era mia intenzione esserlo!"
Il contesto importa e striscia, una trasmissione TV in prima serata indirizzata a famiglie NON è il contesto giusto per stereotipi razzisti del genere.
In questa puntata shy ha semplicemente detto che probabilmente ritornerà non solo l'ISIS ma anche la Guerra Fredda
non potete capire se non siete cinesi da piccolo quante volte mi hanno preso in giro ho sofferto o pianto o perso amici.. vedere i bambini che ti disprezzano perché guardano programmi come striscia che li imitano ma non sanno che da bambini si è più sensibili e dopo ci dite che non ci integriamo
OOOOOH...QUALCUNO PENSI AI BAMBINIIIIIII!
(snow-flake)
Caro non è la comicità a creare discriminazioni.
La comicità è un patrimonio umano che ci permette di vivere la vita con leggerezza e ridere anche di noi stessi, come io ho sempre fatto per le battute estere sugli italiani (mafiosi, rumorosi, corrotti, cafoni ecc...).
Le persone almeno minimamente intelligenti in una società sanno ben distinguere la comicità dal razzismo, e di certo non si mettono a fare razzismo per degli sketch comici.
Se vuoi giustamente reclamare il tuo diritto di essere rispettato, lo devi fare contro chi ti discrimina, non contro la comicità.
@@AlessioC97x La comicità è un patrimonio umano, sono d'accordissimo, ma questa non è comicità
@@dimercamparini vorrei dirti di farti una vita ma sarebbe cringe (lo so ho scritto cmq il commento ma mi annoio e ho voglia di conflitto)
@@jansojele289 beh non lo avrai da me...ciao e buona vita (visto che tu almeno ce l'hai)
È incredibile come tu riesca ad aprirmi la mente con la tua capacità di analisi ed a volte nn ti nego, torno indietro nel video per paura di essermi perso qualche passaggio per via dello sciaquone del water..grazie shy
Ahahah
Infatti più che la mente apre fa aprire altro
La regina delle freddure Michelle Hunziker non è nuova a queste figuracce. Vi ricordate il caso Botteri?
patriots Macchè figuraccia, stava scherzando.
si, mi ricordo pure che la Botteri rispose che noj si era per niente offesa. Mentre chi non c'entrava niente si era offeso per la Botteri
Shy mi trovo in disaccordo, che non faccia ridere è sicuro, ma secondo me è ben lontano dall’essere offensivo.
Come hanno detto molti altri nei commenti, imitare stereotipando particolari nazionalità, ma anche dialetti, è diffusissimo e penso lo facciano un po’ tutti nella propria quotidianità, ovviamente non in maniera offensiva.
Penso davvero ci sia un eccesso di politically correct e che ognuno si debba fare un attimo di esame di coscienza prima di puntare il dito.
Questo comunque è quello che penso io (20 anni), se davvero le persone ritengono razzista questo tipo di contenuto, o sono già troppo vecchio, o sono troppo ingenuo e davvero ci sono cattive intenzioni in questo tipo di contenuto.
Sta gente ha rotto il cazzo, è assurdo
No tranquillo, non sei né vecchio né ingenuo, sei solo intelligente per capire cosa è goliardia e cosa è realmente razzismo
Se la gente si scandalizza per gli occhi a mandorla, italiani pizza e mandolino, tedeschi crauti e sandali con le calze, sono solo persone tristi (e ipermoraliste del cazzo) che non sanno prendere la vita alla leggera
Ormai è un mondo pieno di permalosi, ed è proprio il motivo per il quale c'è tanta tensione nell'aria
Che si facessero una risata tutti quanti o se ne sbattessero i coglioni; il mondo sarebbe migliore e un po' più senza problemi
Che lo facciano ancora dubito, cioè ci stiamo orientando come società verso un altro tipo di umorismo. Non fa più ridere lo stereotipo dell'italiano medio con l'accento siciliano che ruba, l'americano medio menefreghista e capitalista o il messicano col sombrero. Davvero vogliamo sacrificare l'evoluzione con una falsa questione di rivendicazione della libertà di pensiero? Come se citassi gli episodi di Casa Vianello che facevano ridere molte generazioni fa, pensando di essere divertente,
@@lostinthefaq Sicuramente, l’ho detto anche io che non quello scambio di battute non faccia assolutamente ridere, ma c’è una bella differenza tra una cosa che non faccia ridere, brutta e anche cringe, da una cosa offensiva è razzista.
Ti prendo come esempio Luca Ravenna, un comico monologhista (ha anche partecipato a Lol) che molto spesso imita accento romano, napoletano o anche i cinesi, nessuno ha mai reputato razzisti i suoi sketch, che tra l’altro sono molto simpatici.
Questa è sempre la mia opinione, ripeto, ma il “non fa ridere” e il “è razzista” sono due cose lontanissime a parere mio.
Non è un eccesso di politically correct. Gli asiatici, come anche le persone di colore, nella storia sono state spesso oggetto di discriminazioni e soprusi da parte degli occidentali; queste discriminazioni non sono finite, ma avvengono tutt’oggi. La presa in giro di tirarsi gli occhi, è un gesto che deriva da un retaggio storico nel quale si pensava che le popolazioni asiatiche fossero “inferiori”. Puoi ben capire che questo ha un significato maggiore, molto spesso non conosciuto; quindi, un gesto che a te può sembrare scherzoso, può essere estremamente offensivo per qualcun altro. È giusto non offendere i conduttori per un errore di ignoranza, dato che umano è sbagliato.. ma non si può nemmeno minimizzare un gesto razzista al pari di chiamare N...o una persona di colore, dicendo le classiche frasi tipo “eh, sti rompicoglioni paladini del politically correct”. Si può scherzare su milioni di cose, evitando certi gesti e parole che si sanno essere estremamente offensive per altre persone, no?
È finalmente arrivato quel momento del quinquennio in cui mi trovo in disaccordo col Breking Italy.
Per me si può scherzare su tutto, ma su questioni che hanno un impatto sociale bisogna farlo con consapevolezza. Le gag sugli stereotipi ci stanno quando si ha già dimostrato un impegno per abbatterli. Allora diventa un modo per non prendersi troppo sul serio. Ma quando non si ha la minima idea di cosa si stia facendo, perché lo si stia facendo e che impatto abbia, allora è meglio lasciar perdere del tutto, soprattutto quando si è su una rete pubblica.
@@ancoraspot Questo può essere uno spunto interessante, grazie!
Mi dispiace shy ma questa volta non sono d’accordo con te... ogni paese viene preso in giro per qualcosa (es i tedeschi sono sempre arrabbiati i francesi puzzano gli italiani pasta pizza e mandolino ). Per come la vedo io è stata semplicemente una battuta ma il razzismo è ben altro
Vabbè deve fare il soyboy del cazzo
Non possiamo mettere a confronto la discriminazione verso una minoranza già fin troppo vessata come quella asiatica con quelli che sono stereotipi: Noi verremo anche presi per il culo per il mandolino e robe, ma loro vengono offesi per il loro aspetto.
Purtroppo è arrivato anche lui a banalizzare tutto stile SJW, così che poi i veri casi gravi vengano confusi nella inutile nuvola di polvere sollevata su tutte le varie cavolate.
@@touya3706 il punto è che loro due sono accusati di razzismo ma il razzismo è ben altro; ricordiamoci che negli anni 60 i neri erano obbligati a stare in fondo al bus e non potevano usare lo stesso bagno dei bianchi. Questo è razzismo non una persona che imita l’aspettò di un popolo
Perfetto, vorrei che lei continuassi gli aggiornamenti sulla questione Ukraine, è molto sottile e rischia di diventare una polveriera pronta ad esplodere. Spero nella pace, amo la Russia e sono mezzo Americano. Spero possa esserci un ponte Arcobaleno tra i 2 paesi un giorno
Non sono un boomer, il razzismo mi fa schifo e non faccio parte di quel target che nel video chiami "Paese reale". Mi fa anche schifo quel tipo di ironia, non è per nulla divertente, ma se un mio connazionale si arrabbiasse per un pezzo in una TV, magari statunitense, in cui viene ritratto un italiano con baffi all'insù che gesticola e dice "Pizza mamma mia!" lo riterrei eccessivamente permaloso e strano
@@Johnny_Savage
Attenzione, NON sono stati i cinesi a causare questa shitstorm eh!
Sono stati i soliti Social Justice Warrior e influencer di Twitter, in particolare le fan dei BTS, bianchissime.
Gli Stati uniti ... hanno ancora la polizia che prima spara e poi ti chiede le generalità (specie se sei di colore) e poi si preoccupano dei corvi di Dumbo e dei gatti siamesi in Lilly e il vagabondo.
