Analisi del Testo Poetico: Esempio (Metrica Italiana)
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- Опубліковано 9 тра 2023
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Analisi del testo poetico: esempio (Metrica Italiana)
Le figure metriche di una poesia emergono da un'analisi metrica che si concentra in primo luogo sulla natura dei versi che compongono una poesia.
Nell'esempio di analisi di un testo poetico vediamo come individuare gli endecasillabi attraverso l'uso della sinalefe e della sineresi.
Il video presenta degli esempi di analisi con soluzioni.
Nell'analisi metrica bisogna porsi delle domande:
- come si individua un endecasillabo?
- che cos'è la sineresi e la sinalefe?
L'analisi metrica di una poesia è una delle operazioni base dell'analisi di un testo poetico.
(Letteratura Italiana - Patrick Cherif ©)
#poesiaitaliana #metrica #poesia
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grazie sei il migliore ❤️
Prego ;)
Grazie
Prego Giovanna
buongiorno
Salve
Buonasera professore.
Avrei una domanda da farle.
Non riesco a capire quando si debbano utilizzate le figure metriche: è la lunghezza del verso a imporle? Ad esempio, quando ho un verso da 12 sillabe contenente due vocali consecutive è imperativo conteggiare una sianlefe (laddove sia presente) cosicché il computo sillabico dia esito 11; oppure vanno conteggiate ogni qual'volta vi siano le condizioni per cui esse si realizzano (le sue vocali consecutive, s'intende), e se ad esempio mi trovassi davanti ad un endecasillabo con due sinalefi dovrei cessare di considerarlo tale poiché esso va preso per un novenario?
Non riesco a capire se se le figure metriche (anche dieresi e dialefe) siano una regola della metrica, ossia che ogni qual volta siano presenti le condizioni della loro realizzazione vadano considerate obbligatoriamente presenti, oppure se è il poeta a inserirle, e se questi può evitare di conteggiarle qualora non rientri nelle sue esigenze la loro presenza.
Ciao Andrea,
intanto guarda questo video e prova a riflettere sulla tua domanda (molto intelligente, tra l'altro): ua-cam.com/video/Dnpa-o7p4lw/v-deo.html
Poi fammi sapere se ci sei arrivato da solo ;)
P.s.
In questa sede ti rispondo solo su una cosa: NO, assolutamente no, il poeta, mentre scrive, non inserisce il segno di sinalefe, dieresi, ecc. Tuttavia, nel costruire il verso, si serve di questi artifici retorici.
In altre parole, lui ci presenta un endecasillabo, per esempio.
Ora, tu sai che è un endecasillabo (magari perché sei davanti ad un sonetto), e in fase di analisi metrica, fatto il computo sillabico, inserisci sinalefe, sineresi, ecc. per fare in modo che l'ultima sillaba accentata si trovi in decima posizione.
@@patrickcherif Credo di aver capito che reputavo sostanziale quello che invece è completamentare, ossia il numero delle sillabe.
Quindi, poiché credo di aver capito, proverò a rispondermi da solo.
Le figure metriche non vanno conteggiate obbligatoriamente ogni qual volta siano presenti le condizioni della loro esistenza, ma solo quando siano indispensabili al fine di ottenere l'accento in decima posizione.
Farò due esempi.
Il primo. In un verso di 11 sillabe che abbia già l'accento in decima e presenti anche due contesti sillabici in cui sia possibile rilevare delle figure metriche, queste non compariranno.
Il secondo. Prendendo un altro verso, il quale non abbia l'accento in decima, si potrebbe anche applicare una dialefe al fin che ciò avvenga, seppur questo comporterebbe una lunghezza complessiva (supponiamo) di 12 sillabe.
Il fine delle figure è quindi quello di porre l'accento su una data posizione e non di ottenere un certo numero di sillabe.
La ringrazio molto (ammesso che abbia detto tutto giusto), era da tempo che avevo questo dubbio.
Tuttavia il verso: io/ vo/glio/ del/ ver/ la/ mia/ don/na/ lau/da/re mi risulta accentato in undicesima, e non trovo altri contesti in cui applicare sinalefi o sineresi.
La ringrazio comunque per tutto.