Ciao Shy , piccolo appunto per il discorso Ever Given. Quando salgono a bordo i Piloti , in qualunque parte del mondo , che sia Canale /stretto o Porto , la responsabilità della Nave e del carico è sempre del Comandante in carica. I Piloti , ex Primi Ufficiali di coperta e/o ex Comandanti fungono un ruolo prettamente di "consigliere" perchè esperti del fondale e della zona dove esercitano. Inoltre tutta la verità sia audio che video è contenuta nella scatola nera della Ever Given (VDR).
No, imitare qualcuno senza intento denigratorio non è razzista.
Non so se ci rendiamo contro del cul-de-sac ideologico in cui siamo:
Limitiamo la libertà di persone non razziste, che fanno cose senza intento razzista, per combattere i razzisti.
Ma che cazz?
Stiamo praticamente togliendo i coltelli ai cuochi per limitare gli omicidi.
Ottimo lavoro society, se nella vita lo incontrerò mi inchinerò al Mastermind.
E mi sento di dare un consiglio spassionato a tutti questi guerrieri confusi :
Quando avete finito e vi alzate dal gabinetto vi raccomando di non guardare il contenuto, ho paura potreste confonderlo per cioccolato.
Ci tengo al mio Water e non vorrei che qualche Newton dormiente sotto un albero di mattoni lo faccia bandire, la turca la trovo scomoda
Mi capita spesso di incontrare ragazzi/e di ogni parte del mondo, di fronte a mix particolarmente belli, incuriosito, chiedo quali sono le loro origini, alcune volte mi è stato fatto presente che la domanda fosse razzista, altre volte invece mi hanno detto che non lo è (tutti americani, quindi stesso “background culturale”, almeno dal punto di vista del politically correct e dell’attenzione alle razze).
Porto questo esempio a dimostrazione del fatto che, anche i facenti parte di una minoranza possono o non possono sentirsi offesi o vedere o meno del razzismo dove può o non può esserci, mi chiedo se un asiatico vedendo quello sketch (in cui dicono LAI anziché RAI) ci avrebbe trovato o meno del razzismo, o se sono stati gli haters ad avergli instillato il dubbio nella loro testa.
Erano davvero gli asiatici ad essere offesi, o sono stati gli haters a scendere in campo per una battaglia che nessuno gli ha chiesto di combattere?
Alle volte mi sembra cerchino “carbonara” su UA-cam solo per andare a lasciare i commenti sul guanciale al posto della pancetta...
Mi fa specie, in ultimo, che questa gente si batta per cose anche giuste ma lo fa incitando all’odio, e parlando di “mail bombing” usando gli * per essere inclusivi 🧐
Ti posso dire con assoluta certezza che qualche asiatico si è sentito offeso. In corea hanno fatto un servizio al tg con tanto di traduzione dall'italiano al coreano di quello che gerry e michelle dicevano. Ho visto le foto sui social di una ragazza coreana la quale ha commentato il tutto in modo comprensibilmente molto indignato
@@Julhe_1910 venire a sapere di questa cosa mi fa riflettere perché, ad esempio, i coreani non si fanno problemi ad appropriarsi tante volte della cultura nera (cultural appropriation e non appreciation), a trarne profitto e a riderci su. È veramente una riflessione, non una critica. Penso dipenda soprattutto da come venga vista quella cultura da chi ne fa della comicità. In Italia gli asiatici sono una minoranza, così come i neri in Corea del Sud. Per un qualsiasi tipo di minoranza la vita è già difficile, figuriamoci quando si viene derisi in modo così spicciolo e stupido. Detto questo, penso che la cultura cambi continuamente, ad un certo punto questo tipo di comicità non farà più ridere e, al contrario dei fatalisti che pensano che non si potrà più scherzare su niente, si scherzerà su altre cose.
Questo è letteralmente rigettare la propria identità culturale, quando è oggettivo che un asiatico è un caucasico siano fenotipivamente diversi. Comunque a parti invertite sarebbe uguale!
@@Julhe_1910 Non metto in dubbio che qualcuno si sia offeso in Asia, ma possiamo escludere che sia stata solo la normale risposta a titoli di giornale che definivano Gerry Scotti un membro del parlamento e si limitavano a dire che in tv in Italia era andata in onda uno sketch razzista? Io personalmente ci ho messo un bel po’ prima di riuscire a trovare un video della stupida scenetta (e sono Italiano), mi chiedo se gli omini dal tasto “indignati” facile hanno avuto la stessa voglia di approfondire che avevo io
@@andrea_6405 ne dubito! Tutto sta negli occhi di chi guarda, ovviamente anche nelle intenzioni di chi agisce, ma in questo caso è evidente non ci fosse una volontà di offendere
8:45 siamo arrivati a quel punto (non specifico se sono d'accordo o no) ma mi ha fatto pensare questa cosa che la gente usa il Politically correct per scusa, e anche se potresti avere ragione, fa riflettere perché a me sembra una cosa importante dal punto di vista epocale. ciò vale anche per il black humor che potrebbe essere usato per mascherare il razzismo. Ed ormai sta diventando così in certi casi...
E la soluzione sarebbe bloccare ogni sorta di parodia, anche quelle genuinamente innocenti? Perche' e' questo che fa il politically correct.
Sarebbe come mettere tutti i neri e gli arabi in carcere preventivo... L'approccio e' lo stesso.
@@jorehir non ho detto questo. Non c'è bisogno di fare di tutta l'erba un fascio. Personalmente a me il black humor fa molto ridere e piace, ciò non toglie che adesso si sta iniziando ad usarlo un come scusa e non sempre è chiaro quando viene fatto per offendere realmente. Riguardo alla storia del "cinese" (razzista o non) fa vedere quanto sia scadente la televisione italiana che come ha detto shy: certe cose le ho fatte fino alla prima elementare, perché semplicemente non fa ridere per niente
È bello grazie a te rimanere aggiornati sulle cose importanti che accadono nel mondo, e le gag razziste di striscia, pensavo fosse una puntata di tir invece no.
Abbandonare ogni altro social escluso you tube è particolare come condizione di vita
Circa la questione Hunziker-scotti mi sto sentendo molto stupido: shy fa riferimento al fatto che una certa età anagrafica ti porta a non comprendere più cosa oggi sia giusto o sbagliato. Io in tutto questo ho 25 anni ma non riesco a capire dove stia il razzismo in questo evento e vorrei che qualcuno me lo spiegasse.
Cioè é stata fatta una battuta (che in questo caso specifico ritengo cringe e poco divertente) che utilizza uno stereotipo basato su dei tratti somatici di un certo popolo, dove sta il razzismo in tutto questo?
Considero lo stereotipo degli occhi a mandorla come quello degli inglesi con il thè e i denti storti, i russi sempre ubriachi con un AK in mano, gli Italiani che gesticolano con l'accento strano ecc ecc
Infatti il razzismo non c'entra (parere mio)
Però il mondo social è pieno di gente che non vede l'ora di indossare l'armatura e partire per la "guerra di qualcun altro", ovviamente come arma la tastiera. Nel sacro fuoco della furiosa indignazione portano all'estremo questioni di minima importanza perdendo di vista il problema centrale
@@francescazecchini3710 ok dimmi qual è il problema centrale
@@jansojele289 il razzismo esiste. Ma non è quello di scherzare qualcuno, bensì di sentirsi culturalmente superiori. Se hai seguito la battuta, gerry e Michelle hanno voluto fare i superiori sulla RAI, non sugli asiatici
@@francescazecchini3710 non sono d'accordo, essere razzisti non vuol dire solo sentirsi superiori
Se io penso "i bianchi valgono quanto i neri ma comunque non sarei mai amico di un nero" sono razzista, non mi sento superiore ma rimango razzista
Ovviamente Gerry Scotti e la Hunziker non sono razzisti, non sto parlando di quello
Sto solo dicendo che gli steriotipi hanno un limite e possono alimentare il razzismo
Non è vero che si nasce razzisti e si nasce non razzisti, tutti potremmo diventarlo se veniamo educati male e dobbiamo evitarlo il più possibile
@@jansojele289 Gli stereotipi negativi possono alimentare il razzismo. Il problema è che qui lo stereotipo sono gli occhi a mandorla, che non sono negativi o positivi... sono una caratteristica e basta.
La battuta è stupida, e dire anche facilmente offensiva. Ma non tutto ciò che è di cattivo gusto o offensivo e basato su tratti etnici diventa automaticamente razzista.
appena ho visto la maglia di Shy mi sono fiondato su Heya per comprarla per rendermi subito conto che non fosse adatta alle mie timide finanze
Maledetto capitalismo
Quanto costa?
@@robertocioffi2523 €64,90
@@martinadalbon per una maglia?!
@@martinadalbon all'anima delli mortacci della maglia.
Shy sei un fenomeno hai spiegato BENISSIMO cosa succede durante le scuse sui social....
Totalmente inconsapevole di cosa sia successo, mi pare ieri, sento Scotti fare un monologo lungo ore su quanto striscia non sia razzista.
Lì ho capito che dovevano pararsi il mento da qualcosa.
Ma scusate ma a voi il poliziotto dei simpson che parla napoletano, è un panzone e non lavora ecc.. Ma tutto questo vi da fastidio? No perché a me neanche un po'.. Ma perché lo so che è uno stereotipo.. una maschera.. e non penso minimamente che un americano pensi che un italiano sia così.. Non lo penso minimamente! Così come non mi approccerei ad un irlandese con in mente lo stereotipo di willy (il bidello dei Simpson.. ).. secondo me basta un'intelligenza e una cultura media per avere la sensibilità di capirlo.. poi che striscia la notizia sia un programma penoso e la scenetta non faccia ridere sono d accordo, ma solo io non la trovo razzista? Ho 28 anni..
Willy è scozzese
Il poliziotto dei Simpson è irlandese.. e sì, solo tu in quanto under 40 non trovi razzista quella scenetta penosa fatta a Striscia
Emmm guarda che il poliziotto dei simpson non ha niente a che fare con l'Italia, anzi è irlandese. Tutte le voci dialettali e gli stereotipi che vedi sull'Italia, sono invenzioni fatte qui in Italia dai doppiatori.
@E Oh ma che fastidiosi che siete tutti quanti. Ma chissenefrega di questi dettagli. Riccardo Caccia vi ha fatto notare una cosa seria e voi sapete solo dire:
- sei un boomer
- il doppiaggio non è quello originale (come se cambiasse qualcosa, dalla prospettiva di un italiano è pur sempre uno stereotipo)
- l'Italia non è il centro del mondo.
La verità è che Riccardo Caccia ha smontato in poche righe tutto il discorso di Shy...
Anche io non riesco a vedere questo razzismo. Credo si stia facendo un po' di confusione tra "offensivo" e "razzista"
Io non capisco cosa ci sia di razzista nell’imitare persone che oggettivamente hanno gli occhi a mandorla e che oggettivamente hanno difficoltà a pronunciare la lettera “R”. I milanesi si offendono se un barese li imita facendo il loro accento? Non credo.
Poi che la scenetta non faccia ridere è un’altra storia.
- Non è razzismo, è uno stereotipo stupido con l'uso di umorismo becero. Impariamo a dare il giusto significato alle parole, se tutto è razzismo allora nulla è razzismo.
- Essere pronti ad offendersi non è sinonimo di essere sensibili, il più delle volte è sinonimo di stupidità.
È un po' facile dare degli stupidi a minoranze prese di mira quando si è parte di una maggioranza, non ti pare? E poi che cosa è il razzismo se non il perpetuare l'idea che una categoria di persone sia particolarmente caricaturale, ridicola o pericolosa?
@@doriangray2001 credo (ma posso sbagliarmi) che si riferisse al fatto che la comicità basata sull'esasperazione delle caratteristiche fisiche e/o comportamentali esista da così tanto tempo che oramai é diventata quasi consuetudine e quindi pochi si indignano per questo. Da che ho memoria infatti ho sempre sentito battute che scimmiottavano diverse etnie, ma anche battute che scimmiottavano magari obesi, calvi, addirittura disabili di vario tipo, ma non ricordo scalpore di tale portata (ma, di nuovo, potrei sbagliarmi)
Sono stereotipi razzisti stupidi e fuori luogo. Se non sei convinto vai a leggerti la definizione. Ed io (cinese) sono rimasto offeso non perché sono “stupido” ma perché l’ho provato sulla mia pelle , e ti assicuro che non è bello essere derisi sin dall’infanzia con frasi tipo “ cin ciun Cian , mangia riso di m..a , palale italano? Muso giallo del c...o” mentre con le mani fanno gli occhi a mandorla. E guardando il video di striscia mi ha fatto venire la pelle d’oca perché ancora oggi (22 anni studente di medicina) dopo 15 anni , è considerato normale persino dagli adulti. Io sono stato forte ed ho sempre ignorato queste situazioni anche se ad essere sincero faceva male ugualmente, ed è inaccettabile che siano ancora presenti casi del genere.. e in più la pandemia ha peggiorato la situazione .. vedi gli asiatici in USA picchiati per strada , episodi del genere capitano purtroppo anche qua , tipo i ragazzini che mi sputarono in faccia perché secondo loro io gli ho portato il virus. Peace✌️
@@krisz99 e poi dicono...eh ma in italia non c'è razzismo...anzi!1!1!!
@@krisz99 ciao ti rispondo volentieri. Razzismo è sostenere che una razza sia superiore ad un altra. Sorvolando sul fatto che le razze umane nemmeno esistano, quella ignobile scenetta era una caricatura. Ovviamente il tuo passato ti ha reso giustamente molto sensibile a tale tema, ciò non vuol dire che una cosa che ti ferisce sia razzista. Vuol dire che purtroppo hai incontrato persone di merda. Sforziamoci anche di capire CHI dice o fa COSA, contestualizzare è molto spesso una buona cosa.
Hai davvero centrato il punto sui social e sulla questione affossare qualcuno se ha sbagliato qualcosa, anche se si è scusato e ha cercato di recuperare
L'intera trasmissione striscia la notizia é imbarazzante e stupida, e penso che il suo target sia un pubblico che non ha la sensibilità per capire qual é il problema sollevato in questa caso. Stiamo parlando di una trasmissione in cui ci sono il gabibbo, le battute di ezio greggio e un tipo con uno sturalavandini in testa
19:50 - Day SHY a me puoi dirlo, quante volte hai provato a ripeterlo? Io dopo 10 minuti ho ancora problemi :)
Una precisazione riguardo alla Ever Given: un pilota non assume mai la responsabilità della manovra della nave, che rimane sempre e comunque in capo al comandante
Il mio pensiero dopo averl letto il titolo:'' VAI CHE QUI SI FA DRAMA SCANDALOSO SCANDALOSETTO''
Il famoso gesto della mano a coppetta coi polpastrelli che toccano il pollice è tipico quando una persona estera vuole imitare un italiano e personalmente non mi sono mai sognato di considerarla razzista o discriminatoria, seppur sia ben certo che sono in tanti a farlo più per questo che per innocente ilarità. È folle, davvero folle pensare che i conduttori di un programma satirico (che poi possa piacere o meno, a me non piace per esempio) vengano etichettati come razzisti per una parodia, siamo letteralmente nello spettro estremo della valutazione delle cose rispetto alla sensibilità. Certamente un punto di vista che mi ha stupito ascoltare da una persona mite e bilanciata come te.
Mi ritengo fortunato di non essere oscillato così tanto verso un pensiero estremo, perché finché esisterà la diversità, a meno di istituire regimi dittatoriali, queste cose esisteranno sempre e fanno parte del gioco. Ribadisco: gli italiani vengono costantemente ridicolizzati all'estero tramite gesti e modi di fare, ma prendersela è ridicolo, perché è solo un modo per affacciarsi a qualcosa di diverso, mentre chi lo fa per descriminazione lancia solo nel mucchio sperando di azzeccare quella giusta e va sempre ignorato.
Grazie. Onestamente sono rimasto sorpreso anch'io dall'opinione di Shy in merito. Secondo me è sempre un problema di educazione e di capacità di valutare il contesto. Non è mai il gesto in sé il problema, bensì l'intento della persona che ne fa uso. Poi che uno si possa offendere ci sta (un po' come se un mio amico mi prendesse bonariamente in giro su una mia stranezza), ma da qui a definire la cosa "razzista" ce ne passa.
@@Romores200 Quindi un programma in prima serata per famiglie è il contesto giusto per mostrare stereotipi razzisti per fare comicità? Per cortesia non diciamo minchiate.
@@Romores200 Metto subito le mani avanti e specifico che non ne voglio parlar male né assolutamente far partire una polemica al riguardo, anche perché lo seguo felicemente da anni e sono soddisfatto del suo lavoro per il sociale e l'informazione, ma negli ultimi tempi trovo che Shy si sia molto irrigidito sulle sue posizioni. È una costante caccia alle streghe e va sempre più verso la tendenza a trovare una parte fondamentalmente più giusta dell'altra, dimenticando che non esistono concetti universalistici e che il dibattito serve a trovare il punto di equilibrio. Ultimamente ho commentato spesso rispetto a queste sue tendenze, ma cerco di giocare la mia parte da suo supporter nonostante sia ben consapevole che non essendo iscritto al Club conto poco o nulla.
@@tatsunakyo Ma ovvio, ci mancherebbe altro. È la sua opinione e capisco da dove arriva, e una semplice divergenza ci può stare.
in bagno si, ma sotto la doccia ascoltando breaking italy
Telefono ip68 confirmed
Ascoltare Shy sotto la doccia ormai è una cosa giornaliera
Invece io sono proprio sul cesso.
Lo ascolto prima di andare a dormire: è d'uopo
AAAAAAAH che gioia
D'accordo con quasi tutto il tuo discrso di apertura ed in paticolar modo sulla chiusa, tranne per la puntualizzazione sull'etá, non si tratta di un fattore di etá ma di esperienze di vita.
Non sono d'accordo su quanto dici. Gli stereotipi, se non usati per discriminare qualcuno, possono fare ridere (non nel caso di striscia la notizia) oppure essere usati per caratterizzare personaggi. Il texano ha sempre la pistola in tasca ed il cappello da cowboy, l'italiano gira sempre la canottiera bianca con la collana tra i peli del petto, il milanese è sempre un fighetto, il cinese è giallo con gli occhi a mandorla, il boomer ha 50 anni dice "signora mia qui una volta era tutta campagna". Persino tu lo usi. Fa ridere perché lo dici in un contesto non discriminatorio e non offensivo, come penso stessero cercando di fare a striscia. Mi fa pena la comicità di striscia, ma gli stereotipi sono usati da qualsiasi comico, e quindi non vedo perché un conduttore televisivo si debba scusare per quel gesto, quando invece a teatro si pagano 30 euro per vedere la stessa cosa fatta da uno stand up comedian (magari con meno trash e battute più costruite)
Purtroppo le persone non contestualizzano certe dinamiche arrivando subito alle conclusioni.
Una cosa è dire una frase razzista e un'altra è fare comicità (più o meno divertente).
Personalmente ritengo la satira/comicità come uno strumento per informare e sensibilizzare le persone oltre a farle ridere.
Perfettamente d'accordo con il tuo pensiero!
@Nicoletta Di Bella La penso anche io così. L’unica cosa che non mi è chiara è che anche SHY più volte in molti video ha parlato di “contesto” e “contesto”. Per questo mi aspettavo un ragionamento diverso in questo video, ma può darsi che abbia interpretato male io ciò che ha detto
Questo è proprio l'esempio di "il paese non ci segue su questo argomento".
A noi Italiani non ci tocca, non vediamo l'offesa, perché non sappiamo metterci nei panni di chi viene offeso.
Forse fra qualche anno capiremo meglio.
@@lukix83 Non sono d'accordo, potrei fare decine di esempi in cui sono gli Italiani ad essere stereotipati. I mafiosi dei Simpson sono italiani, nel film contro il razzismo Green Book (2019) uno dei protagonisti è lo stereotipo dell'italiano (quindi il film contro il razzismo è a sua volta razzista?). A me sembra una presa in giro etichettare come razzismo quello di striscia, quando su rete 4 ci sono programmi come fuori dal coro, quinta colonna etc. dove il razzismo c'è davvero, e lì sì che gli stereotipi sono usati per discriminare anziché per ridere. Come si fa a non vedere la differenza?
Se decidiamo di eliminare tutti gli stereotipi dalla tv, ci rimane ben poco, prendiamo di nuovo i Simpson: dovremmo togliere Apu perché stereotipo indiano, i mafiosi stereotipo dell'italiano, gli irlandesi stereotipati perché sono sempre a bere, i contadini perché stereotipati come bifolchi, Marge perché la moglie nel 2021 dovrebbe lavorare ed a casa con i bambini potrebbe starci Homer. Cosa otterremmo? Avremmo tolto l'anima di una serie per delle boiate, quando sul canale di fianco c'è la gente con le Mazze da Baseball in mano (Giordano). Non mi interessa Striscia, ma temo che questi atteggiamenti siano il punto di partenza per iniziare a storpiare delle altre opere solo per evitare che qualsiasi gesto minimamente controverso tocchi la sensibilità di qualcuno.
Come dicevano gli Afterhours nel 1997 "Sui giovani d'oggi ci scatarro su"
Io continuo a non vederci nulla di male, scherzare su uno stereotipo, é la base della comicità... Chi si offende non ha l'intelligenza per differenziare uno scherzo e una cosa veramente offensiva
Quoto
Sì, ero in bagno.
Non so cosa sia successo quindi ti prego di parlarmene maestro
Due cose mi scioccano più delle altre:
1. Come è possibile che Striscia la Notizia esista ancora
2. Come è possibile che una scena del genere non sia stata tagliata? È in diretta?
Dovrebbe essere registrato Striscia... purtroppo mio padre é stato chiamato a registrare un pezzetto mentre imitava il Gabibbo... (ancora oggi non ci credo).. e mi ha riferito che la puntata é un insieme di pezzoni provati e riprovati, poi montati insieme ai vari servizi. Quindi sono consapevoli della mediocrità degli sketch fatti per un target di persone nello specifico...
Io faccio fatica a metabolizzare anche che ci sia qualcuno proprio che guarda ancora Rai e Mediaset. La7 esiste ancora?
@@sparagnino La 7 esiste ancora e io guardo le previsioni del tempo di Paolo Sottocorona
@@sparagnino Guarda che non esistono solo i 15-45enni. Lascia divertire le persone come vogliono
E' registrato.
Il problema è che autori, registi e anche i presentatori sono rimasti agli anni '80 come sketch. Ecco cosa succede a voler fare i giovani quando si è dei boomer (a livello intellettuale).
Russia e USA..Una guerra che nessuno vuole. Mi piace il tuo ottimismo!
leggendo questi commenti ho perso un po' le speranze per l'Italia futura. volevo mettermi a spiegare la questione degli stereotipi comici e il loro impatto sulle minoranze, ma poi ho capito che alla gente puoi dire anche cose giuste, però non si può insegnare l'empatia. quella o c'è o non c'è.
Esatto, mi sono cadute le braccia leggendo i commenti
Premetto che sono una ragazza italiana di origini cinesi ma la tv non la guardo da anni quindi da questo punto di vista sicuramente ho un po' di bias:
ho visto più volte in questi giorni il video in questione e sinceramente sono abbastanza delusa ma di certo non sorpresa.
Più che dal video, che ritengo abbastanza di cattivo gusto (eppure io sono la prima che scherza sulle proprie origini con amici e parenti eh, semplicemente in questo caso non faceva manco ridere anzi era parecchio cringe e mi ha riportato agli anni delle elementari quando i ragazzini di 7-8 anni facevano queste minchiate per prenderti in giro), sono rimasta delusa dai commenti delle persone che normalizzano episodi del genere che per quanto possano sembrare "innocui", non lo sono. Perché un conto è se fai una battutina in privato con gente che sai che non è deficiente o facilmente influenzabile, un altro se viene visto da mezza nazione e ancora peggio, in un periodo in cui l'asian hate sta volando.
Sapeste tutte le volte in cui camminando tranquillamente per strada mi sono sentita fare battutine , se non peggio, al mio passaggio, o anche sui mezzi pubblici, o da qualsiasi altra parte, e fidatevi, la prima volta può essere divertente, magari pure la seconda, ma alla trecentesima volta rompe il cazzo e basta perché non è possibile che totalmente a caso uno sconosciuto si senta in diritto di prendersi tutta questa confidenza e fare battute del cazzo in cui io personalmente manco mi ritrovo.
Eppure nonostante siamo nel 2021, ancora troppe volte la gente si stupisce seriamente quando faccio notare a queste persone di sapere perfettamente l'italiano con tanto di r e accento romano prepotente, anche se spesso vorrei rispondere per le righe.
E non parliamo di gennaio-febbraio dell'anno scorso in cui mi vedevano come un'appestata al punto tale che io avevo paura di prendere i mezzi perché metti caso uno è fuori di testa e mi mena per il solo fatto di avere origini asiatiche.
Quindi no, si può scherzare assolutamente su tutto ma nei contesti e con le persone giuste, anche perché una battuta è divertente quando tutti ridono, compreso il diretto interessato.
Un esempio che mi viene in mente è quello del black humor che io ADORO, ma un conto è se ti metti a scherzare sulla morte con uno che ha appena perso una persona cara, lì non si tratta più di uno scherzo ma di essere degli stronzi insensibli.
Detto questo perdonate il commento un po' lungo ma ci tenevo a dare la mia visione da persona che spesso è all'altro capo della vicenda.
Ti ringrazio per il tuo commento, meraviglioso. Poi scritto benissimo 👋👋 Non rispondere a Fernando dx (dx sta per destra) è un troll provocatore. Non merita risposta credimi
@@dmdx6723 In primis caro ITALIANO, io sono cittadina italiana ufficialmente riconosciuta,
in secundis non concordo affatto con quello che dici perché l'Italia non è solo questo, anzi, è anche e soprattutto la gente normale che ho avuto il piacere di incontrare negli anni: dagli amici che magari dopo avermi conosciuto si sono ricreduti sugli stereotipi e che ogni tanto mi chiedono cose sull'altra mia cultura, alla "nonna" che abita qualche piano sopra il mio che mi fa le lasagne come se fossi una sua nipotina, al vecchietto incontrato dal tabaccaio che invece di partire a 300 con la battuta razzista mi ha semplicemente chiesto di dove fossi, etc etc etc
Ciao Alessia, sono una ragazza italo-giapponese e ti capisco perfettamente perché nelle tue parole rivedo molte delle mie esperienze.
Vorrei aggiungere che il problema è che secondo me la gente non riesce a comprendere le conseguenze della normalizzazione di questi commenti. Il fatto che gli sconosciuti mi facciano "complimenti per il mio italiano" quando anch'io ho un'evidente calata romana oppure che si rivolgano a me in inglese è frutto della convinzione che gli asiatici non siano proprio fisicamente in grado di parlare bene.
@@AF-tu7vg Esatto hahahah, che poi molti lo facciano nelle migliori delle intenzioni è indiscutibile, semplicemente dopo un po' ti ferisce perché sei tipo "uhh grazie per i complimenti ma è tipo la mia madrelingua, cioè se non la parlassi bene sarebbe un problema"
L'anno prossimo ho la maturità e se la traccia sarà sulla discriminazione citerò il tuo commento 👏
Posto il fatto che la gag non può essere OGGETTIVAMENTE razzista dal momento che 1. Non ha una matrice diffamatoria (gli stereotipi culturali non sono mai tali, al massimo danno fastidio poiché non “veri”) e 2. Non si riferisce ad un’etnia con un trascorso storico che possa richiamare il razzismo (come per gli afroamericani in USA).
Mi spiace shy, ma questo è proprio quel “politically correct” che spinge senza criterio, e non lo dico per moda. Si sta sparando a zero su tutto per il semplice gusto di ODIARE. Posto il fatto che scherzare sugli stereotipi faccia ridere solo qualche boomer, limitarlo e mettere in croce chi si rende “colpevole” è il primo passo verso la dittatura del pensiero. Ideologicamente ogni cosa deve avere spazio, in modo che si possa discutere ed eventualmente “scartare”, ma non si può proibire, esattamente come l’informazione. Se una battuta è razzista e di cattivo gusto, che venga fatta. Farà ridere la prima, ma magari non la seconda volta, e alla terza non verrà più fatta. I tempi e l’educazione devono guidare i contenuti, non una guerriglia armata che auto-decide cosa sia giusto e cosa no. A me ste gogne pubbliche che scattano al primo capello fanno imbestialire.
@eil4 Ogni cultura ha i propri tratti fisici peculiari stereotipati. Gli italiani sono grassi e con i baffi, i tedeschi sono tutti biondi, i messicani sono bassi, tozzi e mulatti ed i cinesi hanno gli occhi a mandorla. È la realtà?! Ovviamente no. Si è mai considerata razzista una cosa del genere? MAI. È tutto partito dalla blackface, che ha un significato PARTICOLARISSIMO SOLO NEGLI USA e che adesso si sta estendendo AD OGNI COSA dato che, non sorprende visto il ritardo mentale che caratterizza il paese (altro stereotipo sugli USA), è lì che vivono i maggiori esponenti del politically correct.
Se prendi un tuo standard e lo estendi per confirmation bias a cose che non hanno NULLA A CHE FARE con il suddetto standard, stai facendo l'errore di porti al centro dell'universo e di non capire quello che hai davanti. La blackface sarà razzista nel tuo paese, ma questo non significa che uno stereotipo fisico-etnico di qualsiasi tipo debba conseguentemente esserlo. Che poi, per esperienza OGNI straniero (soprattutto americano) con cui ho fatto amicizia all'estero mi ha sempre preso per il culo in ogni modo stereotipandomi, se ci fosse DAVVERO coerenza con questo modo di pensare anti-etnico non esisterebbe nemmeno la macchietta dell'italo-americano mafioso (figura che ad oggi IMPESTA il medium americano).
@eil4 Che Jerry o la Hunziker siano razzisti o meno non me ne può fregare niente. Mia madre è razzista, come il 70% dei boomer in italia, Non cambieranno e dobbiamo farcene una ragione. Tra 20 anni saremo iper-globalizzati e la maggior parte dei boomer saranno in sedia a rotelle. A me interessa la generazione ATTUALE. PROIBIRE e GIUDICARE uno scherzo così innocente (per quanto non faccia ridere) È SBAGLIATO. Danneggia i giovani di ADESSO. È un durissimo colpo al pensiero critico. Per me questo è l'aspetto più grave. Di una generazione in via di estinzione non me ne frega un cazzo. Il cambiamento richiede tempo, soprattutto se culturale. Il problema è quando è il cambiamento stesso a lordarsi.
@eil4 Se prendi una cultura e gli assegni un tratto di qualsiasi tipo, che sia fisico o ideologico, ottieni uno stereotipo. Questo sovra-attaccamento al lato fisico (che oddiooo non si può cambiareee quindi accettami per come sonoooo) è un'etichetta classica del politically correct.
Non so se lo sapevi, ma anche la forma mentis spesso è quasi impossibile da cambiare. Mente e corpo sono quasi la stessa cosa per molte culture sai? Hai mai sentito il detto greco kalos kai agathos?
Shy scusami... ma credo che qui si sta facendo confusione tra razzismo e stereotipo. Uno stereotipo può essere negativo o positivo (raramente neutro). Il razzismo è la tendenza a sentirsi superiori ad altri per questioni raziali e discriminare queste. E' vero il razzismo usa sempre degli stereotipi (negativi verso gli altri e positivi nei confronti propri), ma chi usa stereotipi a pare mio non li usa sempre con lo scopo di discriminare gli altri. Questo non toglie il fatto che la "gag" dei due non fosse minimante divertente. Sono le polemiche nate sui social a parer mio esagerate, da ambo le parti, ma capisco comunque il tuo pensiero. Diciamo che potevano evitarsela tranquillamente.
Riguardo il political correct... hai ragione. E' stato usato talmente tante volte che ha perso il suo significato. Anche in situazioni in cui non centrava nulla. Uno dei casi eclatanti e recenti è stata l'uscita sulla serie di Netflix di Lupin. La scelta di Omar Sy fu interpreta come una scelta dettata dal political correct nel mettere un persona di colore in un ruolo Arsenio Lupin. MA se la gente si fosse informata giusto avrebbe scoperto che l'attore non interpretava Arsenio Lupin... ma un personaggio completamente diverso che si ispirava a questo ( motivo del nome della serie).
E si. Viene purtroppo usato molto e da molte figure "conservatrici" per dare addosso a qualsiasi cosa. Questo non toglie che in certe cose il problema ci sia. Perché anche dall'altra mi sembra che si è diventati più permalosi che sensibili su certe questioni. Ovvio che non mi aspetto che oggi vengano fuori gag di una volta (tipo l'esempio dell'uomo tinto di nero e con l'osso tra i capelli), perché diciamolo... non fa ridere. Oramai questa immagine non ha più senso. E' decaduta. Si sa che gli africani non sono così. Così come l'immagine del cinese con il cappello di paia e i denti sporgenti.
Non farebbe ridere. Andare a ritroso però e voler cancellare tutto quanto come se non fosse mai esistito, mi pare molto esagerato.
Io sono cresciuto con l'immagine suddetta del cinese... ma non mi sono mai azzardato a rivolgermi a una persona orientale usando la L al posto della R, convinto di andargli incontro (anche se spesso mi sono capitati e mi capitano orientali che parlano proprio così). Io sono cresciuto anche con l'immagine del francese vestito a righe, il fazzoletto rosso e la baguette sotto l'ascella. Quando andai a Parigi non mi aspettavo minimamente di vederli... però ricordo che ci rimasi quando vidi la gente andare in giro davvero con la baguette avvolta nel giornale sotto l'ascella.
Li pigliavo in giro? No.
Perché mi hanno insegnato che viviamo in un mondo con tante culture diverse e che vanno rispettate. Me lo hanno insegnato persone che sono cresciute con le stesse gag citate sopra, su cui hanno riso allora... ma che se mi fossi azzardato a imitare queste gag davanti a persone di queste culture per fare lo spiritoso, sta pur certo che mi sarebbe arrivato uno scappellotto.
Oggi non puoi fare nulla... che sui social si scatena il putiferio (interessante a proposito il tuo discorso sul fare le ). E si corre il rischio davvero che quando arriva il lupo, quello vero e prossimo, nessuno ti viene in soccorso tanto si è saturi degli allarmi.
Interessante il tuo discorso sul fare le scuse sui social. E si l'internet è pieno di persone disturbate. XD
Non sapevo invece nulla dei marinai bloccati ancora in Egitto. Li davvero pensavo che la cosa si fosse chiusa. A parte sulla questione su chi dovesse pagare il danno. Li quando hai elencato tutte le varie nazionalità legate alla nave in un qualche modo ho avuto il mal di testa (non è complicato... è proprio un casino).
Interessante molto il discorso sull'Afganistan e sul Donbass. Su quest'ultimo cerco sempre di seguire ogni notizia perché non la vedo proprio bene. Hai ragione tu probabilmente. Ne i russi e ne gli americani vogliono lo scontro diretto... ma i protagonisti sul campo sono dello stesso avviso? Magari ci sperano invece in un intervento diretto di uno dei. Fino forse a voler proprio forzargli la mano, incuranti delle conseguenze possibili ( e magari non se ne rendono proprio conto).
Una battuta ha bisogno di un solido contesto per essere socialmente accettata. Se io sono con un amico ebreo e in confidenza gli dico di smettere "di fare l'ebreo" inteso come tirchio è ok(se so che accetta questo genere di discorsi), tuttavia in pubblico non è accettabile.
Questo genere di stereotipi razzisti non sono accettabili in programmi come striscia perché il contesto non annulla, spiega, compensa il lato razzista dello stereotipo.
fatemi capire... esce il video "marcello... what u doin?" e tutti dobbiamo ridere perché è solo ironia
ma se uno fa il cinese con gli occhi deve essere cancellato dalla faccia della terra
Dobbiamo iniziare a piangere anche noi
Semplicemente perchè noi non veniamo discriminati e vessati per i nostri tratti somatici; chi non è di quella minoranza, in questo caso quella asiatica, non potrà mai capire quanta vergogna ed indignazione si può provare nel vedere il proprio aspetto sputtanato. Quello che mostrano degli italiani sono degli stereotipi, quello che fanno sugli asiatici è discriminazione.
@@touya3706 quindi dire che gli italiani sono tutti mafiosi non è discriminazione
@@touya3706 mi intrometto soltanto per dire che mi fa sorridere l'idea che noi italiani (visto il nostro punto di vista) riteniamo le persone asiatiche una minoranza. La Cina è il paese più popoloso al mondo e stessa cosa vale per il continente asiatico. Direi che siamo noi una minoranza più semplice da infilare dentro uno o due stereotipi
@@touya3706 venivamo presi per il culo. In America noi italiani durante le epoche delle grandi traversate venivano presi per il culo da tutti.
Quadrato triangolo x e cerchio su giù destra sinistra CHEAT CODE Shy diventa YOTOBI
⏹⏺⏺⬆️🔼⬇️➡️ inizia a parlare con accento bergamasco
1:40 letteralmente quello che ho ascoltato stamattina in sala d'attesa da RDS. Bene ma non benissimo 😅
Posso dire che ci sta offendendo per il nulla? Ho vissuto per mesi a Torino, ed essendo di Brescia molte persone mi scimmiottavano per il mio accento. Non l'ho mai trovato offensivo, anzi ci ridevo sopra tranquillamente perché so quanto suoni greve a chi non è abituato a sentirlo. Mi sembra un po' troppo offendersi per una imitazione. Non è che si sono messi a dire che i cinesi sono criminali...o roba simile che chiaramente sarebbe stata pregiudizievole e veramente offensiva. Sembra che ci sia una gara a chi si offende di più per inezie.
Torinesi falsi ma cortesi
Pensa che io sono di Napoli... Ti lascio immaginare quante volte sia capitato a me... Ormai non ci faccio manco più caso guarda, non mi curo di loro, ma guardo e passo
@@guitaristssuck8979 🤣🤣🤣
@eil4 immagino che dall'alto della tua sapienza tu sappia cosa significa essere un bresciano a Torin, invece... Comunque ogni regione e città è scimmiottata in TV in sketch comici che vanno per la maggiore ancora adesso: il milanese, il napoletano, il calabrese, il siciliano, ma anche stranieri come i tedeschi (per quest'ultimi basti vedere una famosa gag di Aldo Giovanni e Giacomo); nessuno si è mai offeso e né ne ha fatto un dramma. Sai perchè? Ti svelo un piccolo segreto? E' comicità. Non ti fa ridere non guardarla. Un po' di autoironia non ha mai fatto male a nessuno.
@eil4 Aggiungo anche un'altra cosa. Cosa dovremmo pensare di film come il Padrino e Quei Bravi Ragazzi? Che non sono capolavori perché dipingono gli italiani come degli assassini mafiosi... direi di no. Pensi che non mi sia mai capitato di sentirmi dire all'estero "Italia, Mafia, Spaghedi, Mussolini"? Non pensare di essere speciale. Che l'imitazione del cinese a Striscia non faccia ridere penso siamo tutti d'accordo, ma mettere in croce due persone per un'imitazione, ripeto, è troppo.
Primo blocco di breaking Italy very strong
Praticamente sempre d'accordo con te. Stavolta no. A parte che la cattiveria sta anche nell'occhio di chi guarda, gli asiatici hanno gli occhi a mandorla, è un fatto. Un fatto. E' l'animus con cui lo si vuole far notare. Bisogna, secondo me, andare alla "fonte" dei comportamenti più che giudicare la singola parola o il singolo gesto. Altrimenti non si potrà mai più dire niente. Potremo solo fare dei grandi asterischi, come (secondo me molto stupidamente) è in "tendenza" fare per uomin* e donn*. Assurdo no?
No, il lupo non è “indubitabilmente lì”.
Gli occhi a mandorla sono innegabilmente una caratteristica dei cinesi, così come la sostituzione della “r” con la “l” (almeno per chi di loro non è nato e cresciuto qui).
Nel primo caso, la caratteristica somatica è generalmente apprezzata, direi invidiata; nel secondo non può che risultare comica per gli autoctoni ma, di sicuro (e salvo gravi problemi psichici), nulla per cui l’eventuale bersaglio possa sentirsi davvero bullizzato.
Non siamo più in grado di finire al centro di qualche risata senza sentirci offesi, ci prendiamo troppo seriamente.
Giustamente Shy ha sottolineato che troppo spesso si grida al lupo al lupo, ma non sembra capace di comprendere esattamente cosa significhi davvero razzismo. O forse dà per scontato che nell’imitazione degli occhi a mandorla ci sia un sottinteso significato di inferiorità. Non vedo nemmeno discriminazione nel sottolineare differenze reali come la pronuncia. Nei paesi anglofoni sicuramente (e giustamente) prenderanno in giro l’italiano medio per la pronuncia del l’inglese, ma dov’è lo scandalo nella rappresentazione della realtà?
Le caratteristiche esotiche, poi, tendono ad essere apprezzate, se non altro perché rare qui. Quindi, come si può pensare che vengano interpretate negativamente?
Ad un certo punto si è parlato di evoluzione ma queste sterili polemiche mostrano solo un’involuzione.
Europa, svegliati!
Shy per farti sentire meglio: Io ti sto guardando da PC ed è l'unica attività che sto facendo in questo momento.
Alessandro ho la tua stessa età ma non mi abitueró mai a questo cambio di valori.
Fatico ad accettare questa anglosassonizzazione dei nostri modi.
Qui 2000 anni fa avevamo i nordafricani imperatori romani e negli stati uniti 50 anni fa avevano gli autobus segregati tra bianchi e neri.
Non possiamo vivere col terrore di varcare limiti che nella nostra tradizione non esistono.
E peraltro ci focalizziamo sui problemi "sbagliati": in larga parte dell'Italia il "diverso" (e non accettato) sono gli individui LGBT (ad esempio). Dobbiamo crescere ma attenti a focalizzarci sui problemi che non abbiamo.
Capisco che internet sia connetta tutto il mondo e gli conferisca una matrice anglosassone ma acquisire i tabú da altri paesi e farli propri mi sembra autolesionismo.
@eil4 Ho vissuto tutta la vita nella periferia di Milano con asiatici e nordAfricani di seconda generazione nelle scuole che ho frequentato; ho visto ragazzini presi in giro perché meridionali, altri perché integralmente milanesi (eravamo 2 su 25), alcuni perché neri... magari abbiamo tutti sofferto un po' ma mi pare che la cosa iniziasse e finisse lì. L'unica cosa che ci si portava davvero a casa erano i problemi economici, quello ben più di inutili tabù su fatti estetici evidenti e puramente naturali facevano la differenza.
Siamo ormai al livello che incontrare uno per strada e dirgli "Ué, biondo" è di cattivo gusto.
Non credo sia un passo avanti per la società in cui viviamo.
Sogno un mondo come il campetto da calcio argentino dove "El flaco", "El gordo", "El mono", "El chino" y "El negro" giocano tutti assieme e nessuno si sogna di vietare i soprannomi perché discriminano.
@eil4 Troviamo un punto comune: la gag di Hunziker e Scotti fa schifo.
E non è perché discriminatoria quanto perché è proprio quella che farebbe un bambino di 7 anni e non fa ridere.
Ma se la gag non fa ridere, chi pretende le scuse è un "integralista", quindi un idiota.
Meglio non ridere e limitarsi a quello.
Se non ridi dopo un po' smettono.
Momento momento, "non hai, probabilmente anche per ragioni anagrafiche, la sensibilità per comprendere etcetc" è intesa come incapacità di capire la situazione del mondo attuale o intesa in linea generale come il fatto di non avere la sensibilità di capire perchém qualcosa è offensivo?
Perche nel secondo caso ho già sentito sta retorica e non tiene. Ma potrei aver travisato
Tutta la questione è una cazzata, tutto questo casino perché la solita manciata di idioti si è sentita offesa andando a guardare un programma estero che neanche capiscono
Provo a farti un esempio, a te non fanno un po' schifo come i film degli anni 60-70-80 trattavano le figure femminili in certi film di serie B? A me che ho una sensibilità diversa quando vedo un attore forzarsi su una ragazza mezza svestita invece che sorridere fa schifo, ai miei genitori invece sembra normalissimo "perché è un film".
La sensibilità cambia nel corso del tempo, la violenza sulle donne è un esempio, il razzismo un altro. I giovani hanno spesso una sensibilità diversa dalle generazioni precedenti.
Allo stesso modo vedere in prima serata uno stereotipo razziale mi fa un po' schifo.
@@rapsody230 grazie per l'esempio ma la domanda era semplicemente se Shy intendesse la prima opzione, la seconda o una terza che forse non ho compreso.
Che il cambiamento ci sia è innegabile, ma che poi tutto possa essere ridotto a "non hai la sensibilità per capirlo" no.
@@rapsody230 a me personalmente non fa schifo, mi lascia abbastanza indifferente
Credo che quando sei vittima di molestie o vieni picchiato SOLO a causa dei lineamenti del viso, questo tipo di gesto mimato acquisisce un peso MOLTO più considerevole rispetto a qualsiasi stereotipo sdrammatizzato, secondo me.
Per fortuna non ci sono casi quotidiani/gravi di violenza verso italiani che gesticolano con le mani o che mangiano la pizza con il baffetto alla super Mario.
Forse il problema che sentenziamo con leggerezza qualcosa che NON conosciamo oppure, siccome lo riteniamo insignificante, ci sentiamo giustificati a compiere determinati gesti o a ritenerli non offensivi.
Non per questo ritengo Gerry o la Hunziker dei razzisti da condannare al rogo, ovviamente..ma non considero questo gesto mimato un semplice stereotipo "stupido e frivolo".
@Emanuele Marchese sono della filosofia: vivi e lascia vivere CHIUNQUE. Ti posso assicurare che molti italiani con origini orientali che hanno subito bullismo a scuola per gli occhi a mandorla o che sono stati molestati per strada da gente sconosciuta che li infastidisce imitando lo sketch di striscia, tutto questo ha delle FORTI e CONCRETE ripercussioni/disagi sociali..non hanno diritto di vivere la loro cavolo di vita in pace?! Non è che magari la TV, con il suo forte potere mediatico, accentua tutto questo, o ne giustifica involontariamente i comportamenti?!.
Siamo liberi di fare/ dire quello che vogliamo ma sempre nel sacro santo rispetto degli altri. PUNTO.
@Emanuele Marchese sono d'accordo su tutto il tuo ragionamento, davvero. Purtroppo ti assicuro che ci sono molti adulti, se tali si possono definire, (paesino di 5.000 abitanti come il mio) che replicano questi atteggiamenti per strada o basta vedere i video pubblicati dai ragazzi con lineamenti orientali ma nativi in qualsiasi nazione occidentale. Ragazzina che scappa piangendo perché un uomo di 60 anni continua a molestarla allungando gli occhi e facendo la vocina..una ragazza che voleva bere un drink in pace con le amiche o passaggiare tranquillamente per strada. No mi dispiace questo non lo accetto e mi manda in bestia che sia cinese, di colore, o un ragazzo in carne o una ragazza bruttina, il mio discorso vale per tutti. E non sei "tu" a decidere cosa offende o non offende una persona perché ognuno è fatto a modo suo e con il proprio carattere.
Di gente idiota né è pieno il mondo, si sà ma spero sempre in futuro più open mind come l'hai descritto tu ma sempre rispettoso degli altri, chiunque sia.
@Calamari in the net mi snerva il fatto che viene normalizzato e considerata "una semplice stronzata" quando le cose purtroppo sono cambiate. Soprattutto in questo ultimo periodo dove la presenza del covid e della pandemia ha notevolmente incrementato la discriminazione nei loro confronti, nel dubbio, si poteva semplicemente evitare.
Urlare a un bambino italiano con lineamenti orientali "EHI CORONAVIRUS STAMMI LONTANO" mimando gli occhi a mandorla e vederlo piangere in classe, ti posso assicurare che non diventa più una semplice battuta. E sfido chiunque a dire "ma fattela na risata, che noia''
Gli stereotipi a me vanno benissimo se non sono aggressivi. C'è un intero filone di comicità in film e telefilm e stand up comedy su ebrei taccagni, tedeschi nazisti, italiani mafiosi o che cercano di truffarti. A volte sono fatti dalle stesse parti in causa a volte no. Ad alcuni piace ed a altri no e molto dipende da come è fatto. Il vero problema è una generazione di giovani che non sa andare oltre il sentirsi offesa. Che non sa apprezzare le sfumature e che vuole raggiungere un appiattimento dove al tempo stesso tutti sono teoricamente eguali (ed uguali) ma nessuno può permettersi di entrare nella sfera altrui in base a categorie arbitrarie che sono di per se già discriminatorie. E' la "cancel culture", cancellare invece di capire ed eventualmente criticare. Per quanto riguarda il caso specifico è davvero troppo stupido perfino per commentarlo. Ad ogni modo è una comicità stupida ma innocua, un po' come un film di Alvaro Vitali
Tutto bello ma... innocua*
@@Z3t487 hai ragione. Grazie per avermelo fatto notare. Correggo
grazie
Sapete quanti cinesi si sono indignati guardando in diretta striscia la notizia??
Nessuno perché erano tutti al ristorante a plepalare pollo flitto
Vedi, qui il contesto è giusto. Qui non c'è nessun problema a fare battute del cazzo. Ma in prima serata in un programma per famiglie? no, sarebbe da evitare.
ua-cam.com/video/DZvAZnIruhI/v-deo.html
Impeccabile. Sempre avanti.
Io mi chiedo se questa fetta di gente che si indigna pesantemente per una cosa del genere sia davvero così rilevante e grossa da fare chiedere scusa ai due e a impedire di fargli fare ancora una battuta del genere. Perché 10/20/30 Mila fanatici hanno così tanto potere a confronto di milioni di persone a cui non frega un cazzo?
Chi critica il fatto accaduto a striscia la notizia, sono poi gli stessi che ammirano i Griffin per la loro ironia?
Ma Aldo Giovanni e Giacomo che fanno i sardi? Non conosco nessuno qui in Sardegna che lo trovi un atto offensivo, è chiaramente una cosa fatta per ridere. Capirei se fosse una cosa fatta da due skinhead per strada, ma quella è Striscia, l'apice del cringe italiano comune in TV, non ci vedo nulla di "malvagio".
Sai qual è la vera differenza? Che lo sketch dei sardi fa ridere (può non far ridere ovviamente, ma ha un suo umorismo) questo degli occhi a mandorla e la l al posto della r non ha umorismo
E se si toglie l'umorismo l'unica cosa per cui la gente può ridere è lo steriotipo razziale
@@jansojele289 l'hai deciso tu che fa ridere, ad altri può benissimo dar fastidio. Il fatto che l'intero discorso di selezione di ciò che va bene e ciò che no sia basato su gusti personali è la base dei timori generalizzati sulle limitazioni della possibilità di espressione
Mi piace che tu abbia utilizzato questo esempio: l'imitazione del sardo fatta da Giovanni (se noti è solo lui a farla e Aldo e Giacomo in quegli sketch sono più spalle) deriva dalla sua esperienza in prima persona e non attinge dagli stereotipi beceri dei continentali né dalle caratteristiche fisiche del sardo medio. E si vede. Un sardo (bonus se conosce la lingua sarda) ride e in parte si riconosce con gli sketch di Giovanni perché non mancano di rispetto e non sono ignoranti. La chiave è questa.
@@larastorm6974 esattamente
Mi sono seduto sul cesso esattamente quando hai detto che sarei stato sul cesso... Wow
ciao Shy e complimenti per i tuoi video che seguo sempre. Trovo un po' esagerato chiamare "razzismo" quello fatto da hunziker e scotti. Fenomeni come per esempio la black face sono cose che non appartengono al nostro paese (come la carbonara non appartiene agli stati uniti) e non capisco il voler trovare l'indignazione proprio come in america. E' brutto a volte non poter fare battute o ridere su alcuni argomenti. Fare battute su un omosessuale o su un'altra etnia non fa di te un omofobo o un razzista. In fondo, è ponendosi dei limiti che si conferma una diversità (che sia di etnia, orientamento sessuale, ecc..)
Esattamente, non capisco questa cosa di importazione dell'indignazione dagli usa (che poi è solo unilaterale, guarda cosa è successo con il kpop e la mafia)
Il punto è che ormai certe categorie sono diventate delle specie protette. Solo alcune, non certo tutte le categorie e tutte le minoranze. E il problema è che questo, secondo me, è un processo diametralmente opposto all'inclusione sociale che questi gruppi vogliono ottenere 🤷🏻♀️
Ma invece di indignarsi per qualunque cosa e cercare di mettere il polistirolo in ogni spigolo dell'essere umano per non fare la bua a nessuno, non sarebbe più costruttivo sopportarsi di più?
Qualcuno mi spieghi la differenza tra "papadapupi", "pizza mandolino", "mamma mia" con tanto di mano a carciofo e una semplice imitazione dell'accento cinese con gli occhi semichiusi a mandorla.
I cInEsI sONo Un'EtnIA DiScrIMinATa
Vorrei ma non posso perchè non esiste
1 - Il contesto completamente differente;
2 - La satira intelligente dei Griffin usa gli stereotipi razzisti per criticare lo stesso razzismo: quando Peter fa "papidipupi" è volutamente ridicolo, assolutamente fuori posto, e c'è Brian con lui che si vergogna da morire. E' come la scena è sceneggiata e girata che fa ridere, non il semplice stereotipo razzista buttato lì a caso come hanno fatto Hunziker e Scotti.
Spero di esserti stato di aiuto.
@@Over.The.Hills.And.Far.Away.
1- il contesto è lo stesso: show comico
2 - quello sketch che hai riportato tu è solo uno. Esiste un'intera filmografia mondiale, pubblicità comprese, che non segue questa tua logica.
ogni argomento ha la sua finestra! Overton docet!
Non so se mi preoccupa di più il fatto che io non sapevo nulla del "caso Striscia la notizia" o che tu ne sei così informato
è del 2014
Per far ridere alle volte si esagerano dei tratti e si tende ad affidarsi a stereotipi.
Non ci vedo razzismo in questo.
Viene fatto indifferentemente su chiunque. Sui Carabinieri, sugli alunni, sui professori, sugli amici al bar, sugli omosessuali, su qualsiasi etnia e religione.
Mi dispiace tanto aver sentito che per Shy (che non leggerà mai, purtroppo), i boomer non sono abbastanza sensibili da capire cosa ci sia di sbagliato negli "occhi cinesi di striscia la notizia". La verità è che nel razzismo, quello vero, c'è sempre la volontà di ferire. Se questa volontà viene a mancare, resta una battuta...che può essere di cattivo gusto (come gran parte del palinsesto italiano), non lo nego, ma resta una battuta. L'esempio perfetto sono le black face di Scrubs, incolpate e rimosse dalla serie quando erano semplicemente una battuta del protagonista...letteralmente innamorato del suo amico di colore. Dai, iniziamo tutti a prenderci un po' meno seriamente e a colpire i veri episodi di razzismo.
3:29 Shy però "ancora nei miei 30" (still in my 30s) calcato così dall'inglese non si può sentire, dai 😭
Onestamente mi chiedo perché questo tipo di stereotipo sia visto come offensivo (e con tutta la ragione del mondo), mentre inglesi e tedeschi che ci chiamano “pizza, spaghetti, mafia e mandolino” sia globalmente più accettato. Ah, e in ogni caso questa volta il video l’ho visto asciugandomi i capelli, non sul water.
è accettato perché noi italiani ci facciamo calpestare volentieri. Io lo ritengo uno stereotipo offensivo, personalmente.
Non trovo il link in descrizione delle immagini NSFW della evergiven
Oddio non ci credo per la prima volta sono in disaccordo con shy, sto diventando grande?
Capisco perfettamente come ti senti, è così anche per me oggi!🤣😅
Il paese reale? Ottima analisi come sempre😉
Non so, secondo me facciamo - al solito - tanto rumore per nulla.
Indifferentemente dal contesto, l'unica domanda che andrebbe posta è: ciò che viene detto ha lo scopo - oggettivamente - di insultare, di creare odio verso quel particolare argomento? Perché il confine con la misantropia è sottilissimo e finisce che una frase - per quanto becera, imbarazzante, per niente divertente - venga distorta e piegata con lo scopo ultimo di creare attrito, per separare indifese vittime da sanguinari colpevoli, per attirare attenzione verso un tema (omosessualità, gender, razzismo, religione, ecc) che mai come oggi ha bisogno di essere accettato/assorbito tra i costumi di tutti gli strati della società, ma che mai come oggi trova nel vittimismo misantropico il suo unico, più acerrimo rivale. L'altro nemico, l'ignoranza in tutte le sue forme, si supera tranquillamente con una risata e una buona dose di ironia.
Ovvio, se la risposta alla mia domanda è SI', quello che viene detto ha lo scopo di odiare/distruggere, quello è tutto un altro paio di maniche. Ma non mi pare che le parole infelici di quei due intrattenitori fossero indirizzate a quello scopo. O sì?
Ciao Shy, se può interessarti chiarire: la velocità di una nave si esprime in nodi, perché data una certa velocità di rotazione delle eliche, la velocità effettiva della nave può variare a causa proprio di venti e correnti.
Mentre le assicurazioni per questo tipo di incidenti si chiamano P&I (protection and indemnity) e sono dei club costituiti dagli armatori, nei quali versano una quota annuale, proprio per far fronte a questi eventi.
Le navi sono assicurate con compagnie di assicurazioni “classiche” solo per corpo e macchina, cioè lo scafo ed il motore.
Il problema è sempre a cosa si è esposti. Io per dire ho 35 anni e la fortuna di vivere all'estero in un contesto internazionale da anni. Eppure è successo anche a me di dire una cosa che magari dal mio punto di vista era una battuta innocente, che è stata invece percepita come offensiva da altri. Il punto è sempre riflettere su ciò che è successo e porsi dal punto di vista dell'altra persona.
Ad esempio, io cerco sempre di spiegare ai miei colleghi e amici stranieri che fare la classica battuta sull'italiano mafioso va anche bene se lo fanno bonariamente con me, ma è bene anche riflettere che la mafia è una piaga della societá italiana e non c'è proprio un cazzo da ridere su quei morti e sulle conseguenze che la mafia ha causato.
Alla fine il problema è sempre il solito, serve investire sull'educazione e avere un minimo di equilibrio, separando le scivolate in buona fede da chi, come giustamente hai detto tu, di questi problemi semplicemente se ne frega.
@Emanuele Marchese Ma infatti il punto è che dipende molto dal contesto in cui una cosa è detta. Una battuta pesante fatta in un contesto è accettabile, in un altro non lo è. Sta all'intelligenza della persona capire quando è il caso e quando invece no. E questo per dire vale anche tra le zone d'Italia. Io sono toscano e se saluto un amico offendendogli pesantemente la mamma si ride. Se lo faccio con un altro di un'altra regione non è percepito nello stesso modo. Capire queste sfumature e comportarsi diversamente a seconda del contesto è fondamentale.